Padroni e bestie ('O Ciuccio)
Per chi non lo sapesse, i versi "Chi more, more / chi campa, campa / e nu piatto de maccaruni co la carne" sono una citazione/omaggio al maestro Matteo Salvatore.
Bernart Bartleby 5/10/2015 - 23:29
Inquieto
(1994)
dal live "In quiete" registrato per la trasmissione Acoustica di Videomusic
Ritrovo questo brano scritto per le guerre in Jugoslavia (i CSI andarono a Mostar) citato in un bel libro dedicato invece alla resistenza curda. Si intitola Kobane dentro di Ivan Grozny Compasso. Ivan è stato uno dei pochi giornalisti a visitare Kobane prima della liberazione. Scrive "Quelle donne che reclamano scelte chiare io le vedo ora, andare a combattere, coordinare le attività, segnare il percorso da seguire. Le donne nei Balcani non avevano questo ruolo ma possedevano la stessa forza. Solo che non era loro riconosciuta."
dal live "In quiete" registrato per la trasmissione Acoustica di Videomusic
Ritrovo questo brano scritto per le guerre in Jugoslavia (i CSI andarono a Mostar) citato in un bel libro dedicato invece alla resistenza curda. Si intitola Kobane dentro di Ivan Grozny Compasso. Ivan è stato uno dei pochi giornalisti a visitare Kobane prima della liberazione. Scrive "Quelle donne che reclamano scelte chiare io le vedo ora, andare a combattere, coordinare le attività, segnare il percorso da seguire. Le donne nei Balcani non avevano questo ruolo ma possedevano la stessa forza. Solo che non era loro riconosciuta."
Senza volontà senza sapere
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo 5/10/2015 - 23:10
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Una Perfecta Excusa
l'ho tolta dagli extra... secondo me ci sta in tutto e per tutto! Se non per altro per "Dejar la puerta abierta a todo caminante"... Secondo me una delle migliori cose che abbiano scritto i MCR dopo i fasti dei primi due album...
Lorenzo 5/10/2015 - 22:56
Oró ‘sé do bheatha ‘bhaile
anonyme
E per chiudere in bellezza il tema di Ce Gufara, toh, le altre tre versioni : D
https://www.youtube.com/watch?v=XRNou-7gI4o
https://www.youtube.com/watch?v=kmX56cTAfio
https://www.youtube.com/watch?v=n730FWycrTY
https://www.youtube.com/watch?v=XRNou-7gI4o
https://www.youtube.com/watch?v=kmX56cTAfio
https://www.youtube.com/watch?v=n730FWycrTY
krzys ;) 5/10/2015 - 22:19
Celia de la Serna
Questa non è la prima canzone italiana direttamente ispirata alle lettere di Ernesto Che Guevara, una decina di anni prima, Branduardi aveva inciso "1 aprile 1965", nel disco "Pane e rose". Il testo (della moglie Luisa Zappa) è basato sull'ultima lettera ai genitori del Che (che reca appunto quella data).
Flavio Poltronieri 5/10/2015 - 21:32
Bon, j'avais l'intention de commencer ce news avec un “annuntio vobis gaudium magnum”, mais je me suis souvenu que cette très solennelle phrase en latin ne s'emploie normalement que dans une occasion qui ne nous convient pas trop. Mais “gaudium magnum” signifie “beaucoup de joie”, et c'est justement avec beaucoup de joie que je vous annonce le mariage de notre gouebmaître, Lorenzo, avec Monia (ou Monija), qui a eu lieu le 26 septembre à Florence après environ 78 ans de vie en commun. La cérémoine des anneaux a été célébrée par leur petite fille, Valentina. Quoi dire encore? Il est sûr que je ferai avec deux semaines de retard même l'annonce de mon enterrement (et, naturellement, j'y arriverai en retard, comme disait Liz Taylor), et c'est donc avec une lenteur étudiée que nous faisons nos meilleurs vœux aux nouveaux mariés. C'est assez maintenant, sinon je vais pleurer; mais vous aussi feriez bien de pleurer un p'tit peu, sacrebleu. Bon alors, pleurons tout l' monde et VIVE LA MARIÉE avec une très belle chanson faite exprès pour l'occasion!!
