Run To The Hills
belle discussioni in un archivio di canzoni per la pace...
(Jago)
(Jago)
Avanti un altro...[CCG/AWS Staff]
2012/5/16 - 16:58
Mal aux genoux
Mal aux genoux
Canzone française – Mal aux genoux – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 69
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mal aux genoux, mal aux genoux... Justement... Elle tombe à pic ta chanson... J'ai horriblement mal aux genoux. Pas étonnant avec ce temps... On souffre terriblement de ça, nous autres, les ânes et en plus, on en a quatre des genoux... C'est d'autant plus douloureux..., dit Lucien l'âne en se relevant d'un coup de reins majestueux sur ses jolis sabots noirs comme le brai. D'ailleurs, tu le vois, je m'étais mis ainsi à genoux dans la boue, car c'est un excellent remède à l'arthrose, l'arthrite et compagnie. Enfin, je suppose que ce n'est pas de mes... (Continues)
Canzone française – Mal aux genoux – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 69
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mal aux genoux, mal aux genoux... Justement... Elle tombe à pic ta chanson... J'ai horriblement mal aux genoux. Pas étonnant avec ce temps... On souffre terriblement de ça, nous autres, les ânes et en plus, on en a quatre des genoux... C'est d'autant plus douloureux..., dit Lucien l'âne en se relevant d'un coup de reins majestueux sur ses jolis sabots noirs comme le brai. D'ailleurs, tu le vois, je m'étais mis ainsi à genoux dans la boue, car c'est un excellent remède à l'arthrose, l'arthrite et compagnie. Enfin, je suppose que ce n'est pas de mes... (Continues)
Willy, appelons-le ainsi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/5/16 - 16:55
La ballata del Michè
CARL's translation into Altamura dialect (Apulia, Italy)
LA SUNEJTE DE MECHEJLE
(Continues)
(Continues)
Contributed by CARL 2012/5/16 - 15:02
The Ballad of Mairead Farrel
És d'aquelles històries fetes cançons que et fiquen el pèl de punta....perquè no només els homes lluiten i donen la cara (i la vida) pels seus ideals...
http://www.fotolog.com/memoriadanoite/...
http://www.fotolog.com/memoriadanoite/...
Do not stand at my grave and weep
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/5/16 - 12:45
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
City of Chicago
1984
Ride On
Canzone sull'emigrazione irlandese, scritta da Barry Moore, fratello di Christy Moore, nel centocinquantesimo anniversario dal 1847, l'anno peggiore della Grande Carestia.
Ride On
Canzone sull'emigrazione irlandese, scritta da Barry Moore, fratello di Christy Moore, nel centocinquantesimo anniversario dal 1847, l'anno peggiore della Grande Carestia.
In the City of Chicago,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/5/16 - 12:40
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
The Chains of Pain
1990
The Vegetarians of Love
The Vegetarians of Love
Jungle Joe say to Uncle Sam
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/5/16 - 12:35
Roads of Germany
1992
The Happy Club
The Happy Club
I'm driving on the road that Hitler built
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/5/16 - 12:34
The Song of the Emergent Nationalist
1993
The Happy Club
The Happy Club
Over there across the river,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/5/16 - 12:32
Hey Hey Sam
Microdisney – Crooked Mile (1987)
Houses strewn on a hill
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/5/16 - 12:15
Il minatore di Frontale
Io non so chi ha risposto a Pinco Pazzo ma credo ci sia una precisazione da fare...
Davide, effettivamente non si è mai schierato (nel senso proprio del termine, ovvero, mettersi dalla parte di uno "schieramento") ma un'affermazione pubblica l'ha fatta (riportata dai nostri giornali Valtellinesi e quindi chi ha risposto a Pinco Pazzo, se non di qua, non poteva saperlo) dicendo di Non essere leghista.
Dire di non essere leghisti nelle Provincie di Como-Lecco e soprattutto Sondrio, è vero che non vuol dire schierarsi, ma solo "chiamandosi" fuori dallo schieramento che raggiunge il massimo consenso da noi ha dato prova comunque di menefreghismo verso il pensiero comune... con la lega che viaggia verso il 70% qui, gli sarebbe quasi convenuto schierarsi apertamente.
