Union Maid
There once was a union maid, she never was afraid
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/11 - 22:48
Al di là del confine
[2003]
Parole e musica di Luigi Grechi.
Nell’album intitolato “Pastore di nuvole”
Parole e musica di Luigi Grechi.
Nell’album intitolato “Pastore di nuvole”
Siamo vecchi della vita
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/11 - 21:01
Cupe Vampe
Dopo la bellezza di ventidue anni dal bombardamento, la Biblioteca Nazionale di Sarajevo è stata completamente ricostruita ed è stata riaperta oggi.
2014/5/11 - 18:45
Accusato di libertà
[1976]
Parole e musica di Luigi Grechi, nome d'arte di Luigi De Gregori (Padova, 3 aprile 1944), cantautore e chitarrista italiano, fratello del più famoso Francesco.
La canzone che dà il titolo al suo album d’esordio.
Parole e musica di Luigi Grechi, nome d'arte di Luigi De Gregori (Padova, 3 aprile 1944), cantautore e chitarrista italiano, fratello del più famoso Francesco.
La canzone che dà il titolo al suo album d’esordio.
Quando mi verrete a cercare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/11 - 17:05
Sentii cume la vusa la sirena
[1958]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi (1918-1997), pianista e compositore.
Prima interpretazione di Ornella Vanoni nel 1958 nell’EP “Le canzoni della malavita”
Una canzone bellissima che, come Hanno ammazzato il Mario, racconta di malavita, di perdenti, di ribellione, d’inconformità e di repressione. Secondo me, ci sta. Poi, fate voi, o perfidi Admins. Ma non fosse altro per la sua bellezza, merita almeno un Extra (anche se ormai la categoria mi pare un po’ abusata, pure dal sottoscritto).
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi (1918-1997), pianista e compositore.
Prima interpretazione di Ornella Vanoni nel 1958 nell’EP “Le canzoni della malavita”
Una canzone bellissima che, come Hanno ammazzato il Mario, racconta di malavita, di perdenti, di ribellione, d’inconformità e di repressione. Secondo me, ci sta. Poi, fate voi, o perfidi Admins. Ma non fosse altro per la sua bellezza, merita almeno un Extra (anche se ormai la categoria mi pare un po’ abusata, pure dal sottoscritto).
Sentii cume la vusa la sirena
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/11 - 15:07
Hanno ammazzato il Mario
[1959]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi (1918-1997), pianista e compositore.
Prima interpretazione di Ornella Vanoni nel 1959 ne “Le canzoni della malavita, vol.2”
Una canzone enigmatica perchè il protagonista è solo apparentemente un abile ladro di biciclette. Perchè se no a dargli la caccia sarebbe addirittura il questore, che gliel’ha giurata per via di tutte le volte che gli è sfuggito? Perchè il Mario per sfuggire alla cattura fa eplodere una granata che uccide il poliziotto? Per il furto dell’ennesima bicicletta? No di certo! Perchè fuggendo, sempre il bicicletta, non viene inseguito ed ucciso dagli altri poliziotti sicuramente presenti sulla scena ma da un cecchino che gli spara in testa appostato sul tram che va all’Ortica?
Domande che si era posto anche Carlo Oliva (1943-2012), scrittore, saggista, conduttore radiofonico e giornalista milanese in questo suo scritto... (Continues)
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi (1918-1997), pianista e compositore.
Prima interpretazione di Ornella Vanoni nel 1959 ne “Le canzoni della malavita, vol.2”
Una canzone enigmatica perchè il protagonista è solo apparentemente un abile ladro di biciclette. Perchè se no a dargli la caccia sarebbe addirittura il questore, che gliel’ha giurata per via di tutte le volte che gli è sfuggito? Perchè il Mario per sfuggire alla cattura fa eplodere una granata che uccide il poliziotto? Per il furto dell’ennesima bicicletta? No di certo! Perchè fuggendo, sempre il bicicletta, non viene inseguito ed ucciso dagli altri poliziotti sicuramente presenti sulla scena ma da un cecchino che gli spara in testa appostato sul tram che va all’Ortica?
Domande che si era posto anche Carlo Oliva (1943-2012), scrittore, saggista, conduttore radiofonico e giornalista milanese in questo suo scritto... (Continues)
Hanno ammazzato il Mario in bicicletta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/11 - 14:39
Como un dolor de muelas
[2002]
Album: Dímelo en la Calle
Por Joaquín Sabina y El Subcomandante Marcos.
