Epitafium dla Włodzimierza Wysockiego
Tentativo maldestro di traduzione italiana del difficil per quanto bello testo da parte di Krzysiek Wrona
EPITAFFIO PER VLADIMIR VYSOTSKIJ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2013/11/7 - 23:19
Consigli alle ragazze
Antiwar Songs Blog
E Parrez Langonned era una canzone tradizionale, nella quale si diceva che bisognava fare il servizio militare prima di pensare alle ragazze…io ho cambiato la canzone dicendo che le ragazze di Langonnet dovevano essere congratulate se cornificavano i ragazzi che partivano per il militare. Alan Stivell I viaggi hanno avuto fine, il mio tempo era […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-07 22:23:00
Libera terra (Il sogno)
Chanson italienne – Libera terra (Il sogno) – Massimo Priviero – 2013
TERRE LIBRE (LE RÊVE)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/11/7 - 18:29
Sí, sí, señor
[1966-67]
Parole e musica di Luis Eduardo Aute
Lato B del singolo Yo pertenezco del 1968, poi inclusa nella raccolta intitolata “Álbum 1966-67”
Parole e musica di Luis Eduardo Aute
Lato B del singolo Yo pertenezco del 1968, poi inclusa nella raccolta intitolata “Álbum 1966-67”
Sí, sí señor.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/7 - 15:40
Nana al rey que se muere
[1968]
Parole e musica di Luis Eduardo Aute
Nell’album d’esordio del grande cantautore spagnolo, intitolato “Diálogos de Rodrigo y Ximena”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Luis Eduardo Aute
Nell’album d’esordio del grande cantautore spagnolo, intitolato “Diálogos de Rodrigo y Ximena”
Testo trovato su Cancioneros.com
El rey se muere, ya se muere el rey,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/7 - 15:24
Niño en la playa
[1968]
Parole e musica di Luis Eduardo Aute
Nella raccolta intitolata “24 canciones breves”.
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Luis Eduardo Aute
Nella raccolta intitolata “24 canciones breves”.
Testo trovato su Cancioneros.com
Hay un niño en la playa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/7 - 14:35
Crucifixión
[1968]
Parole e musica di Luis Eduardo Aute
Nella raccolta intitolata “24 canciones breves”.
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Luis Eduardo Aute
Nella raccolta intitolata “24 canciones breves”.
Testo trovato su Cancioneros.com
Cuando sufres las cárceles del silencio,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/7 - 14:30
Clamo al firmamento (Aleluya n° 2)
Voy andando los caminos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/7 - 13:37
Labrador
[1968]
Parole e musica di Luis Eduardo Aute, lato B del singolo intitolato “Clamo al firmamento”
Parole e musica di Luis Eduardo Aute, lato B del singolo intitolato “Clamo al firmamento”
En tu mano está la tierra, labrador,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/7 - 13:24
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Campesinos tristes
[1971]
Parole e musica di Salvador Távora (1930-2019), attore e regista teatrale andaluso.
L’autore la incise anche per proprio conto, ma è meglio nota nelle esecuzioni dei gruppi Jarcha e Nuestro Pequeño Mundo, entrambe del 1975.
Parole e musica di Salvador Távora (1930-2019), attore e regista teatrale andaluso.
L’autore la incise anche per proprio conto, ma è meglio nota nelle esecuzioni dei gruppi Jarcha e Nuestro Pequeño Mundo, entrambe del 1975.
Enrojecieron los campos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/7 - 13:01
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Muerte en la catedral
Canzone popolare spagnola risalente al tempo della guerra civile
Nel disco intitolato “Canciones de la guerra civil española”, in un’edizione successiva (e ampliata, 2 volumi) a quella originale pubblicata nel 1968, dove questa canzone non compariva. A dire il vero anche il titolo dell’album cambia: “Canciones de la resistencia y de la guerra civil española”.
Testo trovato su Cantemos como quien respira, il bel blog di Fernando Gonzalez Lucini.
