Give Peace A Chance
Intervista a Pete Seeger sull'uso di "Give Peace A Chance" durante la marcia contro la guerra nel Vietnam al Washington Monument, il 15 novembre 1969:
da Democracy Now
JON WIENER: Well, you know, Lennon wanted to — basically, Lennon is a musician, a songwriter, a performer. He wanted to write a song for the movement, and he did. It was "Give Peace a Chance." It did become the anthem of the anti-war movement. Half a million people sang "Give Peace a Chance" in a demonstration at the Washington Monument in the fall of 1969. Do we have time to listen to my interview with Pete Seeger, talking about what it was like that day?
PETE SEEGER: Well, in November 1969, I guess I faced the biggest audience I had ever faced in my entire life. Hundreds of thousands, how many, I don’t know, but it stretches as far as the eye can see, up the hillside and over the hill, past the Washington Monument.... (continuer)
8/12/2013 - 21:10
Power To The People
Antiwar Songs Blog
Siamo andati in America varie volte con i Beatles e Brian Epstein cercava sempre di fare in modo che non dicessimo niente a proposito del Vietnam. Ad un certo punto io e George Harrison gli abbiamo detto. “Ascolta, la prossima volta che ce lo chiedono diciamo che non ci piace quella guerra e che dovrebbero […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-08 17:56:00
The Traitor's Kiss
2010
Partly inspired by the tragic story of Karen Woo and her nine colleagues who were bringing medical care to the poorest communities of the ravaged nation of Afghanistan which they had grown to love when they were ambushed and killed by gunmen. The song is a bitter reaction to how such a beautiful, gifted and selfless person could be murdered so mindlessly .
'It is such a powerful and emotional piece and not easily forgotten once heard. It seems to have some relevance to the conflicting relationships in Afghanistan at the moment.....'
Lynn Woo
Partly inspired by the tragic story of Karen Woo and her nine colleagues who were bringing medical care to the poorest communities of the ravaged nation of Afghanistan which they had grown to love when they were ambushed and killed by gunmen. The song is a bitter reaction to how such a beautiful, gifted and selfless person could be murdered so mindlessly .
'It is such a powerful and emotional piece and not easily forgotten once heard. It seems to have some relevance to the conflicting relationships in Afghanistan at the moment.....'
Lynn Woo
Let me tell you what I’ve learned
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuiojte82 8/12/2013 - 09:55
Il Natale del naufrago
[2011]
Album : Acqua di Natale
Album : Acqua di Natale
Ehi ministro, che vuoi cacciarmi da dove sono venuto per alleviare il dolore.
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 8/12/2013 - 08:19
Mury
Krzysztof Wrona, 8-12-2013
Revisione / Revision: Riccardo Venturi, 24-9-2022
Revisione / Revision: Riccardo Venturi, 24-9-2022
I muri
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 8/12/2013 - 00:52
Giuda nella neve
[2013]
Album : Mat e famat
Canzone ispirata ad un fatto vero, l'eccidio da parte dei nazifascisti a Pontechianale accaduto il 28 marzo 1944, dove vennero uccisi 9 partigiani.
Una madre si presentò all'accampamento, forse per ammazzare chi gli aveva ucciso il figlio. Glielo impedirono, ma il prigioniero, colpevole spia si suicidò.
E' un bel brano con l’arpa di Vincenzo Zitello che ci riporta le vibrazioni dei ruscelli di montagna.
Album : Mat e famat
Canzone ispirata ad un fatto vero, l'eccidio da parte dei nazifascisti a Pontechianale accaduto il 28 marzo 1944, dove vennero uccisi 9 partigiani.
Una madre si presentò all'accampamento, forse per ammazzare chi gli aveva ucciso il figlio. Glielo impedirono, ma il prigioniero, colpevole spia si suicidò.
E' un bel brano con l’arpa di Vincenzo Zitello che ci riporta le vibrazioni dei ruscelli di montagna.
Partigiani e guerra su in montagna
(continuer)
(continuer)
envoyé par donquijote82 7/12/2013 - 23:55
Let's Get Started
Album: Hey World (2013)
Music: Caroline Chevin / Philipp Schweidler
Lyrics: Caroline Chevin / Sékou Neblett
Music: Caroline Chevin / Philipp Schweidler
Lyrics: Caroline Chevin / Sékou Neblett
Bad news
(continuer)
(continuer)
7/12/2013 - 23:29
Quando
[2013]
Album : Mat e famat
E’ un brano dal carattere quasi biblico, con immagini apocalittiche ma con una richiesta precisa: “Non piangete la pietra, sorridete nel vento”. La vita è sempre più forte della morte. La speranza travolge la disperazione.
