Scusami Riccardo, ho dimenticato di verificare il nome in ebraico di Sholom Secunda: שלום סכונדה ...
Bernart 29/5/2013 - 14:32
Nessun problema, Bernart: anche perché la trascrizione ebraica del nome non corrisponde a quella yiddish. In yiddish si scrive שלום סעקונדאַ [shloyme sekunda], in ebraico così come lo hai reperito tu, שלום סכונדה [šlwm skwndh]. Ti invito a fare attenzione, perché l'alfabeto è sì lo stesso, ma lo yiddish lo usa in modo molto, molto diverso dall'ebraico. Per la vera grafia yiddish di Sholom Secunda vedi il Freedman Catalogue.
Purtroppo, nonostante il coraggio di tante donne, la situazione in Italia non è molto cambiata
Silva 29/5/2013 - 12:33
"I carabinieri ci dissero: stuprate Franca Rame". E il giudice accusa cinque neofascisti
di Giovanni Maria Bellu, da La Repubblica del 10 febbraio 1998
ROMA - Furono alcuni ufficiali dei carabinieri a ordinare lo stupro di Franca Rame. L'aveva detto dieci anni fa l'ex neofascista Angelo Izzo, l'ha confermato al giudice istruttore Guido Salvini un esponente di spicco della destra milanese, Biagio Pitarresi. Il suo racconto occupa due delle 450 pagine della sentenza di rinvio a giudizio sull'eversione nera degli Anni 70.
La sentenza è stata depositata pochi giorni fa, il 3 di questo mese. Lo stupro avvenne il 9 marzo del 1973, venticinque anni orsono. Un tempo che fa scattare la prescrizione e che garantisce l'impunità alle persone chiamate in causa. Pitarresi ha fatto il nome dei camerati stupratori: Angelo Angeli e, con lui, "un certo Muller" e "un certo Patrizio".... (continuer)
pubblicato il 23.02.08
Svastiche sui muri del Mamiani - Scritte offensive per Franca Rame ·
ROMA – Scritte neonaziste e di dileggio di un dramma privato della senatrice Franca Rame sono comparse la scorsa notte sui muri di un noto liceo di Roma, il Mamiani. “A Franca Rame gli è piaciuto” e “Onore a Rudolf Hess”, sono le due scritte, firmate con una croce uncinata, che gli studenti del liceo scientifico Mamiani hanno trovato stamani sui muri del loro istituto. Lo hanno segnalato ‘Studenti antifascisti’ del liceo della capitale che, dopo aver informato il preside, hanno cercato di coprire la scritta riferita allo stupro subito dalla Rame nel 1973 e quella inneggiante al delfino di Adolf Hitler.
(23 febbraio 2008)
Questa mattina gli studenti e le studentesse dal Mamiani sono stati accolti, all’ingresso di scuola, da una insieme di scritte.
Diverse svastiche e fasci littori, alcuni simboli... (continuer)
Monologue italien – Lo stupro – Franca Rame – 1981
Texte de Franca Rame.
Publié dans "Quotidiano Donna" « Quotidien Femme » en 1973
Ensuite monologue théâtral, « Le Viol », en 1981.
Franca Rame est disparue ce 29 mai 2013, à l'âge de 84 ans. Ce maudit mois de mai semble ne vouloir jamais finir.
En 1973, Franca Rame fut enlevée et violée par un groupe de fascistes. Le fascisme signifie exactement ceci, sans ultérieures et inutiles précisions : le viol de l’intelligence, du courage et de la combativité par des moyens bestiaux. Les fascistes violent une femme de la même manière dont ils violent l'Histoire.
Franca Rame eut le courage de l'écrire, de le raconter, de le réciter en public. Pour que tous sachent ce que ça signifie.
Ses violeurs ont subi une procédure pénale arrivée à son terme après vingt-cinq ans et, donc, tombée sous le coup de la prescription.
«De entre el amplio repertorio de canciones que ha compuesto e interpretado Joan Isaac, sin duda, una de las que más me impactó desde siempre –y que aún sigo escuchando y disfrutando con frecuencia– es la titulada “A Margalida”; canción dedicada a Margalida Bover Vadell –amante de Salvador Puig Antich–, que Joan grabó, por primera vez, en su disco “Viure”, publicado en 1977.
Recuerdo a la perfección el primer día que escuché “A Margalida”. Resultó una experiencia muy emocionante. Joan, con aquella hermosa canción, consiguió provocarme una contradictoria sensación de indignación y de ternura.
Indignación por el hecho al que hacía referencia: No habían pasado muchos años –fue en 1974– que Franco, y la “gentuza” que le rodeaba, habían condenado a Salvador Puig Antich a la pena muerte, y le habían asesinado. Cruel... (continuer)
Visto che, probabilmente, sei il più grosso e instancabile contributore di canzoni in yiddish di questo sito (cosa assolutamente importante), ti pregherei di una cosa.
