Le beatitudini
Version française – LES BÉATITUDES – Marco Valdo M.I. – 2013
Chanson italienne - Le beatitudini – Rino Gaetano - 1980
Texte et musique de Rino Gaetano.
« Les Béatitudes » sont considérées un peu comme une sorte de « testament » de Rino Gaetano. Évidemment ce fut dit a posteriori, puisqu'on ne peut certes imaginer que Rino prévoyait de mourir dans un accident de la route à 31 ans, ballotté entre des hôpitaux d'un service de santé déficient qui n'avaient pas de place. C'est une chanson dans laquelle tous les thèmes des chansons de Rino se retrouvent à la perfection, énumérés avec sa grâce incomparable, désinvolte, intelligente et surréelle. C'est une chanson qui parle de tant de choses ; parmi celles-ci, il y a même la guerre, à laquelle est dédiée une strophe qui pourrait être mise en exergue à ce site. C' est une chanson très belle. Comment ai-je fait pour ne pas penser l'insérer plus tôt, mea culpa. [RV]
Texte et musique de Rino Gaetano.
« Les Béatitudes » sont considérées un peu comme une sorte de « testament » de Rino Gaetano. Évidemment ce fut dit a posteriori, puisqu'on ne peut certes imaginer que Rino prévoyait de mourir dans un accident de la route à 31 ans, ballotté entre des hôpitaux d'un service de santé déficient qui n'avaient pas de place. C'est une chanson dans laquelle tous les thèmes des chansons de Rino se retrouvent à la perfection, énumérés avec sa grâce incomparable, désinvolte, intelligente et surréelle. C'est une chanson qui parle de tant de choses ; parmi celles-ci, il y a même la guerre, à laquelle est dédiée une strophe qui pourrait être mise en exergue à ce site. C' est une chanson très belle. Comment ai-je fait pour ne pas penser l'insérer plus tôt, mea culpa. [RV]
LES BÉATITUDES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/7/2 - 23:02
One (Hu)'Man One Vote
Cruel, Crazy Beautiful World (1989)
Bayeza abafana bancane wema
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/7/2 - 22:56
Ndodemnyama (Free South Africa)
Ndodemnyama (Free South Africa) (1990) [Single]
Similiar to the idea behind Artists United Against Apartheid 20 or so artists came together to release an anti-apartheid song. The track "Ndodemnyama (Free South Africa)" made comparisons between the importance of the civil rights movement in the US and the anti-apartheid movement:
Similiar to the idea behind Artists United Against Apartheid 20 or so artists came together to release an anti-apartheid song. The track "Ndodemnyama (Free South Africa)" made comparisons between the importance of the civil rights movement in the US and the anti-apartheid movement:
[Afrika Bambaataa]
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/7/2 - 22:51
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
7 Dee Days
Edutainment (1990)
[KRS-One]
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/7/2 - 22:47
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame, Miss Maggie Thatcher
Free All the People (South Africa)
Milagro (1992)
You got to free all the people in South Africa...
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/7/2 - 22:43
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Say Africa
Say Africa 2010
We crossed Zimbabwe’s boarder
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/7/2 - 22:35
In Solitary Confinement
When You Come Back (1992)
In solitary confinement
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/7/2 - 22:32
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Steve Biko
Midnight Marauders 1993
Linden Boulevard represent, represent
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/7/2 - 22:28
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
President Mandela
Early as the morning dew
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQUijote82 2013/7/2 - 22:19
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Still Demanding
Reflections From Pre-Liberation South Africa (2007)
South African folk singer, signed to Mountain Records of Cape Town, South Africa in the 1970s and 1980s. Playing at coffee shops and bars, marches and rallies, many of the songs on this compilation were banned from South African radio for its political and social content.
incompleta
South African folk singer, signed to Mountain Records of Cape Town, South Africa in the 1970s and 1980s. Playing at coffee shops and bars, marches and rallies, many of the songs on this compilation were banned from South African radio for its political and social content.
