Contro la mafia (a Crimor)
Poesia di: Salvatore Azzaro da Giarratana, poeta e cantautore impegnato contro le mafie.
www.salvatoreazzaro.it
salvatoreazzaro59
www.salvatoreazzaro.it
salvatoreazzaro59
Forti leggere
(continuer)
(continuer)
envoyé par Salvatore Azzaro da Giarratana 7/6/2014 - 19:42
Parcours:
La Mafia et les mafias
Federico
"Federico" è una canzone dedicata alla memoria di Federico Aldrovandi, che qualcuno ancora non vuole rispettare.
"Buongiorno a voi, signori della corte, premetto a tutti: io sono innocente.
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 7/6/2014 - 16:38
Sidùn
ِCorrezione della verzione araba di Sidùn.
ولدي أنا بنيّ
شفاه شحيمة في الشّمس من عسل من عسل
e oua grûmmu de sangue ouëge
e denti de laete
عيون الجنود الكلاب الشرسة
لعابها سال تصطاد الأغنام
تقتفي أثر الإنسان كالفريسة
لا الدّم لا الموت يشفي غليلهم
....................
سلام عليك بنيّ في المدينة التي تحترق تحترق
عند نزول الليل
.......
e in stu gran ciaeu de feugu
pe a teu morte piccin-a.
ولدي أنا بنيّ
شفاه شحيمة في الشّمس من عسل من عسل
e oua grûmmu de sangue ouëge
e denti de laete
عيون الجنود الكلاب الشرسة
لعابها سال تصطاد الأغنام
تقتفي أثر الإنسان كالفريسة
لا الدّم لا الموت يشفي غليلهم
....................
سلام عليك بنيّ في المدينة التي تحترق تحترق
عند نزول الليل
.......
e in stu gran ciaeu de feugu
pe a teu morte piccin-a.
Grazie! Naturalmente il testo in arabo è stato riportato nella versione in alto
Mouna Amari 7/6/2014 - 04:00
‘N galera chi pane e lavoro
Chanson lucanienne (Italien) – ‘N galera chi pane e lavoro – Rocco Scotellaro – 1951
Dans la section “Canti popolari” du recueil “Tutte le poesie (1940-1953)”, Milano, Oscar Mondadori, 2004.
Texte tiré de Rabatana, bagatelle e cammei tricaricesi.
Juste un rappel, dit Lucien l'âne :
"Noi, non siami cristiani, siamo somari...", disaient les paysans de Lucanie tout comme leurs frères du monde entier.
Exactement, dit Marco Valdo M.I. et nous aussi... Et ce pendant, en effet, nous, on ne lui a rien fait à ce Christ et de plus, on n'a pas l'intention de lui faire quoi que ce soit à ce gars-là.
Surtout qu'il est mort depuis si longtemps... Alors tissons le suaire de ce monde prosélytique, chrétien, apostolique et cacochyme.
Heureusement !
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Dans la section “Canti popolari” du recueil “Tutte le poesie (1940-1953)”, Milano, Oscar Mondadori, 2004.
Texte tiré de Rabatana, bagatelle e cammei tricaricesi.
Juste un rappel, dit Lucien l'âne :
"Noi, non siami cristiani, siamo somari...", disaient les paysans de Lucanie tout comme leurs frères du monde entier.
Exactement, dit Marco Valdo M.I. et nous aussi... Et ce pendant, en effet, nous, on ne lui a rien fait à ce Christ et de plus, on n'a pas l'intention de lui faire quoi que ce soit à ce gars-là.
Surtout qu'il est mort depuis si longtemps... Alors tissons le suaire de ce monde prosélytique, chrétien, apostolique et cacochyme.
Heureusement !
