Cochise
[2002]
Parole di Chris Cornell
Musica degli Audioslave
Dal loro debut album, l’eponimo “Audioslave”
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa della band di Chris Cornell, Tom Morello e soci.
Per il percorso sul genocidio dei nativi americani.
Grazie Cesare!
“Cochise was the last great American Indian chief to die free and absolutely unconquered. When several members of his family were captured, tortured, and hanged by the U.S. Cavalry, Cochise declared war on the entire Southwest and went on an unholy rampage, a warpath to end all warpaths. He and his warriors drove out thousands of settlers. Cochise the avenger, fearless and resolute, attacked everything... (continuer)
Parole di Chris Cornell
Musica degli Audioslave
Dal loro debut album, l’eponimo “Audioslave”
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa della band di Chris Cornell, Tom Morello e soci.
Per il percorso sul genocidio dei nativi americani.
Grazie Cesare!
“Cochise was the last great American Indian chief to die free and absolutely unconquered. When several members of his family were captured, tortured, and hanged by the U.S. Cavalry, Cochise declared war on the entire Southwest and went on an unholy rampage, a warpath to end all warpaths. He and his warriors drove out thousands of settlers. Cochise the avenger, fearless and resolute, attacked everything... (continuer)
I've been watching
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 15:58
Parcours:
Génocide des Amérindiens
War in Peace
[1968]
Da “Oar” (1969), unico album solista di Skip Spence.
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa di Alexander Lee "Skip" Spence, un grande musicista che ha avuto a che fare con nomi come Moby Grape, Quicksilver Messenger Service e Jefferson Airplane e che è morto di cancro nel 1999 a soli 53 anni
Riporto il breve commento con cui Cesare ha accompagnato la segnalazione: “Testo abbastanza criptico che dovrebbe però riferirsi ad un amico di Spence che trovò la pace, cioè la morte, in guerra. ‘War in Peace’ gioca sulla locuzione ‘Rest in Peace’, riposa in pace.”
Grazie Cesare!
Da “Oar” (1969), unico album solista di Skip Spence.
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa di Alexander Lee "Skip" Spence, un grande musicista che ha avuto a che fare con nomi come Moby Grape, Quicksilver Messenger Service e Jefferson Airplane e che è morto di cancro nel 1999 a soli 53 anni
Riporto il breve commento con cui Cesare ha accompagnato la segnalazione: “Testo abbastanza criptico che dovrebbe però riferirsi ad un amico di Spence che trovò la pace, cioè la morte, in guerra. ‘War in Peace’ gioca sulla locuzione ‘Rest in Peace’, riposa in pace.”
Grazie Cesare!
It's a joy to know you're resting in peace
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 15:23
American Boy Soldier
[1969]
Da “Wasa Wasa”, album d’esordio di questa formazione inglese.
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa della band di Rob 'Edgar' e Steve Broughton, importante rappresentante del rock psichedelico.
Cesare ha accompagnato la segnalazione con un breve commento che riporto: “Molto simile come tematica ad Eighteen di Alice Cooper ma più esplicita nel testo, dissacrante ed ironico, che ricorda Frank Zappa anche nella parodia dei gruppi vocali anni ‘50”.
Grazie Cesare!
Da “Wasa Wasa”, album d’esordio di questa formazione inglese.
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa della band di Rob 'Edgar' e Steve Broughton, importante rappresentante del rock psichedelico.
Cesare ha accompagnato la segnalazione con un breve commento che riporto: “Molto simile come tematica ad Eighteen di Alice Cooper ma più esplicita nel testo, dissacrante ed ironico, che ricorda Frank Zappa anche nella parodia dei gruppi vocali anni ‘50”.
Grazie Cesare!
What d'you wanna do boy?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 14:56
Eighteen
[1970]
Singolo poi inserito nell’album “Love It to Death” del 1971
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dell’immarcescibile Alice Cooper.
Nessun riferimento diretto alla guerra del Vietnam ma era il 1970 ed “I'm eighteen”…
Non a caso inclusa nella magnifica colonna sonora dello splendido documentario “Dear America: Letters Home from Vietnam” realizzato nel 1987 da Bill Couturié.
Grazie Cesare!
Il breve commento introduttivo di Cesare, che mi ha segnalato il brano:
"Il testo non fa riferimento esplicito alla guerra del Vietnam (anche se "I gotta get out of this place") ma riguarda i diciottenni americani che all'epoca erano vecchi abbastanza per andare al fronte ma non per votare"
Singolo poi inserito nell’album “Love It to Death” del 1971
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dell’immarcescibile Alice Cooper.
Nessun riferimento diretto alla guerra del Vietnam ma era il 1970 ed “I'm eighteen”…
Non a caso inclusa nella magnifica colonna sonora dello splendido documentario “Dear America: Letters Home from Vietnam” realizzato nel 1987 da Bill Couturié.
Grazie Cesare!
Il breve commento introduttivo di Cesare, che mi ha segnalato il brano:
"Il testo non fa riferimento esplicito alla guerra del Vietnam (anche se "I gotta get out of this place") ma riguarda i diciottenni americani che all'epoca erano vecchi abbastanza per andare al fronte ma non per votare"
Lines form on my face and hands
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 14:31
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Monk Time
[1965]
Da “Black Monk Time” (1966), il primo ed unico album realizzato in studio da questa garage band americana di culto.
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dei Monks, cinque commilitoni (Gary Burger, Larry Clark, Eddie Shaw, Dave Day e Roger Johnston) cagati in qualche base americana in Germania che cominciarono ad esibirsi ad Amburgo - nello stesso locale che vide l’irresistibile ascesa dei Fab Four – e che dopo il congedo svilupparono un loro particolarissimo stile scenicamente “monastico”, letterariamente folle ed iconoclasta, musicalmente protopunk.
Grazie Cesare!
Da “Black Monk Time” (1966), il primo ed unico album realizzato in studio da questa garage band americana di culto.
