Rosso levante e ponente
Anonymous
Rosso se el cul del scimmiotto
Rosso se el fiasco del vin
Rosso se quel culo rotto
Dee Giuseppe Stalin
Rosso se el fiasco del vin
Rosso se quel culo rotto
Dee Giuseppe Stalin
Claudio un triestino 2012/3/6 - 19:39
Peace by Peace
[2007]
Lyrics & Music by Donald Treistman
Lyrics & Music by Donald Treistman
In this world, this broken world
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/6 - 15:01
Protect and Survive
[1980]
Album “A”
“Protect And Survive” è il nome di una serie di opuscoli, programmi radio e cinegiornali diffusi tra gli anni 70 e 80 dal governo britannico per informare i cittadini sui comportamenti da tenere in caso di attacco nucleare. “Protect And Survive” è in sostanza il corrispondente inglese del programma statunitense noto come “Duck & Cover”… Inutile dire che non una delle istruzioni fornite avrebbe potuto garantire la salvezza di chicchessia nel caso di una vera catastrofe atomica…
Al proposito si veda anche l’omonima Protect And Survive di Iain MacKintosh.
Album “A”
“Protect And Survive” è il nome di una serie di opuscoli, programmi radio e cinegiornali diffusi tra gli anni 70 e 80 dal governo britannico per informare i cittadini sui comportamenti da tenere in caso di attacco nucleare. “Protect And Survive” è in sostanza il corrispondente inglese del programma statunitense noto come “Duck & Cover”… Inutile dire che non una delle istruzioni fornite avrebbe potuto garantire la salvezza di chicchessia nel caso di una vera catastrofe atomica…
Al proposito si veda anche l’omonima Protect And Survive di Iain MacKintosh.
They said protect and you'll survive
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/6 - 14:10
Solidarity
[1983]
All the Polish workers fight to make their stand
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/6 - 13:20
Tramp the Dirt Down
[1987/88]
Album “Spike” del 1989
“… Quando l’Inghilterra era la puttana più celebre del mondo, la Thatcher era la tenutaria del bordello…”
Album “Spike” del 1989
“… Quando l’Inghilterra era la puttana più celebre del mondo, la Thatcher era la tenutaria del bordello…”
I saw a newspaper picture from the political campaign
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/6 - 12:14
Song Itineraries:
Miss Maggie Thatcher
Aggression
[1995]
Album “Call On My Brothers”
Album “Call On My Brothers”
Aggression
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/6 - 11:41
Song Itineraries:
Balkan Wars of the 90's
Man Against Man
[1995]
Album “Call On My Brothers”
Album “Call On My Brothers”
Pigment a simple color of skin
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/6 - 11:21
Run
[2000]
Album “A Place Called Home”
Album “A Place Called Home”
Run, run, run
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/6 - 11:09
Bullets Included, No Thought Required
[2000]
Album “A Place Called Home”
Album “A Place Called Home”
Put down your gun, punk
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/6 - 11:00
Poverty for All
[2006]
Album “Our Darkest Days”
Canzone sulla violenta repressione della rivolta ungherese del 1956 ad opera dei sovietici.
Furono 2500 i resistenti ungheresi ammazzati, migliaia i feriti.
Album “Our Darkest Days”
Canzone sulla violenta repressione della rivolta ungherese del 1956 ad opera dei sovietici.
Furono 2500 i resistenti ungheresi ammazzati, migliaia i feriti.
Sold by your own
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/6 - 10:49
Song Itineraries:
Magyarország 1956. The Hungarian revolt.
I cento passi
Peppino Impastato in Val di Susa, importante articolo di Salvo Vitale, che risponde a chi vorrebbe ridurre Impastato a un paladino della "legalità dello Stato" contro la mafia.
