Au suivant
L'adattamento inglese tratto dal musical "Jacques Brel is Alive and Well and Living in Paris"
Questa commedia musicale, che debuttò a Broadway il 22 gennaio 1968, presentava le traduzioni inglesi di alcune canzoni di Brel
(Jacques Brel / Mort Shuman / Eric Blau)
NEXT, NEXT
(continuer)
(continuer)
13/11/2013 - 23:51
Avanti il prossimo
Antiwar Songs Blog
Non sappiamo se esista una frase o un verso che possa riassumere l’antimilitarismo, tutto, in blocco. Forse, però, esiste in questa che è tra le vette di Jacques Brel: Cette voix qui sentait l’ail et le mauvais alcool c’est la voix des nations et c’est la voix du sang “Questa voce che puzzava d’aglio e […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-13 23:02:00
Pare
Senza colpevoli il più grande disastro ambientale europeo: il naufragio della petroliera che 11 anni fa riversò sulle coste di Spagna, Francia e Portogallo 63mila tonnellate di greggio. Il comandante, oggi 78enne, condannato a nove mesi per essersi rifiutato di far rimorchiare la nave: non li sconterà per limiti di età.
Gli ecologisti hanno contestato l'assenza sul banco degli imputati dei responsabili politici dell'epoca. In particolare dell'attuale premier, Mariano Rajoy, nel 2002 numero due dell'esecutivo, che tentò di minimizzare l'impatto ambientale del naufragio della Prestige. Rajoy si rifiutò di parlare di "marea nera", preferendo riferirsi a "filamenti simili a pasta da modellare" per descrivere l'ammasso oleoso, scuro e vischioso, che per molte settimane continuò a riversarsi sulle coste.
Dopo il verdetto, Greenpeace ha denunciato "l'impunità" concessa al governo spagnolo. Secondo... (continuer)
Gli ecologisti hanno contestato l'assenza sul banco degli imputati dei responsabili politici dell'epoca. In particolare dell'attuale premier, Mariano Rajoy, nel 2002 numero due dell'esecutivo, che tentò di minimizzare l'impatto ambientale del naufragio della Prestige. Rajoy si rifiutò di parlare di "marea nera", preferendo riferirsi a "filamenti simili a pasta da modellare" per descrivere l'ammasso oleoso, scuro e vischioso, che per molte settimane continuò a riversarsi sulle coste.
Dopo il verdetto, Greenpeace ha denunciato "l'impunità" concessa al governo spagnolo. Secondo... (continuer)
13/11/2013 - 21:53
30 giugno 2011
[2013]
Parole e musica di Mario Mele, in arte Dron2 a.k.a Letal Rhyme, con la Hic Sunt Leones Crew (Dron2, Gosk Mc e Joksjoke)
Il video con cui questa canzone è stata diffusa è stato realizzato da Domenica Ferrulli, figlia di Michele Ferrulli, da suo marito Francesco Calamia e da Leonardo Mele (Gosk Mc)
Un rap molto duro, come duro, durissimo deve essere stato per la famiglia Ferrulli trovarsi improvvisamente, una sera di giugno di due anni fa, senza Michele, colto da infarto in seguito alle botte feroci infertegli per strada a Milano da quattro poliziotti, assassinato - si veda la penultima strofa - come Federico Aldrovandi, come Stefano Cucchi, come Giuseppe Uva, come tante altre persone sotto custodia di “tutori dell’ordine” che dovrebbero “proteggere & servire” e invece ammazzano...
Parole e musica di Mario Mele, in arte Dron2 a.k.a Letal Rhyme, con la Hic Sunt Leones Crew (Dron2, Gosk Mc e Joksjoke)
Il video con cui questa canzone è stata diffusa è stato realizzato da Domenica Ferrulli, figlia di Michele Ferrulli, da suo marito Francesco Calamia e da Leonardo Mele (Gosk Mc)
Un rap molto duro, come duro, durissimo deve essere stato per la famiglia Ferrulli trovarsi improvvisamente, una sera di giugno di due anni fa, senza Michele, colto da infarto in seguito alle botte feroci infertegli per strada a Milano da quattro poliziotti, assassinato - si veda la penultima strofa - come Federico Aldrovandi, come Stefano Cucchi, come Giuseppe Uva, come tante altre persone sotto custodia di “tutori dell’ordine” che dovrebbero “proteggere & servire” e invece ammazzano...