Da questo momento in poi, per cortesia, se trovi un "qualcosa" che contiene canzoni in yiddish, non le inserire tutte insieme "a bandello", bensì rigorosamente una per una aspettando che ci abbia messo le mie sante manine io con la ritrascrizione e altre eventuali cose.
Altra cosa: Non le inserire eventualmente più a nome di vari interpreti (tipo Moni Ovadia, The Barry Sisters, Lloica Czackis ecc.) che le hanno cantate in dischi più o meno recenti: queste canzoni vanno inserite esclusivamente a nome dell'autore. Se non sai il nome dell'autore, ricorri al Freedman's Jewish Sound Archive: lì c'è assolutamente tutto.
Grazie e scusa ancora!
Riccardo Venturi 28/5/2013 - 18:09
La trascrizione in caratteri latini.
Come specificato da Bernart, la trascrizione proviene dal sito Zemerl (parola yiddish che significa qualcosa come "piccolo collezionista", o "piccolo raccoglitore"). Si tratta di un sito molto vasto e con molti testi (è un database, come le CCG; anzi, la parola "zemerl" in fondo vuol dire proprio "database"!), ma con due problemi: a) E' spesso inaccessibile (come ad esempio in questo preciso momento); b) Proprio per la sua natura, i testi e le trascrizioni sono più che spesso tirati via, anche se si conformano ai canoni YIVO. Evidentemente non hanno qualcuno che se ne occupa; in questa, ad esempio, c'erano parecchi errori di ortografia (tipo shvertse per shverste, s've per s'vet, uz imzist per iz umzist "è inutile", e d'rerd per d'r erd (= der erd "la terra"). I testi di Zemerl devono essere "maneggiati con cura". Qui, naturalmente, sono state restaurate le dizioni corrette. Inserite alcune Note. (RV)
Altra considerazione un po' a ruota libera. La traduzione italiana del Collettivo Whiskey Distillando Fiori è fatta davvero bene e mi fa piacere, anche per il nome "deandreiano"; peccato solo per le bandierine israeliane a lato delle traduzioni dallo yiddish. Si noti (e qui lo dico particolarmente a Bernart) che le canzoni in yiddish sono riportate in trascrizione, e il testo è parecchio più esatto di quello proposto da Zemerl (una vera ecatombe di refusi). E così si aggiunge qualche "yiddishista" italiano; credevo che fossimo soltanto io e Erri De Luca... :-P
Grazie Riccardo, come io sia potuto diventare "il più grosso e instancabile contributore di canzoni in yiddish di questo sito" non lo neppure io me medesimo... Sicuramente, se non fosse per le tue abili manine (e la tua fine testolina) i miei contributi rischierebbero di essere poco più che delle "zemerlate"!
Quanto alle suddette, il "smell my ballAbel's heart" - che mi era completamente sfuggito - sembrerebbe quasi un inserto di qualche hacker antisemita... Sul sito dell’United States Holocaust Memorial Museum citato nell'introduzione (e sicuramente più attendibile di Zemerl) c'è un testo inglese del tutto identico ma il verso incriminato è tradotto come "And the blood from Abel's heart"...
Mi era anche completamente sfuggito che l'antica disfida tra Haman e Mardocheo venne qui attualizzata in quella altrettanto mortale tra Amon Göth, il boia di Plaszów, ed il poeta e cantautore ebreo Mordechai Gebirtig... Incredibile!
Un parallelismo davvero impressionante...
E altrettanto stupefacente fu l'avveramento della profezia di Gebirtig, che sta tutto nel filmato dell'esecuzione del demone Haman/Amon che tu stesso hai postato...
Ho trovato la tua arguta osservazione una vera rivelazione!
Grazie.
Beh, i tuoi contributi non sono delle "zemerlate" comunque, non foss'altro che per le introduzioni che ci hai messo (e che ho, come hai visto, scrupolosamente mantenuto). Poi Zemerl, lo ripeto, è un database come il nostro; purtroppo è parecchio scriteriato (nel senso letterale: senza criteri). Quanto al resto, non ti nascondo che ho avuto parecchi dubbi se inserire o meno il video dell'esecuzione di Amon Göth; e lo capirai bene anche tu. Nel testo di questa canzone c'è pure Caino, e "nessuno tocchi Caino" (come dice la Bibbia stessa, del resto: "Chi toccherà Caino sarà ucciso sette volte"). Ma credo che tutti noi abbiamo parecchie confusioni in testa al riguardo...e ce le teniamo. Sul nome di Mordechai Gebirtig vorrei aggiungerti una cosa. Il suo vero cognome, come sai, era Bertig; solo in seguito lo modificò, in arte, in "Gebirtig". E' un aggettivo derivato da gebirt (corrispondente al... (continuer)
los felicito a todos por intervenir en este importante debate, los amantes de la buena música y de las buenas letras nos ilustran personas que tienen una idea que por ahí han leído o que les han contado, así se van aclarando dudas y acrecentando nuestro acervo cultural. gracias a quienes intervinieron; muchas gracias!!!