Quello che molti spagnoli si auguravano all’epoca, che il Caudillo morisse durante una messa solenne stramazzando al suolo al momento della Comunione, grazie ad un’ostia avvelenta: “Ostia, che felicità!”
Nel disco intitolato “Canciones de la guerra civil española”, in un’edizione successiva (e ampliata, 2 volumi) a quella originale pubblicata nel 1968, dove questa canzone non compariva. A dire il vero anche il titolo dell’album cambia: “Canciones de la resistencia y de la guerra civil española”.
Testo trovato su Cantemos como quien respira, il bel blog di Fernando Gonzalez Lucini.
Quello che molti spagnoli si auguravano all’epoca, che il Caudillo morisse durante una messa solenne stramazzando al suolo al momento della Comunione, grazie ad un’ostia avvelenta: “Ostia, che felicità!”
El caballero cristiano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/7 - 11:38
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Immigrant Eyes
Guy Clark, Roger Murrah
1988
Old friends
Nel disco la canzone si avvale anche della splendida voce di Emmylou Harris
1988
Old friends
Nel disco la canzone si avvale anche della splendida voce di Emmylou Harris
Oh Ellis Island was swarming
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/11/7 - 11:25
Nubes y esperanza
Canzone popolare spagnola risalente al tempo della guerra civile
Nel disco intitolato “Canciones de la guerra civil española” pubblicato nel 1968.
Sul retro della copertina si può leggere quanto segue:
Nel disco intitolato “Canciones de la guerra civil española” pubblicato nel 1968.
Sul retro della copertina si può leggere quanto segue:
“La Guerra Civil Española no sólo fue un episodio cruel y despiadado, no sólo fue un ensayo macabro de la Segunda Guerra Mundial; fue la más grande masacre para un pueblo que soñaba ser libre y que fue vilmente traicionado… En las trincheras, en los frentes de batalla, en la clandestinidad, florecieron estas canciones al calor de la esperanza de un mundo mejor… Canciones que recorrieron mares y cielos, montañas y desiertos, de un extremo a otro, quedando como el más grande testimonio de indignación ante una humanidad que olvidó que la libertad no se compra con el precio de la sangre.”
Y el cielo se encuentra nublado
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/7 - 11:15
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Rebel Woman
[2008]
Parole e musica di Chiwoniso Maraire
Nell’album intitolato “Rebel Woman”
Una canzone che trae ispirazione da una poesia sul ruolo delle donne durante la guerra d’indipendenza della Zimbabwe, ex Rhodesia, un conflitto feroce e sanguinoso che per 15 anni, dal 1965 al 1979, vide contrapporsi il regime razzista bianco di Ian Smith alle organizzazioni armate guidate da Joshua Nkomo e Robert Mugabe, poi trasformatosi nel padre padrone del paese…
Le condizioni in cui vivevano i combattenti in quegli anni erano davvero difficili, e tanto più per le donne che avevano fatto quella scelta, perché dovevano combattere non solo contro il nemico bianco ma anche contro le restrizioni mentali e culturali della loro stessa società, essendo costrette spesso a perdere tutto, casa, famiglia e affetti…
Chiwoniso Maraire (1976-2013) è stata un’importante cantautrice della sua terra e... (Continues)
Parole e musica di Chiwoniso Maraire
Nell’album intitolato “Rebel Woman”
Una canzone che trae ispirazione da una poesia sul ruolo delle donne durante la guerra d’indipendenza della Zimbabwe, ex Rhodesia, un conflitto feroce e sanguinoso che per 15 anni, dal 1965 al 1979, vide contrapporsi il regime razzista bianco di Ian Smith alle organizzazioni armate guidate da Joshua Nkomo e Robert Mugabe, poi trasformatosi nel padre padrone del paese…
Le condizioni in cui vivevano i combattenti in quegli anni erano davvero difficili, e tanto più per le donne che avevano fatto quella scelta, perché dovevano combattere non solo contro il nemico bianco ma anche contro le restrizioni mentali e culturali della loro stessa società, essendo costrette spesso a perdere tutto, casa, famiglia e affetti…
Chiwoniso Maraire (1976-2013) è stata un’importante cantautrice della sua terra e... (Continues)
Tired and dusty
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/7 - 10:20
Io sono là
Chanson italienne – Io sono là – Massimo PRIVIERA – 2013
JE SUIS LÀ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2013/11/6 - 21:27
Ireland Her Own
Inedita
eseguita più volte dal vivo
Words : Dick Gaughan / Music : Trad.
