When the Horsemen Arrived...
[2012]
Album: American Nightmare
Album: American Nightmare
[V1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 15/3/2013 - 12:20
Julia Butterfly Hill
2006 No Disguise
Dedicata a Julia "Butterfly" Hill
Perché salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo
Dedicata a Julia "Butterfly" Hill
Julia Hill, meglio conosciuta come Julia Butterfly Hill (Mount Vernon, 18 febbraio 1974), è un'ambientalista statunitense.
È diventata nota perché è rimasta per 738 giorni nella foresta di Headwaters, Contea di Grand (Colorado), dal dicembre del 1997 al dicembre del 1999, su di una sequoia a circa 55 metri[1] di altezza per impedirne l'abbattimento da parte della Pacific Lumber Company. Ha raccontato la sua permanenza sull'albero nel libro The legacy of Luna (Luna è il nome dato alla sequoia), tradotto in italiano con il titolo La ragazza sull'albero.
È diventata nota perché è rimasta per 738 giorni nella foresta di Headwaters, Contea di Grand (Colorado), dal dicembre del 1997 al dicembre del 1999, su di una sequoia a circa 55 metri[1] di altezza per impedirne l'abbattimento da parte della Pacific Lumber Company. Ha raccontato la sua permanenza sull'albero nel libro The legacy of Luna (Luna è il nome dato alla sequoia), tradotto in italiano con il titolo La ragazza sull'albero.
Altre canzoni dedicate a Julia Hill:
Kissed by Mist - Julia Hill - Beautiful Butterfly - Butterfly - Julia Butterfly Hill
Kissed by Mist - Julia Hill - Beautiful Butterfly - Butterfly - Julia Butterfly Hill
Perché salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo
You bones broken blue
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 15/3/2013 - 12:08
Parcours:
Guerre à la Terre
Butterfly
2009
Dedicata a Julia "Butterfly" Hill
Julia Hill, meglio conosciuta come Julia Butterfly Hill (Mount Vernon, 18 febbraio 1974), è un'ambientalista statunitense.
È diventata nota perché è rimasta per 738 giorni nella foresta di Headwaters, Contea di Grand (Colorado), dal dicembre del 1997 al dicembre del 1999, su di una sequoia a circa 55 metri[1] di altezza per impedirne l'abbattimento da parte della Pacific Lumber Company. Ha raccontato la sua permanenza sull'albero nel libro The legacy of Luna (Luna è il nome dato alla sequoia), tradotto in italiano con il titolo La ragazza sull'albero.
Altre canzoni dedicate a Julia Hill:
Kissed by Mist - Julia Hill - Beautiful Butterfly - Butterfly - Julia Butterfly Hill
Perché salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo
I wrote a new song recently. I wrote it... and I just kinda taught it to the guys... today... at soundcheck... they really... (continuer)
Dedicata a Julia "Butterfly" Hill
Julia Hill, meglio conosciuta come Julia Butterfly Hill (Mount Vernon, 18 febbraio 1974), è un'ambientalista statunitense.
È diventata nota perché è rimasta per 738 giorni nella foresta di Headwaters, Contea di Grand (Colorado), dal dicembre del 1997 al dicembre del 1999, su di una sequoia a circa 55 metri[1] di altezza per impedirne l'abbattimento da parte della Pacific Lumber Company. Ha raccontato la sua permanenza sull'albero nel libro The legacy of Luna (Luna è il nome dato alla sequoia), tradotto in italiano con il titolo La ragazza sull'albero.
Altre canzoni dedicate a Julia Hill:
Kissed by Mist - Julia Hill - Beautiful Butterfly - Butterfly - Julia Butterfly Hill
Perché salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo
I wrote a new song recently. I wrote it... and I just kinda taught it to the guys... today... at soundcheck... they really... (continuer)
It's in our nature to deceive
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 15/3/2013 - 12:01
Parcours:
Guerre à la Terre
Beautiful Butterfly
2002
Chaos & Calm
Words by Donna Henschell
Music by Kelly Mulhollan
Dedicata a Julia "Butterfly" Hill
Perché salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo
Chaos & Calm
Words by Donna Henschell
Music by Kelly Mulhollan
Dedicata a Julia "Butterfly" Hill
Julia Hill, meglio conosciuta come Julia Butterfly Hill (Mount Vernon, 18 febbraio 1974), è un'ambientalista statunitense.
