Westwind is for the South African workers, especially for the miners, and is dedicated to the memory of their dead, shot by the police, be it that of the white governments of yesterday or that of black governments of today.
Lorenzo Masetti 2012/9/7 - 22:14
Ndodemnyama Verwoerd!
[1965]
Album “An Evening with Belafonte/Makeba”.
Autore: Vuyisile Mini.
“Attento, Verwoerd!” è un canto diretto a Hendrik Frensch Verwoerd (1901-1966), teorico e pratico del sistema segregazionista dell’apartheid, primo ministro del Sudafrica dal 1958 fino al suo assassinio ad opera di Dimitri Tsafendas, un immigrato greco, comunista, il quale per via della pelle non proprio chiara e delle sue idee era stato ostracizzato dalla società dei bianchi e che, a causa delle difficoltà incontrate nel paese che non lo aveva integrato, era andato alquanto fuori di testa. Si era certamente trattato di un delitto almeno indirettamente politico ma Tsafendas fu riconosciuto totalmente infermo di mente, schizofrenico. Il giudice però, anziché provvedere al ricovero in un centro di cura, sentenziò che la durata della sua pena era affidata al buon cuore del Presidente… Così Tsafendas fu... (Continues)
Album “An Evening with Belafonte/Makeba”.
Autore: Vuyisile Mini.
“Attento, Verwoerd!” è un canto diretto a Hendrik Frensch Verwoerd (1901-1966), teorico e pratico del sistema segregazionista dell’apartheid, primo ministro del Sudafrica dal 1958 fino al suo assassinio ad opera di Dimitri Tsafendas, un immigrato greco, comunista, il quale per via della pelle non proprio chiara e delle sue idee era stato ostracizzato dalla società dei bianchi e che, a causa delle difficoltà incontrate nel paese che non lo aveva integrato, era andato alquanto fuori di testa. Si era certamente trattato di un delitto almeno indirettamente politico ma Tsafendas fu riconosciuto totalmente infermo di mente, schizofrenico. Il giudice però, anziché provvedere al ricovero in un centro di cura, sentenziò che la durata della sua pena era affidata al buon cuore del Presidente… Così Tsafendas fu... (Continues)
Pasopa Nantsi ndodemnyama, Verwoerd!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/7 - 15:24
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Khawuleza
[1965]
Album “An Evening with Belafonte/Makeba”, in duetto con Harry Belafonte
“Khawuleza” fu originariamente incisa negli anni 50 da Dorothy Masuka, cantante dello Zimbabwe.
Makeba fu buona amica della Masuka e registrò parecchi dei brani di lei.
Come la stessa Makeba spiega nell’introduzione alla canzone, “Khawuleza” parla dei raid che la polizia del regime segregazionista era solita fare nelle “townships” per arrestare i militanti dell’ANC oppure – come ricorda nella sua autobiografia “Makeba: My Story” del 1987 – per reprimere certe attività considerate illegali, come la fabbricazione clandestina di birra ed alcolici, che i neri svolgevano per campare. Un artista nero doveva avere un gran coraggio per cantare canzoni come questa e la Masuka – così come la Makeba – ne aveva da vendere: quando nel 1961 dedicò una canzone a Patrice Lumumba, il leader dell’indipendenza congolese... (Continues)
Album “An Evening with Belafonte/Makeba”, in duetto con Harry Belafonte
“Khawuleza” fu originariamente incisa negli anni 50 da Dorothy Masuka, cantante dello Zimbabwe.
Makeba fu buona amica della Masuka e registrò parecchi dei brani di lei.
Come la stessa Makeba spiega nell’introduzione alla canzone, “Khawuleza” parla dei raid che la polizia del regime segregazionista era solita fare nelle “townships” per arrestare i militanti dell’ANC oppure – come ricorda nella sua autobiografia “Makeba: My Story” del 1987 – per reprimere certe attività considerate illegali, come la fabbricazione clandestina di birra ed alcolici, che i neri svolgevano per campare. Un artista nero doveva avere un gran coraggio per cantare canzoni come questa e la Masuka – così come la Makeba – ne aveva da vendere: quando nel 1961 dedicò una canzone a Patrice Lumumba, il leader dell’indipendenza congolese... (Continues)
Khawuleza mama
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End (+ AT-XXI qualche anno dopo) 2012/9/7 - 14:36
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Fahrenheit 451
(Pivio-Marco Odino)
Fahrenheit 451 (1984) - 45 e MIX in vinile - edizioni WEA
Fahrenheit 451 (1984) - 45 e MIX in vinile - edizioni WEA
Voci di bambini
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/7 - 12:53
Al referendum rispondiamo no
E al referendum rispondiamo no!