Per il resto beh... pensando ai racconti dei nonni miei e degli anziani qui in Valmasino devo dire che non potevate azzeccare... (Continues)
Davide, effettivamente non si è mai schierato (nel senso proprio del termine, ovvero, mettersi dalla parte di uno "schieramento") ma un'affermazione pubblica l'ha fatta (riportata dai nostri giornali Valtellinesi e quindi chi ha risposto a Pinco Pazzo, se non di qua, non poteva saperlo) dicendo di Non essere leghista.
Dire di non essere leghisti nelle Provincie di Como-Lecco e soprattutto Sondrio, è vero che non vuol dire schierarsi, ma solo "chiamandosi" fuori dallo schieramento che raggiunge il massimo consenso da noi ha dato prova comunque di menefreghismo verso il pensiero comune... con la lega che viaggia verso il 70% qui, gli sarebbe quasi convenuto schierarsi apertamente.
Per il resto beh... pensando ai racconti dei nonni miei e degli anziani qui in Valmasino devo dire che non potevate azzeccare... (Continues)
Luca Z. 2012/5/16 - 11:57
Gimme Shelter
La versione dei Grand Funk è forse la migliore interpretazione di questo brano.
2012/5/16 - 11:53
La faute a Nanterre
[1968]
Testo trovato sul sempre ottimo l'histgeobox, programma di storia e geografia svolto attraverso la musica, a cura di docenti di licei e collegi francesi.
E’ all’università “Paris X”, o “Paris Ouest Nanterre La Défense”, che nel 1967 iniziò la contestazione studentesca in Francia. Di lì a poco il Maggio.
E’ alla facoltà di sociologia di Paris Nanterre che studiava quella testa calda di Daniel Cohn-Bendit, detto “Dany le Rouge”, uno dei leader del Mai 68 insieme a personaggi come Alain Geismar e Jacques Sauvageot, anch’essi citati in questo brano di Évariste, lo scienziato-giullare…
Le parole sono ovviamente ispirate a La faute à Voltaire (La chanson de Gavroche) di Victor Hugo.
Testo trovato sul sempre ottimo l'histgeobox, programma di storia e geografia svolto attraverso la musica, a cura di docenti di licei e collegi francesi.
E’ all’università “Paris X”, o “Paris Ouest Nanterre La Défense”, che nel 1967 iniziò la contestazione studentesca in Francia. Di lì a poco il Maggio.
E’ alla facoltà di sociologia di Paris Nanterre che studiava quella testa calda di Daniel Cohn-Bendit, detto “Dany le Rouge”, uno dei leader del Mai 68 insieme a personaggi come Alain Geismar e Jacques Sauvageot, anch’essi citati in questo brano di Évariste, lo scienziato-giullare…
Le parole sono ovviamente ispirate a La faute à Voltaire (La chanson de Gavroche) di Victor Hugo.
Je suis tombé par terre
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/16 - 09:30
Song Itineraries:
1968 and surroundings
La révolution
[1969]
Évariste è il nome d’arte di Joël Sternheimer, cantautore di professione fisico e ricercatore.
Lui nel 1966, a soli 23 anni, era già assistente di fisica teorica all’Università di Princeton ma le spese della guerra, quella in Vietnam, tagliarono i fondi per la ricerca che non fosse militare e così il nostro Joël se ne tornò in Francia. In patria era Antoine che allora andava per la maggiore ed al nostro venne in mente di fare un’audizione come cantante. Siccome eccelleva in tutto, la passò, si scelse lo pseudonimo di Évariste ed esordì nel 1967 con un brano strettamente intrecciato con la sua professione: “Connais-tu l'animal qui inventa le calcul intégral?”, dialogo assurdo sui numeri tra un uccello notturno ed un dinosauro ruggente…
L’incredibile Évariste, nonostante il discreto successo, si scocciò presto di proporre le sue stralunate canzoni e tornò al suo amore di... (Continues)
Évariste è il nome d’arte di Joël Sternheimer, cantautore di professione fisico e ricercatore.
