Infatti giacomo, i tempi sono cambiati, benvenuto nel 2014!
oggi i problemi sono quelli di un modello socio-economico-culturale che sta fagocitando il nostro pianeta, di intere popolazioni che muoiono di fame perchè la finanza speculativa ne fa lo stesso uso che una zecca fa della zampa di un cane, di un'opinione pubblica inesistente e lobotomizzata da un circuito mediatico servo del potere più forte.
e ancora stiamo a perderci dietro alla vecchia storiella dei rossi e neri...
non saremmo più forti se ammainassimo delle bandiere ormai vecchie e logore e combattessimo tutti per ciò che è davvero importante?
p.s. scusate l'off topic, ma mi sembra che la discussione ormai abbia preso questa piega qua.
francesco 2014/9/15 - 14:49
Scusa Francesco, non ho capito. Cosa proponi una alleanza rosso/bruna per combattere il nuovo ordine mondiale? Mi dispiace di deluderti ma penso che questo genere di alleanze improbabili esistano solo nell'immaginazione di Magdi Allam e di altri consimili venditori di paura.
Ti posso anche concedere che la sinistra più radicale e l'estrema destra concordino nell'individuare una serie di "problemi" come dici tu, tra i quali sicuramente quelli che citi (anche se l'estrema destra cavalca spesso ben altri temi, che condivide con la destra "di governo", quali la lotta all'immigrazione, la difesa della presunte tradizioni religiose e altre boiate del genere)
Ma anche per quanto riguarda i temi che indichi, la differenza c'è ancora - anche nel 2014 - e sta nelle soluzioni proposte. Le mie, quelle di sinistra, sono inclusive, pacifiche (o almeno "la pace tra gli oppressi/la guerra all'oppressor")... (Continues)
Sono... esterrefatto, non c'è che dire. Mi sento quasi onorato.
Per quanto riguarda l'ipotesi sull'origine del mio nome, è quasi azzeccata; presi l'ispirazione da una recente visita a Berlino, dalla quale mi rimase impressa la voce che annunciava l'arrivo del treno verso Pankow, appunto: "Zug nach Pankow. Einsteigen, bitte!" Si trattava, però, della linea U2 della U-Bahn, la metropolitana; la canzone fa riferimento, invece, a un treno che viaggia su una ferrovia.
DANZA DELL’ELETTRICITA’ (PER NIKOLA TESLA) (Continues)
2014/9/15 - 18:31
On this date in 1888, a 76-pound Newfoundland was electrocuted before a crowd in a lecture hall at the Columbia College School of Mines (now the School of Engineering and Applied Science at Columbia University) in New York City. The pooch was an innocent bystander who’d fallen victim to the War of Currents between Thomas Edison and his electrical adversary, George Westinghouse. [...]
Harold P. Brown - hired by Edison to help him in his campaign to prove AC’s dangerousness - then brought in the first experimental subject: a 76-pound Newfoundland dog in a metal cage. The dog had been muzzled and had electrodes attached to one foreleg and one hind leg.
Brown connected the dog to the DC generator that Edison had loaned him and starting with 300 volts gradually increased the voltage to 1,000 volts. As the voltage increased, the observers noted, the dog’s yelping increased but it remained alive.
Having... (Continues)
PARODIA TEDESCA / GERMAN PARODY [2] - "Das neue Lili Marleen"
Poco, anzi nulla, si sa dell’autore di questa parodia tedesca stampata su volantino e attribuita a un “Frontsoldat im Osten”, vale a dire a un soldato tedesco sul fronte orientale. Probabilmente è di provenienza russa, e non è azzardato ipotizzare che il volantino provenga dall’assedio di Stalingrado. La funzione che dovrebbe avere il fanale secondo tale versione è chiarita nel testo.
Very little, say nothing, is known about the author of this German broadside version, credited to a “Frontsoldat im Osten”, i.e. a German soldier on the Eastern front. It is probably of Russian origin, and it is no idle supposition that the broadside came from Stalingrad siege. The use that should be made of the lamplight is better explained in the lyrics. [RV]
Dall'album Atlantic Affairs del 2002, si tratta in realtà delle prime due strofe della versione originale alle quali Udo Lindenberg ne ha aggiunte una e mezza di sua creazione e aggiornamento. Come si vede, Lili Marleen non cessa di essere fonte di ispirazione.
From the album Atlantic Affairs (2002). This version is composed of the first 2 original verses plus one and half specially composed and updated by Udo Lindenberg. As you can see, Lili Marlene keeps on being a source of inspiration. [RV]
Mi attacco a questa pagina per una comunicazione "di servizio" a ZugNachPankow.