30 giugno 2011, una data su cui tutti avete avuto da parlare...
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 13/11/2013 - 21:48
Elle chante
(Bernard Lavilliers - Teofilo Chantre / Pascal Arroyo)
Album: "Carnets de bord" (2004)
avec Cesária Évora
Album: "Carnets de bord" (2004)
avec Cesária Évora
Elle chante un peu voilé souple comme le vent
(continuer)
(continuer)
13/11/2013 - 21:24
Stranamore (pure questo è amore)
Ragazzi ma siete fuori e' lui (Vecchioni) che viene picchiato e nonostante abbia paura e vorrebbe dire di essere fascista per non avere piu' pugni, preferisce prendere quei pugni piuttosto che rinnegare la sua fede
skyllergio@libero.it 13/11/2013 - 19:31
Revolution
d'après la version italienne de Lorenzo Masetti
d'une chanson écossaise – Revolution – Dick Gaughan – 1983
Le texte est un poème de Joseph Bovshover et est repris de « American Labour Songs of the 19th Century ». Musique composée à Berlin (est) pendant le festival de la chanson politique 1982 .
d'une chanson écossaise – Revolution – Dick Gaughan – 1983
Le texte est un poème de Joseph Bovshover et est repris de « American Labour Songs of the 19th Century ». Musique composée à Berlin (est) pendant le festival de la chanson politique 1982 .
RÉVOLUTION
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 13/11/2013 - 17:45
Giorno dopo giorno
Chanson italienne - Giorno dopo giorno – Vittorio Merlo
Cette chanson est née d'un récit de guerre d'un client de mon père (qui était médecin), son patient lui raconta son retour d'un camp de prisonniers et je fus ainsi si impressionné par son récit que nous rapporta mon père que j'écrivis cette chanson. »
[Vittorio Merlo de mailing list de « Bielle »]
Cette chanson est née d'un récit de guerre d'un client de mon père (qui était médecin), son patient lui raconta son retour d'un camp de prisonniers et je fus ainsi si impressionné par son récit que nous rapporta mon père que j'écrivis cette chanson. »
[Vittorio Merlo de mailing list de « Bielle »]
JOUR APRÈS JOUR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 13/11/2013 - 17:30
Inno dell'Internazionale, o Inno della pace [Internazionale del lavoro; La Marsigliese dei lavoratori]
in questo sito
http://tapazovaldoten.altervista.org/c...
una parodia della marsigliese (credo in dialetto valdostano)
http://tapazovaldoten.altervista.org/c...
una parodia della marsigliese (credo in dialetto valdostano)
Silva 13/11/2013 - 16:48
Grizzly Bear
[19??]
Una “chain gang song” di autore anonimo ripresa e arrangiata da Harry Belafonte e Robert DeCormier nell’album del 1960 intitolato “Swing Dat Hammer”, composto interamente da canzoni dedicate alle famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…
Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come Look Over Yonder e Diamond Joe dello stesso Belafonte, o I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…
L’orso grigio infuriato e pericoloso di questa canzone non è il temibile plantigrado, ma la sadica ed odiatissima guardia carceraria che con la sua frusta dà continuamente il tormento ai prigionieri…
Robert... (continuer)
Una “chain gang song” di autore anonimo ripresa e arrangiata da Harry Belafonte e Robert DeCormier nell’album del 1960 intitolato “Swing Dat Hammer”, composto interamente da canzoni dedicate alle famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…
Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come Look Over Yonder e Diamond Joe dello stesso Belafonte, o I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…
L’orso grigio infuriato e pericoloso di questa canzone non è il temibile plantigrado, ma la sadica ed odiatissima guardia carceraria che con la sua frusta dà continuamente il tormento ai prigionieri…
Robert... (continuer)
Oh that grizzely, grizzely grizzely bear
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 13/11/2013 - 15:33
Diamond Joe
[19??]
