Chanson pour Caryl Chessman
Soir de printemps cousu de bruits
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/11/2012 - 17:01
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
Κάποια μάνα αναστενάζει
Kapia mana anastenazi
Στίχοι: Μπάμπης Μπακάλης (Κουβάς)Μουσική: Βασίλης Τσιτσάνης (Βλάχος)
Ντούο Χάρμα - Βασίλης Τσιτσάνης (Βλάχος) & Μάρκος Βαμβακάρης (Φράγκος) & Στέλλα Χασκίλ (Σαλονικιά) - Βαγγέλης Περπινιάδης - Στέλιος Καζαντζίδης - Γιώργος Νταλάρας
1947
Testo di Babis Bakalis (Kouvàs)
Musica di Vassilis Tsitsanis (Vlahos)
Interpretazioni: Duo Harma - V. Tsitsanis (Vlahos) e Markos Vamvakaris (Frangos) e Stella Haskil (Salonikià) - Vanghelis Perpiniadis - Stelios Kazantzidis - Yorgos Dalaras
1947
Un popolarissimo rebetico di quando questa musica non aveva ancora incontrato i grandi poeti. Il testo svolge nel modo più semplice uno dei più elementari sentimenti umani: l'angoscia e la speranza di una madre il cui figlio è in terra straniera. La canzone uscì nel 1947 e può, per questo riferirsi sia all'emigrazione, già copiosisssima prima della guerra e che presto... (continuer)
Στίχοι: Μπάμπης Μπακάλης (Κουβάς)Μουσική: Βασίλης Τσιτσάνης (Βλάχος)
Ντούο Χάρμα - Βασίλης Τσιτσάνης (Βλάχος) & Μάρκος Βαμβακάρης (Φράγκος) & Στέλλα Χασκίλ (Σαλονικιά) - Βαγγέλης Περπινιάδης - Στέλιος Καζαντζίδης - Γιώργος Νταλάρας
1947
Testo di Babis Bakalis (Kouvàs)
Musica di Vassilis Tsitsanis (Vlahos)
Interpretazioni: Duo Harma - V. Tsitsanis (Vlahos) e Markos Vamvakaris (Frangos) e Stella Haskil (Salonikià) - Vanghelis Perpiniadis - Stelios Kazantzidis - Yorgos Dalaras
1947
Un popolarissimo rebetico di quando questa musica non aveva ancora incontrato i grandi poeti. Il testo svolge nel modo più semplice uno dei più elementari sentimenti umani: l'angoscia e la speranza di una madre il cui figlio è in terra straniera. La canzone uscì nel 1947 e può, per questo riferirsi sia all'emigrazione, già copiosisssima prima della guerra e che presto... (continuer)
Κάποια μάνα αναστενάζει
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 22/11/2012 - 16:00
La tierra escrita (Elegía sexta)
[1967]
Parole di Aída Cartagena Portalatín (1918-1994), scrittrice, poetessa, saggista dominicana.
Musica di Víctor Víctor (1948-), compositore dominicano devoto ai generi della bachata e del son.
Dall’album «Sonia Canta Poetas De La Patria»
Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa Mirabal erano tre sorelle originarie di Ojo de Agua, provincia di Salcedo, Repubblica Dominicana. Le tre sorelle crebbero durante la dittatura di Rafael Leónidas Trujillo, un poco di buono che aveva iniziato una folgorante carriera militare durante l’occupazione militare statunitense (1916-1924). Trujillo prese il potere nel 1930 con un golpe patrocinato dagli USA e lo conservò con il pugno di ferro ed il ricorso sistematico alle truffe elettorali fino al 1961. Le sorelle Mirabal presero parte alla resistenza contro la dittatura sin dalla fine degli anni 50 e nel 1960... (continuer)
Parole di Aída Cartagena Portalatín (1918-1994), scrittrice, poetessa, saggista dominicana.
Musica di Víctor Víctor (1948-), compositore dominicano devoto ai generi della bachata e del son.