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/7 - 12:27
Radioattività
(Maggese)
1981 Radioattività/Svacco 45 giri
1981 Radioattività/Svacco 45 giri
Quando la centrale scoppierà
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/7 - 12:12
Song Itineraries:
No Nukes
Anche Tu Sei Mio Fratello
Angelo Di Mario
1973
(Tombolato-Di Mario)
(Tombolato-Di Mario)
Anche se non ti conosco,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/7 - 11:35
Marikana
[2012]
Una canzone scritta 24 ore dopo la strage di Marikana, Sudafrica, dove il 16 agosto scorso la polizia del presidente Zuma (membro del Partito comunista sudafricano, leader dell’African National Congress insieme a Nelson Mandela, imprigionato ed esiliato negli anni dell’apartheid) ha sparato sui minatori in sciopero uccidendone 34 e ferendone 78.
E’ per questo che Nelson Mandela ha passato quasi 30 anni nelle prigioni dei bianchi segregazionisti?
E’ per questo che Biko e altre migliaia di neri sudafricani hanno lottato e sono morti per la libertà?
Una canzone scritta 24 ore dopo la strage di Marikana, Sudafrica, dove il 16 agosto scorso la polizia del presidente Zuma (membro del Partito comunista sudafricano, leader dell’African National Congress insieme a Nelson Mandela, imprigionato ed esiliato negli anni dell’apartheid) ha sparato sui minatori in sciopero uccidendone 34 e ferendone 78.
E’ per questo che Nelson Mandela ha passato quasi 30 anni nelle prigioni dei bianchi segregazionisti?
E’ per questo che Biko e altre migliaia di neri sudafricani hanno lottato e sono morti per la libertà?
What would you say if I said
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/7 - 11:25
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
3f. Versione anarchica - dall'Album: Los Anarquistas ~ 1904-1936 - Marchas y canciones de lucha de los obreros anarquistas argentinos
3f. Anarchist version - From the album: Los Anarquistas ~ 1904-1936 - Marchas y canciones de lucha de los obreros anarquistas argentinos
3f. Anarchist version - From the album: Los Anarquistas ~ 1904-1936 - Marchas y canciones de lucha de los obreros anarquistas argentinos
Testo reperito in questa pagina
Seis de septiembre de 1930
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/7 - 09:37
Walk a Mile in My Shoes
Mercoledì scorso, 5 settembre, è morto Joseph Alfred Souter, meglio conosciuto col nome d'arte di Joe South, l'autore di questa e altre belle canzoni (per esempio "Hush", grande successo dei Deep Purple e più recentemente dei Kula Shaker) nonchè raffinato chitarrista che accompagnò Aretha Franklin, Bob Dylan e Simon & Garfunkel...
R.I.P. Joe South
R.I.P. Joe South
Dead End 2012/9/7 - 01:09
Musikanti
Saludos.
El autor de este blog http://gypsylyrics.wordpress.com dio con vuestra página y recogió esta canción. Le encontré, y sin darme cuenta le pregunté lo mismo.
Hoy un tercer comentarista, desde Ucrania, dejó este comentario: por lo visto, según él, es una canción ucraniana de la Primera Guerra Mundial, pero desconoce cómo llegó a ser adaptada por los gitanos:
Actually, this song is not gypsies’. It is really the WWI song, and a folk song, but it has a Western Ukrainian origin. Look at this: http://www.youtube.com/watch?v=14KBKNbPDMk
And there are four versions of the song lyrics:
http://www.pisni.org.ua/songs/1191101.html
http://www.pisni.org.ua/songs/213879.html
http://www.pisni.org.ua/songs/214267.html
http://www.pisni.org.ua/songs/614271.html
They are in the Ukrainian language, but i hope that google translate will help you. The lyrics are similar to lyrics on this page,... (Continues)
El autor de este blog http://gypsylyrics.wordpress.com dio con vuestra página y recogió esta canción. Le encontré, y sin darme cuenta le pregunté lo mismo.