Riccardo Venturi 5/10/2015 - 19:43
Γκεβάρα
Qualche giorno fa, sotto una pila di Settimane Enigmistiche in bagno, ho ritrovato una cosa; e visto che di Settimane Enigmistiche si parla (e non mi vergogno a dire che, in compagnia di Alan Turing e Erri De Luca, ho una passione smodata e ultraquarantennale per i cruciverba più terrificanti), "Forse non tutti sanno che" quella cosa era il volumetto, pubblicato a proprie spese, che Gian Piero Testa, nel 2010, aveva pubblicato con le sue traduzioni da Nikos Kavvadias, il poeta marinaio. Chissà come c'era finito; forse per le sue dimensioni quadernesche, che ben si adattavano a stare, nella mia casa dove ogni centimetro quadrato è occupato da libri, sotto le riviste di enigmistica. Probabilmente solo per questo? Chi lo sa; ma ogni tanto bisogna pur dare una pulita al bagno, ed ecco che il volumetto risalta fuori, con le meravigliose traduzioni che Gian Piero aveva fatto, a suo tempo, da quell'irripetibile... (continuer)
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 5/10/2015 - 18:06
Ballata delle madri
[196?]
Versi di Pier Paolo Pasolini, nella raccolta “Poesia in forma di rosa (1961-1964)”, pubblicata da Garzanti nel 1964
Una poesia, eppure una “ballata”, sicchè ho deciso di provare a proporla come CCG vera e propria…
Versi di Pier Paolo Pasolini, nella raccolta “Poesia in forma di rosa (1961-1964)”, pubblicata da Garzanti nel 1964
Una poesia, eppure una “ballata”, sicchè ho deciso di provare a proporla come CCG vera e propria…
Mi domando che madri avete avuto.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/10/2015 - 16:24
Chi non vuol chinar la testa
Traduzione portoghese di Jorge Stolfi, professore d’informatica all’Università di Campinas, São Paulo, Brasile.
QUEM NÃO QUER ABAIXAR A CABEÇA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/10/2015 - 15:30
Quella notte davanti alla Bussola [La ballata della Bussola]
Traduzione portoghese di Jorge Stolfi, professore d’informatica all’Università di Campinas, São Paulo, Brasile.
“Relato de evento ocorrido em 31 de dezembro de 1968, perto do ponto badalado "A Bússola" em Focette, na região de Versilia, onde alguns colegiais e universitários atiraram ovos nos ricos burgueses que vinham festejar o ano novo. O estudante Soriano Ceccanti, de 16 anos, foi ferido por tiro dos policiais militares e ficou paraplegico.”
LA BALLATA DELLA BUSSOLA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/10/2015 - 15:09
Ballata ai dittatori
Traduzione portoghese di Jorge Stolfi, professore d’informatica all’Università di Campinas, São Paulo, Brasile.
BALLATA AI DITTATORI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/10/2015 - 14:57
Dyplomata
Testo di padre di Kazik Staszewski, certo Stanisław Staszewski
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,kult,d...
Dall'album "Tata Kazika" del 1993
da http://www.tekstowo.pl/piosenka,kult,d...
Dall'album "Tata Kazika" del 1993
Хоп со слишком песня интересна,
(continuer)
(continuer)
envoyé par krzyś 4/10/2015 - 00:15
El primer verso (o Nada más)
NIENTE PIU'
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 3/10/2015 - 16:22
Varsavia
Cone mai non ci sono più le canzoni che criticano il papa. Il vostro papa, che guevara, con tablet
Ormai non mi sento nemmeno un cristiano, non avendo sudetto aggegio.
Viva Francesco finto papesco
Cazzate
Ormai non mi sento nemmeno un cristiano, non avendo sudetto aggegio.
Viva Francesco finto papesco
Cazzate
krzyś 3/10/2015 - 00:31
Che Guevara va in pensione
2015
scritta a tre mani, perché l'altra era sul vino, con Mannarino
scritta a tre mani, perché l'altra era sul vino, con Mannarino
Io ero un cantautore
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 2/10/2015 - 09:49
Parcours:
Che Guevara
Vengo anch'io? No, tu no!