Ne riportiamo la conclusione (ma leggetelo tutto):
Il progetto di lotta di Peppino era di gran lunga più vasto, rispetto ai tentativi di ridimensionarne la figura come esempio di difesa della legalità e dello stato, contro la mafia che ne sarebbe il nemico. Se la mafia non andasse a braccetto con molti dei politici, potrebbe essere così, ma non lo è. Peppino aveva in mente la demolizione dello stato borghese con tutte le sue regole di violenza, la sua strategia di accumulazione delle ricchezze nelle mani di pochi attraverso lo sfruttamento dei molti. L’uguaglianza economica e politica. Peppino era un comunista. Peppino, in Val di Susa ci sta benissimo, nelle lotte contro la legge usata come strumento di protezione... (Continues)
Ne riportiamo la conclusione (ma leggetelo tutto):
Il progetto di lotta di Peppino era di gran lunga più vasto, rispetto ai tentativi di ridimensionarne la figura come esempio di difesa della legalità e dello stato, contro la mafia che ne sarebbe il nemico. Se la mafia non andasse a braccetto con molti dei politici, potrebbe essere così, ma non lo è. Peppino aveva in mente la demolizione dello stato borghese con tutte le sue regole di violenza, la sua strategia di accumulazione delle ricchezze nelle mani di pochi attraverso lo sfruttamento dei molti. L’uguaglianza economica e politica. Peppino era un comunista. Peppino, in Val di Susa ci sta benissimo, nelle lotte contro la legge usata come strumento di protezione... (Continues)
2012/3/6 - 09:50
Depression
[2011]
Lyrics by Agron Belica
Music by Tim Adamack
Album: Newsic
New Song Depression - Graphic Truth of Sri Lanka Tamil Genocide, song by Agron Belica Story by Tim King Salem-News
Genocide: the sad ambitions of Buddhist militants and their need for real estate.
Depression (featuring Tim King & Dr. Andrew Higginbottom), produced by Tim King Adamack Co-Produced by Patrick, Dreier Double D Recording Studio.
Lyrics by Agron Belica
Music by Tim Adamack
Album: Newsic
New Song Depression - Graphic Truth of Sri Lanka Tamil Genocide, song by Agron Belica Story by Tim King Salem-News
Genocide: the sad ambitions of Buddhist militants and their need for real estate.
Depression (featuring Tim King & Dr. Andrew Higginbottom), produced by Tim King Adamack Co-Produced by Patrick, Dreier Double D Recording Studio.
Agron world stage, eyes wet on the gaze,
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/6 - 08:30
Una Questione Privata
Chanson italienne – Una Questione Privata – Contratto Sociale GNU Folk – 2010
UNE QUESTION PRIVÉE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/5 - 21:17
Witch Hunt (Part III of Fear)
[1981]
Album “Moving Pictures”
Terza di un ciclo di quattro canzoni intitolato “Fear Series”, sorto dalla cinica e pessimistica ma (almeno in parte) vera considerazione che la vita dell’uomo non è guidata dall’amore o dalla ragione, ma nemmeno dal denaro o dalla ricerca della felicità… L’uomo ed il mondo di cui egli è sovrano sono dominati soltanto dalla paura, la paura che è in lui, la paura che altri usano contro di lui, la paura che lo muove nei confronti degli altri.
I primi tre brani di “Fear Series” sono curiosamente intitolati con un progressivo a ritroso, dove “The Enemy Within” è del 1984, “The Weapon” del 1982 e “Witch Hunt” del 1981… Il quarto brano, quello conclusivo intitolato “Freeze”, è invece piuttosto recente, dall’album “Vapor Trails” del 2002, ma ha a che vedere piuttosto con una vicenda personale, quella del batterista Neil Peart che alla fine dei 90 improvvisamente... (Continues)
Album “Moving Pictures”
Terza di un ciclo di quattro canzoni intitolato “Fear Series”, sorto dalla cinica e pessimistica ma (almeno in parte) vera considerazione che la vita dell’uomo non è guidata dall’amore o dalla ragione, ma nemmeno dal denaro o dalla ricerca della felicità… L’uomo ed il mondo di cui egli è sovrano sono dominati soltanto dalla paura, la paura che è in lui, la paura che altri usano contro di lui, la paura che lo muove nei confronti degli altri.