Hoy un tercer comentarista, desde Ucrania, dejó este comentario: por lo visto, según él, es una canción ucraniana de la Primera Guerra Mundial, pero desconoce cómo llegó a ser adaptada por los gitanos:
Actually, this song is not gypsies’. It is really the WWI song, and a folk song, but it has a Western Ukrainian origin. Look at this: http://www.youtube.com/watch?v=14KBKNbPDMk
And there are four versions of the song lyrics:
http://www.pisni.org.ua/songs/1191101.html
http://www.pisni.org.ua/songs/213879.html
http://www.pisni.org.ua/songs/214267.html
http://www.pisni.org.ua/songs/614271.html
They are in the Ukrainian language, but i hope that google translate will help you. The lyrics are similar to lyrics on this page,... (Continues)
Gustavo Sierra Fernández 2012/9/7 - 00:02
Papi Blues
Papi Blues
Canzone française – Papi Blues– Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 77
An de Grass 78
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Papi Blues, papi Blues, ça me rappelle quelque chose... N'y a-t-il pas eu, il y a bien longtemps, dans ces années-là précisément, les années 70, une chanson Mamy Blues... qui me rebattait les oreilles... ce qui pour un âne est vraiment terrible. C'était, si je me souviens bien, l'histoire d'une demoiselle qui partait à l'étranger et qui revenait et qui souffrait d'une sorte de spleen au souvenir de sa grand-mère... Mais la rengaine m'est restée dans l'oreille... Le Blues de la grand-mère... Et voilà que tu m'assènes un Blues du grand-père...
Pour... (Continues)
Canzone française – Papi Blues– Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 77
An de Grass 78
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Papi Blues, papi Blues, ça me rappelle quelque chose... N'y a-t-il pas eu, il y a bien longtemps, dans ces années-là précisément, les années 70, une chanson Mamy Blues... qui me rebattait les oreilles... ce qui pour un âne est vraiment terrible. C'était, si je me souviens bien, l'histoire d'une demoiselle qui partait à l'étranger et qui revenait et qui souffrait d'une sorte de spleen au souvenir de sa grand-mère... Mais la rengaine m'est restée dans l'oreille... Le Blues de la grand-mère... Et voilà que tu m'assènes un Blues du grand-père...
Pour... (Continues)
C'était l'année des trois papes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/9/6 - 23:03
Washington Square
[2010]
Album “Courage”
Cent’anni fa, il 25 marzo 1911, 146 operaie della fabbrica di abbigliamento Triangle Shirtwaist Factory di New York City morirono nel corso di uno spaventoso incendio sviluppatosi nello stabilimento. In numero di vittime è la peggiore tragedia che si sia mai verificata a New York prima dell’attentato dell’11 settembre 2001. A lasciarci la pelle furono quasi tutte donne immigrate sfruttate e sottopagate che morirono orrendamente, carbonizzate oppure sfracellate al suolo dopo essersi lanciate dalle finestre dell’alto edificio. Le proporzioni della tragedia furono tali perché i padroni del complesso - Max Blanck e Isaac Harris, che l’anno precedente avevano stroncato un tentativo di sciopero delle operaie - avevano fatto chiudere tutti gli accessi alle scale antincendio per impedire alle lavoratrici di uscire per fumarsi una sigaretta. Sicchè molte... (Continues)
Album “Courage”
Cent’anni fa, il 25 marzo 1911, 146 operaie della fabbrica di abbigliamento Triangle Shirtwaist Factory di New York City morirono nel corso di uno spaventoso incendio sviluppatosi nello stabilimento. In numero di vittime è la peggiore tragedia che si sia mai verificata a New York prima dell’attentato dell’11 settembre 2001. A lasciarci la pelle furono quasi tutte donne immigrate sfruttate e sottopagate che morirono orrendamente, carbonizzate oppure sfracellate al suolo dopo essersi lanciate dalle finestre dell’alto edificio. Le proporzioni della tragedia furono tali perché i padroni del complesso - Max Blanck e Isaac Harris, che l’anno precedente avevano stroncato un tentativo di sciopero delle operaie - avevano fatto chiudere tutti gli accessi alle scale antincendio per impedire alle lavoratrici di uscire per fumarsi una sigaretta. Sicchè molte... (Continues)
On the southeast corner of Greene Street and Waverly
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/6 - 12:26
Der fremde Soldat
[1983]
Album “Bis ins Herz”
Una canzone che – per come l’ho potuta intendere (“io non parlo il tedesco, scusami, pardon”) - mi ha ricordato il “dormi sepolto in un campo di grano”…
Ludwig Hirsch, cantautore e attore viennese dalla lunga ed apprezzata carriera, era ammalato di cancro. L’anno scorso, il 24 novembre, mentre si trovava ricoverato presso il Wilhelminenspital della capitale austriaca, Ludwig Hirsch ha scelto di lanciarsi nel vuoto da una finestra. Aveva 65 anni.
Album “Bis ins Herz”
Una canzone che – per come l’ho potuta intendere (“io non parlo il tedesco, scusami, pardon”) - mi ha ricordato il “dormi sepolto in un campo di grano”…
Ludwig Hirsch, cantautore e attore viennese dalla lunga ed apprezzata carriera, era ammalato di cancro. L’anno scorso, il 24 novembre, mentre si trovava ricoverato presso il Wilhelminenspital della capitale austriaca, Ludwig Hirsch ha scelto di lanciarsi nel vuoto da una finestra. Aveva 65 anni.
