La gente, non i luoghi
Antiwar Songs Blog
Ilana Weaver, aka Invincible, è nata in Illinois in una famiglia di fede ebraica ma ha trascorso la sua infanzia in Israele. Oggi vive e lavora a Detroit, Michigan La canzone People not places mi è stata ispirata da una conversazione che ho avuto con mia madre (Ima, in ebraico) cinque anni fa, quando […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-14 22:00:00
People Not Places
[2008]
Scritto dalla rapper ebrea americana Ilana Weaver, aka Invincible.
Nel coro è accompagnata dalla voce di tal Abeer (forse una cantante palestinese) che canta in arabo. Non sono riuscito ancora a trovarne il testo in lingua originale...
Nell’album intitolato “ShapeShifters”
Ilana Weaver, aka Invincible, è nata in Illinois in una famiglia di fede ebraica ma ha trascorso la sua infanzia in Israele. Oggi vive e lavora a Detroit, Michigan.
“This song was inspired by and has been in the works since a conversation with my mom (or Ima, in Hebrew) 5 years ago when I asked her if she missed ‘back home’ (which she calls Israel) and she responded profoundly: ‘I miss people not places’. I realized what a privilege it was to not miss a place and land that so many Palestinians have been displaced from.
The song takes the listener on a journey through a haunted ‘birthright’ tour where the buried... (Continues)
Scritto dalla rapper ebrea americana Ilana Weaver, aka Invincible.
Nel coro è accompagnata dalla voce di tal Abeer (forse una cantante palestinese) che canta in arabo. Non sono riuscito ancora a trovarne il testo in lingua originale...
Nell’album intitolato “ShapeShifters”
Ilana Weaver, aka Invincible, è nata in Illinois in una famiglia di fede ebraica ma ha trascorso la sua infanzia in Israele. Oggi vive e lavora a Detroit, Michigan.
“This song was inspired by and has been in the works since a conversation with my mom (or Ima, in Hebrew) 5 years ago when I asked her if she missed ‘back home’ (which she calls Israel) and she responded profoundly: ‘I miss people not places’. I realized what a privilege it was to not miss a place and land that so many Palestinians have been displaced from.
The song takes the listener on a journey through a haunted ‘birthright’ tour where the buried... (Continues)
Prepare for take off
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/14 - 12:48
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
Враги сожгли родную хату…
Одна из самых популярных песен о Великой Отечественной войне, проникнутая острым драматическим и трагическим настроением. В песне описывается ситуация возвращения солдата с войны домой. Но дом сожжён, и жена погибла. В текст встроен пронзительный монолог солдата над могилой супруги, построенный как его обращение к ней.
"The Enemy Burned Down His Home", about a soldier who returns from the front to find his entire family dead
"The Enemy Burned Down His Home", about a soldier who returns from the front to find his entire family dead
Враги сожгли родную хату,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Vlad Ermakoff 2014/7/14 - 11:43
New Aryans
Be proud that you're a white amerikan
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro Carènzan 2014/7/13 - 18:55
Pazzum pazzia
[1979]
Scritta da:
Chiara Riondino
David Riondino
Silvano Panichi
Massimo Fagioli
Daniele Trambusti
Gaja Gualtieri
Album: Non vi mettete a spingere
Scritta da:
Chiara Riondino
David Riondino
Silvano Panichi
Massimo Fagioli
Daniele Trambusti
Gaja Gualtieri
Album: Non vi mettete a spingere
E alloraaaaaa....!!!!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/7/13 - 17:26
Sarajevo
La poesia scritta da Czesław Miłosz nell'agosto del 1993 a Berkeley.
Dalla raccolta che contiene le poesie scritte negli anni 1991–1994, intitolata "Na brzegu rzeki" (Sulla riva di fiume) Znak (1994)
Il testo trovato qui
Dalla raccolta che contiene le poesie scritte negli anni 1991–1994, intitolata "Na brzegu rzeki" (Sulla riva di fiume) Znak (1994)
Il testo trovato qui
SARAJEWO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/7/13 - 00:23
A zero ore
Chanson italienne – A zero ore – Ned Ludd – 2007
Marco Valdo M.I. mon ami, il faut que tu m'expliques... La chanson italienne s'intitule « A zero ore », ce qui devrait se traduire – littéralement s'entend – par « À zéro heure » et toi, tu l'intitules : « Chômage technique ». Moi, je ne comprends pas.