Dall’album «Sonia Canta Poetas De La Patria»
Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa Mirabal erano tre sorelle originarie di Ojo de Agua, provincia di Salcedo, Repubblica Dominicana. Le tre sorelle crebbero durante la dittatura di Rafael Leónidas Trujillo, un poco di buono che aveva iniziato una folgorante carriera militare durante l’occupazione militare statunitense (1916-1924). Trujillo prese il potere nel 1930 con un golpe patrocinato dagli USA e lo conservò con il pugno di ferro ed il ricorso sistematico alle truffe elettorali fino al 1961. Le sorelle Mirabal presero parte alla resistenza contro la dittatura sin dalla fine degli anni 50 e nel 1960... (continuer)
Fieles a los tres esposos
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 22/11/2012 - 15:06
AZF (Attention Zone Fragile)
[2005]
Parole di R. Agosti
Musica di S. Muratet
Album “Comme à la maison”
AZF (Azoto Fertilizzanti) era il nome di una fabbrica chimica, di proprietà di una società legata alla multinazionale Total/Elf, situata a 5km dal centro della città di Tolosa, Francia. La fabbrica e l’intera area dove sorgeva non esistono più, sbriciolate in una terribile esplosione che avvenne la mattina del 21 settembre 2001. A scoppiare fu una cisterna contenente 300/400 tonnellate di nitrato d’ammonio. Si formò un cratere di 70x40m, profondo 6m; la detonazione fu udita a 80 km di distanza; i sismografi registrarono una scossa di 3,4° della scala Richter. Morirono 31 persone, tutti operai dell’AZF, e migliaia furono i feriti. Un anno e mezzo dopo c’erano ancora migliaia di persone in cura per lo stress determinato dall’esplosione. Tutta la zona sud-ovest di Tolosa fu sconquassata, completamente... (continuer)
Parole di R. Agosti
Musica di S. Muratet
Album “Comme à la maison”
AZF (Azoto Fertilizzanti) era il nome di una fabbrica chimica, di proprietà di una società legata alla multinazionale Total/Elf, situata a 5km dal centro della città di Tolosa, Francia. La fabbrica e l’intera area dove sorgeva non esistono più, sbriciolate in una terribile esplosione che avvenne la mattina del 21 settembre 2001. A scoppiare fu una cisterna contenente 300/400 tonnellate di nitrato d’ammonio. Si formò un cratere di 70x40m, profondo 6m; la detonazione fu udita a 80 km di distanza; i sismografi registrarono una scossa di 3,4° della scala Richter. Morirono 31 persone, tutti operai dell’AZF, e migliaia furono i feriti. Un anno e mezzo dopo c’erano ancora migliaia di persone in cura per lo stress determinato dall’esplosione. Tutta la zona sud-ovest di Tolosa fu sconquassata, completamente... (continuer)
Ils sont arrivés y'a bien longtemps
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 22/11/2012 - 11:29
Ειρήνη
Irini
Στίχοι: Βασίλης Ρώτας, 1947
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Δες, τι λαμπρό φεγγάρι, 2005
Testo di Vassilis Rotas, 1947
Musica di Mikis Theodorakis (s.i.d.)
Album: Des ti lambro to fengari/Guarda la luna come splende, 2005
Canzone "peace and love" quanto si voglia, ma che non può mancare tra quelle greche del nostro sito, tanto è conosciuta fin dai banchi di scuola da tutti i greci e, si può dire, eseguita da tutti i maggiori cantanti, dalla Farandouri a Papakonstandinou. Vasilis Rotas lo conosciamo nel nostro sito come traduttore, da Brendan Behan, di "Un ostaggio" , una delle fondamentali opere di Mikis Theodorakis. Il compositore si è dedicato assai volentieri alla musica per l'infanzia, e più volte ha edito raccolte di "Παιδικά Τραγούδια". (gpt)
Στίχοι: Βασίλης Ρώτας, 1947
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Δες, τι λαμπρό φεγγάρι, 2005
Testo di Vassilis Rotas, 1947
Musica di Mikis Theodorakis (s.i.d.)
Album: Des ti lambro to fengari/Guarda la luna come splende, 2005
Canzone "peace and love" quanto si voglia, ma che non può mancare tra quelle greche del nostro sito, tanto è conosciuta fin dai banchi di scuola da tutti i greci e, si può dire, eseguita da tutti i maggiori cantanti, dalla Farandouri a Papakonstandinou. Vasilis Rotas lo conosciamo nel nostro sito come traduttore, da Brendan Behan, di "Un ostaggio" , una delle fondamentali opere di Mikis Theodorakis. Il compositore si è dedicato assai volentieri alla musica per l'infanzia, e più volte ha edito raccolte di "Παιδικά Τραγούδια". (gpt)
Ειρήνη χάραζε και χαρά στην πλάση,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 22/11/2012 - 11:26
Parce qu'un singe s'est mis debout
[2009]
Parole e musica di Gildas Thomas
Parole e musica di Gildas Thomas
Van Gogh, Picasso
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 22/11/2012 - 10:23
Gens pressés
[2012]
Album “Tout tourne autour du soleil“
Album “Tout tourne autour du soleil“
Hello, hello planète terre, planète en détresse
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 22/11/2012 - 10:02
Une vie de moins
[2012]
Parole di Jean Pierre Filiu
Musica degli Zebda
E' il professore universitario e storico Jean Pierre Filiu (autore fra l'altro di una recentissima Storia di Gaza e studioso della Primavera Araba) che firma le parole di questa canzone che vuole rendere omaggio agli abitanti della striscia di Gaza sottoposti al blocco israeliano dal 2007. "E' la storia di un essere umano che è cresciuto a Gaza. Il solo messaggio è che non dimentichiamo Gaza".
