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Avant le 2015-11-20

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Le déserteur

Le déserteur
Caro Riccardo, ho trovato una variante di questo testo nel primo disco del duo franco-greco di arpiste Sedrenn. La musica è completamente differente essendo composta da Jean-Loup Baly (che già compare in un'altra pagina del sito dedicata a Les chemins de la guerre di Mélusine)e l'interpretazione è assolutamente di prim'ordine. Non ho il testo comunque il protagonista rivolgendosi ai dragoni suoi amici che lo arrestano per diserzione dice loro: "malgrado il vostro capitano e i suoi ufficiali avrete del dispiacere a imprigionarmi"
Flavio Poltronieri 20/11/2015 - 23:54
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Church and State

Church and State
[1981]
Scritta da Dave Dictor e Al Schvitz
Musica degli MDC
In “Millions of Dead Cops” (1982), album d’esordio dell’oltraggiosa hardcore punk band di Austin, Texas

Canzone quanto mai attuale, n'est-ce-pas?
Nationalism in school
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/11/2015 - 20:53
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Call to Destruction

Call to Destruction
Call to destruction
(continuer)
envoyé par hugues 20/11/2015 - 19:46
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Who's the Terrorist Now

Who's the Terrorist Now
[1987]
Nell’album “This Blood's for You”, in occasione del quale l’acronimo della band punk hardcore texana assume uno dei suoi molteplici e variabili significati, Millions of Damn Christians

Un brano al cardiopalma, di soli 1.12’…
Pardon me President Reagan
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/11/2015 - 15:41
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It's Wrong (Apartheid)

It's Wrong (Apartheid)
Traduzione inglese di alcuni dei versi in zulu, a cura di Vinnie Silva:

Qhas = No
Ubuqaba Babo Bucacile = Their barbarism is clear
Ngoba Nosathane Uyabugxeka = For many critics
Lobuqaba = Pagan
Nkululeko Iyeza = Freedom is coming.
Qinisani = Strengthen
Qinisani Umhlaba Wonke Unathi = Strengthen the world within us
Bernart Bartleby 20/11/2015 - 14:26

Siamo tutti Pino Maniaci

Siamo tutti Pino Maniaci
SUONA IL CELLULARE. È PINO, CRUDO, FREDDO, SENZA GIRI DI PAROLE: “GIORNO 2 DICEMBRE TELEJATO CHIUDE”

In un primo momento mi sembra uno dei tanti falsi allarmi cui mi ha abituato, ma avverto che sotto c’è qualcosa di più serio e più grave e corro alla televisione. È nero. Comincia con lo “switch off”, una delle poche parole di inglese che ha dovuto imparare per forza di cose, la sigla con cui si è definito il passaggio al digitale terrestre, che in Italia è stato completato il 4 luglio 2012. Da allora sono state emanate norme e bandi che prevedevano la formazione di gruppi di televisioni private, il bouquet, ai quali sarebbe stato attribuito un punteggio per l’assegnazione delle frequenze, sulla base del personale, dei mezzi tecnici e di altri parametri.

Telejato, come tutte le televisioni comunitarie, era destinata a chiudere, anche perché, data la su
a “specifica” caratteristica di “onlus”... (continuer)
dq82 20/11/2015 - 14:25
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Spirit of Biko

Spirit of Biko
[1978]
Nell’album intitolato “Jonkanoo Dub”.
The Revolutionaires sono stati uno dei tanti progetti dell’inossidabile coppia di artisti reggae giamaicani Sly & Robbie (Sly Dunbar e Robbie Shakespeare).

