Potęga smaku
Pani Profesor Izydorze Dąmbskiej
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/8/11 - 23:52
Limeryki o narodach
Dall'album "Bankiet" [1992].
Il titolo si potrebbe tradurre come "Limericks sulle nazioni". Li trovo sempre di una grande attualita'.
Il limerick è un breve componimento in poesia, tipico della lingua inglese, dalle ferree regole (nonostante le infinite eccezioni), di contenuto nonsense, umoristico o scapigliato, che ha generalmente il proposito di far ridere o quantomeno sorridere.
Quella che segue è una traduzione in italiano dall'originale inglese di autore anonimo:
Il limerick comprime l'anatomico
con riso in spazio economico
ma i migliori concepiti
raramente son puliti
e il pulito è raramente comico
Il titolo si potrebbe tradurre come "Limericks sulle nazioni". Li trovo sempre di una grande attualita'.
Il limerick è un breve componimento in poesia, tipico della lingua inglese, dalle ferree regole (nonostante le infinite eccezioni), di contenuto nonsense, umoristico o scapigliato, che ha generalmente il proposito di far ridere o quantomeno sorridere.
Quella che segue è una traduzione in italiano dall'originale inglese di autore anonimo:
Il limerick comprime l'anatomico
con riso in spazio economico
ma i migliori concepiti
raramente son puliti
e il pulito è raramente comico
Był Anglik co przyjaźń nawiązał z Hindusem
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/8/11 - 21:13
Baghdad 1.9.9.1.
Anche io la cercavo, quella ska che diceva: Cocciolone cercava un benzinaio ma trova un Iracheno... O qualcosa del genere. Ma nulla.
2013/8/11 - 19:57
Cupe Vampe
A me questo stracciarsi le vesti per la presunta conversione di Ferretti fa molto sorridere e fa venire diversi dubbi sulla lucidità delle analisi di molti compagni di oggi e di ieri. Premetto che non condivido le opinioni politiche e religiose di Ferretti, che spesso trovo contraddittorie, per quanto mai banali o superficiali come le si dipingono. Tuttavia mi chiedo dove fossero queste belle anime, che oggi si scandalizzano, trent'anni fa e, soprattutto, cosa avessero nelle orecchie insieme al "prosiutto" emiliano. Ferretti non ha mai fatto mistero della sua fede cattolica e, a volerli davvero ascoltare e leggere i testi dei CCCP, essi esprimono un disagio esistenziale che è sì anarchicamente punk, ma anche infinitamente nostalgico verso una purezza primigenia e contadina che, udite udite, è da sempre un topos tipicamente reazionario.
I CCCP erano, dichiaratamente, filosovietici di nascita,... (Continues)
I CCCP erano, dichiaratamente, filosovietici di nascita,... (Continues)
Daniel 2013/8/11 - 00:17
Testamento di Giovanni Passannante, anarchico italiano
dal disco: La vita agra
2011 lavorare stanca
Testo e musica di unòrsominòre (Emiliano Merlin)
Giovanni Passannante (Salvia di Lucania, 19 febbraio 1849 – Montelupo Fiorentino, 14 febbraio 1910) è stato un anarchico italiano. Nel 1878 fu autore di un attentato fallito alla vita di re Umberto I, il primo nella storia della dinastia Savoia.
Condannato a morte, la pena gli fu commutata in ergastolo. La sua prigionia fu spietata e lo condusse alla follia, sollevando un enorme scandalo nel mondo politico italiano. Venne, in seguito, trasferito in manicomio, ove passò il resto della sua vita.
Il suo paese d'origine, in segno di penitenza, venne rinominato nell'attuale Savoia di Lucania in onore della famiglia reale, nonostante gli abitanti conservino, tuttora, la denominazione di salviani.
Vedi anche Ode al Passannante.
2011 lavorare stanca
Testo e musica di unòrsominòre (Emiliano Merlin)
Giovanni Passannante (Salvia di Lucania, 19 febbraio 1849 – Montelupo Fiorentino, 14 febbraio 1910) è stato un anarchico italiano. Nel 1878 fu autore di un attentato fallito alla vita di re Umberto I, il primo nella storia della dinastia Savoia.
Condannato a morte, la pena gli fu commutata in ergastolo. La sua prigionia fu spietata e lo condusse alla follia, sollevando un enorme scandalo nel mondo politico italiano. Venne, in seguito, trasferito in manicomio, ove passò il resto della sua vita.
Il suo paese d'origine, in segno di penitenza, venne rinominato nell'attuale Savoia di Lucania in onore della famiglia reale, nonostante gli abitanti conservino, tuttora, la denominazione di salviani.
Vedi anche Ode al Passannante.