(To the tune of a song my grandmother Bridget Madden used to sing, "The Glens of Aherlow", which is also the tune known as "Skibbereen".)
Dedicated to the memory of Tom Jackson who wrote the splendid "Ireland Her Own", a Marxist history of Ireland following on from Connolly's "Labour in Irish History". The song is based around Fintan Lalor's statement of the aim of the Fenians - "Ireland her own and all therein 'twixt sod and sky"
The reference to "'98" is to the United Irishmen's attempted revolution of 1798 in which Catholic and Presbyterian fought together.
See also Florence Wilson's wonderful poem in Ulster Scots about the '98 revolution, The Man From God-Knows Where
eseguita più volte dal vivo
Words : Dick Gaughan / Music : Trad.
(To the tune of a song my grandmother Bridget Madden used to sing, "The Glens of Aherlow", which is also the tune known as "Skibbereen".)
Dedicated to the memory of Tom Jackson who wrote the splendid "Ireland Her Own", a Marxist history of Ireland following on from Connolly's "Labour in Irish History". The song is based around Fintan Lalor's statement of the aim of the Fenians - "Ireland her own and all therein 'twixt sod and sky"
The reference to "'98" is to the United Irishmen's attempted revolution of 1798 in which Catholic and Presbyterian fought together.
See also Florence Wilson's wonderful poem in Ulster Scots about the '98 revolution, The Man From God-Knows Where
It wounds me in the heart although
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/11/6 - 21:10
A Different Kind of Love Song
Different Kind of Love Song (1983)
Dick Gaughan : Vocal, Guitars
Judy Sweeney : Vocal
Bob Lenox : Keyboards
Dave Pegg : Bass
Allan Tall : Saxophone
Willie Lindfors : Drums, Percussion
Words & Music : Dick Gaughan
One night in 1982, I had just finished playing in a folk club somewhere in the southeast of England when a woman came up to me and proceeded to ask me all the questions in the first verse of this. When I replied, she looked at me sadly and said, "Oh, you're still at the political stage, then", and walked off.
When I had stopped laughing I wrote this.
Dick Gaughan : Vocal, Guitars
Judy Sweeney : Vocal
Bob Lenox : Keyboards
Dave Pegg : Bass
Allan Tall : Saxophone
Willie Lindfors : Drums, Percussion
Words & Music : Dick Gaughan
One night in 1982, I had just finished playing in a folk club somewhere in the southeast of England when a woman came up to me and proceeded to ask me all the questions in the first verse of this. When I replied, she looked at me sadly and said, "Oh, you're still at the political stage, then", and walked off.
When I had stopped laughing I wrote this.
You ask me why I sing no love songs
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/11/6 - 21:04
A World Left in Peace
1983
B side of the EP She can dance
B side of the EP She can dance
Life is just illusions
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2013/11/6 - 20:59
Eyes of the Immigrant
2000
You Can't Relive The Past
You Can't Relive The Past
They came by day, and they came by night.
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/11/6 - 20:54
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La guerra di Piero
PUGLIESE ALTAMURANO / APULIAN (ALTAMURA)
Versione in pugliese di Altamura di CARL
A version into Apulian (Altamura dialect) by CARL
Traduction en Apulien (dialecte d'Altamura) de CARL
A version into Apulian (Altamura dialect) by CARL
Traduction en Apulien (dialecte d'Altamura) de CARL
LA WERRE DE PITRE
(Continues)
(Continues)
Contributed by CARL 2013/11/6 - 20:39
Un giudice
Favolosa, Carl. Te lo dice lo staff delle CCG in coro, davvero. [CCG/AWS Staff]
NU'GIUDECE
(Continues)
(Continues)
Contributed by CARL 2013/11/6 - 18:41
Jerusalén, año cero
[1969]
Parole e musica di Silvio Rodríguez.