Du schau, dort drüben am Waldrand,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/6 - 11:43
Supper's Ready
Ho conosciuto i Genesis grazie a mio fratello maggiore er ora a 47 anni suonati... ormai sono 30 anni che ascolto quasi esclusivamente Genesis. Un limite? Forse... ma sapete quando hai la scarica perchè hai trovato l'"amore" della tua vita? ecco... Il capire i testi è lo step successivo. Grazie, un lavoro notevole questa traduzione....
Valerio 2012/9/5 - 23:09
I Saw the Buildings
[2002]
Album “Journey” pubblicato nel 2004 ma registrato dal vivo – pensate un po’ – a Gallarate (Varese) e Chiari (Brescia) nel 2002.
Album “Journey” pubblicato nel 2004 ma registrato dal vivo – pensate un po’ – a Gallarate (Varese) e Chiari (Brescia) nel 2002.
I saw the buildings fall from the sky,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/5 - 15:43
Song Itineraries:
September, 11: Attack on New York
Give My Love to Marie
[1975]
Album “Tryin' Like the Devil” pubblicato nel 1976
Sulla “malattia del polmone nero”, la pneumoconiosi, antracosi, silicosi e le altre malattie professionali che colpiscono i minatori, in specie quelli del carbone si vedano anche, per esempio, Black Lung Blues, Black Lung Song, Il minatore di Frontale, He Fades Away, Dogs at Midnight e Black Lung.
Album “Tryin' Like the Devil” pubblicato nel 1976
Sulla “malattia del polmone nero”, la pneumoconiosi, antracosi, silicosi e le altre malattie professionali che colpiscono i minatori, in specie quelli del carbone si vedano anche, per esempio, Black Lung Blues, Black Lung Song, Il minatore di Frontale, He Fades Away, Dogs at Midnight e Black Lung.
I’m a black lung miner from east Tennessee,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/5 - 15:26
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
What Will There Be for the Children?
[1977]
Album “Ain't It Somethin'”
Album “Ain't It Somethin'”
What will there be for the children,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/5 - 15:17
Richland, Washington
[1977]
Album “Ain't It Somethin'”
Nell’impianto nucleare di Hanford, Washington, fu arricchito il plutonio per “Fat Man”, la bomba che il 9 agosto 1945 gli statunitensi fecero esplodere su Nagasaki uccidendo all’istante oltre 70.000 persone e ferendone altrettante…
Album “Ain't It Somethin'”
Nell’impianto nucleare di Hanford, Washington, fu arricchito il plutonio per “Fat Man”, la bomba che il 9 agosto 1945 gli statunitensi fecero esplodere su Nagasaki uccidendo all’istante oltre 70.000 persone e ferendone altrettante…
I used to live in Richland, Washington;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/5 - 14:59
Song Itineraries:
Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市
The Song of Chief Joseph
[2003]
Album “Journey” pubblicato nel 2004
Hin-mah-too-yah-lat-kekt – “Tuono che scende tumultuoso dalla mantagna” nella lingua dei Niimíipu, i “Nez Perce” - meglio conosciuto come “Chief Joseph”, è stato un importante capo di quella tribù di nativi nordamericani originaria dell’attuale Oregon. Suo padre già nella prima metà dell’800 aveva deciso di non opporsi ai bianchi invasori ma di stringere accordi con essi. Fu così che ai Nez Perce – che per giunta si erano convertiti al cristianesimo – fu concesso di restare in una limitata area originaria tra Oregon e Idaho. Non durò molto. La “febbre dell’oro” travolse ogni patto e ai nativi fu imposto un territorio ancora più risicato, insufficiente per la loro sopravvivenza già minacciata dalle torme dei cercatori. Chief Joseph si oppose all’abuso ma, come suo padre, scelse di non combattere. Un provvedimento federale diede ragione... (Continues)
Album “Journey” pubblicato nel 2004
Hin-mah-too-yah-lat-kekt – “Tuono che scende tumultuoso dalla mantagna” nella lingua dei Niimíipu, i “Nez Perce” - meglio conosciuto come “Chief Joseph”, è stato un importante capo di quella tribù di nativi nordamericani originaria dell’attuale Oregon. Suo padre già nella prima metà dell’800 aveva deciso di non opporsi ai bianchi invasori ma di stringere accordi con essi. Fu così che ai Nez Perce – che per giunta si erano convertiti al cristianesimo – fu concesso di restare in una limitata area originaria tra Oregon e Idaho. Non durò molto. La “febbre dell’oro” travolse ogni patto e ai nativi fu imposto un territorio ancora più risicato, insufficiente per la loro sopravvivenza già minacciata dalle torme dei cercatori. Chief Joseph si oppose all’abuso ma, come suo padre, scelse di non combattere. Un provvedimento federale diede ragione... (Continues)
I have no ponies left to ride,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/5 - 14:37
Song Itineraries:
Native American Genocide
Non uccidere
I Barrittas: Non uccidere / L'anellino (1965)
(Colombini-Scoponi)
(Colombini-Scoponi)
NON UCCIDERE
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/5 - 14:04
Snoopy vs. The Red Baron
SNOOPY CONTRO IL BARONE ROSSO
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/5 - 12:55
Are They Gonna Make Us Outlaws Again?
