Curioso... proprio stasera verso le 21, in un aiuola ai margini di via Botticelli, uno dei corsi più trafficati di Torino, c'era un giovane e splendido "Redelnoir" dal manto lucidissimo intento a inseguire non so quale insetto volante...
Speriamo che oltre che bello fosse anche scaltro e che non abbia provato ad attraversare la strada...
Se avessi letto prima questa canzone forse mi sarei fermato e gli avrei proposto di unire le nostre due vite, o quanto meno gli avrei detto di stare attento al mondo, che anche questi non sono tempi da gatti neri...
Chanson italienne – Tagliato fuori – Del Sangre – 2002
Dis, Marco Valdo M.I. mon ami, toi qui as écrit des « chansonchômes », des chansons de chômage, dont une se termine également par un suicide...
Je m'en souviens si bien, celle que j'avais été chercher chez Trénet et qui s'intitulait : « Je chôme »... Cette chanson Je Chôme où le chômeur qui se pend, se retrouve fantôme et terrible vérité, les gens se moquent de lui : « Un fantôme qui chôme, on trouve ça rigolo »... Avec son côté surréaliste et primesautier, elle est d'une épouvantable véracité... Tout comme celle-ci. Regarde sa vie à ce futur chômeur, ce futur rejeté, ce futur viré... Elle est déjà pas drôle... Il a bien eu une jeunesse un peu enthousiasmante ; ancien boxeur, il a dû connaître des heures de gloire pour avoir accumulé quelques trophées. Mais après... Comme dit Claude Léveillée... « La vie t'a bouffé, comme elle bouffe... (Continues)
Si trovano, in Rete, alcune foto di Clément Méric a una manifestazione, forse uno degli ultimi cortei antifascisti a cui ha partecipato. In una, ha un fazzoletto rosso sul viso e regge uno striscione su cui è scritto: 'L'omophobie tue' (L'omofobia uccide). Ho pensato che anche per questo è morto - e che è morto anche per me. Sono immensamente triste, e mi vergogno della mia impotenza. Ringrazio RV per il suo bellissimo contributo (sul blog). Leo
Leo 2013/6/10 - 13:22
Caro Leo, credo tu ti riferisca a una di queste foto, che ho cercato anch'io in rete:
E hai perfettamente ragione nel dire che Clément è morto anche per questo, e che è morto per te, per me, per tutti noi. Di oggi la notizia che l'assassino di Clément, il fascista Estebán Morillo, è stato incriminato per omicidio "preterintenzionale" ("ayant entraîné la mort sans intention de tuer"). La tristezza, è vero, è immensa e non si placa. Non può placarsi. Vengono lasciati completamente liberi di colpire, dovunque. Il senso di quel che ho scritto sul mio blog è esattamente quello, stabilendo una sorta di ponte: a Firenze, la mia città, siamo già non so a che numero di iniziative e manifestazioni fasciste, nella città dove il nazista di Casapound Gianluca Casseri ha fatto una strage di senegalesi in piazza Dalmazia. Quella di sabato scorso è solo l'ultima di tutta una serie, anche se alcune sono... (Continues)
Grazie Riccardo, la prima parte del mio indirizzo mail è presa dal titolo di un libro di Arno Lustiger sugli ebrei nella guerra civile spagnola. Ci tengo molto.
Per la fotografia di Clément, mi riferivo in particolare a questa, che trovo di una bellezza e insieme di una semplicità struggenti:
Grazie per la traduzione! Volevo solo segnalare che evidentemente "lutte de crasse" non è traducibile con "lotta dei crassi". Credo sia utilizzato nell'ultima accezione, figurata, che si trova a questo link, come un peggiorativo abbastanza generico e col significato di qualcosa di lurido, di sporco. http://fr.wiktionary.org/wiki/crasse
E in più c'è il gioco di parole con "lutte de classe" - lotta di classe - che non credo sia traducibile ma che è fondamentale e forse andrebbe inserito nelle note :).