La petite juive
Comme le censeur masqué a encore frappé et qu'il a fait disparaître la vidéo où l'on entendait notre ami Maurice Fanon qui chantait La Petite Juive... J'en ai retrouvé la trace à l'adresse que voici.
Quant aux censeurs... qu'on -suivant en cela le précieux conseil de William Shakespeare - les pende ! Hang them !
par la peau des joues...
Ainsi Parlait Lucien Lane
Quant aux censeurs... qu'on -suivant en cela le précieux conseil de William Shakespeare - les pende ! Hang them !
par la peau des joues...
Ainsi Parlait Lucien Lane
Lucien Lane 2012/5/30 - 21:28
Monte Calvario (Mount Calvary), by Ascanio Celestini. A still unreleased song, published for the first time by our website. On Mount Calvary, now, workers are crucified under strict corporate regulations and under the rules of market competition and of the profit-based capitalist society, without any "rising from the dead". A true masterpiece co-performed by Alessio Lega.
Riccardo Venturi 2012/5/30 - 14:24
Scandalize My Name
[Primi del 900]
Uno spiritual di autore anonimo proveniente probabilmente dalle piantagioni della Louisiana.
Incisa da Robeson per la prima volta nel 1927.
Il grande cantante baritono-basso, attore, avvocato, attivista per i diritti civili, nero e comunista la ripropose più volte, soprattutto negli anni della fobia anticomunista, della “caccia alle streghe”, delle “blacklists”, del maccartismo.
La sua voce profonda ed appassionata che intonava “Scandalize My Name” risuonò anche nei primi anni 50 nel corso dei famosi “Peace Arch Concerts”, i concerti che Robeson tenne nella località al confine con il Canada quando le autorità americane gli sequestrarono il passaporto per impedire a quel “negro comunista” di andare all’estero. In quel luogo dotato di un’acustica naturale straordinaria Robeson semplicemente saliva sul cassone di un camion e con la sua possente voce cantava per... (Continues)
Uno spiritual di autore anonimo proveniente probabilmente dalle piantagioni della Louisiana.
Incisa da Robeson per la prima volta nel 1927.
Il grande cantante baritono-basso, attore, avvocato, attivista per i diritti civili, nero e comunista la ripropose più volte, soprattutto negli anni della fobia anticomunista, della “caccia alle streghe”, delle “blacklists”, del maccartismo.
La sua voce profonda ed appassionata che intonava “Scandalize My Name” risuonò anche nei primi anni 50 nel corso dei famosi “Peace Arch Concerts”, i concerti che Robeson tenne nella località al confine con il Canada quando le autorità americane gli sequestrarono il passaporto per impedire a quel “negro comunista” di andare all’estero. In quel luogo dotato di un’acustica naturale straordinaria Robeson semplicemente saliva sul cassone di un camion e con la sua possente voce cantava per... (Continues)
I met my brother the other day
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/30 - 14:02
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
A beneficio de los huérfanos
A beneficio de los huérfanos,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gustavo Sierra Fernández 2012/5/30 - 12:18
Danza de los orangutanes
Siempre es un honor y un placer aparecer enlazado aquí...
Veo que habéis tomado la versión censurada; Antonio Piera, miembro del grupo y amigo mío, "me hizo" corregirla con la línea que realmente iban a cantar: Allí donde dice "cacharros de hojalata", iban a cantar "de medallas de hojalata".
Y acabo con una anécdota acerca del nombre del grupo: "Desde Santurce a Bilbao" es la primera estrofa de una muy conocida canción popular norteña, de Cantabria, si no me equivoco; pero, de acuerdo con Moncho Alpuente, el "Blues Band" propio de las bandas de rock estadounidenses de los 60 y 70 fue una idea propiciada por el dibujante "Forges": según Alpuente, él leyó en una revista ("Informaciones", creo que era) una viñeta suya en la que aparecían dos monigotes del célebre "Forges": uno decía "Desde Santurce a Bilbao...", y el otro remataba con un "Blues Band". Por desgracia, nunca he conseguido encontrar esa viñeta.