Parole di Jean Pierre Filiu
Musica degli Zebda
E' il professore universitario e storico Jean Pierre Filiu (autore fra l'altro di una recentissima Storia di Gaza e studioso della Primavera Araba) che firma le parole di questa canzone che vuole rendere omaggio agli abitanti della striscia di Gaza sottoposti al blocco israeliano dal 2007. "E' la storia di un essere umano che è cresciuto a Gaza. Il solo messaggio è che non dimentichiamo Gaza".
Je suis né dans un pays qui n’existe pas,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 22/11/2012 - 09:54
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Lamento lamento
[1992]
Parole e musica di Luc Romann
Album “Solitudes & compagnie”
Parole e musica di Luc Romann
Album “Solitudes & compagnie”
Que du sable et des pierres
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 22/11/2012 - 09:26
Parcours:
Les Roms, le racisme, Porrajmos
Les p'tites roulottes
[1979]
Parole e musica di Luc Romann
Album “Les Oumpapas”
Parole e musica di Luc Romann
Album “Les Oumpapas”
Cahin-caha les p´tites roulottes
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 22/11/2012 - 09:20
Parcours:
Les Roms, le racisme, Porrajmos
Licence to Kill
[2009]
Lyrics & Music by Lowkey
Song by Hip Hop artist Lowkey addressing the death of Ian Tomlinson , police brutality and the lack of accountability for deaths in Police custody within the UK.
"Ian Tomlinson, an innocent passer-by was assaulted by police, and as a result he collapsed and died. His death has raised questions about the police tactics that were used. On the evening of Apr 1st, riot police violently broke up a peaceful climate camp on Bishopsgate in London. At this time most of the mainstream media had already left. The armed police, wearing helmets and balaclavas beat their way through the unarmed crowd. A number of questions go through my mind, like why were RIOT police needed to control a peaceful crowd? Why was anti-terror legislation used against anyone from filming police actions? Why did a lot of riot police have their identification numbers missing? Where was... (continuer)
Lyrics & Music by Lowkey
Song by Hip Hop artist Lowkey addressing the death of Ian Tomlinson , police brutality and the lack of accountability for deaths in Police custody within the UK.
"Ian Tomlinson, an innocent passer-by was assaulted by police, and as a result he collapsed and died. His death has raised questions about the police tactics that were used. On the evening of Apr 1st, riot police violently broke up a peaceful climate camp on Bishopsgate in London. At this time most of the mainstream media had already left. The armed police, wearing helmets and balaclavas beat their way through the unarmed crowd. A number of questions go through my mind, like why were RIOT police needed to control a peaceful crowd? Why was anti-terror legislation used against anyone from filming police actions? Why did a lot of riot police have their identification numbers missing? Where was... (continuer)
[Verse 1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 22/11/2012 - 08:59
Les bohémiens
[2009]
Scritta da Tony Gatlif e Delphine Mantoulet
Eseguita da Catherine Ringer, attrice (ed ex attrice di film porno!), cantante, multistrumentista fondatrice del gruppo Les Rita Mitsouko.
Dalla colonna sonora di “Korkoro” (il titolo in francese è “Liberté”), film di Tony Gatlif (regista e compositore francese di padre berbero e di madre gitana) dedicato al “Porajmos” del popolo Rom e, in particolare, alla persecuzione degli zingari in Francia durante il governo collaborazionista di Vichy.
Mai distribuito in Italia.
Francia 1943. Una famiglia zingara arriva come ogni anno in un villaggio per lavorare nella stagione del raccolto. A loro si unisce un bambino abbandonato dai genitori. Il governo di Vichy, che collabora coi nazisti occupanti, ha nel frattempo vietato il vagabondaggio e la vita nomade. Gli zingari rischiano di essere arrestati e deportati. Il sindaco... (continuer)
Scritta da Tony Gatlif e Delphine Mantoulet
Eseguita da Catherine Ringer, attrice (ed ex attrice di film porno!), cantante, multistrumentista fondatrice del gruppo Les Rita Mitsouko.
Dalla colonna sonora di “Korkoro” (il titolo in francese è “Liberté”), film di Tony Gatlif (regista e compositore francese di padre berbero e di madre gitana) dedicato al “Porajmos” del popolo Rom e, in particolare, alla persecuzione degli zingari in Francia durante il governo collaborazionista di Vichy.
Mai distribuito in Italia.
Francia 1943. Una famiglia zingara arriva come ogni anno in un villaggio per lavorare nella stagione del raccolto. A loro si unisce un bambino abbandonato dai genitori. Il governo di Vichy, che collabora coi nazisti occupanti, ha nel frattempo vietato il vagabondaggio e la vita nomade. Gli zingari rischiano di essere arrestati e deportati. Il sindaco... (continuer)
Si quelqu’un s’inquiète de notre absence,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 22/11/2012 - 08:52
Parcours:
Les Roms, le racisme, Porrajmos
Doom and Gloom
Album: GRRR! (2012)
Gli Stones celebrano i 50 (!) anni di carriera con una classica compilation in cui compare però un bel nuovo singolo, "Doom and Gloom", che si apre un riff che ricorda i bei tempi. Probabilmente è una delle loro migliori canzoni degli ultimi anni.