[1976]
Album “Tryin' Like the Devil”
Testo trovato su Mudcat Café
Interpretata anche da Hazel Dickens
Album “Tryin' Like the Devil”
Testo trovato su Mudcat Café
Interpretata anche da Hazel Dickens
So you never picked no peaches
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/5 - 11:58
The Charge on Mother Jones
[1913]
Canzone che nel saggio del ricercatore folklorico Archie Green intitolato “Only a Miner: Studies in Recorded Coal-Mining Songs” (University of Illinois Press, 1972) è attribuita a tal William M. Rogers, probabilmente testimone diretto dell’episodio.
Nell’album di Utah Phillips intitolato “Making Speech Free” del 2000
Testo trovato su Mudcat Café
Pochi mesi prima del Ludlow Massacre Mary Harris Jones, l’instancabile ed ormai anziana insegnante ed organizzatrice sindacale meglio nota con il nome di battaglia di “Mother Jones”, fu arrestata in Colorado mentre era impegnata ad aiutare i minatori in sciopero. Aveva già 76 anni e veniva da esperienze fondamentali e anche terribili per il movimento dei lavoratori, come il massacro di Virden, Illinois, del 1898, dove sette minatori furono uccisi dalle guardie della compagnia, come la “Children's Crusade” del 1901-03, la... (Continues)
Canzone che nel saggio del ricercatore folklorico Archie Green intitolato “Only a Miner: Studies in Recorded Coal-Mining Songs” (University of Illinois Press, 1972) è attribuita a tal William M. Rogers, probabilmente testimone diretto dell’episodio.
Nell’album di Utah Phillips intitolato “Making Speech Free” del 2000
Testo trovato su Mudcat Café
Pochi mesi prima del Ludlow Massacre Mary Harris Jones, l’instancabile ed ormai anziana insegnante ed organizzatrice sindacale meglio nota con il nome di battaglia di “Mother Jones”, fu arrestata in Colorado mentre era impegnata ad aiutare i minatori in sciopero. Aveva già 76 anni e veniva da esperienze fondamentali e anche terribili per il movimento dei lavoratori, come il massacro di Virden, Illinois, del 1898, dove sette minatori furono uccisi dalle guardie della compagnia, come la “Children's Crusade” del 1901-03, la... (Continues)
The patriotic soldiers came marching down the pike,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/5 - 11:47
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Brother Is Gone
[2012]
Album “Election Special”
Per Ry Cooder le prossime elezioni presidenziali americane saranno un evento centrale per la storia degli USA e del mondo. E così ha pensato di farci su un album, al suo modo.
Canzone questa che trasferisce il mito del “patto col diavolo” dalla figura del bluesman negro (il Robert Johnson di “Cross Road Blues”) a quella di Charles G. Koch and David H. Koch, i “Kock Brothers”, miliardari americani esponenti della destra ultraliberista, lobbisti ispiratori e fondatori di think tank come il famigerato Cato Institute, quelli che in nome della dittatura del “libero” mercato (ma quando mai è stato libero?) vorrebbero l’eliminazione totale di ogni sistema di Welfare, comprese quel po’ di sanità e di scuole pubbliche che sono rimaste negli USA, ma anche di ogni controllo federale. I fratelli Koch hanno raggranellato le loro immense fortune trafficando... (Continues)
Album “Election Special”
Per Ry Cooder le prossime elezioni presidenziali americane saranno un evento centrale per la storia degli USA e del mondo. E così ha pensato di farci su un album, al suo modo.
Canzone questa che trasferisce il mito del “patto col diavolo” dalla figura del bluesman negro (il Robert Johnson di “Cross Road Blues”) a quella di Charles G. Koch and David H. Koch, i “Kock Brothers”, miliardari americani esponenti della destra ultraliberista, lobbisti ispiratori e fondatori di think tank come il famigerato Cato Institute, quelli che in nome della dittatura del “libero” mercato (ma quando mai è stato libero?) vorrebbero l’eliminazione totale di ogni sistema di Welfare, comprese quel po’ di sanità e di scuole pubbliche che sono rimaste negli USA, ma anche di ogni controllo federale. I fratelli Koch hanno raggranellato le loro immense fortune trafficando... (Continues)
We met old Satan down where the two roads cross.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/5 - 10:20
Facciamo l'amore non la guerra
Davide e Sara
Non siamo come voi
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/9/5 - 09:58
Song Itineraries:
Make Love, Not War
Black Lung
[1969]
Nel disco collettivo “Strange Creek Singers” pubblicato nel 1970 dalla Arhoolie Records.
