Only an Expert
[2007/2010]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Homeland”
Una canzone dedicata ai cosiddetti - autoproclamatisi o proclamati non si sa mai da chi - “esperti”, tipo quelli che vanno in cerca di armi di distruzione di massa, non le trovano, e poi dichiarano che non averle trovate non vuol dire che non ci siano... Oppure quelli che dicono che il riscaldamento globale è un falso problema, anche se poi la gente muore come mosche sotto uragani sempre più frequenti e sempre più violenti... Oppure quelli che dicono che non è un problema se quel tal regime ammazza e tortura la propria gente, la imprigiona senza imputazione e senza processo e la fa condannare da tribunali speciali... Oppure quelli che sostengono che il bombardamento, la distruzione o l’invasione di un altro paese non siano affatto un problema...
D’altra parte, se non lo sanno gli “esperti”, cosa volete che ne capisca l’uomo comune?!?
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Homeland”
Una canzone dedicata ai cosiddetti - autoproclamatisi o proclamati non si sa mai da chi - “esperti”, tipo quelli che vanno in cerca di armi di distruzione di massa, non le trovano, e poi dichiarano che non averle trovate non vuol dire che non ci siano... Oppure quelli che dicono che il riscaldamento globale è un falso problema, anche se poi la gente muore come mosche sotto uragani sempre più frequenti e sempre più violenti... Oppure quelli che dicono che non è un problema se quel tal regime ammazza e tortura la propria gente, la imprigiona senza imputazione e senza processo e la fa condannare da tribunali speciali... Oppure quelli che sostengono che il bombardamento, la distruzione o l’invasione di un altro paese non siano affatto un problema...
D’altra parte, se non lo sanno gli “esperti”, cosa volete che ne capisca l’uomo comune?!?
Now only an expert can deal with the problem
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 8/9/2013 - 21:22
When the War Is Over
1973
Roll on Ruby
Roll on Ruby
When the war is over, we can be kind again
(continuer)
(continuer)
envoyé par donquijote82 8/9/2013 - 18:58
Damned Religion
[2009]
Lyrics & Music by Michael Stützer and Søren Adamsen
Album: When Death Comes
Lyrics & Music by Michael Stützer and Søren Adamsen
Album: When Death Comes
Your morals -are not my morals
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 8/9/2013 - 15:08
Explicit
[2003]
Lyrics and Music by ILLigitt (feat. SK)
Album: ILLigittimate Writtens
It's basically a song about the war and what's going on in the world. I know a lot of people are going to talk shit about it, but I don't care. These are things that need to be said.
Lyrics and Music by ILLigitt (feat. SK)
Album: ILLigittimate Writtens
It's basically a song about the war and what's going on in the world. I know a lot of people are going to talk shit about it, but I don't care. These are things that need to be said.
[ILLigitt:]
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 8/9/2013 - 10:10
Dark Time in the Revolution
[2007/2010]
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Homeland”
Nel 1776 Thomas Paine pubblicava anonimamente (firmandosi “Written by an Englishman”) il suo “Common Sense”, riflessione sulla improcrastinabile necessità per gli americani di ottenere l’indipendenza dalla Gran Bretagna: “Ha un senso, una logica che un’isola domini tutto un continente?”
La domanda che si pose Paine viene qui attualizzata dalla Anderson: “Ha un senso, una logica che un paese domini il mondo? Benvenuti nella notte americana, un’oscurità dove ricompaiono dappertutto cose da Medioevo, cose che si credevano scomparse per sempre: decapitazioni, impiccagioni e persone in gabbia...”
Mi pare che la domanda della Anderson sia molto cocente in questi giorni, con il vento di guerra americano che soffia verso la già martoriata Siria, un vento di guerra che paradossalmente è alimentato da un personaggio fresco di un premio (ig)nobel per la pace...
Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Homeland”
Nel 1776 Thomas Paine pubblicava anonimamente (firmandosi “Written by an Englishman”) il suo “Common Sense”, riflessione sulla improcrastinabile necessità per gli americani di ottenere l’indipendenza dalla Gran Bretagna: “Ha un senso, una logica che un’isola domini tutto un continente?”
