Inno della Banda Patrioti della Maiella
Anonymous
Siam gli eroi della riscossa,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/3 - 23:45
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Missa Pro Pace
A.D. 2000
Musica di Wojciech Kilar
Prima esecuzione: 12 I 2001, Warszawa; Chór i Orkiestra Filharmonii Narodowej (Coro e orchestra della Filarmonica Nazionale di Varsavia); solisti: I. Kłosińska (S), J. Rappe (A), Ch. Daniels (T), R. Tesarowicz (B), diretto da. K. Kord.
http://wojciechkilar.pl/utwory-wokalno...
Musica di Wojciech Kilar
Prima esecuzione: 12 I 2001, Warszawa; Chór i Orkiestra Filharmonii Narodowej (Coro e orchestra della Filarmonica Nazionale di Varsavia); solisti: I. Kłosińska (S), J. Rappe (A), Ch. Daniels (T), R. Tesarowicz (B), diretto da. K. Kord.
http://wojciechkilar.pl/utwory-wokalno...
Missa pro pace na głosy solowe, chór mieszany i orkiestrę (2000)
Contributed by Krzysztof Wrona 2014/1/3 - 19:52
Admiral William Brown
1987
A sense of freedom
A sense of freedom
William Brown, conosciuto anche come Guillermo Brown (Foxford, 22 giugno 1777 – Buenos Aires, 3 marzo 1857), è stato un ammiraglio irlandese, naturalizzato argentino. Le sue vittorie nella guerra di indipendenza, nella Guerra argentino-brasiliana e nell'episodio del blocco navale anglo-francese del Río de la Plata guadagnarono il rispetto e l'approvazione della popolazione argentina, per la quale è considerato un eroe nazionale. Creatore e primo ammiraglio delle forze marittime del Paese, è comunemente conosciuto come "il padre della Marina militare argentina"
From a county Mayo town came a man of great renown
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/3 - 16:53
Song Itineraries:
Falklands (Malvinas) War
Sharon, Sharon
Sembra che Ariel Sharon - "Arik il Sanguinario", il boia di Sabra e Chatila - dopo 8 anni di coma, stia finalmente schiattando... Che il Diavolo l'abbia in gloria!
Bernart Bartleby 2014/1/3 - 14:40
Sesto San Giovanni
Lombardo Camuno
Dario Canossi
Versione in dialetto camuno scritta per noi da Dario Canossi dei Luf.
Ringraziamo i Luf per il regalo che ci hanno concesso
DQ82
Dario Canossi
Versione in dialetto camuno scritta per noi da Dario Canossi dei Luf.
Ringraziamo i Luf per il regalo che ci hanno concesso
DQ82
SEHTO SAN GIOAN
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/1/3 - 14:28
Quando l'anarchia verrà
Anonymous
[fine 800]
Versione più estesa tratta da Il Deposito.
Tratta dal volume “Il canto anarchico in italia nell'Ottocento e nel Novecento", a cura di Santo Catanuto e Franco Schirone, 2009.
Autore del canto dovrebbe essere tal Sante Ferrini. Nessuna traccia di lui su Wikipedia Italia e Anarchopedia. Invece trovo qualcosa su Wikipedia Portogallo dove si dice “Sante Ferrini foi um compositor, poeta e músico italiano simpatizante do anarquismo. Compôs diversas canções que se tornaram populares no final do século XIX, entre estas ‘Quando L'Anarchia Verrà’”.
Dappertutto si dice che la melodia è quella di una canzone intitolata “Il mio ben amato papà” ma di essa non ho trovato nessun riscontro.
Il grande etnomusicologo e ricercatore Franco Coggiola - che registrò “Quando l’Anarchia verrà” ad Asti nel 1967 dalla voce di Teresa Viarengo - riferiva che la canzone era interpretata sull’aria di una canzonetta... (Continues)
Versione più estesa tratta da Il Deposito.
Tratta dal volume “Il canto anarchico in italia nell'Ottocento e nel Novecento", a cura di Santo Catanuto e Franco Schirone, 2009.