FIRENZE - “Volevo mettere in musica le mie difficoltà, quelle per cui molto spesso vorrei andare in un determinato luogo ma, vista la mia disabilità, non posso farlo”. Così è nato il duetto Iacopo Melio-Lorenzo Baglioni. Il giovane disabile della campagna #vorreiprendereiltreno e il comico fiorentino hanno realizzato una simpatica videoclip con la canzone di Enzo Jannacci “Vengo anch’io, no tu no”, che lascia intendere le difficoltà che i disabili devono affrontare nella vita di tutti i giorni e la scarsa attenzione alle loro richieste. Il video sta spopolando sul web ed ha già raggiunto quota 600 mila visualizzazioni. Le parole sono riadattate per la situazione. “Si potrebbe andare tutti quanti al mare a Viareggio”, propone Baglioni, oppure a “vedere la Viola allo stadio”, ma in tutti questi casi ci sono barriere architettoniche insormontabili per la carrozzina di Iacopo Melio.
“Spero... (continuer)
“Spero... (continuer)
Si potrebbe andare tutti quanti al mare a Viareggio
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 2/10/2015 - 00:10
Santa Maria del pallone
Chanson italienne – Santa Maria del pallone – Modena City Ramblers – 1996
Le pays qui reçoit les Mondiaux ne voit pas d'un bon œil, la FIFA. Il y a une protestation qui court sur les murs, et qui saute vite à l’œil. Le message est clair : la Coupe du Monde, selon les auteurs des murales, ne nourrira pas les Brésiliens et il n'améliorera pas leur condition économique. La compétition, en somme, sera une affaire seulement pour les puissants du football. Est emblématique, de ce point de vue, le graffiti qui a pour protagoniste un symbole de la nation, Pelé, qui met la maille « verdeoro » et entretemps serre un sac plein d'argent, peint comme s'il était un bandit. Et a fait bruit, les derniers jours, aussi l’œuvre de Paulo Ito, sortie sur le mur d'une école de São Paulo: elle représente un enfant en larmes qui à la place de la nourriture, sur le plat, a un ballon. Les manifestations contre la... (continuer)
Le pays qui reçoit les Mondiaux ne voit pas d'un bon œil, la FIFA. Il y a une protestation qui court sur les murs, et qui saute vite à l’œil. Le message est clair : la Coupe du Monde, selon les auteurs des murales, ne nourrira pas les Brésiliens et il n'améliorera pas leur condition économique. La compétition, en somme, sera une affaire seulement pour les puissants du football. Est emblématique, de ce point de vue, le graffiti qui a pour protagoniste un symbole de la nation, Pelé, qui met la maille « verdeoro » et entretemps serre un sac plein d'argent, peint comme s'il était un bandit. Et a fait bruit, les derniers jours, aussi l’œuvre de Paulo Ito, sortie sur le mur d'une école de São Paulo: elle représente un enfant en larmes qui à la place de la nourriture, sur le plat, a un ballon. Les manifestations contre la... (continuer)
SANTA MADONA DU BALLON ROND
(continuer)
(continuer)
1/10/2015 - 21:47
Sowieci
Devo fare ammenda. In realtà la musica usata in questo canzone è stata composta da Stanisław Niewiadomski
Kazik Staszewski ha scritto (attualizzato) il testo ma esso viene cantato sulle note della canzone patriottica risalente alla prima guerra mondiale (la datazione è incerta e oscilla fra 1914 e 1918) dal titolo "Ej Dziewczyno, ej niebogo", che comunque a sua volta si può classificare come una CCG. Le parole del canto originale sono state scritte da Kornel Makuszyński e parlano della partenza degli ulani per il fronte con la triste costattazione della ragazza inammorata di uno di loro, che sicuramente il suo amato perirà in battaglia.
Ecco una delle versioni del canto originale da bibliotekapiosenki.pl
EJ DZIEWCZYNO, EJ NIEBOGO
Ej, dziewczyno, ej, niebogo,
jakieś wojsko pędzi drogą,
skryj się za ściany, skryj się za ściany,
skryj się, skryj! Skryj się, skryj!
Ja myślałam, że... (continuer)
Kazik Staszewski ha scritto (attualizzato) il testo ma esso viene cantato sulle note della canzone patriottica risalente alla prima guerra mondiale (la datazione è incerta e oscilla fra 1914 e 1918) dal titolo "Ej Dziewczyno, ej niebogo", che comunque a sua volta si può classificare come una CCG. Le parole del canto originale sono state scritte da Kornel Makuszyński e parlano della partenza degli ulani per il fronte con la triste costattazione della ragazza inammorata di uno di loro, che sicuramente il suo amato perirà in battaglia.