Parole e musica attribuite ad Harry Belafonte, ma si tratta in realtà di una canzone di autore anonimo, un prigioniero di qualche “chain gang”, perché figura già nelle collezioni dei Lomax, per esempio in “Deep River of Song: Mississippi: Saints and Sinners, From Before the Blues and Gospel”.
Nell’album intitolato “Swing Dat Hammer” pubblicato nel 1960 e composto interamente da canzoni dedicate alle famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…
Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come Look Over Yonder dello stesso Belafonte, o I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…
Non... (continuer)
Parole e musica attribuite ad Harry Belafonte, ma si tratta in realtà di una canzone di autore anonimo, un prigioniero di qualche “chain gang”, perché figura già nelle collezioni dei Lomax, per esempio in “Deep River of Song: Mississippi: Saints and Sinners, From Before the Blues and Gospel”.
Nell’album intitolato “Swing Dat Hammer” pubblicato nel 1960 e composto interamente da canzoni dedicate alle famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…
Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come Look Over Yonder dello stesso Belafonte, o I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…
Non... (continuer)
Ain't gonna work in the country
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 13/11/2013 - 15:01
Parcours:
Des prisons du monde
Look Over Yonder
[1960]
Parole e musica attribuite a Lawrence Gellert (1898-1979), un immigrato ungherese che negli anni 20 e 30 percorse l’“America profonda” raccogliendo le canzoni dei neri, comprese quelle di protesta. Più probabilmente, quindi, questa canzone è è da attribuire a qualche anonimo informatore dello stesso Gellert.
Nell’album intitolato “Swing Dat Hammer”, composto interamente da canzoni dedicate alle “chain gang”, le famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…
Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…
Parole e musica attribuite a Lawrence Gellert (1898-1979), un immigrato ungherese che negli anni 20 e 30 percorse l’“America profonda” raccogliendo le canzoni dei neri, comprese quelle di protesta. Più probabilmente, quindi, questa canzone è è da attribuire a qualche anonimo informatore dello stesso Gellert.
Nell’album intitolato “Swing Dat Hammer”, composto interamente da canzoni dedicate alle “chain gang”, le famigerate squadre di prigionieri-lavoratori alla catena che negli USA sono state attive, soprattutto negli Stati del sud, fino agli anni 50 ma che sono presenti ancora oggi sporadicamente in qualche Stato, seppur senza essere più il “girone dantesco” di un tempo…
Si vedano al proposito le molte canzoni già presenti sul sito, come I'm Free From the Chain Gang Now di Johnny Cash e le altre lì citate nel commento introduttivo…
Look over yonder hot sun turning over
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 13/11/2013 - 14:29
Parcours:
Des prisons du monde
Swing Dat Hammer
[19??]