Album : Mat e famat
E’ un brano dal carattere quasi biblico, con immagini apocalittiche ma con una richiesta precisa: “Non piangete la pietra, sorridete nel vento”. La vita è sempre più forte della morte. La speranza travolge la disperazione.
Quando il mio corpo non avrà più un sorriso
(continuer)
(continuer)
envoyé par donquijote82 7/12/2013 - 23:07
Vecchio lupo
[2013]
Album : Mat e famat
Il lupo ritorna padrone della scena. Le donne che corrono con i lupi devono faticare per volare, il lupo prende il volo grazie al sorriso di un bambino e il suo naturale battere il tempo con allegria.
Album : Mat e famat
Il lupo ritorna padrone della scena. Le donne che corrono con i lupi devono faticare per volare, il lupo prende il volo grazie al sorriso di un bambino e il suo naturale battere il tempo con allegria.
Corre un vecchio lupo che non sa più dormire
(continuer)
(continuer)
envoyé par donquijote82 7/12/2013 - 22:38
Parcours:
LCG (Loups contre la Guerre)
Non abbiamo visto Mandela
Antiwar Songs Blog
Non lo abbiamo visto Non abbiamo visto Mandela Nel posto in cui è Nel posto in cui viene tenuto Oh, il mare è freddo e il cielo è grigio Guarda attraverso l’isola la Baia Siamo tutti isole finché non verrà il giorno In cui attraverseremo l’acqua bruciante Un gabbiano vola sul mare L’infrangersi del silenzio […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-07 19:01:00
I mostri che abbiamo dentro
Chanson italienne – I mostri che abbiamo dentro – Giorgio Gaber – 2002
LES MONSTRES DU DEDANS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 7/12/2013 - 18:57
Piazza Giuliani
2013
Album :7
Album :7
Questa è una vecchia storia che adesso è anche la mia
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 7/12/2013 - 14:41
Parcours:
Gênes - G8
La guerra di Tore (burning fire)
2013
7
7
Tore ha scelto di andare
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 7/12/2013 - 14:19
Libera
2013
7
7
Dimmi cos'è che non ci unisce, che ci divide
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 7/12/2013 - 14:05
Lumumba, héros national
Si veda anche L’arbre Lumumba
(l)Bakakangi ngai , bandeko
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 7/12/2013 - 11:17
Nelson Mandela, Sus Dos Amores
[1988]
Album :Proposiciones
Album :Proposiciones
Nelson Mandela,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 7/12/2013 - 09:22
Venger la vie
[1972]
Parole di Eugène Guillevic
Musica di Rongier Max
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Parole di Eugène Guillevic
Musica di Rongier Max
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Tout ce qu'on fait contre moi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2013 - 23:00
Le camp du drap d'or
[1972]
Parole di Serge Rezvani
Musica di Swingle Ward
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Parole di Serge Rezvani
Musica di Swingle Ward
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
En Iran, il y a des assassins
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2013 - 22:50
Mon bon plaisir
[1972]
Parole di Pierre Grosz
Musica di Alain Goldstein
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Parole di Pierre Grosz
Musica di Alain Goldstein
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Achetez à la journée, à la semaine, au mois, à l'année
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2013 - 22:20
La chanson d'Irlande
[1972]
Parole di Maurice Fanon
Musica di Jean-Paul Roseau
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Parole di Maurice Fanon
Musica di Jean-Paul Roseau
Nell’album intitolato «Francesca Solleville chante la violence et l'espoir»
Je me souviens de cette Irlande
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2013 - 22:13
Parcours:
Les conflits irlandais
Numance
[1964]
Parole di Luc Bérimont
Musica di Lise Médini
Nell’album intitolato Nuit et brouillard
Quando ho trovato il testo di questa canzone ho subito pensato che si riferisse alla guerra civile spagnola e che Numance fosse il nome di una delle tante città completamente distrutte nel corso di quel conflitto fratricida…
