Fernande
Versione polacca di Zespół Reprezentacyjny
Traduzione di Jarosław Gugała e Filip Łobodziński
Testo da YT
Testo da YT
MAJA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 5/11/2014 - 23:37
L'estaca
Primavera 1987
Zespół Reprezentacyjny
eseguzione bilingue polacco-spagnola
Zespół Reprezentacyjny
eseguzione bilingue polacco-spagnola
Krzysiek Wrona 5/11/2014 - 23:08
Mourir pour des idées
Conserverei comunque la precedente versione in polacco, visto che i due testi si differenziano abbastanza, cioé il testo che viene proposto da me oggi, pare una riscrittura volta al miglioramento il testo fornito nel lontano 2005 da Rick. Vorrei solamente precisare che Jacek Musiatowicz non é il traduttore della canzone di Brassens. È solamente uno che ha fatto la raccolta personale delle canzoni che gli piacciono. È da notare che la versione polacca sia fatta all'arte, essendo una traduzione piuttosto fedele, comprendente tutte le sei strofe dell'originale, e come si può ascoltare su YT, fedele alla ritmica e alle rime. Anche l'arrangiamento, che nell'introduzione richiama il vecchio evergreen dei Led Zeppelin: "Stairway To Heaven", per svilluparsi in maniera sincopata, tipica del jazz, aggiunge al pezzo uno spirito che risente un po' della beffa goliardica, dando un respiro e rinnovata... (continuer)
ŚMIERĆ ZA IDEE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 5/11/2014 - 22:58
Eva tomando el sol
d'après la version italienne de Lorenzo Masetti
d'une
Chanson espagnole - Eva tomando el sol - Joaquín Sabina – 1988
Une histoire d'amour marginal, de maisons occupées et de dégagements du paradis terrestre racontée par Sabina sous forme de parabole biblique avec simplicité et poésie. Ironie unie à la dénonciation sociale et une trame qui rappelle Bouche de Rose.
d'une
Chanson espagnole - Eva tomando el sol - Joaquín Sabina – 1988
Une histoire d'amour marginal, de maisons occupées et de dégagements du paradis terrestre racontée par Sabina sous forme de parabole biblique avec simplicité et poésie. Ironie unie à la dénonciation sociale et une trame qui rappelle Bouche de Rose.
ÈVE AU SOLEIL
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/11/2014 - 22:50
Muerte de Tupac Amaru
Un ricordo per i compagni di MRTA assassinati a Lima nel 1997...
ciao, GS
"E TU ORA COSA PENSI?..."
- un incontro con Isaac e Norma Velazco-
(intervista a cura di Gianni Sartori 1997)
Un anno fa, il 17 dicembre 1996, un gruppo di guerriglieri del MRTA (Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru) occupava l’ambasciata giapponese a Lima, come estrema forma di protesta contro il sistema carcerario peruviano, per la liberazione dei prigionieri politici uccisi lentamente, giorno per giorno, nelle prigioni di Fujimori. L’occupazione finì quattro mesi dopo con l’intervento delle teste di cuoio peruviane, addestrate da istruttori americani. I guerriglieri vennero giustiziati e fatti letteralmente a pezzi (alcuni decapitati). Nei comunicati del MRTA si sostiene che "come gran parte del Sud del mondo, il Perù si trova sotto il tallone del neoliberismo e il suo sviluppo economico avviene a scapito delle... (continuer)
ciao, GS
"E TU ORA COSA PENSI?..."