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
EN PRISON QUI DEMANDE PAIN ET TRAVAIL
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/6/2014 - 13:40
Cantata per Rocco Scotellaro
Cantata per Rocco Scotellaro
[1975]
Testo e musica di Nadia Furlon e Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
Lyrics and music by Nadia Furlon and Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
"E' stato uno dei primi gruppi della Cooperativa L’Orchestra, l'etichetta musicale degli Stormy Six. Il loro disco, che prendeva il nome Quarto Stato, uscito nel 1975, ha avuto un certo ruolo nel campo della nuova musica politica, grazie alle numerose esibizioni, sostenute anche all’estero, soprattutto in Germania. Il disco era firmato dai due componenti del Quarto Stato, Nadia Furlon e Mario Acquaviva, che provenivano dalla Commissione Culturale del Movimento Studentesco, e si avvaleva del contributo di musicisti occasionalmente strappati al terreno jazzistico, Gaetano Liguori, Roberto Del Piano. C’erano alcuni pezzi che si elevavano sopra gli altri, Il brigante, Luca Marano (ripresi dalle tradizioni popolari... (continuer)
[1975]
Testo e musica di Nadia Furlon e Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
Lyrics and music by Nadia Furlon and Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
"E' stato uno dei primi gruppi della Cooperativa L’Orchestra, l'etichetta musicale degli Stormy Six. Il loro disco, che prendeva il nome Quarto Stato, uscito nel 1975, ha avuto un certo ruolo nel campo della nuova musica politica, grazie alle numerose esibizioni, sostenute anche all’estero, soprattutto in Germania. Il disco era firmato dai due componenti del Quarto Stato, Nadia Furlon e Mario Acquaviva, che provenivano dalla Commissione Culturale del Movimento Studentesco, e si avvaleva del contributo di musicisti occasionalmente strappati al terreno jazzistico, Gaetano Liguori, Roberto Del Piano. C’erano alcuni pezzi che si elevavano sopra gli altri, Il brigante, Luca Marano (ripresi dalle tradizioni popolari... (continuer)
Piangono i padri
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/6/2014 - 15:35
Il meridionale
[1962]
Parole e musica di Franco Trincale
Nell’LP autoprodotto intitolato “Canzoni in piazza!”
Testo trovato su Il Deposito
Parole e musica di Franco Trincale
Nell’LP autoprodotto intitolato “Canzoni in piazza!”
Testo trovato su Il Deposito
Io sono nato laggiù in Meridione
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/6/2014 - 14:21
Berlin
[1965]
Parole e musica di Leo Di Gianantonio, in arte Leo Valeriano, che negli anni 60 fu uno dei promotori della cosiddetta “musica alternativa di destra”.
(Indicate tra parentesi alcune lievi variazioni inserite in una versione successiva del brano).
Testro trovato su Lorien – Archivio storico della musica alternativa
Era il giorno di Natale del 1965 e Leo Valeriano salì su una torretta del Check Point Charlie a Berlino Ovest, imbracciò la chitarra e si mise a cantare questa sua canzone all’indirizzo dell’Est, sotto gli sguardi della Volkspolizei (i “VoPos”) della Repubblica Democratica Tedesca…
Poi andò a rendere omaggio a Peter Fechter, nel luogo in cui il giovane appena diciottenne fu colpito dai Vopos il 17 agosto 1962 mentre tentava di scavalcare il Muro, e lasciato morire dissanguato, senza assistenza medica, nella “terra di nessuno”…
L’altro nome citato nella canzone è quello... (continuer)
Parole e musica di Leo Di Gianantonio, in arte Leo Valeriano, che negli anni 60 fu uno dei promotori della cosiddetta “musica alternativa di destra”.
(Indicate tra parentesi alcune lievi variazioni inserite in una versione successiva del brano).
Testro trovato su Lorien – Archivio storico della musica alternativa
Era il giorno di Natale del 1965 e Leo Valeriano salì su una torretta del Check Point Charlie a Berlino Ovest, imbracciò la chitarra e si mise a cantare questa sua canzone all’indirizzo dell’Est, sotto gli sguardi della Volkspolizei (i “VoPos”) della Repubblica Democratica Tedesca…
Poi andò a rendere omaggio a Peter Fechter, nel luogo in cui il giovane appena diciottenne fu colpito dai Vopos il 17 agosto 1962 mentre tentava di scavalcare il Muro, e lasciato morire dissanguato, senza assistenza medica, nella “terra di nessuno”…
L’altro nome citato nella canzone è quello... (continuer)
A nord e a sud si parla
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/6/2014 - 14:00
Cristo è là
2014
Mo' mo'
(Audioglobe, New Model Label)
Cristo è là è posta vicino alla chiusura: è un brano reggae dedicato a Federico Aldrovandi e il testo si basa sulle parole di Lino Aldrovandi in memoria del figlio assassinato.