Io ti ucciderò,
(Continues)
(Continues)
2013/8/11 - 00:17
A la mina no voy
d'après la version italienne de Lorenzo Masetti d'une
Chanson colombienne (espagnol) – A la mina no voy - Quilapayún – 1969
La chanson – une chanson de mineurs colombiens – dit : « On achète les choses mais pas les hommes . », c'est bien vrai. On n'achète pas les hommes, il y a bien longtemps que ça ne se fait plus... Grosso modo, c'est interdit. Alors, on les loue à l'heure, à la journée, à la semaine, au mois...Car, finalement... C'est moins cher et moins contraignant ! Telle est la vérité, mon cher Lucien l'âne. Comme pour les autos, les maisons... À ceci près que bien que – aux dernières nouvelles – les hommes ne soient toujours pas devenus des choses, on les oblige à se louer eux-mêmes, on les oblige à être eux-mêmes les acteurs de leur aliénation, on les oblige à être quémandeurs et gare à eux, s'ils ne le font pas.
Si ça n'est pas un régime de travail obligatoire, si ça n'est pas... (Continues)
Chanson colombienne (espagnol) – A la mina no voy - Quilapayún – 1969
La chanson – une chanson de mineurs colombiens – dit : « On achète les choses mais pas les hommes . », c'est bien vrai. On n'achète pas les hommes, il y a bien longtemps que ça ne se fait plus... Grosso modo, c'est interdit. Alors, on les loue à l'heure, à la journée, à la semaine, au mois...Car, finalement... C'est moins cher et moins contraignant ! Telle est la vérité, mon cher Lucien l'âne. Comme pour les autos, les maisons... À ceci près que bien que – aux dernières nouvelles – les hommes ne soient toujours pas devenus des choses, on les oblige à se louer eux-mêmes, on les oblige à être eux-mêmes les acteurs de leur aliénation, on les oblige à être quémandeurs et gare à eux, s'ils ne le font pas.
Si ça n'est pas un régime de travail obligatoire, si ça n'est pas... (Continues)
JE NE VAIS PAS À LA MINE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/8/10 - 23:36
Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World
Rocco Gatto (28 agosto 1926 – Gioiosa Ionica, 12 marzo 1977) è stato un mugnaio italiano vittima della 'ndrangheta, medaglia d'oro al valor civile.
DQ82 2013/8/10 - 18:51
Sognando la rivoluzione
Grazie a chi ha messo questo piccolo mio pensiero, agli innocenti nella scuola Diaz, in questo sito...queste parole vanno a chi era li solo per ricordarci la rivoluzione e ha subito la violenza ingiusta "dell'ordine pilotato e sommario"...non pieghiamoci ad alcun tipo di repressione, il coraggio è sempre dalla parte di chi fa sentire la propria voce e la violenza è padrona di chi ha fallito e di chi non ha piú nemmeno il coraggio! Grazie di cuore davvero, vostro Massimo Francescon
Massimo 2013/8/10 - 18:18
Banca armata
[2012]
Album: Teledisperati
Canzone scritta contro gli investimenti bancari in guerre ed armamenti.
Album: Teledisperati
Canzone scritta contro gli investimenti bancari in guerre ed armamenti.
Puzzo di morte anche in questi anni qua
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cesare Callà - 2013/8/10 - 12:54
La marcia dei colitici
Chanson italienne - La marcia dei colitici – Giorgio Gaber – 1973
Album: "Far finta di essere sani"
Paroles de Sandro Luporini – musique de Giorgio Gaber
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson de Gaber, Giorgio Gaber... Une chanson qui ne prend pas ses auditeurs pour des cons.
Oh, dit Lucien l'âne en vibrant d'une petite indignation, il y en a beaucoup ici des chansons qui ne prennent pas leurs auditeurs pour des cons... Du reste, comme dit Tonton Georges : « Le temps ne fait rien à l'affaire. Quand on est con, on est con »
C'est une chanson très politique : on y parle d’élections, de parti démocratique, de cabinets... Allez dans les cabinets est en fait le but final... (C'est le but final. Groupons-nous et demain. Au cabinet national, on aura notre festin...)
Ho, ho !, dit Lucien l'âne en riant comme une baleine (ce qui est singulier pour un âne, mais passons, dit une voix venue... (Continues)
Album: "Far finta di essere sani"
Paroles de Sandro Luporini – musique de Giorgio Gaber
Ah, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson de Gaber, Giorgio Gaber... Une chanson qui ne prend pas ses auditeurs pour des cons.