- un incontro con Isaac e Norma Velazco-
(intervista a cura di Gianni Sartori 1997)
Un anno fa, il 17 dicembre 1996, un gruppo di guerriglieri del MRTA (Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru) occupava l’ambasciata giapponese a Lima, come estrema forma di protesta contro il sistema carcerario peruviano, per la liberazione dei prigionieri politici uccisi lentamente, giorno per giorno, nelle prigioni di Fujimori. L’occupazione finì quattro mesi dopo con l’intervento delle teste di cuoio peruviane, addestrate da istruttori americani. I guerriglieri vennero giustiziati e fatti letteralmente a pezzi (alcuni decapitati). Nei comunicati del MRTA si sostiene che "come gran parte del Sud del mondo, il Perù si trova sotto il tallone del neoliberismo e il suo sviluppo economico avviene a scapito delle... (continuer)
Gianni Sartori 5/11/2014 - 22:15
Vernichtungsbefehl
5/6 novembre 2014
Due parole del traduttore. “Vernichtungsbefehl”, tedesco per “ordine di annientamento” o “di distruzione”, deve essere situata non solo nel passato ma anche nel presente. Dalla traduzione, infatti, è saltata fuori una canzone che, in realtà, delle storie di cento anni fa e del genocidio degli Herero-Namaqua parla non molto; o meglio, tutto sembra aleggiare sul quel che l'autore dice nel testo di questo lunghissimo brano (nell'originale, purtroppo non reperibile da YouTube, dura dodici minuti e rotti). La canzone prende spunto da un fatto reale: le dune del deserto del Kalahari continuano a restituire gli scheletri degli Herero sterminati dai colonizzatori tedeschi e dalla Schutztruppe di Von Trotha dopo più di cento anni (i fatti avvennero nel 1904). Di fronte a tale fatto, con un procedimento un po' alla Eric Bogle, l'autore si rivolge a un ipotetico soldato della Schutztruppe,... (continuer)
Due parole del traduttore. “Vernichtungsbefehl”, tedesco per “ordine di annientamento” o “di distruzione”, deve essere situata non solo nel passato ma anche nel presente. Dalla traduzione, infatti, è saltata fuori una canzone che, in realtà, delle storie di cento anni fa e del genocidio degli Herero-Namaqua parla non molto; o meglio, tutto sembra aleggiare sul quel che l'autore dice nel testo di questo lunghissimo brano (nell'originale, purtroppo non reperibile da YouTube, dura dodici minuti e rotti). La canzone prende spunto da un fatto reale: le dune del deserto del Kalahari continuano a restituire gli scheletri degli Herero sterminati dai colonizzatori tedeschi e dalla Schutztruppe di Von Trotha dopo più di cento anni (i fatti avvennero nel 1904). Di fronte a tale fatto, con un procedimento un po' alla Eric Bogle, l'autore si rivolge a un ipotetico soldato della Schutztruppe,... (continuer)
ORDINE DI ANNIENTAMENTO
(continuer)
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5/11/2014 - 17:52
The Man From God-Knows-Where
[1918]
Versi di Florence Mary Wilson Florence Mary Wilson (1874-1946), scrittrice e poetessa originaria di Lisburn, vicino a Belfast, tra le contee di Antrim e di Down, Ulster.
La poesia più famosa della raccolta intitolata “The Coming of the Earls”.
Ignoro se sia stata messa in musica già all’epoca, ma sicuramente fa parte del repertorio di artisti come Phil Coulter e Dick Gaughan.
Una poesia su Thomas Russell (1767-1803), nativo di Dromahane, contea irlandese di Cork, di religione anglicana. Per molti anni fu ufficiale della British Army ma studiò a lungo scienze, filosofia e politica. Molto colpito dalla Rivoluzione francese, si avvicinò ai circoli radicali di Belfast e divenne amico di gente come Wolfe Tone, Henry Joy McCracken e Samuel Neilson, con i quali, nel 1795, fondò la Society of United Irishmen.
L’anno seguente, dopo aver pubblicato l’appello “Letter to the People of Ireland”,... (continuer)
Versi di Florence Mary Wilson Florence Mary Wilson (1874-1946), scrittrice e poetessa originaria di Lisburn, vicino a Belfast, tra le contee di Antrim e di Down, Ulster.
La poesia più famosa della raccolta intitolata “The Coming of the Earls”.
Ignoro se sia stata messa in musica già all’epoca, ma sicuramente fa parte del repertorio di artisti come Phil Coulter e Dick Gaughan.
Una poesia su Thomas Russell (1767-1803), nativo di Dromahane, contea irlandese di Cork, di religione anglicana. Per molti anni fu ufficiale della British Army ma studiò a lungo scienze, filosofia e politica. Molto colpito dalla Rivoluzione francese, si avvicinò ai circoli radicali di Belfast e divenne amico di gente come Wolfe Tone, Henry Joy McCracken e Samuel Neilson, con i quali, nel 1795, fondò la Society of United Irishmen.
L’anno seguente, dopo aver pubblicato l’appello “Letter to the People of Ireland”,... (continuer)
Into our townlan', on a night of snow,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/11/2014 - 16:50
General Munro
anonyme
[dopo il 1798]
Canzone di autore anonimo (o forse dello stesso narratore, che nella prima strofa viene individuato in tal George Campbell, giovane “United Man”) risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Nota anche come “General Munroe”
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs
Incisa da moltissimi artisti, in ordine cronologico: Wallace House (1959), Billy Meek, The Abbey Tavern Singers (1965), Paddy Tunney, Arthur Kearney, Frank Kelly e Joe Tunney (1966), The McPeake Family (1969), The Battering Ram (1973), The Wolfe Tones (1978), Frank Harte e Donal Lunny (1998, in occasione dei 200 anni dalla Irish Rebellion).
Henry Munro era un commerciante di Lisburn, vicino a Belfast, tra le contee di Antrim e di Down.
