I'd Love to Change the World
Alvin Lee is Going Home
Il chitarrista dei Ten Years After che infiammò il pubblico di Woodstock è morto a 68 anni per le impreviste conseguenze di un intervento chirurgico di routine.
Il chitarrista dei Ten Years After che infiammò il pubblico di Woodstock è morto a 68 anni per le impreviste conseguenze di un intervento chirurgico di routine.
6/3/2013 - 23:11
Storia senza tempo
Chanson italienne – Storia senza tempo – Los Fastidios
HISTOIRE INTEMPORELLE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/3/2013 - 15:46
Inevitabilmente (lettera dal carcere)
Chanson italienne – Inevitabilmente (lettera dal carcere) – Enrico Ruggeri – 1999
INÉVITABLEMENT (LETTRE DE PRISON)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/3/2013 - 15:13
Stranamore (pure questo è amore)
@Alberto: Veramente la frase sul pestaggio anch'io l'ho sempre interpretata come un ragazzo fascista preso a pugni per non voler comprare un giornale di sinistra. Cioè, a rigor di logica mi pare che sia l'unica interpretazione che regge. Perché mai dovrebbe pensare di dire "sono anch'io fascista!" se non per dare man forte all'aggredito distogliendo l'attenzione degli aggressori...? E non lo fa, appunto, perché ha paura, e mi pare improbabile che abbia paura di quello che è tenuto fermo e preso a pugni, direi. La possibilità di chiederlo a Vecchioni non l'ho, chiediglielo tu da parte mia.
Graziano 6/3/2013 - 14:50
Ninna nanna del fabbricante d'armi
NINNA NANNA DEL COSTRUTTORE D'ARMI
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/3/2013 - 09:20
La moglie del soldato
[1997]
Testo e musica di Mauro Gurlino
Album: Casa
Testo e musica di Mauro Gurlino
Album: Casa
Muove piano le braccia
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/3/2013 - 08:49
Francesco Guccini: Le ragazze della notte
Pienamente d'accordo con il commento di Riccardo Venturi, è una canzone splendida ma trascurata dal grande pubblico. Il testo è il racconto di una delle tematiche ricorrenti di Guccini, quella "bohéme confortevole" "quando tramonta il sole". Un affresco straordinario, in qualche accento forse oggi un po' demodé ma per certi versi invece attualissimo, espresso con frasi di un'eleganza unica.
Edoardo Scialis 5/3/2013 - 23:01
Dress Blues
Album: "Sirens of the Ditch" (2007)
“Dress Blues” è una canzone dedicata a Matthew Conley, un caporale dei Marines morto a Ramadi, Iraq, il 18 febbraio 2006 nell’esplosione di un ordigno artigianale nascosto sulla strada che investì il veicolo su cui il soldato viaggiava. Matthew Conley aveva 21 anni, sposato, con una bimba appena nata, e veniva da Greenhill, la stessa cittadina dell’Alabama in cui è nato l’ex membro dei Drive-By Truckers Jason Isbell… Matthew Conley, uno dei 4.409 (al 19 marzo 2013) soldati americani morti in Iraq “per combattere in una guerra voluta da qualcuno giù ad Hollywood”…
(Dead End)
“Dress Blues” è una canzone dedicata a Matthew Conley, un caporale dei Marines morto a Ramadi, Iraq, il 18 febbraio 2006 nell’esplosione di un ordigno artigianale nascosto sulla strada che investì il veicolo su cui il soldato viaggiava. Matthew Conley aveva 21 anni, sposato, con una bimba appena nata, e veniva da Greenhill, la stessa cittadina dell’Alabama in cui è nato l’ex membro dei Drive-By Truckers Jason Isbell… Matthew Conley, uno dei 4.409 (al 19 marzo 2013) soldati americani morti in Iraq “per combattere in una guerra voluta da qualcuno giù ad Hollywood”…
(Dead End)
What can you see from your window?
(continuer)
(continuer)
5/3/2013 - 22:44
Le impiraresse
[seconda metà dell’800]
Album “Semo tutte impiraresse”, 1977.