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dei Monks, cinque commilitoni (Gary Burger, Larry Clark, Eddie Shaw, Dave Day e Roger Johnston) cagati in qualche base americana in Germania che cominciarono ad esibirsi ad Amburgo - nello stesso locale che vide l’irresistibile ascesa dei Fab Four – e che dopo il congedo svilupparono un loro particolarissimo stile scenicamente “monastico”, letterariamente folle ed iconoclasta, musicalmente protopunk.
Grazie Cesare!
Alright, my name's Gary
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 14:08
War Sucks (You Remember What Happened to Hansel and Gretel)
[1967]
Scritta da Rick Barthleme, Steve Cunningham e Mayo Thompson
Un cosiddetto “Free Form Freak-Out” da “The Parable of the Arable Land”, album di esordio di questa molto sperimentale band texana.
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dei texani Red Krayola (o Red Crayola, gruppo di musica psichedelica, d’avanguardia e protopunk), un’esplicita presa per il culo del patriottismo americano, tanto che vi viene citato e deriso persino un verso dell’arcinota e stucchevolissima “America the Beautiful”…
Grazie Cesare!
Scritta da Rick Barthleme, Steve Cunningham e Mayo Thompson
Un cosiddetto “Free Form Freak-Out” da “The Parable of the Arable Land”, album di esordio di questa molto sperimentale band texana.
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dei texani Red Krayola (o Red Crayola, gruppo di musica psichedelica, d’avanguardia e protopunk), un’esplicita presa per il culo del patriottismo americano, tanto che vi viene citato e deriso persino un verso dell’arcinota e stucchevolissima “America the Beautiful”…
Grazie Cesare!
Miracle mother
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 11:39
I'm Not Afraid of Life
[1984]
Scritta da Dee Dee Ramone
Album: Too Tough to Die
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dei grandi Ramones…
Lui ha accompagnato la segnalazione con un breve commento che riporto: “Questa canzone riguarda la guerra fredda e la paura dell’olocausto nucleare, forse c’è una sezione apposita sul sito”
Eccome se c’è!
Grazie Cesare!
Scritta da Dee Dee Ramone
Album: Too Tough to Die
Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dei grandi Ramones…
Lui ha accompagnato la segnalazione con un breve commento che riporto: “Questa canzone riguarda la guerra fredda e la paura dell’olocausto nucleare, forse c’è una sezione apposita sul sito”
Eccome se c’è!
Grazie Cesare!
I am not afraid of life
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 10:54
Parcours:
Contre le Nucléaire
Paradise
[2002]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
Due personaggi, due storie dalla guerra asimmetrica che ha avuto i suoi epicentri nel conflitto israelo-palestinese, nell’ormai più che ventennale massacro iracheno e negli attacchi dell’11 settembre.
Da una parte, una donna mediorientale che per vendicare l’uccisione di un figlio decide di farsi esplodere tra la folla di un mercato. Dall’altra, un uomo o una donna statunitense che ha perso la compagna o il compagno, morto sul volo American Airlines 77 condotto dai terroristi di Al-Qā‛ida a schiantarsi sul Pentagono, in Virginia, alle 9,37 dell’11 settembre 2011.
Entrambi i personaggi sono accomunati dal desiderio di non continuare a vivere dopo il trauma della violenta privazione degli affetti più cari. Entrambi non vogliono più soffrire, vogliono finalmente la pace, il paradiso... (continuer)
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
Due personaggi, due storie dalla guerra asimmetrica che ha avuto i suoi epicentri nel conflitto israelo-palestinese, nell’ormai più che ventennale massacro iracheno e negli attacchi dell’11 settembre.
Da una parte, una donna mediorientale che per vendicare l’uccisione di un figlio decide di farsi esplodere tra la folla di un mercato. Dall’altra, un uomo o una donna statunitense che ha perso la compagna o il compagno, morto sul volo American Airlines 77 condotto dai terroristi di Al-Qā‛ida a schiantarsi sul Pentagono, in Virginia, alle 9,37 dell’11 settembre 2011.
Entrambi i personaggi sono accomunati dal desiderio di non continuare a vivere dopo il trauma della violenta privazione degli affetti più cari. Entrambi non vogliono più soffrire, vogliono finalmente la pace, il paradiso... (continuer)
Where the river runs to black
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 10:02
Enfant de la guerre
[1990]
Paroles et musique de Samy
Album: Bon vent
Paroles et musique de Samy
Album: Bon vent
C'était comme un rêve éveillé
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 21/6/2012 - 08:46
Solidarity
[2009]
Album: Common Dreads
"This ties in with the opening track. This introduces all the main themes throughout the album: the environment, the economy and war". (Rou Reynolds)
Album: Common Dreads
"This ties in with the opening track. This introduces all the main themes throughout the album: the environment, the economy and war". (Rou Reynolds)
Here tonight I clock a thousand heads
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 21/6/2012 - 08:22
Faut Rigoler
Faut Rigoler (Mambo Gaulois)
Chanson française – Faut Rigoler (Mambo Gaulois) – Boris Vian - 1958
inteprète: Henri Salvador
Ah, mon ami Lucien l'âne, nous allons dédier une chanson à nos amis Grecs ; je veux dire aux Grecs pauvres qui sont actuellement occis par la cure de santé que leur inflige l'Europe, elle-même mise sous pression par les forces obscures de la mafia des marchés, autrement dit les riches, leurs banques, leurs financiers et leurs exécuteurs politiques.
Dédier une chanson à la population grecque écrasée par les mesures de santé... Ah, quelle bonne idée... Car ils en ont bien besoin... Comme en auront sans doute bien besoin les pauvres d'Espagne, d'Italie, de France, d'Allemagne, de Grande-Bretagne... et d'ailleurs. Pour m'en tenir à l'Europe. En fait, c'est l'Euro, l'Euro... Ils jouent au foot avec nos vies. Alors, une chanson ne fera pas de tort ; il reste juste à espérer... (continuer)
Chanson française – Faut Rigoler (Mambo Gaulois) – Boris Vian - 1958
inteprète: Henri Salvador
Ah, mon ami Lucien l'âne, nous allons dédier une chanson à nos amis Grecs ; je veux dire aux Grecs pauvres qui sont actuellement occis par la cure de santé que leur inflige l'Europe, elle-même mise sous pression par les forces obscures de la mafia des marchés, autrement dit les riches, leurs banques, leurs financiers et leurs exécuteurs politiques.