È diventata nota perché è rimasta per 738 giorni nella foresta di Headwaters, Contea di Grand (Colorado), dal dicembre del 1997 al dicembre del 1999, su di una sequoia a circa 55 metri[1] di altezza per impedirne l'abbattimento da parte della Pacific Lumber Company. Ha raccontato la sua permanenza sull'albero nel libro The legacy of Luna (Luna è il nome dato alla sequoia), tradotto in italiano con il titolo La ragazza sull'albero.
È diventata nota perché è rimasta per 738 giorni nella foresta di Headwaters, Contea di Grand (Colorado), dal dicembre del 1997 al dicembre del 1999, su di una sequoia a circa 55 metri[1] di altezza per impedirne l'abbattimento da parte della Pacific Lumber Company. Ha raccontato la sua permanenza sull'albero nel libro The legacy of Luna (Luna è il nome dato alla sequoia), tradotto in italiano con il titolo La ragazza sull'albero.
Altre canzoni dedicate a Julia Hill:
Kissed by Mist - Julia Hill - Beautiful Butterfly - Butterfly - Julia Butterfly Hill
Kissed by Mist - Julia Hill - Beautiful Butterfly - Butterfly - Julia Butterfly Hill
Perché salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo
Beautiful butterfly, out on a limb
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 15/3/2013 - 11:51
Parcours:
Guerre à la Terre
Julia Hill
Un paso atrás en el tiempo 2002
Dedicata a Julia "Butterfly" Hill
Perché salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo
Dedicata a Julia "Butterfly" Hill
Julia Hill, meglio conosciuta come Julia Butterfly Hill (Mount Vernon, 18 febbraio 1974), è un'ambientalista statunitense.
È diventata nota perché è rimasta per 738 giorni nella foresta di Headwaters, Contea di Grand (Colorado), dal dicembre del 1997 al dicembre del 1999, su di una sequoia a circa 55 metri[1] di altezza per impedirne l'abbattimento da parte della Pacific Lumber Company. Ha raccontato la sua permanenza sull'albero nel libro The legacy of Luna (Luna è il nome dato alla sequoia), tradotto in italiano con il titolo La ragazza sull'albero.
È diventata nota perché è rimasta per 738 giorni nella foresta di Headwaters, Contea di Grand (Colorado), dal dicembre del 1997 al dicembre del 1999, su di una sequoia a circa 55 metri[1] di altezza per impedirne l'abbattimento da parte della Pacific Lumber Company. Ha raccontato la sua permanenza sull'albero nel libro The legacy of Luna (Luna è il nome dato alla sequoia), tradotto in italiano con il titolo La ragazza sull'albero.
Altre canzoni dedicate a Julia Hill:
Kissed by Mist - Julia Hill - Beautiful Butterfly - Butterfly - Julia Butterfly Hill
Kissed by Mist - Julia Hill - Beautiful Butterfly - Butterfly - Julia Butterfly Hill
Perché salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo
Por una vez quiero hablar
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 15/3/2013 - 11:44
Parcours:
Guerre à la Terre
Kissed by Mist
1999
Dedicata a Julia "Butterfly" Hill
Perché salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo
Dedicata a Julia "Butterfly" Hill
Julia Hill, meglio conosciuta come Julia Butterfly Hill (Mount Vernon, 18 febbraio 1974), è un'ambientalista statunitense.
È diventata nota perché è rimasta per 738 giorni nella foresta di Headwaters, Contea di Grand (Colorado), dal dicembre del 1997 al dicembre del 1999, su di una sequoia a circa 55 metri[1] di altezza per impedirne l'abbattimento da parte della Pacific Lumber Company. Ha raccontato la sua permanenza sull'albero nel libro The legacy of Luna (Luna è il nome dato alla sequoia), tradotto in italiano con il titolo La ragazza sull'albero.