23 dicembre 2013
Il giorno che venisti al mondo fu il più bello della mia vita e vorrei tanto tenerti ancora in braccio, perché non ci si può abituare all’orrore della morte, all’orrore dell’uccisione di un figlio. Ora dopo ben otto anni da quando 4 individui con una divisa addosso ti uccisero senza una ragione, non mi è rimasto altro che raccontare quanto meraviglioso voglia dire essere stato tuo papà, nella gioia, nell’amore e maledettamente nel dolore insopportabile di non poterti mai più avere accanto. Ma tanti altri padri, madri, sorelle, fratelli, figli e figlie di altre vittime potrebbero dire la stessa cosa, testimoni in prima persona di tempi, da troppo, mai... (continuer)
Mo' mo'
(Audioglobe, New Model Label)
Cristo è là è posta vicino alla chiusura: è un brano reggae dedicato a Federico Aldrovandi e il testo si basa sulle parole di Lino Aldrovandi in memoria del figlio assassinato.
23 dicembre 2013
Il giorno che venisti al mondo fu il più bello della mia vita e vorrei tanto tenerti ancora in braccio, perché non ci si può abituare all’orrore della morte, all’orrore dell’uccisione di un figlio. Ora dopo ben otto anni da quando 4 individui con una divisa addosso ti uccisero senza una ragione, non mi è rimasto altro che raccontare quanto meraviglioso voglia dire essere stato tuo papà, nella gioia, nell’amore e maledettamente nel dolore insopportabile di non poterti mai più avere accanto. Ma tanti altri padri, madri, sorelle, fratelli, figli e figlie di altre vittime potrebbero dire la stessa cosa, testimoni in prima persona di tempi, da troppo, mai... (continuer)
Ammiro il cielo
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/6/2014 - 00:15
Le Ramasseur d'Olives
Le Ramasseur d'Olives
Chanson française – Le Ramasseur d'Olives – Marco Valdo M.I. – 2014
Mon cher ami Lucien l'âne, il faut que je t'explique … Il te souviendra que l'autre jour en présentant une chanson de Rocco Scotellaro, U metetore, intitulée dans sa traduction française : LE MOISSONNEUR, j'avais évoqué un « cueilleur d'olives » et une chanson que j'entendais faire à son sujet... et bien le voici et pas seulement en chanson, comme tu vas le voir.
En chair et en os, alors ?, dit Lucien l'âne en levant les oreilles si noires, si noires...
Pas du tout... Je reprends seulement en introduction à cette chanson écrite hier, La Méridienne de la sorcière verte, qui est la traduction française du texte d'Ugo Dessy et j'y ai laissé l'introduction que j'y avais faite... Voilà tout ce que tu trouveras ci-après.
Cette chanson est la transposition d'une nouvelle de l'écrivain sarde Ugo Dessy,... (continuer)
Chanson française – Le Ramasseur d'Olives – Marco Valdo M.I. – 2014
Mon cher ami Lucien l'âne, il faut que je t'explique … Il te souviendra que l'autre jour en présentant une chanson de Rocco Scotellaro, U metetore, intitulée dans sa traduction française : LE MOISSONNEUR, j'avais évoqué un « cueilleur d'olives » et une chanson que j'entendais faire à son sujet... et bien le voici et pas seulement en chanson, comme tu vas le voir.
En chair et en os, alors ?, dit Lucien l'âne en levant les oreilles si noires, si noires...
Pas du tout... Je reprends seulement en introduction à cette chanson écrite hier, La Méridienne de la sorcière verte, qui est la traduction française du texte d'Ugo Dessy et j'y ai laissé l'introduction que j'y avais faite... Voilà tout ce que tu trouveras ci-après.
Cette chanson est la transposition d'une nouvelle de l'écrivain sarde Ugo Dessy,... (continuer)
Les palourdes se pêchent avec les pieds
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 3/6/2014 - 19:20
Umanità
[1976]
Parole e musica di Fortunata “Fufi” Sonnino, cantautrice e chitarrista, oggi “cristalloterapista” in quel di Roma.
