Hiroshima símbolo de paz
[1970]
Parole e musica degli argentini Don Filinto e Alfonso Casini, poco noti musicisti e compositori di tango.
Testo trovato su Todo Tango
Parole e musica degli argentini Don Filinto e Alfonso Casini, poco noti musicisti e compositori di tango.
Testo trovato su Todo Tango
Vuelen las campanas por la paz del mundo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/30 - 22:09
Song Itineraries:
Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市
Sadagora Hot Dub
Testo e musica di Amsterdam Klezmer Band
Sito ufficiale http://www.amsterdamklezmerband.nl/
Sito ufficiale http://www.amsterdamklezmerband.nl/
Познакомились в саду Эдемовом,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/12/30 - 20:10
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
'O surdato 'nnammurato
Straordinaria! Più l'ascolto e più leggo nella donna di cui è innamorato il soldato la metafora della VITA
2014/12/30 - 17:35
L'albero
1997
L'albero
Canzone che da il titolo al nono album di Jovanotti del 1997 e che fa riferimento ad altre 2 CCG: Le radici ca tieni e 'A livella. Una parabola sulla tolleranza e l'integrazione
L'albero
Canzone che da il titolo al nono album di Jovanotti del 1997 e che fa riferimento ad altre 2 CCG: Le radici ca tieni e 'A livella. Una parabola sulla tolleranza e l'integrazione
Proprio come un albero che vive in mezzo agli alberi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/12/30 - 16:51
On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle
On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle
Persiflerie française - On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle - Pierre Desproges - Théâtre Grévin 1986
Lucien l'âne mon ami, il n'y a pas que la chanson dans le spectacle sur scène, dans les cabarets et dès lors, je te prie de bien vouloir considérer ceci. Il y a aussi les persifleurs… Par exemple, Karl Valentin… en est un exemple. Ou les Monty Pythons… Ou Ascanio Celestini… Je ne sais depuis quand, peut-être même en Egypte aux temps des pharaons en trouvait-on déjà… Mais il y a une longue tradition de ces persifleurs qui s'en prennent aux pouvoirs et aux gens et aux choses installées. Qui mettent à mal les idées reçues, qui font de la moquerie un art majeur. Il y en a toute un gamme ; certains sont plus incisifs que d'autres. Parmi tous ceux-là, il en est un qui disait : On peut rire de tout, certes ; mais pas avec... (Continues)
Persiflerie française - On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle - Pierre Desproges - Théâtre Grévin 1986
Lucien l'âne mon ami, il n'y a pas que la chanson dans le spectacle sur scène, dans les cabarets et dès lors, je te prie de bien vouloir considérer ceci. Il y a aussi les persifleurs… Par exemple, Karl Valentin… en est un exemple. Ou les Monty Pythons… Ou Ascanio Celestini… Je ne sais depuis quand, peut-être même en Egypte aux temps des pharaons en trouvait-on déjà… Mais il y a une longue tradition de ces persifleurs qui s'en prennent aux pouvoirs et aux gens et aux choses installées. Qui mettent à mal les idées reçues, qui font de la moquerie un art majeur. Il y en a toute un gamme ; certains sont plus incisifs que d'autres. Parmi tous ceux-là, il en est un qui disait : On peut rire de tout, certes ; mais pas avec... (Continues)
On me dit que des Juifs se sont glissés dans la salle ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/30 - 16:23
Lavoratori soldati (o Guerra e pace)
[1917]
Canzone scritta da Pietro Pizzuto, siciliano di Ficarra (Messina), e Pietro Pietrobelli, veneto di Schio (Vicenza), socialisti antimilitaristi mandati a combattere nella Grande Guerra.
Testo trovato su A – Rivista Anarchica (all’interno di un articolo intitolato “La guerra dei senzapatria” a firma di Gaia Raimondi) e in una ricerca sul processo di Pradamano del 1917 pubblicata su BlogER.
I due, e con loro parecchi altri, non rinunciarono mai alla propaganda antimilitarista, nemmeno quando furono buttati in prima linea, e per giunta nei pericolosissimi reparti di punizione.