Scopro invece che è il nome di un’antico insediamento celtibero degli Arevaci situato nei pressi di Garray, nell’attuale provincia di Soria, in Castiglia e León. Fondato nel IV° secolo a.C., resistette prima ad ogni tentativo di conquista da parte dei cartaginesi, poi nel II° secolo divenne il baluardo della resistenza iberica contro i Romani. Per vent’anni gli Arevaci tennero testa alle armate imperiali ma nel 134-133 Scipione Emiliano, il distruttore di Cartagine, cinse d’assedio la cittadella celtibera sul Cerro de la Muela e, limitandosi a tagliare ogni via di approvvigionamento,... (continuer)
Parole di Luc Bérimont
Musica di Lise Médini
Nell’album intitolato Nuit et brouillard
Quando ho trovato il testo di questa canzone ho subito pensato che si riferisse alla guerra civile spagnola e che Numance fosse il nome di una delle tante città completamente distrutte nel corso di quel conflitto fratricida…
Scopro invece che è il nome di un’antico insediamento celtibero degli Arevaci situato nei pressi di Garray, nell’attuale provincia di Soria, in Castiglia e León. Fondato nel IV° secolo a.C., resistette prima ad ogni tentativo di conquista da parte dei cartaginesi, poi nel II° secolo divenne il baluardo della resistenza iberica contro i Romani. Per vent’anni gli Arevaci tennero testa alle armate imperiali ma nel 134-133 Scipione Emiliano, il distruttore di Cartagine, cinse d’assedio la cittadella celtibera sul Cerro de la Muela e, limitandosi a tagliare ogni via di approvvigionamento,... (continuer)
Quand je suis entrée dans Numance
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2013 - 15:24
Mandela
[1988]
Album : Freedom
Musica di Carlos Santana
Music by Carlos Santana
Album : Freedom
Musica di Carlos Santana
Music by Carlos Santana
instrumental
envoyé par adriana 6/12/2013 - 14:29
José de Catalogne
[1961]
Parole di Pierre Louki
Musica di Marc Heyral
In un EP pubblicato nel 1961.
Canzone dedicata ad un profugo della guerra di Spagna…
Quando cadde la Catalogna, nel gennaio/febbraio del 1939, si produsse un esodo impressionante: quasi 400.000 spagnoli si rifugiarono in Francia, spesso accolti – come abbiamo visto, per esempio, nella canzone Argelès-sur-Mer di Antonio Resines - in campi di concentramento dove le condizioni di vita erano proibitive…
Parole di Pierre Louki
Musica di Marc Heyral
In un EP pubblicato nel 1961.
Canzone dedicata ad un profugo della guerra di Spagna…
Quando cadde la Catalogna, nel gennaio/febbraio del 1939, si produsse un esodo impressionante: quasi 400.000 spagnoli si rifugiarono in Francia, spesso accolti – come abbiamo visto, per esempio, nella canzone Argelès-sur-Mer di Antonio Resines - in campi di concentramento dove le condizioni di vita erano proibitive…
Dans ton pays, y en a qui ont voulu
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2013 - 13:47
Bring Back Nelson Mandela (Bring Him Home)
1987
Bring back Nelson Mandela,
(continuer)
(continuer)
envoyé par donquijote82 6/12/2013 - 13:26
Bonne justice
Interpretata anche da Francesca Solleville nell'EP intitolato "Francesca Solleville chante Paul Éluard", con musica di Jean-François Gaël, pubblicato nel 1969.
Bernart Bartleby 6/12/2013 - 13:19
46664
Mandela was imprisoned on Robben Island in 1964, and was the 466th prisoner to arrive that year. The prison administration's scheme of numbering prisoners was to follow the sequence number of the prisoner (466 in his case), with the last two digits of the year (64). The number was imposed on him by the prison for over 25 years, until his release in 1990. "Prisoner 46664" continues to be used as a reverential title for him. Shortly before Joe Strummer's death, he and U2's Bono co-wrote the song 46664 for Mandela as part of the campaign against AIDS in Africa.
Scritto poco prima della morte di Joe è un (bellissimo) brano reggae firmato Joe Strummer, Bono, Dave Stewart, ma eseguito da Bono, The Edge, David A. Stewart, Abdel Wright e Youssou N'Dour. Purtroppo Joe non ce la fece a partecipare....
Scritto poco prima della morte di Joe è un (bellissimo) brano reggae firmato Joe Strummer, Bono, Dave Stewart, ma eseguito da Bono, The Edge, David A. Stewart, Abdel Wright e Youssou N'Dour. Purtroppo Joe non ce la fece a partecipare....