Benchè fosse benestante e protestante di fede (presbiteriano), nel 1795 si unì agli United Irishmen e ne divenne uno dei leader... (continuer)
Canzone di autore anonimo (o forse dello stesso narratore, che nella prima strofa viene individuato in tal George Campbell, giovane “United Man”) risalente alla fallita ribellione irlandese del 1798, quella capitanata da Wolfe Tone.
Nota anche come “General Munroe”
Testo trovato su A Small Collection Of '98 Songs
Incisa da moltissimi artisti, in ordine cronologico: Wallace House (1959), Billy Meek, The Abbey Tavern Singers (1965), Paddy Tunney, Arthur Kearney, Frank Kelly e Joe Tunney (1966), The McPeake Family (1969), The Battering Ram (1973), The Wolfe Tones (1978), Frank Harte e Donal Lunny (1998, in occasione dei 200 anni dalla Irish Rebellion).
Henry Munro era un commerciante di Lisburn, vicino a Belfast, tra le contee di Antrim e di Down.
Benchè fosse benestante e protestante di fede (presbiteriano), nel 1795 si unì agli United Irishmen e ne divenne uno dei leader... (continuer)
My name is George Campbell at the age of eighteen
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 5/11/2014 - 15:07
Катюша
ITALIANO / ITALIAN [6] - Libera traduzione firmata Makardìa da "Occhio per occhio dentro per dentro" (2014)
Katiuscia è una canzone d'amore.
E una canzone di guerra.
Il tema è sempre la lontananza:
l'uomo al fronte e la donna a casa,
come succede in molte canzoni dei nostri piccoli paesi,
quando "passava lo treno" e si partiva per il servizio militare.
Katiuscia è stata scritta nel 1938, a ridosso della prima guerra mondiale, durante la quale la Russia dello Zar mise in campo un numero spaventoso di soldati, ossia cittadini costretti a recarsi al fronte contro le forze austro-tedesche. I russi erano superiori per numero, ma non potevano competere con gli armamenti all'avanguardia degli austro-tedeschi. La "guerra di trincea" fu una carneficina e il popolo si ribellò nel 1917. Lo Zar abdicò e il nuovo governo russo, rappresentato da Lev Trotsky, firmò una pace separata.
Poi la guerra civile tra i "Bianchi" e i "Rossi".
Poi la seconda guerra mondiale, chiamata la "grande guerra patriottica",... (continuer)
E una canzone di guerra.
Il tema è sempre la lontananza:
l'uomo al fronte e la donna a casa,
come succede in molte canzoni dei nostri piccoli paesi,
quando "passava lo treno" e si partiva per il servizio militare.
Katiuscia è stata scritta nel 1938, a ridosso della prima guerra mondiale, durante la quale la Russia dello Zar mise in campo un numero spaventoso di soldati, ossia cittadini costretti a recarsi al fronte contro le forze austro-tedesche. I russi erano superiori per numero, ma non potevano competere con gli armamenti all'avanguardia degli austro-tedeschi. La "guerra di trincea" fu una carneficina e il popolo si ribellò nel 1917. Lo Zar abdicò e il nuovo governo russo, rappresentato da Lev Trotsky, firmò una pace separata.
Poi la guerra civile tra i "Bianchi" e i "Rossi".
Poi la seconda guerra mondiale, chiamata la "grande guerra patriottica",... (continuer)
Meli e peri erano tutti in fiore,
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 5/11/2014 - 12:51
Chi mi ha ucciso questa notte
“Un virus si aggira per l’Italia, ben più minaccioso – al momento – di Ebola – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano del 5 novembre nel suo fondo significativamente intitolato "Conati di monito" – È il virus del Monito, che consiste in una frase solitamente priva di senso compiuto che esorta non si sa bene chi a fare non si sa bene cosa.
La forma è sempre impersonale: “si eviti”, “si faccia”, “ci si astenga”, “si provveda”, “si affretti”. Così capisce solo il destinatario, il quale però può dire che il bersaglio è un altro, lui non c’entra, anzi è d’accordo col monitatore e ci far un figurone. A sua volta il monitatore, alla mala parata, può sempre precisare che non ce l’aveva con tizio, ma con caio, o con tutti, o con nessuno. E morta lì."
[Poi Travaglio afferma che il monitatore per eccellenza è sempre Re Giorgio, il sovrano dei retori, ndr, e continua]
"Chi pensasse che il Monito... (continuer)
La forma è sempre impersonale: “si eviti”, “si faccia”, “ci si astenga”, “si provveda”, “si affretti”. Così capisce solo il destinatario, il quale però può dire che il bersaglio è un altro, lui non c’entra, anzi è d’accordo col monitatore e ci far un figurone. A sua volta il monitatore, alla mala parata, può sempre precisare che non ce l’aveva con tizio, ma con caio, o con tutti, o con nessuno. E morta lì."