Un brano che compare per la prima volta in un disco dal vivo, insieme a Noel Nicola, intitolato “Cuba canta a la República Dominicana”.
Una canzone che ci restituisce un’immagine del Cristo così come lo intendevano i “teologi della Liberazione” e i “Sacerdotes por el Tercer Mundo”… Molti di loro, proprio come il Cristo, non fecero una bella fine…
Parole e musica di Silvio Rodríguez.
Un brano che compare per la prima volta in un disco dal vivo, insieme a Noel Nicola, intitolato “Cuba canta a la República Dominicana”.
Una canzone che ci restituisce un’immagine del Cristo così come lo intendevano i “teologi della Liberazione” e i “Sacerdotes por el Tercer Mundo”… Molti di loro, proprio come il Cristo, non fecero una bella fine…
De mano en mano se pasa la verdad,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 15:46
¡Ay Democracia!
[2010]
Parole e musica di Javier Krahe
Nell’album intitolato “Toser y cantar”
Non so se Francisco Franco amasse mangiare – come racconta Krahe nella terza strofa di questa sua canzone - il cervello impanato di delfino e perché, forse nell’intento di acquisire l’intelligenza che a lui mancava… Franco – è risaputo – era un credulone ed un superstizioso e, quanto ai poveri delfini, è storicamente documentato che nell’immediato secondo dopoguerra, quando la Spagna franchista restò isolata dall’embargo europeo e immiserita dal “fascismo agrario” e dall’autarchia, il dittatore incoraggiò un progetto che il governatore di Malaga aveva studiato per far fronte alla grave crisi alimentare: nutrire il popolo con il pane di farina di pesce e con la carne di delfino… Per fortuna arrivarono prima gli aiuti della Croce Rossa, ma questo non impedì allo stolto caudillo di chiamare a sé come... (Continues)
Parole e musica di Javier Krahe
Nell’album intitolato “Toser y cantar”
Non so se Francisco Franco amasse mangiare – come racconta Krahe nella terza strofa di questa sua canzone - il cervello impanato di delfino e perché, forse nell’intento di acquisire l’intelligenza che a lui mancava… Franco – è risaputo – era un credulone ed un superstizioso e, quanto ai poveri delfini, è storicamente documentato che nell’immediato secondo dopoguerra, quando la Spagna franchista restò isolata dall’embargo europeo e immiserita dal “fascismo agrario” e dall’autarchia, il dittatore incoraggiò un progetto che il governatore di Malaga aveva studiato per far fronte alla grave crisi alimentare: nutrire il popolo con il pane di farina di pesce e con la carne di delfino… Per fortuna arrivarono prima gli aiuti della Croce Rossa, ma questo non impedì allo stolto caudillo di chiamare a sé come... (Continues)
Me gustas, Democracia, porque estás como ausente
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 14:38
Canción de la esperanza unida
[1976]
Parole di Eduardo Paz, Javier Maestre e Maria Pilar Navarrete.
Musica di Javier Maestre
Dal disco d’esordio del gruppo aragonese.
Una canzone che fa il paio con Venimos simplemente a trabajar, manifesto artistico e politico de La Bullonera…
Parole di Eduardo Paz, Javier Maestre e Maria Pilar Navarrete.
Musica di Javier Maestre
Dal disco d’esordio del gruppo aragonese.
Una canzone che fa il paio con Venimos simplemente a trabajar, manifesto artistico e politico de La Bullonera…
Oigo que se levantan voluntades hermanas
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 11:32
Ya se ha pasado el invierno
[1976]
Parole di Eduardo Paz e Javier Maestre su di una melodia popolare.
