Dopo aver rispolverato "Ultimo volo", bisogna che ripaghi un tributo anche a questa canzone dell'immenso Pippo Pollina; un invito a tutti a ascoltare, o a riascoltare "Banneri", una delle vette di questo sito.
Thank you for your posting of this work. My name is Arthur Rorris and I am the composer of the song "Distomo" which is the first track of the new CD "Echoes Antilalies". It is an honour to have this work included in your collection and I was wondering if you would an mp3 version of this track so that your readers may be able to listen to it as well? If so please let me know where you want the audio file to be sent. Or it might be easier if I upload to youtube and send you the link. In the meantime here is another track from this CD, "Dixos Ese - Without you"
Dear Mr Rorris, we are honoured to have you as guest in our website and in this special page devoted to your work; please extend our thankful greetings to Mrs Sidiropoulos too. Of course we would be happy to get an mp3 version of this track; you may choose between sending the track directly to our email address, antiwarsongs@gmail.com, or uploading it to YouTube, or perhaps both. Please allow us to thank you for setting such a great poem by Nikiforos Vrettakos to music.
Dear Mr Rorris, as you can see the video slide show and the audio track for "Distomo" have been included in this page. We thank you heartily for allowing our readers to listen to your song about one of the most terrible atrocities ever committed in Greece.
PREGHIERA (CRISTO, PIETÀ DEL NOSTRO PAESE) (continuer)
envoyé par Dead End 11/11/2012 - 14:43
All’interno della chiesa di Santa Croce si trova una lapide votiva che ricorda l’invasione dei Turchi del 1499. La lapide non appartiene a questo luogo sacro della comunità casarsese, ma è stata trasferita qui nell’anno 1880 e proviene dalla piccola chiesa della Beata Vergine delle Grazie, che venne portata a compimento con pitture e decorazioni nel 1529, quando la comunità di Casarsa, in segno di ringraziamento per essere stata risparmiata dalle invasioni turche, adempie a quanto la lapide esprime.
«1499 ADI30 7BRE NEL SOPRAD. MILESIMO FURONO LI TURCHI IN FRIULI ET PASORONO PER DESOPRA LA VILA ET NOI MATIA DE MONTICO ET ZUANE COLUSO FESIMO AVODO DE FAR QUESTA SANTA CHIESA SE LORO NON NE DAVANO DANO ET PER LA GRATIA DELA NOSTRA DONNA FUSSIMO ESAUDITI ET NOI CON LO COMUN FESSIMO LA PRES ENTE CHIESA NOI CAMERATI BASTI AN DE JACUZ ET ZUAN DE STEFANO GAMBILIN FESSIMO DIPINZER DEL 1529 ADI 7... (continuer)
La "Canzone sesta" era già presente nel sito come canzone autonoma e, fino ad oggi, unica "rappresentante" di Ultimo volo. Lasciamo la pagina come doppione storico.
CCG/AWS Staff 9/11/2012 - 23:47
Una pesante lacuna viene a colmarsi oggi in questo sito: la mancata presenza di Ultimo volo - Orazione civile per Ustica di Pippo Pollina. A dire il vero, una delle sue sei canzoni era presente; l'unica reperibile in rete. Nessuna traccia delle altre cinque e dei sei monologhi recitati da Manlio Sgalambro; questa pagina colma dunque una lacuna anche nell'intera Rete.
E di lacuna si deve parlare, perché Ultimo volo è qualcosa di più che una semplice serie di canzoni e monologhi teatrali. E qualcosa di diverso anche da un'orazione civile "classica", così come ne conosciamo ad esempio da Marco Paolini. Ultimo volo, composta da Pippo Pollina per il trasferimento del relitto del DC9 Itavia al Museo per la Memoria di Bologna, è qualcosa di assolutamente indefinibile, ed è l'epopea di un'ingiustizia criminale perpetrata da uno stato.
Abbiamo reperito il libretto dell'album in maniera assai fortunosa,... (continuer)
Bella paginona, veramente "commilfò". Grazie, Riccardo, per aver riesumato anche questo magnifico album, inspiegabilmente irreperibile e, di conseguenza, un po "dimenticato". Un doverosissimo contributo che in effetti ancora mancava alla collezione.