Oh, dit Lucien l'âne en vibrant d'une petite indignation, il y en a beaucoup ici des chansons qui ne prennent pas leurs auditeurs pour des cons... Du reste, comme dit Tonton Georges : « Le temps ne fait rien à l'affaire. Quand on est con, on est con »
C'est une chanson très politique : on y parle d’élections, de parti démocratique, de cabinets... Allez dans les cabinets est en fait le but final... (C'est le but final. Groupons-nous et demain. Au cabinet national, on aura notre festin...)
Ho, ho !, dit Lucien l'âne en riant comme une baleine (ce qui est singulier pour un âne, mais passons, dit une voix venue... (Continues)
LA MARCHE DES COLITIQUES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/8/9 - 21:58
Samarcanda
Bruciano le divise dentro il fuoco la sera, Hey !
Brucia nella gola vino a sazieta'!
Musica di tamburelli fino all'aurora..
Brucia nella gola vino a sazieta'!
Musica di tamburelli fino all'aurora..
Osvaldo Casarsa 2013/8/9 - 16:01
La complainte de Michelin
[174?]
Nella raccolta intitolata “Je suis parti un matin... Canti storici raccolti nelle Valli Valdesi” realizzata da La Cantarana nel 1989
Purtroppo la collezione citata, come gli altri contenuti originari del sito de La Cantarana (www.lacantarana.it), non sono più consultabili on line, salvo far uso della Macchina del Tempo…
Lamentazione autobiografica composta da David Michelin, cantastorie girovago originario della Val Pellice, che si esibiva nei villaggi e nelle contrade accompagnandosi con il violino. Nato alla fine del 600 ai Garniers, una borgata a metà strada fra Villar e Bobbio Pellice, nel cuore delle valli valdesi, mise su famiglia in Torre Pellice sposando Madeleine Soguel, dalla quale ebbe quattro figli. Morì a Pomaretto nel 1750, accudito dall’amico Bartolomeo Coucourde, anziano della locale chiesa valdese, in seguito alle torture ed alle privazioni subite... (Continues)
Nella raccolta intitolata “Je suis parti un matin... Canti storici raccolti nelle Valli Valdesi” realizzata da La Cantarana nel 1989
Purtroppo la collezione citata, come gli altri contenuti originari del sito de La Cantarana (www.lacantarana.it), non sono più consultabili on line, salvo far uso della Macchina del Tempo…
Lamentazione autobiografica composta da David Michelin, cantastorie girovago originario della Val Pellice, che si esibiva nei villaggi e nelle contrade accompagnandosi con il violino. Nato alla fine del 600 ai Garniers, una borgata a metà strada fra Villar e Bobbio Pellice, nel cuore delle valli valdesi, mise su famiglia in Torre Pellice sposando Madeleine Soguel, dalla quale ebbe quattro figli. Morì a Pomaretto nel 1750, accudito dall’amico Bartolomeo Coucourde, anziano della locale chiesa valdese, in seguito alle torture ed alle privazioni subite... (Continues)
Je suis parti un matin
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/9 - 14:20
Presso Chatila
[2010]
Album: Perché prima non sarebbe stato adesso
Album: Perché prima non sarebbe stato adesso
Porta una chiave al collo che gli serve a dimostrare
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2013/8/9 - 11:26
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
Sto semplice
[2012]
Album: Se fosse per me
Album: Se fosse per me
Un punto in ritardo in ogni eco-prospettiva,
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2013/8/9 - 11:21
Volando con le sule
[2012]
Album: Se fosse per me
Album: Se fosse per me
Se fosse per me, sarei come il Pack per la vita dell’Orso bianco,
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2013/8/9 - 11:16
Song Itineraries:
War against Animals
Come faremo girare la Francia
Raccolta dalle voci di cinque cantori (Riccardo Blanc, del 1924, Sigfrido Galliano, del 1915, Sergio Gilli, del 1937, Querino Ughetto, del 1930 ed Enrico Vinçon, del 1934) a Pinasca, frazione Dubbione, bassa Val Chisone, Piemonte. Registrazione del marzo 1986. Si trova nella raccolta intitolata “Tin Tun Teno - Registrazioni dal vivo di cantori e suonatori delle Valli Chisone e Germanasca” pubblicata nel 1989
Purtroppo la collezione citata, come gli altri contenuti originari del sito de La Cantarana (www.lacantarana.it), non sono più consultabili on line, salvo far uso della Macchina del Tempo…
Canto di protesta, diffuso in bassa Val Chisone, contro le condizioni di vita nelle valli piemontesi, che costringevano la gente ad emigrare, in permanenza o stagionalmente, al di là delle Alpi. La volontà di trasferirsi In Francia è qui associata pure al rifiuto del servizio di leva e... (Continues)
Purtroppo la collezione citata, come gli altri contenuti originari del sito de La Cantarana (www.lacantarana.it), non sono più consultabili on line, salvo far uso della Macchina del Tempo…
Canto di protesta, diffuso in bassa Val Chisone, contro le condizioni di vita nelle valli piemontesi, che costringevano la gente ad emigrare, in permanenza o stagionalmente, al di là delle Alpi. La volontà di trasferirsi In Francia è qui associata pure al rifiuto del servizio di leva e... (Continues)
Come faremo girare la Francia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/9 - 11:02
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Tra chi beve (e chi è bevuto)
[2012]
Album: Se fosse per me
Album: Se fosse per me
Puoi pagare un militare con il prezzo di una battaglia.