Dédier une chanson à la population grecque écrasée par les mesures de santé... Ah, quelle bonne idée... Car ils en ont bien besoin... Comme en auront sans doute bien besoin les pauvres d'Espagne, d'Italie, de France, d'Allemagne, de Grande-Bretagne... et d'ailleurs. Pour m'en tenir à l'Europe. En fait, c'est l'Euro, l'Euro... Ils jouent au foot avec nos vies. Alors, une chanson ne fera pas de tort ; il reste juste à espérer... (continuer)
Faut rigoler
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/6/2012 - 16:34
The Fuse
[2002]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
Bandiere a mezz’asta, cortei funebri, credenti ai piedi della Croce, una luna di sangue che sorge in un cielo offuscato da nera polvere di morte, stridore di gomme sull’asfalto, una minaccia sibila nell’aria come elettricità, il diavolo è all’orizzonte… Ennesima, perfetta descrizione della tragedia dell’11 settembre.
E – come sempre nella poetica di Springsteen – non c’è altro che l’amore a salvarci: mi basta stringerti, accarezzare la tua pelle e sono vivo. Il fuoco è innescato. Coraggio, lasciami fare…
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
Bandiere a mezz’asta, cortei funebri, credenti ai piedi della Croce, una luna di sangue che sorge in un cielo offuscato da nera polvere di morte, stridore di gomme sull’asfalto, una minaccia sibila nell’aria come elettricità, il diavolo è all’orizzonte… Ennesima, perfetta descrizione della tragedia dell’11 settembre.
E – come sempre nella poetica di Springsteen – non c’è altro che l’amore a salvarci: mi basta stringerti, accarezzare la tua pelle e sono vivo. Il fuoco è innescato. Coraggio, lasciami fare…
Down at the court house they're ringin' the flag down
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 20/6/2012 - 16:14
Empty Sky
[2002]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
Ancora una canzone che solo in apparenza racconta una vicenda privata di amore perduto ed assente. L’ “empty impression in the bed”, l’impronta lasciata sul letto dal corpo dell’amata perduta, serve solo ad introdurre l’ “empty sky”, il paesaggio, la “skyline” di Manhattan privata dopo l’11 settembre di uno dei suoi simboli…
E, ancora una volta, il dibattersi dell’essere umano - svuotato, privato dei suoi affetti più cari dall’insulsa violenza – tra segni e sentimenti opposti: l’albero del bene e quello del male, l’amore e la vendetta…
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
Ancora una canzone che solo in apparenza racconta una vicenda privata di amore perduto ed assente. L’ “empty impression in the bed”, l’impronta lasciata sul letto dal corpo dell’amata perduta, serve solo ad introdurre l’ “empty sky”, il paesaggio, la “skyline” di Manhattan privata dopo l’11 settembre di uno dei suoi simboli…
E, ancora una volta, il dibattersi dell’essere umano - svuotato, privato dei suoi affetti più cari dall’insulsa violenza – tra segni e sentimenti opposti: l’albero del bene e quello del male, l’amore e la vendetta…
I woke up this morning
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 20/6/2012 - 15:48
Parcours:
11 septembre: terrorisme à New York
Lonesome Day
[2002]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
In apparenza una canzone d’amor perduto che tuttavia nasconde la personale riflessione di Springsteen sulla tragedia dell’11 settembre.
La ferita è aperta, l’inferno ribolle, sorge un sole nero, la casa brucia e serpenti velenosi si annidano nel giardino… La prima comprensibile reazione è quella della vendetta veloce e feroce che spazzi via il dolore, il tradimento, l’inganno… Ma poi prevale la consapevolezza che sia “meglio fare [e farsi] delle domande prima di sparare” e che solo così la tempesta potrà finire, alla fine di questa triste giornata…
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
In apparenza una canzone d’amor perduto che tuttavia nasconde la personale riflessione di Springsteen sulla tragedia dell’11 settembre.
La ferita è aperta, l’inferno ribolle, sorge un sole nero, la casa brucia e serpenti velenosi si annidano nel giardino… La prima comprensibile reazione è quella della vendetta veloce e feroce che spazzi via il dolore, il tradimento, l’inganno… Ma poi prevale la consapevolezza che sia “meglio fare [e farsi] delle domande prima di sparare” e che solo così la tempesta potrà finire, alla fine di questa triste giornata…
Once I thought I knew
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 20/6/2012 - 14:29
Parcours:
11 septembre: terrorisme à New York
The Rising
[2002]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
“The Rising”, la salita, l’ascesa.
La salita di un vigile del fuoco di New York City lungo le scale di una delle Torri Gemelle colpite a morte quell’11 settembre, la sua personale ascesa al Monte Calvario, insieme ad altre 3000 persone… Scorrendo le prime strofe mi è sembrato di rivedere le immagini girate da due registi francesi, i fratelli Naudet, che proprio quel giorno si trovavano al seguito di una squadra del New York City Fire Department intervenuta sul luogo dell’attentato, tutti uomini addestrati e determinati ma sgomenti ed impotenti di fronte all’enormità dell’evento, accolti dal rumore dei tonfi dei corpi su terrazzi più bassi dell’edificio, circondati, prima ancora che potessero capire cosa fosse successo, da “anime dai visi anneriti e dagli occhi incandescenti”…
“The... (continuer)
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising
“The Rising”, la salita, l’ascesa.