È diventata nota perché è rimasta per 738 giorni nella foresta di Headwaters, Contea di Grand (Colorado), dal dicembre del 1997 al dicembre del 1999, su di una sequoia a circa 55 metri[1] di altezza per impedirne l'abbattimento da parte della Pacific Lumber Company. Ha raccontato la sua permanenza sull'albero nel libro The legacy of Luna (Luna è il nome dato alla sequoia), tradotto in italiano con il titolo La ragazza sull'albero.
Altre canzoni dedicate a Julia Hill:
Kissed by Mist - Julia Hill - Beautiful Butterfly - Butterfly - Julia Butterfly Hill
Kissed by Mist - Julia Hill - Beautiful Butterfly - Butterfly - Julia Butterfly Hill
Perché salvare le foreste vuol dire salvare l'uomo
The forest seemed to swallow us
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 15/3/2013 - 11:37
Di Rabbia e d'Amore
Di Rabbia e d'Amore (2012)
Terra di brava gente terra di tradizioni
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 15/3/2013 - 10:29
Más que un deseo
[2007]
Album : Basta
Fragmento del documental Madres de Eduardo Walger, basado en entrevistas a las madres de plaza de mayo linea fundadora, con música de Las Pelotas.
Album : Basta
Fragmento del documental Madres de Eduardo Walger, basado en entrevistas a las madres de plaza de mayo linea fundadora, con música de Las Pelotas.
Más que un deseo
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 15/3/2013 - 10:17
Rey de los divinos
[2007]
Album : Basta
Videoclip incluido en la película Madres de Eduardo Walger sobre el proceso militar
Album : Basta
Videoclip incluido en la película Madres de Eduardo Walger sobre el proceso militar
Rey de los divinos
(continuer)
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envoyé par adriana 15/3/2013 - 10:07
L'estaca
RUSSO 1 [Кирилл Медведев / Kirill Medvedev / Gruppa Arkadij Koc / Группа Аркадий Коц, 2014 ]
RUSSIAN 1 [Кирилл Медведев / Kirill Medvedev / Gruppa Arkadiy Kots / Группа Аркадий Коц, 2014 ]
)
La versione russa di Kirill Medvedev interpretata dalla Gruppa Arkadij Koc, Steny La band, di idee antifasciste e libertarie, riprende il nome (Arkadij Koc, o Arkadiy Kots) dell'autore della storica versione russa dell'Internazionale; Kirill Medvedev è un suo membro. Tanto a ribadire la sua natura, L'estaca in russo è stata una delle canzoni che hanno segnato le proteste contro la dittatura (travestita, naturalmente, da "democrazia") di Vladimir Putin. Lo zio Siset continua a cantare ovunque. Dall'album Давай займемся политической борьбой [Davaj zajmemsja političeskoj boŕboj] “Su, assumiamoci la lotta politica”, del 2014. Ha dichiarato Kirill Medvedev al giornalista catalano Joaquim Vilarnau: “Ha... (continuer)
RUSSIAN 1 [Кирилл Медведев / Kirill Medvedev / Gruppa Arkadiy Kots / Группа Аркадий Коц, 2014 ]
)
La versione russa di Kirill Medvedev interpretata dalla Gruppa Arkadij Koc, Steny La band, di idee antifasciste e libertarie, riprende il nome (Arkadij Koc, o Arkadiy Kots) dell'autore della storica versione russa dell'Internazionale; Kirill Medvedev è un suo membro. Tanto a ribadire la sua natura, L'estaca in russo è stata una delle canzoni che hanno segnato le proteste contro la dittatura (travestita, naturalmente, da "democrazia") di Vladimir Putin. Lo zio Siset continua a cantare ovunque. Dall'album Давай займемся политической борьбой [Davaj zajmemsja političeskoj boŕboj] “Su, assumiamoci la lotta politica”, del 2014. Ha dichiarato Kirill Medvedev al giornalista catalano Joaquim Vilarnau: “Ha... (continuer)
СТЕНЫ [1] [2]
(continuer)
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envoyé par Dmitry 15/3/2013 - 05:53
Que se vayan ellos
[1973]
Scritta da Piero De Benedictis, in arte Piero, ed il poeta José Tcherkaski
Album “Para el pueblo lo que es del pueblo”
Una canzone che potrebbe sembrare profetica, visto che fu scritta nel 1973, tre anni prima dell’inizio della dittatura...