incompleta
Lucy in the city, see the dancing feet
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/7/2 - 22:11
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
L'inno nazionale pel XX settembre
Goliardo
[1895]
Testo di "Goliardo"
Musica non conosciuta, ma probabilmente sull'aria del "Va, pensiero" di Giuseppe Verdi
" Appare sul giornale XX Settembre [1], pubblicazione comunista-anarchica di Buenos Aires: una grande foto allegorica a tutta pagina mostra la borghesia che brinda raccolta attorno ad un banchetto mentre sulla destra coatti politici attendono la rivoluzione sociale simboleggiata da una donna che innalza una fiaccola. La data del 20 settembre ricorda l'epopea risorgimentale e viene strumentalmente adottata dal governo Crispi per placare il dissenso con le frange della borghesia liberale e progressista che osteggia i suoi sogni di espansione coloniale in Africa. La rievocazione dell'epopea risorgimentale e il richiamo al mito unitario rende agevole l'invito agli italiani a riconoscersi nella patria comune e fomenta valori patriottardi in quei ceti popolari la cui indifferenza... (Continues)
Testo di "Goliardo"
Musica non conosciuta, ma probabilmente sull'aria del "Va, pensiero" di Giuseppe Verdi
" Appare sul giornale XX Settembre [1], pubblicazione comunista-anarchica di Buenos Aires: una grande foto allegorica a tutta pagina mostra la borghesia che brinda raccolta attorno ad un banchetto mentre sulla destra coatti politici attendono la rivoluzione sociale simboleggiata da una donna che innalza una fiaccola. La data del 20 settembre ricorda l'epopea risorgimentale e viene strumentalmente adottata dal governo Crispi per placare il dissenso con le frange della borghesia liberale e progressista che osteggia i suoi sogni di espansione coloniale in Africa. La rievocazione dell'epopea risorgimentale e il richiamo al mito unitario rende agevole l'invito agli italiani a riconoscersi nella patria comune e fomenta valori patriottardi in quei ceti popolari la cui indifferenza... (Continues)
Salve Roma! Da tutta la terra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2013/7/2 - 15:33
Propaganda
[2000]
Nell’album “Let's Get Free”
C’è un po’ di dietrologia e complottismo in questa canzone (vedi soprattutto che Bob Marley sarebbe stato ucciso e così pure Ron Brown, il primo afroamericano a diventare ministro del commercio del governo federale, perito in un incidente aereo nel 1996) ma per il resto affronta a 360° il tema del controllo e della repressione nella società americana.
Il brano si conclude con la citazione di un discorso di Huey P. Newton, fondatore delle Black Panthers, ucciso da uno spacciatore nel 1989.
Nell’album “Let's Get Free”
C’è un po’ di dietrologia e complottismo in questa canzone (vedi soprattutto che Bob Marley sarebbe stato ucciso e così pure Ron Brown, il primo afroamericano a diventare ministro del commercio del governo federale, perito in un incidente aereo nel 1996) ma per il resto affronta a 360° il tema del controllo e della repressione nella società americana.
Il brano si conclude con la citazione di un discorso di Huey P. Newton, fondatore delle Black Panthers, ucciso da uno spacciatore nel 1989.
[News]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/2 - 14:57
A.W.O.L.
[2003]
Nell’album “Sonic Jihad”
La generazione degli anni 80, che negli USA è chiamata “Hip-Hop generation” è quella che più di ogni altra ha pagato il tributo di sangue nelle guerre in Afghanistan e in Iraq. Certo, si può dire che fossero (e siano ancora oggi) tutti volontari i soldati statunitensi che decidono di andare a combattere laggiù, ma molto spesso si tratta di giovani non abbienti, ricattati col miraggio di ottenere la cittadinanza americana (se immigrati) o di vedersi pagati gli studi al rientro dal servizio militare. E invece tanti di loro, imboniti da proclami stantii e da menzogne (“un’opportunità per girare il mondo, per costruirsi un futuro”, “un’occasione per rendersi autonomi e quindi liberi”, “non siamo in guerra, portiamo la pace e la libertà a chi non ce l’ha”) sono poi tornati a casa in una busta di plastica avvolta dalla bandiera a stelle e strisce oppure... (Continues)
Nell’album “Sonic Jihad”
La generazione degli anni 80, che negli USA è chiamata “Hip-Hop generation” è quella che più di ogni altra ha pagato il tributo di sangue nelle guerre in Afghanistan e in Iraq. Certo, si può dire che fossero (e siano ancora oggi) tutti volontari i soldati statunitensi che decidono di andare a combattere laggiù, ma molto spesso si tratta di giovani non abbienti, ricattati col miraggio di ottenere la cittadinanza americana (se immigrati) o di vedersi pagati gli studi al rientro dal servizio militare. E invece tanti di loro, imboniti da proclami stantii e da menzogne (“un’opportunità per girare il mondo, per costruirsi un futuro”, “un’occasione per rendersi autonomi e quindi liberi”, “non siamo in guerra, portiamo la pace e la libertà a chi non ce l’ha”) sono poi tornati a casa in una busta di plastica avvolta dalla bandiera a stelle e strisce oppure... (Continues)
And you don't hear none of those stations, for hip-hop and R&B playin him
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/2 - 14:22
Wolves in Wolves' Clothing
[2006]
Nell’album omonimo
Epitaffio per gli Stati Uniti, anzi, gli Stati Divisi, una nazione sulla soglia della decadenza come l’impero romano o quello azteco, come la civiltà dell’Isola di Pasqua, inquietante e ridicolo come i maiali de “La fattoria degli animali” di Orwell, come un film di Terry Gilliam (uno su tutti, “Brazil”), penoso e anacronistico come la regina Maria Antonietta o il senatore Joseph McCarthy…
Nell’album omonimo
Epitaffio per gli Stati Uniti, anzi, gli Stati Divisi, una nazione sulla soglia della decadenza come l’impero romano o quello azteco, come la civiltà dell’Isola di Pasqua, inquietante e ridicolo come i maiali de “La fattoria degli animali” di Orwell, come un film di Terry Gilliam (uno su tutti, “Brazil”), penoso e anacronistico come la regina Maria Antonietta o il senatore Joseph McCarthy…
We are Rome, Aztec Mexico,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/2 - 13:49
Blue Diamond Mines
[1964]
Parole di Jean Ritchie, scritte sotto lo pseudonimo di Than Hall.