Testo trovato su Il Deposito
Canto di lotta raccolto da Luisa Ronchini e pubblicato nel 1978 nel disco “La donna nella tradizione popolare” Le impiraresse, le infilatrici di perle veneziane, lavoravano a domicilio per le conterìe, le fabbriche di vetro di Murano. Un lavoro che consisteva nell’infilare piccole perle di vetro o su fili di cotone speciale, per essere utilizzate nell'abbigliamento (ricami e collane), oppure sul fil di ferro, per creare oggetti decorativi. Un mestiere che richiedeva pazienza e destrezza e che pure era una delle attività meno pagate, con uno sfruttamento della manodopera a basso costo che iniziava dagli otto anni e proseguiva fino a tarda età.
Album “Semo tutte impiraresse”, 1977.
Testo trovato su Il Deposito
Canto di lotta raccolto da Luisa Ronchini e pubblicato nel 1978 nel disco “La donna nella tradizione popolare” Le impiraresse, le infilatrici di perle veneziane, lavoravano a domicilio per le conterìe, le fabbriche di vetro di Murano. Un lavoro che consisteva nell’infilare piccole perle di vetro o su fili di cotone speciale, per essere utilizzate nell'abbigliamento (ricami e collane), oppure sul fil di ferro, per creare oggetti decorativi. Un mestiere che richiedeva pazienza e destrezza e che pure era una delle attività meno pagate, con uno sfruttamento della manodopera a basso costo che iniziava dagli otto anni e proseguiva fino a tarda età.
Semo tute impiraresse
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 5/3/2013 - 17:54
Life, It's a Shame
[1982]
Scritta da Andy Gill e Jon King
Album “Songs Of The Free”
“Per il parlamentare agire per il bene vuol dire fare denaro… Un equilibrio di potere garantirà la nostra sicurezza… Fare soldi è cosa buona e giusta… Il diritto di arricchirsi è costituzionale… Parlare di corruzione vuol dire fomentare l’insurrezione…”
Scritta da Andy Gill e Jon King
Album “Songs Of The Free”
“Per il parlamentare agire per il bene vuol dire fare denaro… Un equilibrio di potere garantirà la nostra sicurezza… Fare soldi è cosa buona e giusta… Il diritto di arricchirsi è costituzionale… Parlare di corruzione vuol dire fomentare l’insurrezione…”
Don't stop out too late at night
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 5/3/2013 - 16:42
Not Great Men
[1979]
Album “Entertainment!”
Confutazione della cosiddetta “Teoria dei Grandi Uomini” enunciata intorno al 1840 dallo storico scozzese Thomas Carlyle, secondo il quale “la Storia del Mondo non è altro che la biografia dei grandi uomini”… E invece no: La Storia siamo noi
Album “Entertainment!”
Confutazione della cosiddetta “Teoria dei Grandi Uomini” enunciata intorno al 1840 dallo storico scozzese Thomas Carlyle, secondo il quale “la Storia del Mondo non è altro che la biografia dei grandi uomini”… E invece no: La Storia siamo noi
No weak men in the books at home
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 5/3/2013 - 16:31
Proprio voi
[1974]
Album “Mi voria saver”, I Dischi del Sole, 1975.
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
Una canzone contro il padronato con sullo sfondo la battaglia referendaria del 1974 per difendere la legge Fortuna-Baslini che nel 1970 aveva introdotto il divorzio nel nostro ordinamento giuridico e che era osteggiata dalla Azione Cattolica, dalla CEI, dalla DC e dai fascisti…
Album “Mi voria saver”, I Dischi del Sole, 1975.
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
Una canzone contro il padronato con sullo sfondo la battaglia referendaria del 1974 per difendere la legge Fortuna-Baslini che nel 1970 aveva introdotto il divorzio nel nostro ordinamento giuridico e che era osteggiata dalla Azione Cattolica, dalla CEI, dalla DC e dai fascisti…
Proprio voi che ci assegnate
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 5/3/2013 - 15:15
Le Pragmatisme saxon
Le Pragmatisme saxon
Canzone française – Le Pragmatisme saxon – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 89
An de Grass 90
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Ah, dit Lucien l'âne, moi, je connaissais le génitif saxon... Du moins, j'en ai déjà entendu parlé... N'est-ce pas cette étrange manière de dire les choses qui fait surgir des phrases aussi étranges que : « Le docteur, son chien a mordu la dame, sa chatte ».
Ton exemple, Lucien l'âne mon ami, et je te reconnais bien là, est pour le moins scabreux, même s'il est rigoureusement exact. Mais enfin, tu n'as pas pu t'empêcher de faire une digression... Cependant, où veux-tu en venir exactement ?