Complimenti anche per la tua traduzione della "Canzone quarta".
Completato il post di tutti e 14 brani !
Grazie, Giorgio. Un tempo una traduzione dal siciliano non l'avrei mai potuta fare, anche se so come "funzia" dalla vecchia grammatica di Giuseppe Pitré (ad esempio, che in siciliano il congiuntivo imperfetto equivale al condizionale, tratto che il siciliano condivide col friulano [!]); però, ora, in rete si trovano persino dizionari interi dal siciliano al tedesco e viceversa. Insomma, la Rete ha tolto parecchie castagne dal fuoco. Mi son parecchio dato da fare per trovare i testi di questo album finché, come sempre, non è intervenuto il caso; sia egli benedetto, perché davvero era un dispiacere non averlo qui dentro nella sua interezza. Saluti cari!
Terminata anche la ristrutturazione della Sesta Arcadia, mi permetto, in una domenica novembrina orrenda dal punto di vista climatico, un piccolo antidoto:
La casa del poeta Angelos Sikelianòs vicino al monastero di Faneroméni, presso Salamina.
Riccardo Venturi 11/11/2012 - 09:35
E' bellissima questa pagina: non mi resta che abbracciare Riccardo, e la Grecia, come vorremmo che fosse e rimanesse.
Arrivato in fondo alla ristrutturazione di questa pagina, ho da dire una cosa. Se vi capita, se ne avete il tempo e la voglia, leggetelo. Mi è successa una cosa, quella di alzarmi seppur brevemente in piedi una volta terminata la lettura di questa cosa; è Ritsos. Tutto qui. Saluti.
Riccardo Venturi 9/11/2012 - 15:44
Qualcosa di musicato c'è: di Marios Tokas, in un disco del 1995, ΨΥΧΗ ΚΑΙ ΣΩΜΑΤΙ ho trovato il passo:
«Λάβετε, φάγετε, τούτο εστί το σώμα μου και το αίμα μου
– το σώμα και το αίμα του Γρηγόρη Αυξεντίου
ενός φτωχόπαιδου, 29 χρονώ, απ’ το χωριό Λύση, οδηγού ταξί το επάγγελμα,
πούμαθε στη Μεγάλη Σχολή του Αγώνα τόσα μόνο γράμματα
όσα να φτιάχνουν τη λέξη ελευθερία »
« Prendete, mangiate, questo è il mio corpo e il mio sangue
- il corpo e il sangue di Grigoris Afxendiou
di un ragazzo povero di 29 anni, del villaggio di Lissis, di mestiere conducente di taxi,
che alla Grande Scuola della Lotta imparò solo tante lettere
di quante si compone la parola libertà ».
Con l'occasione preciso che quella di Grigoris Afxendiou conducente di taxi è solo l'informazione, errata, che Ritsos ebbe dai giornali. In effetti Afxendiou dopo il liceo cominciò studi letterari, poi tentò di iscriversi... (continuer)
Io ho sentito cantare per la prima volta "O Gorizia" negli anni '70 dalla splendida voce di Alessandra Kersevan del Canzoniere d'Aiello(UD); ora l'ho ritrovata e risentita su questo sito rinnovando l'emozione d'allora
Grazie dal profondo del mio animo,le parole sono in sintonia con il mio modo di vedere ,esprimono tutto il mio afflato verso la salvaguardia della natura ,della vita .Grazie NOMADI
Warum wird diese Seite nicht in deutscher Sprache dargestellt???