I primi tre brani di “Fear Series” sono curiosamente intitolati con un progressivo a ritroso, dove “The Enemy Within” è del 1984, “The Weapon” del 1982 e “Witch Hunt” del 1981… Il quarto brano, quello conclusivo intitolato “Freeze”, è invece piuttosto recente, dall’album “Vapor Trails” del 2002, ma ha a che vedere piuttosto con una vicenda personale, quella del batterista Neil Peart che alla fine dei 90 improvvisamente... (Continues)
The night is black, without a moon.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/5 - 16:28
Song Itineraries:
Witches
The Weapon (Part II of Fear)
[1982]
Album “Signals”
Seconda di un ciclo di quattro canzoni intitolato “Fear Series”, sorto dalla cinica e pessimistica ma (almeno in parte) vera considerazione che la vita dell’uomo non è guidata dall’amore o dalla ragione, ma nemmeno dal denaro o dalla ricerca della felicità… L’uomo ed il mondo di cui egli è sovrano sono dominati soltanto dalla paura, la paura che è in lui, la paura che altri usano contro di lui, la paura che lo muove nei confronti degli altri.
I primi tre brani di “Fear Series” sono curiosamente intitolati con un progressivo a ritroso, dove “The Enemy Within” è del 1984, “The Weapon” del 1982 e “Witch Hunt” del 1981… Il quarto brano, quello conclusivo intitolato “Freeze”, è invece piuttosto recente, dall’album “Vapor Trails” del 2002, ma ha a che vedere piuttosto con una vicenda personale, quella del batterista Neil Peart che alla fine dei 90 improvvisamente... (Continues)
Album “Signals”
Seconda di un ciclo di quattro canzoni intitolato “Fear Series”, sorto dalla cinica e pessimistica ma (almeno in parte) vera considerazione che la vita dell’uomo non è guidata dall’amore o dalla ragione, ma nemmeno dal denaro o dalla ricerca della felicità… L’uomo ed il mondo di cui egli è sovrano sono dominati soltanto dalla paura, la paura che è in lui, la paura che altri usano contro di lui, la paura che lo muove nei confronti degli altri.
I primi tre brani di “Fear Series” sono curiosamente intitolati con un progressivo a ritroso, dove “The Enemy Within” è del 1984, “The Weapon” del 1982 e “Witch Hunt” del 1981… Il quarto brano, quello conclusivo intitolato “Freeze”, è invece piuttosto recente, dall’album “Vapor Trails” del 2002, ma ha a che vedere piuttosto con una vicenda personale, quella del batterista Neil Peart che alla fine dei 90 improvvisamente... (Continues)
We've got nothing to fear but fear itself?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/5 - 16:27
Thank You
[2005]
Lyrics & Music by Emil van Steenwijk
Album: Slappe sjaak
Lyrics & Music by Emil van Steenwijk
Album: Slappe sjaak
Come on common people
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/5 - 16:01
Mon Pays
Chanson française – Mon Pays – Gilles Vigneault - 1964
Tu vois, Lucien l'âne mon ami, il y a des gens du bout du monde qui parlent comme nous. Ce sont les Québécois... Bien sûr, il y en a d'autres... On en trouve jusqu'en Océanie... Ce sont des exilés qui se sont accrochés à la terre où on les avait envoyés se perdre... Prends les ceusses qu'on avait envoyés à Cayenne... ou en Nouvelle-Calédonie, comme le fut Louise Michel. Et ces Québecois, j'y reviens, sont des gens qui ont hérité d'un pays bien froid... Vraiment très froid... à tel point froid, qu'un de leurs chanteurs a écrit : « Mon pays, ce n'est pas un pays, c'est l'hiver »....
Oui, oui, je me souviens très bien de lui et de cette chanson, dit Lucien l'âne. Une chanson que, quand on l'a entendue une fois, on ne peut jamais l'oublier... C'est Gilles Vigneault... Et je crois comprendre ce qui te plaît tant dans cette chanson... Oh,... (Continues)
Tu vois, Lucien l'âne mon ami, il y a des gens du bout du monde qui parlent comme nous. Ce sont les Québécois... Bien sûr, il y en a d'autres... On en trouve jusqu'en Océanie... Ce sont des exilés qui se sont accrochés à la terre où on les avait envoyés se perdre... Prends les ceusses qu'on avait envoyés à Cayenne... ou en Nouvelle-Calédonie, comme le fut Louise Michel. Et ces Québecois, j'y reviens, sont des gens qui ont hérité d'un pays bien froid... Vraiment très froid... à tel point froid, qu'un de leurs chanteurs a écrit : « Mon pays, ce n'est pas un pays, c'est l'hiver »....