A dire il vero, però, l’Argentina passò da una dittatura all’altra per quasi tutto il 900...
Comunque, nel 1976 Piero dovette scappare dal suo paese. Restò esule in Italia e Spagna fino al 1981, quando tornò in Argentina ma abbandonando la musica di protesta.
Scritta da Piero De Benedictis, in arte Piero, ed il poeta José Tcherkaski
Album “Para el pueblo lo que es del pueblo”
Una canzone che potrebbe sembrare profetica, visto che fu scritta nel 1973, tre anni prima dell’inizio della dittatura...
A dire il vero, però, l’Argentina passò da una dittatura all’altra per quasi tutto il 900...
Comunque, nel 1976 Piero dovette scappare dal suo paese. Restò esule in Italia e Spagna fino al 1981, quando tornò in Argentina ma abbandonando la musica di protesta.
Hoy tengo nublada la sonrisa, país de cielo, país de tiza.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/3/2013 - 23:28
Le Mat
(Texto Germano Bonaveri y mùsica germano Bonaveri, Antonello D'Urso)
Hace miles de años vivo en medio del mar,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 14/3/2013 - 18:31
La sposa del vento
Esiste un quadro molto conosciuto per la sua importanza storica nel periodo che segue tutta la prima guerra mondiale, il dipinto intitolato -La sposa del vento- del 1914 di Oskar Kokoschka.
Nello storico quadro il pittore ritrae due amanti come sospesi in una sera scura, innalzati dal vento e portati via dalle atrocità e ingiustizie, che la guerra al loro tempo stava portando nel mondo.Spicca così'l'immagine della sposa portata via dal vento,allontanata dalle angerie del tempo . Avrei provato in maniera perà dilettantistica a scrivere, dedicare una canzone al famoso quadro.
Nello storico quadro il pittore ritrae due amanti come sospesi in una sera scura, innalzati dal vento e portati via dalle atrocità e ingiustizie, che la guerra al loro tempo stava portando nel mondo.Spicca così'l'immagine della sposa portata via dal vento,allontanata dalle angerie del tempo . Avrei provato in maniera perà dilettantistica a scrivere, dedicare una canzone al famoso quadro.
Vestige di veli di voli ai viali,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Anton 14/3/2013 - 18:16
Se gli agrari
[1971]
Scritta da Settimelli con Luciano Francisci per il Canzoniere Internazionale.
Nel disco “Il bastone e la carota”
Testo trovato su Il deposito
Nel 1971 il presidente del Consiglio era Emilio Colombo, già più volte ministro al Tesoro, alle Finanze, al Bilancio e agli Esteri. Il suo ministro dell’Interno era il siciliano Franco Restivo. A lui toccarono molte “prelibatezze” di quegli anni: la repressione delle proteste ad Avola, Piazza Fontana, le inchieste SIFAR e “Piano Solo”, il golpe Borghese, l’assassinio del giudice Scaglione e del suo autista Antonio Lo Russo ad opera della mafia, l’attentato alla Freccia del Sud, i moti di Reggio Calabria cavalcati dall’estrema destra, gli attentati ai treni dei sindacalisti diretti a Catanzaro per la conferenza sul Mezzogiorno, quelli a I treni per Reggio Calabria … Fu chiara allora la saldatura tra apparati – nemmeno tanto deviati - dello Stato, fascisti e poteri mafiosi, uniti contro i lavoratori, operai e contadini.
Scritta da Settimelli con Luciano Francisci per il Canzoniere Internazionale.
Nel disco “Il bastone e la carota”
Testo trovato su Il deposito
Nel 1971 il presidente del Consiglio era Emilio Colombo, già più volte ministro al Tesoro, alle Finanze, al Bilancio e agli Esteri. Il suo ministro dell’Interno era il siciliano Franco Restivo. A lui toccarono molte “prelibatezze” di quegli anni: la repressione delle proteste ad Avola, Piazza Fontana, le inchieste SIFAR e “Piano Solo”, il golpe Borghese, l’assassinio del giudice Scaglione e del suo autista Antonio Lo Russo ad opera della mafia, l’attentato alla Freccia del Sud, i moti di Reggio Calabria cavalcati dall’estrema destra, gli attentati ai treni dei sindacalisti diretti a Catanzaro per la conferenza sul Mezzogiorno, quelli a I treni per Reggio Calabria … Fu chiara allora la saldatura tra apparati – nemmeno tanto deviati - dello Stato, fascisti e poteri mafiosi, uniti contro i lavoratori, operai e contadini.
