Club Foot
One take control of me you're messing with the enemy said it's
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/1/15 - 23:20
Song Itineraries:
Prague Spring 1968
Βελζεβούλ
Velzevoúl
Στίχοι: Κώστας Τριπολίτης
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Πρώτη εκτέλεση: Γιώργος Νταλάρας
Δίσκο: Συγνώμη για την άμυνα, 1992
Testo di Kostas Tripolitis
Musica di Thanos Mikroutsikos
Prima interpretazione di Yorgos Dalaras
Disco: Συγνώμη για την άμυνα ("Scusate se mi difendo"), 1992
Στίχοι: Κώστας Τριπολίτης
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Πρώτη εκτέλεση: Γιώργος Νταλάρας
Δίσκο: Συγνώμη για την άμυνα, 1992
Testo di Kostas Tripolitis
Musica di Thanos Mikroutsikos
Prima interpretazione di Yorgos Dalaras
Disco: Συγνώμη για την άμυνα ("Scusate se mi difendo"), 1992
Χτύπησε το κουδούνι μου χάραμα ο Βελζεβούλ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2014/1/15 - 21:50
Song Itineraries:
The Devil
A Nanni Sulis II
[Intorno al 1895?]
Versi del grande poeta sardo che fanno seguito a Naneddu meu, entrambe nella raccolta “Poesias” pubblicata nel 1899.
Nell’album intitolato “E prite tottu custu” dei Tenore San Gavino di Oniferi, Nuoro, che comunque ne cantano solo la prima parte, quella più intima (fino al punto che ho indicato con *)
Più interessante – almeno dal punto di vista delle CCG – la seconda parte della poesia, quella in cui Mereu, dal suo letto di sofferenza, si scaglia con violenta energia contro i ricchi, i padroni, i “vandali continentali” e i loro sgherri… Non manca nemmeno una strigliata ai carabinieri, corpo di cui peraltro il poeta fece parte per ben 5 anni…
Versi del grande poeta sardo che fanno seguito a Naneddu meu, entrambe nella raccolta “Poesias” pubblicata nel 1899.
Nell’album intitolato “E prite tottu custu” dei Tenore San Gavino di Oniferi, Nuoro, che comunque ne cantano solo la prima parte, quella più intima (fino al punto che ho indicato con *)
Più interessante – almeno dal punto di vista delle CCG – la seconda parte della poesia, quella in cui Mereu, dal suo letto di sofferenza, si scaglia con violenta energia contro i ricchi, i padroni, i “vandali continentali” e i loro sgherri… Non manca nemmeno una strigliata ai carabinieri, corpo di cui peraltro il poeta fece parte per ben 5 anni…
Eccomi dae nou a t'infadare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/15 - 15:11
Mi Buenos Aires querido
[1962]
Versi del grande poeta argentino, deceduto a Città del Messico il 14 gennaio 2014, dalla raccolta intitolata “Gotán” (cioè “Tango”, con una trasposizione delle sillabe propria del lunfardo… Il titolo è lo stesso di una celebre canzone di Carlos Gardel e Alfredo le Pera).
Musica di Juan Carlos Baglietto che reintitolò il brano dalla sua prima strofa, “Sentado al borde de una silla desfondada”, nel disco “Modelo para armar” del 1985.
“Mi Buenos Aires querido / cuando yo te vuelva a ver / no habrás más pena ni olvido…”, cantava Gardel. Invece in questa sua analoga dichiarazione d’amore alla città natale si sente tutta la pena e la sofferenza di Juan Gelman per il buio dei suoi tempi, quasi un presentimento delle tenebre che avrebbero di lì a poco tragicamente avvolto l’Argentina ed il poeta stesso con la sua famiglia. Detto che l’intero 900 è stato per l’Argentina un secolo di continua... (Continues)
Versi del grande poeta argentino, deceduto a Città del Messico il 14 gennaio 2014, dalla raccolta intitolata “Gotán” (cioè “Tango”, con una trasposizione delle sillabe propria del lunfardo… Il titolo è lo stesso di una celebre canzone di Carlos Gardel e Alfredo le Pera).
Musica di Juan Carlos Baglietto che reintitolò il brano dalla sua prima strofa, “Sentado al borde de una silla desfondada”, nel disco “Modelo para armar” del 1985.