Nel disco intitolato “Canti delle donne in lotta, n. 2”, I Dischi dello Zodiaco, 1976.
Parole e musica di Fortunata “Fufi” Sonnino, cantautrice e chitarrista, oggi “cristalloterapista” in quel di Roma.
Nel disco intitolato “Canti delle donne in lotta, n. 2”, I Dischi dello Zodiaco, 1976.
Umanità
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/6/2014 - 15:32
Ma verrà un giorno
[1974]
Versi di Dacia Maraini.
Musica di Yuki Maraini (1939-1995, musicista, cantante e compositrice italiana) e Fortunata “Fufi” Sonnino (cantautrice e chitarrista, oggi “cristalloterapista”) del Movimento Femminista Romano.
Nel disco intitolato “Canti delle donne in lotta, n. 2”, I Dischi dello Zodiaco, 1976.
Testo trovato su Il Deposito.
Versi di Dacia Maraini.
Musica di Yuki Maraini (1939-1995, musicista, cantante e compositrice italiana) e Fortunata “Fufi” Sonnino (cantautrice e chitarrista, oggi “cristalloterapista”) del Movimento Femminista Romano.
Nel disco intitolato “Canti delle donne in lotta, n. 2”, I Dischi dello Zodiaco, 1976.
Testo trovato su Il Deposito.
Ma verrà un giorno
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/6/2014 - 15:22
Bread and Roses
La versione italiana dal canzoniere femminista a cura del Centro Femminista di Padova.
“Il pane e le rose” fu anche il nome di una pubblicazione uscita tra il 1973 e il 1976 come supplemento ai Quaderni Piacentini.
Il testo – con leggere variazioni – fu pubblicato anche sulla rivista femminista “EFFE”, luglio –agosto 1976.
“Il comunismo è pane e rose, il necessario e il superfluo, una società dove si mangia meglio e di più (non solo pane), dove si lavora meglio e di meno, ma anche una società dove si è più felici, realizzati, liberi.” (lo diceva Karl Marx, e aveva ragione… peccato che poi l’essere umano – quello comunista compreso – sia spesso nei suoi consessi fondamentalmente una merdaccia…)
Il testo – con leggere variazioni – fu pubblicato anche sulla rivista femminista “EFFE”, luglio –agosto 1976.
“Il comunismo è pane e rose, il necessario e il superfluo, una società dove si mangia meglio e di più (non solo pane), dove si lavora meglio e di meno, ma anche una società dove si è più felici, realizzati, liberi.” (lo diceva Karl Marx, e aveva ragione… peccato che poi l’essere umano – quello comunista compreso – sia spesso nei suoi consessi fondamentalmente una merdaccia…)
IL PANE E LE ROSE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/6/2014 - 14:39
Coal Owner and Pitman's Wife
Versione italiana come interpretata da Maria Carta nel suo album intitolato “Vi canto una storia assai vera” del 1976 (crediti: Bellugi-Ghiglia)
IL PADRONE DEL CARBONE E LA MOGLIE DEL MINATORE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/6/2014 - 13:26
A Song for Santiago Cruz
Dal sito della CUB
Il 9 aprile 2007 e' stato ucciso a Monterrey, Messico, il sindacalista Santiago Rafael Cruz appartenente al Farm Labor Organizing Committee (FLOC, AFL-CIO) che organizza i lavoratori stagionali agricoli messicani negli USA.
Santiago, 29 anni, aveva lavorato quattro anni per il FLOC in Ohio e dirigeva la sezione messicana da solo un mese e mezzo. Testimoni oculari hanno dichiarato che Santiago è stato picchiato a morte dopo essere stato torturato.