Musica di Jean Ritchie e Peter Pickow (figlio della Ritchie e del fotografo George Pickow)
Dall’album “Clear Waters Remembered” pubblicato nel 1974
Jean Ritchie, “The Mother of Folk”, cantautrice e virtuosa del dulcimer degli Appalachi, oggi quasi centenaria, tra la fine degli anni 50 e i primi anni 60 scrisse diverse canzoni sulla devastazione prodotta dall’estrazione del carbone nelle regioni montuose del Kentucky. Per non subire ritorsioni fu costretta a firmarsi con lo pseudonimo di Than Hall.
All’epoca in cui questa canzone fu scritta l’industria mineraria nel Kentucky era già in profonda crisi, gran parte delle miniere erano già state chiuse e dietro di sé avevano lasciato solo inquinamento e disoccupazione, degrado ambientale e sociale.
Si veda al proposito anche The L&N Don't Stop Here Anymore.
“… Nelle miniere, nei pozzi della Blue Diamond ho gettato via la mia vita lavorando…”
Parole di Jean Ritchie, scritte sotto lo pseudonimo di Than Hall.
Musica di Jean Ritchie e Peter Pickow (figlio della Ritchie e del fotografo George Pickow)
Dall’album “Clear Waters Remembered” pubblicato nel 1974
Jean Ritchie, “The Mother of Folk”, cantautrice e virtuosa del dulcimer degli Appalachi, oggi quasi centenaria, tra la fine degli anni 50 e i primi anni 60 scrisse diverse canzoni sulla devastazione prodotta dall’estrazione del carbone nelle regioni montuose del Kentucky. Per non subire ritorsioni fu costretta a firmarsi con lo pseudonimo di Than Hall.
All’epoca in cui questa canzone fu scritta l’industria mineraria nel Kentucky era già in profonda crisi, gran parte delle miniere erano già state chiuse e dietro di sé avevano lasciato solo inquinamento e disoccupazione, degrado ambientale e sociale.
Si veda al proposito anche The L&N Don't Stop Here Anymore.
“… Nelle miniere, nei pozzi della Blue Diamond ho gettato via la mia vita lavorando…”
I remember the ways in the bygone days
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/2 - 11:46
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
West Virginia Mine Disaster
[1968]
Parole e musica di Jean Ritchie
Dall’album “Clear Waters Remembered” pubblicato nel 1974
Una canzone che si riferisce al disastro minerario di Hominy Falls, West Virginia, accaduto il 26 maggio del 1968 quando 25 minatori rimasero intrappolati nei pozzi a causa di un allagamento. Quattro di loro morirono…
“… Era mattino presto, lui passò accanto a casa nostra diretto verso la miniera. Era alto, snello, i suoi occhi azzurri erano così dolci. Era un minatore, West Virginia il suo paese…”
Parole e musica di Jean Ritchie
Dall’album “Clear Waters Remembered” pubblicato nel 1974
Una canzone che si riferisce al disastro minerario di Hominy Falls, West Virginia, accaduto il 26 maggio del 1968 quando 25 minatori rimasero intrappolati nei pozzi a causa di un allagamento. Quattro di loro morirono…
“… Era mattino presto, lui passò accanto a casa nostra diretto verso la miniera. Era alto, snello, i suoi occhi azzurri erano così dolci. Era un minatore, West Virginia il suo paese…”
Say, did you see him walking? It was early this morning
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/2 - 11:25
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
The L&N Don't Stop Here Anymore
[1963?]
Parole e musica di Jean Ritchie, sotto lo pseudonimo di Than Hall.
Nell’album intitolato “Time For Singing” pubblicato nel 1966.
Interpretata da Guy Carawan, Johnny Cash e Michelle Shocked, tra i tanti.
Jean Ritchie, “The Mother of Folk”, cantautrice e virtuosa del dulcimer degli Appalachi, oggi quasi centenaria, tra la fine degli anni 50 e i primi anni 60 scrisse diverse canzoni sul devastazione prodotta dall’estrazione del carbone nelle regioni montuose del Kentucky. Per non subire ritorsioni fu costretta a firmarsi con lo pseudonimo di Than Hall.
All’epoca in cui questa canzone fu scritta l’industria mineraria era già in profonda crisi, gran parte delle miniere erano già state chiuse e dietro di sé avevano lasciato solo inquinamento e degrado ambientale. Anche le linee ferroviarie – come la Louisville and Nashville Railroad (L&N) - erano state abbandonate,... (Continues)
Parole e musica di Jean Ritchie, sotto lo pseudonimo di Than Hall.
Nell’album intitolato “Time For Singing” pubblicato nel 1966.
Interpretata da Guy Carawan, Johnny Cash e Michelle Shocked, tra i tanti.
Jean Ritchie, “The Mother of Folk”, cantautrice e virtuosa del dulcimer degli Appalachi, oggi quasi centenaria, tra la fine degli anni 50 e i primi anni 60 scrisse diverse canzoni sul devastazione prodotta dall’estrazione del carbone nelle regioni montuose del Kentucky. Per non subire ritorsioni fu costretta a firmarsi con lo pseudonimo di Than Hall.