À ceci que si je connais le génitif... (continuer)
Canzone française – Le Pragmatisme saxon – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 89
An de Grass 90
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Ah, dit Lucien l'âne, moi, je connaissais le génitif saxon... Du moins, j'en ai déjà entendu parlé... N'est-ce pas cette étrange manière de dire les choses qui fait surgir des phrases aussi étranges que : « Le docteur, son chien a mordu la dame, sa chatte ».
Ton exemple, Lucien l'âne mon ami, et je te reconnais bien là, est pour le moins scabreux, même s'il est rigoureusement exact. Mais enfin, tu n'as pas pu t'empêcher de faire une digression... Cependant, où veux-tu en venir exactement ?
À ceci que si je connais le génitif... (continuer)
À Leipzig, au fait, pourquoi pas ?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/3/2013 - 15:05
Die Hard the Hunter
(1983)
E' il pezzo più complesso dell'album "Pyromania".
La song è decisamente una presa di posizione contro la guerra e viene pertanto appropriatamente introdotta da samples di tema bellico, che ora fanno sorridere ma all'epoca erano considerati lo stato dell'arte in fatto di effetti sonori campionati.Un pacato arpeggio introduce uno dei riff tanto caratteristici della band. Di nuovo l'essenzialità e la grinta emergono prepotenti. Pre-chorus e chorus non si discostano da quanto detto. Ma il vero pezzo forte della song è la lunga parte centrale, interamente strumentale: i due chitarristi si scatenano su melodie coinvolgenti e tutt'altro che scontate. Il medesimo riff del chorus chiude con decisione il pezzo.
E' il pezzo più complesso dell'album "Pyromania".
La song è decisamente una presa di posizione contro la guerra e viene pertanto appropriatamente introdotta da samples di tema bellico, che ora fanno sorridere ma all'epoca erano considerati lo stato dell'arte in fatto di effetti sonori campionati.Un pacato arpeggio introduce uno dei riff tanto caratteristici della band. Di nuovo l'essenzialità e la grinta emergono prepotenti. Pre-chorus e chorus non si discostano da quanto detto. Ma il vero pezzo forte della song è la lunga parte centrale, interamente strumentale: i due chitarristi si scatenano su melodie coinvolgenti e tutt'altro che scontate. Il medesimo riff del chorus chiude con decisione il pezzo.
Let's welcome home the soldier boy from (far away, far away)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 5/3/2013 - 13:42
Da quest'autunno giorno per giorno
[1968]
Dall’album “I giorni della lotta”, I Dischi del Sole, 1970
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
Dall’album “I giorni della lotta”, I Dischi del Sole, 1970
Testo trovato su La Musica de L’Altra Italia
Compagni, operai, state a sentire:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 5/3/2013 - 13:25
Suona la sirena
[1968]
Dall’album “I giorni della lotta”, I Dischi del Sole, 1970
Dall’album “I giorni della lotta”, I Dischi del Sole, 1970
Suona la sirena, son otto ore
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 5/3/2013 - 13:19
The Deserter
A powerful Ballad of uncertain attribution (John Williams?) about pacifism, dated from the age of the British Empire.. Still very topical.
Famous the John Richards' version contained in the album "Behind the Lines".
Famous the John Richards' version contained in the album "Behind the Lines".
giorgio 5/3/2013 - 12:58
Sogno proibito di un tiratore scelto durante la seconda guerra mondiale
Ho pensato che questa canzone
(continuer)
(continuer)
5/3/2013 - 11:15
25 Μαίου
Traduzione inglese di G. Chalkiadakis
Reproduced from the weblog Two Hundred and 77 Street Fights
Ripresa dal blog Two Hundred and 77 Street Fights
Ripresa dal blog Two Hundred and 77 Street Fights
MAY 25TH
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 5/3/2013 - 11:00
Carlo Giuliani
Poesia di Roberto Roversi (1923-2012), composta nel 2011 e pubblicata su Zeroincondotta, quotidiano autogestito in Bologna.