Brano strumentale dedicato alla memoria di Steven Biko, militante anti-apartheid assassinato dalla polizia sudafricana nel 1977.
[strumentale]
envoyé par Bernart Bartleby 20/11/2015 - 13:46
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The Death of Stephen Biko

The Death of Stephen Biko
Stephen Biko was the victim of a racist legal system
(continuer)
20/11/2015 - 13:42
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Free Africa

Free Africa
[1978]
Parole e musica dei fratelli Norman e Ralston Grant, from Falmouth, Jamaica.
Nell’album intitolato “Love”
If Africa no free, black man caan free.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/11/2015 - 11:55
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Alla nuova compagna

Un'esperienza personale che può diventare paradigma di tanti piccoli "inferni domestici".
Per non dimenticare che la stragrande maggioranza delle violenze sulle donne avvengono all'interno della tanto decantata "istituzione naturale": la famiglia... per non rassegnarsi mai a questa "perversa normalità".
Come fai
(continuer)
envoyé par dq82 20/11/2015 - 10:56
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Brand New Day

Brand New Day
[1970]
Parole e musica di Van Morrison
Nell’album intitolato “Moondance”

Una canzone che Morrison scrisse dopo aver ascoltato in radio “The Weight” di Robbie Robertson e The Band e/o I Shall Be Released di Dylan, sempre nella versione de The Band.
“Brand New Day” è una delle canzoni più famose di Morrison e fu riproposta da parecchi artisti, fra i quali Miriam Makeba che nel 1970 la dedicò al Sudafrica straziato dall’Apartheid, nell’album “Keep Me in Mind”
When all the dark clouds roll away
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/11/2015 - 10:54
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Shoot Them Before They Grown

Shoot Them Before They Grown
[1990]
Parole di Brenda “MaBrrr” Fassie (1964-2004), nativa di Soweto, Johannesburg, grande interprete dell’Afropop, ritenuta a buon diritto la “Madonna delle Townships”. E’ morta a soli 40 anni in seguito ad una overdose di cocaina.
Musica di Sello "Chicco" Twala (1963-), songwriter e produttore musicale.
Nell’album intitolato “Black President”

Una canzone del periodo di graduale dissoluzione del regime dell’Apartheid.
Il 1990 fu l’anno della liberazione di Nelson Mandela, dopo 27 anni di prigionia.
Fu l’anno in cui il presidente de Klerk legalizzò l’ANC e avviò i negoziati per la pacificazione e la transizione democratica, mentre il suo predecessore Botha rimase per tutta la vita un irriducibile segregazionista…
Two white men fighting one another
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/11/2015 - 10:06
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Rotting on Remand

Rotting on Remand
Usa: 27 anni in carcere da innocente, ricevera' 16 mln dlr

Houston, 19 nov. - Washington Dc ha acconsentito ad un risarcimento danni da 16 milioni di dollari per Donald Eugene Gates, un afroamericano che ha passato 27 anni in carcere pur uno stupro e un omicidio mai commessi. Si tratta di 617.000 dollari per ogni anno trascorso in carcere dove e' rimasto fino al 2009 quando, grazie un test del Dna, e' stato scagionato dall'accusa di aver stuprato ed ucciso la 21enne studentessa della Georgetown University, Catherine Schilling nel 1981. Contro di lui, secondo quanto stabilito da un giudice federale, erano state costruite prove ad hoc da parte di due agenti di polizia. Il vero killer, scoperto grazie ad un test del Dna nel 2013, era morto l'anno precedente...

da La Repubblica del 19 novembre 2015
Bernart Bartleby 20/11/2015 - 00:02
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Poussière de guerre

Poussière de guerre
Album: "Jihad, le plus grand combat est contre soi-même" (2005)
Feat. Lino
da genius
[Couplet 1 : Médine]
(continuer)
19/11/2015 - 22:36
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Ni violeur ni terroriste

Ni violeur ni terroriste
Album: 11 Septembre, Récit du 11ème Jour (2004)
Ft: Aboubakr

Scritta dopo l'11 settembre una risposta articolata, da parte di un musulmano, all'islamofobia dilagante in Francia e in occidente. Il gruppo condanna i terroristi responsabili dell'11 settembre ma non risparmia la società occidentale e i suoi ghetti.

genius
[Couplet 1: Médine]
(continuer)
19/11/2015 - 22:24
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Guantanamo

Guantanamo
Album: 11 Septembre, Récit du 11ème Jour (2004)
Coupable innocent potentielle est la cible
(continuer)
19/11/2015 - 22:14
Parcours: Guantanamo Bay
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11 Septembre

11 Septembre
(2004)

Il pezzo chiude il primo album dei Médine “11 Septembre, récit du 11ème jour”.