Ecco una delle versioni del canto originale da bibliotekapiosenki.pl
EJ DZIEWCZYNO, EJ NIEBOGO
Ej, dziewczyno, ej, niebogo,
jakieś wojsko pędzi drogą,
skryj się za ściany, skryj się za ściany,
skryj się, skryj! Skryj się, skryj!
Ja myślałam, że... (continuer)
Krzysiek Wrona 1/10/2015 - 21:11
Gand, La Dame
Chanson française – Gand, La Dame – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 4
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
Si la chose t'intéresse, Lucien l'âne mon ami, voici la suite de cette histoire de Till le Gueux et de cette confrontation entre les gens d'ici et les armées d'ailleurs. Cette fois, dans le roman qui m'inspire, Charles De Coster raconte la prise et la destruction de la Ville de Gand par Charles-Quint. C'est un des prodromes de ce qui va ne faire que s'amplifier tout au long du siècle : l'affrontement entre les Espagnols et les habitants des Pays Bas. Cette chanson relate un moment des prémices de la Guerre des Gueux et aussi, un épisode de la Guerre de Cent Mille Ans, à savoir l'élimination progressive... (continuer)
Ulenspiegel le Gueux – 4
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
Si la chose t'intéresse, Lucien l'âne mon ami, voici la suite de cette histoire de Till le Gueux et de cette confrontation entre les gens d'ici et les armées d'ailleurs. Cette fois, dans le roman qui m'inspire, Charles De Coster raconte la prise et la destruction de la Ville de Gand par Charles-Quint. C'est un des prodromes de ce qui va ne faire que s'amplifier tout au long du siècle : l'affrontement entre les Espagnols et les habitants des Pays Bas. Cette chanson relate un moment des prémices de la Guerre des Gueux et aussi, un épisode de la Guerre de Cent Mille Ans, à savoir l'élimination progressive... (continuer)
Déjà ruinée, exsangue et révoltée
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/10/2015 - 11:16
Eleuterio Galván
[1973]
Parole di Pablo del Cerro, pseudonimo di Antonietta Paule Pepin Fitzpatrick, detta Nenette (1908-1990), compositrice canadese francofona e sposa di Atahualpa Yupanqui.
Musica di Atahualpa Yupanqui
Nel disco intitolato “Mi tierra, te están cambiando”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole di Pablo del Cerro, pseudonimo di Antonietta Paule Pepin Fitzpatrick, detta Nenette (1908-1990), compositrice canadese francofona e sposa di Atahualpa Yupanqui.
Musica di Atahualpa Yupanqui
Nel disco intitolato “Mi tierra, te están cambiando”
Testo trovato su Cancioneros.com
Era una vida sencilla
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2015 - 10:29
Cuerpo repartido
[2010]
Il brano che dà il titolo al secondo album della band cilena.
Il “cuerpo repartido” è quello di Julián Apaza Nina, meglio conosciuto come Túpac Catari (1750-1781), caudillo degli aymara, nativi andini, protagonista nel marzo del 1781 di una ribellione anticoloniale durante la quale riuscì a portare 40.000 combattenti ad assediare per oltre tre mesi la città di Nuestra Señora de La Paz, attuale sede del Governo boliviano. Ma gli spagnoli resistettero con successo e riuscirono a catturare Túpac Catari grazie a traditori tra le fila ribelli.
Anche Túpac Catari, come già era toccato qualche mese prima al suo omologo inca Túpac Amaru II, fu condannato a morte e fatto squartare da quattro cavalli nei pressi di La Paz, il 15 novembre del 1781…
Il brano che dà il titolo al secondo album della band cilena.
Il “cuerpo repartido” è quello di Julián Apaza Nina, meglio conosciuto come Túpac Catari (1750-1781), caudillo degli aymara, nativi andini, protagonista nel marzo del 1781 di una ribellione anticoloniale durante la quale riuscì a portare 40.000 combattenti ad assediare per oltre tre mesi la città di Nuestra Señora de La Paz, attuale sede del Governo boliviano. Ma gli spagnoli resistettero con successo e riuscirono a catturare Túpac Catari grazie a traditori tra le fila ribelli.