It's a long walk, long walk to freedom
(continuer)
(continuer)
envoyé par donquijote82 6/12/2013 - 13:09
Dal nido
Quando si aprirà di nuovo quella porta
(continuer)
(continuer)
envoyé par donquijote82 6/12/2013 - 12:02
Je te passe le poing
[2009]
Parole di Rémo Gary
Musique di François Forestier
Nell’album intitolato “Je déménage”
“Dai, ti passo la mano, è quella che sente e che dona, è la mano sinistra, è quella buona… ti passo il pugno chiuso…”
Testamento artistico e politico della Solleville, classe 1932… Eppure deve essersi ancora sentita piena di energie perché solo l’anno scorso è uscita con un nuovo album, “La Promesse à Nonna”…
Parole di Rémo Gary
Musique di François Forestier
Nell’album intitolato “Je déménage”
“Dai, ti passo la mano, è quella che sente e che dona, è la mano sinistra, è quella buona… ti passo il pugno chiuso…”
Testamento artistico e politico della Solleville, classe 1932… Eppure deve essersi ancora sentita piena di energie perché solo l’anno scorso è uscita con un nuovo album, “La Promesse à Nonna”…
Allez, je te passe la main
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2013 - 11:29
Mimma e Balella (per Irma Bandiera e Gabriella Degli Esposti)
[2013]
Dal disco intitolato “Rivoluzione permanente”
Testo trovato su Magazzini Sonori – la musica della Regione Emilia Romagna
Canzone dedicata a due partigiane trucidate dai nazifascisti durante la guerra di Liberazione.
Di Irma Bandiera, nome di battaglia “Mimma” (uccisa a Bologna il 14 agosto 1944 dopo feroci torture), abbiamo già parlato a commento della canzone Compagna Teresa de Il Teatro degli Orrori.
Gabriella Degli Esposti, nome di battaglia “Balella”, era anche lei del bolognese, nativa di Crespellano dove, con il marito Bruno Reverberi, organizzò in casa propria una base della Quarta Zona della Resistenza e uno dei Gruppi di Difesa della Donna protagonisti, nel luglio del 1944, delle proteste di piazza per il pane e contro la guerra. Gabriella era anche madre di due bambini ed incinta di un terzo quando, nel dicembre del 44, fu catturata dalle SS: picchiata e torturata, perché... (continuer)
Dal disco intitolato “Rivoluzione permanente”
Testo trovato su Magazzini Sonori – la musica della Regione Emilia Romagna
Canzone dedicata a due partigiane trucidate dai nazifascisti durante la guerra di Liberazione.
Di Irma Bandiera, nome di battaglia “Mimma” (uccisa a Bologna il 14 agosto 1944 dopo feroci torture), abbiamo già parlato a commento della canzone Compagna Teresa de Il Teatro degli Orrori.
Gabriella Degli Esposti, nome di battaglia “Balella”, era anche lei del bolognese, nativa di Crespellano dove, con il marito Bruno Reverberi, organizzò in casa propria una base della Quarta Zona della Resistenza e uno dei Gruppi di Difesa della Donna protagonisti, nel luglio del 1944, delle proteste di piazza per il pane e contro la guerra. Gabriella era anche madre di due bambini ed incinta di un terzo quando, nel dicembre del 44, fu catturata dalle SS: picchiata e torturata, perché... (continuer)
Poco era il tempo per le carezze
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2013 - 10:24
1984
Manca una parte della canzone
Se come credo, Gianluca sta per Gianluca Lalli, autore della canzone, saremmo lieti di ricevere il tuo testo e pubblicarlo completo.
Dq82
Se come credo, Gianluca sta per Gianluca Lalli, autore della canzone, saremmo lieti di ricevere il tuo testo e pubblicarlo completo.
Dq82
GIANLUCA 6/12/2013 - 01:01
Ho continuato la mia strada
Ciao Gian Michele, anch'io c'ero quella sera e il ricordo scatena ancora delle forti emozioni. Non ricordo la presenza di Pino Daniele con Napoli Centrale, ma la sua collaborazione con il gruppo è stata veramente molto breve e forse non è coincisa con questo evento.
Ti riporto di seguito un estratto dal resoconto della Route fatto dal gruppo "Scout in Piemonte" che ne curò l'organizzazione, in cui si fa riferimento proprio alla contestazione della veglia. Ciao, Michele.
Momenti «forti»: la veglia della prima sera con la canzone «Ho continuato la mia strada» che divenne un pezzo classico nel repertorio musicale della branca, la Messa, celebrata dal cardinal Baggio che vantava una sua antica, giovanile frequentazione nello scautismo, il «comizio» finale di Giancarìo Lombardi, con i 5000 immobili, attenti e poi entusiasti anche sotto una inopportuna pioggerella.