[Poi Travaglio afferma che il monitatore per eccellenza è sempre Re Giorgio, il sovrano dei retori, ndr, e continua]
"Chi pensasse che il Monito... (continuer)
Bernart Bartleby 5/11/2014 - 08:50
Na buachaillí bána
Born into a time in Irish history which saw the Rising of ’98 and its aftermath of violence, Raftery witnessed the Act of Union in 1801 which resulted in the ‘Absentee Landlords' giving the ‘Middlemen’ a free hand to charge ‘rack rents’ to the tenants who lived in fear of eviction. Years before, the landowners had started to ‘enclose’ the commonages where the people were allowed free grazing for their young cattle. Secret societies such as the Whiteboys were formed by people who strongly objected to this. Raftery was on the side of these societies and praised the activities of those, who agitated for ‘fair rents’ and ‘security of tenure in their farms’. Raftery spent some months in Galway jail according to Douglas Hyde (Dúghlas de hÍde) likely for his composition of this poem. Hyde collected the song Na Buachaillí Bána in County Mayo in 1903 and published it as a song ascribed to Antaine... (continuer)
THE WHITE BOYS
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 5/11/2014 - 07:14
The Ghost Of Tom Joad
What books are you embarrassed not to have read yet?
I read “The Grapes of Wrath” very late, long after I’d written the song “Ghost of Tom Joad.” However, it ended up being everything I’d hoped it to be. I haven’t read “East of Eden” yet, and I’d like to.
*
Quali libri si vergogna ad ammettere di non aver ancora letto?
"Ho letto Furore molto tardi, molto dopo che avevo scritto la canzone The Ghost of Tom Joad. Ma poi non mi ha deluso per nulla, era proprio come speravo. Non ho ancora letto La valle dell'Eden, e voglio farlo"
Bruce Springsteen, By The Book (Sunday Book Review - New York Times) - traduzione italiana
I read “The Grapes of Wrath” very late, long after I’d written the song “Ghost of Tom Joad.” However, it ended up being everything I’d hoped it to be. I haven’t read “East of Eden” yet, and I’d like to.
*
Quali libri si vergogna ad ammettere di non aver ancora letto?
"Ho letto Furore molto tardi, molto dopo che avevo scritto la canzone The Ghost of Tom Joad. Ma poi non mi ha deluso per nulla, era proprio come speravo. Non ho ancora letto La valle dell'Eden, e voglio farlo"
Bruce Springsteen, By The Book (Sunday Book Review - New York Times) - traduzione italiana
4/11/2014 - 21:58
Wulf ond Ēadwacer [Wulf and Eadwacer]
anonyme
Tratta da: Poemi anglosassoni, VI-X secolo, traduzione, introduzione, note e bibliografia a cura di Roberto Sanesi. Ugo Guanda editore, Parma, 1975 (1a ed. Lerici editore, 1964). La traduzione si trova a pagina 101 dell'edizione in mio possesso. Si riproduce qui anche la breve introduzione al componimento che si trova a p. XLVI dell'introduzione, e nella quale si dà scarno conto della passata (e immotivata) attribuzione a Cynewulf:
“Oscura e molto controversa, questa poesia di 17 versi [19 in realtà: svista del curatore!, ndr] contenuta nei fogli 100b-101a del Codex Exoniensis è stata considerata volta a volta come il primo degli Enigmi (cfr.), come un frammento lirico o come una poesia drammatica conclusa. Si tratta del monologo, attribuito a Cynewulf senza alcuna motivazione ragionevole, di una donna, probabilmente la moglie di Eadwacer, che lamenta l'assenza dell'amante Wulf. Come nel Canto di Deor è da notare la presenza di un ritornello. […] Per la mia traduzione ho tenuto presente solo quella del Mackie.”
“Oscura e molto controversa, questa poesia di 17 versi [19 in realtà: svista del curatore!, ndr] contenuta nei fogli 100b-101a del Codex Exoniensis è stata considerata volta a volta come il primo degli Enigmi (cfr.), come un frammento lirico o come una poesia drammatica conclusa. Si tratta del monologo, attribuito a Cynewulf senza alcuna motivazione ragionevole, di una donna, probabilmente la moglie di Eadwacer, che lamenta l'assenza dell'amante Wulf. Come nel Canto di Deor è da notare la presenza di un ritornello. […] Per la mia traduzione ho tenuto presente solo quella del Mackie.”
WULF E EADWACER
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 4/11/2014 - 09:00
Rathenau
Chanson allemande – Rathenau – Kurt Tucholky – 1922
Kurt Tucholsky alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 29.06.1922, Nr. 26, S. 653.
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une canzone à propos de laquelle je me suis posé bien des questions.