La salita di un vigile del fuoco di New York City lungo le scale di una delle Torri Gemelle colpite a morte quell’11 settembre, la sua personale ascesa al Monte Calvario, insieme ad altre 3000 persone… Scorrendo le prime strofe mi è sembrato di rivedere le immagini girate da due registi francesi, i fratelli Naudet, che proprio quel giorno si trovavano al seguito di una squadra del New York City Fire Department intervenuta sul luogo dell’attentato, tutti uomini addestrati e determinati ma sgomenti ed impotenti di fronte all’enormità dell’evento, accolti dal rumore dei tonfi dei corpi su terrazzi più bassi dell’edificio, circondati, prima ancora che potessero capire cosa fosse successo, da “anime dai visi anneriti e dagli occhi incandescenti”…
“The... (continuer)
Can't see nothin' in front of me
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 20/6/2012 - 14:09
Parcours:
11 septembre: terrorisme à New York
Balboa Park
[1995]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Ghost of Tom Joad
Una canzone su uno dei tanti teatri di guerra esistenti sul nostro bel pianeta, quello che in California, al confine con il Messico, vede da decenni combattersi il Governo statunitense e le organizzazioni di narcotrafficanti, entrambi impiegando i rispettivi soldatini…
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Ghost of Tom Joad
Una canzone su uno dei tanti teatri di guerra esistenti sul nostro bel pianeta, quello che in California, al confine con il Messico, vede da decenni combattersi il Governo statunitense e le organizzazioni di narcotrafficanti, entrambi impiegando i rispettivi soldatini…
He lay his blanket underneath the freeway
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 20/6/2012 - 10:54
La Chanson du Bébé
La Chanson du Bébé
Chanson française - Gioachino Rossini - 1868
Qu'est-ce que cette chanson de bébé vient donc faire dans les Chansons contre la Guerre ?, s’étonne Lucien l'âne en faisant une petite ruade plaisante pour souligner son désarroi.
Salut à toi, Lucien l'âne mon ami, dit Marco Valdo M.I. en affichant un air des plus réjouis. Sache, monsieur l'âne venu de la plus haute Antiquité, que depuis que le monde est monde et même avant, on n'a jamais vu un bébé souhaiter la guerre...
Oh ça, oui ! Jamais de jamais, au grand jamais !, j'en suis un témoin des plus objectifs.
Dès lors, une chanson de bébé est déjà une chanson contre la guerre ou une chanson qui traite la guerre comme elle doit l'être : par le mépris. Tout simplement, elle l'ignore. Et nous, je veux dire les humains, nous ferions bien d'en faire autant. Cela dit, outre le fait que j'aime beaucoup la façon dont Rossini... (continuer)
Chanson française - Gioachino Rossini - 1868
Qu'est-ce que cette chanson de bébé vient donc faire dans les Chansons contre la Guerre ?, s’étonne Lucien l'âne en faisant une petite ruade plaisante pour souligner son désarroi.
Salut à toi, Lucien l'âne mon ami, dit Marco Valdo M.I. en affichant un air des plus réjouis. Sache, monsieur l'âne venu de la plus haute Antiquité, que depuis que le monde est monde et même avant, on n'a jamais vu un bébé souhaiter la guerre...
Oh ça, oui ! Jamais de jamais, au grand jamais !, j'en suis un témoin des plus objectifs.
Dès lors, une chanson de bébé est déjà une chanson contre la guerre ou une chanson qui traite la guerre comme elle doit l'être : par le mépris. Tout simplement, elle l'ignore. Et nous, je veux dire les humains, nous ferions bien d'en faire autant. Cela dit, outre le fait que j'aime beaucoup la façon dont Rossini... (continuer)
Maman, le gros bébé t’appelle il a bobo,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/6/2012 - 10:53
Stalemate
[2012]
Songwriters: Roughton Reynolds, Liam Clewlow, Chris Batten, Robert Rolfe
Album: A Flash Flood of Colour
"It's one of the softer tracks on the album… and it gives me a chance to tinkle on a guitar which I do enjoy from time to time. It's got some of our juiciest vocal harmonies to date too, which we laid down in the studio after a few pints of thai rum. The drunker you are, the better your harmonies are. Fact.
"Stalemate" definition... A situation in which further action or progress by opposing or competing parties seems impossible.
Humans have been fighting for many reasons for many many years.
Some wars are won, some wars are lost, some wars are abandoned…
People die, people survive, but what always endures is hatred and sadness.
War is a symptom of our culture. Nothing will change unless the environment we live in doesn't bring about reason for war. All the wars fought... (continuer)
Songwriters: Roughton Reynolds, Liam Clewlow, Chris Batten, Robert Rolfe
Album: A Flash Flood of Colour
"It's one of the softer tracks on the album… and it gives me a chance to tinkle on a guitar which I do enjoy from time to time. It's got some of our juiciest vocal harmonies to date too, which we laid down in the studio after a few pints of thai rum. The drunker you are, the better your harmonies are. Fact.
"Stalemate" definition... A situation in which further action or progress by opposing or competing parties seems impossible.
Humans have been fighting for many reasons for many many years.
Some wars are won, some wars are lost, some wars are abandoned…
People die, people survive, but what always endures is hatred and sadness.
War is a symptom of our culture. Nothing will change unless the environment we live in doesn't bring about reason for war. All the wars fought... (continuer)
Previous wars made billionaires out of millionaires,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 20/6/2012 - 08:25
Phone Call From Leavenworth
Now, they hold me here much longer
(continuer)
(continuer)
envoyé par anonymous 20/6/2012 - 04:26
On n'est pas là pour se faire engueuler
On n'est pas là pour se faire engueuler
Chanson fringante et démocratique
Chanson française – On n'est pas là pour se faire engueuler – Boris Vian – 1954
Une chanson de Vian, encore, une chanson de Vian... Je ne me plaindrai pas... C'est toujours un régal, un régal et un plaisir.
En effet, Lucien l'âne mon ami, les chansons de Boris Vian, c'est du nanan, comme disait Rossini. On y reviendra un jour, à Rossini... Pour l'instant, on parle de Vian et de la chanson « On n'est pas là pour se faire engueuler »... Une chanson pacifique et pacifiste que ça... Mais qui a l'immense mérite de faire rire... et de dénoncer une manie persécutrice des pouvoirs publics : la répression... Habituellement, selon une habitude digne de la plus belle découverte d'Orwell, le pouvoir appelle la répression : le « maintien de l'ordre ».
