Tocaia
[1973]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album - dalla copertina inequivocabile - che porta come titolo il nome dell’artista.
Tocaia, ovvero imboscata, agguato. Una canzone che, nel pieno di una feroce dittatura militare, facendo ricorso alla poesia e alla metafora ma senza nascondere nulla, nemmeno il nome, celebrava colui che fino a due anni prima era stato il nemico pubblico n. 1 del regime, il capitano dell’esercito, il disertore, il guerrigliero comunista Carlos Lamarca (1937-1971).
Fino al 1969 Lamarca non aveva dato alcun segno di insofferenza alla vita militare o di non condividere l’azione dell’esercito golpista. Poi, improvvisamente, disertò portando con sè un camion carico di armi e munizioni e si unì al gruppo armato Vanguarda Popular Revolucionária (VPR). Con la sua nuova divisa Lamarca firmò parecchie azioni eclatanti, come il sequestro dell’ambasciatore svizzero Giovanni... (continuer)
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album - dalla copertina inequivocabile - che porta come titolo il nome dell’artista.
Tocaia, ovvero imboscata, agguato. Una canzone che, nel pieno di una feroce dittatura militare, facendo ricorso alla poesia e alla metafora ma senza nascondere nulla, nemmeno il nome, celebrava colui che fino a due anni prima era stato il nemico pubblico n. 1 del regime, il capitano dell’esercito, il disertore, il guerrigliero comunista Carlos Lamarca (1937-1971).
Fino al 1969 Lamarca non aveva dato alcun segno di insofferenza alla vita militare o di non condividere l’azione dell’esercito golpista. Poi, improvvisamente, disertò portando con sè un camion carico di armi e munizioni e si unì al gruppo armato Vanguarda Popular Revolucionária (VPR). Con la sua nuova divisa Lamarca firmò parecchie azioni eclatanti, come il sequestro dell’ambasciatore svizzero Giovanni... (continuer)
Baixava a noite na mata
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/7/2014 - 22:01
Canto americano
[1973]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album - dalla copertina inequivocabile - che porta come titolo il nome dell’artista.
“[...] No campo especifico da música popular é do conhecimento de todos as perseguições enfrentadas por compositores como Chico Buarque, Geraldo Vandré, Taiguara e muitos outros que lutavam contra o arbítrio que imperava no Departamento Nacional de Censura, órgão oficial do governo com autonomia para monitorar a produção intelectual do país. Apesar de todas as dificuldades era necessário não se deixar esmorecer, fraquejar naquele momento seria desastroso e um ato de covardia diante da pátria e do que ela significava para cada um de nós.
No meio desse tiroteio alguns nomes se destacavam, e alem dos já citados um se fez vibrante, inconformado, realista e determinado, era o paulista Sergio Ricardo. Construindo sua carreira de cantor, compositor e cineasta desde... (continuer)
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album - dalla copertina inequivocabile - che porta come titolo il nome dell’artista.
“[...] No campo especifico da música popular é do conhecimento de todos as perseguições enfrentadas por compositores como Chico Buarque, Geraldo Vandré, Taiguara e muitos outros que lutavam contra o arbítrio que imperava no Departamento Nacional de Censura, órgão oficial do governo com autonomia para monitorar a produção intelectual do país. Apesar de todas as dificuldades era necessário não se deixar esmorecer, fraquejar naquele momento seria desastroso e um ato de covardia diante da pátria e do que ela significava para cada um de nós.
No meio desse tiroteio alguns nomes se destacavam, e alem dos já citados um se fez vibrante, inconformado, realista e determinado, era o paulista Sergio Ricardo. Construindo sua carreira de cantor, compositor e cineasta desde... (continuer)
Bésame rosa de sangue
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/7/2014 - 20:37
L'Homme de Cro-Magnon
Je ne sais pas si Maurice Felbacq lira ce commentaire, mais je tiens à le remercier pour les nombreuses heures que j'ai passé à chanter cette chanson avec ma mère étant petite, et je la chante encore avec plaisir aujourd'hui à 26 ans !
Nathalie 27/7/2014 - 20:34
Banderas rotas
[1989]
Album:Trilce
Album:Trilce
Banderas Rotas. Cuasimemorias
Autor: José Antonio Labordeta
Editorial: La Esfera de los Libros
Año de publicación: 2001
Banderas rotas son las memorias o, mejor cuasimemorias como prefiere el autor, de un ser humano, nacidas a veces en el coracón y otras en el cerebro. El currículo estrambótico de una generación idealista que vivió el salvaje conflicto de la guerra civil y la interminable posguerra y se ocupó de menesteres inútiles como derrocar una dictadura y llevar a cabo el largo peregrinar de la democracia.