Des questions ?, dit Lucien l'âne un peu interloqué. Et quel genre de questions ?
De plusieurs genres, en effet. D'abord, en ce qui concerne la traduction elle-même. Tucholsky, comme Kästner, n'est vraiment pas facile à comprendre… Du moins, par moi. Et langue mise à part, il me faut aussi décrypter les événements. Il faut également y ajouter les personnages qui y sont nommés ou évoqués et resituer l'ensemble.
Et cela t'ennuie ?, dit Lucien l'âne en souriant.
Pas du tout. Bien au contraire, je trouve que le fait de devoir décortiquer le texte en quelque sorte ajoute au plaisir et étend considérablement l'intérêt de la chanson. Du moins, si l'on admet... (continuer)
Kurt Tucholsky alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 29.06.1922, Nr. 26, S. 653.
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une canzone à propos de laquelle je me suis posé bien des questions.
Des questions ?, dit Lucien l'âne un peu interloqué. Et quel genre de questions ?
De plusieurs genres, en effet. D'abord, en ce qui concerne la traduction elle-même. Tucholsky, comme Kästner, n'est vraiment pas facile à comprendre… Du moins, par moi. Et langue mise à part, il me faut aussi décrypter les événements. Il faut également y ajouter les personnages qui y sont nommés ou évoqués et resituer l'ensemble.
Et cela t'ennuie ?, dit Lucien l'âne en souriant.
Pas du tout. Bien au contraire, je trouve que le fait de devoir décortiquer le texte en quelque sorte ajoute au plaisir et étend considérablement l'intérêt de la chanson. Du moins, si l'on admet... (continuer)
RATHENAU
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 3/11/2014 - 21:30
Oh Dear Me (The Jute Mill Song)
Prima ancora del Ian Campbell Folk Group fu Ewan MacColl a interpretare e rendere popolarissima questa canzone. Il titolo era semplicemente "Oh, Dear Me"
Da "Second Shift", con Peggy Seeger, 1958
Da "Second Shift", con Peggy Seeger, 1958
Bernart Bartleby 3/11/2014 - 10:25
El club de las mujeres muertas
Album: El Perro del Garaje/The Garage Dog.
Singer: Victor Manuel
(2004)
* This one here is a crude but very important song against female violence. Female violence should not be tolerated under any circumstance and should always be repudiated by everyone anywhere. Thank you for listening.
Long live females everywhere!
Singer: Victor Manuel
(2004)
* This one here is a crude but very important song against female violence. Female violence should not be tolerated under any circumstance and should always be repudiated by everyone anywhere. Thank you for listening.
Long live females everywhere!
THE CLUB OF THE DEAD WOMEN:
(continuer)
(continuer)
envoyé par BorikuaTainoGuerrero 3/11/2014 - 09:07
Canto della Cichero
anonyme
DISCOGRAFIA : CANTI DELLA RESISTENZA
GRUPPO FOLK ITALIANO di Paolo Castagnino Saetta
Vedette Records - Dischi dello Zodiaco, 1972.
GRUPPO FOLK ITALIANO di Paolo Castagnino Saetta
cantano: Paolo Castagnino Saetta - Luciano Bello - Guido Campora - Alfredo Grechi - Pietro Spagnolo - Tilly Tizzoni.
1. MOTIVAZIONE della Medaglia d'oro al V.M. alla Bandiera del C.V.L. letta da ARNOLDO FOÀ
2. BELLA CIAO
(2,04) Anonimo.
3. IL PARTIGIANO
(2,01) Anonimo. - L'aria è quella di un'antica canzone. Il testo è nato in un distaccamento della Divisione Garibaldina «Cichero».
4. SUTTA A CHI TUCCA
(2,55) - Dal canto partigiano sovietico, «I partigiani» di Parfenov e Alimov. Il testo è di G.B. Canepa «Marzo», commissario della Divisione Garibaldina «Cichero».
5. SIAMO I RIBELLI
(2,04) - Inno della III Brigata d'Assalto Liguria che operava nell'Appennino. E' attribuita al comandante partigiano... (continuer)
gianfranco 1/11/2014 - 22:35
Pietà l'è morta
SUI MONTI DI VAL TREBBIA (CANTO PARTIGIANO)
La canzone "Sui monti di Val Trebbia", anch'essa in uso alla "Cichero", utilizza interamente una canzone assai famosa del repertorio alpino: "Sul Ponte di Perati".
Nello scritto di Castagnino "Saetta", I canti della Resistenza, si tratta quest'argomento, ricordando la tragedia della Divisione Julia e dei suoi alpini, mandati a morire sui monti della Grecia. La canzone alpina fu bandita dai fascisti e ritenuta "disfattista".