All’epoca in cui questa canzone fu scritta l’industria mineraria era già in profonda crisi, gran parte delle miniere erano già state chiuse e dietro di sé avevano lasciato solo inquinamento e degrado ambientale. Anche le linee ferroviarie – come la Louisville and Nashville Railroad (L&N) - erano state abbandonate,... (Continues)
When I was a curly headed baby
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/2 - 11:03
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Black Waters
[fine anni 60?]
Parole di Jean Ritchie
Musica di Jean Ritchie e Peter Pickow (figlio della Ritchie e del fotografo George Pickow)
Dall’album “Clear Waters Remembered” pubblicato nel 1974
Dalle Cumberland Mountains del Kentucky, il suono del dulcimer degli Appalachi e la voce di Jean Ritchie, “The Mother of Folk”, cristallina come dovevano essere le acque di quei posti prima che le industrie minerarie le ammorbassero completamente…
Parole di Jean Ritchie
Musica di Jean Ritchie e Peter Pickow (figlio della Ritchie e del fotografo George Pickow)
Dall’album “Clear Waters Remembered” pubblicato nel 1974
Dalle Cumberland Mountains del Kentucky, il suono del dulcimer degli Appalachi e la voce di Jean Ritchie, “The Mother of Folk”, cristallina come dovevano essere le acque di quei posti prima che le industrie minerarie le ammorbassero completamente…
I come from the mountains, Kentucky's my home
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/2 - 10:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Down By The Riverside
Anonymous
2009 - We came to sing
A spiritual rising up from the African American tradition, this song takes on profound meaning defined each time by context. In the religious context, I understand that to "study" can mean to allow your mind to dwell on something. So, for example, to study war suggests it has become acceptable to you and therefore you participate in it. So in the reverse, to not study war is to stay in close relationship to the unacceptability of war and to one's refusal to participate. As is true in any craft, to be an activist in opposition to war requires practice. War to me includes domestic violence, world hunger, inhumane systems of education, prisons, emotional and physical abuse of children, harsh and critical language and so on. So as we sing this song (in this rendition as a prayer) we both honor the tradition from which the song comes as well as we are committing ourselves to the practice of unlearning behaviors that are not useful to the evolution of life on this earth.
A spiritual rising up from the African American tradition, this song takes on profound meaning defined each time by context. In the religious context, I understand that to "study" can mean to allow your mind to dwell on something. So, for example, to study war suggests it has become acceptable to you and therefore you participate in it. So in the reverse, to not study war is to stay in close relationship to the unacceptability of war and to one's refusal to participate. As is true in any craft, to be an activist in opposition to war requires practice. War to me includes domestic violence, world hunger, inhumane systems of education, prisons, emotional and physical abuse of children, harsh and critical language and so on. So as we sing this song (in this rendition as a prayer) we both honor the tradition from which the song comes as well as we are committing ourselves to the practice of unlearning behaviors that are not useful to the evolution of life on this earth.
STUDY WAR NO MORE
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/7/2 - 09:30
Fight Back
2002
And still we sing
And still we sing
By day I live in terror
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/7/1 - 22:19
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Family Promise
1983
lifeline
lifeline
Finally a baby born in the spring time
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/7/1 - 22:14
Song Itineraries:
No Nukes
Somebody's Jail
2006
Show up
Show up
Just walking along, shopping for food
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/7/1 - 22:04
Song Itineraries:
From World Jails
Didn't You Mean to Say
2011
Edge
Edge
Didn't you mean to say you assassinate your enemies
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/7/1 - 22:01
Reagan
[2012]
Scritta da Michael Render (il vero nome di Killer Mike) e Jaime Meline.
Dall’album “R.A.P. Music” (l’acronimo sta per “Rebellious African People”)
Le frasi pronunciate dal defunto ex-presidente americano Ronald Reagan sono estrapolate dalle audizioni sullo scandalo “Irangate” tenutesi nel 1987 di fronte ad una commissione d’inchiesta del Senato federale.
Per chi non lo sapesse, “Irangate”, o “Iran-Contras” è il nome associato ad un’operazione segreta, cui lo stesso Reagan appena insediatosi alla Casa Bianca diede il suo assenso (“tollerò pur non essendone completamente informato”, scrisse la commissione), attraverso la quale gli USA all’inizio degli anni 80 vendettero illegalmente armi all’Iran, sotto embargo internazionale e in guerra con l’Iraq, con il duplice fine di ammorbidire il regime degli Āyatollāh, che dal 1979 avevano ostaggi americani nelle loro mani, e... (Continues)
Scritta da Michael Render (il vero nome di Killer Mike) e Jaime Meline.
Dall’album “R.A.P. Music” (l’acronimo sta per “Rebellious African People”)
Le frasi pronunciate dal defunto ex-presidente americano Ronald Reagan sono estrapolate dalle audizioni sullo scandalo “Irangate” tenutesi nel 1987 di fronte ad una commissione d’inchiesta del Senato federale.
