Lolli: "La mia canzone per le vittime dell'Italicus suonerà in memoria del 2 agosto"
di Ilaria Venturi da Repubblica - Bologna
LOLLI, che effetto le fa la sua canzone in piazza Maggiore per il 2 Agosto?
"E' una grande emozione, come se fossi riuscito a dare un piccolo contributo alla memoria in questa città".
C'era stata piazza Fontana, arrivò l'Italicus, il 4 agosto 1974.
"Ero lì, il 9 agosto in piazza Maggiore, il giorno dei funerali: quelle dieci bare in fila, impossibile dimenticare. Avevo 25 anni".
E molta rabbia dentro?
"Tanta rabbia e anche un sentimento di impotenza, che però non doveva diventare sconfitta".
E lo è diventato?
"No, sconfitta no".
"Eravamo in tanti, davvero forti, una sola contraddizione: quella fila, quei dieci morti", chiude la sua canzone. Poi arrivarono quegli 85, di morti...
"Ai funerali dell'Italicus mi sembrava già un punto di non ritorno, insopportabile,... (Continues)
Non mi pare proprio che "Canzone urgente" sia del 2003.
Le parole sono certamente di Stefano Giaccone, che però le scrisse nel 1994. E' infatti la canzone che apre l'unico album (se si esclude una musicassetta del 1992 intitolata "Troppo silenzio") degli Ishi, uno dei tanti progetti di Giaccone e compagni. Il disco è intitolato "Sotto la pioggia" (1995) - bellissimo! - e negli Ishi c'erano - oltre a Stefano - gli immancabili Lalli e Vanni Picciuolo, insieme a Walter Daziano, Fabrizio Mirra, Toni Ciavarra e Claudio Villiot.
Il nome del gruppo era un omaggio all'ultimo dei nativi Yahi della California, un uomo noto col nome di Ishi (1860? – 25 marzo 1916) che dopo aver perso tutto il suo popolo, rimasto solo, si consegnò ai bianchi e trascorse i suoi ultimi anni raccontando la sua cultura e la sua lingua, ormai estinte. La parola "Ishi" significa semplicemente "uomo" nella lingua yahi. Mi... (Continues)
Bernart Bartleby 2014/8/4 - 22:27
Solo una spiegazione sul nome scelto da questa formazione, perchè la storia che ci sta dietro mi pare molto interessante... “Ishi” fu infatti scelto da Lalli e compagni come omaggio all’ultimo nativo Yana della California, un’etnia oggi estinta, sterminata dai bianchi nei primi anni del 900.
Nel 1911, un nativo selvaggio gravemente debilitato emerse dalla foresta intorno ad Oroville e si consegnò al mondo dei bianchi. Aveva 49 anni e tre anni prima sua madre e sua sorella erano morte di stenti in seguito ad una razzia dei bianchi. Lui era rimasto solo, ultimo del suo popolo, ed era sopravvissuto nascondendosi. Quando l’antropologo Alfred Kroeber - che era molto interessato a quel selvaggio che parlava una lingua indiana ormai sconosciuta - chiese a quell’uomo come si chiamasse, lui rispose: «Non ho un nome, perchè non ho più nessuno che possa chiamarmi».
Venne chiamato «Ishi», che nella... (Continues)
Oggi ricorre il quarantesimo anniversario della strage del treno Italicus. Forse fra le tante stragi è quella meno ricordata; gli imputati sono stati tutti assolti e non c'è un colpevole, anche se sicuramente la strage fu compiuta da neofascisti. Non se ne sa più nulla, non ho trovato canzoni che la ricordino, o forse ci sono e mi sono sfuggite.
Silva 2014/8/4 - 17:59
Ciao Silva,
mi pare che su queste pagine ci siano Piazza, bella piazza e Agosto di Claudio Lolli... In effetti sono un po' poche...
Version française – LE SOLDAT FATIGUÉ – Marco Valdo M.I. – 2014
Chanson allemande - Der müde Soldat – Felicitas Kukuck – 1996
Poème de Klabund [1919]
Musique de Felicitas Kukuck [1996]
C'est le poème qui donne au titre au cycle de « Lieder gegen den Krieg » (Chansons contre la guerre) que Felicitas Kukuck mit en musique en 1996. Klabund (pseudonyme du poète Alfred Henschke, 1890-1928), l'écrivit en faisant semblant qu'il s'agissait d'une traduction du chinois, ou peut-être sous la précise influence des poésies chinoises qu'il traduisait en allemand. Elle fait partie du drame pacifiste Der Kreidekreis (« Le cercle de craie », 1919, qui par la suite inspira Bertolt Brecht pour Der kaukasische Kreidekreis (« Le cercle de craie caucasien »). Klabund, au début de la guerre fervent interventionniste (écrivit même ballades patriotiques et militaristes), au cours d'une de ses fréquentes hospitalisations... (Continues)
Es muy posible que la canción por el origen sea cubana pero por el compositor, es muy probable que sea española. Tenemos otro ejemplo de canción que México se atribuye por adopción; esta es: "La Paloma" otra habanera, al igual que "El adiós del soladado" o "Volveré mañana", fue compuesta en Cuba por el vasco Sebastián de Iradier Salaverri (Lanciego, Álava, 20 de enero de 1809 - Vitoria, 6 de diciembre de 1865)
El ritmo de "habanera" está asociado al movimiento de las olas del mar y a las travesías de los soldados españoles a Cuba.
O primogenito, dove hai lasciato
i tuoi sandali? Non senti gli aquiloni
nella striscia di Gaza? C’è l’esercito
dell’omicida. Aiuta. Combattiamo
noi, non preghiamo. E anche tu, combatti.
Lolli: "La mia canzone per le vittime dell'Italicus suonerà in memoria del 2 agosto"
di Ilaria Venturi da Repubblica - Bologna
LOLLI, che effetto le fa la sua canzone in piazza Maggiore per il 2 Agosto?
"E' una grande emozione, come se fossi riuscito a dare un piccolo contributo alla memoria in questa città".
C'era stata piazza Fontana, arrivò l'Italicus, il 4 agosto 1974.
"Ero lì, il 9 agosto in piazza Maggiore, il giorno dei funerali: quelle dieci bare in fila, impossibile dimenticare. Avevo 25 anni".
E molta rabbia dentro?
"Tanta rabbia e anche un sentimento di impotenza, che però non doveva diventare sconfitta".
E lo è diventato?
"No, sconfitta no".
"Eravamo in tanti, davvero forti, una sola contraddizione: quella fila, quei dieci morti", chiude la sua canzone. Poi arrivarono quegli 85, di morti...
"Ai funerali dell'Italicus mi sembrava già un punto di non ritorno, insopportabile,... (Continues)