Interessante notare che gli alpini della Julia, in Grecia ne1 1940, cantando la tragedia del Ponte di Perati... avevano riutilizzato un'aria, a sua volta, già in uso ...Sul Ponte di Bassano bandiera nera...
La trasformazione continua ed, in un distaccamento della "Divisione Cichero", si compone la canzone che diventerà popolarissima in tutta la VI zona Operativa Ligure.
...Sui Monti di Valtrebbia
c'è il partigiano... (continuer)
La canzone "Sui monti di Val Trebbia", anch'essa in uso alla "Cichero", utilizza interamente una canzone assai famosa del repertorio alpino: "Sul Ponte di Perati".
Nello scritto di Castagnino "Saetta", I canti della Resistenza, si tratta quest'argomento, ricordando la tragedia della Divisione Julia e dei suoi alpini, mandati a morire sui monti della Grecia. La canzone alpina fu bandita dai fascisti e ritenuta "disfattista".
Interessante notare che gli alpini della Julia, in Grecia ne1 1940, cantando la tragedia del Ponte di Perati... avevano riutilizzato un'aria, a sua volta, già in uso ...Sul Ponte di Bassano bandiera nera...
La trasformazione continua ed, in un distaccamento della "Divisione Cichero", si compone la canzone che diventerà popolarissima in tutta la VI zona Operativa Ligure.
...Sui Monti di Valtrebbia
c'è il partigiano... (continuer)
SUI MONTI DI VAL TREBBIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par gianfranco 1/11/2014 - 22:07
Viva l'Italia
Máter España - La riscrittura di Joaquín Sabina
da "Alivio de luto" (2005)
da "Alivio de luto" (2005)
MÁTER ESPAÑA
(continuer)
(continuer)
1/11/2014 - 20:03
The Return Of The Giant Hogweed
Del tutto casualmente, guardate dove mi sono ritrovato l'altro giorno durante un giro di lavoro:
Riccardo Venturi 1/11/2014 - 19:38
Die Herde
Chanson allemande – Die Herde – Kurt Tucholsky – 1922
alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 31.08.1922, Nr. 35, S. 232.
Juste deux mots pour rappeler que Kurt Tucholsky est Berlinois et que la principale avenue de Berlin, un boulevard qui traverse la ville est précisément Unter den Linden – Sous les Tilleuls.
Sous les Tilleuls, outre d'être une belle promenade, a été tout au long de son histoire le lieu de défilés militaires ou para-militaires où venaient s'étaler les pouvoirs et leurs ambitions.
alias Theobald Tiger
Die Weltbühne, 31.08.1922, Nr. 35, S. 232.
Juste deux mots pour rappeler que Kurt Tucholsky est Berlinois et que la principale avenue de Berlin, un boulevard qui traverse la ville est précisément Unter den Linden – Sous les Tilleuls.
Sous les Tilleuls, outre d'être une belle promenade, a été tout au long de son histoire le lieu de défilés militaires ou para-militaires où venaient s'étaler les pouvoirs et leurs ambitions.
LE TROUPEAU
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 31/10/2014 - 22:06
Il testamento del parroco Meslier
La religione è il sospiro della creatura oppressa, è l'anima di un mondo senza cuore, di un mondo che è lo spirito di una condizione senza spirito. Carlo Marx
red 31/10/2014 - 18:54
Go, Move, Shift
Miguel Martínez traduce anche la testimonianza che ispirò la ballata scritta da Ewan MacColl e che nella trasmissione radiofonica originale precedeva la sua esecuzione. Si tratta del racconto di una traveller del Kent di nome Minty Smith.
“Stava per nascere uno dei miei figli, e mio marito va a chiamare l’ostetrica e mentre lui è via, arriva il poliziotto. “Forza, spostati. Muoviti”, dice, “non ti voglio qui nel mio territorio.” E allora mio marito dice, “Guarda, lasciami stare”, dice, “mia moglie sta per partorire.” “Non importa”, dice, “andate via”. Hanno fatto spostare mio marito, e il mio bambino è nato per strada e mio marito è rimasto nella carovana e mio figlio è nato all’incrocio nella mia carovana. Il cavallo era bardato e noi viaggiavamo e il poliziotto ci seguiva, mandandoci via, e il figlio è nato, nato all’incrocio”.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/10/2014 - 09:22
Kalašnjikov
Un grosso ringraziamento a Miguel Martínez, che in mezzo agli usuali 3500 commenti ad ogni post che scrive ha individuato la corretta lezione jek baro Kalašnjikov che è stata immediatamente corretta nel testo.