Se gli agrari hanno aperto la borsa
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/3/2013 - 18:07
Xenophobia
[2012]
Album: Silence is Violence
Album: Silence is Violence
ONE: feed people with greed and hate – and make them proud of the State.
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 14/3/2013 - 17:05
Siam prigionieri
anonyme
Siberia 1914 – 1918
Armonizzazione Renato Dionisi
Armonizzazione Renato Dionisi
“Lontanissimo”: questa indicazione, apposta in partitura da Renato Dionisi sulla parte melodica del basso, rende con estremo realismo la disperazione dei soldati trentini - arruolati nell’esercito austriaco - catturati sul fronte della Galizia e mandati in Siberia nei campi di prigionia. Durante la detenzione essi assimilarono melodie tipiche del folklore russo alle quali adattarono testi improvvisati. Le terribili condizioni di vita di quei prigionieri, a migliaia di chilometri da casa, trovano nella asciutta armonizzazione un’eco di assoluta drammaticità.
Siam prigionieri,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 14/3/2013 - 10:50
Parcours:
Des prisons du monde, La Grande Guerre (1914-1918)
Mateòti, Mateòti
anonyme
[1924?]
Raccolta da Roberto Leydi a Cologno al Serio (BG) dall’informatrice Palma Facchetti, 4 luglio 1964.
Inserita nel brano intitolato “Strofette satiriche” di Sandra Boninelli, nell’album “Legàmi” del 2005.
Raccolta da Roberto Leydi a Cologno al Serio (BG) dall’informatrice Palma Facchetti, 4 luglio 1964.
Inserita nel brano intitolato “Strofette satiriche” di Sandra Boninelli, nell’album “Legàmi” del 2005.
Mateòti, Mateòti, grande martire d'Italia
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/3/2013 - 10:38
'A Flobert o Sant'Anastasia
Lì per lì mi è venuto im mente BOBO MERENDA di Enzo Jannacci e ho pensato che la canzone (che ho visto da questo sito essere del'68) è stata una ironica, ma tristissima predizione
silva 14/3/2013 - 10:36
Tammurriata nera
@ Elena
La seconda parte della canzone, quella aggiunta dalla NCCP, cioè da 'E signurine 'e Caporichino fanno ammore ecc" è tutta una parodia buffoneggiante di "Pistol Packin Mama", la canzone americana così in voga in quel periodo (ma anche ovviamente delle napoletane e dei napoletani stessi che si vendevano agli americani), di cui ha la stessa musica ironicamente strascicata.
La seconda parte della canzone, quella aggiunta dalla NCCP, cioè da 'E signurine 'e Caporichino fanno ammore ecc" è tutta una parodia buffoneggiante di "Pistol Packin Mama", la canzone americana così in voga in quel periodo (ma anche ovviamente delle napoletane e dei napoletani stessi che si vendevano agli americani), di cui ha la stessa musica ironicamente strascicata.
Gennaro 14/3/2013 - 09:50
La stupidità
[2009]
Testo e Musica di Fabrizio Coppola
Album: La stupidità EP
La stupidità è una preghiera laica per combattere il pregiudizio, l'intolleranza e il bigottismo becero di questi tempi barbari e avvilenti; un lamento rabbioso che unisce una ritmica chiaramente ispirata alla Give Peace A Chance di Lennon, un cantato salmodiante che ricorda i migliori CSI e intrecci chitarristici di matrice blues: su questo tappeto Fabrizio Coppola scandisce un testo ossessivo e incalzante che trova nel lungo ritornello finale il suo momento liberatorio.