Lucien l'âne, mon ami, tu comprends très bien, car « Chômage technique » est en réalité l'exacte traduction de l'expression italienne « a zero ore » dans le contexte de l'entreprise, de l'économie et de l'assurance sociale. Simplement d'un pays à l'autre, les mots, les façons d'organiser et de réglementer les choses changent. Même quand le mécanisme est le même ou à peu près. « A zero ore » est le régime de « chômage technique ou économique » qui en Italie, permet de mettre un travailleur en quelque sorte « en attente » (sans prester une seule heure de travail – d'où le « zero ore ») de la... (Continues)
Marco Valdo M.I. mon ami, il faut que tu m'expliques... La chanson italienne s'intitule « A zero ore », ce qui devrait se traduire – littéralement s'entend – par « À zéro heure » et toi, tu l'intitules : « Chômage technique ». Moi, je ne comprends pas.
Lucien l'âne, mon ami, tu comprends très bien, car « Chômage technique » est en réalité l'exacte traduction de l'expression italienne « a zero ore » dans le contexte de l'entreprise, de l'économie et de l'assurance sociale. Simplement d'un pays à l'autre, les mots, les façons d'organiser et de réglementer les choses changent. Même quand le mécanisme est le même ou à peu près. « A zero ore » est le régime de « chômage technique ou économique » qui en Italie, permet de mettre un travailleur en quelque sorte « en attente » (sans prester une seule heure de travail – d'où le « zero ore ») de la... (Continues)
CHÔMAGE TECHNIQUE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/7/12 - 19:08
Santa pazienza
[1974]
Parole e musica del Collettivo Víctor Jara
(Daniele Trambusti, Chiara Riondino, Massimo Fagioli, Gaja Gualtieri, Silvano Panichi, David Riondino).
Dall'album eponimo (il 1° del collettivo).
1974 COLLETTIVO VICTOR JARA (Circolo Ottobre COLP 03)
Brescia '74 / Ballata dei democratici / Per Giovanni Marini / Le Murate / La colpa è del Diavolo / Mi piaci Fanfani / Santa pazienza / La ballata dei militari / 7 colombe bianche (su una 600) / Gli eroi / Il dattilografo
Il Collettivo Víctor Jara, 1974.
Qualche tempo fa lo avevo trovato l'album del Collettivo Víctor Jara, in una vecchia stereocassetta rimasta sepolta nelle cose di una persona che conosco. Fosse mai; il nastro era rotto. Così, da allora, del Collettivo di cui fecero parte i fratelli Riondino e delle loro canzoni cerco le tracce in rete, e sono tracce parecchio difficili da trovare; ci vuole pazienza. Ironia perfetta,... (Continues)
Parole e musica del Collettivo Víctor Jara
(Daniele Trambusti, Chiara Riondino, Massimo Fagioli, Gaja Gualtieri, Silvano Panichi, David Riondino).
Dall'album eponimo (il 1° del collettivo).
1974 COLLETTIVO VICTOR JARA (Circolo Ottobre COLP 03)
Brescia '74 / Ballata dei democratici / Per Giovanni Marini / Le Murate / La colpa è del Diavolo / Mi piaci Fanfani / Santa pazienza / La ballata dei militari / 7 colombe bianche (su una 600) / Gli eroi / Il dattilografo
Il Collettivo Víctor Jara, 1974.
Qualche tempo fa lo avevo trovato l'album del Collettivo Víctor Jara, in una vecchia stereocassetta rimasta sepolta nelle cose di una persona che conosco. Fosse mai; il nastro era rotto. Così, da allora, del Collettivo di cui fecero parte i fratelli Riondino e delle loro canzoni cerco le tracce in rete, e sono tracce parecchio difficili da trovare; ci vuole pazienza. Ironia perfetta,... (Continues)
Santa pazienza, sorella dell'ignoranza,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/7/12 - 18:25
Creuza de mä was released just 30 years ago (1984), so we thought an album like this deserved a special page including a very special song: Jamin-a. Fabrizio De André used to say this is “The only erotic song in his repertory”.