(Continues)
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2013/8/9 - 11:01
Oh mamma mia son disgraziato (Il minatore ferito)
Raccolta dalla voce di Aldo Pons, classe 1940, orig. della borgata Arnaud di Rodoretto, la maggiore frazione del Comune di Prali, Val Germanasca, Piemonte. Registrata nell’aprile del 1987 da Mauro Durando de La Cantarana.
Nella raccolta intitolata “Tin Tun Teno - Registrazioni dal vivo di cantori e suonatori delle Valli Chisone e Germanasca” pubblicata nel 1989
Purtroppo la collezione citata, come gli altri contenuti originari del sito de La Cantarana (www.lacantarana.it), non sono più consultabili on line, salvo far uso della Macchina del Tempo…
Uno dei molti canti, un tempo assai diffusi, intonati da mendicanti invalidi per commuovere la gente con il racconto delle proprie disgrazie.
Il brano parla di una realtà ben conosciuta nelle valli Chisone, Germanasca e Pellice, dove si contarono nelle numerose miniere parecchi infortuni sul lavoro (famosissimo quello delle miniere... (Continues)
Nella raccolta intitolata “Tin Tun Teno - Registrazioni dal vivo di cantori e suonatori delle Valli Chisone e Germanasca” pubblicata nel 1989
Purtroppo la collezione citata, come gli altri contenuti originari del sito de La Cantarana (www.lacantarana.it), non sono più consultabili on line, salvo far uso della Macchina del Tempo…
Uno dei molti canti, un tempo assai diffusi, intonati da mendicanti invalidi per commuovere la gente con il racconto delle proprie disgrazie.
Il brano parla di una realtà ben conosciuta nelle valli Chisone, Germanasca e Pellice, dove si contarono nelle numerose miniere parecchi infortuni sul lavoro (famosissimo quello delle miniere... (Continues)
Oh mamma mia son disgraziato
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/9 - 10:51
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Moritat auf Biermann seine Oma Meume in Hamburg
[1968]
Text und Musik: Wolf Biermann
Lyrics and Music: Wolf Biermann
Testo e musica: Wolf Biermann
Album: Chausseestraße 131
Chausseestraße 131
(leggi anche Wolf Biermann, Chausseestrasse 131, Ostberlin sul blog)
- Die hab' ich satt!
- Das Barlach-Lied
- Deutschland: Ein Wintermärchen (1. Kapitel)
- Ballade auf den Dichter François Villon
- Deutschland: Ein Wintermärchen (Fortsetzung)
- Wie eingepfercht in Kerkermauern
- Zwischenlied
- Frühling auf dem Mont Klamott
- Moritat auf Biermann seine Oma Meume in Hamburg
- Großes Gebet der alten Kommunistin Oma Meume in Hamburg
- So soll es sein - So wird es sein
Chausseestraße 131 è stato il primo album inciso da Wolf Biermann e ha una storia leggendaria: poiché Biermann era bandito nella DDR, e quindi aveva il divieto ufficiale di registrare le sue canzoni, mise su uno studio improvvisato nel suo appartamento. Con l'aiuto... (Continues)
Text und Musik: Wolf Biermann
Lyrics and Music: Wolf Biermann
Testo e musica: Wolf Biermann
Album: Chausseestraße 131
Chausseestraße 131
(leggi anche Wolf Biermann, Chausseestrasse 131, Ostberlin sul blog)
- Die hab' ich satt!
- Das Barlach-Lied
- Deutschland: Ein Wintermärchen (1. Kapitel)
- Ballade auf den Dichter François Villon
- Deutschland: Ein Wintermärchen (Fortsetzung)
- Wie eingepfercht in Kerkermauern
- Zwischenlied
- Frühling auf dem Mont Klamott
- Moritat auf Biermann seine Oma Meume in Hamburg
- Großes Gebet der alten Kommunistin Oma Meume in Hamburg
- So soll es sein - So wird es sein
Chausseestraße 131 è stato il primo album inciso da Wolf Biermann e ha una storia leggendaria: poiché Biermann era bandito nella DDR, e quindi aveva il divieto ufficiale di registrare le sue canzoni, mise su uno studio improvvisato nel suo appartamento. Con l'aiuto... (Continues)
1.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/8/9 - 10:07
L'amour et la boisson
Raccolta nella borgata Jourdan (Giordano) di Prali (Val Germanasca, Piemonte) da Aldo Richard, cantore e custode degli antichi canti abitante a Villa di Prali.