Mais c'est complètement idiot cette manie de réprimer les gens à coups... (continuer)
Chanson fringante et démocratique
Chanson française – On n'est pas là pour se faire engueuler – Boris Vian – 1954
Une chanson de Vian, encore, une chanson de Vian... Je ne me plaindrai pas... C'est toujours un régal, un régal et un plaisir.
En effet, Lucien l'âne mon ami, les chansons de Boris Vian, c'est du nanan, comme disait Rossini. On y reviendra un jour, à Rossini... Pour l'instant, on parle de Vian et de la chanson « On n'est pas là pour se faire engueuler »... Une chanson pacifique et pacifiste que ça... Mais qui a l'immense mérite de faire rire... et de dénoncer une manie persécutrice des pouvoirs publics : la répression... Habituellement, selon une habitude digne de la plus belle découverte d'Orwell, le pouvoir appelle la répression : le « maintien de l'ordre ».
Mais c'est complètement idiot cette manie de réprimer les gens à coups... (continuer)
Un beau matin de juillet le réveil
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 19/6/2012 - 22:28
Les Seigneurs de Guerre
[2010]
Paroles de Jean-Pierre Mauro
Musique de Marcel Ximenes
Album: D'un siècle à l'autre
Paroles de Jean-Pierre Mauro
Musique de Marcel Ximenes
Album: D'un siècle à l'autre
Suivis par plusieurs milliers d'hommes.
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 19/6/2012 - 16:01
Stop the War
Testo (completo) trascritto dal CD da RAF.
ohhhh….ohh ohhhhh… ohh ohhhhh…
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 19/6/2012 - 15:52
Swallowed Up (in the Belly of the Whale)
[2012]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: Wrecking Ball
Eravamo convinti che la libertà potesse anche solo essere una maglietta sporca e sudata, e la vanga che dissoda la terra potesse tenere lontano il diavolo… Eravamo sicuri di noi stessi, delle nostre capacità e del buono che c’è in ogni uomo, eravamo certi di farcela nonostante tutte le avversità… Avevamo perfino creduto che i giusti a questo mondo avrebbero prevalso, con l’aiuto di Dio…
Ma è stato tutto inutile: siamo stati inghiottiti e siamo scomparsi da questo mondo.
Di noi non sono rimaste che ossa spolpate, ammucchiate nel ventre della bestia.
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: Wrecking Ball
Eravamo convinti che la libertà potesse anche solo essere una maglietta sporca e sudata, e la vanga che dissoda la terra potesse tenere lontano il diavolo… Eravamo sicuri di noi stessi, delle nostre capacità e del buono che c’è in ogni uomo, eravamo certi di farcela nonostante tutte le avversità… Avevamo perfino creduto che i giusti a questo mondo avrebbero prevalso, con l’aiuto di Dio…
Ma è stato tutto inutile: siamo stati inghiottiti e siamo scomparsi da questo mondo.
Di noi non sono rimaste che ossa spolpate, ammucchiate nel ventre della bestia.
I fell asleep on a dark and starlit sea
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 19/6/2012 - 13:51
Ascia di guerra
[2007]
Album: I.R.A. - Il Ritorno di Achille
Album: I.R.A. - Il Ritorno di Achille
STROFA: SKUBA
(continuer)
(continuer)
19/6/2012 - 11:45
Shackled and Drawn
[2012]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: Wrecking Ball
“Il giocatore d’azzardo tira i dadi, il lavoratore paga il conto. Lassù, sulla collina del banchiere [il guadagno] è ancora grosso e facile, lassù il gioco si sta facendo duro. Quaggiù, qui in basso, ci trasciniamo in catene…”
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: Wrecking Ball
“Il giocatore d’azzardo tira i dadi, il lavoratore paga il conto. Lassù, sulla collina del banchiere [il guadagno] è ancora grosso e facile, lassù il gioco si sta facendo duro. Quaggiù, qui in basso, ci trasciniamo in catene…”
Gray morning light spits through the shade
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 19/6/2012 - 10:37
Héros de guerre
[2010]
Paroles de Christian Jacques
Musique de Achigan
Album: Au Fond Des Toilettes Du Monde
« L'étoffe des héros est un tissu de mensonges » (Jacques Prévert, Choses et autres)
Paroles de Christian Jacques
Musique de Achigan
Album: Au Fond Des Toilettes Du Monde
« L'étoffe des héros est un tissu de mensonges » (Jacques Prévert, Choses et autres)
La soif d'informations est pire que la vraie soif
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 19/6/2012 - 08:40
Parcours:
Héros
Georges Brassens: Le bricoleur
[1952]
Testo e musica: Georges Brassens
Paroles et musique: Georges Brassens
Interprete/Interprète: Patachou
Chanson française – LE BRICOLEUR – Georges BRASSENS – 1952
Interprète : PATACHOU
On avait l’autre jour parlé d'un « BRICOLEUR » d'importation, un « Jack of All Trades », sorti tout droit du monde de Bruce Springsteen. À cette occasion, j'avais promis d'insérer dans les CCG, une chanson de Georges Brassens, intitulée elle aussi « Le Bricoleur ». La parenté de titre vient en effet de cette chanson de Brassens... Mais à l'examen, on verra que ces bricoleurs s'ils ont le point commun de vouloir tout faire par eux-mêmes et d'avoir une compagne qu'ils s'efforcent de satisfaire, même s'ils ont une certaine conception voisine du « do it yourself », ils ne vivent pas dans les mêmes mondes. D'abord, il y a plus d'un demi-siècle et un océan d'écart entre eux. Sans compter une langue... (continuer)
Testo e musica: Georges Brassens
Paroles et musique: Georges Brassens
Interprete/Interprète: Patachou
Chanson française – LE BRICOLEUR – Georges BRASSENS – 1952
Interprète : PATACHOU
On avait l’autre jour parlé d'un « BRICOLEUR » d'importation, un « Jack of All Trades », sorti tout droit du monde de Bruce Springsteen. À cette occasion, j'avais promis d'insérer dans les CCG, une chanson de Georges Brassens, intitulée elle aussi « Le Bricoleur ». La parenté de titre vient en effet de cette chanson de Brassens... Mais à l'examen, on verra que ces bricoleurs s'ils ont le point commun de vouloir tout faire par eux-mêmes et d'avoir une compagne qu'ils s'efforcent de satisfaire, même s'ils ont une certaine conception voisine du « do it yourself », ils ne vivent pas dans les mêmes mondes. D'abord, il y a plus d'un demi-siècle et un océan d'écart entre eux. Sans compter une langue... (continuer)
Pendant les rares moments de pause,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/6/2012 - 20:54
Η δοκιμή [The Rehearsal]
I dokimí [The Rehearsal]
[1974]
Μια ταινία-ντοκυμαντέρ του Ζυλ Ντασέν
Σελίδα του IMDb
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης, Γιάννης Μαρκόπουλος
A documentary film by Jules Dassin
IMDb page
Music: Mikis Theodorakis, Yannis Markopoulos
Un film-documentario di Jules Dassin
Scheda IMDb
Musica di Mikis Theodorakis e Yannis Markopoulos
"Ho trovato questo film sui fatti del politecnico e penso che forse vi interessa.
