Particles in Peace
Il pianista israeliano Yaron Herman e il percussionista franco-iraniano Bijan Chemirani hanno improvvisato (era la prima volta che suonavano insieme) questa "Particles in Peace" durante l'evento TEDx CERN tenutosi al CERN il 25 maggio 2013.
(instrumental)
envoyé par Lorenzo Masetti 12/6/2013 - 22:25
Die Ballade von Antonio Amadeu Kiowa
[1990]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Dall’album intitolato “Uferlos”, pubblicato nel 1993, lo stesso in cui è presente Sage Nein!.
13 anni dopo Willy e sulla falsariga di quella, Konstantin Wecker fu costretto a scrivere un’altra canzone dedicata alla vittima di una mortale aggressione neonazista…
Amadeu Antonio Kiowa era nato in Angola nel 1962, il più grande dei 12 figli della signora Helena Alfonso. Antonio aveva studiato in Brasile, Portogallo ed Unione Sovietica. Poi, nel 1987, era emigrato in Germania Est con la speranza di poter concludere i suoi studi in ingegneria e svolgere una professione qualificata. In realtà fu costretto a lavori umili, come quello di operaio in un macello. Ciò nonostante Antonio si stabilì ad Eberswalde, nel Brandenburgo, e pensò a mettere su famiglia ma, dopo la caduta del Muro, si trovò come tanti, tedeschi ed immigrati, senza lavoro,... (continuer)
Parole e musica di Konstantin Wecker
Dall’album intitolato “Uferlos”, pubblicato nel 1993, lo stesso in cui è presente Sage Nein!.
13 anni dopo Willy e sulla falsariga di quella, Konstantin Wecker fu costretto a scrivere un’altra canzone dedicata alla vittima di una mortale aggressione neonazista…
Amadeu Antonio Kiowa era nato in Angola nel 1962, il più grande dei 12 figli della signora Helena Alfonso. Antonio aveva studiato in Brasile, Portogallo ed Unione Sovietica. Poi, nel 1987, era emigrato in Germania Est con la speranza di poter concludere i suoi studi in ingegneria e svolgere una professione qualificata. In realtà fu costretto a lavori umili, come quello di operaio in un macello. Ciò nonostante Antonio si stabilì ad Eberswalde, nel Brandenburgo, e pensò a mettere su famiglia ma, dopo la caduta del Muro, si trovò come tanti, tedeschi ed immigrati, senza lavoro,... (continuer)
Siehst as Willy, jetzt is doch scho a Zeit her, daß wir
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 12/6/2013 - 13:03
Fünf vor zwölf
[1990]
Scritta da Campino (Andreas Frege) e Andi (Andreas Meurer).
Nel doppio album “125 Jahre die Toten Hosen: Auf dem Kreuzzug ins Glück“
Poi nel disco collettivo intitolato “Nazis Raus!” del 1991, ripubblicato in CD nel 2003
Scritta da Campino (Andreas Frege) e Andi (Andreas Meurer).