Carta del Sub:
Ejército Zapatista de Liberación Nacional 18 de Octubre de 1996 (como a las no sé cuántas de la madrugada)
A: Joaquín Sabina
Planeta Tierra
De: Subcomandante Insurgente Marcos CCRI-CG del EZLNMontañas del Sureste Mexicano, Chiapas México
Don Sabina:
Yo sé que le parecerá extraño que le escriba, pero resulta que me duele la muela y, según acabo de leer, usted camina ahora por estas tierras que, mientras no acaben por venderlas también, siguen siendo mexicanas. Entonces pensé yo que, aprovechando que me duele la muela y que usted camina ahora bajo estos cielos, pudiera yo escribirle y saludarlo e invitarlo a echarse un “palomazo” con el Sup (a larga distancia, se entiende). ¿Qué dice usted? ¿Cómo? ¿Que qué tiene que ver el dolor de muela con el “palomazo”? Bueno, tiene usted razón, debo explicarle... (Continues)
Album: Dímelo en la Calle
Por Joaquín Sabina y El Subcomandante Marcos.
Carta del Sub:
Ejército Zapatista de Liberación Nacional 18 de Octubre de 1996 (como a las no sé cuántas de la madrugada)
A: Joaquín Sabina
Planeta Tierra
De: Subcomandante Insurgente Marcos CCRI-CG del EZLNMontañas del Sureste Mexicano, Chiapas México
Don Sabina:
Yo sé que le parecerá extraño que le escriba, pero resulta que me duele la muela y, según acabo de leer, usted camina ahora por estas tierras que, mientras no acaben por venderlas también, siguen siendo mexicanas. Entonces pensé yo que, aprovechando que me duele la muela y que usted camina ahora bajo estos cielos, pudiera yo escribirle y saludarlo e invitarlo a echarse un “palomazo” con el Sup (a larga distancia, se entiende). ¿Qué dice usted? ¿Cómo? ¿Que qué tiene que ver el dolor de muela con el “palomazo”? Bueno, tiene usted razón, debo explicarle... (Continues)
Como si llegaran a buen puerto mis ansias,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/11 - 13:50
Cat Stevens: If You Want to Sing Out, Sing Out
[1970-71]
Parole e musica di Cat Stevens (oggi Yusuf Islam)
Nella colonna sonora dello spledido film di Hal Ashby “Harold and Maude”, con Ruth Gordon (1896-1985) e Bud Cort (1948-).
Contro la morte, il perbenismo, le costrizioni, le regole imposte: un inno alla vita e alla libertà, all’amore come ne sono stati scritti pochi...
Chi poi ha visto il film lo può capire anche meglio...
Lo propongo come Extra ma potrebbe anche ben considerarsi come CCG DOCG...
Parole e musica di Cat Stevens (oggi Yusuf Islam)
Nella colonna sonora dello spledido film di Hal Ashby “Harold and Maude”, con Ruth Gordon (1896-1985) e Bud Cort (1948-).
Contro la morte, il perbenismo, le costrizioni, le regole imposte: un inno alla vita e alla libertà, all’amore come ne sono stati scritti pochi...
Chi poi ha visto il film lo può capire anche meglio...
Lo propongo come Extra ma potrebbe anche ben considerarsi come CCG DOCG...
Well, if you want to sing out, sing out
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/10 - 22:39
November 18
Chanson allemande – November 18 – Kurt Tucholsky – 1926
Texte de Kurt Tucholsky (publié sur Die Weltbühne du 16 novembre 1926, signé de son pseudonyme de Theobald Tiger), adapté par Hanns Eisler.
Musique de Hanns Eisler.
Interprétée par Ernst Busch
Tiens, Lucien l'âne mon ami, j'espère que Novembre 1918, te rappelle quelque chose. C'est à la fois, l'effondrement du Reich allemand, la fin de la guerre et l'éclatement d'une révolution rapidement avortée en Allemagne et pire que tout, avortée par ceux-là mêmes qui auraient dû la soutenir... si l'on en croit leur déclaration de principe, autrement dit et en clair : les sociaux-démocrates. Et ce sera une chirurgie violente, pratiquée directement sur le peuple insurgé. Pour en venir à la traduction, comme tu peux le voir, il y avait ici deux versions presque semblables du même texte en allemand et comme bien tu penses, j'ai pris la version originale... (Continues)
Texte de Kurt Tucholsky (publié sur Die Weltbühne du 16 novembre 1926, signé de son pseudonyme de Theobald Tiger), adapté par Hanns Eisler.