Oui, oui, je me souviens très bien de lui et de cette chanson, dit Lucien l'âne. Une chanson que, quand on l'a entendue une fois, on ne peut jamais l'oublier... C'est Gilles Vigneault... Et je crois comprendre ce qui te plaît tant dans cette chanson... Oh,... (Continues)
Mon pays ce n’est pas un pays, c’est l’hiver
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/5 - 15:43
My Bloody Palestine
[2006]
Lyrics & Music by Alastair Moodie
Album: Television Memories
Lyrics & Music by Alastair Moodie
Album: Television Memories
As I walked down the street
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/5 - 14:45
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
Canzone per Edo
grazie, siamo i genitori di Edo, per aver pubblicato la canzone dei Gang che noi troviamo bellissima.in una decina di giorni 2366 visualizzazioni su you tube. grazie ai nistri e ai suoi amici.!
mariapia merzagora 2012/3/5 - 14:12
Γράμματα απ' τη Γερμανία
A corredo della canzone n. 8 (Al Caffé Greco) ecco il link alla canzone citata "Το δικό μου πάπλωμα/Il mio materasso". E' di Yorgos Mitsakis e la eseguiva la coppia Kazantzidis-Marinella:
Gian Piero Testa 2012/3/5 - 09:10
Da raccontarti all'alba
(Cherubini / Maroccolo)
Album: "A.C.A.U. La nostra meraviglia" (2004)
Lorenzo Cherubini: voce
Cristiano Della Monica: batteria
Antonio Gabellini: chitarra acustica
Album: "A.C.A.U. La nostra meraviglia" (2004)
Lorenzo Cherubini: voce
Cristiano Della Monica: batteria
Antonio Gabellini: chitarra acustica
Troverò una storia da raccontarti all'alba
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/3/5 - 08:38
Waterloo
1984
Mia madre parla a raffica
Mia madre parla a raffica
“Bel colpo “ disse Wellington alludendo alla vittoria
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/5 - 00:27
Song Itineraries:
Napoleon's Wars
Un'altra medicina
(E. De Angelis – F. Guarino - E. De Angelis)
Ernesto ha tutta l’aria di un bambino
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/3/5 - 00:26
Song Itineraries:
Che Guevara
Non basta saper cantare
[2010]
Album live "Work in Progress", con Lucio Dalla
Per non moltiplicare, seppur in accoppiata, due autori già esistenti sulle CCG, ho preferito attribuire la canzone a De Gregori, autore del testo e coautore della musica con Lucio Dalla.
A 30 anni di distanza da "Banana Republic", l'album dal vivo che già li vide insieme.
Album live "Work in Progress", con Lucio Dalla
Per non moltiplicare, seppur in accoppiata, due autori già esistenti sulle CCG, ho preferito attribuire la canzone a De Gregori, autore del testo e coautore della musica con Lucio Dalla.
A 30 anni di distanza da "Banana Republic", l'album dal vivo che già li vide insieme.
Proprio all'angolo della finestra c'è un bel quarto di luna
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/4 - 15:56
Rodolfo De Angelis: Ma cos'è questa crisi?
Chanson italienne - Ma cos'è questa crisi ? – Rodolfo De Angelis – 1933
Fantastique ! Elle me rappelle la ritournelle que j'entendis pour la première fois à Rome en 1933 ; j'avais alors six ans... On dirait qu'on l'a écrite aujourd'hui !!! En particulier, les réunions de gouvernements....
Marco - 23/2/2012 - 11:26
Une chanson de l'époque fasciste mais malgré tout actuelle, au moment où les spéculateurs financiers sont en train de s'acharner contre la pauvre Grèce et nous tiennent tranquilles avec la perspective de sacrifices "de larmes et de sang" nécessaire pour surmonter une Crise qu'ils ont rendue interminable et qu'il vaut seulement pour les pauvres pendant qu'eux, les riches et les puissants continuent à concentrer richesses et à engraisser leurs armées... Un autre de leurs nombreux stratagèmes dans la sempiternelle "Guerre de Cent Mille Ans que les riche font aux pauvres", comme... (Continues)
Fantastique ! Elle me rappelle la ritournelle que j'entendis pour la première fois à Rome en 1933 ; j'avais alors six ans... On dirait qu'on l'a écrite aujourd'hui !!! En particulier, les réunions de gouvernements....