Autor: José Antonio Labordeta
Editorial: La Esfera de los Libros
Año de publicación: 2001
Banderas rotas son las memorias o, mejor cuasimemorias como prefiere el autor, de un ser humano, nacidas a veces en el coracón y otras en el cerebro. El currículo estrambótico de una generación idealista que vivió el salvaje conflicto de la guerra civil y la interminable posguerra y se ocupó de menesteres inútiles como derrocar una dictadura y llevar a cabo el largo peregrinar de la democracia.
He puesto sobre mi mesa
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 27/7/2014 - 20:24
Calabouço
[1968]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album che porta come titolo il nome dell’artista, pubblicato nel 1973
Si veda anche Menino di Milton Nascimento, dalla cui pagina riprendo l’introduzione.
Una canzone dedicata a Edson Luís de Lima Souto (1950-1968), il primo giovane vittima della repressione della dittatura brasiliana.
Edson Luís era originario del Pará, veniva da una famiglia povera che con molti sacrifici l’aveva mandato a Rio de Janeiro per frequentare le superiori.
Il 28 marzo del 1968 gli studenti di Rio inscenarono una protesta nella mensa scolastica, il Restaurante Central dos Estudantes detto “Calabouço”, perchè i prezzi dei pasti erano aumentati in modo insostenibile. La polizia militare, intervenuta in forze, disperse gli studenti davanti all’edificio, ma non quelli che si erano asserragliati dentro il Calabouço, resistendo con bastoni e lanci di pietre. Mentre... (continuer)
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album che porta come titolo il nome dell’artista, pubblicato nel 1973
Si veda anche Menino di Milton Nascimento, dalla cui pagina riprendo l’introduzione.
Una canzone dedicata a Edson Luís de Lima Souto (1950-1968), il primo giovane vittima della repressione della dittatura brasiliana.
Edson Luís era originario del Pará, veniva da una famiglia povera che con molti sacrifici l’aveva mandato a Rio de Janeiro per frequentare le superiori.
Il 28 marzo del 1968 gli studenti di Rio inscenarono una protesta nella mensa scolastica, il Restaurante Central dos Estudantes detto “Calabouço”, perchè i prezzi dei pasti erano aumentati in modo insostenibile. La polizia militare, intervenuta in forze, disperse gli studenti davanti all’edificio, ma non quelli che si erano asserragliati dentro il Calabouço, resistendo con bastoni e lanci di pietre. Mentre... (continuer)
Olho aberto ouvido atento
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/7/2014 - 18:38
Una brutta ventata
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continuer)
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continuer)
Bella signora
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/7/2014 - 23:10
Il rondone
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Bellissima canzone che può benissimo essere accostata ad altre forse più famose, come Ad un giovine pilota, Il pilota di Hiroshima e Pilota di guerra. C’è in più un aspetto che le altre non considerano; l’onanismo vigliacco dell’assassino di massa che non guarda negli occhi le proprie vittime... E penso in questi giorni alla cieca e codarda violenza dell’esercito israeliano, con i suoi aerei, le sue navi, i suoi cannoni, i suoi carrarmati, i suoi droni che infieriscono su uomini, donne e bambini nella trappola di Gaza...
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili... (continuer)
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Bellissima canzone che può benissimo essere accostata ad altre forse più famose, come Ad un giovine pilota, Il pilota di Hiroshima e Pilota di guerra. C’è in più un aspetto che le altre non considerano; l’onanismo vigliacco dell’assassino di massa che non guarda negli occhi le proprie vittime... E penso in questi giorni alla cieca e codarda violenza dell’esercito israeliano, con i suoi aerei, le sue navi, i suoi cannoni, i suoi carrarmati, i suoi droni che infieriscono su uomini, donne e bambini nella trappola di Gaza...
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili... (continuer)
Con l’orecchio ai motori
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/7/2014 - 23:09
A noi mo'
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continuer)
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continuer)
A noi! Mò
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/7/2014 - 23:03
Il colpo di vuoto
[1978]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continuer)
Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane, che ha compiuto 18 anni alla vigilia dell'entrata in guerra dell'italia (10 giugno... (continuer)
Diciott'anni e un giorno
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/7/2014 - 23:02
Le Clandestin
(2000)
Album: "En attendant les caravanes"
Album: "En attendant les caravanes"
Il vagabonde et s'enveloppe
(continuer)
(continuer)
26/7/2014 - 21:54
Supper's Ready
Avevo 16 anni, mollato dalla prima fidanzatina che negli ultimissimi tempi mi regalò una musicassetta di Seconds Out, ascoltata distrattamente. Dopo l'addio iniziai ad ascoltare questa musica e, sebbene pieno di dolore, scoprii un mondo di sonorità ed emozioni inaspettato, al confronto tutto era robetta. Tra i brani preferiti c'erano Supper's Ready e Mad Man Moon che, a distanza di molti decenni restano delle vette di bellezza unica. E' l'erdità di Maya che ringrazio molto.