All’inizio del 1917 Pizzuto e Pietrobelli diffusero questa loro poesia - da cantarsi sulla melodia di O Gorizia, tu sei maledetta, oppure su quella de Il general Cadorna, oppure ancora di una delle canzoni di Pietro Gori (messinese pure lui come il Pizzuto, guarda caso) - insieme al manifesto della conferenza... (Continues)
Canzone scritta da Pietro Pizzuto, siciliano di Ficarra (Messina), e Pietro Pietrobelli, veneto di Schio (Vicenza), socialisti antimilitaristi mandati a combattere nella Grande Guerra.
Testo trovato su A – Rivista Anarchica (all’interno di un articolo intitolato “La guerra dei senzapatria” a firma di Gaia Raimondi) e in una ricerca sul processo di Pradamano del 1917 pubblicata su BlogER.
I due, e con loro parecchi altri, non rinunciarono mai alla propaganda antimilitarista, nemmeno quando furono buttati in prima linea, e per giunta nei pericolosissimi reparti di punizione.
All’inizio del 1917 Pizzuto e Pietrobelli diffusero questa loro poesia - da cantarsi sulla melodia di O Gorizia, tu sei maledetta, oppure su quella de Il general Cadorna, oppure ancora di una delle canzoni di Pietro Gori (messinese pure lui come il Pizzuto, guarda caso) - insieme al manifesto della conferenza... (Continues)
Ascoltate o popolo italiano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/30 - 15:47
Βράχο βράχο
MEJ TĘSKNOTY LICZĘ SKAŁY...
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/12/30 - 14:56
L asêdi ala Ròca ed Galîra
I fatti qui raccontati risalgono al 1334, ma non sono certo che questa canzone popolare bolognese – qui nella versione recitata e cantata da Fausto Carpani trovata su La stòria d Bulåggna – sia altrettanto antica. Per cui non mi sento di datarla, riservandomi successivi accertamenti.
Aggiungo che gli stessi fatti furono sapientemente raccontati da Dario Fo nel terzo monologo (“Il tumulto di Bologna”) del suo magistrale spettacolo in grammelot intitolato “Il fabulazzo osceno”, messo in scena nel 1982.
Brevissimi cenni storici.
All’inizio del 300 c’era non poca maretta tra il papa ed i grandi feudatari romani (come i Colonna) e anche molti monarchi europei ce l’avevano su con la Chiesa. Roma era troppo insicura per la corte pontificia e così il francese Clemente V, successore di Bonificio VIII (schiattato dalla bile poco dopo aver subìto dai Colonna l’oltraggio dello “schiaffo di Anagni”),... (Continues)
Aggiungo che gli stessi fatti furono sapientemente raccontati da Dario Fo nel terzo monologo (“Il tumulto di Bologna”) del suo magistrale spettacolo in grammelot intitolato “Il fabulazzo osceno”, messo in scena nel 1982.
Brevissimi cenni storici.
All’inizio del 300 c’era non poca maretta tra il papa ed i grandi feudatari romani (come i Colonna) e anche molti monarchi europei ce l’avevano su con la Chiesa. Roma era troppo insicura per la corte pontificia e così il francese Clemente V, successore di Bonificio VIII (schiattato dalla bile poco dopo aver subìto dai Colonna l’oltraggio dello “schiaffo di Anagni”),... (Continues)
[Recitativo]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/30 - 12:07
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical, Shit, our sister
I Ain't Living Long Like This
I look for trouble and I found it son
(Continues)
(Continues)
2014/12/30 - 02:54
Song Itineraries:
From World Jails
Don't You Think This Outlaw Bit's Done Got Out of Hand
http://www.allthatsleft.co.uk/2012/11/...
http://tasteofcountry.com/remember-whe...
Canzone del 1978, dall’album “I've Always Been Crazy”, che Waylon Jennings scrisse con riferimento alla brutta esperienza vissuta l’anno precedente, quando fu arrestato e detenuto per possesso e spaccio di cocaina sulla base di un’accusa formulata contro di lui addirittura dall’agenzia federale DEA, la Drug Enforcement Agency... Se la vide proprio brutta ma poi la sua difesa riuscì a ridimensionare la vicenda e a dimostrare la violazione dei più elementari diritti dell’assistito.
Una canzone ascrivibile al sottogenere country Outlaw e che sulle CCG può benissimo fare il paio per esempio con Starkville City Jail di Johnny Cash.
(Bernart Bartleby)
http://tasteofcountry.com/remember-whe...