Riccardo Venturi 2014/7/11 - 20:44
Risorsa umana
Chanson italienne (Laziale Romanesco) – Risorsa umana – Ned Ludd – 2007
RESSOURCE HUMAINE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/7/11 - 19:43
Per i trent’anni di Creuza de mä
Antiwar Songs Blog
Trent’anni fa, nel 1984, usciva “Creuza de mä”, e si è pensato che un album del genere meritasse una pagina speciale contenente una canzone del tutto speciale che ne fa parte: Jamin-a. Fabrizio De André diceva che era “l’unica canzone erotica del suo repertorio”. Forse non è proprio vero, ripensando magari all’antichissima “Barbara” (ad esempio), […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-11 19:39:00
Chile resistencia
Nella seconda versione c'è un'introduzione parlata, qualcuno ha la traduzione?
Visto che la canzone è stata usata per una campagna elettorale del Presidente Allende, è possibile che si tratti proprio di lui, o di un estratto di un suo discorso?
Visto che la canzone è stata usata per una campagna elettorale del Presidente Allende, è possibile che si tratti proprio di lui, o di un estratto di un suo discorso?
Marco 2014/7/11 - 12:48
Per le ribelli della libertà
[2010?]
Versi di Matteo Moder, giornalista e scrittore.
Musica di Margot Galante Garrone.
Versi di Matteo Moder, giornalista e scrittore.
Musica di Margot Galante Garrone.
Ribelli per la sbirraglia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/11 - 11:11
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Venían del desierto
[1972]
Parole e musica di Víctor Jara
Singolo poi compreso nella raccolta intitolata “El derecho de vivir en paz” pubblicata nel 2001.
Con A Luis Emilio Recabarren – che secondo me andrebbe spostata dagli Extra – un altro omaggio di Jara al padre del movimento operaio cileno, morto suicida nel 1924.
Parole e musica di Víctor Jara
Singolo poi compreso nella raccolta intitolata “El derecho de vivir en paz” pubblicata nel 2001.
Con A Luis Emilio Recabarren – che secondo me andrebbe spostata dagli Extra – un altro omaggio di Jara al padre del movimento operaio cileno, morto suicida nel 1924.
Venían del desierto,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/10 - 14:23
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Pasážová revolta
Il testo da questo sito
NASZE POKOLENIE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/7/10 - 01:53
Messa di Requiem
per soprano, mezzosoprano, tenore, basso, doppio coro e orchestra
Composta nell'anno 1874 in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni.
Prima esecuzione nella chiesa di San Marco a Milano il 22 maggio 1874 diretta da Giuseppe Verdi
Il 6 luglio scorso Riccardo Muti ha diretto al Sacrario di Redipuglia il grande concerto per i 100 anni della Grande Guerra con cui si apre il ciclo di commemorazioni italiane per l’anniversario dello scoppio del primo conflitto mondiale.
Il Sacrario di Redipuglia è un (orribile a nostro parere) memoriale, costruito durante il ventennio fascista, dove riposano i resti di oltre centomila soldati italiani (di cui 60mila senza nome) caduti nella Grande Guerra. Tra parentesi "Redipuglia" non ha niente a che vedere con la Puglia ma si trova in provincia di Gorizia. Il perché si chiami così è una storiella illuminante. "Redipuglia" è infatti... (Continues)
Composta nell'anno 1874 in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni.
Prima esecuzione nella chiesa di San Marco a Milano il 22 maggio 1874 diretta da Giuseppe Verdi
Il 6 luglio scorso Riccardo Muti ha diretto al Sacrario di Redipuglia il grande concerto per i 100 anni della Grande Guerra con cui si apre il ciclo di commemorazioni italiane per l’anniversario dello scoppio del primo conflitto mondiale.
Il Sacrario di Redipuglia è un (orribile a nostro parere) memoriale, costruito durante il ventennio fascista, dove riposano i resti di oltre centomila soldati italiani (di cui 60mila senza nome) caduti nella Grande Guerra. Tra parentesi "Redipuglia" non ha niente a che vedere con la Puglia ma si trova in provincia di Gorizia. Il perché si chiami così è una storiella illuminante. "Redipuglia" è infatti... (Continues)
Requiem e Kyrie - quattro voci soliste e coro
(Continues)
(Continues)
2014/7/9 - 23:21
Song Itineraries:
Anti-war classical music , World War I (1914-1918)
England 1914
[1969]
Parole e musica di Ralph McTell.
Nell’album intitolato “Spiral Staircase”.
1914-2014. Cento anni dall’inizio della Grande Guerra, della Grande Mattanza: oltre 17 milioni di morti....