Lui nel 1966, a soli 23 anni, era già assistente di fisica teorica all’Università di Princeton ma le spese della guerra, quella in Vietnam, tagliarono i fondi per la ricerca che non fosse militare e così il nostro Joël se ne tornò in Francia. In patria era Antoine che allora andava per la maggiore ed al nostro venne in mente di fare un’audizione come cantante. Siccome eccelleva in tutto, la passò, si scelse lo pseudonimo di Évariste ed esordì nel 1967 con un brano strettamente intrecciato con la sua professione: “Connais-tu l'animal qui inventa le calcul intégral?”, dialogo assurdo sui numeri tra un uccello notturno ed un dinosauro ruggente…
L’incredibile Évariste, nonostante il discreto successo, si scocciò presto di proporre le sue stralunate canzoni e tornò al suo amore di... (Continues)
Le père Legrand dit à son p'tit gars
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/16 - 07:50
Song Itineraries:
1968 and surroundings
Suisse attitude
Suisse attitude
Paroles, musique et chant : Michaël Perruchoud
Musique, chant et guitare : Sébastien G. Couture
Quand nous arrivera une bonne guerre, fasse (90) qu’elle vienne le soir! Parce qu’avec les cours de répète, on a appris à tirer bourré.
Quando ci capiterà una buona guerra, fa'(ss 90) che arrivi la sera! Perché ai corsi di ripetizione, abbiamo imparato a sparare da sbronzi.
Paroles, musique et chant : Michaël Perruchoud
Musique, chant et guitare : Sébastien G. Couture
Quand nous arrivera une bonne guerre, fasse (90) qu’elle vienne le soir! Parce qu’avec les cours de répète, on a appris à tirer bourré.
Quando ci capiterà una buona guerra, fa'(ss 90) che arrivi la sera! Perché ai corsi di ripetizione, abbiamo imparato a sparare da sbronzi.
Maman récure la cuisine
(Continues)
(Continues)
2012/5/15 - 23:27
Ratatata
(2009)
Ratatata
Paroles, musique et chant : Michaël Perruchoud
Musique, paroles, chant et guitare : Sébastien G. Couture
La Suisse fabrique des armes, il faut la soutenir. Il en va de notre dignité de mâle sexué. Les armes sont l’apanage des hommes bien portants et il ne faut pas que la Suisse devienne un repaire de pacifistes impuissants et invertis.
(La Svizzera fabbrica armi, bisogna sostenerla. Ne va della nostra dignità di maschi sessuati. Le armi sono l'appannaggio degli uomini sani e bisogna evitare che la Svizzera diventi un rifugio di pacifisti impotenti e invertiti.)
Ratatata
Paroles, musique et chant : Michaël Perruchoud
Musique, paroles, chant et guitare : Sébastien G. Couture
La Suisse fabrique des armes, il faut la soutenir. Il en va de notre dignité de mâle sexué. Les armes sont l’apanage des hommes bien portants et il ne faut pas que la Suisse devienne un repaire de pacifistes impuissants et invertis.
(La Svizzera fabbrica armi, bisogna sostenerla. Ne va della nostra dignità di maschi sessuati. Le armi sono l'appannaggio degli uomini sani e bisogna evitare che la Svizzera diventi un rifugio di pacifisti impotenti e invertiti.)
Qu’on fume dans les bistrots voisins
(Continues)
(Continues)
2012/5/15 - 22:46
Gripen one more time
Gripen one more time
D’après une musique de Max Martin
Paroles, musique et chant : Michaël Perruchoud
Musique, chant et guitare : Sébastien G. Couture
Un divertente duo comico ginevrino che scrive canzoni satiriche su argomenti prettamente svizzeri. Questa è una canzone dedicata alle spese militari e agli imprescindibili aerei da combattimento Gripen, che costeranno ai contribuenti della confederazione qualcosa come tre miliardi di franchi.
"Vous rêvez de vous réveiller aux aurores et d’entendre voler les Gripen dans le ciel helvète immaculé en mangeant vos céréales? Chantez avec nous et soyez exaucés!
Achetons de bons avions pour que notre Suisse vole plus haut."
("Il vostro sogno è svegliarsi all'alba e sentire volare i Gripen nel cielo elvetico immacolato mentre mangiate i vostri cereali? Cantate con noi e siate felici!
Compriamo dei buoni aerei affinché la nostra Svizzera voli più in alto.")