Canzone del 1978, dall’album “I've Always Been Crazy”, che Waylon Jennings scrisse con riferimento alla brutta esperienza vissuta l’anno precedente, quando fu arrestato e detenuto per possesso e spaccio di cocaina sulla base di un’accusa formulata contro di lui addirittura dall’agenzia federale DEA, la Drug Enforcement Agency... Se la vide proprio brutta ma poi la sua difesa riuscì a ridimensionare la vicenda e a dimostrare la violazione dei più elementari diritti dell’assistito.
Una canzone ascrivibile al sottogenere country Outlaw e che sulle CCG può benissimo fare il paio per esempio con Starkville City Jail di Johnny Cash.
(Bernart Bartleby)
I'm for law and order, the way that it should be
(Continues)
(Continues)
2014/12/30 - 02:21
It has taken almost 6 months to upgrade and enlarge the huge page dedicated to Lili Marleen, but the task is finally fulfilled. As these are the last days of this (difficult) 2014, this is also a way to wish you all a happy new year.
Riccardo Venturi 2014/12/29 - 23:02
Les Juifs
[1975]
Paroles : Henri Djian
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui a toutes les raisons de se retrouver ici dans les Chansons contre la Guerre… Une chanson qui poursuit l'antisémitisme et plus exactement, cette inexplicable haine qui roule sournoisement dans nos sociétés et soudain, resurgit au jour et puis éclate en un grand feu de destruction collective. Il n'y a pas d'explication rationnelle à cette maladie de société. Comment expliquer cette barbarie distillée goutte à goutte jusqu'à noyer des peuples entiers dans la fange brune, dans l'ordure noire ?
Tu as raison, Marco Valdo M.I. mon ami. Il n'y a pas de raison dans tout cela. Et surtout qu'on ne vienne pas parler ici de race… Il n'y a, foi d'âne, qu'une seule race humaine. Délirante, autodestructice, irrationnelle, paranoïaque, schizophrène, tout ce qu'on veut et pire encore, mais une seule. Enfin, c'est comme si on disait... (Continues)
Paroles : Henri Djian
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson qui a toutes les raisons de se retrouver ici dans les Chansons contre la Guerre… Une chanson qui poursuit l'antisémitisme et plus exactement, cette inexplicable haine qui roule sournoisement dans nos sociétés et soudain, resurgit au jour et puis éclate en un grand feu de destruction collective. Il n'y a pas d'explication rationnelle à cette maladie de société. Comment expliquer cette barbarie distillée goutte à goutte jusqu'à noyer des peuples entiers dans la fange brune, dans l'ordure noire ?
Tu as raison, Marco Valdo M.I. mon ami. Il n'y a pas de raison dans tout cela. Et surtout qu'on ne vienne pas parler ici de race… Il n'y a, foi d'âne, qu'une seule race humaine. Délirante, autodestructice, irrationnelle, paranoïaque, schizophrène, tout ce qu'on veut et pire encore, mais une seule. Enfin, c'est comme si on disait... (Continues)
D'abord, ils ont un nez.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/12/29 - 18:25
Endangered Species
[2011]
Parole e musica di Esperanza Spalding, Wayne Shorter (mitico sassofonista e compositore jazz) e Joseph Vitarelli, featuring Lalah Hathaway
Nel disco della Spalding – bravissima e splendida bassista afroamericana - intitolato “Radio Music Society”, pubblicato nel 2012
Parole e musica di Esperanza Spalding, Wayne Shorter (mitico sassofonista e compositore jazz) e Joseph Vitarelli, featuring Lalah Hathaway
Nel disco della Spalding – bravissima e splendida bassista afroamericana - intitolato “Radio Music Society”, pubblicato nel 2012
She's in danger, too
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/29 - 16:45
Song Itineraries:
War on Earth
Black Gold
[2011]
Parole e musica di Esperanza Spalding, classe 1984, bravissima e bellissima bassista, contrabbassista, violinista e cantante afroamericana.
Nel suo disco del 2012 intitolato “Radio Music Society”
Parole e musica di Esperanza Spalding, classe 1984, bravissima e bellissima bassista, contrabbassista, violinista e cantante afroamericana.
Nel suo disco del 2012 intitolato “Radio Music Society”
Hold your head as high as you can
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/29 - 16:36
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Land of the Free
[2011]
Parole e musica di Esperanza Spalding, classe 1984, bravissima e bellissima bassista, contrabbassista, violinista e cantante afroamericana.