La Dickens era qui in formazione con Mike Seeger, Tracy Schwarz, Alice Gerrard e Lamar Grier.
Testo trovato su YouTube
Una canzone autobiografica giacchè la Dickens fu costretta ad assistere alla terribile agonia del fratello Thurman, minatore, morto di pneumoconiosi e di povertà, non avendo i soldi per potersi curare. (da "Working Girl Blues", autobiografia di hazel Dickens pubblicata nel 2008)
Sulla “malattia del polmone nero”, la pneumoconiosi, antracosi, silicosi e le altre malattie professionali che colpiscono i minatori, in specie quelli del carbone si vedano anche, per esempio, Black Lung Blues, Black Lung Song, Il minatore di Frontale, He Fades Away e Dogs at Midnight.
Nel disco collettivo “Strange Creek Singers” pubblicato nel 1970 dalla Arhoolie Records.
La Dickens era qui in formazione con Mike Seeger, Tracy Schwarz, Alice Gerrard e Lamar Grier.
Testo trovato su YouTube
Una canzone autobiografica giacchè la Dickens fu costretta ad assistere alla terribile agonia del fratello Thurman, minatore, morto di pneumoconiosi e di povertà, non avendo i soldi per potersi curare. (da "Working Girl Blues", autobiografia di hazel Dickens pubblicata nel 2008)
Sulla “malattia del polmone nero”, la pneumoconiosi, antracosi, silicosi e le altre malattie professionali che colpiscono i minatori, in specie quelli del carbone si vedano anche, per esempio, Black Lung Blues, Black Lung Song, Il minatore di Frontale, He Fades Away e Dogs at Midnight.
He's had more hard luck than most men could stand
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/5 - 09:11
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Kill Your Sons
Album: Sally Can't Dance (1974)
As a teenager, Lou Reed was sent to a mental hospital for psychiatric care when he was caught engaging in homosexual activity. While there, he received electroconvulsive therapy - shock treatment. The treatments left Reed feeling like a "vegetable," and he said that it caused him to lose his memory and his ability to concentrate enough to read: hence the lyrics, "But every time you tried to read a book you couldn't get to page 17, because you forgot where you were so you couldn't even read."
Song Facts
As a teenager, Lou Reed was sent to a mental hospital for psychiatric care when he was caught engaging in homosexual activity. While there, he received electroconvulsive therapy - shock treatment. The treatments left Reed feeling like a "vegetable," and he said that it caused him to lose his memory and his ability to concentrate enough to read: hence the lyrics, "But every time you tried to read a book you couldn't get to page 17, because you forgot where you were so you couldn't even read."
Song Facts
All your two-bit psychiatrists
(Continues)
(Continues)
Contributed by anonymous 2012/9/4 - 22:44
Alcatraz
Chanson italienne – Alcatraz – Marco Baldasseroni – 2007
As-tu, Lucien l'âne mon ami, une idée de chanson où on parle aussi d'Alcatraz...
Bien évidemment. Je n'ai qu'elle en tête... C'est La Belle de Louis Chedid La Belle.
Tu as gagné...
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane.
As-tu, Lucien l'âne mon ami, une idée de chanson où on parle aussi d'Alcatraz...
Bien évidemment. Je n'ai qu'elle en tête... C'est La Belle de Louis Chedid La Belle.
Tu as gagné...
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane.
ALCATRAZ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/9/4 - 21:09
America’s Poor
[2002]
“Ho cominciato a scrivere questa canzone nel 2002 durante tutti quegli scandali in cui i colletti bianchi delle grandi banche rubavano alla gente che li pagava per proteggerli e mentre un sacco di lavoratori venivano sbattuti fuori dalle imprese che delocalizzavano appena oltre la frontiera col Messico. E tutto questo solo per denaro, potere ed avidità.”
Dal libro “Working Girl Blues”, scritto insieme a Bill C. Malone e pubblicata nel 2008, autobiografia di questa straordinaria cantautrice e musicista bluegrass del West Virginia, scomparsa nel 2011.
“Ho cominciato a scrivere questa canzone nel 2002 durante tutti quegli scandali in cui i colletti bianchi delle grandi banche rubavano alla gente che li pagava per proteggerli e mentre un sacco di lavoratori venivano sbattuti fuori dalle imprese che delocalizzavano appena oltre la frontiera col Messico. E tutto questo solo per denaro, potere ed avidità.”