Autore del canto dovrebbe essere tal Sante Ferrini. Nessuna traccia di lui su Wikipedia Italia e Anarchopedia. Invece trovo qualcosa su Wikipedia Portogallo dove si dice “Sante Ferrini foi um compositor, poeta e músico italiano simpatizante do anarquismo. Compôs diversas canções que se tornaram populares no final do século XIX, entre estas ‘Quando L'Anarchia Verrà’”.
Dappertutto si dice che la melodia è quella di una canzone intitolata “Il mio ben amato papà” ma di essa non ho trovato nessun riscontro.
Il grande etnomusicologo e ricercatore Franco Coggiola - che registrò “Quando l’Anarchia verrà” ad Asti nel 1967 dalla voce di Teresa Viarengo - riferiva che la canzone era interpretata sull’aria di una canzonetta... (Continues)
QUANDO L'ANARCHIA VERRÀ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/3 - 14:09
1097-2001
[2003]
Parole di Porz, voce di questo particolare gruppo folk metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)
Musica dei Malnàtt
Dall’album intitolato “Perle per porci” del 2003.
Il titolo allude ovviamente alla Prima Crociata indetta da papa Urbano II nel 1095 (due anni più tardi i crociati giunsero a Costantinopoli) e all’11 settembre 2001, con tutto quello che ne seguì…
Parole di Porz, voce di questo particolare gruppo folk metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)
Musica dei Malnàtt
Dall’album intitolato “Perle per porci” del 2003.
Il titolo allude ovviamente alla Prima Crociata indetta da papa Urbano II nel 1095 (due anni più tardi i crociati giunsero a Costantinopoli) e all’11 settembre 2001, con tutto quello che ne seguì…
Di sonni tranquilli
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/3 - 13:13
Song Itineraries:
September, 11: Attack on New York
Inno della Rivoluzione
Anonymous
[Fine 800]
L' “Inno della Rivoluzione”, noto anche con il titolo de “La Rivolta”, viene erroneamente fatto risalire agli anni della rivoluzione russa, tra il 1917 e il 1921. In realtà il testo appare già nell’edizione statunitense (1904 o 1905) in lingua italiana del “Canzoniere dei Ribelli”, quello che per primo fu il giovane tipografo anarchico svizzero Carlo Frigerio (1878-1966) a dare alle stampe in quel di Berna nel 1899.
È quindi plausibile una datazione della canzone alla fine dell'Ottocento.
Testo trovato su Il Disco Logoro, nella sezione dedicata ai canti anarchici.
Sull’ Archivio Sonoro della Puglia scopro che nel 1977 l’ “Inno della Rivoluzione” fu raccolto a San Nicandro Garganico dalle voci di Antonio e Maria Gravina, marito e moglie, braccianti, nati entrambi nel primo decennio del secolo scorso.
Il testo del canto è presente nel volume “Il canto anarchico in italia nell'Ottocento e nel Novecento", a cura di Santo Catanuto e Franco Schirone, 2009.
L' “Inno della Rivoluzione”, noto anche con il titolo de “La Rivolta”, viene erroneamente fatto risalire agli anni della rivoluzione russa, tra il 1917 e il 1921. In realtà il testo appare già nell’edizione statunitense (1904 o 1905) in lingua italiana del “Canzoniere dei Ribelli”, quello che per primo fu il giovane tipografo anarchico svizzero Carlo Frigerio (1878-1966) a dare alle stampe in quel di Berna nel 1899.
È quindi plausibile una datazione della canzone alla fine dell'Ottocento.
Testo trovato su Il Disco Logoro, nella sezione dedicata ai canti anarchici.
Sull’ Archivio Sonoro della Puglia scopro che nel 1977 l’ “Inno della Rivoluzione” fu raccolto a San Nicandro Garganico dalle voci di Antonio e Maria Gravina, marito e moglie, braccianti, nati entrambi nel primo decennio del secolo scorso.
Il testo del canto è presente nel volume “Il canto anarchico in italia nell'Ottocento e nel Novecento", a cura di Santo Catanuto e Franco Schirone, 2009.