Nel suo disco del 2012 intitolato “Radio Music Society”
Una canzone dedicata a Cornelius Dupree Jr., un afroamericano di Houston, Texas, che nel 1980 fu condannato a 75 anni di reclusione (un ergastolo, di fatto) per una rapina con stupro commessa l’anno precedente.
Lui professò sempre la sua innocenza.
Poi con il test del DNA si scoprì che non era stato lui per davvero, e allora lo liberarono…
Soltanto una nota di dettaglio: nel frattempo Cornelius Dupree Jr. si era fatto 30 anni di galera!
L’hanno risarcito con 80.000 dollari per ogni anno di prigione, ossia 2.4 milioni, esentasse.
Da che la scienza ha reso disponibile il test del DNA, nel solo Texas sono stati scagionati ben 41 condannati…
Parole e musica di Esperanza Spalding, classe 1984, bravissima e bellissima bassista, contrabbassista, violinista e cantante afroamericana.
Nel suo disco del 2012 intitolato “Radio Music Society”
Una canzone dedicata a Cornelius Dupree Jr., un afroamericano di Houston, Texas, che nel 1980 fu condannato a 75 anni di reclusione (un ergastolo, di fatto) per una rapina con stupro commessa l’anno precedente.
Lui professò sempre la sua innocenza.
Poi con il test del DNA si scoprì che non era stato lui per davvero, e allora lo liberarono…
Soltanto una nota di dettaglio: nel frattempo Cornelius Dupree Jr. si era fatto 30 anni di galera!
L’hanno risarcito con 80.000 dollari per ogni anno di prigione, ossia 2.4 milioni, esentasse.
Da che la scienza ha reso disponibile il test del DNA, nel solo Texas sono stati scagionati ben 41 condannati…
Finally, they've exonerated Dupree
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/29 - 16:24
Song Itineraries:
From World Jails
Industrial Child
[2014]
Scritta da Jack Bruce (1943-2014, musicista scozzese ex membro dei Cream) e Peter Brown
In “Silver Rails”, l’ultimo album di Bruce, uscito qualche mese prima della sua recente scomparsa
Scritta da Jack Bruce (1943-2014, musicista scozzese ex membro dei Cream) e Peter Brown
In “Silver Rails”, l’ultimo album di Bruce, uscito qualche mese prima della sua recente scomparsa
Tell you a story of grief and grime
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/29 - 15:27
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Stornelli di Regina Coeli
Anonymous
Scusate, potete segnalare qui i "lavori in corso"? C'è un problema di attribuzione non ancora risolto...
Bernart Bartleby 2014/12/29 - 15:26
Sono un ribelle mamma
[1987]
Testo e musica di Roberto "Freak" Antoni
Lyrics and music by Roberto "Freak" Antoni
Album: Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti
Poi in "La Krema" (album antologico, 2002)
L'anno che sta per andarsene ha visto andare e partire, come tutti. Tra quelli che sono partiti, il 12 febbraio, c'è stato anche Freak Antoni. Così, in un anno che ha segnato una grave perdita anche per questo sito, mi è venuta un po' la voglia di uno sberleffo; ché, secondo me, la cosiddetta “sorella morte” è una seriosa e insopportabile, cupa e stupida entità che, oltretutto, è pure parecchio permalosa. Sorella di chi, poi? Mia, no di certo. Non provo proprio nessun tipo di sorellanza con questo personaggio tanto esaltato, e ti pareva, dalle religioni di qualsiasi tipo come il viatico verso qualche favoloso “altro mondo”. Nonostante le sue brutture, nonostante le sue autentiche schifezze, continuo... (Continues)
Testo e musica di Roberto "Freak" Antoni
Lyrics and music by Roberto "Freak" Antoni
Album: Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti
Poi in "La Krema" (album antologico, 2002)
L'anno che sta per andarsene ha visto andare e partire, come tutti. Tra quelli che sono partiti, il 12 febbraio, c'è stato anche Freak Antoni. Così, in un anno che ha segnato una grave perdita anche per questo sito, mi è venuta un po' la voglia di uno sberleffo; ché, secondo me, la cosiddetta “sorella morte” è una seriosa e insopportabile, cupa e stupida entità che, oltretutto, è pure parecchio permalosa. Sorella di chi, poi? Mia, no di certo. Non provo proprio nessun tipo di sorellanza con questo personaggio tanto esaltato, e ti pareva, dalle religioni di qualsiasi tipo come il viatico verso qualche favoloso “altro mondo”. Nonostante le sue brutture, nonostante le sue autentiche schifezze, continuo... (Continues)
Pronto, passami la mamma
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/12/29 - 11:00
Siamo di guardia sul Montoso
Anonymous
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, Biblioteca Universale Rizzoli, 1985.