Per chi non lo sapesse, “Irangate”, o “Iran-Contras” è il nome associato ad un’operazione segreta, cui lo stesso Reagan appena insediatosi alla Casa Bianca diede il suo assenso (“tollerò pur non essendone completamente informato”, scrisse la commissione), attraverso la quale gli USA all’inizio degli anni 80 vendettero illegalmente armi all’Iran, sotto embargo internazionale e in guerra con l’Iraq, con il duplice fine di ammorbidire il regime degli Āyatollāh, che dal 1979 avevano ostaggi americani nelle loro mani, e... (Continues)
[Ronald Reagan]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/1 - 16:34
Walls Come Tumbling Down
[1985]
Parole e musica di Paul Weller
Nel disco intitolato “Our Favourite Shop”
Manifesto politico di Paul Weller contro la Gran Bretagna dell’autoritarismo thatcheriano (“The public enemies, No 10”), contro l’inebetimento e imbonimento delle coscienze attraverso la TV e l’ “hire purchase” (HP, o “never-never”), cioè il sistema di indebitamento (ed impoverimento dei già poveri) costituito dalle formule di finanziamento rateale, contro il lavoro precario e saltuario che trasforma l’uomo in una bestia da soma (“dangle jobs, like a donkey's carrot”) sempre esposta al ricatto del padrone…
Parole e musica di Paul Weller
Nel disco intitolato “Our Favourite Shop”
Manifesto politico di Paul Weller contro la Gran Bretagna dell’autoritarismo thatcheriano (“The public enemies, No 10”), contro l’inebetimento e imbonimento delle coscienze attraverso la TV e l’ “hire purchase” (HP, o “never-never”), cioè il sistema di indebitamento (ed impoverimento dei già poveri) costituito dalle formule di finanziamento rateale, contro il lavoro precario e saltuario che trasforma l’uomo in una bestia da soma (“dangle jobs, like a donkey's carrot”) sempre esposta al ricatto del padrone…
You don't have
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/7/1 - 14:34
Lettera di Robert Bowman
Why US is hated
by Robert Bowman, bishop of the United Catholic Church in Melbourne Beach, FL.
Robert Bowman flew 101 combat missions in Vietnam. He is presently (1998) bishop of the United Catholic Church in Melbourne Beach, FL. Originally printed in The National Catholic Reporter, Oct. 2, 1998. The "Security" Charade - by Robert Bowman If deceptions about terrorism go unchallenged, then the threat will continue until it destroys us.
The truth is that none of our thousands of nuclear weapons can protect us from these threats. No Star Wars system no matter how technically advanced, no matter how many trillions of dollars are poured into it, can protect us from a nuclear weapon delivered in a sailboat or a Cessna or a suitcase or a Ryder rental truck. Not one weapon in our vast arsenal, not a penny of the $270 billion a year we spend on so-called defense can defend against a terrorist... (Continues)
2013/7/1 - 12:21
Il mio sud
[2011]
Album: Guellarè
Album: Guellarè
Il mio sud è una mamma cinque figli da
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2013/7/1 - 11:11
Controvento
[2011]
Album: Guellarè
Album: Guellarè
Siamo mani ferite quando tiriamo le reti
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2013/7/1 - 10:59
If I Can Dream
Molto bella questa canzone, la ascolta in continuazione, ho diverse versioni.
crisitan 2013/7/1 - 01:22
Hanno arrestato Errico Malatesta
Anonymous
[1873?]
Sull'aria degli "Stornelli toscani"
Catanuto e Schirone (p. 29) riportano questa strofa che, secondo i Canti popolari italiani a cura di G. Vettori (Roma, Newton Compton, 1974, p. 194 e p. 335) sarebbe stata cantata in prigione da due anarchici nel 1943-44. Non è dato sapere a quale tra i numerosi arresti che Errico Malatesta ebbe a subire si riferisca la strofa; ma alcune fonti ritengono che si tratti di quello subito nel 1873, all'età di appena vent'anni.
Sull'aria degli "Stornelli toscani"
Catanuto e Schirone (p. 29) riportano questa strofa che, secondo i Canti popolari italiani a cura di G. Vettori (Roma, Newton Compton, 1974, p. 194 e p. 335) sarebbe stata cantata in prigione da due anarchici nel 1943-44. Non è dato sapere a quale tra i numerosi arresti che Errico Malatesta ebbe a subire si riferisca la strofa; ma alcune fonti ritengono che si tratti di quello subito nel 1873, all'età di appena vent'anni.
L'hanno arrestato Errico Malatesta;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ahmed il Lavavetri 2013/6/30 - 23:49
Dimmi buon giovine, o Dimmi bel giovane [Esame di ammissione del volontario alla Comune di Parigi]
La versione più nota, di quattro strofe, raccolta da Leoncarlo Settimelli e ripubblicata nel volume Il pensiero anarchico di F.Pani e S. Vaccaro, Verona, Demetra, 1997, p. 55. È alla base di tutte le interpretazioni successive, compresa quella di Vinicio Capossela e quella delle De' Soda Sisters
Interpretata da Vinicio Capossela e Neri Marcorè
Dimmi bel giovane,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Maria Cristina Costantini + CCG/AWS Staff 2013/6/30 - 23:07
La Guerre
LA GUERRE
ou À la guerre comme à la guerre...