La domanda che si pose Paine viene qui attualizzata dalla Anderson: “Ha un senso, una logica che un paese domini il mondo? Benvenuti nella notte americana, un’oscurità dove ricompaiono dappertutto cose da Medioevo, cose che si credevano scomparse per sempre: decapitazioni, impiccagioni e persone in gabbia...”
Mi pare che la domanda della Anderson sia molto cocente in questi giorni, con il vento di guerra americano che soffia verso la già martoriata Siria, un vento di guerra che paradossalmente è alimentato da un personaggio fresco di un premio (ig)nobel per la pace...
The market keeps rising up. The big machines control the sea and the air
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 7/9/2013 - 23:47
Rosso levante e ponente
anonyme
Rosso a levante e ponente
(continuer)
(continuer)
envoyé par Giulia Taccagni 7/9/2013 - 15:50
يلا ارحل يا بشار
Nei due anni la guerra nella Repubblica Araba di Siria ha passato varie fasi, e la "libera informazione" ha fatto tutto quello che poteva per renderne incomprensibili gli sviluppi e per nascondere il più sostanziale di essi, che è dato dalla permanenza al potere di Bashar al Assad, dato per spacciato un giorno sì e l'altro pure per due anni ininterrotti.
Non è il caso di farne il riassunto qui: basterà dire che al momento attuale una guerriglia composita in cui sono parte considerevoli gruppi qaedisti e infiltrati sta muovendosi senza soste per il paese devastando allegramente le proprietà e le infrastrutture e rendendo invivibili le città. Si potrà immaginare con quale riscontro e con quale approvazione popolare.
Della "opposizione" e del "Libero Esercito Siriano" non si sente neanche più parlare dopo che tutti i tentativi fatti dagli interessati (Qatar, Emirati Arabi, Arabia Saudita e... (continuer)
Non è il caso di farne il riassunto qui: basterà dire che al momento attuale una guerriglia composita in cui sono parte considerevoli gruppi qaedisti e infiltrati sta muovendosi senza soste per il paese devastando allegramente le proprietà e le infrastrutture e rendendo invivibili le città. Si potrà immaginare con quale riscontro e con quale approvazione popolare.
Della "opposizione" e del "Libero Esercito Siriano" non si sente neanche più parlare dopo che tutti i tentativi fatti dagli interessati (Qatar, Emirati Arabi, Arabia Saudita e... (continuer)
Io non sto con Oriana 7/9/2013 - 12:47
Il est né le divin Enfant
Chanson française – Il est né le divin Enfant – Jean Yanne – 1982
Ah ! Lucien l'âne mon ami, aujourd'hui, je m'en vais te rapporter une fable... Non pas une fable d'Ésope ou de La Fontaine, emplie d'animaux et de proverbes, mais une fable en quelque sorte humaine. Une fable dont les personnages sont des êtres humains et bien évidemment, comme dans toutes les fables, des personnages inventés...
Voilà qui est intéressant et somme toute, qui nous rendra justice à nous les animaux. Mais, dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, n'appelle-t-on pas habituellement ce genre de récits des contes...
Bien évidemment. Les contes sont des fables où les personnages sont des humains. Ainsi en va-t-il des célèbres contes des mille une et une nuits. Donc, je précise : une fable du genre particulier appelé généralement « conte ».
En fait, fables ou contes, ce sont des histoires où il faudrait indiquer en... (continuer)
Ah ! Lucien l'âne mon ami, aujourd'hui, je m'en vais te rapporter une fable... Non pas une fable d'Ésope ou de La Fontaine, emplie d'animaux et de proverbes, mais une fable en quelque sorte humaine. Une fable dont les personnages sont des êtres humains et bien évidemment, comme dans toutes les fables, des personnages inventés...
Voilà qui est intéressant et somme toute, qui nous rendra justice à nous les animaux. Mais, dis-moi, Marco Valdo M.I. mon ami, n'appelle-t-on pas habituellement ce genre de récits des contes...
Bien évidemment. Les contes sont des fables où les personnages sont des humains. Ainsi en va-t-il des célèbres contes des mille une et une nuits. Donc, je précise : une fable du genre particulier appelé généralement « conte ».