Il videoclip disponibile su youtube è stato censurato in televisione.

Rimandiamo a genius per le note.
J'recrache le drame du monde qui nous entoure:
(continuer)
19/11/2015 - 22:07
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Di ritorno dal campo di Dakhla

Di ritorno dal campo di Dakhla
Saharawi: UNA QUESTIONE DIMENTICATA?
(Gianni Sartori)
Da qualche tempo la questione del popolo saharawi e della sua lotta di liberazione dal dominio del Marocco sembra scomparsa dalla maggioranza dei media. Eppure la lotta prosegue in tante forme. Recentemente con lo sciopero della fame “a staffetta” per fare giustizia sull'assassinio di Mohamed Lamine Haidala.

Non si ferma la testimonianza di Takbar Haddi per costringere le autorità marocchine a far luce sulle circostanze della morte del figlio, Mohamed Lamine Haidala, mentre era in mano alla polizia e dopo che era stato ferito gravemente da alcuni coloni marocchini. Dopo quasi tre mesi, la lotta è condotta con uno “sciopero della fame a staffetta” (formula spesso adottata da parenti e amici dei prigionieri politici baschi), a cui partecipano intellettuali, militanti, giornalisti, docenti, sindacalisti, persone solidali. Sospeso invece... (continuer)
Gianni Sartori 19/11/2015 - 21:52
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Von der Kindsmörderin Marie Farrar

Von der Kindsmörderin Marie Farrar
Chanson allemande – Von der Kindsmörderin Marie Farrar – Bertolt Brecht – 1922

Poème de Bertolt Brecht, du recueil intitulé « Hauspostille » publié en 1927.
Très difficile mettre en musique un poème du genre, pourtant certains ont essayé…
L’acteur Giuseppe Di Mauro, par exemple, la récite sur des musiques de Fabrizio De André et de Jean Sibelius.
On trouve même un disque de Sylvia Zangenberg, classé dans le genre folk, dans lequel apparaît ce titre.

La pauvreté, la solitude, le corps encore jeune déjà marqué par la misère, une espèce d’amour, une tentative ratée d’avortement, l’accouchement dans la solitude, dans l’abandon et dans le désespoir les plus complets, l’infanticide, la condamnation de la « société civile », la prison et la mort…
Un splendide et terrible poème sur lequel il y a bien peu à dire… Il faut seulement le lire ou l’écouter…
À PROPOS DE L’INFANTICIDE MARIE FARRAR
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 19/11/2015 - 21:44
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Mentre el diretto cammina

anonyme
Canzone contro la guerra risalente alla prima guerra mondiale, non ne conosciamo l'autore. L'esecuzione (si tratta di volontariato, scusate la qualità scarsa del video) è stata registrata durante la festa del 25 aprile 2015 alla Casa del Popolo di Sottolongera-Podlonjer, Trieste.
Mentre il diretto cammina
(continuer)
envoyé par Claudia Cernigoi 19/11/2015 - 19:46
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Figli dell'officina

Figli dell'officina
UNA PRECISAZIONE SU GUIDO BERTACCO

Una breve precisazione. Come mi ha fatto notare Franco Pianalto (vecchio militante operaio degli anni sessanta, passato dal PCI ai marxisti-leninisti e in seguito anche per Lotta comunista; oltre che amico di Bertacco) nell’articolo su Guido avevo dimenticato il ruolo fondamentale nel lavoro di controinformazione sul manicomio di Vicenza svolto da un altro CANEVA, Sante (quasi omonimo del medico e partigiano Sergio Caneva, ma non parente). Provenivano direttamente da lui gran parte delle informazioni sulla vergognosa situazione in cui versavano i reclusi e per il suo impegno subì angherie e vere e proprie persecuzioni che contribuirono, nel corso degli anni successivi, ad avvelenargli non poco la vita. Ancora negli anni sessanta, in collaborazione con un altro sindacalista e socialista, un Sartori, aveva denunciato l’assurda situazione per cui i reclusi... (continuer)
Gianni Sartori 19/11/2015 - 19:36