Riccardo Venturi 31/10/2014 - 00:35
Vom kriegerischen Lehrer
Traduzione italiana di Ruth Leiser e Franco Fortini, da “Brecht. Poesie e Canzoni”, Einaudi 1962 (terza edizione)
DEL PROFESSORE CHE AMAVA LA GUERRA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/10/2014 - 15:58
Lied der Starenschwärme
Traduzione italiana di Ruth Leiser e Franco Fortini, da “Brecht. Poesie e Canzoni”, Einaudi 1962 (terza edizione)
GLI UCCELLI MIGRANO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/10/2014 - 14:03
Die Heimkehr (oder Die Rückkehr)
Traduzione italiana di Ruth Leiser e Franco Fortini, da “Brecht. Poesie e Canzoni”, Einaudi 1962 (terza edizione)
IL RITORNO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/10/2014 - 11:16
Fischia il vento
FISCHIA IL VENTO. (1998)
Durante il convegno di Biella, dell'ottobre '98, Francesco Biga, direttore scientifico dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Imperia, ha presentato un intervento sulla genesi delle parole nella canzone "Fischia il Vento"
Si tratta di una relazione completa su quella che Roberto Leydi, nella Storia d'Italia, chiama "La" canzone della Resistenza.
Credo utile pubblicare l'intervento di F. Biga per proseguire nel lavoro di ricerca sulle canzoni della Resistenza e la loro storia.
Come è noto, "Fischia il Vento" diventò la canzone ufficiale di tutte le Brigate partigiane garibaldine del nord Italia che, negli anni 1944-45, combatterono contro i nazifascisti.
Come illustreremo, le prime parole della canzone nacquero nel dicembre 1943 in valle Andora (nel savonese). Successivamente fu terminata in Valle Pannavaira, nell'entroterra di... (continuer)
gianfranco 30/10/2014 - 11:15
Im Gefängnis zu singen
CANTARE IN PRIGIONE
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envoyé par Bernart Bartleby 30/10/2014 - 11:02
Brigata Caio
Dal discorso di Federico Fornaro per il 25 Aprile : "Ora e sempre Resistenza"
Oggi la memoria della Resistenza ha bisogno di una seria ricerca storica, che sia capace di restituire il senso del vissuto individuale degli avvenimenti di quei lunghi e drammatici venti mesi, in modo da suscitare interesse e attenzione dei giovani e superare la frattura che negli anni si è venuta a creare tra le generazioni. Una frattura tra gli anziani che hanno conosciuto i drammi della guerra, della fame e il presente dei loro figli e nipoti che per loro fortuna non hanno mai incontrato né l’una e né l’altra, o al massimo la hanno vista in televisione tra un spot e l’altro.
Solo conoscendo dalla viva voce degli anziani cosa siano realmente state la dittatura fascista, la guerra e la fame, le giovani generazioni potranno comprendere quanto grande sia il valore della democrazia, della pace e della prosperità.
Oggi la memoria della Resistenza ha bisogno di una seria ricerca storica, che sia capace di restituire il senso del vissuto individuale degli avvenimenti di quei lunghi e drammatici venti mesi, in modo da suscitare interesse e attenzione dei giovani e superare la frattura che negli anni si è venuta a creare tra le generazioni. Una frattura tra gli anziani che hanno conosciuto i drammi della guerra, della fame e il presente dei loro figli e nipoti che per loro fortuna non hanno mai incontrato né l’una e né l’altra, o al massimo la hanno vista in televisione tra un spot e l’altro.
Solo conoscendo dalla viva voce degli anziani cosa siano realmente state la dittatura fascista, la guerra e la fame, le giovani generazioni potranno comprendere quanto grande sia il valore della democrazia, della pace e della prosperità.
Gianfranco 29/10/2014 - 22:26
Magazzino 18
DA SANREMO ALLE FOIBE. FENOMENOLOGIA DI SIMONE CRISTICCHI
Analisi critica dello spettacolo Magazzino 18 di Cristicchi e Bernas.
Trieste/Trst, 3 novembre 2014
alle ore 17.00 presso la libreria Knulp, via Madonna del Mare 7
Hanno garantito finora la loro presenza: Claudia Cernigoi, Piero Purini, Sandi Volk.
da dieci febbraio
Analisi critica dello spettacolo Magazzino 18 di Cristicchi e Bernas.
Trieste/Trst, 3 novembre 2014
alle ore 17.00 presso la libreria Knulp, via Madonna del Mare 7
Hanno garantito finora la loro presenza: Claudia Cernigoi, Piero Purini, Sandi Volk.
da dieci febbraio
CCG Staff 29/10/2014 - 21:46
Ein Deutsches Lied
Chanson allemande – Ein Deutsches Lied – Nichts – 1982
Voici donc une chanson allemande, ein deutsches lied… C'est son titre ; un titre qui pourrait être quelconque, un titre qui pourrait être banal, un titre qui a l'air de parler d'une chanson sans trop insister. Cependant, il n'en est rien. Il te souviendra, Lucien l'âne mon ami, de ces autres chansons de Kurt Tucholsky et de Bertolt Brecht qui portaient (à peu près) le même titre ; la première date de 1923 et s'intitulait : « Deutsches Lied » Deutsches Lied et la deuxième : « Deutsches Lied 1937 » Deutsches Lied 1937.