Chanson française – Maurice Fanon – 1968
Paroles : Maurice Fanon. Musique : Gérard Jouannest (1968)
Ah Lucien l'âne mon ami, tu me vois tout réjoui et je vois que tu te demandes bien pourquoi je fais cette tête-là.
En effet, en effet... Tu as l'air d'un enfant qui vient de trouver une bille... ou d'un entomologiste qui trouve une araignée inconnue...
C'est un peu ça, d'ailleurs. Moi qui croyais connaître les chansons de Maurice Fanon... et de fait, je le connais depuis longtemps, trop sans doute... je viens de découvrir une petite merveille et en plus, une chanson contre la guerre... Imagine. Donc, je trouve une vidéo où Fanon chanterait une chanson intitulée La Guerre. Je connais mon Fanon et même si je n'ai jamais entendu cette chanson, je sais d'avance qu'elle sera antiguerrière et antimilitaire. Je l'écoute et bien sûr, tout cela se... (Continues)
ou À la guerre comme à la guerre...
Chanson française – Maurice Fanon – 1968
Paroles : Maurice Fanon. Musique : Gérard Jouannest (1968)
Ah Lucien l'âne mon ami, tu me vois tout réjoui et je vois que tu te demandes bien pourquoi je fais cette tête-là.
En effet, en effet... Tu as l'air d'un enfant qui vient de trouver une bille... ou d'un entomologiste qui trouve une araignée inconnue...
C'est un peu ça, d'ailleurs. Moi qui croyais connaître les chansons de Maurice Fanon... et de fait, je le connais depuis longtemps, trop sans doute... je viens de découvrir une petite merveille et en plus, une chanson contre la guerre... Imagine. Donc, je trouve une vidéo où Fanon chanterait une chanson intitulée La Guerre. Je connais mon Fanon et même si je n'ai jamais entendu cette chanson, je sais d'avance qu'elle sera antiguerrière et antimilitaire. Je l'écoute et bien sûr, tout cela se... (Continues)
Je les ai vus sur nos routes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/6/29 - 23:31
Têtes de Bois: Alfonsina e la bici
Têtes de Bois - Goodbike (2010)
Voce Rap: Militant A (Assalti Frontali)
Video diretto da Agostino Ferrente, con Margherita Hack
Nel 1924 una ragazza di Romagna corse il Giro d'Italia. Biciclette pesanti, tappe di 400 km e strade bianche. Arrivò fuori tempo massimo Alfonsina, ma concluse il Giro.
Nel '24, quando le donne non avevano ancora diritto al voto lei già si chiamava Strada.
Dedichiamo questa bellissima canzone a Margherita, una ragazza di 91 anni a cui il cuore oggi è finito fuori giri. Cercatela tra le sue stelle, quelle che anche a Firenze e a Trieste non puoi vedere....
Voce Rap: Militant A (Assalti Frontali)
Video diretto da Agostino Ferrente, con Margherita Hack
Nel 1924 una ragazza di Romagna corse il Giro d'Italia. Biciclette pesanti, tappe di 400 km e strade bianche. Arrivò fuori tempo massimo Alfonsina, ma concluse il Giro.
Nel '24, quando le donne non avevano ancora diritto al voto lei già si chiamava Strada.
Dedichiamo questa bellissima canzone a Margherita, una ragazza di 91 anni a cui il cuore oggi è finito fuori giri. Cercatela tra le sue stelle, quelle che anche a Firenze e a Trieste non puoi vedere....
Alfonsina ha le tette sgonfie
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG Staff 2013/6/29 - 16:44
Il cielo è di tutti
Sempre più in compagnia (Ciao, Margherita)
di Riccardo Venturi
Andrà a finire che la cosa più bella su Margherita Hack, subito dopo che è tornata alla terra, l'ha detta l'astronauta siciliano che sta orbitando lassù, da qualche parte giro giro. "Le stelle che hai amato ti rispettano", ha detto; e su questo non mi sembra che possa esistere alcun dubbio. Non sarà nemmeno una gran frase, per carità; ma credo che immaginare le stelle che, per un millesimo dei loro secondi (che corrisponderà senz'altro a qualche nostro millennio), si inchinano al pensiero di questa donna, può servire.
E così, da poche ore, siamo sempre più in compagnia. Quando muore qualcuno, si è soliti dire di essere sempre più soli; in questo caso, va detto, senza Margherita Hack siamo sempre di più in compagnia. Ma non di lei.
Siamo sempre più in compagnia di cialtroni di ogni sorta, a base di dèi, miracoli, "soprannaturali"... (Continues)
di Riccardo Venturi
Andrà a finire che la cosa più bella su Margherita Hack, subito dopo che è tornata alla terra, l'ha detta l'astronauta siciliano che sta orbitando lassù, da qualche parte giro giro. "Le stelle che hai amato ti rispettano", ha detto; e su questo non mi sembra che possa esistere alcun dubbio. Non sarà nemmeno una gran frase, per carità; ma credo che immaginare le stelle che, per un millesimo dei loro secondi (che corrisponderà senz'altro a qualche nostro millennio), si inchinano al pensiero di questa donna, può servire.