Canto diffuso tra le Brigate Garibaldi, in particolare la 4ª “Cuneo”, operante dalla Valle Po fino alle Langhe, nel cuneese, e la 105ª “Carlo Pisacane” attiva in Val Luserna (Pellice), nel torinese. Non per niente la segnalazione di questo canto mi arriva dall’amico Pino Costa di Luserna San Giovanni, maestro forgiatore e costruttore di beidane valdesi che abbiamo già incontrato su queste pagine.
Montoso, nel Comune di Bagnolo Piemonte, a 1.250 metri sullo spartiacque tra le valli Po e Pellice, è oggi un esempio di speculazione edilizia dissennata e criminale dovuta alla vicinanza con gli impianti sciistici del Rucas (che credevo abbandonati da tempo e che invece pare che in parte vivacchino ancora, neve permettendo, non si sa come…).
“Ma dopo l’8 settembre... (Continues)
Canto diffuso tra le Brigate Garibaldi, in particolare la 4ª “Cuneo”, operante dalla Valle Po fino alle Langhe, nel cuneese, e la 105ª “Carlo Pisacane” attiva in Val Luserna (Pellice), nel torinese. Non per niente la segnalazione di questo canto mi arriva dall’amico Pino Costa di Luserna San Giovanni, maestro forgiatore e costruttore di beidane valdesi che abbiamo già incontrato su queste pagine.
Montoso, nel Comune di Bagnolo Piemonte, a 1.250 metri sullo spartiacque tra le valli Po e Pellice, è oggi un esempio di speculazione edilizia dissennata e criminale dovuta alla vicinanza con gli impianti sciistici del Rucas (che credevo abbandonati da tempo e che invece pare che in parte vivacchino ancora, neve permettendo, non si sa come…).
“Ma dopo l’8 settembre... (Continues)
Siamo di guardia sul Montoso
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/29 - 10:57
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Era una notte nera (Passa la ronda dei Garibaldini)
Anonymous
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, Biblioteca Universale Rizzoli, 1985.
In realtà il brano è mutuato, quasi pari pari, da “Passa la ronda”, un canto degli Alpini risalente alla Grande Guerra: “Passa la ronda dei veci alpin: e la risponde ‘fiaschi de vin!’”
Nella versione resistenziale divenne l’inno di qualcuna delle molte Brigate Garibaldi, in particolare la 105ª "Carlo Pisacane" attiva in Val Pellice (TO). Non per niente la segnalazione di questo canto mi arriva dall’amico Pino Costa di Luserna San Giovanni, maestro forgiatore e costruttore di beidane valdesi che abbiamo già incontrato su queste pagine.
In realtà il brano è mutuato, quasi pari pari, da “Passa la ronda”, un canto degli Alpini risalente alla Grande Guerra: “Passa la ronda dei veci alpin: e la risponde ‘fiaschi de vin!’”
Nella versione resistenziale divenne l’inno di qualcuna delle molte Brigate Garibaldi, in particolare la 105ª "Carlo Pisacane" attiva in Val Pellice (TO). Non per niente la segnalazione di questo canto mi arriva dall’amico Pino Costa di Luserna San Giovanni, maestro forgiatore e costruttore di beidane valdesi che abbiamo già incontrato su queste pagine.
Passa la ronda dei garibaldin
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/29 - 09:58
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Land of Hope and Glory
[1979]
Scritta da Lee Thompson e Chris Foreman
Quinta traccia del fenomenale album d’esordio della ska band inglese, “One Step Beyond”
I Madness prendono qui a prestito il titolo della famosa iper patriottica canzone del 1902 (che la maggioranza degli inglesi vorrebbe come inno nazionale al posto di “God Save The Queen”) per raccontare dell’esperienza di uno di loro, il sassofonista Lee Jay Thompson, detto El Thommo, in un “borstal”, come vengono chiamati in Gran Bretagna i carceri minorili, i riformatori di Sua Maestà...