Peppe G. 26/7/2014 - 19:18
El frente de Gandesa (Si me quieres escribir)
anonyme
Si me quieres escribir
(continuer)
(continuer)
envoyé par Andrea 26/7/2014 - 18:53
Rue de Panam
Album: Rue du Temps (1997)
avec Les Hurlements d'Léo
Dalle strade di Paname, cioè di Parigi, invase dai turisti, dalla droga e dalla repressione un messaggio chiaro: un giorno gli sbirri avranno il loro da fare perché i vagabondi parlano di rivoluzione. Un giorno le nostre canzoni vi disarmeranno e allora non ci sarà altro che la follia, la gioia e l'anarchia...
avec Les Hurlements d'Léo
Dalle strade di Paname, cioè di Parigi, invase dai turisti, dalla droga e dalla repressione un messaggio chiaro: un giorno gli sbirri avranno il loro da fare perché i vagabondi parlano di rivoluzione. Un giorno le nostre canzoni vi disarmeranno e allora non ci sarà altro che la follia, la gioia e l'anarchia...
Dans une rue de Paname
(continuer)
(continuer)
26/7/2014 - 17:49
Alle barricate
2015
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continuer)
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continuer)
Agosto del '22 l'Italia è rastrellata
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/7/2014 - 14:45
Parcours:
Barricades, CCG Antifà: Antifascisme militant
Ottavo chilometro
2015
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continuer)
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continuer)
Danno gli occhi alla Pioggia nella Notte più nera
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/7/2014 - 14:44
Non finisce qui
2015
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continuer)
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continuer)
Vostro Onore, vostro Onore
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/7/2014 - 14:41
Le impiraresse
Version française – LES EMPERLEUSES – Marco Valdo M.I. – 2014
Chanson italienne (vénitien) – Le Impiraresse – Luisa Ronchini – 1977
D'après la version italienne de Rino De Michele d'une canzone de la seconde moitié du XIXième siècle
Chanson italienne (vénitien) – Le Impiraresse – Luisa Ronchini – 1977
D'après la version italienne de Rino De Michele d'une canzone de la seconde moitié du XIXième siècle
Chant de lutte recueilli par Luisa Ronchini et publié en 1978 dans le disque « la femme dans la tradition populaire ». Les « impiraresses », les enfileuses de perles vénitiennes, travaillaient à domicile pour le « conterìe », les verreries de Murano. Un travail qui consistait à enfiler des petites perles de verre ou sur des fils de coton spécial, pour être utilisé dans l'habillement (des broderies et des colliers), ou bien sur le fil de fer, pour créer des objets décoratifs. Un métier qui demandait de la patience et de l'adresse et qui aussi était une des activités les moins payées, avec une exploitation de la main-d’œuvre à bas coût qui commençait dès huit ans et se poursuivait jusqu'à un âge tardif.
LES EMPERLEUSES
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/7/2014 - 11:09
The Men Behind The Wire
Irish Gaelic version
Dal volumetto Songs of Resistance 1968-1982, di cui mi hanno portato una copia. A pagina 1 è presente il testo inglese; il presente testo in gaelico è a pagina 64. Ignoro se la redazione originale di Paddy (o Pat) McGuigan sia stata in inglese o in gaelico, ma forse direttamente in entrambe le lingue. [RV]
Dal volumetto Songs of Resistance 1968-1982, di cui mi hanno portato una copia. A pagina 1 è presente il testo inglese; il presente testo in gaelico è a pagina 64. Ignoro se la redazione originale di Paddy (o Pat) McGuigan sia stata in inglese o in gaelico, ma forse direttamente in entrambe le lingue. [RV]
FIR NA CISE FADA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/7/2014 - 09:29
Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
A version into the Roman dialect by Il Muro del Canto
Version en dialecte romain de Il Muro del Canto
Il Muro del Canton roomankielinen versio
Il Brano è disponibile in un CD allegato alla versione in vinile di “Ancora Ridi” (Goodfellas 2013) aquistabile su Amazon.it - in digitale su Itunes e sulle migliori piattaforme musicali.