Presto all'armi o fratelli chiamiamo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/3 - 13:08
A Valerio Verbano
Anonymous
Vorrei fare, per amore della verità, una rettifica di quanto riportato delle parole di Silvio di Francia. Non fu Carla Verbano a cercare Giampaolo Mattei, ma li fece incontrare Veltroni a sorpresa (e senza averli avvisati) sul palco. Dopo è nata effettivamente un'amicizia. Carla ha rispettato le idee di Valerio (delle quali non era prigioniera) fino all'ultimo giorno e non si è mai prestata a equiparazioni e pacificazioni strumentali. Al punto di rifiutare la presenza di Alemanno alla ricorrenza di Valerio. Ha ragione Luca degli Assalti, ora che Carla non c'è più tocca a noi vigilare che i fatti rigardanti Valerio e Carla vengano correttamente riportati.
valeria 2014/1/3 - 10:44
Alle fronde dei salici
Versione in dialetto bolognese di Porz dei Malnàtt, molto particolare metal band emiliana (da non confondersi con i Malnatt, skinhead milanesi di estrema destra)
E CUM L'ERA PUSÉBBIL CANTÈR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/3 - 10:19
Sono una creatura
Versione in dialetto bolognese di Porz dei Malnàtt, molto particolare band metal bolognese (da non confondersi con i Malnatt, skinhead milanesi di estrema destra)
A SÅN UNA CREATURA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/3 - 10:15
Coro dei nihilisti
[fine 800]
Versi el poeta ucraino Giorgio Dolstoievski (da non confondersi con lo scrittore russo Fëdor Dostoevskij). Su costui non sono riuscito a reperire altre informazioni né, tanto meno, il testo originale della sua poesia.
Non so se la melodia sia quella originaria e a chi attribuirla. Pietro Gori la utilizzò per il suo Amore ribelle.
Versione italiana risalente al 1881 ad opera di Domenico Ciampoli (1852-1929), scrittore, bibliotecario e insigne slavista, e del suo collaboratore W.E. Foulques (di natali russi).
Il “Coro dei nihilisti” fu pubblicato per la prima volta sul quotidiano napoletano "Corriere del Mattino" del 16 marzo 1881 e ripreso poche settimane dopo dal giornale internazionalista "Il Grido del Popolo", sempre di Napoli.
Ho trovato il testo di questa canzone e la sua storia su questa pagina, nel racconto del toscano Pier Carlo Masini (1923-1998), importante storico... (Continues)
Versi el poeta ucraino Giorgio Dolstoievski (da non confondersi con lo scrittore russo Fëdor Dostoevskij). Su costui non sono riuscito a reperire altre informazioni né, tanto meno, il testo originale della sua poesia.
Non so se la melodia sia quella originaria e a chi attribuirla. Pietro Gori la utilizzò per il suo Amore ribelle.
Versione italiana risalente al 1881 ad opera di Domenico Ciampoli (1852-1929), scrittore, bibliotecario e insigne slavista, e del suo collaboratore W.E. Foulques (di natali russi).
Il “Coro dei nihilisti” fu pubblicato per la prima volta sul quotidiano napoletano "Corriere del Mattino" del 16 marzo 1881 e ripreso poche settimane dopo dal giornale internazionalista "Il Grido del Popolo", sempre di Napoli.
Ho trovato il testo di questa canzone e la sua storia su questa pagina, nel racconto del toscano Pier Carlo Masini (1923-1998), importante storico... (Continues)
Noi siam come l'aria che tutto circonda
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/3 - 09:45
Inno della Libertà, o Inno del Primo Maggio
Anonymous
[Fine 800]
Parole di anonimo operaio del bresciano.
A trascriverle nel 1893 fu Camillo Prampolini (1859-1930), tra i fondatori nel 1892 del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, antimilitarista e anticolonialista.
Da cantarsi sull’aria della canzone napoletana “Funiculì Funiculà” (musica di Luigi Denza, 1880)
Interpretata da Michele L. Straniero, ma ignoro da quale disco provenga l’incisione.