Una canzone di prigionia di autore anonimo riproposta da Harry Belafonte & The Belafonte Folk Singers nel disco che da questa traccia prende il titolo, pubblicato nel 1960 ed interamente dedicato ai canti nati nelle “chain gang”, nelle squadre di detenuti incatenati tra di loro, in grandissima maggioranza negri, costretti ai lavori forzati. Un sistema che per decenni, anzi, quasi per un secolo, servì a prolungare quello schiavistico, solo formalmente abbandonato negli USA dopo la guerra civile. Le ultime squadre alla catena vennero infatte smantellate nel 1955 ma ancora nel 1995 lo Stato dell’Alabama cercò di reintrodurle, stoppato dalla magistratura… Ma in alcuni altri Stati di fatto esistono ancora, come in Carolina e in Arizona dove le “chain gang” sono adottate, seppur in chiave moderna, anche in alcuni penitenziari femminili…
Il criminale – quasi sempre un... (continuer)
Una canzone di prigionia di autore anonimo riproposta da Harry Belafonte & The Belafonte Folk Singers nel disco che da questa traccia prende il titolo, pubblicato nel 1960 ed interamente dedicato ai canti nati nelle “chain gang”, nelle squadre di detenuti incatenati tra di loro, in grandissima maggioranza negri, costretti ai lavori forzati. Un sistema che per decenni, anzi, quasi per un secolo, servì a prolungare quello schiavistico, solo formalmente abbandonato negli USA dopo la guerra civile. Le ultime squadre alla catena vennero infatte smantellate nel 1955 ma ancora nel 1995 lo Stato dell’Alabama cercò di reintrodurle, stoppato dalla magistratura… Ma in alcuni altri Stati di fatto esistono ancora, come in Carolina e in Arizona dove le “chain gang” sono adottate, seppur in chiave moderna, anche in alcuni penitenziari femminili…
Il criminale – quasi sempre un... (continuer)
Swing dat hammer, swing dat hammer
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 13/11/2013 - 14:11
Parcours:
Des prisons du monde
Fantastica repubblica elastica
[2011]
Dall’album intitolato “Discoregime”
Dall’album intitolato “Discoregime”
Vieni in questo sogno
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 13/11/2013 - 11:33
Libero arbitrio
[2009]
Dall’album intitolato “Dinosauri”
Dall’album intitolato “Dinosauri”
Sento dentro un vento
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 13/11/2013 - 11:31
Τ’όνειρο καπνός
Devo aggiungere una postilla alle mie osservazioni del 4 gennaio 2009 (storiche per me, poiché hanno costituito la mia prima intrusione in AWS). Nei giorni scorsi, ad Atene, presso il Teatro Badminton di Goudì, ho assistito a uno spettacolo nuovo, "Ποιος τη ζωή μου" che, attraverso dialoghi canzoni e balli, racconta la vita di Mikis Theodorakis in 136 rapidi quadri.
Ora, in prosecuzione del 44° quadro, che introduce Mikis a Makronissos, il 45° offre come commento musicale la canzone "Τ´όνειρο καπνός" eseguita da una ragazza collocata davanti a un filo spinato. E chiaramente ho udito: "Κύλησαν τα νιάτα στο ποτάμι" (e non "σαν ποτάμι")....cioè la lezione del verso, per la quale la canzone non fu inserita, fino al mio intervento, tra gli EXTRA. Ho davanti a me il testo dello spettacolo e quello di tutte le canzoni di Nikos Gatsos, edito in base alle sue carte: ed effettivamente le due lezioni... (continuer)
Ora, in prosecuzione del 44° quadro, che introduce Mikis a Makronissos, il 45° offre come commento musicale la canzone "Τ´όνειρο καπνός" eseguita da una ragazza collocata davanti a un filo spinato. E chiaramente ho udito: "Κύλησαν τα νιάτα στο ποτάμι" (e non "σαν ποτάμι")....cioè la lezione del verso, per la quale la canzone non fu inserita, fino al mio intervento, tra gli EXTRA. Ho davanti a me il testo dello spettacolo e quello di tutte le canzoni di Nikos Gatsos, edito in base alle sue carte: ed effettivamente le due lezioni... (continuer)
Gian Piero Testa 13/11/2013 - 09:58
Η φάμπρικα
Traduzione inglese di Maria K.
I needed to recreate the song with a faithful English translation and faithful to the tune as well so it can be played in a live event in the States. I hope it might help others as well.
I needed to recreate the song with a faithful English translation and faithful to the tune as well so it can be played in a live event in the States. I hope it might help others as well.
THE FACTORY
(continuer)
(continuer)
envoyé par Maria K. 12/11/2013 - 22:01
(R)Esistenza
Ciao Tristano, sono Carlo Sacco, il nepote di Solismo Sacco (Sole )al quale hai dedicato i tuoi versi e la tua musica.
Ti ringrazio per aver celebrato l'ansia e l'amore per la libertà, che ha sempre animato Solismo Sacco, anche nei tempi più bui del fascismo perchè non ha mai abbassato la testa.Per chi l'ha conosciuto è stato una guida, un esempio, del quale ci sarebbe bisogno in questi tempi che viviamo pieni di egoismo e di opportunismo.Un caro saluto a te ed ancora grazie ! Carlo Sacco.