D’après une musique de Max Martin
Paroles, musique et chant : Michaël Perruchoud
Musique, chant et guitare : Sébastien G. Couture
Un divertente duo comico ginevrino che scrive canzoni satiriche su argomenti prettamente svizzeri. Questa è una canzone dedicata alle spese militari e agli imprescindibili aerei da combattimento Gripen, che costeranno ai contribuenti della confederazione qualcosa come tre miliardi di franchi.
"Vous rêvez de vous réveiller aux aurores et d’entendre voler les Gripen dans le ciel helvète immaculé en mangeant vos céréales? Chantez avec nous et soyez exaucés!
Achetons de bons avions pour que notre Suisse vole plus haut."
("Il vostro sogno è svegliarsi all'alba e sentire volare i Gripen nel cielo elvetico immacolato mentre mangiate i vostri cereali? Cantate con noi e siate felici!
Compriamo dei buoni aerei affinché la nostra Svizzera voli più in alto.")
On a besoin de beaux avions
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2012/5/15 - 22:41
L'Italia è bbella
Davvero molto bella....e solo che nin so il ritmo !
geriloponimo 2012/5/15 - 20:33
We Will Do as We Will Do (the Whole World Is Watching)
[2011]
Written and recorded on Monday, October 17th, after reading more about the Occupy Wall Street protests increasing in numbers despite the arrests over the weekend.
Second in my "Occupy Wall Street Song Cycle"
Written and recorded on Monday, October 17th, after reading more about the Occupy Wall Street protests increasing in numbers despite the arrests over the weekend.
Second in my "Occupy Wall Street Song Cycle"
We will do as we will do
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/5/15 - 17:00
Dans la lune
[1966]
Évariste è il nome d’arte di Joël Sternheimer, cantautore di professione fisico e ricercatore.
Lui nel 1966, a soli 23 anni, era già assistente di fisica teorica all’Università di Princeton ma le spese della guerra, quella in Vietnam, tagliarono i fondi per la ricerca che non fosse militare e così il nostro Joël se ne tornò in Francia. In patria era Antoine che allora andava per la maggiore ed al nostro venne in mente di fare un’audizione come cantante. Siccome eccelleva in tutto, la passò, si scelse lo pseudonimo di Évariste ed esordì nel 1967 con un brano strettamente intrecciato con la sua professione: “Connais-tu l'animal qui inventa le calcul intégral?”, dialogo assurdo sui numeri tra un uccello notturno ed un dinosauro ruggente…
L’incredibile Évariste, nonostante il discreto successo, si scocciò presto di proporre le sue stralunate canzoni e tornò al suo amore di... (Continues)
Évariste è il nome d’arte di Joël Sternheimer, cantautore di professione fisico e ricercatore.
Lui nel 1966, a soli 23 anni, era già assistente di fisica teorica all’Università di Princeton ma le spese della guerra, quella in Vietnam, tagliarono i fondi per la ricerca che non fosse militare e così il nostro Joël se ne tornò in Francia. In patria era Antoine che allora andava per la maggiore ed al nostro venne in mente di fare un’audizione come cantante. Siccome eccelleva in tutto, la passò, si scelse lo pseudonimo di Évariste ed esordì nel 1967 con un brano strettamente intrecciato con la sua professione: “Connais-tu l'animal qui inventa le calcul intégral?”, dialogo assurdo sui numeri tra un uccello notturno ed un dinosauro ruggente…
L’incredibile Évariste, nonostante il discreto successo, si scocciò presto di proporre le sue stralunate canzoni e tornò al suo amore di... (Continues)
Dans la lune, dans la lune
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/15 - 15:40
Le chasseur (Les oies sauvages)
[1974]
Parole di Michel Delpech e Jean-Michel Rivat
Musica di Michel Pelay
Album “Le chasseur”
Contribuisco questa canzone per raccontare una vicenda davvero indegna…
Nel lontano 1987 – prima ancora dei referendum nazionali degli anni 90, quelli che andarono deserti perché allora si abusava di questo strumento di democrazia diretta – in Piemonte furono raccolte 60.000 firme perché fosse indetto un referendun regionale non per l’abolizione della caccia ma per il ridimensionamento delle specie cacciabili, per il divieto di caccia domenicale e su terreno innevato e per il ridimensionamento dei privilegi concessi allae aziende faunistico-venatorie. La lobby dei “dispensatori di morte per gioco” riuscì per 25 anni (un quarto di secolo!) a far sì che quella consultazione popolare non si tenesse. Poi, dopo una decina di ricorsi e altrettanti giudizi, finalmente la Regione Piemonte... (Continues)