Musique de Hanns Eisler.
Interprétée par Ernst Busch
Tiens, Lucien l'âne mon ami, j'espère que Novembre 1918, te rappelle quelque chose. C'est à la fois, l'effondrement du Reich allemand, la fin de la guerre et l'éclatement d'une révolution rapidement avortée en Allemagne et pire que tout, avortée par ceux-là mêmes qui auraient dû la soutenir... si l'on en croit leur déclaration de principe, autrement dit et en clair : les sociaux-démocrates. Et ce sera une chirurgie violente, pratiquée directement sur le peuple insurgé. Pour en venir à la traduction, comme tu peux le voir, il y avait ici deux versions presque semblables du même texte en allemand et comme bien tu penses, j'ai pris la version originale... (Continues)
NOVEMBRE 18
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/5/10 - 22:14
Epitafium dla Włodzimierza Wysockiego
Visto che andate a puntate... como un sceneggiata telvisiva brasiliana, eccolo il "Epitaffio http://it.wikipedia.org/wiki/Epitaffio per Bub Dylanosiero".
Kaczmarski, da vivo, si divertiva anche così
https://www.youtube.com/watch?v=9bxu4hUK35w
Kaczmarski, da vivo, si divertiva anche così
https://www.youtube.com/watch?v=9bxu4hUK35w
krzyś 2014/5/10 - 04:43
Les imbéciles
Album: Yitzhak Rabin (1998)
Tutto cambia, solo gli imbecilli non cambiano.
I nemici dell'Africa sono gli stessi africani.
Nonostante le ricchezze naturali, l'Africa è vittima del debito esponenziale. La mondializzazione dell'economia a senso unico. Svegliati Africa!
Tutto cambia, solo gli imbecilli non cambiano.
I nemici dell'Africa sono gli stessi africani.
Nonostante le ricchezze naturali, l'Africa è vittima del debito esponenziale. La mondializzazione dell'economia a senso unico. Svegliati Africa!
Tout change,tout évolue
(Continues)
(Continues)
2014/5/9 - 23:01
Où veux-tu que j'aille?
(feat. Mouss & Hakim - Zebda)
Album: Coup de gueule (2004)
Album: Coup de gueule (2004)
Où veux-tu que j'aille ?
(Continues)
(Continues)
2014/5/9 - 22:50
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Bring Them Home (Bring Back Our Girls)
LA REPUBBLICA
Nigeria, rapite studentesse nel nord-est. Sospetti su Boko Haram
Nella serata di lunedì un commando ha attaccato la scuola secondaria di Chibok. Incertezza sul numero di ragazze nelle mani dei rapitori, "numerose" secondo un funzionario, un centinaio per la polizia. Ma la Bbc arriva a calcolarne 200. Avrebbero dovuto sostenere un esame importante. I soldati non sono riusciti a proteggerle
15 aprile 2014
MAIDUGURI (Nigeria) - Uomini armati hanno attaccato una scuola secondaria a Chibok, nello stato del Borno, nord-est della Nigeria, saccheggiando diverse abitazioni dell'area circostante, incendiando le case e portandosi via "numerose" studentesse caricandole a bordo dei loro veicoli. E' accaduto nella serata di lunedì e ne ha dato notizia stamani Emmanuel Sam, responsabile dell'istruzione della città di Chibok. Successivamente la polizia ha riferito di un centinaio di ragazze... (Continues)
Nigeria, rapite studentesse nel nord-est. Sospetti su Boko Haram
Nella serata di lunedì un commando ha attaccato la scuola secondaria di Chibok. Incertezza sul numero di ragazze nelle mani dei rapitori, "numerose" secondo un funzionario, un centinaio per la polizia. Ma la Bbc arriva a calcolarne 200. Avrebbero dovuto sostenere un esame importante. I soldati non sono riusciti a proteggerle
15 aprile 2014
MAIDUGURI (Nigeria) - Uomini armati hanno attaccato una scuola secondaria a Chibok, nello stato del Borno, nord-est della Nigeria, saccheggiando diverse abitazioni dell'area circostante, incendiando le case e portandosi via "numerose" studentesse caricandole a bordo dei loro veicoli. E' accaduto nella serata di lunedì e ne ha dato notizia stamani Emmanuel Sam, responsabile dell'istruzione della città di Chibok. Successivamente la polizia ha riferito di un centinaio di ragazze... (Continues)
Empty beds
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/5/9 - 21:37
Song Itineraries:
Child Abuse, Violence on Women: just like and worse than war
Ciuri di campo
Antiwar Songs Blog
Comu ciuri di campu nascisti e la terra ti fici di matri Comu ciuri di campu criscisti e la lotta ti fici di patri Comu ciuri di campu muristi na sira i maju chi stiddi tristi. (Come fiore di campo nascesti E questa terra ti fece da madre Come fiore di campo crescesti E la […]
Antiwar Songs Staff 2014-05-09 20:16:00
Terezín
Album Eráse que era volumen 1
Una pesadilla blanca
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/9 - 18:39
Song Itineraries:
Extermination camps
Sott'à lu ponte
petru santu LECA natu a ARBURI vicinu a VICU.Iso scritti si trovani in l'annu corsu(1933- 1938?)ma anche di MATHIEU CECCALDI:Anthologie de la littérature corse.