E così, da poche ore, siamo sempre più in compagnia. Quando muore qualcuno, si è soliti dire di essere sempre più soli; in questo caso, va detto, senza Margherita Hack siamo sempre di più in compagnia. Ma non di lei.
Siamo sempre più in compagnia di cialtroni di ogni sorta, a base di dèi, miracoli, "soprannaturali"... (Continues)
daniela -k.d.- 2013/6/29 - 14:19
Canzone dei fiori e del silenzio
Chanson italienne - Canzone dei fiori e del silenzio – Cantacronache - 1958
Paroles d'Emilio Jona
Musique de Sergio Liberovici
Ah, Lucien l'âne mon ami, je pense bien que tu connais les Cantacronache et que tu aimes comme moi leurs chansons aux Cantacronache. Eh bien, voici leur chanson manifeste, la chanson qui en quelque sorte définit leurs idées sur le monde et sur la chanson elle-même. Une sorte de manifeste artistique. C'est la chanson des fleurs et du silence. Du moins, c'est son titre, car pour ce qui est du contenu, elle n'est pas silencieuse, rassure-toi. Bien au contraire, elle affirme nettement leur refus de la chanson vide et de la chanson remplie d'insignifiances. Le genre chanson d'amour : il part, je reviens, je m'en vais, il reviendra... Les yeux bleus, noirs, verts, roses... Je l'aime, il m'aime, on s'aime... J'aime ses yeux, ses bras si chauds, ses jambes si belles, ses... (Continues)
Paroles d'Emilio Jona
Musique de Sergio Liberovici
Ah, Lucien l'âne mon ami, je pense bien que tu connais les Cantacronache et que tu aimes comme moi leurs chansons aux Cantacronache. Eh bien, voici leur chanson manifeste, la chanson qui en quelque sorte définit leurs idées sur le monde et sur la chanson elle-même. Une sorte de manifeste artistique. C'est la chanson des fleurs et du silence. Du moins, c'est son titre, car pour ce qui est du contenu, elle n'est pas silencieuse, rassure-toi. Bien au contraire, elle affirme nettement leur refus de la chanson vide et de la chanson remplie d'insignifiances. Le genre chanson d'amour : il part, je reviens, je m'en vais, il reviendra... Les yeux bleus, noirs, verts, roses... Je l'aime, il m'aime, on s'aime... J'aime ses yeux, ses bras si chauds, ses jambes si belles, ses... (Continues)
CHANSON DES FLEURS ET DU SILENCE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/6/28 - 22:24
La ballata di Lea
Lea Garofalo, di Petilia Policastro, provincia di Crotone, era una collaboratrice di giustizia. Testimoniò con grande coraggio sulla faida tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno, per affrancarsi dalla cultura 'ndranghetista e, soprattutto, per dare un futuro migliore a sua figlia Denise. Lea pagò con la vita questa sua ribellione alla 'ndrangheta. Nel 2009 venne infatti uccisa e sciolta nell'acido. Per l'orribile fine di Lea i suoi sei aguzzini sono stati condannati all'ergastolo. Lea, dunque, rimane un simbolo e un'icona della lotta a tutte le mafie.
"La ballata è nata dalla lettura di un articolo sul Quotidiano di Calabria che si intitolava “Sognava l’Australia’, leggendo quell’articolo la storia mi colpì perché quando una donna la si priva della libertà di scelta del come vivere la propria vita, questa è una cosa sconvolgente, perché so di tante donne che vivono nella sofferenza... (Continues)
"La ballata è nata dalla lettura di un articolo sul Quotidiano di Calabria che si intitolava “Sognava l’Australia’, leggendo quell’articolo la storia mi colpì perché quando una donna la si priva della libertà di scelta del come vivere la propria vita, questa è una cosa sconvolgente, perché so di tante donne che vivono nella sofferenza... (Continues)
Ciangiti assema a mia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Silva 2013/6/28 - 13:46
Song Itineraries:
Mafia and Mafias
Je vais revoir ma blonde
[1956]
Scritta da Jacques Plante (1920-2003), liricista francese assai prolifico.
Sulla melodia della canzone popolare americana “The Yellow Rose of Texas” risalente al 1858.
Interpretata da tanti, come Yvette Giraud, Lucien Jeunesse, Charles Gentès e Dario Moreno.
La guerra in Algeria era appena iniziata e non è che tutti i coscritti fossero proprio entusiasti di andare a combattere per la “Grandeur de France”, sentimento che trapela chiaramente da questa allegra marcetta…
Scritta da Jacques Plante (1920-2003), liricista francese assai prolifico.
Sulla melodia della canzone popolare americana “The Yellow Rose of Texas” risalente al 1858.
Interpretata da tanti, come Yvette Giraud, Lucien Jeunesse, Charles Gentès e Dario Moreno.