Township Beat

Township Beat
[1985]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
Some of us work and some of us play
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/11/2015 - 14:44

1999

1999
[1985]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”
Mutilate that poster face
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/11/2015 - 14:11

Grensvegter

Grensvegter
[1985]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco intitolato “Living In The Heart Of The Beast”

In Afrikaans “Grensvegter” (traducibile come “difensore dei confini”, “border fighter”) indica il combattente patriota bianco in puro stile Rambo, l’ammazza-negri nelle guerre d’Angola e Namibia e nelle township sudafricane… In fondo, anche in casa propria si trattava di difendere i confini dello status quo, come voleva il regime dell’Apartheid…

“Grensvegter” era anche il titolo di un fotoromanzo sudafricano degli anni 70 che celebrava le gesta del patriota combattente duro e spietato…
I) Grensvegter:
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/11/2015 - 13:49
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Vstala primorska [Vstajenje Primorske]

Vstala primorska [Vstajenje Primorske]
"Voi" chi, "noi" chi... signor Uomo Ragno? Vuole cacciare gli ultimi resistenti come il sottoscritto, la cui famiglia vive nel Litorale da diversi secoli prima che qualcuno si sognasse di creare uno Stato e di chiamarlo Italia?

Mi permetto di informarLa che tale pensiero, di espellere i nativi dai territori occupati a mano armata, sarebbe tipicamente "fascista".

Ma non sottilizziamo sui termini, l'importante sono i concetti ed il Suo pensiero è condiviso da ampie schiere di italiani, sia a proposito del Südtirol che del Litorale, mentre nessuno parla della Valcanale che ricevette il trattamento peggiore, perchè almeno nella provincia di Bozen, le "opzioni" nazi-fasciste furono interrotte e si permise il rientro dei nativi.

Quando conto i messaggi come il Suo nei blog che trattano di questi temi, scopro percentuali che vanno dal 70% sulle testate di sinistra al 95% su quelle di destra.

Potrei... (continuer)
Sandi Stark 19/11/2015 - 13:34

Underground

Underground
[1988]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco intitolato “Sleep Armed”
The power lines have fallen down
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/11/2015 - 13:10

Independence Day

Independence Day
[1984]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco d’esordio della band sudafricana, intitolato “Own Affairs”.
its independence day
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/11/2015 - 13:00
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September 84

September 84
[1984]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco d’esordio della band sudafricana, intitolato “Own Affairs”.
Il 15 settembre del 1984 nasceva il principe Harry (Prince Henry of Wales, glande pilota di elicotteri da combattimento Apache), proprio nei giorni in cui la polizia sudafricana ammazzava decine di neri durante la cosiddetta “Township Uprising” (settembre-novembre 1984)
Sempre nel settembre 1984 diventava presidente del Sudafrica l’ultimo glande, irriducibile segregazionista, Pieter Willem Botha (1916 – 2006), detto “Die Groot Krokodil”.
something on page three caught me eye
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/11/2015 - 12:52

Don't Dance

Don't Dance
[1984]
Parole di Warrick Sony (nato Warrick Swinney, 1958-), compositore, produttore, musicista e sound designer sudafricano, bianco.

Musica di Warrick Sony e del suo gruppo, i Kalahari Surfers

Nel disco intitolato “Own Affairs” e poi anche nella compilation “Forces Favourites”, realizzata nel 1986 dalla Shifty Records per la “End Conscription Campaign”, la campagna contro il servizio militare obbligatorio lanciata nel 1983 dall’United Democratic Front (UDF), la più importante organizzazione sudafricana interrazziale anti-apartheid negli anni 80.