Le parole sono forse un po' confuse ma la presa di posizione contro la guerra è resa esplicita nel bel video che vede protagonista la brava Noomi Rapace.
Gli Stones celebrano i 50 (!) anni di carriera con una classica compilation in cui compare però un bel nuovo singolo, "Doom and Gloom", che si apre un riff che ricorda i bei tempi. Probabilmente è una delle loro migliori canzoni degli ultimi anni.
Le parole sono forse un po' confuse ma la presa di posizione contro la guerra è resa esplicita nel bel video che vede protagonista la brava Noomi Rapace.
I had a dream last night
(continuer)
(continuer)
21/11/2012 - 23:17
Constellation Blues
(2012)
Album: "Glad All Over"
Lyrics: Jakob Dylan
Music: The Wallflowers (Jakob Dylan, Greg Richling, Rami Jafee, Stuart Mathis, Jack Irons)
"Constellation Blues" touches on global conflict, with its dead soldiers "bankrupt and buried by war that is carried out by messengers now," as Dylan puts it in the lyrics of the song. As the father of four, it's his biggest concern, he said.
"That's the first fear that anybody has who has children, that there's going to be a war anywhere close to them, and that their children may be asked to be involved -- especially in a war that they don't agree with," he said. "A lot of songs I write have images of that. That's just because it's eternal and war is inevitable. It's a strong place to draw the images you need to write lyrics."
Montreal Gazette
Album: "Glad All Over"
Lyrics: Jakob Dylan
Music: The Wallflowers (Jakob Dylan, Greg Richling, Rami Jafee, Stuart Mathis, Jack Irons)
"Constellation Blues" touches on global conflict, with its dead soldiers "bankrupt and buried by war that is carried out by messengers now," as Dylan puts it in the lyrics of the song. As the father of four, it's his biggest concern, he said.
"That's the first fear that anybody has who has children, that there's going to be a war anywhere close to them, and that their children may be asked to be involved -- especially in a war that they don't agree with," he said. "A lot of songs I write have images of that. That's just because it's eternal and war is inevitable. It's a strong place to draw the images you need to write lyrics."
Montreal Gazette
Anything we should know about your change?
(continuer)
(continuer)
21/11/2012 - 22:43
E mašina maj piskinel
anonyme
[Prima metà degli anni 40]
Insieme a Andr’oda taboris è uno dei canti degli zingari internati nei campi di concentramento nazifascisti che il pianista italiano Francesco Lotoro, grazie alla collaborazione della etnomusicologa slovacca Jana Belišová e della ricercatrice israeliana Lena Makarova, ha potuto includere nella monumentale enciclopedia musicale “KZ Musik”, 24 cd dedicati alla musica concentrazionaria dagli anni 30 alla fine della seconda guerra mondiale.
KZ MUSIK, prodotta dall’associazione Musikstrasse di Roma, raccoglie musica creata da musicisti di diversa estrazione professionale e artistica, provenienti da qualsiasi contesto nazionale, sociale e religioso: Ebrei, Cristiani, Sinti e Roma e altri del popolo Romanes, Euskaldunak o del popolo basco, Sufi, Quaccheri, Geovisti, comunisti, disabili, omosessuali, prigionieri civili e militari. Le opere furono composte... (continuer)
Insieme a Andr’oda taboris è uno dei canti degli zingari internati nei campi di concentramento nazifascisti che il pianista italiano Francesco Lotoro, grazie alla collaborazione della etnomusicologa slovacca Jana Belišová e della ricercatrice israeliana Lena Makarova, ha potuto includere nella monumentale enciclopedia musicale “KZ Musik”, 24 cd dedicati alla musica concentrazionaria dagli anni 30 alla fine della seconda guerra mondiale.
KZ MUSIK, prodotta dall’associazione Musikstrasse di Roma, raccoglie musica creata da musicisti di diversa estrazione professionale e artistica, provenienti da qualsiasi contesto nazionale, sociale e religioso: Ebrei, Cristiani, Sinti e Roma e altri del popolo Romanes, Euskaldunak o del popolo basco, Sufi, Quaccheri, Geovisti, comunisti, disabili, omosessuali, prigionieri civili e militari. Le opere furono composte... (continuer)
E mašina maj piskinel,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/11/2012 - 15:18
Andr’oda taboris
anonyme
[Prima metà degli anni 40]
Canto di Rom slovacchi internati nei lager, sull’aria di “Chajori Romani”, canzone tradizionale dei Roma.