Veo que habéis tomado la versión censurada; Antonio Piera, miembro del grupo y amigo mío, "me hizo" corregirla con la línea que realmente iban a cantar: Allí donde dice "cacharros de hojalata", iban a cantar "de medallas de hojalata".
Y acabo con una anécdota acerca del nombre del grupo: "Desde Santurce a Bilbao" es la primera estrofa de una muy conocida canción popular norteña, de Cantabria, si no me equivoco; pero, de acuerdo con Moncho Alpuente, el "Blues Band" propio de las bandas de rock estadounidenses de los 60 y 70 fue una idea propiciada por el dibujante "Forges": según Alpuente, él leyó en una revista ("Informaciones", creo que era) una viñeta suya en la que aparecían dos monigotes del célebre "Forges": uno decía "Desde Santurce a Bilbao...", y el otro remataba con un "Blues Band". Por desgracia, nunca he conseguido encontrar esa viñeta.
Gustavo Sierra Fernández 2012/5/30 - 11:44
Trema la terra
da "Stagioni" (2005)
Ancora una volta la terra trema in Italia. Dopo l'Abruzzo l'Emilia. E ritorna alla mente questa canzone di Lucilla Galeazzi, che racconta della sua Umbria devastata dal terremoto del 1997. Una durissima canzone contro la guerra alla terra.
"Terra non fare strazio degli innocenti, travolgi chi ti ferisce", chi specula sulla ricostruzione, sulle "New Town", chi la sera del terremoto ride pensando agli appalti, chi invece che a mettere in sicurezza le scuole o le case dello studente pensa a costruire la TAV...
Ancora una volta la terra trema in Italia. Dopo l'Abruzzo l'Emilia. E ritorna alla mente questa canzone di Lucilla Galeazzi, che racconta della sua Umbria devastata dal terremoto del 1997. Una durissima canzone contro la guerra alla terra.
"Terra non fare strazio degli innocenti, travolgi chi ti ferisce", chi specula sulla ricostruzione, sulle "New Town", chi la sera del terremoto ride pensando agli appalti, chi invece che a mettere in sicurezza le scuole o le case dello studente pensa a costruire la TAV...
Trema, la terra trema, trema la terra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2012/5/29 - 22:59
Song Itineraries:
Earthquakes, War on Earth
La Chanson des Chômeurs
« La Carotte et le Bâton »
Ce matin du 29 mai 2012, un quotidien de Bruxelles, par ailleurs capitale de l'Europe, titrait : « La carotte et le bâton pour les chômeurs ».... C'était le titre d'un article relatant la position de la ministre « socialiste » ( ?!!!!) en place. Par courtoisie, on taira son nom.
Pour moi comme pour tous les ânes, dit Lucien l'âne en tremblant de tout son corps, et j'espère comme pour tous les humains, c'est purement et simplement du chantage. Et la réponse est très simple : « Ni la carotte par devant, ni le bâton par derrière ! »
Ah, Lucien l'âne mon ami, je te reconnais bien là. Mais malheureusement, à la grande honte de l'humanité, il y a des gens qui soutiennent pareille ignominie. L'idée derrière tout ça, c'est qu'un chômeur sans indemnité doit trouver du travail... même (et surtout) quand ce travail n'existe pas. Si l'on s'en tient à la seule Wallonie,... (Continues)
Marco Valdo M.I. 2012/5/29 - 16:37
The War Remains the Same
[2011]
Album: Belligerent II
Album: Belligerent II
The corpses are still cold – upon battlefields.
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/5/29 - 15:03
Χτες στην Οδό Αβέρωφ
"SIAMO TUTTI EBREI GRECI"
Un gruppo di intellettuali, politici, attivisti per la difesa dei diritti umani lancia con questo editoriale, pubblicato in contemporanea su varie testate europee, un appello alla mobilitazione contro le spinte razziste, antisemite, xenofobe che stanno emergendo in vari Paesi dell'Unione. A partire dal successo elettorale di Alba dorata in Grecia. Ecco il testo, cui seguirà la pubblicazione online di un appello aperto alle firme del pubblico.