La guerra in Algeria era appena iniziata e non è che tutti i coscritti fossero proprio entusiasti di andare a combattere per la “Grandeur de France”, sentimento che trapela chiaramente da questa allegra marcetta…
La nuit tombait dans la plaine
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/28 - 11:17
Song Itineraries:
The Algerian War
Bombs (End This War)
- See more at: Golden State
I can’t be sure of this
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ronald Matheny 2013/6/28 - 08:44
La nave
Chanson italienne – La Nave – Alfredo Bandelli
Oh, Marco Valdo M.I., mon ami, j'aime beaucoup cette chanson ; à moi qui ai entendu les chansons d'Homère le grand, l'aède aveugle, l'aède aux multiples histoires, celui-là même qui – il en faut de la patience – attend encore ses musiciens... Elle rappelle les aventures d'Ulysse ; dans ses mots, il y a comme un parfum d'alizés. Il y a là un ton... Une manière de raconter qui m'enchante...
Certes, Lucien l'âne mon ami, mais as-tu remarqué le premier couplet ? Celui où « la tramontane... raconte la longue guerre des damnés de la terre ». On dirait qu'il chante – tel Homère précisément aurait pu le faire, la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres afin de leur infliger le joug de la misère et de multiplier par l'exploitation leurs profits, d'accroître leurs pouvoirs, d'étendre leurs richesses... Car c'est la richesse et l'envie... (Continues)
Oh, Marco Valdo M.I., mon ami, j'aime beaucoup cette chanson ; à moi qui ai entendu les chansons d'Homère le grand, l'aède aveugle, l'aède aux multiples histoires, celui-là même qui – il en faut de la patience – attend encore ses musiciens... Elle rappelle les aventures d'Ulysse ; dans ses mots, il y a comme un parfum d'alizés. Il y a là un ton... Une manière de raconter qui m'enchante...
Certes, Lucien l'âne mon ami, mais as-tu remarqué le premier couplet ? Celui où « la tramontane... raconte la longue guerre des damnés de la terre ». On dirait qu'il chante – tel Homère précisément aurait pu le faire, la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres afin de leur infliger le joug de la misère et de multiplier par l'exploitation leurs profits, d'accroître leurs pouvoirs, d'étendre leurs richesses... Car c'est la richesse et l'envie... (Continues)
LE BATEAU
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/6/27 - 21:00
Enfants de tout pays
Per l'attribuzione del "Bollino bleah", si veda Adieu, mon pays. Segnalo che Enrico Macias è anche interprete di una "Malheur à celui qui blesse un enfant" ("Sventura a chi ferisce un bambino", 1975, testo di Jacques Demarny), alla quale si potrebbe rispondere così:
Due delle centinaia di bambini uccisi a Gaza durante gli attacchi israeliani tanto calorosamente sostenuti dal signor Gaston Ghrenassia, o Enrico Macias.
Due delle centinaia di bambini uccisi a Gaza durante gli attacchi israeliani tanto calorosamente sostenuti dal signor Gaston Ghrenassia, o Enrico Macias.
Riccardo Venturi 2013/6/27 - 17:07
Apprendre à vivre ensemble
Nella foto, un tipico esempio di "Apprendre à vivre ensemble d'Israël en Irlande":
Ahmed il Lavavetri 2013/6/27 - 16:57
Veteran's Day Poppy
Album: "Trout Mask Replica" (1969)
Da wikipedia:
Il titolo del brano fa riferimento alla pratica tipicamente anglosassone della vendita dei papaveri per beneficenza da parte delle crocerossine nel giorno della memoria dei caduti o veterani di guerra che viene citata anche dai Beatles in Penny Lane. La canzone è un inno antimilitarista, dal punto di vista di una madre che ha perso un figlio in guerra. La donna si rifiuta di compiere un gesto privo di significato come comprare dei papaveri, perché tanto non gli crescerà un altro figlio come invece ricresce un fiore reciso.
Da wikipedia:
Il titolo del brano fa riferimento alla pratica tipicamente anglosassone della vendita dei papaveri per beneficenza da parte delle crocerossine nel giorno della memoria dei caduti o veterani di guerra che viene citata anche dai Beatles in Penny Lane. La canzone è un inno antimilitarista, dal punto di vista di una madre che ha perso un figlio in guerra. La donna si rifiuta di compiere un gesto privo di significato come comprare dei papaveri, perché tanto non gli crescerà un altro figlio come invece ricresce un fiore reciso.
I cry but I can't buy
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto 2013/6/27 - 16:16
Song Itineraries:
Poppie: an Antiwar flower?
Armes de distraction massive
[2003]
Parole di Akhenaton, Freeman, Shurik'N
Musica di Shurik'N
Dall’album “Revoir un printemps”
Le presunte (e inesistenti) "armi di distruzione di massa" di Saddam Hussein servirono 10 anni fa a "distrarre" l'opinione pubblica occidentale (notoriamente già abbastanza distratta dai "pains et jeux" cui è abituata...) e a scatenare l'ennesima guerra in Medio Oriente...
Parole di Akhenaton, Freeman, Shurik'N
Musica di Shurik'N
Dall’album “Revoir un printemps”
Le presunte (e inesistenti) "armi di distruzione di massa" di Saddam Hussein servirono 10 anni fa a "distrarre" l'opinione pubblica occidentale (notoriamente già abbastanza distratta dai "pains et jeux" cui è abituata...) e a scatenare l'ennesima guerra in Medio Oriente...
Et ce sont les mêmes qui payent le prix, la guerre éclate
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/6/27 - 15:34
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