“Mi Buenos Aires querido / cuando yo te vuelva a ver / no habrás más pena ni olvido…”, cantava Gardel. Invece in questa sua analoga dichiarazione d’amore alla città natale si sente tutta la pena e la sofferenza di Juan Gelman per il buio dei suoi tempi, quasi un presentimento delle tenebre che avrebbero di lì a poco tragicamente avvolto l’Argentina ed il poeta stesso con la sua famiglia. Detto che l’intero 900 è stato per l’Argentina un secolo di continua... (Continues)
Sentado al borde de una silla desfondada,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/15 - 14:25
Song Itineraries:
Argentinian military dictatorship 1976-1982. The desaparecidos
Attila József: Külvárosi éj
[1932]
Poesia di Attila József
A poem by Attila József
Se prendessi il via, temo che questo sito diventerebbe un ricettacolo delle poesie di Attila József; ma almeno una, un'altra sola, ce la voglio e ce la devo mettere. Questa. La „Notte di sobborgo”. Del 1932. Accingendomene a parlare dopo averla tradotta, mi accorgo che mi è molto difficile farlo. Troppe, troppe cose in testa; ma ci proverò.
Quando conobbi questa poesia, avevo circa sedici anni e avevo appena cominciato a imparare l'ungherese nel modo che, in questo sito, raccontai una volta proprio a un magiaro che vi era capitato. L'effetto che una poesia del genere può fare su un ragazzo di quell'età, è facilmente immaginabile, ma c'era di più. Io, certamente, non vivevo allora e non ho mai vissuto in un quartiere operaio e povero; ma mio padre sì. Nato, vissuto e lavorato a partire dai suoi tredici anni. In fabbrica a tredici... (Continues)
Poesia di Attila József
A poem by Attila József
Se prendessi il via, temo che questo sito diventerebbe un ricettacolo delle poesie di Attila József; ma almeno una, un'altra sola, ce la voglio e ce la devo mettere. Questa. La „Notte di sobborgo”. Del 1932. Accingendomene a parlare dopo averla tradotta, mi accorgo che mi è molto difficile farlo. Troppe, troppe cose in testa; ma ci proverò.
Quando conobbi questa poesia, avevo circa sedici anni e avevo appena cominciato a imparare l'ungherese nel modo che, in questo sito, raccontai una volta proprio a un magiaro che vi era capitato. L'effetto che una poesia del genere può fare su un ragazzo di quell'età, è facilmente immaginabile, ma c'era di più. Io, certamente, non vivevo allora e non ho mai vissuto in un quartiere operaio e povero; ma mio padre sì. Nato, vissuto e lavorato a partire dai suoi tredici anni. In fabbrica a tredici... (Continues)
A mellékudvarból a fény
(Continues)
(Continues)
2014/1/15 - 13:49
Töredék
[1944]
Versi del poeta ungherese Rádnoti Miklós.
Musica di Faggyas László, chitarrista, che con F. Sipos Bea, violinista, compone ilduo ungherese degli Hangraforgó.
Miklós Rádnoti (1909-1944) aveva studiato filosofia, voleva insegnare, ma gli fu impedito perché ebreo. Perseguitato, rinchiuso in diversi campi di concentramento, fu eliminato al Abda, nell’Ungheria nordoccidentale, al confine con Austria e Slovacchia.
Nei suoi vestiti, rintracciati in una fossa comune, fu trovato il suo ultimo taccuino di versi.
Questi furono scritti il 9 maggio del 1944, poche settimane prima di finire fucilato.
Versi del poeta ungherese Rádnoti Miklós.
Musica di Faggyas László, chitarrista, che con F. Sipos Bea, violinista, compone ilduo ungherese degli Hangraforgó.
Miklós Rádnoti (1909-1944) aveva studiato filosofia, voleva insegnare, ma gli fu impedito perché ebreo. Perseguitato, rinchiuso in diversi campi di concentramento, fu eliminato al Abda, nell’Ungheria nordoccidentale, al confine con Austria e Slovacchia.
Nei suoi vestiti, rintracciati in una fossa comune, fu trovato il suo ultimo taccuino di versi.
Questi furono scritti il 9 maggio del 1944, poche settimane prima di finire fucilato.
Oly korban éltem én e földön,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/15 - 10:25
Un cielo mucho mas claro
No hay patrón en Zanon
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/15 - 09:10
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Chi ha portato quei fiori per Mara Cagol?
E un fiore ed una canzone per quei carabinieri no?
(cesare)
(cesare)
Se cerchi canzoni sui carabinieri, ti suggeriamo di andare qui. Questo non è il sito adatto per canzoni su uomini in divisa il cui lavoro è fare "signorsì". Saluti.
2014/1/14 - 23:23
We are specially pleased to welcome into AWS an old friend present in (and protagonist of) dozens of songs: the Devil. Yes, him, Satan in person, to whom we have dedicated a special song itinerary.
Riccardo Venturi 2014/1/14 - 18:00
Devil In The Business Class
Satana è però direttamente intervenuto in questa pagina, lasciandola fin dal 2 luglio 2009 con il titolo "Bussinness class" e la traduzione "Businnes class" !
Faust Caligari (RV's Alterego for this song itinerary) 2014/1/14 - 16:35
L’excision
Parole e musica di Claude Michel, cantante ed accordeonista bretone.