Uno scossone: il 6 maggio il partito neo nazista Alba dorata ha fatto il suo ingresso nel Parlamento greco. Il partito "Alba Dorata"- con il suo emblema ispirato alla svastica, il saluto hitleriano Mein Kampf come riferimento, l'ideologia razzista e anti semita, il negazionismo, la sua violenza nei confronti di immigrati, la sua lotta contro il giornalismo, il suo culto della personalità - è l'erede diretto del... (Continues)
Un gruppo di intellettuali, politici, attivisti per la difesa dei diritti umani lancia con questo editoriale, pubblicato in contemporanea su varie testate europee, un appello alla mobilitazione contro le spinte razziste, antisemite, xenofobe che stanno emergendo in vari Paesi dell'Unione. A partire dal successo elettorale di Alba dorata in Grecia. Ecco il testo, cui seguirà la pubblicazione online di un appello aperto alle firme del pubblico.
Uno scossone: il 6 maggio il partito neo nazista Alba dorata ha fatto il suo ingresso nel Parlamento greco. Il partito "Alba Dorata"- con il suo emblema ispirato alla svastica, il saluto hitleriano Mein Kampf come riferimento, l'ideologia razzista e anti semita, il negazionismo, la sua violenza nei confronti di immigrati, la sua lotta contro il giornalismo, il suo culto della personalità - è l'erede diretto del... (Continues)
Bartleby 2012/5/29 - 10:01
Voci di piazza
[2003]
Album “Ero un autarchico”
Questo breve brano non è altro che la riproposizione su di una base musicale di un parte del discorso che il sindacalista della CISL Franco Castrezzati stava pronunciando in Piazza della Loggia quel 28 maggio 1974…
Tra la gente, dietro il cordone del servizio d’ordine, qualcuno ha intravisto tal Maurizio Tramonte, un agente dei servizi infiltrato nell’organizzazione neofascista Ordine Nuovo.
Con tutta probabilità i carnefici erano lì, un attimo dopo l’esplosione, a verificare gli effetti del loro crimine, e 38 anni dopo non c’è nessun colpevole e le parti civili sono state addirittura condannate a rimborsare le spese processuali…
Album “Ero un autarchico”
Questo breve brano non è altro che la riproposizione su di una base musicale di un parte del discorso che il sindacalista della CISL Franco Castrezzati stava pronunciando in Piazza della Loggia quel 28 maggio 1974…
Tra la gente, dietro il cordone del servizio d’ordine, qualcuno ha intravisto tal Maurizio Tramonte, un agente dei servizi infiltrato nell’organizzazione neofascista Ordine Nuovo.
Con tutta probabilità i carnefici erano lì, un attimo dopo l’esplosione, a verificare gli effetti del loro crimine, e 38 anni dopo non c’è nessun colpevole e le parti civili sono state addirittura condannate a rimborsare le spese processuali…
“… casato, in una villa principesca… Oggi ha la possibilità di mostrarsi, sui teleschermi, come capo di un partito, che è difficile collocare nell’arco antifascista e perciò costituzionale…
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/29 - 08:55
Running Away
[2009]
Lyrics & Music by Igor Dovgoteles
Album: Only The Beginning
Lyrics & Music by Igor Dovgoteles
Album: Only The Beginning
How long will it last? -How many bombs -will explode?
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/5/29 - 08:31
The square, the loggia, the crane.
Brescia, Italy, 28 May of any year, in a non-existing place where nothing happened.
Brescia, Italy, 28 May of any year, in a non-existing place where nothing happened.
Riccardo Venturi 2012/5/28 - 22:10
Don Chisciotte
Pour Don Quichotte des CCG et Riccardo Venturi...
Le début de la traduction de Don Quichotte de la Mancha en spanglish... transladado al Spanglish por Ilán Stavans.