Per la seconda serata... (continuer)
Ti riporto di seguito un estratto dal resoconto della Route fatto dal gruppo "Scout in Piemonte" che ne curò l'organizzazione, in cui si fa riferimento proprio alla contestazione della veglia. Ciao, Michele.
Momenti «forti»: la veglia della prima sera con la canzone «Ho continuato la mia strada» che divenne un pezzo classico nel repertorio musicale della branca, la Messa, celebrata dal cardinal Baggio che vantava una sua antica, giovanile frequentazione nello scautismo, il «comizio» finale di Giancarìo Lombardi, con i 5000 immobili, attenti e poi entusiasti anche sotto una inopportuna pioggerella.
Per la seconda serata... (continuer)
Michele 6/12/2013 - 00:09
Hobo Low
I woke up in the mornin', Memphis city time
(continuer)
(continuer)
envoyé par krzyś 5/12/2013 - 23:50
Parcours:
Des prisons du monde
Paper Planes
"Paper Planes" is from M.I.A's 2007 album, Kala. This protest song denounces violence & the stereotypical view of immigrants. The song also was born from M.I.A.'s frustrations of trying to secure a US work Visa (according to M.I.A. the paper planes in the song refers to the Visa). As a British artist with Sri Lankan Tamil descent, she viewed herself as a victim of racial profiling. In connection with her Visa problems, back in 2006, she was placed on the Department of Homeland Security risk list because of the political content of her lyrics.
The song samples The Clash's "Straight To Hell". That sample alone could be viewed as a statement of intent. M.I.A. is the very embodiment of the rebellious punk spirit of The Clash. Even though there may be genre & cultural differences, the objective of the music really wasn't that different. The sound of the gun shot and cash register adds... (continuer)
The song samples The Clash's "Straight To Hell". That sample alone could be viewed as a statement of intent. M.I.A. is the very embodiment of the rebellious punk spirit of The Clash. Even though there may be genre & cultural differences, the objective of the music really wasn't that different. The sound of the gun shot and cash register adds... (continuer)
fly like paper, get high like planes
(continuer)
(continuer)
5/12/2013 - 23:43
The La La Peace Song
(1974)
"La La Peace Song" is a song written by Johnny Bristol and Elizabeth Martin that was a hit for both Al Wilson and O. C. Smith in 1974. Both singers released albums with that name in 1974.
The song is an anti-war and peace song. The lyrics speak of a profound sound that passes over the heads of children, sounds of thunder but no rain and the kind of thunder that blows down doors, walls and things. The song tells of steel birds falling to the ground. It also mentions injustice, racial injustice dividing men and allowing their hate to grow.
It came out at a period of time when the pop charts saw a decrease in the display of anti-war feeling. The R&B charts were a bit different and there was still the indication of anti-war feeling in the songs. "There Will Never Be Any Peace Until God Is Seated At The Conference Table" by The Chi-Lites and "La La Peace Song" showed the increasingly strong vocal feeling.
La La Peace Song - Wikipedia
"La La Peace Song" is a song written by Johnny Bristol and Elizabeth Martin that was a hit for both Al Wilson and O. C. Smith in 1974. Both singers released albums with that name in 1974.
The song is an anti-war and peace song. The lyrics speak of a profound sound that passes over the heads of children, sounds of thunder but no rain and the kind of thunder that blows down doors, walls and things. The song tells of steel birds falling to the ground. It also mentions injustice, racial injustice dividing men and allowing their hate to grow.
It came out at a period of time when the pop charts saw a decrease in the display of anti-war feeling. The R&B charts were a bit different and there was still the indication of anti-war feeling in the songs. "There Will Never Be Any Peace Until God Is Seated At The Conference Table" by The Chi-Lites and "La La Peace Song" showed the increasingly strong vocal feeling.
La La Peace Song - Wikipedia
Mmm hmm, la la, oh, yeah
(continuer)
(continuer)
5/12/2013 - 23:22
Inno a Di Vittorio (Musica e versi veritieri di Giuseppe Angione su Giuseppe Di Vittorio undicenne)
Testo e musica di Giuseppe Angione, classe 1895, bracciante e militante comunista di Cerignola, Puglia.
Trovata sull’Archivio Sonoro di Puglia
Fu lo stesso autore a trascrivere il testo di questa canzone nel 1973. L’anno seguente fu raccolta a Cerignola dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Alberto Vasciaveo e poi inclusa nel volume di Rinaldi e Paola Sobrero intitolato «La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia», Foggia, 1981
La registrazione originale è presente nel disco intitolato “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.