En fait, fables ou contes, ce sont des histoires où il faudrait indiquer en... (continuer)
Il est né le divin enfant
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/9/2013 - 23:40
Uncle Sam
[1971 ]
Album :FOG ON THE TYNE
Album :FOG ON THE TYNE
The word of mouth has reached my ears
(continuer)
(continuer)
envoyé par donquijote82 6/9/2013 - 23:34
Parcours:
Déserteurs
Come un battito di ciglia
Testo: Franco Volpato
Sulle note della "Come sei veramente" di Giovanni Allevi
Una poesia dedicata a Marta Russo
Sulle note della "Come sei veramente" di Giovanni Allevi
Una poesia dedicata a Marta Russo
Un solo istante
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 6/9/2013 - 23:13
Parcours:
Armes, la guerre chez soi tous les jours
Ride the Lightning
1984
Ride the Lightning
Ride the Lightning
Guilty as charged
(continuer)
(continuer)
envoyé par donquijote82 6/9/2013 - 21:40
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
Uniontown
[2013]
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”
Una canzone che racconta del Bituminous Coal Miners' Strike a Uniontown, Pennsylvania, del 1894.
Ad una delle periodiche crisi finanziarie, quella del 1893 (“The Panic of 1893”, che al solito partì dagli USA e poi si abbattè anche sull’Europa), le compagnie minerarie fecero fronte nel modo consueto, con forti tagli degli stipendi dei lavoratori. La Union Mine Workers, il sindacato dei minatori, proclamò uno sciopero con l’obiettivo di ripristinare le paghe a prima del 1 maggio 1893. L’adesione fu massiccia: 180.000 minatori incrociarono le braccia tra Colorado, Illinois, Ohio, Pennsylvania e West Virginia.
Ma le legittime istanze dei lavoratori restarono completamente inascoltate e, dopo due mesi, la protesta degenerò in violenze tra scioperanti e guardie delle proprietà, tra scioperanti e crumiri.
Dappertutto... (continuer)
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”
Una canzone che racconta del Bituminous Coal Miners' Strike a Uniontown, Pennsylvania, del 1894.
Ad una delle periodiche crisi finanziarie, quella del 1893 (“The Panic of 1893”, che al solito partì dagli USA e poi si abbattè anche sull’Europa), le compagnie minerarie fecero fronte nel modo consueto, con forti tagli degli stipendi dei lavoratori. La Union Mine Workers, il sindacato dei minatori, proclamò uno sciopero con l’obiettivo di ripristinare le paghe a prima del 1 maggio 1893. L’adesione fu massiccia: 180.000 minatori incrociarono le braccia tra Colorado, Illinois, Ohio, Pennsylvania e West Virginia.
Ma le legittime istanze dei lavoratori restarono completamente inascoltate e, dopo due mesi, la protesta degenerò in violenze tra scioperanti e guardie delle proprietà, tra scioperanti e crumiri.
Dappertutto... (continuer)
We could start a fire
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 6/9/2013 - 12:53
Prisoner
[2013]
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”
Nell’album intitolato “Not Waving, But Drowning”
Do you know my name?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 6/9/2013 - 11:51
Charlie Birger Time
[2008]
Nell’album intitolato “Learn the Hard Way”
Un’allegra e tirata canzoncina power-pop (e, se si preferisce, pop-punk) da un poco noto gruppo di Carbondale, Illinois, per raccontare la storia singolare di un “outlaw” delle loro parti, Mr. Charles Birger.
In realtà “Charlie” di vero nome faceva Shachna Itzik Birger, il che rivela chiaramente che era di fede ebraica ed immigrato negli States dal lontano Impero Russo, da dove sul finire dell’800 scappavano in molti, ebrei e non, per via dei pogrom e della fame.
Arrivato nella “terra promessa” da bambino, insieme alla sua famiglia, nel 1901 Charlie Birger si arruolò. Sotto le armi si comportò sempre bene e fu poi “honorably discharged” nel 1904. Poi per un po’ fece il cowboy ed il minatore e infine, sposatosi, mise su un saloon a Williamson County, Illinois, proprio nel mentre il governo federale si apprestava a varare... (continuer)
Nell’album intitolato “Learn the Hard Way”
Un’allegra e tirata canzoncina power-pop (e, se si preferisce, pop-punk) da un poco noto gruppo di Carbondale, Illinois, per raccontare la storia singolare di un “outlaw” delle loro parti, Mr. Charles Birger.