Ti ringrazio per aver celebrato l'ansia e l'amore per la libertà, che ha sempre animato Solismo Sacco, anche nei tempi più bui del fascismo perchè non ha mai abbassato la testa.Per chi l'ha conosciuto è stato una guida, un esempio, del quale ci sarebbe bisogno in questi tempi che viviamo pieni di egoismo e di opportunismo.Un caro saluto a te ed ancora grazie ! Carlo Sacco.
carlosaccophot@alice.it 12/11/2013 - 19:09
Killing In The Name
Faccio presente che il titolo corretto del brano è "Killing In The Name", senza quell' "Of" che è pure brutto a vedersi...
Bernart 12/11/2013 - 08:42
Il tuo nemico
[1994]
Dall’album d’esordio del gruppo torinese, “Vita in un pacifico nuovo mondo”
Una canzone che non può non ricordare i migliori Rage Against The Machine, quelli di Killing In The Name...
Play It Loud (e fino in fondo)!
Dall’album d’esordio del gruppo torinese, “Vita in un pacifico nuovo mondo”
Una canzone che non può non ricordare i migliori Rage Against The Machine, quelli di Killing In The Name...
Play It Loud (e fino in fondo)!
Il tuo nemico esiste anche se non lo sai
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 11/11/2013 - 22:41
Veldt
[1996]
Parole di Luca Pastore, il bassista del gruppo nonchè imperterrito documentarista fin dagli anni 80 ed uno dei filmaker italiani più interessanti di questo primo scorcio di terzo millennio.
Musica dei Fluxus
Dall’album intitolato “Non esistere”
“Veldt” è la sterminata e uniforme savana sudafricana...
Parole di Luca Pastore, il bassista del gruppo nonchè imperterrito documentarista fin dagli anni 80 ed uno dei filmaker italiani più interessanti di questo primo scorcio di terzo millennio.
Musica dei Fluxus
Dall’album intitolato “Non esistere”
“Veldt” è la sterminata e uniforme savana sudafricana...
Veldt
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 11/11/2013 - 21:58
Esorcismi
Antiwar Songs Blog
Sembrava come se la guerra potesse diventare permanente, per cui c’erano grandi dimostrazioni previste per ottobre del 1967 con l’obiettivo di circondare il centro nevralgico della guerra, il Pentagono a Washington, D. C. A qualcuno venne l’idea di lanciare un esorcismo contro questa mistica cittadella pentagonale dedita al napalm e all’incenerimento. Fui d’accordo a […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-11 21:44:00
Aida
rino è uno dei più grandi cantautori italiani, con (battisti, tenco, de andrè) etc. etc.ironico, sarcastico, irriverente, demistificatore. io da poco mi sono dato al karaoke, e canto sempre volentieri aida. meravigliosa stupenda
11/11/2013 - 21:42
Iconoclasta
[1996]
Parole di Luca Pastore, il bassista del gruppo nonchè uno dei più interessanti filmaker del terzo millennio (da ultimo “Freakbeat”, con il mitico Freak Antoni in un road movie emiliano alla ricerca del “Sacro Graal”, ossia un fantomatico nastro perduto di un’improbabile session tra l’Equipe 84 e Jimi Hendrix..)
Musica dei Fluxus
Dall’album intitolato “Non esistere”
Parole di Luca Pastore, il bassista del gruppo nonchè uno dei più interessanti filmaker del terzo millennio (da ultimo “Freakbeat”, con il mitico Freak Antoni in un road movie emiliano alla ricerca del “Sacro Graal”, ossia un fantomatico nastro perduto di un’improbabile session tra l’Equipe 84 e Jimi Hendrix..)