chiappini 2014/5/9 - 15:37
Песенка о солдатских сапогах
Il testo trovato qui
PIOSENKA O ŻOŁNIERSKICH BUTACH
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/5/9 - 11:36
Песенка о солдатских сапогах
CANZONE DEGLI SCARPONI MILITARI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/5/8 - 23:08
Les Volontaires
Les Volontaires
Chanson française – Les Volontaires – Jean-Baptiste Clément – 1873
Musique de Marcel Legay
Petit rappel historique à l'usage des bonnes gens.
« Dans le cours de l'année 1791, une coalition se forme contre la France alors en pleine Révolution. L’émigration se renforce de plus en plus. Le roi et sa cour se disposent à fuir. Les frontières de la France sont menacées. Conformément à l'article 14 de la loi du 15 juin 1791, un registre est ouvert, dans chaque district, pour l'inscription des Volontaires nationaux appelés à la défense du territoire.
L’entrée en guerre de la Prusse aux côtés de l’Autriche le 6 juillet 1792 oblige l’Assemblée législative à contourner le veto royal en proclamant, le 11 juillet 1792, la patrie en danger et en demandant à tous les volontaires d'affluer vers Paris. »
C'est bien à ces volontaires que renvoie la chanson de Jean-Baptiste Clément.... (Continues)
Chanson française – Les Volontaires – Jean-Baptiste Clément – 1873
Musique de Marcel Legay
Petit rappel historique à l'usage des bonnes gens.
« Dans le cours de l'année 1791, une coalition se forme contre la France alors en pleine Révolution. L’émigration se renforce de plus en plus. Le roi et sa cour se disposent à fuir. Les frontières de la France sont menacées. Conformément à l'article 14 de la loi du 15 juin 1791, un registre est ouvert, dans chaque district, pour l'inscription des Volontaires nationaux appelés à la défense du territoire.
L’entrée en guerre de la Prusse aux côtés de l’Autriche le 6 juillet 1792 oblige l’Assemblée législative à contourner le veto royal en proclamant, le 11 juillet 1792, la patrie en danger et en demandant à tous les volontaires d'affluer vers Paris. »
C'est bien à ces volontaires que renvoie la chanson de Jean-Baptiste Clément.... (Continues)
Comme ils étaient fort entêtés
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/5/8 - 22:21
Ballade von der Krüppelgarde
Chanson allemande – Ballade von der Krüppelgarde – Robert Gilbert – 1930
Texte de Robert David Winterfeld alias Robert Gilbert (1899-1978), signé par la suite du pseudonyme David Weber (et ce n'était pas le seul dont il usait). Il semble qu'il ait tiré son adaptation d'une chanson de Jean-Baptiste Clément, mais je ne sais pas laquelle.
Musique de Hanns Eisler.
Interprétation Ernst Busch.
Ah, Lucien l'âne mon ami, as-tu mémoire d'avoir rencontré pareille bande d'éclopés ? Mais avant d'aller plus loin, deux mots à propos du nom de cet incroyable défilé... Une traduction littérale serait : la garde des boiteux, des éclopés, des estropiés ou la garde boiteuse, éclopée, estropiée, infirme... Finalement, j’ai penché pour les invalides en référence à cet Hôtel des Invalides à Paris où depuis Louis XIV, sont hébergés ces militaires endommagés... Quant à la Garde , le mot ne recouvre pas la même... (Continues)
Texte de Robert David Winterfeld alias Robert Gilbert (1899-1978), signé par la suite du pseudonyme David Weber (et ce n'était pas le seul dont il usait). Il semble qu'il ait tiré son adaptation d'une chanson de Jean-Baptiste Clément, mais je ne sais pas laquelle.