Traduzione in Romano a cura di Daniele Coccia e Alessandro Pieravanti - Musica de “Il Muro del Canto”
Daniele Coccia: Voce – Alessandro Pieravanti: Batteria e racconti Giancarlo Barbati Bonanni: Chitarra Elettrica e voce
Eric Caldironi: Chitarra Acustica – Ludovico Lamarra: Basso Alessandro Marinelli: Fisarmonica
Registrata allo studio Nero da Giarcarlo Barbati (Roma Maggio 2014) Mixaggio e Mastering a cura di Giancarlo Barbati
Foto Carlo Roberti
“La Malarazza” è una canzone che Domenico Modugno, nel 1976, ha scritto partendo da una poesia di un anonimo... (continuer)
Version en dialecte romain de Il Muro del Canto
Il Muro del Canton roomankielinen versio
Il Brano è disponibile in un CD allegato alla versione in vinile di “Ancora Ridi” (Goodfellas 2013) aquistabile su Amazon.it - in digitale su Itunes e sulle migliori piattaforme musicali.
Traduzione in Romano a cura di Daniele Coccia e Alessandro Pieravanti - Musica de “Il Muro del Canto”
Daniele Coccia: Voce – Alessandro Pieravanti: Batteria e racconti Giancarlo Barbati Bonanni: Chitarra Elettrica e voce
Eric Caldironi: Chitarra Acustica – Ludovico Lamarra: Basso Alessandro Marinelli: Fisarmonica
Registrata allo studio Nero da Giarcarlo Barbati (Roma Maggio 2014) Mixaggio e Mastering a cura di Giancarlo Barbati
Foto Carlo Roberti
“La Malarazza” è una canzone che Domenico Modugno, nel 1976, ha scritto partendo da una poesia di un anonimo... (continuer)
LA MALARAZZA
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 + RV 26/7/2014 - 09:03
Roma meticcia
[2011]
Album : Profondo rosso
Album : Profondo rosso
Se il vento urla contro
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/7/2014 - 01:36
500 Miles
"Trovandola una delle più belle canzoni. Continua a ispirarmi e sarò lieto di dare la mia traduzione.
La conosco specialmente attraverso Joan Baez e Roger McGuinn che presentano versioni bellissime con sonorità commoventi."
La conosco specialmente attraverso Joan Baez e Roger McGuinn che presentano versioni bellissime con sonorità commoventi."
500 MIGLIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo 25/7/2014 - 22:46
Krivi smo mi
Caro Riccardo,
Non ho avuto modo di crearmi ricordi della Jugoslavia, sono nato nell'88 ma quel che sò viene dai ricordi dei miei genitori e della mia famiglia, un paese nel quale non solo l'etnia non era importante, ma che usava il pugno di ferro contro chiunque recasse offesa a qualcun'altro tirandone in ballo le origini o la religione.
Specialmente nella mia città, sul confine bosniaco con la Croazia, la guerra civile ha inscenato episodi orribili e sanguinosi; chi è rimasto, chi non ha potuto o voluto abbandonare la propria casa, ha visto quanto in basso può cadere l'uomo.
Ha ragione Balasevic, la colpa è nostra.
Non ho avuto modo di crearmi ricordi della Jugoslavia, sono nato nell'88 ma quel che sò viene dai ricordi dei miei genitori e della mia famiglia, un paese nel quale non solo l'etnia non era importante, ma che usava il pugno di ferro contro chiunque recasse offesa a qualcun'altro tirandone in ballo le origini o la religione.
Specialmente nella mia città, sul confine bosniaco con la Croazia, la guerra civile ha inscenato episodi orribili e sanguinosi; chi è rimasto, chi non ha potuto o voluto abbandonare la propria casa, ha visto quanto in basso può cadere l'uomo.
Ha ragione Balasevic, la colpa è nostra.
Ognjen 25/7/2014 - 18:06
Mir do neba
Bungiorno,
Grazie Riccardo per l'aiuto ad inserire la traduzione e per le dritte, starò più attento in futuro! In effetti io avevo inserito la lingua serba ma ora ho scoperto che i Magazin sono un gruppo croato. L'origine del mio nome deriva proprio dal fuoco ("Oganj")!
Sono davvero felice di aver scoperto questo sito, le canzoni contro la guerra sono tutte meravigliose e meritano di essere capite.
Grazie Riccardo per l'aiuto ad inserire la traduzione e per le dritte, starò più attento in futuro! In effetti io avevo inserito la lingua serba ma ora ho scoperto che i Magazin sono un gruppo croato. L'origine del mio nome deriva proprio dal fuoco ("Oganj")!