Dal disco d’esordio del gruppo aragonese.
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo Sierra Fernández.
Aún no se ha pasado el invierno…
Parole di Eduardo Paz e Javier Maestre su di una melodia popolare.
Dal disco d’esordio del gruppo aragonese.
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo Sierra Fernández.
Aún no se ha pasado el invierno…
Ya se ha pasado el invierno
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 11:02
(Una vez más aquí) Estamos hablando de la libertad
[1976]
Parole di Mariano Anós (1945-), attore e regista teatrale, pittore e poeta spagnolo.
Musica di Javier Mestre.
Dal disco d’esordio del gruppo aragonese.
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo Sierra Fernández.
Parole di Mariano Anós (1945-), attore e regista teatrale, pittore e poeta spagnolo.
Musica di Javier Mestre.
Dal disco d’esordio del gruppo aragonese.
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo Sierra Fernández.
Una vez más aquí,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 10:28
Venimos simplemente a trabajar
[1976]
Parole e musica di Javier Mestre.
Il manifesto artistico e politico de la Bullonera, in apertura del disco d’esordio del gruppo aragonese.
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo Sierra Fernández.
Parole e musica di Javier Mestre.
Il manifesto artistico e politico de la Bullonera, in apertura del disco d’esordio del gruppo aragonese.
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo Sierra Fernández.
No hemos venido aquí para deciros
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 10:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Morire sì, ma non così
Condannato: Sì morire sì,
(Continues)
(Continues)
Contributed by donquijote82 2013/11/6 - 10:16
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
Aquí nunca pasa nada
[1977]
Scritta da Javier Mestre de La Bullonera
Arrangiamento musicale di Alberto Gambino.
Nel disco intitolato “La Bullonera 2”
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo Sierra Fernández.
Scritta da Javier Mestre de La Bullonera
Arrangiamento musicale di Alberto Gambino.
Nel disco intitolato “La Bullonera 2”
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo Sierra Fernández.
Somos madera de un árbol
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 10:12
La bolsa o la vida
[1977]
Scritta da Eduardo Paz e Javier Mestre de La Bullonera.
Nel disco intitolato “La Bullonera 2”
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo Sierra Fernández
Gli anni della cosiddetta “transizione democratica” nella Spagna del dopo dittatura… La speranza del cambiamento radicale soffocata dai “cani di sempre, solo con un collare diverso”, padroni e catto-fascisti subito riciclatisi nelle nuove istituzioni “democratiche”…
Scritta da Eduardo Paz e Javier Mestre de La Bullonera.
Nel disco intitolato “La Bullonera 2”
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo Sierra Fernández
Gli anni della cosiddetta “transizione democratica” nella Spagna del dopo dittatura… La speranza del cambiamento radicale soffocata dai “cani di sempre, solo con un collare diverso”, padroni e catto-fascisti subito riciclatisi nelle nuove istituzioni “democratiche”…
Y al que roba en una casa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 10:05
Jota carcelera
[1977]
Versi di una canzone popolare aragonese (e non andalusa, come ci segnala Gustavo) adattati da Eduardo Paz e Javier Mestre de La Bullonera.
Nel disco intitolato “La Bullonera 2”
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo Sierra Fernández, dal suo blog
In Spagna erano gli anni della “transizione democratica” dopo il franchismo e molto aspro era il confronto sull’amnistia per i prigionieri politici… Ma questa canzone ha comunque una valenza universale, anche qui da noi dove detenuti di serie A vengono liberati per intercessione di ministri…
… e detenuti di serie B crepano in galera di suicidio, di malattia o massacrati dai secondini…
Versi di una canzone popolare aragonese (e non andalusa, come ci segnala Gustavo) adattati da Eduardo Paz e Javier Mestre de La Bullonera.