Parole di Michel Delpech e Jean-Michel Rivat
Musica di Michel Pelay
Album “Le chasseur”
Contribuisco questa canzone per raccontare una vicenda davvero indegna…
Nel lontano 1987 – prima ancora dei referendum nazionali degli anni 90, quelli che andarono deserti perché allora si abusava di questo strumento di democrazia diretta – in Piemonte furono raccolte 60.000 firme perché fosse indetto un referendun regionale non per l’abolizione della caccia ma per il ridimensionamento delle specie cacciabili, per il divieto di caccia domenicale e su terreno innevato e per il ridimensionamento dei privilegi concessi allae aziende faunistico-venatorie. La lobby dei “dispensatori di morte per gioco” riuscì per 25 anni (un quarto di secolo!) a far sì che quella consultazione popolare non si tenesse. Poi, dopo una decina di ricorsi e altrettanti giudizi, finalmente la Regione Piemonte... (Continues)
Il était cinq heures du matin
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/15 - 13:53
Song Itineraries:
War against Animals
Même pendant la guerre on chante
[1972]
Parole di Yves Dessca
Musica di Jean-Pierre Bourtayre
Parole di Yves Dessca
Musica di Jean-Pierre Bourtayre
Le musicien de rue malgré l’hiver
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/15 - 12:00
Quand un soldat revient
[1972]
Parole di Michel Delpech
Musica di Roland Vincent
Parole di Michel Delpech
Musica di Roland Vincent
Quand un canon s’est tu,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/15 - 11:51
Que Marianne était jolie
[1972]
Parole di Michel Delpech
Musica di Pierre Papadiamandis, compositore francese di evidente origine greca.
La Marianne è figura allegorica della Repubblica francese nata nel 1792 ad opera del poeta linguadociano Guillaume Lavabre.
In questa canzone Marianna/La Libertà nasce con la Rivoluzione francese come una rosa in un giardino pieno di gigli (il simbolo della monarchia) e alleva cinque figlie – le cinque Repubbliche – rimanendo poi sola per la morte delle prime quattro e per il disconoscimento della più giovane, la quinta, che - quando Delpech componeva il brano - era rappresentata dall’autoritarismo paternalista del gaullista Pompidou…
Parole di Michel Delpech
Musica di Pierre Papadiamandis, compositore francese di evidente origine greca.
La Marianne è figura allegorica della Repubblica francese nata nel 1792 ad opera del poeta linguadociano Guillaume Lavabre.
In questa canzone Marianna/La Libertà nasce con la Rivoluzione francese come una rosa in un giardino pieno di gigli (il simbolo della monarchia) e alleva cinque figlie – le cinque Repubbliche – rimanendo poi sola per la morte delle prime quattro e per il disconoscimento della più giovane, la quinta, che - quando Delpech componeva il brano - era rappresentata dall’autoritarismo paternalista del gaullista Pompidou…
Elle est née dans le Paris 1786
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/15 - 11:38
War No More
[2010]
Lyrics & Music by Sherwood Ross and Johnny Punish
Album: A Daring Escape from the Empire
Lyrics & Music by Sherwood Ross and Johnny Punish
Album: A Daring Escape from the Empire
War – what was it good for?
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/5/15 - 09:28
La corsa
Chanson italienne – La corsa – Giorgio Gaber – 1965
Ce texte de Gaber, comme d'autres, anticipait d'autres chansons comme L'ingranaggio qui naîtront de la collaboration avec Sandro Luporini.
*****
On ne saurait laisser passer une fois encore une chanson où il est question de robot, mon ami Marco Valdo M.I., sans rendre à Karel Čapek ce qui lui est dû. C'est-à-dire l'invention du robot, du moins en gros... En somme, l'idée du robot.
Tu as parfaitement raison, Lucien l'âne mon ami. J'aurais déjà dû le faire pour la chanson de la Mort d'un robot du chanteur français Daniel Balavoine... Mais cela étant, rattrapons notre omission tant qu'il est temps encore... Ainsi, le robot (mot slave... désignant le « travailleur ») est venu au monde dans l'univers de l'anticipation ou de ce qui sera plus tard appelé la science-fiction. Et celui qui a porté le plus loin, me semble-t-il, la personnalité... (Continues)
Ce texte de Gaber, comme d'autres, anticipait d'autres chansons comme L'ingranaggio qui naîtront de la collaboration avec Sandro Luporini.