Scritta di getto, la canzone affronta la frustrazione e lo sconforto di un uomo nei confronti del proprio paese: il razzismo che si affaccia con nuova virulenza, l'ossessione per la sicurezza, la dubbia idea di normalità che domina la nazione, la soffocante presenza della Chiesa nel discorso politico e sociale, l'attaccamento agli oggetti che trasforma... (continuer)
Testo e Musica di Fabrizio Coppola
Album: La stupidità EP
La stupidità è una preghiera laica per combattere il pregiudizio, l'intolleranza e il bigottismo becero di questi tempi barbari e avvilenti; un lamento rabbioso che unisce una ritmica chiaramente ispirata alla Give Peace A Chance di Lennon, un cantato salmodiante che ricorda i migliori CSI e intrecci chitarristici di matrice blues: su questo tappeto Fabrizio Coppola scandisce un testo ossessivo e incalzante che trova nel lungo ritornello finale il suo momento liberatorio.
Scritta di getto, la canzone affronta la frustrazione e lo sconforto di un uomo nei confronti del proprio paese: il razzismo che si affaccia con nuova virulenza, l'ossessione per la sicurezza, la dubbia idea di normalità che domina la nazione, la soffocante presenza della Chiesa nel discorso politico e sociale, l'attaccamento agli oggetti che trasforma... (continuer)
Pesta l'uomo nero
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 14/3/2013 - 08:40
Sott'à lu ponte
Sul sito del Coro Castellani della Valle di Crevalcore, Bologna, viene riportata una storia curiosa a proposito di questo canto (che fa parte del loro repertorio):
La canzone sarebbe stata "armonizzata" da un certo Mauro Camisa il quale, prigioniero durante la seconda guerra mondiale in Corsica, la sentì cantare da un compagno rinchiuso nella cella vicina ...
La canzone sarebbe stata "armonizzata" da un certo Mauro Camisa il quale, prigioniero durante la seconda guerra mondiale in Corsica, la sentì cantare da un compagno rinchiuso nella cella vicina ...
Dead End 13/3/2013 - 17:48
L’auge
[1871]
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Con dedica “À J.-B. Clément, membre de la Commune”, proprio lui, l’autore de La semaine sanglante, de Le temps des cerises e di tanti altri “chants révolutionnaires”…
Pottier e Clément sapevano bene entrambi che “l’ordine borghese è un’enorme mangiatoia dove i ricchi sgrufolano ma non è con l’acqua fresca che questi grossi porci s’ingrassano” bensì col sangue dei lavoratori e della povera gente.
“Et dans ce livre, que l’amicale initiative de son collègue de la Commune de Paris, le citoyen Goupil, est parvenue à répandre et à populariser, le barde vigoureux, le militant sans peur ni reproche que fut Pottier, dresse ses protestations hardies contre la Trinité criminelle qui constitue la plus formidable oppression dont les êtres humains aient eu à souffrir... (continuer)
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Con dedica “À J.-B. Clément, membre de la Commune”, proprio lui, l’autore de La semaine sanglante, de Le temps des cerises e di tanti altri “chants révolutionnaires”…
Pottier e Clément sapevano bene entrambi che “l’ordine borghese è un’enorme mangiatoia dove i ricchi sgrufolano ma non è con l’acqua fresca che questi grossi porci s’ingrassano” bensì col sangue dei lavoratori e della povera gente.
“Et dans ce livre, que l’amicale initiative de son collègue de la Commune de Paris, le citoyen Goupil, est parvenue à répandre et à populariser, le barde vigoureux, le militant sans peur ni reproche que fut Pottier, dresse ses protestations hardies contre la Trinité criminelle qui constitue la plus formidable oppression dont les êtres humains aient eu à souffrir... (continuer)
L’ordre bourgeois, c’est l’auge immense
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/3/2013 - 17:06
L’anthropophage
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Dedicata “Au comte Albert de Neuville”, che ignoro chi fosse...
Chi è il “vecchio cannibale” che si aggira tra campi di battaglia, bordelli, galere e fabbriche, ovunque dove gli esseri umani pagano il loro tributo di sangue al Potere? E’ il Potere stesso, un mostro bifronte: su di un faccia la Famiglia, sull’altra la Proprietà.
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.
Tra i tanti testi è degno di nota... (continuer)
Dedicata “Au comte Albert de Neuville”, che ignoro chi fosse...
Chi è il “vecchio cannibale” che si aggira tra campi di battaglia, bordelli, galere e fabbriche, ovunque dove gli esseri umani pagano il loro tributo di sangue al Potere? E’ il Potere stesso, un mostro bifronte: su di un faccia la Famiglia, sull’altra la Proprietà.