Già prima dell’annessione della regione dei Sudeti alla Germania nazista nel 1939 in Slovacchia venne instaurato un regime fascista, guidato da religiosi cattolici come Jozef Tiso e Andrej Hlinka, che per tutta la guerra garantì l’appoggio ad Hitler. Il regime slovacco collaborò anche nella persecuzione di ebrei e zingari. Ben 58.000 ebrei, circa il 75% della comunità ebraica slovacca, finì nei campi di concentramento; la popolazione zingara era di numero sensibilmente inferiore e i suoi membri all’inizio furono internati in campi di lavoro, dove tuttavia le condizioni di vita erano terribili e che comunque nel 1944, dopo la fine del governo indipendente e l’occupazione tedesca, passarono sotto il controllo nazista. Migliaia furono gli zingari slovacchi a morire in campi come quello di Lety, nel distretto di Písek, che per molti furono poi solo l’anticamera di Auschwitz.
Canto di Rom slovacchi internati nei lager, sull’aria di “Chajori Romani”, canzone tradizionale dei Roma.
Già prima dell’annessione della regione dei Sudeti alla Germania nazista nel 1939 in Slovacchia venne instaurato un regime fascista, guidato da religiosi cattolici come Jozef Tiso e Andrej Hlinka, che per tutta la guerra garantì l’appoggio ad Hitler. Il regime slovacco collaborò anche nella persecuzione di ebrei e zingari. Ben 58.000 ebrei, circa il 75% della comunità ebraica slovacca, finì nei campi di concentramento; la popolazione zingara era di numero sensibilmente inferiore e i suoi membri all’inizio furono internati in campi di lavoro, dove tuttavia le condizioni di vita erano terribili e che comunque nel 1944, dopo la fine del governo indipendente e l’occupazione tedesca, passarono sotto il controllo nazista. Migliaia furono gli zingari slovacchi a morire in campi come quello di Lety, nel distretto di Písek, che per molti furono poi solo l’anticamera di Auschwitz.
Andr’oda taboris, joj,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/11/2012 - 14:47
72 Hookers
Album: "Self Entitled" (2012)
"72 vergini non fermeranno mai una guerra ma 100.000 puttane stendere il corpo dei Marines"
"72 vergini non fermeranno mai una guerra ma 100.000 puttane stendere il corpo dei Marines"
They don't hate us, they just hate their lives
(continuer)
(continuer)
envoyé par Estel 21/11/2012 - 14:04
وعود من العاصفة
[1967]
Dall’album “وعود من العاصفة” (“Promises From The Storm”) del 1976, esordio di Khalife, ripubblicato nel 1983 dalla Paredon Records (Smithsonian Folkways)
Versi di Mahmoud Darwish / محمود درويش dalla raccolta “آخر الليل” (“The End of the Night”, “La fine della notte”)
Testo in arabo trovato qui
Promises From The Storm
Poesia manifesto della resistenza palestinese delle origini. Il 1967 è infatti l’anno in cui Arafat divenne presidente dell’OLP…
“Tempesta”, “Al-Assifah” era anche il nome del braccio armato di Al-Fatah, la fazione un tempo maggioritaria nell’OLP, prima che il consenso popolare si volgesse verso Ḥamās …
Dall’album “وعود من العاصفة” (“Promises From The Storm”) del 1976, esordio di Khalife, ripubblicato nel 1983 dalla Paredon Records (Smithsonian Folkways)
Versi di Mahmoud Darwish / محمود درويش dalla raccolta “آخر الليل” (“The End of the Night”, “La fine della notte”)
Testo in arabo trovato qui
Promises From The Storm
Poesia manifesto della resistenza palestinese delle origini. Il 1967 è infatti l’anno in cui Arafat divenne presidente dell’OLP…
“Tempesta”, “Al-Assifah” era anche il nome del braccio armato di Al-Fatah, la fazione un tempo maggioritaria nell’OLP, prima che il consenso popolare si volgesse verso Ḥamās …
وليكن ...
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/11/2012 - 11:39
Parcours:
L'Holocauste palestinien
أَنا يُوسفٌ يَا أَبِي .
[1985]
Album “ركوة عرب” (“Arabic Coffeepot”) del 1995
Versi di Mahmoud Darwish / محمود درويش dalla raccolta “Ward aqal” (“Fewer roses”, “Meno rose”)
Testo in arabo trovato qui
La storia di Giuseppe cacciato dai fratelli gelosi e fatto credere morto al padre Giacobbe è contenuta tanto nella Genesi biblica che nel Corano, seppur con alcune differenze. Nelle intenzioni di Darwish e poi di Kahlife la sofferenza di Giuseppe, venduto come schiavo ai mercanti ismaeliti oppure gettato in un pozzo e poi raccolto da una carovana in viaggio verso l’Egitto, non voleva essere altro che l’allegoria della guerra civile libanese, scoppiata nel 1975 tra i rifugiati palestinesi organizzati nell’OLP e le milizie cristiane libanesi e nella quale si inserirono subdolamente e ferocemente gli israeliani a partire dal 1978.