Musica di Theodorakis.
Melina Mercuri, Lawrence Olivier e altri nel video.
In realtà il film non fu mai diffuso perchè la giunta fortunatamente cadde.
Complimenti per il mega archivio di canzoni greche.
Un abbraccio al mitico Venturi." [Elettra]
Una pagina...del tutto a se stante, quella inviataci da Elettra. Un film intero, e la sua musica, e le sue canzoni. Scritte da Theodorakis e Markopoulos, e interpretate da Theodorakis stesso (che compare nel cast del film, assieme... (continuer)
[1974]
Μια ταινία-ντοκυμαντέρ του Ζυλ Ντασέν
Σελίδα του IMDb
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης, Γιάννης Μαρκόπουλος
A documentary film by Jules Dassin
IMDb page
Music: Mikis Theodorakis, Yannis Markopoulos
Un film-documentario di Jules Dassin
Scheda IMDb
Musica di Mikis Theodorakis e Yannis Markopoulos
"Ho trovato questo film sui fatti del politecnico e penso che forse vi interessa.
Musica di Theodorakis.
Melina Mercuri, Lawrence Olivier e altri nel video.
In realtà il film non fu mai diffuso perchè la giunta fortunatamente cadde.
Complimenti per il mega archivio di canzoni greche.
Un abbraccio al mitico Venturi." [Elettra]
Una pagina...del tutto a se stante, quella inviataci da Elettra. Un film intero, e la sua musica, e le sue canzoni. Scritte da Theodorakis e Markopoulos, e interpretate da Theodorakis stesso (che compare nel cast del film, assieme... (continuer)
(continuer)
envoyé par elettra 18/6/2012 - 18:21
Servi
[2011]
Testo e musica di Marco Rovelli
Paroles et musique de Marco Rovelli
Lyrics and music by Marco Rovelli
Sul finale recitata parte della poesia "Alì dagli Occhi Azzurri" di Pier Paolo Pasolini (da Il libro delle croci, 1964)
Una canzone e un libro, intimamente legati. Non può essere altrimenti per Marco Rovelli, che passa con la massima indifferenza dalla creazione di canzoni stupende alla scrittura di durissimi e coinvolgenti libri-inchiesta sulle condizioni del lavoro e dei migranti. Così, questa canzone può essere letta e ascoltata, a piacere, come un'introduzione a "Servi" (il suo libro sul lavoro clandestino in Italia, pubblicato da Feltrinelli), oppure come un suo complemento riassuntivo e propositivo; oppure, perché no, è il libro che può essere letto come integrazione alla canzone, come sviluppo delle storie di lavoro assassino e di sfruttamento accennate (o sintetizzate)... (continuer)
Testo e musica di Marco Rovelli
Paroles et musique de Marco Rovelli
Lyrics and music by Marco Rovelli
Sul finale recitata parte della poesia "Alì dagli Occhi Azzurri" di Pier Paolo Pasolini (da Il libro delle croci, 1964)
Una canzone e un libro, intimamente legati. Non può essere altrimenti per Marco Rovelli, che passa con la massima indifferenza dalla creazione di canzoni stupende alla scrittura di durissimi e coinvolgenti libri-inchiesta sulle condizioni del lavoro e dei migranti. Così, questa canzone può essere letta e ascoltata, a piacere, come un'introduzione a "Servi" (il suo libro sul lavoro clandestino in Italia, pubblicato da Feltrinelli), oppure come un suo complemento riassuntivo e propositivo; oppure, perché no, è il libro che può essere letto come integrazione alla canzone, come sviluppo delle storie di lavoro assassino e di sfruttamento accennate (o sintetizzate)... (continuer)
Servi che servono a servire
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 18/6/2012 - 18:03
This World Is Wrong
No No No...this world is wrong and I know now
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 18/6/2012 - 15:53
2 + 2 = 5 (the Lukewarm)
[2003]
Album “Hail to the Thief (The Gloaming)”
Pare che l’espressione “due più due uguale cinque” sia stata usata per la prima volta nel 1852 da Victor Hugo nel pamphlet “Napoléon le Petit”, commentando l’abilità di Napoleone III, appena autoproclamatosi imperatore, di ingannare e tradire il popolo francese e di uccidere la Seconda Rebubblica.
Ma sicuramente il “principio di irrealtà” cardine di ogni regime totalitario ha ricevuto la sua più chiara definizione da George Orwell, e già prima del suo celeberrimo “Nineteen Eighty-Four”. In “Looking Back on the Spanish War” (1943), riflettendo sulla teoria nazista che nega l’esistenza della verità in quanto tale ammettendo soltanto la verità assoluta dettata dal leader, Orwell scriveva: “If he says that two and two are five - well, two and two are five. This prospect frightens me much more than bombs.”