Ist hier kein Interese an Deutsch sprachigen Menschen vorhanden? (Hentschke Raik)
Lieber Hentschke Raik, CCG/AWS enthält etwa 300 Lieder in der deutschen Sprache mit Darstellungen, Erklärungen und Übersetzungen. Diese Seite wird nicht in deutscher Sprache dargestellt, weil es um ein spanischsprachiges Lied händelt. Leider werden wir für diese Arbeit nicht bezählt, und wir können nicht jede Seite mit mehrsprachigen Darstellungen ausstatten. Dies meint nicht, dass wir kein Interesse an deutschsprachigen Menschen haben. Warum bereitest du nicht eine gute Darstellung für diese Seite auf deiner Muttersprache vor? Mit herzlichen Grüssen! (CCG/AWS Staff)
Da questa pagina. La pagina riporta correttamente sia la versione inglese di Keeley e Sherrard (da cui probabilmente è stata tradotta), sia il testo originale greco. La dicitura 콘스탄틴 카바피 - (영어에서 중역) indica probabilmente il nome dell'autore e del traduttore. (rv)
야만인을 기다리며 (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 9/11/2012 - 00:15
Tra poco, in una nuova finestra della pagina iniziale, si troverà scritto: Probabilmente la più completa pagina al mondo di Περιμένοντας τοὺς βαρβάρους, che ha anche una forte componente anticolonialista...
Beh, che in pochi giorni questa sia diventata probabilmente non dico "la più completa" pagina al mondo su Περιμένοντας τους βαρβάρους, ma perlomeno quella contenente il maggior numero di traduzioni della poesia messe tutte assieme, è ragionevole. Così come anche la componente anticolonialista che è stata messa in luce. Ma l'aspetto che mi sembra più interessante ha veramente a che fare col mondo d'oggi; penso soltanto al modo in cui i "barbari" (che, adesso, vanno perlopiù sotto il nome di "islamici") vengono utilizzati dall'Imperatore, ora per suscitare paure, ora per essere blanditi (magari nelle loro componenti cosiddette "moderate"). I barbari sembrano essere sempre e comunque una soluzione, e parecchio comoda; salvo, poi, scoprire che la crisi di sistema che ci sta mettendo in ginocchio non viene dai "barbari" ma dalla nostra stessa civiltà dove il mercato si è impadronito di tutto (e... (continuer)
In Latinum vertit Richardus Venturi
die IX mensis Novembris a.D. MMXII
Sì, certo, l'ho cercata una versione latina per chiudere degnamente questa pagina (con la trentesima traduzione). Ma non c'era, e la cosa mi è parsa abbastanza strana per un poeta come Cabaphes (in latino è così: Constantinus Cabaphes. Da vero Alessandrino.). Allora mi ci sono messo a farla io, spero non indegnamente. (rv)
Ti do piena ragione, Riccardo. La mescolanza con i "barbari", peraltro, ha sempre rigenerato le vecchie civiltà. Il popolaccio viene nutrito di terrore e di fantasmi per averlo docile al comando e pronto a scagliarsi alla bisogna, ma sopra la sua testa i notabili e i barbari si sono sempre fatti gli affari loro.
Ah, leggi subito le due mail "private" che ti ho inviato, e aggiungi che hai scritto "esxpectatur" invertendo due consonanti. Vale.
Fino a qualche anno fa si poteva parlare tranquillamente di "serbocroato"; ora non si può più, da quando la Jugoslavia è stata ammazzata. Ufficialmente, adesso, il serbo e il croato sono lingue diverse. Così ho preso, come altre volte in questo sito, la (bella) versione in croato, l'ho trascritta in alfabeto cirillico e ho eseguito soltanto qualche adattamento. Di cui uno, però, significativo quanto poco appariscente: laddove in croato si dice barbari secondo la pronuncia latina e la tradizione cattolico-romana, in serbo si dice varvari secondo la pronuncia bizantina e greco-ortodossa. In una semplice consonante c'è il confine tra due mondi diversi, anche se la lingua è rimane la stessa. (rv)
Stesso problema ho avuto anch'io con un testo in arabo tempo fa.. Non erano i sospensivi, mi pare, mai due punti. Nessuno mi ha ascoltato.
giorgio 9/11/2012 - 08:33
Signori, il problema è che andrebbe impostato direction:rtl come stile del titolo, ma questo al momento non è immediatamente possibile. Vedrò come fare...
Lorenzo, non te la prendere per i nostri appunti, anche se a volte lasciano trasparire del disappunto...
Sei & resti il miglior uébmaster della galassia! Punto.