*****
On ne saurait laisser passer une fois encore une chanson où il est question de robot, mon ami Marco Valdo M.I., sans rendre à Karel Čapek ce qui lui est dû. C'est-à-dire l'invention du robot, du moins en gros... En somme, l'idée du robot.
Tu as parfaitement raison, Lucien l'âne mon ami. J'aurais déjà dû le faire pour la chanson de la Mort d'un robot du chanteur français Daniel Balavoine... Mais cela étant, rattrapons notre omission tant qu'il est temps encore... Ainsi, le robot (mot slave... désignant le « travailleur ») est venu au monde dans l'univers de l'anticipation ou de ce qui sera plus tard appelé la science-fiction. Et celui qui a porté le plus loin, me semble-t-il, la personnalité... (Continues)
LA COURSE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/5/14 - 21:37
La java des bombes atomiques
Quand je vous disais qu'il existait une version où on lui élève finalement un monument au tonton-bricoleur qui a sauvé la France...
En voici une et même deux...
Une dame Olivia Ruiz (version de 2009) et les Charlots - version 1969.
Moi ce qui me botte, c'est surtout celle des Charlots (la deuxième) et puis, là, on trouve cette référence à Michel Simon qui me plaît tant, mais encore différente de celle que j'avais précédemment entendue - et qui devait être de Reggiani...
Donc, ayant reçu son monument, Tonton dit :
"Un monument... Un monument... Mais j'ai une sale gueule sur ce monument... Remarquez... Il vaut mieux avoir une sale gueule que pas de gueule du tout..."
Une belle vérité...
À tous présents et à venir, salut !
Lucien Lane
En voici une et même deux...
Une dame Olivia Ruiz (version de 2009) et les Charlots - version 1969.
Moi ce qui me botte, c'est surtout celle des Charlots (la deuxième) et puis, là, on trouve cette référence à Michel Simon qui me plaît tant, mais encore différente de celle que j'avais précédemment entendue - et qui devait être de Reggiani...
Donc, ayant reçu son monument, Tonton dit :
"Un monument... Un monument... Mais j'ai une sale gueule sur ce monument... Remarquez... Il vaut mieux avoir une sale gueule que pas de gueule du tout..."
Une belle vérité...
À tous présents et à venir, salut !
Lucien Lane
Lucien Lane 2012/5/14 - 18:45
Il lavoro rende liberi
[2011]
Testo e Musica di Meltea Keller.
"Forse ero esagerata, ma continuamente mi girava in testa la famigeratissima frase in tedesco: Arbeit Macht Frei, il Lavoro Rende Liberi. Per coloro di voi che non lo sanno, era la scritta all'entrata del campo di sterminio di Auschwitz (e non solo di quello).
Mi trovo attualmente in una posizione strana di eterna viaggiatrice, 5 mesi nella mia città in cerca di un lavoro- e rifuggendo allegramente il tempo indeterminato, direi che me la posso cavare, dopotutto sono proprietaria di una casa che da settembre, si spera, mi varrà un doppio affitto. Mi trovo però al crocevia di racconti, di storie di ordinario sfruttamento di giovani talenti della mia generazione, gente che magari ha puntato su professioni (come la mia, o come qualsiasi cosa di artigianale/creativo) per cui arriva il periodo della gavetta in cui va accettato un po’ tutto quello che va,... (Continues)
Testo e Musica di Meltea Keller.
"Forse ero esagerata, ma continuamente mi girava in testa la famigeratissima frase in tedesco: Arbeit Macht Frei, il Lavoro Rende Liberi. Per coloro di voi che non lo sanno, era la scritta all'entrata del campo di sterminio di Auschwitz (e non solo di quello).