Scritta da Lee Thompson e Chris Foreman
Quinta traccia del fenomenale album d’esordio della ska band inglese, “One Step Beyond”
I Madness prendono qui a prestito il titolo della famosa iper patriottica canzone del 1902 (che la maggioranza degli inglesi vorrebbe come inno nazionale al posto di “God Save The Queen”) per raccontare dell’esperienza di uno di loro, il sassofonista Lee Jay Thompson, detto El Thommo, in un “borstal”, come vengono chiamati in Gran Bretagna i carceri minorili, i riformatori di Sua Maestà...
Attention!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/28 - 18:11
Song Itineraries:
From World Jails
Uncle Sam
[1985]
Scritta da Lee Thompson e Chris Foreman
Singolo poi incluso nell’album “Mad Not Mad”
Venne pubblicato anche in una curiosa (e dai cultori ricercatissima) “flag bag” costituita da una bandiera americana con il titolo stampato in cirillico (!)
Parodia delle strettissime relazioni militari - oltre che parentali - tra inglesi e statunitensi... Assolutamente da vedere il video delirante ambientato un po’ tra villette a schiera tipicamente inglesi, un po’ su di una caricaturale isoletta nel Pacifico, un po’ su di un anfibio militare che solca il Tamigi... Alla fine non resta che un’enorme lattina di Coca Cola...
Scritta da Lee Thompson e Chris Foreman
Singolo poi incluso nell’album “Mad Not Mad”
Venne pubblicato anche in una curiosa (e dai cultori ricercatissima) “flag bag” costituita da una bandiera americana con il titolo stampato in cirillico (!)
Parodia delle strettissime relazioni militari - oltre che parentali - tra inglesi e statunitensi... Assolutamente da vedere il video delirante ambientato un po’ tra villette a schiera tipicamente inglesi, un po’ su di una caricaturale isoletta nel Pacifico, un po’ su di un anfibio militare che solca il Tamigi... Alla fine non resta che un’enorme lattina di Coca Cola...
Here they come again
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/28 - 17:25
Un riparo per noi
In quegli anni ,non c'era internet e le informazioni giravano a fatica,autori italiani andavano a Londra compravano un po' di 45 gg e nella speranza che quel gruppo o brano non arrivasse mai in Italia se lo accreditavano come proprio.Ricky Hianco ci ha fatto più' di una trasmissione sui plagi .questo è uno dei piu' eclatanti .Nel primo 33 giri dei Pooh c'è un brano che non ha autori ma mi pare fosse o dei KINKS O DEGLI WHO.
Daniele Pacchioni 2014/12/28 - 11:26
Koniec i początek
Il 26 dicembre 2014 a Newtonville negli Stati Uniti è morto Stanisław Barańczak.
Ecco la versione inglese di Stanisław Barańczak e Clare Cavanagh di questa celeberrima poesia di Wisława Szymborska.
Da questa pagina
Ecco la versione inglese di Stanisław Barańczak e Clare Cavanagh di questa celeberrima poesia di Wisława Szymborska.
Da questa pagina
THE END AND THE BEGINNING
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/12/27 - 23:25
Bounaneuit 1945
Versione in italiano più lunga, da “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, Biblioteca Universale Rizzoli, 1985.
Canto delle formazioni “Giustizia e Libertà” (collegate al Partito d'Azione) della Val Pellice (TO), dedicato alla memoria del partigiano Riccardo Gatto. La 5a divisione alpina GL “Sergio Toja” (partigiano caduto in azione a Bibiana il 24 gennaio 1944) operava tra le valli Pellice, Germanasca e Angrogna e nel Pinerolese. Tra i comandanti, Riccardo Vanzetti (“Renato”, milanese, ingegnere e tenente in aeronautica) e Paolo Favout (“Paoluccio”, di Bricherasio, caporal maggiore di fanteria).