Nel doppio album “125 Jahre die Toten Hosen: Auf dem Kreuzzug ins Glück“
Poi nel disco collettivo intitolato “Nazis Raus!” del 1991, ripubblicato in CD nel 2003
Bei ihm hab ich mir immer mein Gemüse eingekauft.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 12/6/2013 - 10:32
La cassa integrazione
Chanson italienne – La cassa integrazione – Alfredo Bandelli – 1970
Texte et musique d'Alfredo Bandelli
Écoute, Alfredo, maintenant on arrête de plaisanter. Comme on dit, le jeu est beau lorsqu'il dure peu. Voudrais-tu continuer à nous faire croire que tu serais « mort » en 1994? Quelques mois après la première victoire électorale de Berlusconi ? Et alors comme se fait-il que je te vois toujours là près de la station de Pise, avec ta grande barbe, gratter tes chansons et tes luttes sans quartier ? Qui chantent encore aussi les jeunots au ticheurt antifà, et même la Lucia dont les camarades de quinze ans existent encore, on ne sait pas comment mais existent ? Et cette chanson-ci ? De 1970 ? ! ? Mil neuf cent septante ? ! ? Mais quoi, tu te fous vraiment de nous, c'est une chanson au grand maximum de deux mille dix, maximum deux mille onze, mais elle pourrait être même d'il y à un quart d'heure…... (continuer)
Texte et musique d'Alfredo Bandelli
Écoute, Alfredo, maintenant on arrête de plaisanter. Comme on dit, le jeu est beau lorsqu'il dure peu. Voudrais-tu continuer à nous faire croire que tu serais « mort » en 1994? Quelques mois après la première victoire électorale de Berlusconi ? Et alors comme se fait-il que je te vois toujours là près de la station de Pise, avec ta grande barbe, gratter tes chansons et tes luttes sans quartier ? Qui chantent encore aussi les jeunots au ticheurt antifà, et même la Lucia dont les camarades de quinze ans existent encore, on ne sait pas comment mais existent ? Et cette chanson-ci ? De 1970 ? ! ? Mil neuf cent septante ? ! ? Mais quoi, tu te fous vraiment de nous, c'est une chanson au grand maximum de deux mille dix, maximum deux mille onze, mais elle pourrait être même d'il y à un quart d'heure…... (continuer)
CHÔMAGE TECHNIQUE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 12/6/2013 - 09:38
Roll On Dark Water
[2006]
Lyrics & Music by Christopher David Rogers
A song for peace, hope, destiny… watching the river flow by Chris Rogers.
Lyrics & Music by Christopher David Rogers
A song for peace, hope, destiny… watching the river flow by Chris Rogers.
Roll on dark water, roll on
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 12/6/2013 - 09:21
Ode to Obama Iraq & Afghanistan
In a desert far away
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 12/6/2013 - 08:47
War Memorial
(2013)
Album: Black Pudding - Mark Lanegan & Duke Garwood
Garwood/Lanegan
Album: Black Pudding - Mark Lanegan & Duke Garwood
Garwood/Lanegan
Lanegan si avventura in un territorio incentrato su un personaggio e accenna una critica sociale in "War Memorial", una canzone narrata in prima persona da un soldato caduto. In questo pezzo Lanegan canta in un registro più alto del suo solito aspro baritono. Gli orrori della guerra sono rappresentati con immagini che sembrano tratte da "Niente di nuovo sul fronte occidentale".
Un triste assolo di uno strumento a fiato, un sassofono o una tromba, suona in sottofondo un tributo al soldato morto. Insomma uno dei pezzi più commoventi dell'album, una canzone che sembra influenzata dall'album monotematico di PJ Harvey Let England Shake.
(traduzione libera della recensione di Cole Waterman per Pop Matters)
Un triste assolo di uno strumento a fiato, un sassofono o una tromba, suona in sottofondo un tributo al soldato morto. Insomma uno dei pezzi più commoventi dell'album, una canzone che sembra influenzata dall'album monotematico di PJ Harvey Let England Shake.
(traduzione libera della recensione di Cole Waterman per Pop Matters)
Good, have I done good?
(continuer)
(continuer)
11/6/2013 - 23:10
Waiting for Margaret to Go
2013 (2005)
In Memoriam: Margaret Thatcher
English
Italiano
Back in 2005, anarchist collective Chumbawumba pre-sold an EP called In Memoriam: Margaret Thatcher which they would keep under wraps until the prime minister passed away. Since Thatcher did pass earlier this week, the band has delivered the EP and is also streaming the release online. Along with that, the band delivered a eulogy:
Let's make it clear: This is a cause to celebrate, to party, to stamp the dirt down. Tomorrow we can carry on shouting and writing and working and singing and striking against the successive governments that have so clearly followed Thatcher's Slash & Burn policies, none more so than the present lot. But for now, we can have a drink and a dance and propose a toast to the demise of someone who blighted so many people's lives for so long. If we must show a little reverence and decorum at this time,... (continuer)