Mi trovo attualmente in una posizione strana di eterna viaggiatrice, 5 mesi nella mia città in cerca di un lavoro- e rifuggendo allegramente il tempo indeterminato, direi che me la posso cavare, dopotutto sono proprietaria di una casa che da settembre, si spera, mi varrà un doppio affitto. Mi trovo però al crocevia di racconti, di storie di ordinario sfruttamento di giovani talenti della mia generazione, gente che magari ha puntato su professioni (come la mia, o come qualsiasi cosa di artigianale/creativo) per cui arriva il periodo della gavetta in cui va accettato un po’ tutto quello che va,... (Continues)
Porto una lancetta nella tasca della giacca
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/5/14 - 17:29
Song Itineraries:
Mort au Travail / Death to Work
La 3ème guerre
[2008]
Album “Suis-je le gardien de mon frère?”
Un bel morceau di storia della Francia, impregnata del sangue degli africani, prima colonizzati, poi usati come carne da cannone, poi come braccia a basso costo per la ricostruzione dopo l’ultimo conflitto mondiale e infine strumentalizzati dalla politica e scagliati gli uni contro gli altri nella Guerre de Cent mille ans che i ricchi fanno ai poveri…
Protagonisti di questa canzone sono Moussa, senegalese, figlio di uno di quei tiratori dell’Armée coloniale che combatterono nella prima e nella seconda guerra, e che in questa furono protagonisti – per esempio – della liberazione dell’Isola d’Elba e di Tolone, soldati che verso la fine del conflitto furono ripagati della loro fedeltà finendo massacrati dai francesi nel campo di Thiaroye, vicenda molto ben raccontata da Ousmane Sembène nel suo film del 1984…
… e Houssen, algerino,... (Continues)
Album “Suis-je le gardien de mon frère?”
Un bel morceau di storia della Francia, impregnata del sangue degli africani, prima colonizzati, poi usati come carne da cannone, poi come braccia a basso costo per la ricostruzione dopo l’ultimo conflitto mondiale e infine strumentalizzati dalla politica e scagliati gli uni contro gli altri nella Guerre de Cent mille ans che i ricchi fanno ai poveri…
Protagonisti di questa canzone sono Moussa, senegalese, figlio di uno di quei tiratori dell’Armée coloniale che combatterono nella prima e nella seconda guerra, e che in questa furono protagonisti – per esempio – della liberazione dell’Isola d’Elba e di Tolone, soldati che verso la fine del conflitto furono ripagati della loro fedeltà finendo massacrati dai francesi nel campo di Thiaroye, vicenda molto ben raccontata da Ousmane Sembène nel suo film del 1984…
… e Houssen, algerino,... (Continues)
[recité] En Italie, à Montécassino en France, en Allemagne, toujours au 1er rang. Par dizaine de milliers, arabes, algériens, tunisiens, marocains et pieds noirs se battent au coude à coude contre le nazisme. Ils viennent délivrer une métropole que la plupart ne connaissent pas.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/5/14 - 15:43
Sorsi di sabbia
1988
L'australiano
L'australiano
Ombre davanti a noi
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/5/14 - 15:20
Sciur padrun da li beli braghi bianchi
Canto di lavoro delle mondine
Interpretata da Giovanna Daffini, Gigliola Cinquetti e molti altri
Il riso è quasi certamente il primo cereale che sia stato coltivato dall'uomo. La risioltura sarebbe cominciata circa sette-ottomila anni fa nell' Asia sud-orientale, dove a quanto pare sono esistiti centri agricoli che sono i più antichi che finora si conoscano, sorti forse intorno al 13.000 a.C., e cioè alcune migliaia d'anni prima di quelli del Medio Oriente, della cosiddetta Mezzaluna Fertile.
L'Italia ha due importanti province risicole: Vercelli e Novara. Fino a pochi anni fa, il trapianto, la monda (estirpazione delle erbacce) e il raccolto venivano svolti dalle « mondine », che giungevano dalle zone più povere del Piemonte e anche da altre regioni.
Oggi l'impiego di questa manodopera stagionale è stato in gran parte sostituito dall'uso di apposite macchine. Ecco le parole di una vecchia... (Continues)
Interpretata da Giovanna Daffini, Gigliola Cinquetti e molti altri
Il riso è quasi certamente il primo cereale che sia stato coltivato dall'uomo. La risioltura sarebbe cominciata circa sette-ottomila anni fa nell' Asia sud-orientale, dove a quanto pare sono esistiti centri agricoli che sono i più antichi che finora si conoscano, sorti forse intorno al 13.000 a.C., e cioè alcune migliaia d'anni prima di quelli del Medio Oriente, della cosiddetta Mezzaluna Fertile.