Avec les compliments de Lucien Lane
Don Quixote de La Mancha
Miguel de Cervantes
First Parte, Chapter Uno
Transladado al Spanglish por Ilán Stavans
In un placete de La Mancha of which nombre no quiero remembrearme, vivía, not so long ago, uno de esos gentlemen who always tienen una lanza in the rack, una buckler antigua, a skinny caballo y un grayhound para el chase. A cazuela with más beef than mutón, carne choppeada para la dinner, un omelet pa’ los Sábados, lentil pa’ los Viernes, y algún pigeon como delicacy especial pa’ los Domingos, consumían tres cuarers de su income. El resto lo employaba en una coat de broadcloth y en soketes de velvetín pa’ los holidays, with sus slippers pa’ combinar, while los otros días de... (Continues)
Le début de la traduction de Don Quichotte de la Mancha en spanglish... transladado al Spanglish por Ilán Stavans.
Avec les compliments de Lucien Lane
Don Quixote de La Mancha
Miguel de Cervantes
First Parte, Chapter Uno
Transladado al Spanglish por Ilán Stavans
In un placete de La Mancha of which nombre no quiero remembrearme, vivía, not so long ago, uno de esos gentlemen who always tienen una lanza in the rack, una buckler antigua, a skinny caballo y un grayhound para el chase. A cazuela with más beef than mutón, carne choppeada para la dinner, un omelet pa’ los Sábados, lentil pa’ los Viernes, y algún pigeon como delicacy especial pa’ los Domingos, consumían tres cuarers de su income. El resto lo employaba en una coat de broadcloth y en soketes de velvetín pa’ los holidays, with sus slippers pa’ combinar, while los otros días de... (Continues)
Lucien Lane 2012/5/28 - 21:43
Stalag 339
Chanson italienne – Stalag 339 – Annalisa Pompeo – 2012
La rizeraie de San Sabba fut construite à Trieste en 1913. C'était, initialement, un complexe de bâtiments utilisé pour la transformation du riz.
Plus tard, les nazis séquestrèrent l'usine en la transformant en camp de prisonniers provisoire pour les Italiens militaires capturés après le 8 septembre 1943. C'est alors que la risiera prit le nom de "Stalag" 339.
À la fin de l'octobre de 43, elle devint un véritable "Polizeihaftlager", champ de détention de police où les prisonniers étaient triés avant leur expédition en Allemagne et en Pologne. Peu après, il fut utilisé pour la détention et l'élimination des partisans, des détenus politiques et des Juifs.
******
C'est peut-être l'endroit (San Sabba) et le moment de rappeler que le grand poète italien Umberto Saba était lui aussi de Trieste, où il tenait une librairie, la Libreria... (Continues)
La rizeraie de San Sabba fut construite à Trieste en 1913. C'était, initialement, un complexe de bâtiments utilisé pour la transformation du riz.
Plus tard, les nazis séquestrèrent l'usine en la transformant en camp de prisonniers provisoire pour les Italiens militaires capturés après le 8 septembre 1943. C'est alors que la risiera prit le nom de "Stalag" 339.
À la fin de l'octobre de 43, elle devint un véritable "Polizeihaftlager", champ de détention de police où les prisonniers étaient triés avant leur expédition en Allemagne et en Pologne. Peu après, il fut utilisé pour la détention et l'élimination des partisans, des détenus politiques et des Juifs.
******
C'est peut-être l'endroit (San Sabba) et le moment de rappeler que le grand poète italien Umberto Saba était lui aussi de Trieste, où il tenait une librairie, la Libreria... (Continues)
STALAG 339 (La rizeraie de San Sabba)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/5/28 - 21:30
La ballata dell'immaginario R.M., P.B. e altri
[1980]
Scritta da Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Dall’album “Pressione bassa”
Scritta da Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Dall’album “Pressione bassa”
Questa è un'ipotesi di storia strana
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/28 - 15:02
La piazza, la loggia, la gru. Brescia, maggio 1974-novembre 2010
Oggi, 28 maggio - Piazza della Loggia - mettiamo, prego, in evidenza questa bellisima canzone.