Musica dei Fluxus
Dall’album intitolato “Non esistere”
Distruggere l’immagine del mondo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 11/11/2013 - 21:16
Homem só, meu irmão
[1969]
Parole e musica di Luiz Goes
Nell’album intitolato “Canções do mar e da vida”
Poi anche in un disco collettivo del 1973 con Carlos Paredes e José "Zeca" Afonso
Parole e musica di Luiz Goes
Nell’album intitolato “Canções do mar e da vida”
Poi anche in un disco collettivo del 1973 con Carlos Paredes e José "Zeca" Afonso
Tu, a quem a vida pouco deu,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 11/11/2013 - 10:36
Samira piccola
[2002]
Parole e musica di Lalli e Pietro Salizzoni
Dal disco intitolato “All’improvviso, nella mia stanza”
Una bambina ed una nonna in fuga dallo loro terra, su di un barcone della “fortuna”… Il destino è atroce, comune a quello di tanti migranti, come i 268 siriani, tra i quali 60 bambini, che hanno perso la vita l’11 ottobre scorso nel canale di Sicilia su di un’imbarcazione naufragata a causa dei colpi sparati da una motovedetta libica (forse proprio una di quelle regalate a suo tempo da Berlusconi a Gheddafi) e anche per il colpevole ritardo nei soccorsi imputabile alle autorità italiane…
Sempre L’Espresso (precisamente sul blog Undercover di Fabrizio Gatti) fa presente che i capi di Stato dell’Unione europea, riuniti a Bruxelles il 24 e il 25 ottobre scorso, di fronte alle stragi e ai 646 morti annegati in tre diversi naufragi nei primi undici giorni del mese, tra... (continuer)
Parole e musica di Lalli e Pietro Salizzoni
Dal disco intitolato “All’improvviso, nella mia stanza”
Una bambina ed una nonna in fuga dallo loro terra, su di un barcone della “fortuna”… Il destino è atroce, comune a quello di tanti migranti, come i 268 siriani, tra i quali 60 bambini, che hanno perso la vita l’11 ottobre scorso nel canale di Sicilia su di un’imbarcazione naufragata a causa dei colpi sparati da una motovedetta libica (forse proprio una di quelle regalate a suo tempo da Berlusconi a Gheddafi) e anche per il colpevole ritardo nei soccorsi imputabile alle autorità italiane…
Sempre L’Espresso (precisamente sul blog Undercover di Fabrizio Gatti) fa presente che i capi di Stato dell’Unione europea, riuniti a Bruxelles il 24 e il 25 ottobre scorso, di fronte alle stragi e ai 646 morti annegati in tre diversi naufragi nei primi undici giorni del mese, tra... (continuer)
Samira piccola comincia a contare
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 11/11/2013 - 10:06
Servo del capitale
[2012]
Album : Precario
Album : Precario
Servo del capitale
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 11/11/2013 - 07:52
Epitafium dla Włodzimierza Wysockiego
EPITAFFIO PER VLADIMIR VYSOTSKIJ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 10/11/2013 - 23:07
Dante Di Nanni
Tempo fa ebbi modo di leggere una versione alternativa, divergente rispetto sia a quella classica che a quella revisionista ( volta a sminuire la statura morale dell eroico diciannovenne). Come sempre. La verità sta nel mezzo. I fascisti lo trovarono si nella pattumiera del palazzo ma ... già morto. Dopo aver tenuto testa a preponderanti forze nazi-fasciste infatti Dante, ferito a entrambe le gambe in seguito a una precedente operazione, tenne l'ultima pallottola per se, per evitare di essere catturato e , verosimilmente, di tradire. Sempre secondo questa versione, riportata da alcuni anziani abitanti del Borgo San Paolo, mentre i fascisti dileggiarono il cadavere i nazisti resero gli onori militari.
In chiusura giova ricordare che Dante di Nanni aveva solo diciannove anni. Viene da piangere, se si pensa ai dicianovenni di oggi....