Nel disco intitolato “Pourtant je t'aimais”
Testo trovato su Ni putes, ni soumises
Come per On dirait que c'est normal di Jeanne Cherhal, avrei voluto, come al mio solito, corredare la pagina di qualche immagine, ma non sono riuscito nell’intento, tanta è la violenza e l’orrore che certe foto restituiscono… Da sentirsi male…
Nel disco intitolato “Pourtant je t'aimais”
Testo trovato su Ni putes, ni soumises
Come per On dirait que c'est normal di Jeanne Cherhal, avrei voluto, come al mio solito, corredare la pagina di qualche immagine, ma non sono riuscito nell’intento, tanta è la violenza e l’orrore che certe foto restituiscono… Da sentirsi male…
Bien caché pour pas qu’on le blesse
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/14 - 14:06
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Nasrine
Parole e musica di Claude Michel, cantante ed accordeonista bretone.
Nel disco intitolato “Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?”
Testo trovato su Ni putes, ni soumises
Credo che con “tchadri” in Francia s’intenda il burqa, uno dei vari tipi di copertura che le diverse tradizioni islamiche impongono alle donne (hijab, khimar, jilbab, niqab, abaya, chador,…)
Nel disco intitolato “Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?”
Testo trovato su Ni putes, ni soumises
Credo che con “tchadri” in Francia s’intenda il burqa, uno dei vari tipi di copertura che le diverse tradizioni islamiche impongono alle donne (hijab, khimar, jilbab, niqab, abaya, chador,…)
Nasrine, t’as bientôt 16 ans
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/14 - 13:42
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Fait divers
Parole e musica di Claude Michel, cantante ed accordeonista bretone.
Nel disco intitolato “Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?”
Testo trovato su Ni putes, ni soumises
Nel disco intitolato “Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?”
Testo trovato su Ni putes, ni soumises
Il n'y avait qu' deux mois, qu'elle vivait avec lui
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/14 - 13:23
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Niente scuse
2012
Cuori e confini
Cuori e confini
E dico a te a te che come me
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/1/14 - 11:24
Song Itineraries:
War on Earth
Ultimo discorso registrato
Il processo è avvenuto nell'aprile del '76 per cui ci sta temporalmente. Il brano dedicato a Tenco è "Festival", sempre contenuto nello stesso album.
2014/1/14 - 01:20
Ticho
Visto, Riccardo? Bastava non aver furia...
Qualche giorno fa ho scoperto questa pagina che tra le canzoni in lingua ceca mi era sfuggita, e subito accolgo il tuo appello dell'ormai lontano 2008. Fra pochi giorni c'è l'anniversario della morte di Jan Palach, quindi siamo anche in tema.
Spero di esser riuscita a rendere un po' l'idea di questo testo che non è dei più semplici, pieno di costruzioni poetiche e con qualche gioco di parole. Insomma, almeno ci ho provato, assumendo il rischio delle possibili critiche “nicoletiane” in quanto anch'io traduco in una lingua che non è la mia... :)
Qualche giorno fa ho scoperto questa pagina che tra le canzoni in lingua ceca mi era sfuggita, e subito accolgo il tuo appello dell'ormai lontano 2008. Fra pochi giorni c'è l'anniversario della morte di Jan Palach, quindi siamo anche in tema.
Spero di esser riuscita a rendere un po' l'idea di questo testo che non è dei più semplici, pieno di costruzioni poetiche e con qualche gioco di parole. Insomma, almeno ci ho provato, assumendo il rischio delle possibili critiche “nicoletiane” in quanto anch'io traduco in una lingua che non è la mia... :)
SILENZIO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Stanislava 2014/1/13 - 22:54
Mattmark
Un altra canzone sulla tragedia di Mattmark.
Luigi Grechi Dal LP:Accusato di libertà. 1976
Luigi Grechi Dal LP:Accusato di libertà. 1976
Fa più caldo stasera
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcello Ambu 2014/1/13 - 20:32
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
On dirait que c'est normal
[2006]
Parole e musica di Albin de la Simone (1970-), autore, compositore ed interprete francese.
Nel disco della Cherhal intiolato «L’Eau»
Una canzone contro escissione ed infibulazione, pratiche di mutilazione genitale femminile ancora purtroppo grandemente praticate in molti paesi africani.
Volevo mettere una foto a commento, ma mi sono quasi sentito male e ci ho rinunciato...
Parole e musica di Albin de la Simone (1970-), autore, compositore ed interprete francese.
Nel disco della Cherhal intiolato «L’Eau»
Una canzone contro escissione ed infibulazione, pratiche di mutilazione genitale femminile ancora purtroppo grandemente praticate in molti paesi africani.
Volevo mettere una foto a commento, ma mi sono quasi sentito male e ci ho rinunciato...