ALLA MEMORIA DI CARLO GIULIANI
I giovani non devono morire
e la piazza piange e la città è in un silenzio turbato
non un’ombra è perita nel sangue
ma un giovane uomo che ha ancora la vita vera da vivere
lì, morto
il silenzio, le grida, violenza e ancora violenza
poi morte, solo morte
la città si consuma nel delirio delle mille voci
la vita di un giovanissimo si consuma
sull’asfalto, sul marmo, sui mattoni
e spegne il sangue, spegne la luce
un giorno, un giorno ancora di orrori
dove il barbaglìo del cielo è reso nebbioso e consunto
dai colpi feroci, dagli spari feroci
tu corri e ti inseguo, tu spari e sei mio
il giorno, il giorno non tace
e gli anni, gli anni feroci sono arrivati
essi, essi non sono mai partiti
lì stanno, lì permangono, incalzano
e noi provvedere dobbiamo
per rendere il mondo, il mondo sempre più umano
ALLA MEMORIA DI CARLO GIULIANI
I giovani non devono morire
e la piazza piange e la città è in un silenzio turbato
non un’ombra è perita nel sangue
ma un giovane uomo che ha ancora la vita vera da vivere
lì, morto
il silenzio, le grida, violenza e ancora violenza
poi morte, solo morte
la città si consuma nel delirio delle mille voci
la vita di un giovanissimo si consuma
sull’asfalto, sul marmo, sui mattoni
e spegne il sangue, spegne la luce
un giorno, un giorno ancora di orrori
dove il barbaglìo del cielo è reso nebbioso e consunto
dai colpi feroci, dagli spari feroci
tu corri e ti inseguo, tu spari e sei mio
il giorno, il giorno non tace
e gli anni, gli anni feroci sono arrivati
essi, essi non sono mai partiti
lì stanno, lì permangono, incalzano
e noi provvedere dobbiamo
per rendere il mondo, il mondo sempre più umano
Dead End 5/3/2013 - 10:48
Rodeo
[1976]
Parole di Norisso (pseudonimo di Roberto Roversi)
Musica di Lucio Dalla
Album «Automobili»
Testo trovato su Zeroincondotta, quotidiano autogestito in Bologna.
Vent’anni fa, con “Automobili”, si interruppe la collaborazione fra Roberto Roversi e Lucio Dalla. Il disco, comunque bellissimo, risultò molto diverso rispetto al progetto iniziale, riduttivo rispetto allo spettacolo che Dalla aveva inscenato (e di cui, prima o poi, salterà fuori qualche incisione-pirata). Una parte delle canzoni venne scartata, alcuni testi furono abbreviati. Nelle note di copertina, i testi risultano di Norisso; i musicisti che collaborarono con Lucio Dalla erano: Carlo Capelli, Marco Nanni, Giovanni Pezzoli, Luciano Ciccaglioni, Ruggero Cini, Rodolfo Bianchi, Tony Esposito, Rosalino Cellamare. Ma a risentirle, quelle canzoni, e a rileggerli, quei testi sull’automobile e sull’uomo al volante,... (continuer)
Parole di Norisso (pseudonimo di Roberto Roversi)
Musica di Lucio Dalla
Album «Automobili»
Testo trovato su Zeroincondotta, quotidiano autogestito in Bologna.
Vent’anni fa, con “Automobili”, si interruppe la collaborazione fra Roberto Roversi e Lucio Dalla. Il disco, comunque bellissimo, risultò molto diverso rispetto al progetto iniziale, riduttivo rispetto allo spettacolo che Dalla aveva inscenato (e di cui, prima o poi, salterà fuori qualche incisione-pirata). Una parte delle canzoni venne scartata, alcuni testi furono abbreviati. Nelle note di copertina, i testi risultano di Norisso; i musicisti che collaborarono con Lucio Dalla erano: Carlo Capelli, Marco Nanni, Giovanni Pezzoli, Luciano Ciccaglioni, Ruggero Cini, Rodolfo Bianchi, Tony Esposito, Rosalino Cellamare. Ma a risentirle, quelle canzoni, e a rileggerli, quei testi sull’automobile e sull’uomo al volante,... (continuer)
L’asfalto si snoda in turniché,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 5/3/2013 - 10:37
Baleerie Baloo
[2009]
Lyrics and Music by Karine Polwart
Album: Scribbled in Chalk
For Jane Haining.
Originally from Dunscore in South West Scotland, Jane worked in a Paisley thread mill before finding her "life's work", as she described it, as a missionary to a Budapest orphanage during the 1930s. During the Nazi occupation, she chose to remain in Hungary and was later arrested on charge of espionage for crimes that included weeping whilst she sewed the mandatory Star of David onto the children's clothes. She was transported to Auschwitz, where she died in 1944 at the age of 47. In 1997, Jane was recognised as one of the "Righteous Among The Nations" for her services to the Jewish people. With thanks to Billy Kay for telling me to find out more.