“L’amore e il bere m’hanno fatto fare una pazzia: ho lasciato la guarnigione per amore di una ragazza…”
Canzone ottocentesca in cui il protagonista, un povero coscritto estratto a sorte per il lungo servizio militare, diserta con la speranza che la sua bella possa riscattarlo per denaro. Speranza vana: beccato dai gendarmi senza foglio di congedo viene condannato a morte e sarà giustiziato dal suo stesso sergente
Il brano risale probabilmente all’epoca in cui fu in vigore la legge Gouvion-Saint-Cyr, promulgata da Luigi XVIII nel 1818, che prevedeva il reclutamento attraverso l’ingaggio e l’estrazione a sorte ed una durata della ferma di 6 anni (che aumentava indefinitamente in caso di guerra). La legge prevedeva anche... (Continues)
“L’amore e il bere m’hanno fatto fare una pazzia: ho lasciato la guarnigione per amore di una ragazza…”
Canzone ottocentesca in cui il protagonista, un povero coscritto estratto a sorte per il lungo servizio militare, diserta con la speranza che la sua bella possa riscattarlo per denaro. Speranza vana: beccato dai gendarmi senza foglio di congedo viene condannato a morte e sarà giustiziato dal suo stesso sergente
Il brano risale probabilmente all’epoca in cui fu in vigore la legge Gouvion-Saint-Cyr, promulgata da Luigi XVIII nel 1818, che prevedeva il reclutamento attraverso l’ingaggio e l’estrazione a sorte ed una durata della ferma di 6 anni (che aumentava indefinitamente in caso di guerra). La legge prevedeva anche... (Continues)
L'amour et la boisson
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/9 - 09:41
Song Itineraries:
Deserters
Memento z Banalnym Tryptykiem
Dall'album intitolato "Memento z Banalnym Tryptykiem" registrato nel 1980 ed edito nel 1981.
Właściwie nie ma nic nadzwyczajnego
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/8/9 - 00:41
Ir merdaiolo
Chanson italienne - Ir merdaiolo - La Ghenga
Texte de Fabio Meini
Voici, Lucien l'âne mon ami qui rit et qui est toujours content et que je suis toujours content de rencontrer, voici donc une chanson qui devrait te plaire. Et sans doute te rappeler certaines gens que tu as rencontrés tout au long de tes interminables pérégrinations. On en fait du chemin sur des petits sabots noirs comme les tiens et puis, avec le temps...
Je te remercie beaucoup, Marco Valdo M.I. mon ami, de tous tes compliments... Mais avec ça, tu ne m'as rien dit de la chanson... Sans doute, une de tes traductions...
Oui, certes et du pisano, même. Ce n'est pas un exploit particulier que de traduire du pisan, mais c'est l'occasion de faire un petit clin d’œil à notre ami Luccio, lequel se nomme en effet Pisano. Bon, venons-en à la chanson. C'est une sorte de ballade ou de complainte d'un gars qui fait le métier de... (Continues)
Texte de Fabio Meini
Voici, Lucien l'âne mon ami qui rit et qui est toujours content et que je suis toujours content de rencontrer, voici donc une chanson qui devrait te plaire. Et sans doute te rappeler certaines gens que tu as rencontrés tout au long de tes interminables pérégrinations. On en fait du chemin sur des petits sabots noirs comme les tiens et puis, avec le temps...
Je te remercie beaucoup, Marco Valdo M.I. mon ami, de tous tes compliments... Mais avec ça, tu ne m'as rien dit de la chanson... Sans doute, une de tes traductions...
Oui, certes et du pisano, même. Ce n'est pas un exploit particulier que de traduire du pisan, mais c'est l'occasion de faire un petit clin d’œil à notre ami Luccio, lequel se nomme en effet Pisano. Bon, venons-en à la chanson. C'est une sorte de ballade ou de complainte d'un gars qui fait le métier de... (Continues)
LE MERDAILLER
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/8/8 - 22:58
Os vampiros
Versão espanhola / Versión al español / Versione spagnola / Spanish version / Version espagnole / Espanjankielinen versio: Gustavo Sierra Fernandez
"El genio de José Afonso describió a los personajes de la dictadura de Oliveira-Salazar como estos vampiros que chupaban la sangre del pueblo, lo comían todo y no dejaban nada. Hoy tenemos vampiros democráticos, porque el vampiro, además de ser vampiro, es camaleón, y no hay estaca que valga para acabar con su asquerosa ralea…" [GSF]
Los vampiros
(Continues)
(Continues)
2013/8/8 - 21:32
Le voici donc revenu mon ami de grenade
Ancora una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.