Fu nel 1982, al culmine di quel terribile conflitto, che le... (continuer)
Album “ركوة عرب” (“Arabic Coffeepot”) del 1995
Versi di Mahmoud Darwish / محمود درويش dalla raccolta “Ward aqal” (“Fewer roses”, “Meno rose”)
Testo in arabo trovato qui
La storia di Giuseppe cacciato dai fratelli gelosi e fatto credere morto al padre Giacobbe è contenuta tanto nella Genesi biblica che nel Corano, seppur con alcune differenze. Nelle intenzioni di Darwish e poi di Kahlife la sofferenza di Giuseppe, venduto come schiavo ai mercanti ismaeliti oppure gettato in un pozzo e poi raccolto da una carovana in viaggio verso l’Egitto, non voleva essere altro che l’allegoria della guerra civile libanese, scoppiata nel 1975 tra i rifugiati palestinesi organizzati nell’OLP e le milizie cristiane libanesi e nella quale si inserirono subdolamente e ferocemente gli israeliani a partire dal 1978.
Fu nel 1982, al culmine di quel terribile conflitto, che le... (continuer)
أَنا يُوسفٌ يَا أَبِي .
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/11/2012 - 09:50
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Les Années Quatre-Vingt
Les Années Quatre-Vingt
Canzone française – Les Années Quatre-Vingt – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 84
An de Grass 85
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Les années quatre-vingt ? Les années quatre-vingt, oui, mais de quel siècle ? Sans doute du siècle dernier, je suppose, car tu ne l'as même pas précisé. Qu'y a-t-il à dire sur ces années quatre-vingt ? Car souviens-toi, il y eut parmi les années quatre-vingt : quatre-vingt neuf, c'était au dix-huitième siècle – après Zéro, vu que le premier siècle se compte de Zéro à quatre-vingt dix-neuf ou à nonante-neuf, c'est selon et que donc, de cent à deux cents, on parle du deuxième siècle... et ainsi de suite. Donc, le quatre-vingt... (continuer)
Canzone française – Les Années Quatre-Vingt – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 84
An de Grass 85
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Les années quatre-vingt ? Les années quatre-vingt, oui, mais de quel siècle ? Sans doute du siècle dernier, je suppose, car tu ne l'as même pas précisé. Qu'y a-t-il à dire sur ces années quatre-vingt ? Car souviens-toi, il y eut parmi les années quatre-vingt : quatre-vingt neuf, c'était au dix-huitième siècle – après Zéro, vu que le premier siècle se compte de Zéro à quatre-vingt dix-neuf ou à nonante-neuf, c'est selon et que donc, de cent à deux cents, on parle du deuxième siècle... et ainsi de suite. Donc, le quatre-vingt... (continuer)
Dis-moi, dis-moi, dis-moi, Mamie,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 19/11/2012 - 22:25
La rosa bianca
"Imitazione da José Marti" di Edoardo Sanguineti
(più traduzione che imitazione, direi).
(più traduzione che imitazione, direi).
Coltivo una rosa mia bianca
(continuer)
(continuer)
envoyé par Grigua 19/11/2012 - 21:25
Vitti na crozza
risettu(lo scrivo con "s" raccomandandone la pronuncia sonora): "risistemazione", "riassetto". In questo caso "riposo".
→ Verbo: arrisittàri: riassettare, rimettere in ordine, ritrovare la pace.
Attenzione: ha spessissimo un significato ironico indicante tutto l'opposto:
Viri comu m'arrisittàvi! Guarda tu come mi sono sistemato !
E accussì t'arrisittàsti.. Ti hanno conciato per le feste..
→ Verbo: arrisittàri: riassettare, rimettere in ordine, ritrovare la pace.
Attenzione: ha spessissimo un significato ironico indicante tutto l'opposto:
Viri comu m'arrisittàvi! Guarda tu come mi sono sistemato !
E accussì t'arrisittàsti.. Ti hanno conciato per le feste..
giorgio 19/11/2012 - 16:13
Murder at the G-8 Summit
[2001]
Album: Know Your Enemy
Death of Carlo Giuliani.
http://www.carlo-giuliani.com/4.jpg
The Carabiniere's firearm can be seen in the top right of the left-hand photograph. In between these photos, a shot has been fired to Giuliani.
http://www.carlo-giuliani.com/6.jpg
http://www.carlo-giuliani.com/8.jpg
http://www.carlo-giuliani.com/9.jpg
http://www.carlo-giuliani.com/10.jpg
Album: Know Your Enemy
Death of Carlo Giuliani.
http://www.carlo-giuliani.com/4.jpg
The Carabiniere's firearm can be seen in the top right of the left-hand photograph. In between these photos, a shot has been fired to Giuliani.
http://www.carlo-giuliani.com/6.jpg
http://www.carlo-giuliani.com/8.jpg
http://www.carlo-giuliani.com/9.jpg
http://www.carlo-giuliani.com/10.jpg
Shots fired by hired thugs
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 19/11/2012 - 15:53
Parcours:
Gênes - G8
ADIDM (Armi Di Indifferenza Di Massa)
Il titolo è un gioco di parole tra le presunte “armi di distruzione di massa”, che avrebbero dovuto giustificare l’intervento militare in Iraq, e l’indifferenza degli uomini verso una guerra che si è compiuta sebbene quelle armi non siano mai state trovate.