In realtà “Charlie” di vero nome faceva Shachna Itzik Birger, il che rivela chiaramente che era di fede ebraica ed immigrato negli States dal lontano Impero Russo, da dove sul finire dell’800 scappavano in molti, ebrei e non, per via dei pogrom e della fame.
Arrivato nella “terra promessa” da bambino, insieme alla sua famiglia, nel 1901 Charlie Birger si arruolò. Sotto le armi si comportò sempre bene e fu poi “honorably discharged” nel 1904. Poi per un po’ fece il cowboy ed il minatore e infine, sposatosi, mise su un saloon a Williamson County, Illinois, proprio nel mentre il governo federale si apprestava a varare... (continuer)
A group’s gathering, it must be getting close
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 6/9/2013 - 10:18
Gagarin
MI dispiace contraddirvi, ma leggendo il poema dell'autore russo non vi è una parola plagiata o in comune con il testo di Baglioni.Ci vuole fantasia ma anche un pò di malizia e di cattiva fede per parlare di plagio. Al limite, ma anche in questo caso con beneficio di dubbio, si potrebbe parlare di libera ispirazione allo scritto.In molti casi si è "mutuato" come dite voi uno scritto per trovare ispirazione.Si vede che non siete musicisti e che di costruzione di un testo non ne sapete giustamente molto.
Glauco Giacchello 6/9/2013 - 01:28
Judge Harsh Blues
1928
Good morning judge, what may be my fine?
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 6/9/2013 - 00:04
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
Davide van de Sfroos: Akuaduulza
"Non potevo più guarda 'sta bela canzon nella traduzion storpia cozi, allor coressi 'li error più gross, specialment ne'la scriutur polaand
Grüiskot"
Grüiskot"
WODA SŁODKA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 5/9/2013 - 23:53
Samobójstwa
[1984]
Dal primo album "Nigdy!"
sito ufficiale http://www.moskwa.serpent.pl/
'mazza però come nel frattempo se sono officializati 'sti pank
Dal primo album "Nigdy!"
sito ufficiale http://www.moskwa.serpent.pl/
'mazza però come nel frattempo se sono officializati 'sti pank
Samobójstwa ciągle wkoło - by narodzić się na nowo
(continuer)
(continuer)
envoyé par krzyś 5/9/2013 - 21:27
Kiedy ucichną działa już
[2009]
Testo e musica: Kazik Staszewski
Dall'album: "hurra!!!"
dal sito ufficiale http://kult.art.pl/
Testo e musica: Kazik Staszewski
Dall'album: "hurra!!!"
dal sito ufficiale http://kult.art.pl/
Kiedy ucichną działa już
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 5/9/2013 - 20:09
Sobota
[2003]
Testo e musica: Andrzej Garczarek
Dall'album: "Drelichowa"
Una canzone molto tenera ma parecchio ironica, per il percorso: "Armi, la guerra in casa tutti i giorni".
Racconta in prima persona vicenda di uno che, aspettando il suo turno per farsi la barba da un barbiere di provincia munito di rasoio, legge sul giornale la notizia sulla strage causata a colpi di pistola da un tassista trentenne a Pittsburgh. L'uomo viene diagnosticato da primario dell'ospedale locale come "un caso di psicosi molto interessante". È dolce, perchè il narratore vuole solamente farsi bello per la sua amata, ma comincia a temere di non vederla mai più.
Testo e musica: Andrzej Garczarek
Dall'album: "Drelichowa"
Una canzone molto tenera ma parecchio ironica, per il percorso: "Armi, la guerra in casa tutti i giorni".
Racconta in prima persona vicenda di uno che, aspettando il suo turno per farsi la barba da un barbiere di provincia munito di rasoio, legge sul giornale la notizia sulla strage causata a colpi di pistola da un tassista trentenne a Pittsburgh. L'uomo viene diagnosticato da primario dell'ospedale locale come "un caso di psicosi molto interessante". È dolce, perchè il narratore vuole solamente farsi bello per la sua amata, ma comincia a temere di non vederla mai più.