Che fosse questo l’inno originario del Partito Socialista Italiano? Intendo dire, non quello che noi abbiamo avuto la sfortuna di conoscere ma quello che combattè accanto ai Fasci siciliani contro la corruzione, l’autoritarismo e la violenza del governo protofascista di Francesco Crispi e che da questi fu sciolto nel 1894…
Parole di anonimo operaio del bresciano.
A trascriverle nel 1893 fu Camillo Prampolini (1859-1930), tra i fondatori nel 1892 del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, antimilitarista e anticolonialista.
Da cantarsi sull’aria della canzone napoletana “Funiculì Funiculà” (musica di Luigi Denza, 1880)
Interpretata da Michele L. Straniero, ma ignoro da quale disco provenga l’incisione.
Che fosse questo l’inno originario del Partito Socialista Italiano? Intendo dire, non quello che noi abbiamo avuto la sfortuna di conoscere ma quello che combattè accanto ai Fasci siciliani contro la corruzione, l’autoritarismo e la violenza del governo protofascista di Francesco Crispi e che da questi fu sciolto nel 1894…
Le plebi sotto il giogo del borghese
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/2 - 15:37
Dime soldado chileno
Il testo di "Ci siam spezzati le mani" (1966), la canzone di Leoncarlo Settimelli da cui i Tiempo Nuevo trassero la musica per la loro "Dime soldado chileno"
Tra amori ed utopie sono in molti ad essersi spezzati le mani, e non solo quelle...
CI SIAM SPEZZATI LE MANI
Guardate quelle sue mani
larghe ma vuote di fatti,
guardate dentro i suoi occhi
pieni di sole parole, pieni di sole parole.
Gli anni migliori ha passato
ad imparar che il coraggio
non sempre porta vantaggio,
è sempre meglio aspettare, è sempre meglio aspettare.
Ci siam spezzati le mani
a coltivare dei fiori,
ad innalzare cartelli,
a predicare l'amore.
C'era una donna e gli disse:
«Vieni, conosco la strada,
però ci vuole coraggio
e non ti devi fermare, e non ti devi fermare».
E incominciò a camminare,
però era lunga la strada
e quando indietro ha guardato
era rimasto già solo, era rimasto già solo.
Ci siam... (Continues)
Tra amori ed utopie sono in molti ad essersi spezzati le mani, e non solo quelle...
CI SIAM SPEZZATI LE MANI
Guardate quelle sue mani
larghe ma vuote di fatti,
guardate dentro i suoi occhi
pieni di sole parole, pieni di sole parole.
Gli anni migliori ha passato
ad imparar che il coraggio
non sempre porta vantaggio,
è sempre meglio aspettare, è sempre meglio aspettare.
Ci siam spezzati le mani
a coltivare dei fiori,
ad innalzare cartelli,
a predicare l'amore.
C'era una donna e gli disse:
«Vieni, conosco la strada,
però ci vuole coraggio
e non ti devi fermare, e non ti devi fermare».
E incominciò a camminare,
però era lunga la strada
e quando indietro ha guardato
era rimasto già solo, era rimasto già solo.
Ci siam... (Continues)
Bernart Bartleby 2014/1/2 - 14:25
Ammenta
[1993]
Dal disco intitolato “Boghes de pedra”
Una canzone contro le basi e i poligoni militari in Sardegna. Vi si fa riferimento anche alla cosiddetta “rivolta di Pratobello” in Barbagia quando, nel giugno del 1969, la popolazione di Orgosolo protestò contro un reparto dell'Esercito Italiano che aveva occupato un'area del territorio comunale adibita a pascolo libero, con l'intenzione di creare un nuovo poligono di tiro e addestramento. Dopo alcuni giorni di occupazione l'esercito si ritirò.
Si veda al proposito, e per maggiori informazioni sull’episodio, la canzone Pratobello di Niccolò Giuseppe Rubanu.
Credo infine che gli ultimi versi si riferiscano alla costellazione di Orione e ai sui “Re Magi”, tre delle stelle più brillanti dell’intera volta celeste. E’ proprio dalle Istentàles (“stelle brillanti”?) che prende il nome un altro importante gruppo musicale sardo già presente sulla CCG con diverse canzoni.