Gian Piero Testa 2012/5/28 - 10:53
Prison Song
Canzone del carcere (o dell'incarcerazione; "prison" può significare entrambe le cose.)
CANZONE DEL CARCERE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Enrico 2012/5/28 - 09:51
Canta che ti passa la paura
[1967]
Testo di Herbert Pagani e musica di Tony De Vita (1932-1998), pianista, compositore e direttore d'orchestra, celebre per le sue conduzioni musicali di programmi RAI e Mediaset dagli anni 60 fino agli 80.
Interpretata anche da Giorgio Gaber
Album “L’asse di equilibrio” del 1968
Testo di Herbert Pagani e musica di Tony De Vita (1932-1998), pianista, compositore e direttore d'orchestra, celebre per le sue conduzioni musicali di programmi RAI e Mediaset dagli anni 60 fino agli 80.
Interpretata anche da Giorgio Gaber
Album “L’asse di equilibrio” del 1968
Senza una lira mi sono messo in viaggio
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/28 - 08:45
Ragiona amico mio
[1970]
Dall’album “Sexus e politica”
Parole di Anton Virgilio Savona, ispirate dalla lettura de “I colloqui con sé stesso” scritti dall’imperatore e filosofo stoico romano (Cesare) Marco Aurelio (Antonino Augusto).
Musica di Anton Virgilio Savona
Dall’album “Sexus e politica”
Parole di Anton Virgilio Savona, ispirate dalla lettura de “I colloqui con sé stesso” scritti dall’imperatore e filosofo stoico romano (Cesare) Marco Aurelio (Antonino Augusto).
Musica di Anton Virgilio Savona
Ragiona amico mio, potrà sembrarti strano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/28 - 08:23
Coltello puntato alla gola
Chanson italienne – Coltello puntato alla gola – Annalisa Pompeo – 2010
L'histoire d'un viol.
L'histoire d'un viol.
COUTEAU SUR LA GORGE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/5/27 - 21:58
No War for This Century
[2009]
Lyrics & Music by Igor Dovgoteles
Album: Only the Beginning
Lyrics & Music by Igor Dovgoteles
Album: Only the Beginning
On this cold summer night
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/5/27 - 20:35
Military Madness
N.B.: almeno dal “Freedom of speech tour” di CSN&Y il brano finisce ripetendo “No more war!”, ossia “Non più guerra! Basta guerra!”
PAZZIA MILITARE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Enrico 2012/5/27 - 20:14
Restiamo umani
[Strofa 1: Fedez]
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/5/27 - 20:00
Song Itineraries:
Vittorio Arrigoni
Τη σπάθα σήκωσε και πάλι
My apologies for writing in English, but although i understand Italian i feel nowhere near comfortable to write in that language.
I felt it worth's clarifying a point or two about the song, nowhere in the lyrics it's glorifying the Greek army, it's a call to the simple people to resist foreign powers that repeatedly have tried and often succeeded in controlling a small country like Greece, where it calls for the people to take the heads of the foreigners it doesn't as many fascist would like to claim call for an attack against but for a defense from a foreign intervention by the Great Powers.
I felt it worth's clarifying a point or two about the song, nowhere in the lyrics it's glorifying the Greek army, it's a call to the simple people to resist foreign powers that repeatedly have tried and often succeeded in controlling a small country like Greece, where it calls for the people to take the heads of the foreigners it doesn't as many fascist would like to claim call for an attack against but for a defense from a foreign intervention by the Great Powers.
Andrei 2012/5/27 - 11:08
Marta Helmuth
(1971)
Hai messo al rogo Marta Helmuth
(Continues)
(Continues)
2012/5/26 - 23:10
Song Itineraries:
Witches
An Eye for an Eye
[2004]
Lyrics & Music by Ed Newbegin
"This song is about the time of the invasion of Iraq. I got tired of hearing the same old justifications for going to war and the obvious lies that were told to whip up the populace. It sounded all too familiar, and still does.