Lyrics and Music by Karine Polwart
Album: Scribbled in Chalk
For Jane Haining.
Originally from Dunscore in South West Scotland, Jane worked in a Paisley thread mill before finding her "life's work", as she described it, as a missionary to a Budapest orphanage during the 1930s. During the Nazi occupation, she chose to remain in Hungary and was later arrested on charge of espionage for crimes that included weeping whilst she sewed the mandatory Star of David onto the children's clothes. She was transported to Auschwitz, where she died in 1944 at the age of 47. In 1997, Jane was recognised as one of the "Righteous Among The Nations" for her services to the Jewish people. With thanks to Billy Kay for telling me to find out more.
I know the warp of a thread
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 5/3/2013 - 08:43
One Flew Over the Cuckoo's Nest [Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo]
Posso tranquillamente affermare che fino ad ora è il mio film preferito. Un'emozione dopo l'altra. Da lacrime.
Luca 'The River' 5/3/2013 - 01:36
Henna
Testo e musica di Lucio Dalla
da "Henna" (1993)
A detta di molti critici, e non possiamo che dirci d'accordo, la carriera di Lucio Dalla è stata segnata negli ultimi trent'anni della sua vita da un progressivo declino, un'involuzione terrificante. Intendiamoci, la preparazione del musicista e l'estrosità del personaggio erano ancora lì ma sembravano scontrarsi con una mancanza di ispirazione o con le frequenti scivolate nel pop facile facile ("Attenti al lupo", "Canzone"...). Gli album si riempivano di canzoni che non lasciavano il segno, di altre proprio brutte, non degne di uno che negli anni '70 aveva scritto degli autentici capisaldi della musica d'autore italiana.
Però anche negli ultimi lavori si trovano delle eccezioni. Sicuramente Henna è una di queste. Come scrive Marco Alemanno:
A me, dal 2004, il compito di recitare, durante i nostri spettacoli, prima che lui lo cantasse,... (continuer)
da "Henna" (1993)
A detta di molti critici, e non possiamo che dirci d'accordo, la carriera di Lucio Dalla è stata segnata negli ultimi trent'anni della sua vita da un progressivo declino, un'involuzione terrificante. Intendiamoci, la preparazione del musicista e l'estrosità del personaggio erano ancora lì ma sembravano scontrarsi con una mancanza di ispirazione o con le frequenti scivolate nel pop facile facile ("Attenti al lupo", "Canzone"...). Gli album si riempivano di canzoni che non lasciavano il segno, di altre proprio brutte, non degne di uno che negli anni '70 aveva scritto degli autentici capisaldi della musica d'autore italiana.
Però anche negli ultimi lavori si trovano delle eccezioni. Sicuramente Henna è una di queste. Come scrive Marco Alemanno:
A me, dal 2004, il compito di recitare, durante i nostri spettacoli, prima che lui lo cantasse,... (continuer)
Adesso basta sangue ma non vedi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 4/3/2013 - 23:47
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Lucio Dalla: Disperato erotico stomp
Qualcuno può spiegarmi il significato?? Parla solo di solitudine o c'è altro??
Il pezzo con l'uomo di Berlino non lo capisco, e neanche l'essere normali?? È un fatto fisico???
Il pezzo con l'uomo di Berlino non lo capisco, e neanche l'essere normali?? È un fatto fisico???
4/3/2013 - 23:34
Fronteras
2002
Expedición
Expedición
No cuento más que fronteras
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 4/3/2013 - 18:42
Border Song
[1970]
Album: Elton John
Music: Elton John
Lyrics: Bernie Taupin (last verse by Elton John)
Piano: Elton John
Drums: Barry Morgan
Bass guitar: Dave Richmond
Guitar: Clive Hicks, Colin Green
Organ: Brian Dee
Backing vocals: Madeline Bell, Lesley Duncan, Kay Garner, Tony Burrows, Tony Hazzard, Roger Cook
Album: Elton John
Music: Elton John
Lyrics: Bernie Taupin (last verse by Elton John)
Piano: Elton John
Drums: Barry Morgan
Bass guitar: Dave Richmond
Guitar: Clive Hicks, Colin Green
Organ: Brian Dee
Backing vocals: Madeline Bell, Lesley Duncan, Kay Garner, Tony Burrows, Tony Hazzard, Roger Cook
Holy Moses I have been removed
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/3/2013 - 18:34
In the Name of Genocide
[2009]
Lyrics & Music by Maniq
"Genocide is the most despicable way of killing possibly imaginable and I wish I could stop it with these lyrics, but I doubt myself...