Dal disco intitolato “Boghes de pedra”
Una canzone contro le basi e i poligoni militari in Sardegna. Vi si fa riferimento anche alla cosiddetta “rivolta di Pratobello” in Barbagia quando, nel giugno del 1969, la popolazione di Orgosolo protestò contro un reparto dell'Esercito Italiano che aveva occupato un'area del territorio comunale adibita a pascolo libero, con l'intenzione di creare un nuovo poligono di tiro e addestramento. Dopo alcuni giorni di occupazione l'esercito si ritirò.
Si veda al proposito, e per maggiori informazioni sull’episodio, la canzone Pratobello di Niccolò Giuseppe Rubanu.
Credo infine che gli ultimi versi si riferiscano alla costellazione di Orione e ai sui “Re Magi”, tre delle stelle più brillanti dell’intera volta celeste. E’ proprio dalle Istentàles (“stelle brillanti”?) che prende il nome un altro importante gruppo musicale sardo già presente sulla CCG con diverse canzoni.
Intendhe tzoccu de sas bombas in Lula
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/2 - 13:49
Cantendhe pro non pranghere
[1993]
Dal disco intitolato “Boghes de pedra”
Dal disco intitolato “Boghes de pedra”
Una gherra infernale nos istan preparendhe e cren de fagher assu.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/2 - 12:52
Tango Atlantico
1986
Big world
Big world
It's Christmas time again
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/1/1 - 23:31
Song Itineraries:
Falklands (Malvinas) War
La nuova Lega
[1972]
Da «Apro gli occhi di donna su 'sta vita»
Aggiornamento de La Lega (Sebben che siamo donne)...
Da «Apro gli occhi di donna su 'sta vita»
Aggiornamento de La Lega (Sebben che siamo donne)...
Ci siam prese per la mano e in catena
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/1 - 20:36
People Have The Power
per me "and the shepherds and the soldiers"
(lay beneath the stars
exchanging visions)
ha più senso traducendo "e i pastori e i soldati" o "i condottieri/comandanti e i soldati" dove pastori ha un senso molto largo, può significare "coloro che guidano i greggi" come anche condottieri o "coloro che guidano"; "and laying arms" "e deponendo gli stemmi": arms può essere il plurale di arm-braccio, ma arms sono anche gli stemmi, i gagliardetti dietro cui si schierano gli eserciti
(lay beneath the stars
exchanging visions)
ha più senso traducendo "e i pastori e i soldati" o "i condottieri/comandanti e i soldati" dove pastori ha un senso molto largo, può significare "coloro che guidano i greggi" come anche condottieri o "coloro che guidano"; "and laying arms" "e deponendo gli stemmi": arms può essere il plurale di arm-braccio, ma arms sono anche gli stemmi, i gagliardetti dietro cui si schierano gli eserciti
roberto 2014/1/1 - 19:50
Di u populu
[2013]
1973-2013 Altri Menti
Parolle: Ghjuvan' Federicu Terrazzoni
Musica: Jean-do Leca
1973-2013 Altri Menti
Parolle: Ghjuvan' Federicu Terrazzoni
Musica: Jean-do Leca
Sentu batta i rimori
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/1 - 15:03
Song Itineraries:
Corsica: Colonialism, Repression and Struggle
Madiba
[2013]
Parolle: Alanu Di Meglio
Musica: Bruno Susini
1973-2013 Altrimenti
Parolle: Alanu Di Meglio
Musica: Bruno Susini
1973-2013 Altrimenti
Madiba...
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/1 - 14:30
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Als Franco Spanien überfiel (Bataillon Edgar André)
EL BATALLÓN EDGAR ANDRÉ
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/1 - 10:53
Himno del Batallón Mateottí
[1936]
Parole di José Santacreu, ufficiale dell’esercito repubblicano, commissario politico del battaglione intitolato a Giacomo Matteotti.
Musica di Abelardo Mus i Sanahuja, conosciuto come Abel Mus (1907-1983), violinista, pedagoggo e compositore valenziano.