L'Italia ha due importanti province risicole: Vercelli e Novara. Fino a pochi anni fa, il trapianto, la monda (estirpazione delle erbacce) e il raccolto venivano svolti dalle « mondine », che giungevano dalle zone più povere del Piemonte e anche da altre regioni.
Oggi l'impiego di questa manodopera stagionale è stato in gran parte sostituito dall'uso di apposite macchine. Ecco le parole di una vecchia... (Continues)
Sciur padrun da li béli braghi bianchi,
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Contributed by DonQuijote82 2012/5/14 - 14:52
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Lettera del brigante Tiburzi dal Paradiso
Fonte: Moscati Dodi, LP La miseria l'è un gran malanno, Cetra Folk LPP 265, 1974
Canto ispirato dalla figura di Domenico Tiburzi, il più celebre brigante della Tuscia e della Maremma, che nacque a Cellere (VT) il 28 maggio 1836 e morì, ucciso in un conflitto a fuoco con i Carabinieri, il 23 ottobre 1896. Rimase latitante per ben 26 anni.(Francesca Prato)
ildeposito.org
Il testo della canzone è stato tratto da "Briganti Toscani", ristampa, Libreria editrice fiorentina.
Tiburzi nacque a Cellere, ai confini Tosco-Laziali, nel 1834 e morì verso la fine dell´800. Operava principalmente in Maremma, protetto dalla gente del luogo che gli portava cibo e tabacco e lo avvertiva quando la polizia era sulle sue tracce. Fu latitante infatti per 26 anni. Difficilmente le donne rimanevano indifferenti al fascino di Tiburzi, brigante, e più d´una lo seguì alla macchia. La "lettera" testimonia del tipo... (Continues)
Canto ispirato dalla figura di Domenico Tiburzi, il più celebre brigante della Tuscia e della Maremma, che nacque a Cellere (VT) il 28 maggio 1836 e morì, ucciso in un conflitto a fuoco con i Carabinieri, il 23 ottobre 1896. Rimase latitante per ben 26 anni.(Francesca Prato)
ildeposito.org
Il testo della canzone è stato tratto da "Briganti Toscani", ristampa, Libreria editrice fiorentina.
Tiburzi nacque a Cellere, ai confini Tosco-Laziali, nel 1834 e morì verso la fine dell´800. Operava principalmente in Maremma, protetto dalla gente del luogo che gli portava cibo e tabacco e lo avvertiva quando la polizia era sulle sue tracce. Fu latitante infatti per 26 anni. Difficilmente le donne rimanevano indifferenti al fascino di Tiburzi, brigante, e più d´una lo seguì alla macchia. La "lettera" testimonia del tipo... (Continues)
Anno vi scrissi, amici,
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Contributed by DonQuijote82 2012/5/14 - 14:50
Song Itineraries:
The "Outlaw War" and the Southern Question in post-unity Italy
Les corons
Perchè in Italia non si fanno canzoni così. C'è qualche italiano/a che ha tradotto e cantato le canzoni di Bachelet? Faccio il tifo per il Lens
gango 2012/5/14 - 12:50
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Htypó nekrói kai anóihte mou (Minóre mánes)
Στίχοι, μουσική και πρώτη εκτέλεση: Στράτος Παγιουμτζής (Τεμπέλης)
Testo, musica e prima interpretazione di Stratos Payoumtzìs, Tembelis.
Come è noto l'eccidio di Salonicco del maggio 1936, quando la polizia di Metaxas, il dittatore appena insediatosi con l'approvazione di un re straniero e fellone e di un tremebondo parlamento nazionale, represse ferocemente la sollevazione del popolo che di dittature non voleva più saperne, offrì il primo materiale a quell'incontro tra poesia e musica popolare che ancora riesce a caratterizzare il meglio di quanto si produca in Grecia.
Nella pagina dedicata a Epitafios (e nelle note biografiche su Ritsos e anche in quelle ad Axion Estì) abbiamo raccontato di come l'uccisione del giovane Tasos Tousis (Τάσος Τούσης) avesse colpito, attraverso la fotografia pubblicata dal giornale comunista in ciclostile... (Continues)