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.
Tra i tanti testi è degno di nota... (continuer)
As-tu le cœur bardé de fer ?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/3/2013 - 14:50
Liberi tutti
[2011]
Testo e musica di Roberta Gulisano
Pianoforte: Angelo di Leonforte
"Dovremmo imparare dai bambini che, se non vengono (ancora) condizionati, non si curano affatto del colore della pelle o d'altro: loro amano col cuore non col cervello..".
Un po' Quando saremo fratelli uniti.. (e liberi!), e un po' All You Need Is Love, la canzone è stata inserita come colonna sonora dell'omonimo cortometraggio del regista Benedetto Pace, finalista al Giffoni Film Festival, ed. 2012.
Testo e musica di Roberta Gulisano
Pianoforte: Angelo di Leonforte
"Dovremmo imparare dai bambini che, se non vengono (ancora) condizionati, non si curano affatto del colore della pelle o d'altro: loro amano col cuore non col cervello..".
Un po' Quando saremo fratelli uniti.. (e liberi!), e un po' All You Need Is Love, la canzone è stata inserita come colonna sonora dell'omonimo cortometraggio del regista Benedetto Pace, finalista al Giffoni Film Festival, ed. 2012.
Sono qui, nulla da dichiarare
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 13/3/2013 - 14:18
Guillaume et Paris
[Novembre 1870]
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Pubblicata sul giornale “Le Combat” fondato da Félix Aimé Pyat (1810-1889), giornalista e personalità di spicco della Comune.
Guillaume è l’imperatore Guglielmo I di Germania, re di Prussia, le cui truppe assediavano Parigi dal settembre del 1870.
Cambronne - l’esclamazione della città di Parigi che resiste all’assediante – è il generale Pierre Jacques Étienne Cambronne (1770-1842), quello che – leggenda vuole - alla fine della battaglia di Waterloo del 1815 al generale britannico Colville, che gli intimava la resa, rispose: “La garde meurt mais ne se rend pas!” o, più semplicemente, “Merde!”… Nella realtà gli inglesi spazzarono via l’ultima resistenza francese e Cambronne, ferito, fu fatto prigioniero ma “Merde!” rimane ancora oggi... (continuer)
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Pubblicata sul giornale “Le Combat” fondato da Félix Aimé Pyat (1810-1889), giornalista e personalità di spicco della Comune.
Guillaume è l’imperatore Guglielmo I di Germania, re di Prussia, le cui truppe assediavano Parigi dal settembre del 1870.
Cambronne - l’esclamazione della città di Parigi che resiste all’assediante – è il generale Pierre Jacques Étienne Cambronne (1770-1842), quello che – leggenda vuole - alla fine della battaglia di Waterloo del 1815 al generale britannico Colville, che gli intimava la resa, rispose: “La garde meurt mais ne se rend pas!” o, più semplicemente, “Merde!”… Nella realtà gli inglesi spazzarono via l’ultima resistenza francese e Cambronne, ferito, fu fatto prigioniero ma “Merde!” rimane ancora oggi... (continuer)
[Guillaume]
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/3/2013 - 14:16
Parcours:
La Commune de Paris, 1871, Notre sœur la merde
×
Le oscure relazioni del nuovo papa con la dittatura militare argentina
Jorge Mario Bergoglio, ex arcivescovo di Buenos Aires, eletto papa con il nome di Francesco I, è un gesuita nato nella capitale argentina il 17 dicembre 1936 ed ha dedicato buona parte della vita all'insegnamento.
Bergoglio ha un passato oscuro in Argentina per le accuse che gli furono rivolte anni fa circa la tortura e la sparizione di un laico e due sacerdoti ai tempi della dittatura militare che cominciò nel 1976. Nonostante non si sia raggiunta una sentenza sul caso, cinque testimoni hanno confermato il coinvolgimento del nuovo papa con queste sparizioni. Il giornalista Horacio Verbitsky è stato il ricercatore più attivo nel portare alla luce le prove che potessero dimostrare il coinvolgimento di Bergoglio con questi episodi della "guerra sporca" in Argentina.
Ma le relazioni di Bergoglio con la dittatura non... (continuer)