Nel 2004 il FLOC aveva firmato con le associazioni dei coltivatori di tabacco e di cetrioli del North Carolina un accordo storico a tutela dei 10mila lavoratori messicani che si recano ogni anno in North Carolina per la raccolta. L'accordo faceva piazza pulita del sistema del caporalato attraverso il quale i lavoratori venivano reclutati in Messico e trasportati negli USA con voli notturni, senza alcuna garanzia, e dovendo pagare... (continuer)
Il 9 aprile 2007 e' stato ucciso a Monterrey, Messico, il sindacalista Santiago Rafael Cruz appartenente al Farm Labor Organizing Committee (FLOC, AFL-CIO) che organizza i lavoratori stagionali agricoli messicani negli USA.
Santiago, 29 anni, aveva lavorato quattro anni per il FLOC in Ohio e dirigeva la sezione messicana da solo un mese e mezzo. Testimoni oculari hanno dichiarato che Santiago è stato picchiato a morte dopo essere stato torturato.
Nel 2004 il FLOC aveva firmato con le associazioni dei coltivatori di tabacco e di cetrioli del North Carolina un accordo storico a tutela dei 10mila lavoratori messicani che si recano ogni anno in North Carolina per la raccolta. L'accordo faceva piazza pulita del sistema del caporalato attraverso il quale i lavoratori venivano reclutati in Messico e trasportati negli USA con voli notturni, senza alcuna garanzia, e dovendo pagare... (continuer)
Bernart Bartleby 3/6/2014 - 10:34
Funeral de um lavrador
Nel suo album intitolato “Vi canto una storia assai vera” del 1976.
IL FUNERALE DI UN LAVORATORE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/6/2014 - 10:20
Parru cu tia
[1954]
Versi di Ignazio Buttitta, nella raccolta intitolata “Lu pani si chiama pani”, Roma 1954, con le traduzioni di Salvatore Quasimodo e le illustrazioni di Renato Guttuso.
Interpretata in musica da molti artisti, come Tano Avanzato e gli Zabara, Milagro Acústico, Rosa Mistretta con Vito Parrinello, Majaria Trio & Eleonora Bordonaro.
“Quando venne chiamato sul palco, il presentatore non fece in tempo a presentarlo perché ci fu un brusio di smarrimento proprio nell'istante in cui stava per partire l'applauso, che infatti non partì.
L'atteso Ignazio Buttitta si era messo a fare dei cenni a qualcuno dietro le quinte e visto che niente succedeva incominciò ad alzare la voce intimando "a luci, a luci". Niente! Di nuovo: "A luci! a luci! astutati ddra luci, mi viene davanti e non mi fa taliari li pirsuni nta l'occhi".
Finalmente il faretto venne smorzato, qualcuno dalla platea gridò... (continuer)
Versi di Ignazio Buttitta, nella raccolta intitolata “Lu pani si chiama pani”, Roma 1954, con le traduzioni di Salvatore Quasimodo e le illustrazioni di Renato Guttuso.
Interpretata in musica da molti artisti, come Tano Avanzato e gli Zabara, Milagro Acústico, Rosa Mistretta con Vito Parrinello, Majaria Trio & Eleonora Bordonaro.
“Quando venne chiamato sul palco, il presentatore non fece in tempo a presentarlo perché ci fu un brusio di smarrimento proprio nell'istante in cui stava per partire l'applauso, che infatti non partì.
L'atteso Ignazio Buttitta si era messo a fare dei cenni a qualcuno dietro le quinte e visto che niente succedeva incominciò ad alzare la voce intimando "a luci, a luci". Niente! Di nuovo: "A luci! a luci! astutati ddra luci, mi viene davanti e non mi fa taliari li pirsuni nta l'occhi".
Finalmente il faretto venne smorzato, qualcuno dalla platea gridò... (continuer)
Parru cu tia,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/6/2014 - 08:47
Parcours:
Antiwar Anticléricale
Hōyla hōyla [Em gedărk to hadōnāi nă to plen]
Che emozione guardare la parata per la Festa della Repubblica! in prima fila gli insegnanti, con in mano le matite: sono quelli che educano i cittadini di domani, sono i custodi del futuro della Repubblica. subito dopo arrivano gli infermieri, simbolo di tutte le professioni sanitarie, alcuni smontano direttamente dalla notte; poi ci saranno le altre categorie, in testa allo spezzone degli operai ci saranno probabilmente quelli della Lucchini...chiuderanno il corteo i volontari e i ragazzi del servizio civile.