Il “two plus two equals... (continuer)
Album “Hail to the Thief (The Gloaming)”
Pare che l’espressione “due più due uguale cinque” sia stata usata per la prima volta nel 1852 da Victor Hugo nel pamphlet “Napoléon le Petit”, commentando l’abilità di Napoleone III, appena autoproclamatosi imperatore, di ingannare e tradire il popolo francese e di uccidere la Seconda Rebubblica.
Ma sicuramente il “principio di irrealtà” cardine di ogni regime totalitario ha ricevuto la sua più chiara definizione da George Orwell, e già prima del suo celeberrimo “Nineteen Eighty-Four”. In “Looking Back on the Spanish War” (1943), riflettendo sulla teoria nazista che nega l’esistenza della verità in quanto tale ammettendo soltanto la verità assoluta dettata dal leader, Orwell scriveva: “If he says that two and two are five - well, two and two are five. This prospect frightens me much more than bombs.”
Il “two plus two equals... (continuer)
Are you such a dreamer
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 18/6/2012 - 14:48
Le Pied d'Ivan
Grèce- Allemagne, le match au sommet... de l'Euro(pe)
Ce sera la grande finale... Et voici pour tous, mais tout spécialement pour Riccardo Venturi - inlassable supporter de la Grèce, le match en avant-première
Cordial
Lucien Lane
Ce sera la grande finale... Et voici pour tous, mais tout spécialement pour Riccardo Venturi - inlassable supporter de la Grèce, le match en avant-première
Cordial
Lucien Lane
Lucien Lane 18/6/2012 - 11:48
Hiroshima and Nagasaki
[2011]
Lyrics by Carol Ichinose
Lyrics by Carol Ichinose
Was it not enough
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 18/6/2012 - 08:21
Blues pour Jean Martin
Blues pour Jean Martin
Chanson française – Blues pour Jean Martin - Boris Vian - 1955
Paroles : Boris Vian – Musique : Boris Vian – Alain Goraguer
Interpretata da Béatrice Moulin con Yves Robert nel disco "Pas avec le dos de la Q.I.R." (?) del 1964.
Pas de chance pour ce pauvre Jean Martin, une sorte de cousin du Fanullone italien, ou un employé modèle 1950. Très formaté, en quelque sorte. Un comptable digne de celui-ci qui cherche un autre emploi – tant il s'emmerde dans la vie. Ils sont des millions dans ce monde idiot à faire des métiers aussi passionnants. Tu peux me croire Lucien l’âne mon ami, la vie n'est pas toujours drôle pour ceux qui doivent « gagner leur vie ».
Je te crois sur parole, mon ami Marco Valdo M.I., car pour nous les ânes, c'est pareil. Ceux qui doivent travailler à la noria, par exemple, ils s'emmerdent.
Donc, notre Jean Martin, un nom des plus communs...
Je... (continuer)
Chanson française – Blues pour Jean Martin - Boris Vian - 1955
Paroles : Boris Vian – Musique : Boris Vian – Alain Goraguer
Interpretata da Béatrice Moulin con Yves Robert nel disco "Pas avec le dos de la Q.I.R." (?) del 1964.
Pas de chance pour ce pauvre Jean Martin, une sorte de cousin du Fanullone italien, ou un employé modèle 1950. Très formaté, en quelque sorte. Un comptable digne de celui-ci qui cherche un autre emploi – tant il s'emmerde dans la vie. Ils sont des millions dans ce monde idiot à faire des métiers aussi passionnants. Tu peux me croire Lucien l’âne mon ami, la vie n'est pas toujours drôle pour ceux qui doivent « gagner leur vie ».
Je te crois sur parole, mon ami Marco Valdo M.I., car pour nous les ânes, c'est pareil. Ceux qui doivent travailler à la noria, par exemple, ils s'emmerdent.
Donc, notre Jean Martin, un nom des plus communs...
Je... (continuer)
Ce soir
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 17/6/2012 - 23:13
Parcours:
Mort au Travail
Paul Reutershan (The Agent Orange Song)
La guerra e sui effetti a distanza! (Luigi)
AGENT ORANGE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luigi 17/6/2012 - 20:53
Freedom Fighters
[2012]
Lyrics by Carol Ichinose
Lyrics by Carol Ichinose
The mosque
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 17/6/2012 - 20:44
Tiempos de guerra
[2011]
álbum: "Tiempos de Guerra" (Demo)
álbum: "Tiempos de Guerra" (Demo)
¡Caen
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 17/6/2012 - 16:54
Missile Blues
[1974]
Lyrics & Music by Gordon Scoville
"I wrote this song in the 70's after watching an announcement of stockpiling more missiles. Although the attention has been drawn away from the issue towards other issues as global warming, global economy, etc...There still remains an arsenal that could destroy LIFE as we know it, many times over." (Gordy)
Lyrics & Music by Gordon Scoville
"I wrote this song in the 70's after watching an announcement of stockpiling more missiles. Although the attention has been drawn away from the issue towards other issues as global warming, global economy, etc...There still remains an arsenal that could destroy LIFE as we know it, many times over." (Gordy)
Honey babe, when you read this note
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 17/6/2012 - 11:36
Fallujah
Album : Cynical and Bitter in the U.S. of A
Soldiers that came from combat in the Iraq War are still fighting it in their minds everyday. Many have been neglected by the same government that they fought for.
Soldiers that came from combat in the Iraq War are still fighting it in their minds everyday. Many have been neglected by the same government that they fought for.
Verse 1
(continuer)
(continuer)
envoyé par Terry Sutton 17/6/2012 - 03:26
99 Luftballons
Ciao ascolto il successo di NENA da moltissimi anni forse 15 ed ogni volta lo trovo fantastico potente grintoso quanto basta e soprattutto musicale sebbene in lingua tedesca dalla pronuncia non proprio dolce e che adoro.Pensate lo diffondo in macchina ancora con le musicassetta a nastro che ho chiamato "LE REGINE DELLA MUSICA" credo di potervi annoverare con pieno diritto anche NENA ed il suo capolavoro grazie a tutti ed arrivederci
SANGUINETI DARIO 17/6/2012 - 02:52
Yellow Submarine
L'adattamento francese di Maurice Chevalier dove il sottomarino diventa, per ragioni di metrica, verde...