Marco - 23/2/2012 - 11:26
Une chanson de l'époque fasciste mais malgré tout actuelle, au moment où les spéculateurs financiers sont en train de s'acharner contre la pauvre Grèce et nous tiennent tranquilles avec la perspective de sacrifices "de larmes et de sang" nécessaire pour surmonter une Crise qu'ils ont rendue interminable et qu'il vaut seulement pour les pauvres pendant qu'eux, les riches et les puissants continuent à concentrer richesses et à engraisser leurs armées... Un autre de leurs nombreux stratagèmes dans la sempiternelle "Guerre de Cent Mille Ans que les riche font aux pauvres", comme... (Continues)
MAIS QUELLE CRISE ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/4 - 15:21
The Lebanon
[1984]
Lyrics by Philip Oakey
Music by Jo Callis
Album: Hysteria
"The Lebanon" is a song by the British synthpop group The Human League. Written jointly by lead singer Philip Oakey and keyboard player Jo Callis, it was recorded at Air studios between 1983-1984. Originally an album track on Hysteria, it was released as a single in the UK and the U.S. and was the first single to be released from that album. The song was conceived, written and recorded at a time when the band was under considerable pressure to provide Virgin Records with a follow up album to equal the enormous international success of Dare . The band had taken up residence in the £1000 a day Air Studios; they were there a full year and were agonizing (and arguing) over every note of every track.
"The Lebanon" was a radical departure from what was accepted as the soft synthpop sound of the Human League and could almost... (Continues)
Lyrics by Philip Oakey
Music by Jo Callis
Album: Hysteria
"The Lebanon" is a song by the British synthpop group The Human League. Written jointly by lead singer Philip Oakey and keyboard player Jo Callis, it was recorded at Air studios between 1983-1984. Originally an album track on Hysteria, it was released as a single in the UK and the U.S. and was the first single to be released from that album. The song was conceived, written and recorded at a time when the band was under considerable pressure to provide Virgin Records with a follow up album to equal the enormous international success of Dare . The band had taken up residence in the £1000 a day Air Studios; they were there a full year and were agonizing (and arguing) over every note of every track.
"The Lebanon" was a radical departure from what was accepted as the soft synthpop sound of the Human League and could almost... (Continues)
She dreams of nineteen sixty-nine
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2012/3/4 - 12:05
We Are Worry About The World
[2009]
Musica di Tobias
WE ARE WORRY ABOUT THE WORLD ! SU QUESTO MONDO SI STA VERAMENTE MALE. LA DISUGUAGLIANZA SOCIALE, SIAMO SICURI (SE NON SI INTERVERRÀ), LA FARÀ DA PADRONA. VOGLIONO MITIGARE MOLTE COSE! MENTRE SI SOTTOVALUTA DI AUMENTARE I REDDITI DELLE PERSONE POVERE. È COME DIRE AD UN ALTRO ESSERE UMANO: TU NON PUOI VIVERE..
Musica di Tobias
WE ARE WORRY ABOUT THE WORLD ! SU QUESTO MONDO SI STA VERAMENTE MALE. LA DISUGUAGLIANZA SOCIALE, SIAMO SICURI (SE NON SI INTERVERRÀ), LA FARÀ DA PADRONA. VOGLIONO MITIGARE MOLTE COSE! MENTRE SI SOTTOVALUTA DI AUMENTARE I REDDITI DELLE PERSONE POVERE. È COME DIRE AD UN ALTRO ESSERE UMANO: TU NON PUOI VIVERE..
Strumentale.
Contributed by giorgio 2012/3/4 - 09:10
La storia che tra poco
Version française - L'HISTOIRE QUE SOUS PEU – Marco Valdo M.I. – 2012
Chanson italienne – La storia che tra poco – I Gufi – 1968
Voici le morceau qui introduit le mythique album de 1968 : "Non Spingete, Scappiamo Anche Noi" (Ne poussez pas, on fout le camp nous aussi).