No, eh? dite che sto guardando un'altra parata? sì, forse. un'altra parata, un'altra Repubblica, un altro futuro.
Cecilia Strada
No, eh? dite che sto guardando un'altra parata? sì, forse. un'altra parata, un'altra Repubblica, un altro futuro.
Cecilia Strada
adriana 2/6/2014 - 18:15
Un aeroplano a vela
nel disco Hata (Cantos de aldea) [1999]
AEROPLANO A VELA
(continuer)
(continuer)
2/6/2014 - 17:35
El pueblo unido jamás será vencido
La versione tedesca di Hannes Wader dall'album live Hannes Wader singt Arbeiterlieder (1977)
El pueblo unido jamás será vencido!
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/6/2014 - 16:53
El pueblo unido jamás será vencido
Kurdish translation by Azad Ekkaş (L. Trans.)
Ey gelê yekbûyî tucarî tu têk narî
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 + RV 2/6/2014 - 16:51
El pueblo unido jamás será vencido
Le peuple uni ne sera jamais vaincu!
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/6/2014 - 16:49
El pueblo unido jamás será vencido
Occitan translation from oc.wikipedia
Lou puoble unit jamai serà vençut!
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/6/2014 - 16:47
El pueblo unido jamás será vencido
English translation for marxists.org by Mitchell Abidor
The People United Will Never Be Defeated
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 + RV 2/6/2014 - 10:46
El pueblo unido jamás será vencido
La versione inglese di Cornelius Cardew (1936-1981)
English Translation by Cornelius Cardew (1936-1981)
Cornelius Cardew (Winchcombe, 7 maggio 1936 – Londra, 13 dicembre 1981) è stato un compositore britannico. Viene considerato uno dei maggiori diffusori della musica d'avanguardia europea e statunitense in Gran Bretagna e ricordato per la sua militanza nel gruppo sperimentale AMM. Entra nella Royal Academy of Music londinese a diciassette anni e, durante un soggiorno in Germania iniziato nel 1957, studia musica elettronica divenendo inoltre assistente di Karlheinz Stockhausen. Dopo essere tornato in Inghilterra nel 1961, lavora come organizzatore di concerti e, durante la seconda metà degli anni sessanta, entra nella formazione degli AMM, completa l'ambiziosa Treatise (1967), considerata la sua composizione più importante e diviene membro del gruppo d'improvvisazione Scratch Orchestra. Se fino a quel momento la musica di Cardew ha risentito... (continuer)
Cornelius Cardew (Winchcombe, 7 maggio 1936 – Londra, 13 dicembre 1981) è stato un compositore britannico. Viene considerato uno dei maggiori diffusori della musica d'avanguardia europea e statunitense in Gran Bretagna e ricordato per la sua militanza nel gruppo sperimentale AMM. Entra nella Royal Academy of Music londinese a diciassette anni e, durante un soggiorno in Germania iniziato nel 1957, studia musica elettronica divenendo inoltre assistente di Karlheinz Stockhausen. Dopo essere tornato in Inghilterra nel 1961, lavora come organizzatore di concerti e, durante la seconda metà degli anni sessanta, entra nella formazione degli AMM, completa l'ambiziosa Treatise (1967), considerata la sua composizione più importante e diviene membro del gruppo d'improvvisazione Scratch Orchestra. Se fino a quel momento la musica di Cardew ha risentito... (continuer)
The People United Will Never Be Defeated
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 + RV 2/6/2014 - 10:44
El pueblo unido jamás será vencido
La variazione per piano di Frederic Rzewski (1975)
Piano Variations by Frederic Rzewski (1975)
The People United Will Never Be Defeated! (1975) is a piano composition by American composer Frederic Rzewski.
The People United is a set of 36 variations on the Chilean song "¡El pueblo unido jamás será vencido!" by Sergio Ortega and Quilapayún, and received its world premiere on February 7, 1976, played by Ursula Oppens as part of the Bi-Centennial Piano Series at the John F. Kennedy Center for the Performing Arts Concert Hall. Rzewski dedicated the composition to Oppens, who had commissioned it as a companion piece to Beethoven's Diabelli Variations, and who recorded it in 1979; her recording was named "Record of the Year" in that year by Record World, and received a Grammy nomination.