The secrecy, hubris, and disrespect for the American people are so like the Nixon regime.
I suffered like so many of my fellow countrymen on September 11, but what I took away from that was the feeling of "Enough of the old way. Time for a change". Our President and his inner circle have learned nothing and are more than happy to send our children into another senseless conflict that only promotes violence as a means toward peace. Hey, it worked before, right?"
Lyrics & Music by Ed Newbegin
"This song is about the time of the invasion of Iraq. I got tired of hearing the same old justifications for going to war and the obvious lies that were told to whip up the populace. It sounded all too familiar, and still does.
The secrecy, hubris, and disrespect for the American people are so like the Nixon regime.
I suffered like so many of my fellow countrymen on September 11, but what I took away from that was the feeling of "Enough of the old way. Time for a change". Our President and his inner circle have learned nothing and are more than happy to send our children into another senseless conflict that only promotes violence as a means toward peace. Hey, it worked before, right?"
When I open the paper and I look inside
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/5/26 - 17:21
Fadwa Soliman
[2012]
Lyrics by Johnny Punish
Music: sung to the tune of "Jimmy Jazz" by The Clash
Album: At The Global Cafe
A prominent Syrian actress, Fadwa Soliman or Fadwa Suleiman (Arabic: فدوى سليمان), has been actively backing the eight-month-old uprising against the country's government, which is blamed for a military crackdown on protests that the UN says has left thousands of people dead.
Fadwa Soliman belongs to the country's minority Alawite sect, the same branch of Islam as the country's ruling Assad family. She has been in the flashpoint city of Homs for weeks, urging more people to take part in the revolution while on the run from authorities. Nisreen El-Shamayleh reports from Amman, the capital of neighbouring Jordan, on the actress-turned-activist who has been disowned by her own family for her leading role in the protest movement.
Lyrics by Johnny Punish
Music: sung to the tune of "Jimmy Jazz" by The Clash
Album: At The Global Cafe
A prominent Syrian actress, Fadwa Soliman or Fadwa Suleiman (Arabic: فدوى سليمان), has been actively backing the eight-month-old uprising against the country's government, which is blamed for a military crackdown on protests that the UN says has left thousands of people dead.
Fadwa Soliman belongs to the country's minority Alawite sect, the same branch of Islam as the country's ruling Assad family. She has been in the flashpoint city of Homs for weeks, urging more people to take part in the revolution while on the run from authorities. Nisreen El-Shamayleh reports from Amman, the capital of neighbouring Jordan, on the actress-turned-activist who has been disowned by her own family for her leading role in the protest movement.
Police walked in for Soliman
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/5/26 - 12:18
La conquista
Album: "Gaia" (2003)
Il disco racconta la storia di una latino-americana (Alma Echegaray), giustiziata ad Atlanta nel 2002, che resuscita e racconta al governatore dello Stato della Georgia la storia di una giovane azteca (Azaak) e del suo amore per un marinaio spagnolo (Pedro de Alcázar) nel 1520.
Il disco racconta la storia di una latino-americana (Alma Echegaray), giustiziata ad Atlanta nel 2002, che resuscita e racconta al governatore dello Stato della Georgia la storia di una giovane azteca (Azaak) e del suo amore per un marinaio spagnolo (Pedro de Alcázar) nel 1520.
El gobernador de Georgia Joe Hamilton, al llegar a casa después de la ejecución, recibe un e-mail enviado por la misma Alma en el que le cuenta una historia que se remonta al año 1500. Este tema nos narra el comienzo de la historia que Alma le cuenta a Hamilton, narrando el viaje en navío del ejército de Hernán Cortés y su llegada a las costas de México, y el miedo que sintieron los nativos al ver a esos hombres de tez blanca que venían en montañas flotantes. Aquí se nos introduce a uno de los personajes de esta historia, Pedro de Alcázar, integrante del ejército de Cortés, y que empieza a comprender las atrocidades que se van a cometer contra el pueblo indígena para conquistar su tierra y llevarse su oro y sus riquezas.