Il battaglione delle Brigate internazionali intitolato al nostro Giacomo Matteotti nacque nel 1936 da una scissione avvenuta all’interno della Colonna Italiana a causa dei soliti, frequenti contrasti tra le diverse anime, quella anarchica e quella comunista prime fra tutte. Nel «Matteotti» confluirono socialisti e comunisti, che nella Colonna Italiana si erano trovati in minoranza. Ma pochi mesi dopo il battaglione si sciolse nella Brigata Garibaldi.
Eredi di quel battaglione, che combattè a Teruel, a Carrascal di Huesca e a Madrid, furono le «Brigate Matteotti», formazioni partigiane legate al Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP).
Parole di José Santacreu, ufficiale dell’esercito repubblicano, commissario politico del battaglione intitolato a Giacomo Matteotti.
Musica di Abelardo Mus i Sanahuja, conosciuto come Abel Mus (1907-1983), violinista, pedagoggo e compositore valenziano.
Il battaglione delle Brigate internazionali intitolato al nostro Giacomo Matteotti nacque nel 1936 da una scissione avvenuta all’interno della Colonna Italiana a causa dei soliti, frequenti contrasti tra le diverse anime, quella anarchica e quella comunista prime fra tutte. Nel «Matteotti» confluirono socialisti e comunisti, che nella Colonna Italiana si erano trovati in minoranza. Ma pochi mesi dopo il battaglione si sciolse nella Brigata Garibaldi.
Eredi di quel battaglione, che combattè a Teruel, a Carrascal di Huesca e a Madrid, furono le «Brigate Matteotti», formazioni partigiane legate al Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP).
Audaces, bravos leones,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2013/12/31 - 23:56
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Construção
Anna Identici!
Versione risalente al 1970, adattamento italiano di Sergio Bardotti, nel disco collettivo intitolato "Canzone amore mio (Il lavoro)"
Versione risalente al 1970, adattamento italiano di Sergio Bardotti, nel disco collettivo intitolato "Canzone amore mio (Il lavoro)"
Bernart Bartleby 2013/12/31 - 22:48
אין אַלע גאַסן אָדער הײ, הײ, דאַלױ פּאָליצײ
Anonymous
concordo la stupidita' del fascista russo,sopratutto se si sa cosa erano le centurie nere e la zona di residenza per gli ebrei prima della rivoluzione del 1917
antonio 2013/12/31 - 19:03
Luglio, agosto, settembre (nero)
La cover in italiano del musicista giapponese Jyonson Tsu. Chapeau! Sarebbe difficilissima anche per un italiano, e lui certamente l'italiano non lo sa... Sempre del buon Jyonson Tsu si ascolti anche la sua versione de L'Elefante Bianco.
Bernart Bartleby 2013/12/31 - 18:06
Reggio la rabbia esplode
Bravi compagni!
Io lho sentita dal "Canzoniere delle Lame" molti anni or sono
Io lho sentita dal "Canzoniere delle Lame" molti anni or sono
lucio 2013/12/31 - 17:57
×
In «Canti della Resistenza italiana», a cura di Anton Virgilio Savona e Michele L. Straniero, 1985.
C’è una ridondante iconografia resistenziale che ci mostra sempre i partigiani su vette immacolate farsi largo tra metri di neve, il freddo ed il gelo come compagni, le dita intirizzite sul freddo metallo dell’arma... Sembra di sentirli cantare quei partigiani, per farsi forza e coraggio, col fiato che si condensa subito nell’aria gelida, e cantano con accenti che vanno dal piemontese, al lombardo, al veneto, tutt’al più di un qualche dialetto tosco-emiliano... Insomma, la Resistenza, la lotta contro i nazifascisti è stata al nord, al centro-sud c’erano gli americani, il sole, il mare (spaghetti & mandolino) e i soliti meridionali buoni a nulla...
L’è mica ver!
Vogliamo parlare delle «Quattro giornate di Napoli»?
Vogliamo parlare della misconosciuta «battaglia del Bosco Martese»... (Continues)