Supporre di ingannare Dio e riuscire a farlo,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Angela Forin 19/11/2012 - 15:19
Sentieri di versi (pt. 5): Una mattina di Novembre
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continuer)
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continuer)
envoyé par DoNQuijote82 19/11/2012 - 13:05
The Partisan
Versione cantabile in italiano di Andrea Buriani, con il versetto aggiunto da Joan Baez
IL PARTIGIANO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Andrea Buriani 19/11/2012 - 11:54
Prima dell'alba
2012
Gli amanti di Magritte
(Testo: Publio Cornelio Tacito- Musica: Michelangelo Giordano)
Il testo di Prima dell’alba è tratto dalla descrizione di Tacito della battaglia di monte Graupio in Scozia, tratta da “De vita et moribus Iulii Agricolae”, tra legioni romane e caledoni, una frase che è diventata proposizione obbligata nelle lotte contro qualsiasi imperialismo. Giordi ce la propone in un evocativo latino
Testo già ripreso da Daniele Sepe in Vite perdite
Gli amanti di Magritte
(Testo: Publio Cornelio Tacito- Musica: Michelangelo Giordano)
Il testo di Prima dell’alba è tratto dalla descrizione di Tacito della battaglia di monte Graupio in Scozia, tratta da “De vita et moribus Iulii Agricolae”, tra legioni romane e caledoni, una frase che è diventata proposizione obbligata nelle lotte contro qualsiasi imperialismo. Giordi ce la propone in un evocativo latino
Testo già ripreso da Daniele Sepe in Vite perdite
Raptores orbis, postquam cuncta vastantibus
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 19/11/2012 - 11:48
Μπατσοκρατία
Batsokratía
UNA PICCOLA ANTOLOGIA
"Nelle nostre canzoni parliamo dei problemi che affliggono la società greca e lo facciamo da una prospettiva anarco-libertaria. Pensiamo che il comunismo libertario e l'anarchia non si adattino solo a noi, ma a tutte le persone, semplicemente perché rappresentano la natura dell'uomo. Quale uomo non vorrebbe vivere in una società di mutuo soccorso e rispetto, senza proprietà e senza l'individualismo oggi imperante, senza sfruttamento ed altre situazioni deprimenti?" - Javaspa, dal sito del Collettivo Kalashnikov.
Il pomeriggio di ieri, 17 novembre, 39° anniversario della rivolta del Politecnico di Atene repressa nel sangue dalla dittatura dei Co(g)l(i)onnelli, a Firenze si è manifestato davanti al Consolato Greco di via Cavour (Προξενείο της Ελλάδος, Consulat de Grèce) contro "Alba Dorata" e tutti i movimenti nazifascisti che stanno imperversando in... (continuer)
UNA PICCOLA ANTOLOGIA
"Nelle nostre canzoni parliamo dei problemi che affliggono la società greca e lo facciamo da una prospettiva anarco-libertaria. Pensiamo che il comunismo libertario e l'anarchia non si adattino solo a noi, ma a tutte le persone, semplicemente perché rappresentano la natura dell'uomo. Quale uomo non vorrebbe vivere in una società di mutuo soccorso e rispetto, senza proprietà e senza l'individualismo oggi imperante, senza sfruttamento ed altre situazioni deprimenti?" - Javaspa, dal sito del Collettivo Kalashnikov.
Il pomeriggio di ieri, 17 novembre, 39° anniversario della rivolta del Politecnico di Atene repressa nel sangue dalla dittatura dei Co(g)l(i)onnelli, a Firenze si è manifestato davanti al Consolato Greco di via Cavour (Προξενείο της Ελλάδος, Consulat de Grèce) contro "Alba Dorata" e tutti i movimenti nazifascisti che stanno imperversando in... (continuer)
Οι μπάτσοι είναι αδέρφια μας και εμείς αδελφοκτόνοι
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/11/2012 - 13:11
Η αυλή
Spesso ricorre nelle canzoni del periodo della Giunta il ricordo di una terrazza. Si tratta della terrazza della Sicurezza Generale di via Bubulina, dove venivano condotti i prigionieri per la tortura. Se ne parla in questo video documentario della televisione greca, dedicato ai processi svoltisi a carico dei poliziotti torturatori, e intitolato, appunto, "La terrazza di via Bubulina". Purtroppo è tutto in lingua greca, ma credo che valga la pena di renderlo rapidamente accessibile a chi vi fosse interessato.