Anche Túpac Catari, come già era toccato qualche mese prima al suo omologo inca Túpac Amaru II, fu condannato a morte e fatto squartare da quattro cavalli nei pressi di La Paz, il 15 novembre del 1781…
Desnudo y amordazado, según la historia señala
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2015 - 10:01
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
El sacrificio de Tupac Amaru
[1978]
Il brano che apre la “Cantata Tupac Amaru”, interpretata dalla Agrupación Música de Buenos Aires.
Versi di Atahualpa Yupanqui
Musiche di Enzo Gieco, virtuoso della quena e del flauto traverso, e Raúl Maldonado, chitarrista.
Testo trovato su Cancioneros.com
Cantata dedicata a José Gabriel Condorcanqui, esponente della nobiltà meticcia che nel 1780 organizzò la prima rivolta indigena anti-colonialista dalla morte dell’ultimo Inca, il suo trisavolo Túpac Amaru, giustiziato dagli spagnoli nel 1572.
José Gabriel Condorcanqui (Tinta, 19 marzo 1738 – Cusco, 18 maggio 1781), è stato il capo di una rivolta indigena contro gli spagnoli del Perù coloniale.
La rivolta non ebbe successo ma divenne simbolo della battaglia per i diritti delle popolazioni indigene dell'America latina e della lotta, anche armata, contro i governi di quei paesi.
Nato a Tinta (nella provincia di Cusco, Perù)... (continuer)
Il brano che apre la “Cantata Tupac Amaru”, interpretata dalla Agrupación Música de Buenos Aires.
Versi di Atahualpa Yupanqui
Musiche di Enzo Gieco, virtuoso della quena e del flauto traverso, e Raúl Maldonado, chitarrista.
Testo trovato su Cancioneros.com
Cantata dedicata a José Gabriel Condorcanqui, esponente della nobiltà meticcia che nel 1780 organizzò la prima rivolta indigena anti-colonialista dalla morte dell’ultimo Inca, il suo trisavolo Túpac Amaru, giustiziato dagli spagnoli nel 1572.
José Gabriel Condorcanqui (Tinta, 19 marzo 1738 – Cusco, 18 maggio 1781), è stato il capo di una rivolta indigena contro gli spagnoli del Perù coloniale.
La rivolta non ebbe successo ma divenne simbolo della battaglia per i diritti delle popolazioni indigene dell'America latina e della lotta, anche armata, contro i governi di quei paesi.
Nato a Tinta (nella provincia di Cusco, Perù)... (continuer)
Eran las primeras claridades
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2015 - 09:03
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
Prima, seconda, terza qualità (Pasta nera)
Anche per integrare il mio precedente intervento su Lu Furastiero segnalo un ulteriore notevole tributo a Matteo: lo spettacolo teatrale "Il bene mio" nella ripresa delle serate del 13 settembre 2011 a Manfredonia in Piazza Giovanni XXIII e del 10 febbraio 2012 al Teatro Petruzzelli di Bari da cui trae origine "Prapatapumpapumpapà" di Cosimo Damiano Damato con Moni Ovadia, Renzo Arbore, Teresa De Sio, Lucio Dalla (una delle sue ultime apparizzioni), Marco Alemanno, H.E.R.e tanti altri
Flavio Poltronieri 30/9/2015 - 16:16
Oli'e petrolie
anonyme
[1947-53?]
Canto raccolto dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a Minervino Murge (provincia di Barletta Andria Trani) dalla voce di Grazia Balice, casalinga, classe 1924.
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia
Ho datato il canto tra 1947 e 1953 perché quelli furono gli anni in cui la polizia di Mario Scelba, ministro dell’interno nel governo De Gasperi, fece il bello e il cattivo tempo, uccidendo non meno di 75 scioperanti e manifestanti nelle piazze italiane e ferendone migliaia.
Il nome di Scelba è anche legato alla “legge truffa” del 1953, quella che con l’introduzione di un premio di maggioranza modificava sostanzialmente il sistema elettorale proporzionale allora vigente, un po’ come 50 anni dopo ha fatto quel “Porcellum” di Calderoli! Ma nel 1953 le proteste furono più veementi di oggi, tanto che la legge Scelba fu abrogata l’anno dopo…
Canto raccolto dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a Minervino Murge (provincia di Barletta Andria Trani) dalla voce di Grazia Balice, casalinga, classe 1924.
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia
Ho datato il canto tra 1947 e 1953 perché quelli furono gli anni in cui la polizia di Mario Scelba, ministro dell’interno nel governo De Gasperi, fece il bello e il cattivo tempo, uccidendo non meno di 75 scioperanti e manifestanti nelle piazze italiane e ferendone migliaia.