Nel disco intitolato “La Bullonera 2”
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo Sierra Fernández, dal suo blog
In Spagna erano gli anni della “transizione democratica” dopo il franchismo e molto aspro era il confronto sull’amnistia per i prigionieri politici… Ma questa canzone ha comunque una valenza universale, anche qui da noi dove detenuti di serie A vengono liberati per intercessione di ministri…
… e detenuti di serie B crepano in galera di suicidio, di malattia o massacrati dai secondini…
Y han escrito con carbón
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 09:47
Song Itineraries:
From World Jails
Canción de la esperanza
[1978]
Parole e musica di Víctor Manuel.
Dall’album intitolato “Soy un corazón tendido al sol”
Español
Italiano
Tras las primeras elecciones y al año siguiente con la aprobación de la Constitución, pareciera que las aguas se iban calmando. Sin embargo, la situación era bien distinta: a los problemas tradicionales que dejaba la dictadura se sumaba una crisis económica mundial que dejaba a millones de obreros en el paro. Comenzaba también los debates interminables acerca de temas tan escabrosos, sobre todo en un país católico (en el cual, no obstante, sus detractores estaban a favor de la pena de muerte), como el aborto. También escabrosas eran las amnistías: desde 1976 en adelante, las sucesivas amnistías permitían que algunos exiliados volvieran y algunos presos fueran liberados; pero no todos: lo más complicado era liberar a los presos pertenecientes a bandas armadas.
Pero... (Continues)
Parole e musica di Víctor Manuel.
Dall’album intitolato “Soy un corazón tendido al sol”
Español
Italiano
Tras las primeras elecciones y al año siguiente con la aprobación de la Constitución, pareciera que las aguas se iban calmando. Sin embargo, la situación era bien distinta: a los problemas tradicionales que dejaba la dictadura se sumaba una crisis económica mundial que dejaba a millones de obreros en el paro. Comenzaba también los debates interminables acerca de temas tan escabrosos, sobre todo en un país católico (en el cual, no obstante, sus detractores estaban a favor de la pena de muerte), como el aborto. También escabrosas eran las amnistías: desde 1976 en adelante, las sucesivas amnistías permitían que algunos exiliados volvieran y algunos presos fueran liberados; pero no todos: lo más complicado era liberar a los presos pertenecientes a bandas armadas.
Pero... (Continues)
Tanto imaginarnos
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/6 - 09:04
People Get Ready
da Sing for Freedom - The Story of the Civil Rights Movement through its songs. Edited and compiled by Guy and Candie Carawan.
In addition to Jimmy Collier's songs, the 'End the Slums' movement has adapted many rhythm and blues songs. To the urban Negro of today, many of these songs provide an emotional release from the omnipresent suffering, while stimulating the will to struggle, serving them in much the same manner as the spirituals served their enslaved forefathers.
David Llorens, "New Birth in the Ghetto", Sing Out! July 1966
In addition to Jimmy Collier's songs, the 'End the Slums' movement has adapted many rhythm and blues songs. To the urban Negro of today, many of these songs provide an emotional release from the omnipresent suffering, while stimulating the will to struggle, serving them in much the same manner as the spirituals served their enslaved forefathers.
David Llorens, "New Birth in the Ghetto", Sing Out! July 1966
PEOPLE GET READY
(Continues)
(Continues)
2013/11/5 - 22:43
Alas
[1976]
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (Continues)
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (Continues)
Hay que despreciar el tiempo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/5 - 14:41
Eso no lo manda nadie
[1976]
Testo di una canzone popolare ripresa da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche... (Continues)
Testo di una canzone popolare ripresa da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche... (Continues)
A mí me podrán mandar, a mí me podrán mandar
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/11/5 - 14:32
¡Que no!
[1976]
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (Continues)
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (Continues)
Todo niño es un lucero
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Contributed by Bernart 2013/11/5 - 14:10
El oso poderoso
[1976]
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (Continues)
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.
Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei bambini come concepita allora.
Era il 1976. Francisco Franco – quel gattaccio – era schiattato da non molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (Continues)
Había una vez un oso poderoso
(Continues)
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Contributed by Bernart 2013/11/5 - 14:01
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