In Memoriam: Margaret Thatcher
English
Italiano
Back in 2005, anarchist collective Chumbawumba pre-sold an EP called In Memoriam: Margaret Thatcher which they would keep under wraps until the prime minister passed away. Since Thatcher did pass earlier this week, the band has delivered the EP and is also streaming the release online. Along with that, the band delivered a eulogy:
Let's make it clear: This is a cause to celebrate, to party, to stamp the dirt down. Tomorrow we can carry on shouting and writing and working and singing and striking against the successive governments that have so clearly followed Thatcher's Slash & Burn policies, none more so than the present lot. But for now, we can have a drink and a dance and propose a toast to the demise of someone who blighted so many people's lives for so long. If we must show a little reverence and decorum at this time,... (continuer)
Alfred and Beatrice and Muriel too
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 11/6/2013 - 20:33
Parcours:
Miss Maggie Thatcher
Il sogno di volare
esce oggi il libro di Carlo Lucarelli ispirato da questa canzone , della quale porta anche il titolo. per info Il sogno di volare di Carlo Lucarelli: la copertina e il video racconto del nuovo libro
sonia cenceschi 11/6/2013 - 19:33
This Hard Land
bella la traduzione ma alla fine credo che sia:
Beh, se NON lo puoi fare allora
Tieni duro, abbi entusiasmo, resta vivo, se puoi
E incontrami in un sogno in questa dura terra
Beh, se NON lo puoi fare allora
Tieni duro, abbi entusiasmo, resta vivo, se puoi
E incontrami in un sogno in questa dura terra
giuseppe 11/6/2013 - 17:52
Willy
[1977]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Dall’album “Genug ist nicht genug”
Certamente una delle canzoni più celebri del grande cantautore tedesco, insieme alla più recente Sage Nein!.
Il ricordo di un caro amico di Wecker, ucciso a calci e pugni da un gruppo di fascisti in una birreria di Monaco solo perché aveva osato protestare per le loro volgari canzonacce naziste…
Parole e musica di Konstantin Wecker
Dall’album “Genug ist nicht genug”
Certamente una delle canzoni più celebri del grande cantautore tedesco, insieme alla più recente Sage Nein!.
Il ricordo di un caro amico di Wecker, ucciso a calci e pugni da un gruppo di fascisti in una birreria di Monaco solo perché aveva osato protestare per le loro volgari canzonacce naziste…
Mei, Willy, jetz wo i di so doliegn sich, so weit weg hinter dera Glasscheibn, genau oa Lebn zweit weg, da denk i ma doch, es hat wohl so kumma müaßn, i glaub oiwei, du hast as so wolln, Willy.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 11/6/2013 - 15:41
Frijolero
[2003]
Dall’album intitolato “Dance and Dense Denso”
Dall’album intitolato “Dance and Dense Denso”
Yo ya estoy hasta la madre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 11/6/2013 - 14:10
Why?
[1981]
Scritta da Lynval Golding, musicista nero di origine giamaicana, membro fondatore de The Specials
Singolo che è la b-side di Ghost Town
”…We don't need no British Movement, nor the Ku Klux Klan, nor the National Front…” (et même pas les Jeunesses nationalistes révolutionnaires e neppure le teste rasate neonaziste nostrane…)
Scritta da Lynval Golding, musicista nero di origine giamaicana, membro fondatore de The Specials
Singolo che è la b-side di Ghost Town
”…We don't need no British Movement, nor the Ku Klux Klan, nor the National Front…” (et même pas les Jeunesses nationalistes révolutionnaires e neppure le teste rasate neonaziste nostrane…)
Why did you try to hurt me?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 11/6/2013 - 13:42
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
How Would You Feel?
[1965]
Parole di Curtis Knight (1945-1999), il musicista di Harlem con cui Hendrix cominciò la sua breve ma intensissima avventura musicale.
Arrangiamento musicale di Jimi Hendrix a partire da “Like a Rolling Stone” che Bob Dylan aveva scritto e pubblicato come singolo pochi mesi prima, per poi includerla nell’album “Highway 61 Revisited”.
Il brano fu registrato allo Studio 76 di New York alla fine del 1965 e fu poi incluso nell’album “Get That Feeling”, con Jimi Hendrix, Curtis Knight e la sua band, “The Squires”.
Parole di Curtis Knight (1945-1999), il musicista di Harlem con cui Hendrix cominciò la sua breve ma intensissima avventura musicale.
Arrangiamento musicale di Jimi Hendrix a partire da “Like a Rolling Stone” che Bob Dylan aveva scritto e pubblicato come singolo pochi mesi prima, per poi includerla nell’album “Highway 61 Revisited”.