In chiusura giova ricordare che Dante di Nanni aveva solo diciannove anni. Viene da piangere, se si pensa ai dicianovenni di oggi....
andrea 10/11/2013 - 22:51
L’Alba di Piero
Antiwar Songs Blog
Quante volte Piero hai sognato di resistere a questa sporca guerra che nessuno vuole vincere e scende nera l’ombra del nemico su di te Sparagli Piero, sparagli ora e se si rialza sparagli ancora! È una canzone importante, questa Alba di Piero dei Destir. Una canzone che, sin dal titolo, si rifà ad una delle […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-10 20:39:00
Signor padrone
[2012]
Album : Precario
Album : Precario
Signor padrone io lavoro tutti i giorni da lei
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 10/11/2013 - 17:13
Letter From the Government
Album: "The Undisputed Truth" (2007)
Nel ritornello cita Black Steel In The Hour of Chaos dei Public Enemy. Si tratta di una vera e propria risposta di un disertore, proprio come la CCG numero 1.
Su Rapgenius commenti e annotazioni verso per verso.
Nel ritornello cita Black Steel In The Hour of Chaos dei Public Enemy. Si tratta di una vera e propria risposta di un disertore, proprio come la CCG numero 1.
Su Rapgenius commenti e annotazioni verso per verso.
I got a letter from the government the other day
(continuer)
(continuer)
9/11/2013 - 23:24
Parcours:
Déserteurs
Iraq
Album: "Open for Businness" (2006)
Iraqi-American rapper TIMZ has released a politically charged music video that is getting international attention since its debut on YouTube.com.
“Iraq” is destined to be a true rallying cry during these difficult political times. TIMZ’s background allows him to give a unique perspective of the war. “My parents are from Iraq but I was born in the United States. I feel like I’m able to connect to both sides of this war a little more than the average person. That’s why I wrote the song the way I did; the first verse is written from the perspective of an Iraqi while the second verse is written from the perspective of an American. The third verse is a history lesson!”
The Banner
Iraqi-American rapper TIMZ has released a politically charged music video that is getting international attention since its debut on YouTube.com.
“Iraq” is destined to be a true rallying cry during these difficult political times. TIMZ’s background allows him to give a unique perspective of the war. “My parents are from Iraq but I was born in the United States. I feel like I’m able to connect to both sides of this war a little more than the average person. That’s why I wrote the song the way I did; the first verse is written from the perspective of an Iraqi while the second verse is written from the perspective of an American. The third verse is a history lesson!”
The Banner
Somehow someway someday
(continuer)
(continuer)
9/11/2013 - 23:04
Berlin Wall
Album: "Third World Child" (1987)
On an even more broadly inclusive scale,the song “Berlin Wall” ties the struggle in South Africa to a contemporary struggle in the West. It asks Berlin and its people to take up the call for a global community. The divisions it highlights feel artificial and inappropriate for a nation anywhere,whether it be in Europe or in Africa. The global reach of this song thus helps to connect Johnny Clegg and Savuka with its Western audience. There can be a common goal and a common community,but only if injustices like those in South Africa are mediated.
Erin Swen
On an even more broadly inclusive scale,the song “Berlin Wall” ties the struggle in South Africa to a contemporary struggle in the West. It asks Berlin and its people to take up the call for a global community. The divisions it highlights feel artificial and inappropriate for a nation anywhere,whether it be in Europe or in Africa. The global reach of this song thus helps to connect Johnny Clegg and Savuka with its Western audience. There can be a common goal and a common community,but only if injustices like those in South Africa are mediated.
Erin Swen
Welcome to my island
(continuer)
(continuer)
9/11/2013 - 21:35
Epitafium dla Włodzimierza Wysockiego
Note:
(1) "Divina Commedia" di Dante Alighieri.
(2) Un samovar (in russo: самова́р ) è un contenitore metallico tradizionalmente usato in Russia, nei paesi slavi, in Iran, nel Kashmir e in Turchia per scaldare l'acqua. Poiché l'acqua calda è normalmente usata per la preparazione del tè, molti samovar presentano nella parte alta un alloggiamento atto a sostenere e scaldare una teiera di tè concentrato.
