Era abbastanza difficile tradurre questa bellissima canzone, come del resto prevedeva Riccardo, ma ce l'ho messa tutta per riuscire a farla suonare in polacco, una lingua che è condannata a essere molto meno orecchabile nei confronti con italiano. Grazie per la dritta sui "cappellaci" che dovrebbe essere una metonimia o perfino una sineddoche? Ho cercato di renderla con "la gente del posto incappellata affila le falci inutili"...dai, mi è venuta così :-D. Su Guccini ci farò un pensierino, ma prossimamente avrò meno tempo per far le traduzioni, allora mi limiterò a far qualche proposta, oppure a sistemare un po' la sezione polacca, vediamo. Volevo ringraziare un altra volta Riccardo per questo testo e tutto il lavoro che dedica a mantenere in buono stato di salute codesto sito. Spero che con la mia traduzione potrà avere almeno la soddisfazione di essere cantato in tutto mondo (o comunque in Francia e in Polonia)!
Bellissimo articolo.....come al solito si ragiona all' Italiana...si tende a martirizzare i criminali e a colpevolizzare la Polizia....e poi vi lamentate se l' Italia va avanti cosi???...
Paolo Cinus 2013/8/28 - 11:35
Caro Roberto, vedi, nella mia vita ho imparato tante cose, come del resto accade a tutte le persone sagge, non che io sia un saggio con la esse maiuscola! Ma una cosa assai sgradevole e indegna è seza dubbio condannare e sentenziare ancor prima di una giusta e concreta certezza le persone che per sventura, per volontà o per circostanze varie finiscono in quei meccanismi giudiziari dai quali praticamente non se ne esce piu! Lo sai perchè? Perchè anche se sei innocente, o la tua colpa e in percentuale minima, ci saranno altre persone che faranno di tutto per far risultare il contrario, per ragioni che sono facilmente intuibili. Oggi per ottenere un qualcosa si travolge ogni regola d'Umanità e buon senso. Quindi,alla fine resti solo, proprio solo, con nessuno che crede nella tua verità, nella tua innocenza, nella tua onestà. Da qui, il passo verso l'abisso è breve. Prevarrà allora l'istinto... (Continues)
Heimatlos, yersiz yurtsuz; sınırsız bir dünyaya özlem… Küresel muktedirlerin neden olduğu savaşlardan, iktisadi ve sosyal yıkımdan, ekolojik krizin sonuçlarından kaçan göçmenler daha iyi bir yaşam kurmak için sınırları aşmaya çalışıyorlar. Yasadışı göçle mücadele olarak adlandırılan şey aslında bir cephesinde devletler, kolluk kuvvetleri, özel kuvvetler, sınırlar, silahlar ve hapishaneler, beride ise sade insanların olduğu bir savaş. Çünkü biliyoruz ki insanlar değil, sınırlar ve o sınırları kurup koruyan kurumlar illegaldir. Çünkü biliyoruz ki kimse nedensiz kaçmaz. Çünkü hepimiz göçmeniz; buradayız, kalacağız, yaşayacağız. Sokakların sesini duyun!
Scopro sul sempre ottimo Mudcat Café che il Boss potrebbe qui aver tratto ispirazione da una ballata ottocentesca inglese intitolata proprio Jack of All Trades e della quale esistono numerose versioni con localizzazioni diverse: Londra, Dublino, Birmingham, Nottingham, ecc…
Una versione che vorrei qui proporre è quella scritta da John Hasted (1921-2002, un fisico atomico con la passione per le folksong) e incisa da Ewan MacColl con The Critics Group nel loro disco del 1967 intitolato “Sweet Thames Flow Softly”. Poi anche da Leon Rosselson e Roy Bailey in “Songs of Life from a Dying British Empire” del 1981. La melodia è quella di una canzone di strada irlandese, “Dublin Jack of All Trades”, per l’appunto.
La propongo come contributo “filologico” al brano di Bruce Springsteen e anche per gli ultimi versi: “Sono uno che ha girato dappertutto ed ha imparato ogni mestiere. E se... (Continues)
Naturalmente se a qualcuno interessa, ho finalmente terminato anche l'introduzione a quest'ultima canzone di Chausseestraße 131. Con questa cosa, il lavoro sull'album di Wolf Biermann è terminato.
Sul sempre ottimo Mudcat Café si racconta che la canzone è incentrata su di un antico proverbio dello Yorkshire, ben spiegato nel versi del poeta seicentesco John Taylor (un battelliere soprannominato “The Water Poet”, 1578-1653)
There is a Proverbe, and a prayer withall,
That we may not to these strange places fall,
From Hull, from Halifax, from Hell, 'tis thus,
From all these three, Good Lord deliver us.
This praying proverb's meaning to set down,
Men do not wish deliverance from the Town:
The towns named Kingston, Hull's furious River:
And from Hull's dangers, I say Lord deliver.
At Halifax, the law so sharp doth deal,
That whoso more than 13 Pence doth steal,
They have a jyn that wondrous quick and well,
Sends thieves all headless unto Heav'n or Hell.
From Hell each man says, Lord deliver me,
Because from Hell can no redemption be:
Men may escape from... (Continues)
15b. Hoşçakal (Turkish version by Bandista)
Versione turca del gruppo Bandista dall'album Daima! del 2011
Turkish version by Bandista from the album Daima! (2011)