Trzydziestoletni taksówkarz z Pittsburgh'a
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 5/9/2013 - 19:33
Parcours:
Armes, la guerre chez soi tous les jours
Panic in Babylon
[2004]
Testo: Lee "Scratch" Perry
Musica: Lee "Scratch" Perry & White Belly Rats
Dall'album omonimo
Sito ufficiale: http://www.lee-perry.com/
Testo: Lee "Scratch" Perry
Musica: Lee "Scratch" Perry & White Belly Rats
Dall'album omonimo
Sito ufficiale: http://www.lee-perry.com/
Panic, panic, panic, panic, panic, panic, panic
(continuer)
(continuer)
envoyé par krzyś 5/9/2013 - 09:18
Papierosy Biełomor-kanał
[1985]
Testo e musica: Jan Krzysztof Kelus
Dall'album "Kawał w bok od szosy głównej" [1999]
Sito dedicato al poeta
Belomorkanal è una marca di sigarette russe chiamate così (nel 1932) per commemorare la costruzione del canale Mar Bianco-Mar Baltico. Per la costruzione del canale vennero impiegati circa 150.000 prigionieri dei Gulag staliniani. Durante i lavori diverse migliaia di detenuti trovarono la morte. Per questo nella canzone il nome delle sigarette è paragonato a degli ipotetici "filtri Auschwitz".
Testo e musica: Jan Krzysztof Kelus
Dall'album "Kawał w bok od szosy głównej" [1999]
Sito dedicato al poeta
Belomorkanal è una marca di sigarette russe chiamate così (nel 1932) per commemorare la costruzione del canale Mar Bianco-Mar Baltico. Per la costruzione del canale vennero impiegati circa 150.000 prigionieri dei Gulag staliniani. Durante i lavori diverse migliaia di detenuti trovarono la morte. Per questo nella canzone il nome delle sigarette è paragonato a degli ipotetici "filtri Auschwitz".
Białomor eta prosta papiros
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 5/9/2013 - 08:13
Parcours:
L'Archipel du Goulag
Солдат
rielaborazione dei testi da:
http://www.tekstowo.pl/
http://www.tekstowo.pl/
JA ŻOŁNIERZEM
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 4/9/2013 - 23:15
La Toison d'Or
[1963]
Parole e musica di Jacques Brel.
Una canzone inedita, presente solo in raccolte come “Jacques Brel – Comme quand on était beau”, 2003.
Quello detto della “Toison d'or” è uno dei più antichi ordini cavallereschi, istituito nel 1430 da Filippo di Borgogna, detto “Il Buono”, per celebrare il proprio matrimonio con la principessa portoghese Isabella d'Aviz.
Quando nel 1747 Luigi XV re di Francia ricevette il titolo, ordinò all’orafo Pierre-André Jacquemin di modificare il gioiello emblema dell’ordine inserendovi un grande diamante blu, acquistato in India ed intagliato nel secolo precedente.
La “Toison d’or de la parure de couleur” fu rubata nel 1792, in piena Rivoluzione, insieme a centinaia di gioielli della corona. Non fu mai ritrovata ma il suo diamante blu, diversamente intagliato, ricomparve in Inghilterra alcuni decenni dopo nelle mani del collezionista di origine olandese... (continuer)
Parole e musica di Jacques Brel.
Una canzone inedita, presente solo in raccolte come “Jacques Brel – Comme quand on était beau”, 2003.
Quello detto della “Toison d'or” è uno dei più antichi ordini cavallereschi, istituito nel 1430 da Filippo di Borgogna, detto “Il Buono”, per celebrare il proprio matrimonio con la principessa portoghese Isabella d'Aviz.
Quando nel 1747 Luigi XV re di Francia ricevette il titolo, ordinò all’orafo Pierre-André Jacquemin di modificare il gioiello emblema dell’ordine inserendovi un grande diamante blu, acquistato in India ed intagliato nel secolo precedente.