This is a song/poem I wrote about a person from a consumerist’s stand-point, going through a possible genocide, and how racial, national, religious ethnicity has been wiped out.
There are websites that will help you understand and become aware of genocide around, past and present:
www.genocidewatch.com : You can be updated on information about genocide.
www.genocideintervention.net : You can learn about how The Genocide Intervention Network is helping communities and individuals with tools to stop and prevent genocide.
www.amnesty.org : You can learn about the worlds' human rights and help change and stop human rights abuse.
I also hope that anyone who see's this, songwriter, artist, or you are just looking... (continuer)
Lyrics & Music by Maniq
"Genocide is the most despicable way of killing possibly imaginable and I wish I could stop it with these lyrics, but I doubt myself...
This is a song/poem I wrote about a person from a consumerist’s stand-point, going through a possible genocide, and how racial, national, religious ethnicity has been wiped out.
There are websites that will help you understand and become aware of genocide around, past and present:
www.genocidewatch.com : You can be updated on information about genocide.
www.genocideintervention.net : You can learn about how The Genocide Intervention Network is helping communities and individuals with tools to stop and prevent genocide.
www.amnesty.org : You can learn about the worlds' human rights and help change and stop human rights abuse.
I also hope that anyone who see's this, songwriter, artist, or you are just looking... (continuer)
Genocide…
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 4/3/2013 - 15:19
Parcours:
Camps d'extermination
Lucio Dalla: Il motore del 2000
Chanson italienne – Il motore del 2000 - Lucio Dalla – 1976
Paroles de Norisso (pseudonnyme de Roberto Roversi)
Musique de Lucio Dalla
Malgré toute la technologie et les grâces des patrons du monde, intéressés seulement au profit et indifférents au destin du genre humain, non seulement le moteur de l'an 2000 (et même de 2013, dit Lucien l'âne) pue, pollue et tue, mais – comme l'écrivait « birramorettisuper » dans un commentaire à cette chanson sur YouTube - « l'enfant de l'an 2000 (et pire encore celui de 2013, dit Lucien l'âne) n'a pas de travail ni d' enfant » et continue à attendre sur la porte de la maison (lorsqu'il en a une), une des nombreuses maisons du ghetto…
En fait, dit Marco Valdo M.I., dans ce foutu ghetto qu'est cette société (pour s'en tenir à l'Europe... C'est pire encore ailleurs), tout va mieux pour les riches, leurs bagnoles sont plus puissantes, mieux équipées, plus... (continuer)
Paroles de Norisso (pseudonnyme de Roberto Roversi)
Musique de Lucio Dalla
Malgré toute la technologie et les grâces des patrons du monde, intéressés seulement au profit et indifférents au destin du genre humain, non seulement le moteur de l'an 2000 (et même de 2013, dit Lucien l'âne) pue, pollue et tue, mais – comme l'écrivait « birramorettisuper » dans un commentaire à cette chanson sur YouTube - « l'enfant de l'an 2000 (et pire encore celui de 2013, dit Lucien l'âne) n'a pas de travail ni d' enfant » et continue à attendre sur la porte de la maison (lorsqu'il en a une), une des nombreuses maisons du ghetto…
En fait, dit Marco Valdo M.I., dans ce foutu ghetto qu'est cette société (pour s'en tenir à l'Europe... C'est pire encore ailleurs), tout va mieux pour les riches, leurs bagnoles sont plus puissantes, mieux équipées, plus... (continuer)
LE MOTEUR DE L'AN 2000
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 4/3/2013 - 14:59
Al tempo del tamburo
Al circo del poeta matto
Buongiorno amore ma che fatica,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 4/3/2013 - 14:57
Il campo di nessuno
Su questa terra spaccata dal rombo degli areoplani
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/3/2013 - 14:53
Hotel Radjack
2003
Non in mio nome
Non in mio nome
Al mercato nero di Zagreb venderò l'ultimo sacco di riso
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/3/2013 - 14:31
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
×
Erich Kästner