Wikipedia
Wikipedia
El viento se despertó
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/5/26 - 09:45
Song Itineraries:
Native American Genocide
Belfast
2004
Belfast
Belfast
Got to have a believin'
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/5/26 - 09:42
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
La ira de Gaia
2010
Gaia III: Atlantia
Gaia III: Atlantia
Soy el Dios de los lamentos
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/5/26 - 09:41
Song Itineraries:
War on Earth
La Rivolta
[2012]
Album : La rivolta
Album : La rivolta
No, non puoi capire quant’è difficile
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2012/5/26 - 09:07
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Eroi
[2012]
Album : La rivolta
Album : La rivolta
Ci sono uomini che si chiamano Eroi!
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2012/5/26 - 09:02
Song Itineraries:
Heroes
Quando ero soldato
E' stato il primo brano di Lucio Dalla che abbia mai sentito (mio cugino aveva comprato il 45 giri che aveva "Tutto il male del Mondo" sul lato B) e che me lo rese subito simpatico. Ero un bambino (facevo prima elementare) e fin da allora provavo a capire cosa borbottasse di altro tra "Complesso di colpa" e "Portatemi via", senza mai riuscirci. Le parole non sono di Dalla.
Potrebbe essere riferita alla sindrome del reduce del Vietnam, visto il periodo...
Qui di seguito il testo che ricordo.
(il testo è stato aggiornato)
Potrebbe essere riferita alla sindrome del reduce del Vietnam, visto il periodo...
Qui di seguito il testo che ricordo.
(il testo è stato aggiornato)
Enrico 2012/5/26 - 01:21
Fratelli
(2013)
Storie in forma di canzone
A Teresa Sarti Strada
Storie in forma di canzone
A Teresa Sarti Strada
Questo è il testo di una canzone che nasce da un ultimo saluto a Teresa Sarti Strada. La canzone “Fratelli”, non ancora pubblicata in un CD, è disponibile per l'ascolto e lo scaricamento libero su myspace Il testo e la musica sono del cantautore anarchico Nicola Pisu, militante di Emergency. I musicisti che hanno collaborato all’esecuzione del brano sono Andrea Cappai, Guglielmo Moro, Jacopo Vannini , Sig. K, Maurice Andiloro e Stella Veloce. Ulteriori informazioni sono disponibile nel myspace dell’autore.
Dal A Rivista anarchica ottobre 2010
Dal A Rivista anarchica ottobre 2010
Ti si innamorano gli occhi
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2012/5/25 - 17:33
Un sogno sul Lungarno
(2013)
Storie in forma di canzone
A Franco Serantini (16.07.1951 – 07.05.1972) quarant’anni dopo
Dal numero di maggio di A Rivista anarchica
Storie in forma di canzone
A Franco Serantini (16.07.1951 – 07.05.1972) quarant’anni dopo
Dal numero di maggio di A Rivista anarchica
Vendevano Pisa d’avorio
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2012/5/25 - 17:20
Bianchi, rossi, gialli, neri
E' una bellissima canzone che ho cantato volentieri con i miei alunni anni fa. Cercavo disperatamente in questi giorni un file audio che la riproponesse e grazie a voi l'ho trovato! Grazie per averlo messo a disposizione, così potrò permettere ad altri bambini di ascoltarla e cantarla.