La “Toison d’or de la parure de couleur” fu rubata nel 1792, in piena Rivoluzione, insieme a centinaia di gioielli della corona. Non fu mai ritrovata ma il suo diamante blu, diversamente intagliato, ricomparve in Inghilterra alcuni decenni dopo nelle mani del collezionista di origine olandese... (continuer)
Et vous conquistadors, navigateurs anciens,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 4/9/2013 - 21:05
Non voglio crescere mai
Segnalo per chi fosse interessato, visto che io non ci posso andare:
Spettacolo musicale dedicato a Don Andrea Gallo con la partecipazione di Bobo Rondelli e l'orchestrino
Spettacolo musicale dedicato a Don Andrea Gallo con la partecipazione di Bobo Rondelli e l'orchestrino
Silva 4/9/2013 - 15:25
Che ce ne frega de ‘sto Bashir?
Antiwar Songs Blog
Che ce ne frega de ‘sta guerra che ce ne frega de ‘sto Bashir Noi magnamo noi semo vivi che ce ne importa de ‘sto crumir! Questa filastrocca del nostro amico e collaboratore Krzysiek ci sembra fotografi benissimo la situazione relativa alla guerra civile siriana. Realmente non gliene frega nulla a nessuno. Chi “parteggiava” per […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 14:32:00
Mary Seacole Song
[2009]
Scritta da Richie Webb, commediografo e compositore inglese, autore di questa come delle altre canzoni del programma televisivo per bambini intitolato “Horrible Histories”, in onda tra il 2009 ed il 2013 sul canale Children’s BBC (CBBC).
Nella serie “Horrible Histories” Dominique Moore ha interpretato diverse figure di donne nere famose per il loro impegno politico e sociale, tra le quali Harriet Tubman, Rosa Parks e la giamaicana Mary Seacole (1805-1881).
Quest’ultima è molto meno conosciuta delle altre perchè quello che fece fu quasi totalmente offuscato dalla contemporanea presenza sul teatro della guerra di Crimea (1853-1856) di un altro personaggio, la bianchissima ed inglesissima Florence Nightingale (1820-1910, Ordine al Merito del Commonwealth e Royal Red Cross), considerata la fondatrice delle moderne scienze infermieristiche.
Entrambe le nostre si erano infatti... (continuer)
Scritta da Richie Webb, commediografo e compositore inglese, autore di questa come delle altre canzoni del programma televisivo per bambini intitolato “Horrible Histories”, in onda tra il 2009 ed il 2013 sul canale Children’s BBC (CBBC).
Nella serie “Horrible Histories” Dominique Moore ha interpretato diverse figure di donne nere famose per il loro impegno politico e sociale, tra le quali Harriet Tubman, Rosa Parks e la giamaicana Mary Seacole (1805-1881).
Quest’ultima è molto meno conosciuta delle altre perchè quello che fece fu quasi totalmente offuscato dalla contemporanea presenza sul teatro della guerra di Crimea (1853-1856) di un altro personaggio, la bianchissima ed inglesissima Florence Nightingale (1820-1910, Ordine al Merito del Commonwealth e Royal Red Cross), considerata la fondatrice delle moderne scienze infermieristiche.
Entrambe le nostre si erano infatti... (continuer)
Me name Mary Seacole, famous nurse
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 4/9/2013 - 14:29
Ballata della Guerra
Antiwar Songs Blog
Tristezza e ragnatele avvolgono le baracche, lontano, nelle trincee, sanguinano i padri E le madri si prostituiscono con la morte, nelle stalle, per un po’ di zucchero e un filone di pane. Yitsik Manger (1901-1969). Tel Aviv, inizio anni ’60. Yitsik Manger scrisse questa “Ballata della guerra” esattamente il 30 gennaio 1933. Che cosa […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 12:38:00
La Grosse Berta
Krupps c'est comme La Redoute : faut pas se planter entre les pages des gaines et celles des culottes. Parce que le catalogue est du genre encombrant.
La grosse Bertha version 2 n'avait pas cette tronche là. Ou alors, il n'avaient pas encore déballé toutes les pièces du kit (des fois, chez Ikea aussi, c'est en 2 cartons).