Chanson italienne – La storia che tra poco – I Gufi – 1968
Voici le morceau qui introduit le mythique album de 1968 : "Non Spingete, Scappiamo Anche Noi" (Ne poussez pas, on fout le camp nous aussi).
L'HISTOIRE QUE SOUS PEU
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/3 - 16:25
10 giorni
Testo di Ennio Salomone
Musica di Accursio Graffeo
Musica di Accursio Graffeo
10 giorni da li al mare e la barca naviga
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2012/3/3 - 09:30
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Io sono un generale
Chanson italienne – Io sono un generale – I Gufi – 1968
Voici Lucien l'âne mon ami une chanson qui s'intitule « Je suis un général »...Quel merveilleux portrait d'imbécile ambitieux et prétentieux... Une vraie ganache. Un maréchal, des maraîchers...Un général, des générés.... Voilà le pluriel des grands officiers tel qu'il était vu par Boris Vian.
On ne peut que l'approuver, dit Lucien l'âne en riant de tout son piano. Il ne suffit pas d'être antimilitariste, il faut être carrément antimilitaire ou comme disait Boris, toujours lui, violemment pro-civil. Mais quand même, un chanson avec un titre pareil... Quelle idée, ils ont ces hiboux !
Tu vois, Lucien l'âne mon ami, elle me rappelle la Chanson du Général de Castagnetas, tu sais ce général mexicain qui attendait la révolution et qui était grand comme ça...
Enfin, dit Lucien l'âne, tant qu'il y aura des militaires... Tant que durera... (Continues)
Voici Lucien l'âne mon ami une chanson qui s'intitule « Je suis un général »...Quel merveilleux portrait d'imbécile ambitieux et prétentieux... Une vraie ganache. Un maréchal, des maraîchers...Un général, des générés.... Voilà le pluriel des grands officiers tel qu'il était vu par Boris Vian.
On ne peut que l'approuver, dit Lucien l'âne en riant de tout son piano. Il ne suffit pas d'être antimilitariste, il faut être carrément antimilitaire ou comme disait Boris, toujours lui, violemment pro-civil. Mais quand même, un chanson avec un titre pareil... Quelle idée, ils ont ces hiboux !
Tu vois, Lucien l'âne mon ami, elle me rappelle la Chanson du Général de Castagnetas, tu sais ce général mexicain qui attendait la révolution et qui était grand comme ça...
Enfin, dit Lucien l'âne, tant qu'il y aura des militaires... Tant que durera... (Continues)
JE SUIS UN GÉNÉRAL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/3/2 - 15:54
La città nera
Bellissima, non ci sono parole, l'ho sentita nel disco dei Me Pek e Barba è veramente splendida
Paride 2012/3/2 - 11:45
Τούτοι οι μπάτσοι που 'ρθαν τώρα
Πωπωπωπωπω οι πουτάνες...
Πωπωπωπωπω οι ρουφιάνοι...
κτλ
Ohiohiohiohiohi le puttane...
Ohiohiohiohiohi i ruffiani...
ecc.
Πωπωπωπωπω οι ρουφιάνοι...
κτλ
Ohiohiohiohiohi le puttane...
Ohiohiohiohiohi i ruffiani...
ecc.
Gian Piero Testa 2012/3/2 - 10:52
×
Per favore rileggila. A parte le acrobazie verbali, e la ricerca di astrusità a buon mercato, la canzone è secondo me - anche tenuto conto dell'evoluzione del personaggio - una canzone PER la guerra, interventista.
La conoscevo da tempo, ma non ho mai pensato di inserirla nel sito appunto per questo. Quel riferimento ad Auschwitz messo in parallelo con la Bosnia (o con il Kosovo) non era forse il cavallo di battaglia dei vari D'Alema che mandavano a bombardare i treni dei profughi per fermare le presunte fosse comuni?
E la conclusione, davvero egoistica, del vino e prosciutto che non deve mancare "almeno a chi voglio bene" se pur umanamente comprensibile non mi sembra certo un grande esempio di solidarietà. Almeno questa è la mia lettura. S'apra il dibattito (se proprio volete), ma per ora la canzone è stata bocciata.