Musique de Hanns Eisler.
Interprétation Ernst Busch.
Ah, Lucien l'âne mon ami, as-tu mémoire d'avoir rencontré pareille bande d'éclopés ? Mais avant d'aller plus loin, deux mots à propos du nom de cet incroyable défilé... Une traduction littérale serait : la garde des boiteux, des éclopés, des estropiés ou la garde boiteuse, éclopée, estropiée, infirme... Finalement, j’ai penché pour les invalides en référence à cet Hôtel des Invalides à Paris où depuis Louis XIV, sont hébergés ces militaires endommagés... Quant à la Garde , le mot ne recouvre pas la même... (Continues)
BALLADE DE L'ARMÉE DES INVALIDES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/5/8 - 18:37
La notte dei partigiani viventi
1994
Fumana Mandala
Fumana Mandala
Lasem ster malediche (ua ua ua et me svegliè!)
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/5/8 - 17:40
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
The Rhythm of Time
[1981]
Scritta da Bobby Sands
nel carcere di Long Kesh
Musicata e cantata da Damien Dempsey
[1981]
Written by Bobby Sands
as an inmate in the Long Kesh jail
Music composed and performed by Damien Dempsey
Pochi giorni fa, il 5 maggio, sono 33 anni che Bobby Sands se n'è andato, dopo lo sciopero della fame nel lurido “carcere di massima sicurezza” di Long Kesh. Da allora, assieme ai suoi compagni che morirono la sua stessa morte, è stato costantemente tirato per la giacca, ultimamente persino dai neofascisti italiani di Casapound & company; ma in questa breve introduzione vorrei ricordare, assieme a lui, alcune sue parole inequivocabili:
”Ero soltanto un ragazzo della working class proveniente da un ghetto nazionalista, ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio paese, fino a che l'Irlanda... (Continues)
Scritta da Bobby Sands
nel carcere di Long Kesh
Musicata e cantata da Damien Dempsey
[1981]
Written by Bobby Sands
as an inmate in the Long Kesh jail
Music composed and performed by Damien Dempsey
Pochi giorni fa, il 5 maggio, sono 33 anni che Bobby Sands se n'è andato, dopo lo sciopero della fame nel lurido “carcere di massima sicurezza” di Long Kesh. Da allora, assieme ai suoi compagni che morirono la sua stessa morte, è stato costantemente tirato per la giacca, ultimamente persino dai neofascisti italiani di Casapound & company; ma in questa breve introduzione vorrei ricordare, assieme a lui, alcune sue parole inequivocabili:
”Ero soltanto un ragazzo della working class proveniente da un ghetto nazionalista, ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio paese, fino a che l'Irlanda... (Continues)
There’s an inner thing in every man,
(Continues)
(Continues)
2014/5/8 - 12:07
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland, From World Jails
Les Temps de la Colère
(1969)
Album: Cet amour-là
Album: Cet amour-là
Redites moi la longue histoire
(Continues)
(Continues)
2014/5/7 - 22:59
Adagio en mi país
I came here because Google send me. I was interested in this beautiful and sad song and I want to read their lyrics. I'm a big fan of Zitarrosa, his songs and his poetry.
But I have to say I strongly disagree that this is a song "against the war", in fact, if you read the lyrics properly, this is a song of war, calling for it, even if their country don't ask for it! ("Tu no pedistes la guerra, Madre Tierra, yo lo se ...").
Also, I have to say that the explanation of the reasons, the "meaning" of the song is, I don't want to say completely innacurate, but certainly biased.
South America on those days wasn't a model of democracy or social equality, but the revolutionary movement that happened in Uruguay, Brasil, Argentina, Chile and other countries didn't came from common or poor people as the explanation suggests; it came from University students and other young people with radically (left... (Continues)
But I have to say I strongly disagree that this is a song "against the war", in fact, if you read the lyrics properly, this is a song of war, calling for it, even if their country don't ask for it! ("Tu no pedistes la guerra, Madre Tierra, yo lo se ...").