Il brano fu registrato allo Studio 76 di New York alla fine del 1965 e fu poi incluso nell’album “Get That Feeling”, con Jimi Hendrix, Curtis Knight e la sua band, “The Squires”.
This is a song that asks a question
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 11/6/2013 - 12:02
Clément
Nouvelle chanson originale écrit pour notre frère de plusieurs vies, Clément Méric. L'amour reviendra pour tout le monde, qui chantent les rêves bien sur les ondes. Je suis américain, donc je regrette les erreurs de grammaire :) J'espère qu'on peut me comprendre. J'ai un point de vue inhabituel sur sa vie, en raison de circonstances remarquables. Écoutez afin de découvrir vous-mêmes.
Les paroles en bas, pour faciliter la compréhension :)
Si quelqu'un a l'envie d'améliorer la grammaire, il sera bien reçu
Da questa pagina
Les paroles en bas, pour faciliter la compréhension :)
Si quelqu'un a l'envie d'améliorer la grammaire, il sera bien reçu
Da questa pagina
Il y a encore quelque chose magique que le diable a oublié
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 11/6/2013 - 10:16
Çapulcular oldu mu meydanlara doldu mu?
Parole turche
di Riccardo Venturi
Nei mesi scorsi, durante la rivolta di piazza Taksim e di Gezi Park contro il dittatore islamo-fascista Erdoğan, abbiamo imparato qualche parola turca, senza naturalmente mai chiederci che cosa significasse per davvero. Così "Gezi Park" vuol dire semplicemente "Parco del Passeggio" o, come si sarebbe detto un tempo, "della promenade". "Piazza Taksim" (in turco: Taksim Meydani) significa, alla lettera, "Piazza della Divisione" o "della Distribuzione": all'epoca del sultano Mahmud I, in quell'area le condotte d'acqua provenienti da nord venivano convogliate alle altre parti della città di Istanbul, e nella piazza sorgeva un grande serbatoio. Però, la parola "taksim" si riferisce anche ad una forma di musica popolare improvvisata. Fino al 1940, sulla piazza sorgeva anche una grande caserma di artiglieria, che fu però demolita per costruire, pensate un po',... (continuer)
di Riccardo Venturi
Nei mesi scorsi, durante la rivolta di piazza Taksim e di Gezi Park contro il dittatore islamo-fascista Erdoğan, abbiamo imparato qualche parola turca, senza naturalmente mai chiederci che cosa significasse per davvero. Così "Gezi Park" vuol dire semplicemente "Parco del Passeggio" o, come si sarebbe detto un tempo, "della promenade". "Piazza Taksim" (in turco: Taksim Meydani) significa, alla lettera, "Piazza della Divisione" o "della Distribuzione": all'epoca del sultano Mahmud I, in quell'area le condotte d'acqua provenienti da nord venivano convogliate alle altre parti della città di Istanbul, e nella piazza sorgeva un grande serbatoio. Però, la parola "taksim" si riferisce anche ad una forma di musica popolare improvvisata. Fino al 1940, sulla piazza sorgeva anche una grande caserma di artiglieria, che fu però demolita per costruire, pensate un po',... (continuer)
Çapulcular oldu mu?
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 11/6/2013 - 08:59
Gezi Parkı
Nel video, il coro del Boğaziçi Caz, intona una canzone che descrive la lotta degli attivisti, di coloro che difendono il parco e i propri diritti, fieri di essere tutti dei "çapulcu", dei "saccheggiatori" come qualche giorno fa li ha definiti il Primo Ministro.Da quel momento çapuling è il neologismo usato per indicare tutti coloro che combattono per la democrazia.
Fonte :youmedia
Fonte :youmedia
Çapulcu musun vay vay eylemci misin vay vay
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 11/6/2013 - 08:31
Schrei nach Liebe
[1993]
Scritta da Bela “Bela B.” Felsenheimer e Farin Urlaub, membri fondatori del gruppo punk berlinese Die Ärzte
Dall’album significativamente intitolato “Die Bestie in Menschengestalt”, “La bestia sotto umane spoglie”
Una canzone che è un manifesto anti-neonazista scritto nei primi anni 90, all’epoca dei gravi disordini razziali scoppiati a Hoyerswerda, in Sassonia, quando gruppi di giovani neonazisti aggredirono venditori ambulanti di origine vietnamita.