Parole e musica di Ralph McTell.
Nell’album intitolato “Spiral Staircase”.
1914-2014. Cento anni dall’inizio della Grande Guerra, della Grande Mattanza: oltre 17 milioni di morti....
Night stirs her inky finger in the water of the day,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/9 - 22:14
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Streets of London
[1969]
Parole e musica di Ralph McTell
Nell’album intitolato “Spiral Staircase”, la canzone forse più famosa del cantautore e chitarrista inglese.
Una canzone che parla di emarginati, di rifiuti umani, di homeless... Tra di loro anche un vecchio reduce di guerra... Sullo sfondo, una Londra fredda e indifferente...
Parole e musica di Ralph McTell
Nell’album intitolato “Spiral Staircase”, la canzone forse più famosa del cantautore e chitarrista inglese.
Una canzone che parla di emarginati, di rifiuti umani, di homeless... Tra di loro anche un vecchio reduce di guerra... Sullo sfondo, una Londra fredda e indifferente...
Have you seen the old man
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/9 - 21:47
ציגײַנערליד
d'après la version italienne de Riccardo Venturi
d'une chanson en yiddish – Tsigaynerlid – David Beyglman – 1941
Texte et musique de David Beyglman
Un exemple tangible de la manière dont la pitié humaine ce queiqu'un qui à ce moment vivait les heures plus terribles de sa vie, prisonnier dans un ghetto, ne pouvait pas reculer face à l'analogue destinée d'autres êtres humains en proie à la folie criminelle d'autres êtres humains. David Beyglman, né à Ostrowiec en 1887, avait été un célèbre violoniste avant la guerre, accomplissant des tournées dans toute l'Europe et aux Etats Unis comme membre d'un orchestre. Malgré cela, le coeur de son activité était resté en Pologne, dans la ville de Łódż, dans le ghetto duquel, comme tous les autres Juifs, il se retrouva prisonnier avec l'invasion nazie. À Łódż, il existait aussi un camp de concentration où furent enfermés par les Allemands des milliers... (Continues)
d'une chanson en yiddish – Tsigaynerlid – David Beyglman – 1941
Texte et musique de David Beyglman
Un exemple tangible de la manière dont la pitié humaine ce queiqu'un qui à ce moment vivait les heures plus terribles de sa vie, prisonnier dans un ghetto, ne pouvait pas reculer face à l'analogue destinée d'autres êtres humains en proie à la folie criminelle d'autres êtres humains. David Beyglman, né à Ostrowiec en 1887, avait été un célèbre violoniste avant la guerre, accomplissant des tournées dans toute l'Europe et aux Etats Unis comme membre d'un orchestre. Malgré cela, le coeur de son activité était resté en Pologne, dans la ville de Łódż, dans le ghetto duquel, comme tous les autres Juifs, il se retrouva prisonnier avec l'invasion nazie. À Łódż, il existait aussi un camp de concentration où furent enfermés par les Allemands des milliers... (Continues)
CHANT GITAN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/7/9 - 21:42
Bentley and Craig
[1982]
Parole e musica di Ralph McTell.
Canzone interpretata anche da June Tabor.
Derek Bentley aveva 20 anni quando il 28 gennaio 1953 fu impiccato nella prigione di Wandsworth a Londra. Derek, che da piccolino aveva contratto l’epilessia in seguito ad una brutta caduta, vide aggravarsi le proprie condizioni di salute quando, durante la seconda guerra, una bomba nazista distrusse la sua casa lasciandolo gravemente ferito. A causa dei danni ricevuti, lo sviluppo mentale di Derek era pari a quello di un bambino di 11 anni. Nel 1952, insieme ad un amico, tentò una maldestra rapina. Scoperti e raggiunti dalla polizia, il complice - tal Christopher Craig di 16 anni – sparò uccidendo un poliziotto. Benchè non fosse nemmeno armato, Derek fu condannato a morte al posto di Christopher, cui non poteva essere inflitta la pena capitale perché minorenne.
Nel 1998, 45 anni dopo, il povero Derek Bentley,... (Continues)
Parole e musica di Ralph McTell.
Canzone interpretata anche da June Tabor.