Purtroppo il cahier citato, come gli altri contenuti del sito, non sono più consultabili on line, salvo far uso della Macchina del Tempo…
Una canzone che racconta di una diserzione causata dai maltrattamenti subiti e della successiva fuga del protagonista, riparato in Spagna per ben 6 anni per scampare alla corte marziale e alla inevitabile impiccagione.
Mi pare che il testo contenga alcune incongruenze: “Mon ami de grenade” potrebbe riferirsi al fatto che i due... (Continues)
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.
Purtroppo il cahier citato, come gli altri contenuti del sito, non sono più consultabili on line, salvo far uso della Macchina del Tempo…
Una canzone che racconta di una diserzione causata dai maltrattamenti subiti e della successiva fuga del protagonista, riparato in Spagna per ben 6 anni per scampare alla corte marziale e alla inevitabile impiccagione.
Mi pare che il testo contenga alcune incongruenze: “Mon ami de grenade” potrebbe riferirsi al fatto che i due... (Continues)
Le voici donc revenu
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/8 - 14:57
A la mina no voy
Scandalo in Cile: non ci sarà giustizia per i 33 minatori rimasti bloccati nel 2010
di Gennaro Carotenuto
Il tribunale di Atacama, nell’estremo nord del Cile, ha assolto ieri tutti i presunti responsabili del crollo nella miniera San José, che lasciò per 70 giorni 33 minatori a 700 metri di profondità, obbligando a un difficilissimo salvataggio. È l’ennesimo caso di impunità e di disprezzo della vita e della sicurezza dei lavoratori in un paese che si vanta di avere ormai raggiunto il “primo mondo”.
Perfino l’allora ministro per le miniere Laurence Golborne (destra) ha giudicato «incredibile» la sentenza che ha assolto i proprietari della miniera, Alejandro Bohn y Marcelo Kemmeny e i funzionari dell’ente pubblico di controllo. Per Golborne la sentenza è inspiegabile perché era nelle carte che l’impresa non avesse adottato neanche quelle misure di sicurezza -comunque insufficienti- che... (Continues)
2013/8/8 - 11:11
Kaj ti je deklica
Anonymous
[1914/18]
Canzone popolare slovena
Slovenska narodna pesem
Slovenian folksong
Interpretata dall'Oktet Mi con arrangiamento di Ciril Vremšak
« Cos’hai ragazzina, perché sei così triste / Che cos’ho? Nulla. Ho male al cuore / il mio ragazzo è caduto in guerra». Così questa canzone popolare slovena dell'epoca della "Grande Guerra" che deve essere, senz'altro, annoverata tra le più belle e commoventi dell'intero conflitto, e in ogni lingua. Della canzone vengono usualmente cantate solo le prime tre strofe, e in ordine vario fatta salva la prima che rimane sempre tale. L'ultima strofa è quasi sempre tralasciata. [RV]
„What's up, young girl, why are you so sad? / What's up? Nothing. My heart is so sad / my sweetheart fell in war“. So says this Slovenian folksong from the „Great War“, that should no doubt be included among the most beautiful and moving songs of the entire war, in any language.... (Continues)
Canzone popolare slovena
Slovenska narodna pesem
Slovenian folksong
Interpretata dall'Oktet Mi con arrangiamento di Ciril Vremšak
« Cos’hai ragazzina, perché sei così triste / Che cos’ho? Nulla. Ho male al cuore / il mio ragazzo è caduto in guerra». Così questa canzone popolare slovena dell'epoca della "Grande Guerra" che deve essere, senz'altro, annoverata tra le più belle e commoventi dell'intero conflitto, e in ogni lingua. Della canzone vengono usualmente cantate solo le prime tre strofe, e in ordine vario fatta salva la prima che rimane sempre tale. L'ultima strofa è quasi sempre tralasciata. [RV]
„What's up, young girl, why are you so sad? / What's up? Nothing. My heart is so sad / my sweetheart fell in war“. So says this Slovenian folksong from the „Great War“, that should no doubt be included among the most beautiful and moving songs of the entire war, in any language.... (Continues)
Kaj ti je deklica,
(Continues)
(Continues)
2013/8/8 - 10:16
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Qui !