Il nome di Scelba è anche legato alla “legge truffa” del 1953, quella che con l’introduzione di un premio di maggioranza modificava sostanzialmente il sistema elettorale proporzionale allora vigente, un po’ come 50 anni dopo ha fatto quel “Porcellum” di Calderoli! Ma nel 1953 le proteste furono più veementi di oggi, tanto che la legge Scelba fu abrogata l’anno dopo…
Oli'e petrolie minestra senza sale
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2015 - 16:15
Τα τραγούδια του αγώνα
Mi sembra di ricordare una canzone italiana cantata sulla stessa melodia della prima in questa lista.
Qualcun'altro per caso ha la stessa impressione e qualche indizio?
Qualcun'altro per caso ha la stessa impressione e qualche indizio?
leoskini 30/9/2015 - 12:46
È sciute n'ata specie e malatie
anonyme
[1948]
Canzone comunista, risalente alle elezioni politiche del 1948, raccolta dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a San Severo, Foggia, dalla voce di Mollica Soccorsa Foschini, bracciante e militante comunista, classe 1899.
In “La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia”, degli stessi Rinaldi e Sobrero, 1981 (ripubblicato nel 2004)
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia
Sono normalmente restìo a contribuire canzoni “di partito”, con il loro corredo di “bandiera rossa”, “viva Lenin” e “viva Stalin”, ma in questa c’è una strofa esplicitamente contro la guerra allora appena conclusasi: “Giovani, dobbiamo essere tutti uguali / dobbiamo fare lo sciopero generale / Vedete bene cosa ha combinato la guerra / chi si è arricchito e chi è rimasto mutilato / e ‘sta ingiustizia deve finire.”
Canzone comunista, risalente alle elezioni politiche del 1948, raccolta dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a San Severo, Foggia, dalla voce di Mollica Soccorsa Foschini, bracciante e militante comunista, classe 1899.
In “La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia”, degli stessi Rinaldi e Sobrero, 1981 (ripubblicato nel 2004)
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia
Sono normalmente restìo a contribuire canzoni “di partito”, con il loro corredo di “bandiera rossa”, “viva Lenin” e “viva Stalin”, ma in questa c’è una strofa esplicitamente contro la guerra allora appena conclusasi: “Giovani, dobbiamo essere tutti uguali / dobbiamo fare lo sciopero generale / Vedete bene cosa ha combinato la guerra / chi si è arricchito e chi è rimasto mutilato / e ‘sta ingiustizia deve finire.”
È sciute n'ata specie e malatie
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2015 - 12:09
Patrone te la lasse la cunzegn'
anonyme
Canzone che Franco Coggiola raccolse nel 1973 a Cerignola, Foggia, dalla voce di Vincenzo Debono, un bracciante del posto, classe 1914.
La registrazione fu poi inclusa nel disco “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia
“[…] È da notare che queste strofette venivano inserite in maniera casuale all’interno di lunghissime sequenze che venivano cantate spesso per ore, quasi a voler mimetizzare i versi "contestativi" tra quelli apparentemente simili ma innocui. In alcuni casi la violenza verbale invece si faceva invettiva e promessa di vendetta e rivolta…” (da “Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, di Giovanni Rinaldi, nella rivista “Sudest”, numero 1, novembre 2004.)
La registrazione fu poi inclusa nel disco “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.
Testo trovato sull’Archivio sonoro della Puglia
“[…] È da notare che queste strofette venivano inserite in maniera casuale all’interno di lunghissime sequenze che venivano cantate spesso per ore, quasi a voler mimetizzare i versi "contestativi" tra quelli apparentemente simili ma innocui. In alcuni casi la violenza verbale invece si faceva invettiva e promessa di vendetta e rivolta…” (da “Il canzoniere di Giuseppe Di Vittorio. Canti sociali e politici di Capitanata”, di Giovanni Rinaldi, nella rivista “Sudest”, numero 1, novembre 2004.)
Patrone te la lasse la cunzegn'
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2015 - 10:09
Anti-Homophobe
1992
Extreme Conditions Demand Extreme Responses
Extreme Conditions Demand Extreme Responses
Ignorant in thought
(continuer)
(continuer)
30/9/2015 - 02:23
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