Derek Bentley aveva 20 anni quando il 28 gennaio 1953 fu impiccato nella prigione di Wandsworth a Londra. Derek, che da piccolino aveva contratto l’epilessia in seguito ad una brutta caduta, vide aggravarsi le proprie condizioni di salute quando, durante la seconda guerra, una bomba nazista distrusse la sua casa lasciandolo gravemente ferito. A causa dei danni ricevuti, lo sviluppo mentale di Derek era pari a quello di un bambino di 11 anni. Nel 1952, insieme ad un amico, tentò una maldestra rapina. Scoperti e raggiunti dalla polizia, il complice - tal Christopher Craig di 16 anni – sparò uccidendo un poliziotto. Benchè non fosse nemmeno armato, Derek fu condannato a morte al posto di Christopher, cui non poteva essere inflitta la pena capitale perché minorenne.
Nel 1998, 45 anni dopo, il povero Derek Bentley,... (Continues)
In 1952 in Croydon
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/7/9 - 21:23
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
Supper's Ready
Ho 67 anni suonati e nell'82 una mia amica i regalò A trick of the tail e Seconds Out: da allora ho praticamente tutti i dischi dei Genesis ma ho un dubbio atroce: sono matto forse per il fatto che (a parte i Pink Floyd, i Beatles e i Rolling Stones ) ogni canzone o cantante che ascolto mi sembrano robetta di poco conto? Sono maniaco ossessivo per un gruppo oppure questo gruppo arriva veramente a delle vette non usuali? Preciso che ho una formazione musicale di tipo classico (Beethoven. Chopin, Liszt etc.) e quindi penso di aver maturato un gusto musicale particolare per ciò che riguarda il rock: non mi accontento più. Anzi il mio mondo musicale è iniziato con i Genesis ed è terminato con i Genesis: per capire cosa sono , non solo dal punto di vista compositivo ma anche da quello della strumentazione occorre sentire le loro cose in cuffia: le sensazioni che danno sono straordinarie, a volte... (Continues)
leonardo d'annunzio 2014/7/9 - 16:51
The Green Fields Of France (No Man's Land)
Ho scoperto questa canzone grazie a questo sito solo qualche tempo fa e non mi stanco di riascoltarla.
gianni 2014/7/9 - 16:00
Valdivia egu Lawxaru
Poesia di Rayen Kvyeh
Da "Luna dei primi germogli" (We coyvn ñi kvyeh)
Edizioni Gorée, Iesa (SI), 2006
Cura e traduzione di Antonio Melis e Luciano Giannelli
La colonizzazione si vede da migliaia di piccole cose. Ad esempio, al momento di costruire questa pagina cercavo, sull'elenco delle lingue predeterminato del sito, la lingua mapuche, o mapudungun; la avrei cercata invano, se non avessi conosciuto la denominazione coloniale data dai Conquistadores spagnoli a quell'idioma e al popolo che lo parla: araucano. Denominazione evidentemente ancora in uso, nonostante sia pienamente rifiutata dai Mapuche come segno indelebile della colonizzazione: nemmeno il diritto di chiamare la propria lingua col suo nome.
I Mapuche, la “gente della terra” stanziata prevalentemente nell'odierno Cile e, in parte, in Argentina. Sicuramente esisteranno chissà quante canzoni dei Mapuche, ma per parlarne in... (Continues)
Da "Luna dei primi germogli" (We coyvn ñi kvyeh)
Edizioni Gorée, Iesa (SI), 2006
Cura e traduzione di Antonio Melis e Luciano Giannelli
La colonizzazione si vede da migliaia di piccole cose. Ad esempio, al momento di costruire questa pagina cercavo, sull'elenco delle lingue predeterminato del sito, la lingua mapuche, o mapudungun; la avrei cercata invano, se non avessi conosciuto la denominazione coloniale data dai Conquistadores spagnoli a quell'idioma e al popolo che lo parla: araucano. Denominazione evidentemente ancora in uso, nonostante sia pienamente rifiutata dai Mapuche come segno indelebile della colonizzazione: nemmeno il diritto di chiamare la propria lingua col suo nome.
I Mapuche, la “gente della terra” stanziata prevalentemente nell'odierno Cile e, in parte, in Argentina. Sicuramente esisteranno chissà quante canzoni dei Mapuche, ma per parlarne in... (Continues)
Puñma wigu.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/7/9 - 14:38
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P.S. non è "e i mandanti di morte guardano la realtà" ma "e i mandanti di morte GUIDANO la realtà". Cambia, e non poco ... :-(