Also, I have to say that the explanation of the reasons, the "meaning" of the song is, I don't want to say completely innacurate, but certainly biased.
South America on those days wasn't a model of democracy or social equality, but the revolutionary movement that happened in Uruguay, Brasil, Argentina, Chile and other countries didn't came from common or poor people as the explanation suggests; it came from University students and other young people with radically (left... (Continues)
JJ McMahon 2014/5/7 - 17:19
Les gueux
[1884]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Sull’aria de “Les gueux” (1812), canzone di Pierre-Jean de Béranger.
Omaggio, ma critico, di Clément al maestro de Béranger (1780-1857), grande chansonnier e goguettier, grande nemico dell’Ancien Régime, morto famoso ma in miseria.
Al contrario di de Béranger, che celebrava la libertà insita nella povertà (“Les gueux, les gueux, Sont les gens heureux; Ils s’aiment entre eux. Vivent les gueux!”), Jean-Baptiste Clément mostra una rabbia più rivoluzionaria, post-Comune, affermando che, se è vero che si può mangiare senza tovaglia e dormire sulla paglia, è altrettanto vero che su di una bella tovaglia non si banchetta affatto male e si dorme assai meglio in un buon letto…
Versi di Jean-Baptiste Clément
Sull’aria de “Les gueux” (1812), canzone di Pierre-Jean de Béranger.
Omaggio, ma critico, di Clément al maestro de Béranger (1780-1857), grande chansonnier e goguettier, grande nemico dell’Ancien Régime, morto famoso ma in miseria.
Al contrario di de Béranger, che celebrava la libertà insita nella povertà (“Les gueux, les gueux, Sont les gens heureux; Ils s’aiment entre eux. Vivent les gueux!”), Jean-Baptiste Clément mostra una rabbia più rivoluzionaria, post-Comune, affermando che, se è vero che si può mangiare senza tovaglia e dormire sulla paglia, è altrettanto vero che su di una bella tovaglia non si banchetta affatto male e si dorme assai meglio in un buon letto…
Les gueux, les gueux
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 16:01
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
L’angelus
[1884]
Versi di Jean-Baptiste Clément.
L’autore della musica non è indicato.
Dedicata al pittore Jean-François Millet (1814-1875), autore di importanti opere, come “Les glaneuses” [Le spigolatrici, 1857] e – per l’appunto – “L’angelus” [1857-1859].
Rinvio al proposito all’introduzione fatta da Riccardo Venturi a Plegaria a un labrador di Vìctor Jara.
Je ne connais rien de plus lugubre que le tintement monotone de l'angelus le matin!
Comme il dit bien aux uns: Misère, servitude, résignation.
Comme il dit bien aux autres: soyez heureux et dormez en paix! On travaille pour vous.
Comme la cloche de l'angelus est bien la digne soeur de la cloche de l'usine et de l'atelier!
Depuis quelles existent, ces bavardes tapageuses qu'on a toujours poétisées n'ont cessé d'être les complices des ennemis de la raison, du progrès, de la justice et de la liberté.
Les cloches n'ont sonné pour le peuple... (Continues)
Versi di Jean-Baptiste Clément.
L’autore della musica non è indicato.
Dedicata al pittore Jean-François Millet (1814-1875), autore di importanti opere, come “Les glaneuses” [Le spigolatrici, 1857] e – per l’appunto – “L’angelus” [1857-1859].
Rinvio al proposito all’introduzione fatta da Riccardo Venturi a Plegaria a un labrador di Vìctor Jara.
Je ne connais rien de plus lugubre que le tintement monotone de l'angelus le matin!
Comme il dit bien aux uns: Misère, servitude, résignation.
Comme il dit bien aux autres: soyez heureux et dormez en paix! On travaille pour vous.
Comme la cloche de l'angelus est bien la digne soeur de la cloche de l'usine et de l'atelier!
Depuis quelles existent, ces bavardes tapageuses qu'on a toujours poétisées n'ont cessé d'être les complices des ennemis de la raison, du progrès, de la justice et de la liberté.
Les cloches n'ont sonné pour le peuple... (Continues)
Forçats de la mine et mangeurs de terre,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 14:45
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
L’enfant pauvre
[1873]
Versi di Jean-Baptiste Clément, composti durante l’esilio a Londra, dove era riparata dopo la disfatta della Comune, inseguito da una condanna a morte in contumacia.
L’autore della musica non è indicato.