Canzone dedicata al grande autodidatta, politico, sindacalista e antifascista cerignolano Giuseppe Di Vittorio (1892-1957), combattente nella guerra di Spagna, confinato a Ventotene, partigiano, segretario della CGIL (quella di una volta...), padre costituente, comunista... (continuer)
Trovata sull’Archivio Sonoro di Puglia
Fu lo stesso autore a trascrivere il testo di questa canzone nel 1973. L’anno seguente fu raccolta a Cerignola dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Alberto Vasciaveo e poi inclusa nel volume di Rinaldi e Paola Sobrero intitolato «La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia», Foggia, 1981
La registrazione originale è presente nel disco intitolato “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.
Canzone dedicata al grande autodidatta, politico, sindacalista e antifascista cerignolano Giuseppe Di Vittorio (1892-1957), combattente nella guerra di Spagna, confinato a Ventotene, partigiano, segretario della CGIL (quella di una volta...), padre costituente, comunista... (continuer)
Di Peppino Di Vittorio
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/12/2013 - 23:00
Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli
Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli
Canzone française – Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 100
An de Grass 03
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Comme celle de 1901, celle d'Else du Mont des Oliviers, cette Histoire d'Allemagne n'est pas à sa place chronologique. Et comme je l'ai déjà expliqué, si elle vient si tard, c'est qu'il y a presque trois ans maintenant, je ne savais pas trop comment l'assaisonner, comment faire une chanson avec une histoire comme celle-là. Mais avec le temps, finalement, je comprends mieux les choses ; surtout, celles qui ne sont pas explicitement dites.
Aide-moi un peu..., dit Lucien l'âne un peu éberlué.... (continuer)
Canzone française – Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 100
An de Grass 03
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Comme celle de 1901, celle d'Else du Mont des Oliviers, cette Histoire d'Allemagne n'est pas à sa place chronologique. Et comme je l'ai déjà expliqué, si elle vient si tard, c'est qu'il y a presque trois ans maintenant, je ne savais pas trop comment l'assaisonner, comment faire une chanson avec une histoire comme celle-là. Mais avec le temps, finalement, je comprends mieux les choses ; surtout, celles qui ne sont pas explicitement dites.
Aide-moi un peu..., dit Lucien l'âne un peu éberlué.... (continuer)
Après notre sept à deux, on a dit
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/12/2013 - 21:38
Il padrone socialista
Hai ragione, krzyś... Infatti mi sono dimenticato di specificare che è in dialetto lombardo, come del resto molte canzoni del GPdP...
Bernart Bartleby 5/12/2013 - 20:53
Facciamo l'amore non la guerra
Davide e Sara
FAISONS L'AMOUR PAS LA GUERRE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Daniel(e) BELLUCCI - 5 dicembre 2013 - giorni neri (sempre più neri). NIZZA 5/12/2013 - 16:57
Oh Mary, Don't You Weep
Versione greca di Μάνος Ξυδούς (Manos Xydous, 1953-2010) dal suo ultimo disco intitolato “Όταν θα φύγω ένα βράδυ από ’δω”.
Testo trovato su Στίχοι
ΜΑΊΡΗ ΜΗ ΛΥΠΆΣΑΙ ΠΙΑ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/12/2013 - 15:34
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Album: "Take Me To The Land Of Hell"
Dall'album che segna il ritorno dell'ottantenne vedova Lennon con la riformata Plastic Ono Band, in cui ora suona anche il figlio Sean Lennon, con la partecipazione di alcuni ospiti tra cui Lenny Kravitz in questa traccia disturbata e disturbante.
Dal vivo la canzone è stata eseguita con i Flaming Lips. Sicuramente bisogna riconoscere che Yoko Ono sa urlare oggi come quarant'anni fa... cantare non ha mai saputo. D'altronde la canzone si chiama appunto il "grido (o il pianto) dello Stregatto" (o Ghignagatto se vogliamo usare una traduzione meno disneyana) con riferimento ad "Alice nel paese delle Meraviglie". È una canzone apertamente contro la guerra che contiene fra l'altro una divertente parodia della dichiarazione d'indipendenza (con un effetto simile a Self Evident di Ani DiFranco): "Noi, il popolo sacrificabile degli Stati Uniti riteniamo che questi sogni siano autolesionistici".
YOKO ONO – Vocals
Lenny Kravitz – Drums, Clavinet
Sean Ono Lennon – Bass, Electric Guitar, Synth