Forse oggi, di fronte al brutale assassinio di Clément Méric , anche i Die Ärzte si mostrerebbero più duri... Allora il loro sarcasmo verso le teste rasate si esprimeva - ma forse solo all’apparenza - più bonariamente: “Sei veramente una testa di cazzo. L’odio è la tua sola attitudine. Sei uno zuccone, bisogna spiegarti tutto perchè davvero non capisci nulla. La tua violenza è solo una disperata mancanza d’amore, l’amore che ti neghi... (continuer)
Scritta da Bela “Bela B.” Felsenheimer e Farin Urlaub, membri fondatori del gruppo punk berlinese Die Ärzte
Dall’album significativamente intitolato “Die Bestie in Menschengestalt”, “La bestia sotto umane spoglie”
Una canzone che è un manifesto anti-neonazista scritto nei primi anni 90, all’epoca dei gravi disordini razziali scoppiati a Hoyerswerda, in Sassonia, quando gruppi di giovani neonazisti aggredirono venditori ambulanti di origine vietnamita.
Forse oggi, di fronte al brutale assassinio di Clément Méric , anche i Die Ärzte si mostrerebbero più duri... Allora il loro sarcasmo verso le teste rasate si esprimeva - ma forse solo all’apparenza - più bonariamente: “Sei veramente una testa di cazzo. L’odio è la tua sola attitudine. Sei uno zuccone, bisogna spiegarti tutto perchè davvero non capisci nulla. La tua violenza è solo una disperata mancanza d’amore, l’amore che ti neghi... (continuer)
Du bist wirklich saudumm, darum gehts dir gut
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 11/6/2013 - 00:14
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
Tagliato fuori
Chanson italienne – Tagliato fuori – Del Sangre – 2002
Dis, Marco Valdo M.I. mon ami, toi qui as écrit des « chansonchômes », des chansons de chômage, dont une se termine également par un suicide...
Je m'en souviens si bien, celle que j'avais été chercher chez Trénet et qui s'intitulait : « Je chôme »... Cette chanson Je Chôme où le chômeur qui se pend, se retrouve fantôme et terrible vérité, les gens se moquent de lui : « Un fantôme qui chôme, on trouve ça rigolo »... Avec son côté surréaliste et primesautier, elle est d'une épouvantable véracité... Tout comme celle-ci. Regarde sa vie à ce futur chômeur, ce futur rejeté, ce futur viré... Elle est déjà pas drôle... Il a bien eu une jeunesse un peu enthousiasmante ; ancien boxeur, il a dû connaître des heures de gloire pour avoir accumulé quelques trophées. Mais après... Comme dit Claude Léveillée... « La vie t'a bouffé, comme elle bouffe... (continuer)
Dis, Marco Valdo M.I. mon ami, toi qui as écrit des « chansonchômes », des chansons de chômage, dont une se termine également par un suicide...
Je m'en souviens si bien, celle que j'avais été chercher chez Trénet et qui s'intitulait : « Je chôme »... Cette chanson Je Chôme où le chômeur qui se pend, se retrouve fantôme et terrible vérité, les gens se moquent de lui : « Un fantôme qui chôme, on trouve ça rigolo »... Avec son côté surréaliste et primesautier, elle est d'une épouvantable véracité... Tout comme celle-ci. Regarde sa vie à ce futur chômeur, ce futur rejeté, ce futur viré... Elle est déjà pas drôle... Il a bien eu une jeunesse un peu enthousiasmante ; ancien boxeur, il a dû connaître des heures de gloire pour avoir accumulé quelques trophées. Mais après... Comme dit Claude Léveillée... « La vie t'a bouffé, comme elle bouffe... (continuer)
VIE DE VIRÉ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 11/6/2013 - 00:02
Lungo la linea del Don
[2013]
Album: Mat e Famat
I passi stanchi degli alpini del Don si trasformano nella corsa di un figlio che ha ancora molte cose da insegnare ad un padre che lo sta a guardare, mentre fugge lontano.
Album: Mat e Famat
I passi stanchi degli alpini del Don si trasformano nella corsa di un figlio che ha ancora molte cose da insegnare ad un padre che lo sta a guardare, mentre fugge lontano.