Gian Piero Testa 17/11/2012 - 22:18
As Fascism Takes Root
[2007]
Album: One Nation Under The Iron Fist Of God
Sinclair Lewis said: "When fascism comes to America, it will be wrapped in the flag and carrying the cross": Agree or Disagree?
Free Inquiry readers may pause to read the "Affirmations of Humanism: A Statement of Principles" on the inside cover of the magazine. To a secular humanist, these principles seem so logical, so right, so crucial. Yet, there is one archetypal political philosophy that is anathema to almost all of these principles. It's fascism. And fascism's principles are wafting in the air today, surreptitiously masquerading as something else, challenging everything we stand for. The cliché that people and nations learn from history is not only overused, but also overestimated; often we fail to learn from history, or draw the wrong conclusions. Sadly, historical amnesia is the norm.
1. Powerful and continuing expressions of... (continuer)
Album: One Nation Under The Iron Fist Of God
Sinclair Lewis said: "When fascism comes to America, it will be wrapped in the flag and carrying the cross": Agree or Disagree?
Free Inquiry readers may pause to read the "Affirmations of Humanism: A Statement of Principles" on the inside cover of the magazine. To a secular humanist, these principles seem so logical, so right, so crucial. Yet, there is one archetypal political philosophy that is anathema to almost all of these principles. It's fascism. And fascism's principles are wafting in the air today, surreptitiously masquerading as something else, challenging everything we stand for. The cliché that people and nations learn from history is not only overused, but also overestimated; often we fail to learn from history, or draw the wrong conclusions. Sadly, historical amnesia is the norm.
1. Powerful and continuing expressions of... (continuer)
Bow down to the demagogues
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 17/11/2012 - 09:38
Epístola a los transeúntes
Version française – LETTRE AUX PASSAGERS – Marco Valdo M.I. – 2012
d'après la version italienne de Riccardo Venturi – EPISTOLA AI TRANSEUNTI – 2011
d'une chanson péruvienne (espagnol) de César Vallejo – Epístola a los transeúntes – interprétée par Diamanda Galás
Face à une écriture poétique comme celle de César Vallejo, que Thomas Merton a défini « le poète universel le plus important après Dante », il n'est pas opportun probablement de se braquer sur le sens. D'autant qu'évidemment le surréalisme dans lequel il a voulu s'insérer, il est nécessaire de se plonger sans guide dans les abysses du langage de ce révolutionnaire structural ; avec Vallejo nous sommes dans l'exil de l'expression.
En exil, il naît. Santiago de Chuco, au Pérou, où il vient au monde le16 mars 1892, un village perdu dans les Andes. En exil, il meurt : à Paris, le 15 avril 1938. Dans son écriture, il utilisait des solécismes... (continuer)
d'après la version italienne de Riccardo Venturi – EPISTOLA AI TRANSEUNTI – 2011
d'une chanson péruvienne (espagnol) de César Vallejo – Epístola a los transeúntes – interprétée par Diamanda Galás
Face à une écriture poétique comme celle de César Vallejo, que Thomas Merton a défini « le poète universel le plus important après Dante », il n'est pas opportun probablement de se braquer sur le sens. D'autant qu'évidemment le surréalisme dans lequel il a voulu s'insérer, il est nécessaire de se plonger sans guide dans les abysses du langage de ce révolutionnaire structural ; avec Vallejo nous sommes dans l'exil de l'expression.
En exil, il naît. Santiago de Chuco, au Pérou, où il vient au monde le16 mars 1892, un village perdu dans les Andes. En exil, il meurt : à Paris, le 15 avril 1938. Dans son écriture, il utilisait des solécismes... (continuer)
LETTRE AUX PASSAGERS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 16/11/2012 - 22:54
×
In memoriam : Caryl Chessman (1921 - 1960)
Nationalité: Étazunienne
Caryl Chessman, le ruban noir de l’écriture
par Alexandre Mathis
« …..
Né le 27 mai 1921 à Saint-Joseph, petite ville au bord du lac Michigan, Chessman écrira dans ses livres qu’il voulait devenir écrivain dès l’adolescence. Sa mère, une poétesse, qu’il adore, lui répéte : tu seras écrivain. Marché noir… la grande dépression de 1929 dure. Tête brûlée, Caryl devient cambrioleur de dépôts de denrées alimentaires pour subvenir à son père dont les affaires tournent mal. Voyageur de commerce, électricien dans un studio de cinéma à Los Angeles, M. Chessman père finit par faire tous les métiers. Le garçon supporte mal de voir son père, acculé au désespoir, recourir aux œuvres de charité. Centre de redressement à 15 ans. Aguerri, et décidé à trouver une forte somme d’argent pour payer... (continuer)