The song on which the variations is based is one of many that emerged from the Unidad Popular coalition in... (continuer)
Piano Variations by Frederic Rzewski (1975)
The People United Will Never Be Defeated! (1975) is a piano composition by American composer Frederic Rzewski.
The People United is a set of 36 variations on the Chilean song "¡El pueblo unido jamás será vencido!" by Sergio Ortega and Quilapayún, and received its world premiere on February 7, 1976, played by Ursula Oppens as part of the Bi-Centennial Piano Series at the John F. Kennedy Center for the Performing Arts Concert Hall. Rzewski dedicated the composition to Oppens, who had commissioned it as a companion piece to Beethoven's Diabelli Variations, and who recorded it in 1979; her recording was named "Record of the Year" in that year by Record World, and received a Grammy nomination.
The song on which the variations is based is one of many that emerged from the Unidad Popular coalition in... (continuer)
The score essentially breaks down into 39 parts, one of which is an optional improvisation. The sections are labeled in the score as follows:
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/6/2014 - 10:18
El pueblo unido jamás será vencido
Tibayan ang hanay, gapiin ang kaaway!
riccardo 05/01/2021 18:22(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 2/6/2014 - 10:00
U metetore
Chanson lucanienne (Italien) – U metetore – Rocco Scotellaro - 1952
Chant de moisson d'auteur anonyme, recueilli, adapté et traduit par Rocco Scotellaro.
En traduisant cette chanson, il me revenait à l'esprit « Il raccoglitore di olive » d'Ugo Dessy (Le cueilleur d'olives) que j'avais évoqué ici même dans les Chansons contre la Guerre, en commentant une chanson de Fabrizio De André Il fannullone. Je croyais même en avoir fait une chanson de ce personnage de cueilleur d'olives, mais cette fois, c'est moi qui suis en retard...
Mais, Marco Valdo M.I. mon ami, ne penses-tu pas qu'il y a certaine raison à ce que tu ne fasses pas tout ce que tu imagines de faire ? Et que cette raison est tout simplement le temps lui-même. Si comme moi, tu étais quasiment éternel, ou quelque chose dans le genre, je suis persuadé que tu ferais tout ce qui te viendrait à l'idée de vouloir créer... Mais j'ai des... (continuer)
Chant de moisson d'auteur anonyme, recueilli, adapté et traduit par Rocco Scotellaro.
En traduisant cette chanson, il me revenait à l'esprit « Il raccoglitore di olive » d'Ugo Dessy (Le cueilleur d'olives) que j'avais évoqué ici même dans les Chansons contre la Guerre, en commentant une chanson de Fabrizio De André Il fannullone. Je croyais même en avoir fait une chanson de ce personnage de cueilleur d'olives, mais cette fois, c'est moi qui suis en retard...
Mais, Marco Valdo M.I. mon ami, ne penses-tu pas qu'il y a certaine raison à ce que tu ne fasses pas tout ce que tu imagines de faire ? Et que cette raison est tout simplement le temps lui-même. Si comme moi, tu étais quasiment éternel, ou quelque chose dans le genre, je suis persuadé que tu ferais tout ce qui te viendrait à l'idée de vouloir créer... Mais j'ai des... (continuer)
LE MOISSONNEUR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/6/2014 - 22:40
10.1.80
[1981]
Parole e musica dei Tavagna, nell’album intitolato “Chjamu” del 1981.
Credo che la canzone si riferisca ai sanguinosi scontri che si verificarono ad Ajaccio tra il 9 e il 10 gennaio 1980. Nei giorni precedenti gli abitanti del villaggio di Bastelica avevano fermato tre membri del Service d'Action Civique (SAC), organizzazione paramilitare creata da de Gaulle in chiave anticomunista, zeppa di poliziotti, pieds noir e fascisti, usata anche in Corsica contro gli autonomisti locali. I tre furono sequestratti in un albergo di Ajaccio, accusati di preparare un attentato. Il governo francese mandò i CRS in forze e si verificarono degli scontri violenti nel corso dei quali rimasero uccisi tre manifestanti corsi e un gendarme francese.