Piangono le scarpe dei vecchi alpini lungo la linea del Don
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 10/6/2013 - 20:04
Parcours:
Déserteurs
Où c'est qu' j'ai mis mon flingue?
Grazie per la traduzione! Volevo solo segnalare che evidentemente "lutte de crasse" non è traducibile con "lotta dei crassi". Credo sia utilizzato nell'ultima accezione, figurata, che si trova a questo link, come un peggiorativo abbastanza generico e col significato di qualcosa di lurido, di sporco. http://fr.wiktionary.org/wiki/crasse
E in più c'è il gioco di parole con "lutte de classe" - lotta di classe - che non credo sia traducibile ma che è fondamentale e forse andrebbe inserito nelle note :).
Un saluto!
E in più c'è il gioco di parole con "lutte de classe" - lotta di classe - che non credo sia traducibile ma che è fondamentale e forse andrebbe inserito nelle note :).
Un saluto!
Valerio 10/6/2013 - 17:39
Nate ‘d Boves
E bellissima soprattutto perchè io sono di quel Paese Boves!!!!!!!!!!!
elisa 10/6/2013 - 12:53
Cuba
Forse è vero che a Cuba non c'è il paradiso
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 10/6/2013 - 11:25
Equal Rights
2002
Rasta in Control
Rasta in Control
Stand up for justice and equality
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 10/6/2013 - 11:18
Roots and Culture
1982
Single: "Roots & Culture" / "Jungle Dread"
Album: "Pave the way"
Single: "Roots & Culture" / "Jungle Dread"
Album: "Pave the way"
Now here comes a special request
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 10/6/2013 - 11:15
Quel giorno
Quel giorno sulla torre il solito passare
(continuer)
(continuer)
envoyé par lorenzo fiore 10/6/2013 - 11:12
La C.I.A.
[1976]
Dall'album "Sugo"
Dall'album "Sugo"
Well there's really nothin' that you can do or say
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 10/6/2013 - 11:11
Afghanistan
Tu predichi la pace della coscienza
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 10/6/2013 - 11:07
The Fields of July
[2001]
Lyrics & Music by Colin Harper
Album: The Road to the West [2004]
Colin Harper is a music librarian in Belfast. His song, The Fields Of July, is a response to 'the troubles' in Northern Ireland - specifically the annual posturings of both sides during the Orange Order marching season.
Verse 1 includes the perspective of the unionists, verse 2 the nationalist, verse 3 his own - and the view of many non-affiliated people who happen to live in Northern Ireland, that is 'draw a line under history, stop this nonsense now and let the rest of us get on with life'. Colin is author of 'Dazzling stranger: Bert Jansch and the British Folk and Blues Revival' and co-author of 'Irish Folk, Trad & Blues: A Secret History'.
Conor Shields (vocal), Brian Connor (piano), Ali Mackenzie (bass), Liam Bradley (drums)
Recorded in 2001 at Amberville Studios, Cullybackey, at the end of sessions... (continuer)
Lyrics & Music by Colin Harper
Album: The Road to the West [2004]
Colin Harper is a music librarian in Belfast. His song, The Fields Of July, is a response to 'the troubles' in Northern Ireland - specifically the annual posturings of both sides during the Orange Order marching season.
Verse 1 includes the perspective of the unionists, verse 2 the nationalist, verse 3 his own - and the view of many non-affiliated people who happen to live in Northern Ireland, that is 'draw a line under history, stop this nonsense now and let the rest of us get on with life'. Colin is author of 'Dazzling stranger: Bert Jansch and the British Folk and Blues Revival' and co-author of 'Irish Folk, Trad & Blues: A Secret History'.
Conor Shields (vocal), Brian Connor (piano), Ali Mackenzie (bass), Liam Bradley (drums)
Recorded in 2001 at Amberville Studios, Cullybackey, at the end of sessions... (continuer)
Here they come again with a mind to kill
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 10/6/2013 - 08:55
Parcours:
Les conflits irlandais
Ιδανικοί αυτόχειρες
Segnalo un'altra musicazione della poesia di Karyotakis da parte di Δήμος Μούτσης ed interpretata da Χρήστος Λεττονός:
Jacopo Capurri 9/6/2013 - 20:58
По полю танки грохотали
anonyme
There's a typo in the last stanza, 3-rd line:
... straps on shoulders, ...