LE SOUS-MARIN VERT
(continuer)
(continuer)
17/6/2012 - 00:11
La bambina che sapeva volare
Chanson italienne - La bambina che sapeva volare – Paolo Capodacqua – 2001
Vois-tu, Lucien l'âne, dans la chanson de Capodacqua, il est question d'une fillette, d'une petite fille... Enfin, quelque chose comme ça... Et, tout naturellement, m'est venue la traduction « l'enfant »... et je me suis demandé pourquoi... Comme tu le penses sans doute mes « traductions » n'en sont pas vraiment – d’ailleurs, j'indique toujours « version française », pour la raison que je me laisse guider par un guide mystérieux qui a ses exigences particulières, ses lubies en quelque sorte. .. À quoi sont-elles liées ? Je ne sais trop. Parfois, je crois que c'est à la sonorité, parfois à la forme du mot écrit, parfois à une réminiscence, parfois au sens strict tel qu'il apparaît dans le dictionnaire. Comme c'est de la chanson, tout cela me paraît légitime... Car il y a au moins une chose que je sais, c'est comment... (continuer)
Vois-tu, Lucien l'âne, dans la chanson de Capodacqua, il est question d'une fillette, d'une petite fille... Enfin, quelque chose comme ça... Et, tout naturellement, m'est venue la traduction « l'enfant »... et je me suis demandé pourquoi... Comme tu le penses sans doute mes « traductions » n'en sont pas vraiment – d’ailleurs, j'indique toujours « version française », pour la raison que je me laisse guider par un guide mystérieux qui a ses exigences particulières, ses lubies en quelque sorte. .. À quoi sont-elles liées ? Je ne sais trop. Parfois, je crois que c'est à la sonorité, parfois à la forme du mot écrit, parfois à une réminiscence, parfois au sens strict tel qu'il apparaît dans le dictionnaire. Comme c'est de la chanson, tout cela me paraît légitime... Car il y a au moins une chose que je sais, c'est comment... (continuer)
L'ENFANT QUI SAVAIT VOLER
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 16/6/2012 - 18:50
La révolte
Comme - pour des raisons incompréhensibles, la vidéo de Binamé est noire comme le trou du volcan... Voici une excellente version - celle des Quatre Barbus interprètes d'Adèle Adèle et du Petit Lauriston Le petit Lauriston (Berceuse pataphysique à récapitulation)... et par la même occasion, un petit film...
Cordial
Lucien Lane
Cordial
Lucien Lane
Lucien Lane 16/6/2012 - 09:40
God Bless Robert E. Lee
(Bobby Borchers, Mack Vickery)
dall'album Johnny 99 (1983)
God Bless Robert E. Lee" praises the Confederacy's most famous general for managing to prevent unnecessary loss of human life in the war-torn South by surrendering to the Union at Appomattox Court House.
Wikipedia
dall'album Johnny 99 (1983)
God Bless Robert E. Lee" praises the Confederacy's most famous general for managing to prevent unnecessary loss of human life in the war-torn South by surrendering to the Union at Appomattox Court House.
Wikipedia
When Robert E. Lee surrended the Confederacy
(continuer)
(continuer)
16/6/2012 - 00:18
O Superman
pay as you go , non lo tradurrei con pagare per il viaggio, ma pagare all'uscita, che ha un altro senso in questo contesto, considerato di quale uscita si parla...
clod 15/6/2012 - 16:58
Δελτίο καιρού
Che ne diresti, Riccardo, se traducessi: "tamburo al fianco" ? Se "pliktron" è un qualsiasi arnese che, battuto, produce un suono o un rumore, allora sono ammissibili (e lo sono) anche i Πλήκτρα τύμπανου, cioè le bacchette per battere un tamburo. Per rendere più evidente di cosa si parli, eliminerei la sineddoche e direi tout-court "tamburo", cogliendo due piccioni con una fava, cioè il campo militare e quello musicale...Se ti convince, saresti così gentile da fare la debita correzione?
Però il significato può estendersi anche al batacchio della campana, sicché, se questo sta sul fianco, cioè tocca un lato della stessa, vuol dire che, non più a perpendicolo, sta suonando...E allora, essendo plektra un plurale, sarebbe un bel concerto di campane, a festeggiare la guerra...campane a festa, campane doppie!
Però il significato può estendersi anche al batacchio della campana, sicché, se questo sta sul fianco, cioè tocca un lato della stessa, vuol dire che, non più a perpendicolo, sta suonando...E allora, essendo plektra un plurale, sarebbe un bel concerto di campane, a festeggiare la guerra...campane a festa, campane doppie!
Gian Piero Testa 15/6/2012 - 14:54
Davide contro Golia
Mattia De Antoni
concorso musicale regionale "Musica nel sangue" organizzato da avis. Canzone originale a tema solidarietà. Musica e testo scritti da Mattia de Antoni, arrangiamento in collaborazione con Luca Panucci e maestro Valandro.
Guerra e violenza, il mondo è bello senza
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 15/6/2012 - 13:39
Io non dimentico
Attimi di vuoto, silenzi e indifferenza
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 15/6/2012 - 13:26
Parcours:
La Mafia et les mafias
Guerra infinita
Brevi guerre lampo che durano millenni
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 15/6/2012 - 13:20
Con gli occhi al cielo
Sono figlio di lacrime e di cemento
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 15/6/2012 - 13:08
Il nitore di Danka
Danka è un soffio imbrigliato,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 15/6/2012 - 12:17
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Eseguita da Jordan con His Tympany Five.
In testa alle classifiche discografiche americane nel gennaio del 1944.
Un brano che, pur ironicamente, affronta il tema della guerra vissuta sull’ “home front”, dove si viveva – quando andava bene - il razionamento dei generi alimentari ma spesso anche la vera fame.