Parole e musica dei Tavagna, nell’album intitolato “Chjamu” del 1981.
Credo che la canzone si riferisca ai sanguinosi scontri che si verificarono ad Ajaccio tra il 9 e il 10 gennaio 1980. Nei giorni precedenti gli abitanti del villaggio di Bastelica avevano fermato tre membri del Service d'Action Civique (SAC), organizzazione paramilitare creata da de Gaulle in chiave anticomunista, zeppa di poliziotti, pieds noir e fascisti, usata anche in Corsica contro gli autonomisti locali. I tre furono sequestratti in un albergo di Ajaccio, accusati di preparare un attentato. Il governo francese mandò i CRS in forze e si verificarono degli scontri violenti nel corso dei quali rimasero uccisi tre manifestanti corsi e un gendarme francese.
Languida hè l’alba sta mane
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/6/2014 - 19:03
Frecce Avvelenate
Il due giugno gioca alle freccette tricolori. Un'alternativa economica, ecologica, sportiva e popolare alla follia delle spese militari. Nessuna controindicazione tranne che per i fabbricanti e gli spacciatori degli strumenti di morte. Le freccette sono compatibili anche con l'art. 11 della Costituzione. Non è vero, Giorgio?
Ateneo Libertario Etneo 1/6/2014 - 19:03
El pueblo unido jamás será vencido
La versione còrsa dei Tavagna, nell’album intitolato “Chjamu” del 1981.
Come già accennato, la versione in còrso dei Tavagna (dall'album “Chjamu” del 1981) è, oltre che notevolissima, l'unica ritmica in un linguaggio assimilabile all'italiano. E' fuor di dubbio che si tratta sia di un esempio di universalità del canto, sia di adattamento ad una situazione particolare, nella fattispecie quella della Corsica. E' il destino ovvio di tutti i canti di lotta laddove tale situazione di lotta esiste ed è percepita e vissuta come tale. [RV]
Un populu unitu
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/6/2014 - 18:40
L'alivu culomba
[2009]
Parulle è Musica: Ghj.P. Lanfranchi
Accunciamenti: M. Bothwell
Nell’album intitolato “L'Ortu di e nostre muse”
Cumu fà da chì l’alivu di a libertà ascondi sempre in le so fronde a culomba di a pace?
Parulle è Musica: Ghj.P. Lanfranchi
Accunciamenti: M. Bothwell
Nell’album intitolato “L'Ortu di e nostre muse”
Cumu fà da chì l’alivu di a libertà ascondi sempre in le so fronde a culomba di a pace?
À purtà tanti morti
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/6/2014 - 18:05
Le gorille
Versione corsa dei Tavagna, nell’album intitolato “L'Ortu di e nostre muse”
Paroles et musique: Georges Brassens
Adattazione: Leo Donati, Ghj. Maria Casanova
Hà viaghjatu a scimia di Brassens, sin’à iss’ortu di scherzu è di spiritu cusì corsi...
Adattazione: Leo Donati, Ghj. Maria Casanova
Hà viaghjatu a scimia di Brassens, sin’à iss’ortu di scherzu è di spiritu cusì corsi...
A SCIMIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/6/2014 - 18:00
Tù ch'eri partutu
[2009]
Parulle: Ghj. Fusina
Musica: Tavagna (M. Paoli)
Nell’album intitolato “L'Ortu di e nostre muse”
À quelli chì, fiori strappati, sò morti in lochi scunnisciuti per guerre ch’ùn sanu arricoglie chè cuscogliule di morte...
Parulle: Ghj. Fusina
Musica: Tavagna (M. Paoli)
Nell’album intitolato “L'Ortu di e nostre muse”
À quelli chì, fiori strappati, sò morti in lochi scunnisciuti per guerre ch’ùn sanu arricoglie chè cuscogliule di morte...
Tù chì eri partutu in festa
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/6/2014 - 17:53
Reggae per Carlo Giuliani
Testo: Carmelo Albanese
Musica: Rock Brothers
Musica: Rock Brothers
Quando ti portan via la tua città
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 1/6/2014 - 15:03
Parcours:
Gênes - G8
×