ADDIO RICCARDO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/27 - 15:22
Italia una parola aperta
Italia è una parola
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/27 - 13:24
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Aqualung
A parte la caritas che avrei tradotto esercito della salvezza, tutto torna! Complimenti Michele
2014/12/27 - 08:39
David Riondino: Mistici digiuni (Battiato in carcere)
[1994]
Testo e musica diFranco Batt David Riondino
Album: Temporale
Il 2015, come sapete, ci porterà l' "Expo" (o "Expò", pron. "espò") di Milano, incentrata sull' "alimentazione". Lungi da noi prendere posizione suquesta congrega di mafiosi, corrotti e speculat questo evento: ci siamo limitati, qui, a trascrivere quello che dovrebbe essere il vero inno dell'Espò milanarda, ivi compresa la scena iniziale, che si svolge in una cella di galera (quella dove sono già finiti alcuni intrallazzati con l'evento). Franco Battiato, dice una leggenda, se la prese un po' per questa sublime riondinata del 1994, abbinata a Franco da Catania; e pazienza. [AHiL]
Testo e musica di
Album: Temporale
Il 2015, come sapete, ci porterà l' "Expo" (o "Expò", pron. "espò") di Milano, incentrata sull' "alimentazione". Lungi da noi prendere posizione su
- Maledizione...sono in questa cella, da solo...solo per modo di dire...
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ahmed il Lavavetri 2014/12/26 - 22:24
Riccardo Venturi: Micorta per l'estate
[22 giugno 2012]
Poiché siamo appena entrati nell'inverno dell'emisfero nord, e scrivo con calato sulla testa un berrettone di lana che sembro ancor di più un orso bruno, desidererei proporVi ciò che scrissi all'inizio dell'estate del 2012. Non saprei dirvi molto su questa cosa, se non che è il secondo degli "autoritratti" che mi sono fatto; il primo risale a molti anni prima, ed avevo scelto di tratteggiarmi mentre ero immerso in vasca da bagno (si chiama, infatti, Autoritratto immerso in una bagnarola e trovò un musicante nella figura di Stefano Mannelli). Per questo secondo e ultimo, invece, presi spunto dai Rombi e milonghe di David Riondino; ma poiché non posso e non devo sentirmi all'altezza, scrissi una micorta al posto di una milonga, anche se poi, in definitiva, il testo non è affatto breve. Così ero quel giorno; oggi, chissà. Ma arriverà, di nuovo, un'estate. Due appunti: nel testo... (Continues)
Poiché siamo appena entrati nell'inverno dell'emisfero nord, e scrivo con calato sulla testa un berrettone di lana che sembro ancor di più un orso bruno, desidererei proporVi ciò che scrissi all'inizio dell'estate del 2012. Non saprei dirvi molto su questa cosa, se non che è il secondo degli "autoritratti" che mi sono fatto; il primo risale a molti anni prima, ed avevo scelto di tratteggiarmi mentre ero immerso in vasca da bagno (si chiama, infatti, Autoritratto immerso in una bagnarola e trovò un musicante nella figura di Stefano Mannelli). Per questo secondo e ultimo, invece, presi spunto dai Rombi e milonghe di David Riondino; ma poiché non posso e non devo sentirmi all'altezza, scrissi una micorta al posto di una milonga, anche se poi, in definitiva, il testo non è affatto breve. Così ero quel giorno; oggi, chissà. Ma arriverà, di nuovo, un'estate. Due appunti: nel testo... (Continues)
Dice un mi' vecchio amico, che mi sono scordato
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2014/12/26 - 21:50
On n'est pas là pour se faire engueuler
(di Riccardo Venturi, 26 dicembre 2014)
NON S'È MICA QUI PER FARCI TRATTAR MALE !
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2014/12/26 - 21:23
On n'est pas là pour se faire engueuler
si capisce di più il testo francese che quello fiorentino,già che eravate lì potevate tradurlo subito in italiano,per il resto d'Italia.
giorgio 2014/12/26 - 14:03
Il galeone
Il Galeone Türkçe yorumu
ESIR KALYONU
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Contributed by afif say 2014/12/26 - 11:56
Mis ojos hablarían
Versi (strofe 1, 2, 5 e 6) di Blas de Otero, nella raccolta “Pido la paz y la palabra” pubblicata nel 1955
Si veda anche Me queda la palabra, altra poesia di Blas de Otero sullo stesso tema.
Strofe 3 e 4 (indicate tra parentesi) del poeta C.R. Eguiagaray, dal libretto del disco “Gernika” realizzato nel 1977 da un gruppo basco omonimo, con musiche ed arrangiamenti di Alejandro Jaén.