Brano inserito nella compilation "La musica che fermerà il treno".
Ci danno per vinti
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2013/8/7 - 11:15
Mort au travail !
Une société où on ne travaille qu'une demi-heure par mois !
Et si Jean yanne n'avait pas tort...
Mais, la civilisation automobile mencace le monde entier.
Cordial
Lucien Lane
Et si Jean yanne n'avait pas tort...
Mais, la civilisation automobile mencace le monde entier.
Cordial
Lucien Lane
Lucien Lane 2013/8/6 - 22:13
Lucio Dalla: Disperato erotico stomp
La spiegazione principale è che lui è gay e che faticava ad accettarsi!
"Penso a delusioni, a grandi imprese
a una Tailandese...
Ma l'impresa eccezionale,
dammi retta, è essere normale.
Quindi, normalmente,
sono uscito dopo una settimana
non era tanto freddo, e normalmente
ho incontrato una puttana.
A parte il vestito, i capelli,
la pelliccia e lo stivale
aveva dei problemi anche seri,
e non ragionava male.
Non so se hai presente una puttana
ottimista e di sinistra,
non abbiamo fatto niente,
ma son rimasto solo, solo come un deficiente."
Ma a quel tempo GUAI ad esserlo!
Col tempo s'è accettato!
Il berlinese però non credo se lo sia fatto, ma probilmente l'ha eccitato! xD
"Penso a delusioni, a grandi imprese
a una Tailandese...
Ma l'impresa eccezionale,
dammi retta, è essere normale.
Quindi, normalmente,
sono uscito dopo una settimana
non era tanto freddo, e normalmente
ho incontrato una puttana.
A parte il vestito, i capelli,
la pelliccia e lo stivale
aveva dei problemi anche seri,
e non ragionava male.
Non so se hai presente una puttana
ottimista e di sinistra,
non abbiamo fatto niente,
ma son rimasto solo, solo come un deficiente."
Ma a quel tempo GUAI ad esserlo!
Col tempo s'è accettato!
Il berlinese però non credo se lo sia fatto, ma probilmente l'ha eccitato! xD
Peace and Libertà per TUTTI 2013/8/6 - 04:24
20 now
Chanson italienne - 20 now – Sine Frontera – 2009
VINGT ANS MAINTENANT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/8/5 - 21:41
With God on Our Side
[2012]
Lyrics by Keinan Abdi Warsame
Music by Keinan Abdi Warsame and Robert Allen Zimmerman
Album: Chimes of Freedom: Songs of Bob Dylan Honoring 50 Years of Amnesty International (DISC 3)
K'naan, born Keinan Abdi Warsame in 1978, is an amazingly talented Somali-Canadian poet, rapper, singer, songwriter and instrumentalist now based in Toronto, after surviving a harrowing upbringing in war-torn Somalia. He recorded this "cover" version of Bob Dylan's "With God on Our Side", for a compilation album that came out earlier in 2012, Chimes Of Freedom: The Songs Of Bob Dylan Honoring 50 Years Of Amnesty International. K'naan's version of the song with substantially new lyrics, is fantastic, with his own desperate wartime childhood history woven into it..
Designed as a celebration for Amnesty International's 50th Anniversary, Chimes of Freedom is the mother of all tribute albums: a four-disc salute to Bob Dylan that runs some 76 songs performed by singers from all corners of the globe..
Lyrics by Keinan Abdi Warsame
Music by Keinan Abdi Warsame and Robert Allen Zimmerman
Album: Chimes of Freedom: Songs of Bob Dylan Honoring 50 Years of Amnesty International (DISC 3)
K'naan, born Keinan Abdi Warsame in 1978, is an amazingly talented Somali-Canadian poet, rapper, singer, songwriter and instrumentalist now based in Toronto, after surviving a harrowing upbringing in war-torn Somalia. He recorded this "cover" version of Bob Dylan's "With God on Our Side", for a compilation album that came out earlier in 2012, Chimes Of Freedom: The Songs Of Bob Dylan Honoring 50 Years Of Amnesty International. K'naan's version of the song with substantially new lyrics, is fantastic, with his own desperate wartime childhood history woven into it..
Designed as a celebration for Amnesty International's 50th Anniversary, Chimes of Freedom is the mother of all tribute albums: a four-disc salute to Bob Dylan that runs some 76 songs performed by singers from all corners of the globe..