Il suffit que tu te réveilles
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 19:21
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Brest, janvier 2002
[2002]
Parole e musica di Claude Michel.
Nel disco intitolato «Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?»
Parole e musica di Claude Michel.
Nel disco intitolato «Mais qu'est-ce qu'elles veulent encore?»
A Brest cette nuit-là, il fait humide et froid
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 18:55
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Les Penn Sardin
Parole di Claude Michel
Musica di Jean-Pierre Dovilliers
Nel disco della Michel intitolato «Toi mon accordéon»
Come la poesia di Jacques Prévert intitolata Chanson des sardinières, ecco un’altra canzone - non so dire l’anno di composizione ma è piuttosto recente, benchè l’autrice sia già ultra-settantenne... - dedicata al grande e coraggioso e vittorioso sciopero delle «teste di sardina» (per via forse delle cuffie che portavano in capo per motivi d’igiene, o forse per via del lavoro che facevano, che cominciava con la decapitazione e la pulizia dei pesci), le operaie delle oltre 20 industrie conserviere che negli anni 20 del secolo scorso sorgevano a Douarnenez, in Bretagna, dove veniva lavorata la quasi totalità delle sardine atlantiche.
Nel novembre del 1924 quelle donne decisero che era l’ora di finirla con lo sfruttamento, che volevano una paga migliore e oraria, non più a cottimo,... (Continues)
Musica di Jean-Pierre Dovilliers
Nel disco della Michel intitolato «Toi mon accordéon»
Come la poesia di Jacques Prévert intitolata Chanson des sardinières, ecco un’altra canzone - non so dire l’anno di composizione ma è piuttosto recente, benchè l’autrice sia già ultra-settantenne... - dedicata al grande e coraggioso e vittorioso sciopero delle «teste di sardina» (per via forse delle cuffie che portavano in capo per motivi d’igiene, o forse per via del lavoro che facevano, che cominciava con la decapitazione e la pulizia dei pesci), le operaie delle oltre 20 industrie conserviere che negli anni 20 del secolo scorso sorgevano a Douarnenez, in Bretagna, dove veniva lavorata la quasi totalità delle sardine atlantiche.
Nel novembre del 1924 quelle donne decisero che era l’ora di finirla con lo sfruttamento, che volevano una paga migliore e oraria, non più a cottimo,... (Continues)
Il fait encore nuit, elles sortent et frissonnent,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 18:27
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Chanson des sardinières
[1946?]
Versi del grande poeta francese, prima nella raccolta collettiva intitolata "Le Cheval de Trois" (con André Verdet e André Virel, 1946) poi in "Spectacle" (1949)
Musica composta da Hervé Krief, chitarrista francese, per lo spettacolo “Prévert et champs de revolte”
Una canzone sicuramente ispirata alla “grève des sardinières” di Douarnenez, Bretagna, del 1924.
La lavorazione delle sardine – così come tante lavorazioni manifatturiere – era quasi esclusivamente femminile, donne sfruttate e malpagate e che per giunta, oltre a dover naturalmente pensare a casa e figli, erano anche mogli di pescatori e dunque tenute anche alla non facile e faticosa riparazione di reti e vele. Nel novembre del 1924 le “Penn sardines”, le “teste di pesce” scesero in sciopero e, nonostante le minacce e gli attentati da parte di provocatori prezzolati dai padroni, riuscirono a spuntarla: da quel momento... (Continues)
Versi del grande poeta francese, prima nella raccolta collettiva intitolata "Le Cheval de Trois" (con André Verdet e André Virel, 1946) poi in "Spectacle" (1949)
Musica composta da Hervé Krief, chitarrista francese, per lo spettacolo “Prévert et champs de revolte”
Una canzone sicuramente ispirata alla “grève des sardinières” di Douarnenez, Bretagna, del 1924.
La lavorazione delle sardine – così come tante lavorazioni manifatturiere – era quasi esclusivamente femminile, donne sfruttate e malpagate e che per giunta, oltre a dover naturalmente pensare a casa e figli, erano anche mogli di pescatori e dunque tenute anche alla non facile e faticosa riparazione di reti e vele. Nel novembre del 1924 le “Penn sardines”, le “teste di pesce” scesero in sciopero e, nonostante le minacce e gli attentati da parte di provocatori prezzolati dai padroni, riuscirono a spuntarla: da quel momento... (Continues)
Tournez tournez
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/13 - 16:15
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Elegia żydowskich miasteczek
c'è qualcosa che non va...stanotte ho sentito un voce roca di un usignolo; a metà gennaio??? in Polonia? cazzo!
krzyś 2014/1/13 - 04:04
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Testo e musica: Kasabian
Prima traccia dell'album "Kasabian"
La canzone fu dedicata alla memoria di Jan Palach
Testo dal sito ufficiale