Una poesia sulla necessità di continuare a far sentire la propria voce, di testimoniare contro il regime fascista di Franco, nonostante la paura, l’odio ed il sangue su cui la dittatura, nata da una feroce guerra fratricida, era fondata.
Le strofe indicate tra parentesi, composte 20 anni più tardi, testimoniano come in terra basca la lotta di quel popolo per la propria libertà ed autodeterminazione proseguisse anche dopo il ritorno alla democrazia in Spagna.
Si veda anche Me queda la palabra, altra poesia di Blas de Otero sullo stesso tema.
Strofe 3 e 4 (indicate tra parentesi) del poeta C.R. Eguiagaray, dal libretto del disco “Gernika” realizzato nel 1977 da un gruppo basco omonimo, con musiche ed arrangiamenti di Alejandro Jaén.
Una poesia sulla necessità di continuare a far sentire la propria voce, di testimoniare contro il regime fascista di Franco, nonostante la paura, l’odio ed il sangue su cui la dittatura, nata da una feroce guerra fratricida, era fondata.
Le strofe indicate tra parentesi, composte 20 anni più tardi, testimoniano come in terra basca la lotta di quel popolo per la propria libertà ed autodeterminazione proseguisse anche dopo il ritorno alla democrazia in Spagna.
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Contributed by Bernart Bartleby 2014/12/26 - 10:43
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Wildside
Marky Mark and the Funky Bunch
http://en.wikipedia.org/wiki/Wildside_(Marky_Mark_and_the_Funky_Bunch_song)
Ah yeah huh America the beautiful
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2014/12/26 - 04:48
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA, Weapons: our daily home war
Lettera di San Paolo agli operai
[2013]
Album : Venga il regno
Album : Venga il regno
Scrivo dal nuovissimo quartiere
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Contributed by Monica Pintucci 2014/12/26 - 00:35
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Polizia assassina
i poliziotti come tutti questi ometti a cui serve una divisa per sentirsi veri uomini o anche solo persone perche senza divisa non avrebbero scampo nella vita reale non sabrebbero neanche pensare da soli gli serve una divisa per riuscire a farsi una sega siete ometti piu morite piu vivo
2014/12/25 - 20:37
Il tenente e il soldato
Anonymous
cerco cortesemente una versione su disco o 45 o 78 giri per mia mamma che cerca questa canzone da anni , lei aveva il disco da bambina glielo porto' uno zio dall America verso gli anni 30 o 40 grazie
nadia.maria@hotmail.it 2014/12/25 - 19:14
Se chanta
Anonymous
Se canta (euskaraz: Kantatzen badu) edo Aquelas montanhas (Mendiok) edo La font de Nimes (Nimesko iturria) Okzitaniakoherri kanta bat da. Gaston Fèbus egile duela uste da. Okzitaniako ereserkitzat hartzen da.
Ene leihopean
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Contributed by dq82 2014/12/25 - 19:01
Canti di Prigionia
Bellissima spiegazione-illustrazione di un capolavoro del Novecento che meriterebbe di essere maggiormente divulgato magari preceduto da una spiegazione esauriente come questa: spero che il Maestro Lorenzo Fratini ne faccia un pezzo del repertorio del Coro del Maggio Musicale Fiorentino che ne ha gia' dato una pregevole esecuzione alla ultima Sagra Musicale Umbra
SILVANO SANESI 2014/12/25 - 12:33
Gloria
dalla Misa criolla di Ariel Ramírez
Canción: Gloria
Si buscáis el Link:
http://letras.com/mercedes-sosa/200689/
Comentarios:
Una versión de la canción "Gloria", de una de mis cantantes favoritas, Mercedes Sosa.
Dios os ilumine!
Feliz Navidad a todos! Salute! Buon Natale a L'Italia!
Canción: Gloria
Si buscáis el Link:
http://letras.com/mercedes-sosa/200689/
Comentarios:
Una versión de la canción "Gloria", de una de mis cantantes favoritas, Mercedes Sosa.
Dios os ilumine!
Feliz Navidad a todos! Salute! Buon Natale a L'Italia!
Gloria a Dios en el cielo
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Contributed by Victor M. Espada 2014/12/25 - 12:31
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https://www.youtube.com/watch?v=arCaFQ6FaLY