The interpretation is mine not youtube's.
Best regards,
V.Ch.
... straps on shoulders, ...
The interpretation is mine not youtube's.
Best regards,
V.Ch.
Vyacheslav Chetin 9/6/2013 - 20:43
Supper's Ready
Ciao Riccardo,
mi chiamo Roberto e ho ascoltato Supper leggendo la tua traduzione e mi sono ritrovato con gli occhi lucidi. La poetica di Gabriel meritava una tale dedizione e qui ha davvero trovato nel tuo potente (e sincero) lavoro, un'eccellente catarsi. E' la magia della musica e dell'arte in generale. Bello trovare questa pagine e poter fare due chiacchiere con "belle" persone come te.
Sai già che troverai sempre dei soloni sulla tua strada; ma è il destino degli innamorati, della vita, della bellezza, della musica.......fregatene e butta lì quello che senti, sempre; ne vale la pena.
Modestamente in Supper vedo (e sento) la speranza verso una maggiore consapevolezza della razza umana. E' un testo progressivo in questo senso ed è comunque sconvolgente trovare questa sensibilità in anni tanto densi e poco spirituali, quali i '70. Ma si sà i Genesis erano (e rimaranno) tra le band più... (continuer)
mi chiamo Roberto e ho ascoltato Supper leggendo la tua traduzione e mi sono ritrovato con gli occhi lucidi. La poetica di Gabriel meritava una tale dedizione e qui ha davvero trovato nel tuo potente (e sincero) lavoro, un'eccellente catarsi. E' la magia della musica e dell'arte in generale. Bello trovare questa pagine e poter fare due chiacchiere con "belle" persone come te.
Sai già che troverai sempre dei soloni sulla tua strada; ma è il destino degli innamorati, della vita, della bellezza, della musica.......fregatene e butta lì quello che senti, sempre; ne vale la pena.
Modestamente in Supper vedo (e sento) la speranza verso una maggiore consapevolezza della razza umana. E' un testo progressivo in questo senso ed è comunque sconvolgente trovare questa sensibilità in anni tanto densi e poco spirituali, quali i '70. Ma si sà i Genesis erano (e rimaranno) tra le band più... (continuer)
roberto 9/6/2013 - 20:01
Non siam più la Comune di Parigi
Autore è Raffaele Offidani.
Pietro Nicola Gregorace 9/6/2013 - 19:45
Just Another Day in Baghdad
[2008]
Lyrics & Music by Aidan Jolly
Album: State of Hysteria
Just Another Day is by Manchester-based singer/songwriter Aidan Jolly. It makes connections between the 7/7 bombings in London in 2005
and the daily slaughter in Baghdad, and puts the question: Who really profits from war?
Lyrics & Music by Aidan Jolly
Album: State of Hysteria
Just Another Day is by Manchester-based singer/songwriter Aidan Jolly. It makes connections between the 7/7 bombings in London in 2005
and the daily slaughter in Baghdad, and puts the question: Who really profits from war?
Thursday morning in the crowded market
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 9/6/2013 - 12:30
Beans and Beer
[2006]
Lyrics & Music by Bob W. Leslie
Album: Different World
Another anti-war song by Bob Leslie, which in his words 'critiques the morality of the crappy politicians who get us into this kind of mess'.
Lyrics & Music by Bob W. Leslie
Album: Different World
Another anti-war song by Bob Leslie, which in his words 'critiques the morality of the crappy politicians who get us into this kind of mess'.
Seek not for whom the bell tolls
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 9/6/2013 - 11:27
Camp des deux roses
[1978]
Album : Tatouage
Album : Tatouage
Camp des deux roses
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 9/6/2013 - 10:47
Petits enfants des rizières
[1978]
Album : Tatouage
Album : Tatouage
Elle masse ses seins à l’huile de phoque
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 9/6/2013 - 10:43
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Parole e musica di Konstantin Wecker
Canzone scritta per la colonna sonora del film di Michael Verhoeven dedicato alla resistenza antinazista di Sophie Scholl e del gruppo della Rosa Bianca