Il Sudafrica segregazionista era strutturato più o meno come Israele oggi: i bantustan neri erano un po’ come il grande ghetto di Gaza e le aree controllate della West Bank. E ovviamente l’apartheid sudafricano, così come l’occupazione israeliana, richiedevano enormi risorse, anche umane, per il controllo della numerosa popolazione assoggettata.... (continuer)
ok people get up off your feet
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/11/2015 - 11:31
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Allora il mondo finirà

Allora il mondo finirà
[1967]
inedito

[2015]
Album: Se io avessi previsto tutto questo...

Non è un nuovo brano, solo un outtake del disco Folk beat n.1 di Guccini, e fa riferimento ad un'apocalisse nucleare, già presente in altri brani di quell'album: L'atomica cinese e Noi non ci saremo, e poi in Il vecchio e il bambino dall'album Radici
Un giorno il cielo si aprirà
(continuer)
envoyé par dq82 + Lorenzo + Carlo 19/11/2015 - 09:26

La messe du Pape, le pardon de Till et les florins de l’Hôtesse

La messe du Pape, le pardon de Till et les florins de l’Hôtesse
La messe du Pape, le pardon de Till et les florins de l’Hôtesse

Chanson française – La messe du Pape, le pardon de Till et les florins de l’Hôtesse – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 12

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LIII)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous... (continuer)
Pèlerin, pèlerinant ayant longtemps pèleriné,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/11/2015 - 21:39
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O Gorizia, tu sei maledetta

anonyme
O Gorizia, tu sei maledetta
Tutti a cantare "O Gorizia" a Carrara

Come molti di voi già sapranno il 4 novembre a Carrara durante le celebrazioni della "vittoria", Soledad Nicolazzi, figlia del mitico Alfonso tipografo di quasi tutta la stampa anarchica, nonché nipote della grande ed indimenticata Paola cantante e militante, avendo intonato "O Gorizia", è stata presa di peso da 8 militari e portata in caserma per l'identificazione.
Un episodio grave e che non trova giustificazione.
Sembra di essere tornati indietro di 51 anni quando a Spoleto la stessa canzone fece scandalo ed il regista ed altri dello spettacolo "Bella ciao" furono denunciati per vilipendio alle forze armate.

Non credo che questo si debba far passare ed allora in un momento di passione, che ancora dura, ho pensato di organizzare un'incursione a Carrara per cantare tutti insieme Gorizia ed altri canti contro la guerra.
Da Roma sto organizzando... (continuer)
Susanna Cerboni tramite Roberta de "Il Deposito" 18/11/2015 - 21:10
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A Child

A Child
(Zionism is savagery)
Feat. Ileana Gugliermina
A child cries
(continuer)
envoyé par CCG Staff 18/11/2015 - 20:19
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Shot Down

Shot Down
[1984]
Parole di James Phillips (1959 –1995), rocker sudafricano, bianco
Musica de The Cherry Faced Lurchers
Canzone presente nell’album registrato dal vivo “Live at Jameson's”, pubblicato nel 1985.

James Phillips era nato nella conservatrice città di Springs, nella provincia mineraria del Gauteng sudafricano. Da giovanissimo incontrò il rock 'n' roll e Bob Dylan, e la sua vita cambiò.
Contribuirono al cambiamento anche due anni di servizio militare cui Phillips fu costretto e durante i quali maturò la sua scelta di obiezione di coscienza.
Sul finire dei 70, fondò la sua prima band, i Corporal Punishment, che a differenza della gran parte degli altri gruppi non si dilettava in cover nei pub ma proponeva canzoni proprie, tutte caratterizzate da ironia e sarcasmo contro la dirigenza politica del tempo che, oltre ad opprimere e massacrare la maggioranza nera, frustrava le istanze di libertà... (continuer)
Long have we all waited
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/11/2015 - 16:08
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Teach Your Children

Teach Your Children
Ciao a tutti.
Secondo me la traduzione dell'ultimo ritornello non è corretta.