ANNA 25/05/2012
ANNA 25/05/2012
2012/5/25 - 14:58
Don Chisciotte
Chanson piémontaise (italien) – Don Chisciotte – Archensiel – 1989
« Arc en Ciel était une formation provenant d'Asti, qui dans un certain sens, a anticipé le phénomène du néo folk rock italien; ils ont gravé deux albums (1987-89), et ce Piöva est le plus abouti. Maria Rosa Negro a une voix qui s'adapte à ces atmosphères parfaitement folk rocks électriques, accompagnée du violon de Roberta Tuis et des guitares acoustiques et électriques de Massimo Brignolo, Marco Maldarizzi et Sergio Poisson, ces derniers jouant aussi de la mandoline. » Comet Records
Quoi, dit Lucien l'âne en riant de toutes ses grandes dents, voilà-t-y pas que tu viens encore avec une chanson consacrée à Don Quichotte... Pas plus tard qu'hier, tu nous as fourgué celle des Modena City Ramblers (Don Chisciotte), avant ça, tu avais traduit celle de Gianni Rodari (Don Chisciotte), avant encore celle de Guccini (Don Chisciotte),... (Continues)
« Arc en Ciel était une formation provenant d'Asti, qui dans un certain sens, a anticipé le phénomène du néo folk rock italien; ils ont gravé deux albums (1987-89), et ce Piöva est le plus abouti. Maria Rosa Negro a une voix qui s'adapte à ces atmosphères parfaitement folk rocks électriques, accompagnée du violon de Roberta Tuis et des guitares acoustiques et électriques de Massimo Brignolo, Marco Maldarizzi et Sergio Poisson, ces derniers jouant aussi de la mandoline. » Comet Records
Quoi, dit Lucien l'âne en riant de toutes ses grandes dents, voilà-t-y pas que tu viens encore avec une chanson consacrée à Don Quichotte... Pas plus tard qu'hier, tu nous as fourgué celle des Modena City Ramblers (Don Chisciotte), avant ça, tu avais traduit celle de Gianni Rodari (Don Chisciotte), avant encore celle de Guccini (Don Chisciotte),... (Continues)
DON QUICHOTTE
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/5/25 - 13:54
Sicuro precariato
[2006]
Testo e musica di Samuele Bersani
Album: L'aldiquà
Sicuro precariato è il secondo singolo estratto dall'album L'aldiquà di Samuele Bersani, pubblicato nel 2006.
Il brano è una denuncia critica sul mondo del lavoro italiano, e nel testo della canzone (così come poi rappresentato nel video), Bersani ha il ruolo di un supplente, una delle figure che meglio possono rappresentare la precarietà del mercato lavorativo.
Testo e musica di Samuele Bersani
Album: L'aldiquà
Sicuro precariato è il secondo singolo estratto dall'album L'aldiquà di Samuele Bersani, pubblicato nel 2006.
Il brano è una denuncia critica sul mondo del lavoro italiano, e nel testo della canzone (così come poi rappresentato nel video), Bersani ha il ruolo di un supplente, una delle figure che meglio possono rappresentare la precarietà del mercato lavorativo.
Quanto sopravviverò nel mio ruolo di supplente?
(Continues)
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Contributed by DonQuijote82 2012/5/25 - 11:01
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Allende
2012
D'amore e di marea
Versi: Luca Basso.
Musica: Marcello Colaninno, Poldo Sebastiani, Luca Basso.
D'amore e di marea
Versi: Luca Basso.
Musica: Marcello Colaninno, Poldo Sebastiani, Luca Basso.
Per le strade, fino a ieri insanguinate,
(Continues)
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Contributed by DoNQuijote82 2012/5/25 - 09:08
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"Ogni individuo umano è il prodotto involontario delle condizioni naturali e sociali in cui è nato e alla cui influenza continua ad essere sottoposto man mano che si sviluppa. Le tre grandi cause di tutta l'immoralità umana sono: la disuguaglianza politica, economica e sociale, l'ignoranza che naturalmente ne risulta e la necessaria conseguenza delle due cause precedenti, e cioè la schiavitù... Di conseguenza, perché la rivoluzione abbia successo è necessario che si rivolga contro la condizione di vita e i beni materiali, che distrugga la proprietà e lo Stato. Diventerà allora superfluo accanirsi contro gli uomini e condannarsi così a soffrire l'inevitabile reazione che ogni massacro ha sempre prodotto e sempre produrrà in qualsiasi società."
Michail Aleksandrovič Bakunin
30 - 5 - 1814
1 - 7 - 1876
per Paolo Braschi