E un fiore ed una canzone per quei carabinieri no?
(cesare)
Se cerchi canzoni sui carabinieri, ti suggeriamo di andare qui. Questo non è il sito adatto per canzoni su uomini in divisa il cui lavoro è fare "signorsì". Saluti.
Riprodotta da: Folco Tempesti, La letteratura ungherese, p. 242. Edizioni Sansoni/Accademia, Firenze-Milano 1969, Collana "Le letterature del mondo", 25.
La lettura italiana (non di questa traduzione) di Luigi Vannucchi
Ho inserito il testo in caratteri tibetani, che io vedo perfettamente (evidentemente il mio pc supporta tali caratteri, ma ho installati una quarantina di alfabeti). Ad ogni modo, esattamente come fa la pagina Wikipedia, ho lasciato anche l'immagine .gif accanto al testo riportato nei fonts tibetani. Ne ho approfittato anche per: a) riportare il titolo in caratteri tibetani (ma lasciando ovviamente anche il "Gyallu"); b) inserire il video, che ci svela un canto di grandissima bellezza. Insomma, pur essendo un inno non somiglia neanche un po'a "Fratelli d'Italia"; c) Inserire altre traslitterazioni (il tibetano sembra essere la lingua con le maggiori discrepanze di traslitterazione esistenti al mondo!) e altre traduzioni. Grazie naturalmente a Bernart per la fatica.
Nicht autorisierte Übersetzung vom Tibetischen Zentrum Hamburg
(de.wikipedia)
Laßt das strahlende Licht der kostbaren Buddhalehren scheinen, denn sie sind die Goldmine aller Hoffnungen für Glück und Wohlhaben in diesem Leben wie in der endgültigen Befreiung. (Continues)
L'esecuzione e anche il semplice canto dell'inno nazionale tibetano sono severamente proibiti nella Repubblica Popolare Cinese. Del resto, anche la consultazione della Wikipedia in cinese è proibita nella Repubblica Popolare Cinese. [CCG/AWS Staff]
Satana è però direttamente intervenuto in questa pagina, lasciandola fin dal 2 luglio 2009 con il titolo "Bussinness class" e la traduzione "Businnes class" !
Faust Caligari (RV's Alterego for this song itinerary) 2014/1/14 - 16:35
Pensa, Riccardo, che son entrato nel sito a quest'ora del mattino, perché, rimuginando al risveglio le impressioni della sera prima, mi sono paralizzato all'idea di avere sbagliato l'ortografia di κενός: sai, uno quei lampi maligni che ti avvertivano dello strafalcione lasciato nel compito in classe cinque minuti dopo averlo consegnato. E volevo inviarti una supplica, perché mi mettessi le cose a posto (tu, peraltro, sai che non sono forte in ortografia: è il mio lato più autenticamente greco). E invece ho trovato già tutto sistemato: grazie. E grazie anche della affascinante, secolare e sotterranea storia di una parola che ci regali, partendo da una curiosità per quella che mi sembrava una semplice coincidenza.
Rincaro: in greco, per dire che uno ha l'aria ingrugnata, si dice che ha il μούτρο, e ricordo che mio padre (che era di Cameri, vicino a Novara, un posto dove si parlava una lingua... (Continues)
(cesare)