Au citoyen Alphonse Fournier.
Quelle horreur! Je dédie cette chanson à un réprouvé, à un... disons le mot, à un forçat! Au citoyen Fournier, condamné par la justice bourgeoise à huit ans de travaux forcés!
Je l'ai connu lors de la grève des tisseurs qui éclata à Roanne en 1882.
Fournier, cependant, ne s'était pas fait remarquer parmi ceux qu'on appelle les violents.
Lorsque la grève fut terminée, il chercha du travail et n'en trouva pas.
Se voyant repoussé de partout, ayant sa famille à soutenir, sachant qu'un M. Bréchard était le chef
de la coalition patronale et, par contre, des affameurs, l'exaspération l'envahit: il s'arma d'un pistolet, tira sur M. Bréchard et le manqua.
Mais... (Continues)
Versi di Jean-Baptiste Clément, composti durante l’esilio a Londra, dove era riparata dopo la disfatta della Comune, inseguito da una condanna a morte in contumacia.
L’autore della musica non è indicato.
Au citoyen Alphonse Fournier.
Quelle horreur! Je dédie cette chanson à un réprouvé, à un... disons le mot, à un forçat! Au citoyen Fournier, condamné par la justice bourgeoise à huit ans de travaux forcés!
Je l'ai connu lors de la grève des tisseurs qui éclata à Roanne en 1882.
Fournier, cependant, ne s'était pas fait remarquer parmi ceux qu'on appelle les violents.
Lorsque la grève fut terminée, il chercha du travail et n'en trouva pas.
Se voyant repoussé de partout, ayant sa famille à soutenir, sachant qu'un M. Bréchard était le chef
de la coalition patronale et, par contre, des affameurs, l'exaspération l'envahit: il s'arma d'un pistolet, tira sur M. Bréchard et le manqua.
Mais... (Continues)
Les mains dans ses poches percées
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 14:04
Comme je suis fatigué!
[1880]
Versi di Jean-Baptiste Clément
L’autore della musica non è indicato.
Jean-Baptiste Clément in “Chansons de Jean-Baptiste Clément”, Parigi, 1885.
Versi di Jean-Baptiste Clément
L’autore della musica non è indicato.
Aux Sans-Métier, qu'on utilise à tout: à porter les fardeaux, à traîner la voiture, à casser les cailloux, à tourner la roue. C'est-à-dire aux milliers de parias qu'on désigne vulgairement sous le nom de manouvriers, d'hommes de peine, et qui sont en réalité beaucoup plus malheureux que les galériens et beaucoup plus maltraités que les bêtes de somme.
Ai Senza-Mestiere, quelli che vengono usati per tutto: per portare pesi, guidare carrozze, spaccare pietre, girare la macina. Cioè, le migliaia di paria che vengono volgarmente chiamati manovali, uomini di fatica, e che in realtà sono molto più infelici dei prigionieri e molto più maltrattati delle bestie da soma.
Ai Senza-Mestiere, quelli che vengono usati per tutto: per portare pesi, guidare carrozze, spaccare pietre, girare la macina. Cioè, le migliaia di paria che vengono volgarmente chiamati manovali, uomini di fatica, e che in realtà sono molto più infelici dei prigionieri e molto più maltrattati delle bestie da soma.
Jean-Baptiste Clément in “Chansons de Jean-Baptiste Clément”, Parigi, 1885.
Mon père, un fils de la Bourgogne,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/7 - 10:45
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Parole di Woody Guthrie
Sulla tema del “Fröhlicher Landmann von der Arbeit zurückkehrend” di Robert Schumann (dall’ “Album für die Jugend”, Op. 68, n. 10, anno 1848)
Il ritornello è invece tratto dalla popolare “Red Wing”, scritta nel 1907 da Kerry Mills e Thurland Chattaway.
Una canzone scritta da Guthrie per il Partito comunista di Oklahoma City, ma dalla prospettiva, abbastanza insolita per l’epoca, di un’attivista femmina, e pure piuttosto determinata...
Incisa per la prima volta dagli Almanac Singers nel 1941. Ripresa in seguito molte volte da Pete Seeger e in dischi di tributo a Woody Guthrie.
Anche nella colonna sonora del film “Bound For Glory” [Questa terra è la mia terra] diretto da Hal Ashby nel 1976.
Non vorrei sbagliarmi, ma ci si sono cimentati pure i nostri Stormy Six e Luca Barbarossa.