Dal libro “Working Girl Blues”, scritto insieme a Bill C. Malone e pubblicata nel 2008, autobiografia di questa straordinaria cantautrice e musicista bluegrass del West Virginia, scomparsa nel 2011.
Well you don't know my name
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/4 - 11:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La verbena anarquista
Anonymous
[1905]
Los anarquistas 1904-1936. Marchas y canciones de lucha de los obreros anarquistas argentinos. Con Guión de Osvaldo Bayer y la voz de Héctor Alterio
Los anarquistas 1904-1936. Marchas y canciones de lucha de los obreros anarquistas argentinos. Con Guión de Osvaldo Bayer y la voz de Héctor Alterio
Recitado:
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2012/9/4 - 11:06
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Mother Jones' Will
Nel disco “Mother Jones' Will” del 1978, riedito nel 2011.
Testo trovato su Musical Traditions.
Giovane minatore sindacalizzato, nei primi anni 20 Nimrod Workman lavorò fianco a fianco con la leggendaria Mother Jones, insegnante ed agitatrice sociale, organizzatrice dell’United Mine Workers e fondatrice dell’Industrial Workers of the World. Fu allora che Mother Jones ed altri attivisti cercarono di organizzare l’UMW nelle zone minerarie del sud-ovest del West Virginia. La risposta delle compagnie, dei loro agenti privati e “strikebreakers” e delle forze di polizia fu la stessa del 1912 (massacro di Paint Creek) e del 1914 (Ludlow Massacre). Ma nelle contee di Mingo e di Logan i minatori non si fecero cogliere di sorpresa e risposero armi in pugno agli agenti delle compagnie e alla polizia, prima resistendo a Matewan il 19 maggio 1920 (dove furono uccise sette guardie private)... (Continues)
Testo trovato su Musical Traditions.
Giovane minatore sindacalizzato, nei primi anni 20 Nimrod Workman lavorò fianco a fianco con la leggendaria Mother Jones, insegnante ed agitatrice sociale, organizzatrice dell’United Mine Workers e fondatrice dell’Industrial Workers of the World. Fu allora che Mother Jones ed altri attivisti cercarono di organizzare l’UMW nelle zone minerarie del sud-ovest del West Virginia. La risposta delle compagnie, dei loro agenti privati e “strikebreakers” e delle forze di polizia fu la stessa del 1912 (massacro di Paint Creek) e del 1914 (Ludlow Massacre). Ma nelle contee di Mingo e di Logan i minatori non si fecero cogliere di sorpresa e risposero armi in pugno agli agenti delle compagnie e alla polizia, prima resistendo a Matewan il 19 maggio 1920 (dove furono uccise sette guardie private)... (Continues)
Well, I'm going to that Hart's Creek Mountain
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/4 - 10:45
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Black Lung Song
Nel disco “Mother Jones' Will” del 1978, riedito nel 2011.
Scritta da Nimrod Workman – nomen omen – nelle miniere del Kentucky dall’età di 14 anni e per oltre 40 anni, sindacalista, compagno di lotte della leggendaria Mother Jones e protagonista della “Battle of Blair Mountain” del 1921, il più sanguinoso scontro armato mai verificatosi negli USA dopo la Guerra Civile, quando nella contea di Logan, West Virginia, i minatori in sciopero si scontrarono in una vera e propria battaglia contro crumiri e forze dell’ordine. I morti furono più di un centinaio.
In seguito Nimrod Workman, avendo contratto silicosi e/o antracosi e/o pneumoconiosi come la maggior parte dei suoi compagni, si battè per il riconoscimento degli indennizzi per le malattie professionali. A partire dagli anni 70 divenne un apprezzato folksinger dalla ruvida, tesa, gemente voce blues, scavata come il suo viso consunto dalla vita e dal lavoro.
Scritta da Nimrod Workman – nomen omen – nelle miniere del Kentucky dall’età di 14 anni e per oltre 40 anni, sindacalista, compagno di lotte della leggendaria Mother Jones e protagonista della “Battle of Blair Mountain” del 1921, il più sanguinoso scontro armato mai verificatosi negli USA dopo la Guerra Civile, quando nella contea di Logan, West Virginia, i minatori in sciopero si scontrarono in una vera e propria battaglia contro crumiri e forze dell’ordine. I morti furono più di un centinaio.
In seguito Nimrod Workman, avendo contratto silicosi e/o antracosi e/o pneumoconiosi come la maggior parte dei suoi compagni, si battè per il riconoscimento degli indennizzi per le malattie professionali. A partire dagli anni 70 divenne un apprezzato folksinger dalla ruvida, tesa, gemente voce blues, scavata come il suo viso consunto dalla vita e dal lavoro.