Sono davvero felice di aver scoperto questo sito, le canzoni contro la guerra sono tutte meravigliose e meritano di essere capite.
Ognjen 25/7/2014 - 17:47
Töltik a nagy erdő útját
THEY ARE FILLING THE BIG FOREST ROADS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/7/2014 - 11:29
L'arcusgi di Pasquale
L'arcusgi sò "les archers" micca "les fusils"
(anne marie)
(anne marie)
E grazzie pe' la currezzione, surella! La mettemu subitu ind'e traduzzioni. [CCG/AWS Staff]
25/7/2014 - 11:24
Vietnam War
Ci sono sguardi silenziosi che lasciano immaginare le parole, e le cose non dette possiamo solo immaginarle.
I momenti più belli della cultura popolare che si basa sulla trasmissione orale sono quelli che riescono a condensare in poco spazio una memoria secolare...
Sam Lightnin' Hopkins riusciva a mantenere viva quella memoria, in così poco spazio, con la propria forza espressiva che gli permetteva non solo di ricordare, ma anche di inventare di fronte a un piccolo pubblico che voleva divertirsi, e gli riusciva di farlo da solo, con la sua chitarra. Non gli necessitava di aggiungere nulla alle poche note che seguivano il silenzio della sua voce... Lui non suonava per il “consumo”, lo faceva per l’immaginazione…
I momenti più belli della cultura popolare che si basa sulla trasmissione orale sono quelli che riescono a condensare in poco spazio una memoria secolare...
Sam Lightnin' Hopkins riusciva a mantenere viva quella memoria, in così poco spazio, con la propria forza espressiva che gli permetteva non solo di ricordare, ma anche di inventare di fronte a un piccolo pubblico che voleva divertirsi, e gli riusciva di farlo da solo, con la sua chitarra. Non gli necessitava di aggiungere nulla alle poche note che seguivano il silenzio della sua voce... Lui non suonava per il “consumo”, lo faceva per l’immaginazione…
iciogoodtimemusic [Maurizio] 25/7/2014 - 02:54
War News Blues
Ci sono sguardi silenziosi che lasciano immaginare le parole, e le cose non dette possiamo solo immaginarle.
I momenti più belli della cultura popolare che si basa sulla trasmissione orale sono quelli che riescono a condensare in poco spazio una memoria secolare...
Sam Lightnin' Hopkins riusciva a mantenere viva quella memoria, in così poco spazio, con la propria forza espressiva che gli permetteva non solo di ricordare, ma anche di inventare di fronte a un piccolo pubblico che voleva divertirsi, e gli riusciva di farlo da solo, con la sua chitarra. Non gli necessitava di aggiungere nulla alle poche note che seguivano il silenzio della sua voce... Lui non suonava per il “consumo”, lo faceva per l’immaginazione…
I momenti più belli della cultura popolare che si basa sulla trasmissione orale sono quelli che riescono a condensare in poco spazio una memoria secolare...
Sam Lightnin' Hopkins riusciva a mantenere viva quella memoria, in così poco spazio, con la propria forza espressiva che gli permetteva non solo di ricordare, ma anche di inventare di fronte a un piccolo pubblico che voleva divertirsi, e gli riusciva di farlo da solo, con la sua chitarra. Non gli necessitava di aggiungere nulla alle poche note che seguivano il silenzio della sua voce... Lui non suonava per il “consumo”, lo faceva per l’immaginazione…
iciogoodtimemusic [Maurizio] 25/7/2014 - 02:51
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Parole e musica di Flavio Giurato
Nell’album intitolato "Per futili motivi"
Suprema sintesi della storia del fascismo, dagli splendidi albori alla squallida fine...
Esordio di un personaggio unico della nostra canzone d'autore che in poco più di un lustro pubblicò tre album memorabili prima di scomparire dalla scena musicale per quasi vent'anni (e ripresentatosi solo qualche anno fa sempre ad alti livelli).
Recensione di Gasolio da Debaser
I futili motivi del titolo sono quelli di un ragazzo romano che si arruola volontario nella seconda guerra mondiale, forte delle sue convinzioni fasciste con le quali ha convissuto dalla nascita. Conoscerà “Roghi e rovine” e il vero volto della dittatura e della guerra.
L'album è costruito con un impasto di romanesco e italiano, le prime canzoni, quando il protagonista è ancora un ragazzotto spavaldo, prediligono l'idioma dialettale. Il giovane,... (continuer)