C'était un machin tout en longueur, la grosse Bertha. Limite maigrichon avec des tendeurs pour empêcher que ça plie. Normal, pour un canon qui tire loin, plus c'est long plus c'est bon. Sauf si le cul pète avant que le suppositoire ne sorte par la bouche.
Et il fallait ré-usiner le canon à tout bout de champ en usine, vu qu'il s'usait très vite. Demandez à n'importe quel marchand de canon : c'est avec l'après-vente qu'on fait son beurre. Et puis, coté ouvriers, mieux vaut passer son temps à bichonner un canon qu'à regarder une mitrailleuse vue d'en face… Si on a le choix…
Pour... (continuer)
La grosse Bertha version 2 n'avait pas cette tronche là. Ou alors, il n'avaient pas encore déballé toutes les pièces du kit (des fois, chez Ikea aussi, c'est en 2 cartons).
C'était un machin tout en longueur, la grosse Bertha. Limite maigrichon avec des tendeurs pour empêcher que ça plie. Normal, pour un canon qui tire loin, plus c'est long plus c'est bon. Sauf si le cul pète avant que le suppositoire ne sorte par la bouche.
Et il fallait ré-usiner le canon à tout bout de champ en usine, vu qu'il s'usait très vite. Demandez à n'importe quel marchand de canon : c'est avec l'après-vente qu'on fait son beurre. Et puis, coté ouvriers, mieux vaut passer son temps à bichonner un canon qu'à regarder une mitrailleuse vue d'en face… Si on a le choix…
Pour... (continuer)
yuropp 4/9/2013 - 11:17
Masters of War ha 50 anni
Antiwar Songs Blog
Masters of War, registrata a New York il 24 aprile 1963, ha da poco computo 50 anni. Ma le parole di quel ventiduenne di Duluth sono ancora attualissime. Non avevo davvero scritto niente di simile prima, non canto canzoni dove si augura la morte a qualcuno, ma in questa non ho potuto farne a meno. […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 10:32:00
Bugger the Bankers
[2012]
Scritta da Suzy Davies
I sudditi di Sua Maestà la Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord usano “bugger” sia come sostantivo che come verbo che come interiezione. In ogni caso il significato è piuttosto volgare, da “bastardo”, “carogna”, “stronzo” e “rotto in culo” a “metterlo nel culo” fino a “cazzo!”, “maledizione!”, “vaffanculo!”, “fottiti!” e “levati dalle palle!”…
Scritta da Suzy Davies
I sudditi di Sua Maestà la Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord usano “bugger” sia come sostantivo che come verbo che come interiezione. In ogni caso il significato è piuttosto volgare, da “bastardo”, “carogna”, “stronzo” e “rotto in culo” a “metterlo nel culo” fino a “cazzo!”, “maledizione!”, “vaffanculo!”, “fottiti!” e “levati dalle palle!”…
When I was a lass I was proud of my class, like my father and mother before me
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 4/9/2013 - 09:42
Wolf Biermann, Chausseestrasse 131, Ostberlin
Antiwar Songs Blog
Comunemente si pensa che sia stato Francesco Guccini il primo a intitolare un intero album di canzoni con il suo indirizzo di casa. Via Paolo Fabbri 43. Chi non lo conosce almeno di nome, questo indirizzo? No, non è stato il primo. È stato almeno il secondo, e non a caso. E anche leggermente a […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 09:30:00
Drapeaux
Mia madre ricorda che sul finire della seconda guerra mondiale molte donne del suo paese avevano confezionato splendide sottovesti e camicie da notte non solo con la seta dei paracadute alleati ma anche con quella delle bandiere tricolori...
Il cappotto della divisa da dipendente pubblico di suo padre (lei se lo ricorda di uno spesso panno blu scuro) servì per fare due cappottini per lei e sua sorella...
Il cappotto della divisa da dipendente pubblico di suo padre (lei se lo ricorda di uno spesso panno blu scuro) servì per fare due cappottini per lei e sua sorella...
Bernart 4/9/2013 - 08:41
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Parole e musica di Laurie Anderson
Nell’albun intitolato “Life on a String”
“Libertà è una cosa spaventosa. Non in molti la vogliono per davvero...”