Went into my place this morning
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/4 - 09:42
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
They Will Never Keep Us Down
[1975]
Nel libro “Working Girl Blues”, scritto insieme a Bill C. Malone e pubblicata nel 2008, autobiografia di questa straordinaria cantautrice e musicista bluegrass del West Virginia, scomparsa nel 2011.
E’ il brano che chiude la colonna sonora del bellissimo documentario di Barbara Kopple “Harlan County, U.S.A.”, vincitore dell’Oscar nel 1977.
Durante gli scontri ad Harlan County fu ucciso un manifestante, il giovane minatore Lawrence Jones. Le violenze furono rese possibili anche dal mancato sostegno allo sciopero da parte dei vertici federali dell’Union Mine Workers, all’epoca ancora occupati dal corrotto e dispotico W. A. "Tony" Boyle, mandante dell’assassinio del leader sindacale e suo acerrimo nemico Jock Yablonski.
Nel libro “Working Girl Blues”, scritto insieme a Bill C. Malone e pubblicata nel 2008, autobiografia di questa straordinaria cantautrice e musicista bluegrass del West Virginia, scomparsa nel 2011.
E’ il brano che chiude la colonna sonora del bellissimo documentario di Barbara Kopple “Harlan County, U.S.A.”, vincitore dell’Oscar nel 1977.
Durante gli scontri ad Harlan County fu ucciso un manifestante, il giovane minatore Lawrence Jones. Le violenze furono rese possibili anche dal mancato sostegno allo sciopero da parte dei vertici federali dell’Union Mine Workers, all’epoca ancora occupati dal corrotto e dispotico W. A. "Tony" Boyle, mandante dell’assassinio del leader sindacale e suo acerrimo nemico Jock Yablonski.
United we stand, divided we fall,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dead End 2012/9/4 - 09:09
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Sudamerica
Chanson italienne – Sudamerica – Timoria – 1995
Texte et musique d'Omar Pedrini
Deux ans après Viaggio senza vento , la route continue... dans les contradictions du deuxième millénaire et une société qui va trop vite. Bon voyage, homme.
Voici, Lucien l'âne une bonne chanson sur la Sudamérique, laquelle est connue généralement sous le nom d'Amérique du Sud, mais je trouve que Sudamérique est plus commode. Je vais d'ailleurs te montrer le pourquoi de la chose. Si tu utilises, par exemple, le mot Amérique du Sud, il te vient à l'esprit deux choses : Amérique et Amérique du Nord. Ensuite, tu te souviendras peut-être qu'il existe une Amérique centrale et une Amérique latine. Comme tu le sais, par ailleurs, une partie de l'Amérique du Nord, assez impérialiste au demeurant, a l'habitude de se faire désigner elle toute seul par le mot Amérique et ses habitants par le mot : « AMÉRICAINS »... ... (Continues)
Texte et musique d'Omar Pedrini
Deux ans après Viaggio senza vento , la route continue... dans les contradictions du deuxième millénaire et une société qui va trop vite. Bon voyage, homme.
Voici, Lucien l'âne une bonne chanson sur la Sudamérique, laquelle est connue généralement sous le nom d'Amérique du Sud, mais je trouve que Sudamérique est plus commode. Je vais d'ailleurs te montrer le pourquoi de la chose. Si tu utilises, par exemple, le mot Amérique du Sud, il te vient à l'esprit deux choses : Amérique et Amérique du Nord. Ensuite, tu te souviendras peut-être qu'il existe une Amérique centrale et une Amérique latine. Comme tu le sais, par ailleurs, une partie de l'Amérique du Nord, assez impérialiste au demeurant, a l'habitude de se faire désigner elle toute seul par le mot Amérique et ses habitants par le mot : « AMÉRICAINS »... ... (Continues)
SUDAMÉRIQUE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/9/3 - 22:05
Point of No Return
Thanks for posting my lyrics, giorgio! My new page is http://music.johnito.nl
johnito 2012/9/3 - 21:39
Soup Song
d'après la version italienne de Dead End d'une
Chanson étazunienne – Soup Song – Cisco Houston – 1960
Chanson étazunienne – Soup Song – Cisco Houston – 1960
SOUPE SONGE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/9/3 - 20:43
×
Resupino sull’erba
[...]
non penso a che mi serba
la Vita.
[...]
Verrà da sé la cosa
vera chiamata Morte:
che giova ansimar forte
per l’erta faticosa?
[...]
La Vita? Un gioco affatto
degno di vituperio,
se si mantenga intatto
un qualche desiderio.
Un desiderio? sto
supino nel trifoglio
e vedo un quatrifoglio
che non raccoglierò.