Anzi, punto e due punti!...("ma sì, fai vedere che abbondiamo... Abbondandis in abbondandum!")
il migliore si' ma se qualcuno venisse a sapere che i caratteri persiani (e greci e pure i caratteri accentati) sono salvati nel database con l'HTML entity e non in UTF-8 mi caccerebbero anche dall'azienda più scalcagnata. Ma che ci vuoi fare, la gran parte del codice è scritto quasi 10 anni fa quando per qualche ragione il database aveva l'encoding che capisce solo i caratteri inglesi e non ho mai avuto il coraggio di ricodificare tutte le 17000 canzoni rischiando che poi non funzionasse più una mazza. :(
Se quanto scritto sopra ti è comprensibile come il persiano, puoi tranquillamente ignorarmi.
Eh, vabbè! HTML, UTF... quisquilie & pinzellacchere!
Sappiamo che tu non puoi andare troppo per il sottile, impegnato come sei sempre a dar la caccia ai maledetti bosoni!
Quelli sono veloci, mica aspettano le ricodifiche...
E poi, come direbbe il Bersani, "siam mica qui a pettinare le bambole, 'orco boia!"
L’assassino di Nedā fu subito identificato e fermato dalla folla qualche istante dopo l’omicidio, mentre cercava di fuggire in moto. Lo disarmarono, lo filmarono, lo fotografarono, gli presero i documenti e poi lo lasciarono andare.
Si chiama Abbās Kārgar Jāvid ed è uno dei fanatici paramilitari basiji agli ordini dei “guardiani della rivoluzione”, i pasdaran istituiti da Khomeini nel 1979.
Abbās Kārgar Jāvid non è mai stato incriminato né ha mai subito un procedimento disciplinare.
Le autorità politiche e religiose iraniane hanno in un primo tempo sostenuto che Nedā fosse stata uccisa da un colpo sparatole da un manifestante, poi che tutta la vicenda fosse un complotto occidentale e che il video fosse un montaggio realizzato in Gran Bretagna o USA.
Come si è detto, il principale testimone dell’accaduto, il medico Arash Hejazi, è stato costretto a fuggire dall’Iran. Così pure... (continuer)
Augurissimi a Mikis anche da parte mia; e ti do una dritta. Per fare la "þ" basta digitare ALT + 208 sul tastierino numerico. Per la maiuscola "Þ", ALT + 232. Ti saluto col magnifico saluto islandese: vertu blessaður og sæll "sii benedetto e beato" (di solito abbreviato in bless).
Riccardo Venturi 8/11/2012 - 22:58
Bless, e ancora bless a te e a tutti i nobili cavalieri di AWS. Vi blesso di cuore tutti davvero, Jóhannes Petur Balþasarson. E, του χρόνου, tutti in Islanda, a trovare Attila.
Scusate se mi intrometto, ma a me il codice ASCII del þorn minuscolo risulta essere 231; quindi per richiamarlo ALT 231; ALT 232 per richiamare il maiuscolo, Þ.
Mentre con ALT 208 si richiama l'eth o edh, ð, con ALT 209 l'edh maiuscola, Ð.
Scusatemi ancora e una buona giornata ad entrambi :)
(giorgio)
Verissimo, ho confidato troppo nella mia memoria! (rv)
Purtroppo io non combino nulla con le combinazioni di tastiera, perché per risparmiare, quando comperai il mac mini, continuai a usare la tastiera del PC che era nuova, e non sempre le due cose vanno d'accordo.
Petite leçon de français de Wallonie à l'usage des locuteurs hexagonaux.
Prenons l'expression « Faudrait voir à pas mélanger les torchons avec les serviettes... ».
Globalement, le sens est le même dans les deux langues : on doit faire la différence quand on désigne ou on utilise certaines pièces de toile – le fond de l'affaire – au départ – c'est que seuls les gens qui savent les usages font cette différence et le rappellent aux ignorants; depuis l'expression a été retournée aux expéditeurs. Voilà pour le sens général tel qu'il est commun. Cependant, si l'on approfondit la chose, ça se complique un brin.
La cause en est que les torchons et les serviettes, outre d'être différentes dans l'usage qu'on peut en faire, sont des choses fort différentes des deux côtés de la frontière linguistique.
De façon générale, on s'en tiendra au sens évident pour tous les locuteurs français, qu'ils soient... (continuer)