(3) Il samogón è un superalcolico ottenuto mediante distillazione artigianale grazie a strumenti artigianali o industriali di masse alcoliche (mosti), risultato della fermentazione di zuccheri, dello zucchero dei cereali, di patate, barbabietole, frutta e altri prodotti contenenti zucchero e sostanze amidacee. Prodotto spesso in maniera clandestina.
(4) Phe-phe-sha. Il PPSh-41 (Пистолет-пулемёт Шпагина 1941, Pistolet-Pulemyot Shpagina 1941, "pistola mitragliatrice Shpagin 1941") è un... (continuer)
(1) "Divina Commedia" di Dante Alighieri.
(2) Un samovar (in russo: самова́р ) è un contenitore metallico tradizionalmente usato in Russia, nei paesi slavi, in Iran, nel Kashmir e in Turchia per scaldare l'acqua. Poiché l'acqua calda è normalmente usata per la preparazione del tè, molti samovar presentano nella parte alta un alloggiamento atto a sostenere e scaldare una teiera di tè concentrato.
(3) Il samogón è un superalcolico ottenuto mediante distillazione artigianale grazie a strumenti artigianali o industriali di masse alcoliche (mosti), risultato della fermentazione di zuccheri, dello zucchero dei cereali, di patate, barbabietole, frutta e altri prodotti contenenti zucchero e sostanze amidacee. Prodotto spesso in maniera clandestina.
(4) Phe-phe-sha. Il PPSh-41 (Пистолет-пулемёт Шпагина 1941, Pistolet-Pulemyot Shpagina 1941, "pistola mitragliatrice Shpagin 1941") è un... (continuer)
Krzysiek Wrona 9/11/2013 - 20:49
Il muratore
da "L'Albero" (1997)
"Un pezzo sempre dalla ritmica dura, un pezzo da ballare, con un testo che parla di barriere, che insomma sono un argomento attuale, barriere di ogni tipo, prima di tutto le barriere mentali, quelle che uno da quando nasci così ti costruiscono intorno, poi ad un certo punto ti trovi pieno di barriere, fatte spesso di pregiudizi, di pensieri pensati da altri, allora quando ho scritto questo pezzo pensavo propro al fatto che spesso violando delle regole che sembrano mandate da Dio queste regole e invece sono fatte dagli uomini per preservare il privilegio e gli interessi di pochi e escludere tutti gli altri da questo privilegio, violando queste regole si buttano giù dei muri, è difficle cazzo, è difficilissimo, però si può fare, si può fare insomma, e allora questo pezzo è dedicato a quelli che spostano le idee, a quelli che.., allo spostamento delle idee alla migrazione del pensiero, e anche alla migrazione degli uomini e delle persone in questa palla che si chiama mondo, si chiama ‘il muratore’ questo pezzo!’
"Un pezzo sempre dalla ritmica dura, un pezzo da ballare, con un testo che parla di barriere, che insomma sono un argomento attuale, barriere di ogni tipo, prima di tutto le barriere mentali, quelle che uno da quando nasci così ti costruiscono intorno, poi ad un certo punto ti trovi pieno di barriere, fatte spesso di pregiudizi, di pensieri pensati da altri, allora quando ho scritto questo pezzo pensavo propro al fatto che spesso violando delle regole che sembrano mandate da Dio queste regole e invece sono fatte dagli uomini per preservare il privilegio e gli interessi di pochi e escludere tutti gli altri da questo privilegio, violando queste regole si buttano giù dei muri, è difficle cazzo, è difficilissimo, però si può fare, si può fare insomma, e allora questo pezzo è dedicato a quelli che spostano le idee, a quelli che.., allo spostamento delle idee alla migrazione del pensiero, e anche alla migrazione degli uomini e delle persone in questa palla che si chiama mondo, si chiama ‘il muratore’ questo pezzo!’
La gente si muove la musica cresce e ancora un altro muro viene giù!
(continuer)
(continuer)
9/11/2013 - 19:30
Terzo intermezzo
Chi è l'autore della terza strofe nella versione danese???
Krzysiek Wrona 9/11/2013 - 18:50
×