"Teach your parents well,
Their children's hell will slowly go by"

che è tradotta così:

"Insegnate bene ai vostri genitori,
L'inferno dei loro figli passerà lentamente"

Credo che parla piuttosto "dell' inferno della loro fanciulezza"
Guerrino Di Vietri 18/11/2015 - 09:42
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Hitler in galera

Hitler in galera
"Sarà dannato per l'eternità, questo uccellone di Hitler. Io l'ho messo in galera e ci starà per l'eternità. Eh...vi immaginate l'eternità in galera? Eccolo, 'sto vigliaccone maledetto!" (P. Ciampi, 1977). La canzone originariamente si intitolava "Cristo in galera" (Hitler visto come un povero Cristo in attesa solo della morte). L'idea di annullamento della pena capitale è ripresa da "Memorie dalla casa dei morti" di Dostoevskij e quindi dalla nota vicenda personale legata alla condanna a morte per cospirazione poi commutata in lavori forzati.
Flavio Poltronieri 18/11/2015 - 09:22
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Hommes de loi

Hommes de loi
Album: Trait pour trait (2006)

Nel "paese dei diritti dell'uomo", che ha per motto "Liberté, Égalité, Fraternité", è proprio vero che la legge è uguale per tutti ? Gli Sniper ne sanno qualcosa, dato che hanno avuto anche a che fare con i tribunali della Repubblica, accusati di incitamento all'odio. Sarkozy, all'epoca ministro dell'interno li qualificò "criminali che disonorano la Francia".

Naturalmente per capire a fondo il testo bisogna affidarsi alle puntualissime note di genius.com. Comunque la canzone non risparmia nessuno, dagli uomini di legge ai politici dell'UMP e del FN, al dibattito sull'"identità nazionale".
[Refrain]
(continuer)
17/11/2015 - 23:07
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Africain

Africain
Album: L'Apogée (2012)

Una canzone antirazzista e anticolonialista di questo gruppo composto da ragazzi francesi originari di diversi paesi africani.
[Refrain: Barack Adama & Maître Gims]
(continuer)
17/11/2015 - 22:52
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Salt of the Earth

Salt of the Earth
Canzone stupenda, non è una delle più famose dei rolling stones ma personalmente la trovo fantastica. Ho 15 anni e li adoro, mi dispiace di non essere nata e cresciuta in quegli anni, perchè, da quello che so, sono stati i migliori. Mick è il mio idolo, yes!
Elena 17/11/2015 - 19:26

Una barca color del mare

Una barca color del mare
Davanti a me il Mare tra le Terre
(continuer)
envoyé par rosso malpelo 17/11/2015 - 17:09
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Seicento destini

Eravamo noi ad emigrare, eravamo noi a morire fra le onde del mare, come i morti del piroscafo "Principessa Mafalda" nel 1927:314 per la stampa fascista, in realtà persero la vita 657 pesone
Ero il terzo di sette fratelli,
(continuer)
envoyé par rosso malpelo 17/11/2015 - 17:04
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Soleil Éteint

Soleil Éteint
[2000]
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nell’album intitolato “De Bonne Guerre”
Les dernières fumées se dissipent
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/11/2015 - 15:51
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Per un piatto di maccheroni

Per un piatto di maccheroni
Psss... il link al sito del Coro di Micene non funziona, non hanno più un sito ma una pagina facebook
R.
Roberta Mella 17/11/2015 - 15:23
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Retour à Budapest

Retour à Budapest
[2001]
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nel mini-album intitolato “Ni Fleurs Ni Couronnes”
Comme un seul homme le peuple hongrois
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/11/2015 - 14:33
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Stranamore (pure questo è amore)