Oui, très bien, dit Lucien l'âne en fronçant les sourcils… Mais encore...
Dès lors, celle-ci, celle de ce groupe Nichts – tout un programme, un groupe qui s'appelle « Rien », qui s'illustra au début des années 1980, s'inscrit directement dans une sorte de tradition ou comme on dit parfois, de fil rouge. Et c'est bien... (continuer)
Voici donc une chanson allemande, ein deutsches lied… C'est son titre ; un titre qui pourrait être quelconque, un titre qui pourrait être banal, un titre qui a l'air de parler d'une chanson sans trop insister. Cependant, il n'en est rien. Il te souviendra, Lucien l'âne mon ami, de ces autres chansons de Kurt Tucholsky et de Bertolt Brecht qui portaient (à peu près) le même titre ; la première date de 1923 et s'intitulait : « Deutsches Lied » Deutsches Lied et la deuxième : « Deutsches Lied 1937 » Deutsches Lied 1937.
Oui, très bien, dit Lucien l'âne en fronçant les sourcils… Mais encore...
Dès lors, celle-ci, celle de ce groupe Nichts – tout un programme, un groupe qui s'appelle « Rien », qui s'illustra au début des années 1980, s'inscrit directement dans une sorte de tradition ou comme on dit parfois, de fil rouge. Et c'est bien... (continuer)
UNE CHANSON ALLEMANDE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 29/10/2014 - 20:17
4 marzo 1943 [Gesù bambino]
Eccellente e molto strutivo questo blog. Grazie. Ciao. Ivone
Ivone Bühler 29/10/2014 - 15:55
Ballade von den Osseger Witwen
Traduzione italiana di Ruth Leiser e Franco Fortini, da “Brecht. Poesie e Canzoni”, Einaudi 1962 (terza edizione)
BALLATA DELLE VEDOVE DI OSSEG
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envoyé par Bernart Bartleby 29/10/2014 - 14:11
Bertolt Brecht: Von Armen B. B.
Traduzione italiana di Ruth Leiser e Franco Fortini, da “Brecht. Poesie e Canzoni”, Einaudi 1962 (terza edizione)
DEL POVERO B. B.
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envoyé par Bernart Bartleby 29/10/2014 - 10:13
Illegal Alien
Uma versão para aqueles que falam o Português.
O IMIGRANTE ILEGAL
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envoyé par Rita Menina 29/10/2014 - 07:31
Deutsches Lied
Chanson allemande – Deutsches Lied – Kurt Tucholsky (alias Theobald Tiger) – 1923
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson intitulée : « Deutsches Lied » ; titre qu'on peut presque indifféremment traduire par Chant allemand ou Chanson allemande. Elle date de 1923, comme tu le vois. Des années plus tard, Bertolt Brecht écrira à son tour une « Chanson allemande », et il prendra bien soin de l'intituler : « Deutsches Lied 1937 ». Deutsches Lied 1937 Et plus récemment encore, j'ai trouvé trace d'une chanson portant ce même titre de « Deutsches Lied » ; mais de celle-là, je t'en reparlerai prochainement plus en détails quand je l'insérerai dans les Chansons contre la Guerre, car elle aussi y a sa place.
On dirait qu'il a du succès ce titre…
Peut-être bien… Quoique on l'utilise en des sens plutôt ironiques ou qu'on le décline sur un ton plutôt acide. Cette fois, sur un fond de bruit de bottes,... (continuer)
Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson intitulée : « Deutsches Lied » ; titre qu'on peut presque indifféremment traduire par Chant allemand ou Chanson allemande. Elle date de 1923, comme tu le vois. Des années plus tard, Bertolt Brecht écrira à son tour une « Chanson allemande », et il prendra bien soin de l'intituler : « Deutsches Lied 1937 ». Deutsches Lied 1937 Et plus récemment encore, j'ai trouvé trace d'une chanson portant ce même titre de « Deutsches Lied » ; mais de celle-là, je t'en reparlerai prochainement plus en détails quand je l'insérerai dans les Chansons contre la Guerre, car elle aussi y a sa place.
On dirait qu'il a du succès ce titre…
Peut-être bien… Quoique on l'utilise en des sens plutôt ironiques ou qu'on le décline sur un ton plutôt acide. Cette fois, sur un fond de bruit de bottes,... (continuer)
CHANT ALLEMAND
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envoyé par Marco Valdo M.I. 28/10/2014 - 23:00
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