It's a movie and the whole world is viewing it
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2013/8/4 - 11:05
Με κόκκινο
Mirtò Tasiou, il cui pensiero occupa questa drammatica poesia, è la figlia, vivente, di Caterina Gogou. La sua presenza di bambina nell'opera della madre è importante, e di importanza cresce e mi si rivela via via che mi addentro nel labirinto in cui quella donna, a un tempo fragile e coraggiosa, si perse. La chiave principale di questo benemerito sito ci costringe spesso a scegliere là dove i testi sono più marchiati dal fuoco delle lotte, delle quale tuttavia l'ansia di umanità e la felicità della tenerezza sono il presupposto di chi sogna un mondo umano e non si piega. Abbiamo sinora, necessariamente, conosciuto una Caterina Gogou che passa e ripassa la raspa sulle piaghe proprie e della società: ora la citazione della figlioletta mi dà l'occasione - nella quale speravo - di mostrarne un'altra faccia. Lo speravo, non solo perché i nostri visitatori ne fossero edotti, ma anche perché... (Continues)
Gian Piero Testa 2013/8/2 - 20:24
La ninna nanna de la guerra
Più che propria della sua epoca, mi sembra purtroppo ATTUALISSIMA...
Fede 2013/8/2 - 16:27
Dbaj o miłość
Testo e musica : Tadeusz Nalepa
Rankiem dbaj o miłość
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/8/2 - 03:19
Bulat Šalvovič Okudžava / Булат Шалвович Oкуджава: Франсуа Вийон (Молитва)
Fransua Vijon (Molitva)
[1963]
Testo e musica: Bulat Okudžava
Lyrics and music: Bulat Okudžava
Album: Чудесный вальс (Valzer meraviglioso), 1969
Album: Чудесный вальс (Wonderful Waltz), 1969
Una canzone dedicata a François Villon che Bulat Okudžava scrisse nel 1963. Si trova in alcune raccolte ma credo che il primo disco in cui compare sia “Чудесный вальс” (“Wonderful waltz”) del 1969. [Bernart]
[1963]
Testo e musica: Bulat Okudžava
Lyrics and music: Bulat Okudžava
Album: Чудесный вальс (Valzer meraviglioso), 1969
Album: Чудесный вальс (Wonderful Waltz), 1969
Una canzone dedicata a François Villon che Bulat Okudžava scrisse nel 1963. Si trova in alcune raccolte ma credo che il primo disco in cui compare sia “Чудесный вальс” (“Wonderful waltz”) del 1969. [Bernart]
Пока земля еще вертится,
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff + Bernart 2013/8/1 - 23:45
Lume, lume
Anonymous
"Questo è un canto tradizionale rumeno. Diciamo “rumeno” perché è in lingua rumena; la musica è zingaresca, balcanica, carpatica, è musica di quelle parti. Non si può sapere cosa sia. Lo cantano sia i rumeni che gli zingari, e anche gli zingari, a quanto ci risulta, lo cantano in rumeno".
VOGLIO SOLO CORREGERE: E UN CANTO TRADIZIONALE RUMENO DALLA PARTE DI MOLDAVIA,PERO LA MUSICA NON E ZINGARA, E MUSICA "LAUTAREASCA - IN RUMENO".NON TROVO IL SEGNIFICATO ESATTO IN DICTIONARIO,PERO "LAUTAR(RO)-STRIMPELLATORE(IT) E LA PERSONNA CHE CANTA QUESTA MUSICA.
VOGLIO SOLO CORREGERE: E UN CANTO TRADIZIONALE RUMENO DALLA PARTE DI MOLDAVIA,PERO LA MUSICA NON E ZINGARA, E MUSICA "LAUTAREASCA - IN RUMENO".NON TROVO IL SEGNIFICATO ESATTO IN DICTIONARIO,PERO "LAUTAR(RO)-STRIMPELLATORE(IT) E LA PERSONNA CHE CANTA QUESTA MUSICA.
IONELA 2013/8/1 - 22:38
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Poesia di / A Poem by / Poème de: Zbigniew Herbert
Zbigniew Herbertin runo
Raport z oblężonego miasta, 1983
[Rapporto da una città assediata / Report from a besieged city]
Musica / Music / Musique / Sävel: Przemysław Gintrowski
Album / Albumi: Nie chcemy uciekać ("Non vogliamo fuggire") [1990]
Polski
Italiano
Wiersz Zbigniewa Herberta „Potęga smaku” podejmuje temat sprzeciwu wobec panującego systemu, często spotykany w twórczości poety. Odnosi się do sytuacji panującej w Polsce od zakończenia II Wojny Światowej. Poeta wyraża ogromną niechęć, a wręcz pogardę, w kierunku socjalistycznej propagandy.
Utwór został opublikowany w tomiku „Raport z oblężonego miasta” w 1983 roku. Powstał pod wpływem wniosków, które poeta wysnuwał z obserwacji komunistycznej rzeczywistości. Herbert sprzeciwiał... (Continues)