Stranamore (pure questo è amore)
Carissimi tutti,
bei commenti ma Vecchioni che salva un fascista dai comunisti proprio non si può ascoltare :-D ..... mmmmmmmm .... mi sembra che siamo su Marte e non sulla Terra....
"La mia paura non bastava a farmi dire basta" è un verso meraviglioso e di evidente significato.
paolo 17/11/2015 - 13:10
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Raison d'État (Semaines sanglantes)

Raison d'État (Semaines sanglantes)
[2001]
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nell’album intitolato “L'Âge de Glace”

Una canzone sulle “semaines sanglantes” del 1851 e 1871.
Il 1851 è l’anno del colpo di Stato bonapartista, al quale cercarono di opporsi in armi molti repubblicani, tra i quali non solo operai e contadini ma anche alcuni deputati, come Jean-Baptiste Baudin, che morì crivellato dai colpi dei soldati su di una barricata in faubourg Saint-Antoine.
Il 1871 è invece l’anno della feroce repressione della Comune di Parigi, la breve esperienza rivoluzionaria seguita alla disfatta di Sedan e alla caduta del dittatore Bonaparte.
Que de sang a coulé en vain
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/11/2015 - 12:25
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Paris Is Burning

Paris Is Burning
[2006]
Parole e musica di Anne Erin "Annie" Clark, in arte St. Vincent, cantautrice e multistrumentista statunitense.
In un EP del 2006 e poi nel suo album d’esordio intitolato “Marry Me” dell’anno seguente.

“The war-is-not-over Paris is Burning is a woozy Weimar-esque waltz filled out by phased effects, a martial groove and sneaking, cynical lines like the Shakespeare allusion "Come sit right here and sleep while I slip poison in your ear.” (Joshua Klein, da Pitchfork)

Una canzone complessa, su più piani di lettura, quello storico, della Rivoluzione francese e di Parigi occupata e bombardata durante l’ultimo conflitto mondiale, a quello dell’attualità, con le rivolte delle banlieue francesi nel 2005, le più gravi dal maggio 1968, quando il presidente Chirac e il ministro dell’interno Sarkozy – come oggi Hollande – dichiararono per alcune settimane lo stato di emergenza in base ad una... (continuer)
I write to give word the war is over
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envoyé par Bernart Bartleby 17/11/2015 - 10:42
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Sulla Strada Di Doufer

Sulla Strada Di Doufer
Album: Roba da Maiali (2011)

Ballata folk incentrata sull'immaginaria Doufer, diventa motivo che volge a idee di pace ("preferisco sognare ad occhi aperti/anche se è più facile ferirsi/non esiste nessun limite di tempo/solo quello di una bomba, ma non conta") e di spensieratezza ("il cantante della gente vola come una piuma"). Doufer è vista con l'immagine di una città piena di armonia e serenità ("l'aria a Doufer è felice e profuma").
Sulla strada di Doufer
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envoyé par Mariachiara 17/11/2015 - 00:44
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Una donna

Una donna
Chanson italienne – Una donna – Il Teatro degli Orrori – 2015

L’actualité. Une femme parle : « Mais regarde, tu les vois, mon ami, ce sont des réfugiés, ils fuient une mort certaine et nous ici à nos petites affaires, et toi, femme, la beauté de ton sourire parle de ton courage, sa douceur est un drapeau ». Dans le livret , c’est l’unique texte qui manque, à sa place il y a une photo. « J’ai vu la photo d’une fille et suis remonté à la source, nous l’avons achetée à une agence irakienne. C’est une fille yazida de quatorze ans en fuite de l’Isis avec ce qui reste de sa famille, elle porte un kalashnikov que lui a donné l’Unité de Protection du peuple kurde pour la protéger. Le clic la cueille alors qu’elle se tourne, cueille son regard extraordinaire : dans cette photo il y a la contemporanéité. Il ne parle pas seulement du drame des réfugiés, de cette incroyable migration. Il parle même... (continuer)
UNE FEMME
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envoyé par Marco Valdo M.I. 16/11/2015 - 23:37
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Arabia

Arabia
Arabe, Arabe,
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16/11/2015 - 23:31




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