Una certa canzone che avevi messo in approvazione non è stata approvata. Cerchiamo di non dare, per favore, la stura a cose che sono facilmente immaginabili. Chi scrive e canta certe canzoni ha i suoi spazi in Rete, e ci resti; nessuno andrà lì a disturbarli. D'accordo la "par condicio" e anche il percorso apposito dedicato alla Destra e al Reazionarismo; ma qui si sta da una parte, e lì dall'altra. Eccessive confusioni, anche se derivate dalle migliori intenzioni, non portano mai a niente di buono; prova un po' a immaginare come sarebbe stata accolto l'inserimento, che so io, di una canzone su Claudio Varalli in un sito di "musica alternativa". Fine del discorso e ancora grazie per tutto quello che ci stai mandando in questi giorni; perdonami sinceramente per lo "stop" che ti sto dando su questa cosa, sono... (Continues)
@RV: come sempre, grazie per la risposta, che dimostra un attaccamento a questo progetto - e in questo caso, ai valori antifascisti - che ti fa onore.
Avevo proposto la canzone con una certa esitazione, conscio che il sapore revisionista e l'ambiente da cui proviene avrebbero potuto essere "troppo"; così è stato. Rispetto la tua decisione, e apprezzo la tua fermezza nel non dare ulteriore (!) spazio a questi contenuti.
Figurati, Zug. Tu pensa che, a suo tempo, proprio io diedi inizio al percorso "Destra e Reazionarismo", per esercitare anche su questo sito due arti: quella del confronto basato su ciò che è stato effettivamente scritto, e non semplicemente sul sentito dire e sull'apriorismo; e quella del rifiuto dei "guardiani dell'ortodossia", fedele al principio "Niente è sacro, tutto si può dire" del filosofo anarchico e situazionista Raoul Vaneigem. Decisamente, mi piace (e piace a tutti in questo sito) far arricciare il nasino ai "superpuri". Ciò non ha mai significato cadere nell'esatto contrario e agire senza "juicio" ignorando le possibili conseguenze. Un certo numero di canzoni provenienti da una certa area può essere utile per vari motivi, a condizione -ripeto- che non si generino mai fraintendimenti; e se per caso si generano, provvediamo immediatamente a chiarirli. Saluti.
Chanson italienne – L'amore ai tempi del fascismo – Claudio Lolli – 2000
Paroles de Claudio Lolli
Musique de Claudio Lolli et Paolo Capodacqua
Album: Dalla parte del torto
Solo mezz'ora fa ho tolto il cellophane da un libro che dormiva da sette od otto mesi su un ripiano, e ne ho lette finora solo le due pagine di introduzione. E questo ho letto:
"Cento e cinquanta anni fa, quel sogno diventò un inno: l'Internazionale, che poi è risuonato in ogni parte del mondo e che era nato tra queste montagne e in queste valli intorno al Macigno Bianco, dove si svolge la nostra storia. Anche se l'autore delle parole è un certo Pierre Degeyter, di nazionalità francese: la musica, nella sua parte essenziale, esisteva prima delle parole ed era un inno alle Alpi. Era una «marcia per banda» del maestro Vincenzo Petrali, e si intitolava Orobia. Come abbia poi fatto l'inno delle Alpi a diventare l'inno del genere umano («E' la lotta finale:| Uniamoci, e domani | L'Internazionale | Sarà il genere umano») resterà un mistero, che nessuno probabilmente potrà mai spiegare. La musica,... (Continues)
Caro Riccardo Pantusa, intanto vorrei precisare che l'interprete Ruben canta:
"ritorneremo dall'ombra" e non "rientreremo dall'ombra".
Io mi sono occupato di questa canzone all'interno dei numerosi omaggi che ho fatto a Leonard Cohen e siccome la traduzione inglese che lui canta recita: "we'll come from the shadow" non mi sono giustamente preoccupato di tradurre l'originale francese, l'avrei fatto solo nel caso che Cohen stesso avesse scelto di cantare "we'll come in the shadow".
Se Leonard ha scelto di utilizzare la traduzione inglese per questa quartina invece che l'originale francese, come ha fatto per altre tre quartine della canzone, avrà avuto i suoi motivi (che io ignoro)e ti assicuro per esperienza diretta che lui conosce il francese, in quanto è la lingua che abbiamo utilizzato per conversare quando ci siamo incontrati.
La canzone era popolare in quell'ambiente musicale americano dell'epoca: esiste una versione di Joan Baez incisa nel 1972, in cui questa quartina viene cantata allo stesso modo.
oggi i problemi sono quelli di un modello socio-economico-culturale che sta fagocitando il nostro pianeta, di intere popolazioni che muoiono di fame perchè la finanza speculativa ne fa lo stesso uso che una zecca fa della zampa di un cane, di un'opinione pubblica inesistente e lobotomizzata da un circuito mediatico servo del potere più forte.
e ancora stiamo a perderci dietro alla vecchia storiella dei rossi e neri...
non saremmo più forti se ammainassimo delle bandiere ormai vecchie e logore e combattessimo tutti per ciò che è davvero importante?
p.s. scusate l'off topic, ma mi sembra che la discussione ormai abbia preso questa piega qua.