Lugano Addio
Lugano Addio, 1977
dall'album "I lupi"
Ve la racconto tutta, com'è andata. Per uno di quei mille, insondabili motivi, per i quali il ricordo di una canzone ci irrompe nella mente, qualche giorno fa aveva incominciato a girarmi per la testa "Lugano Addio" di Ivan Graziani. L'avevo tanto amata, quella canzone, proprio in quegli anni nei quali facevo il sindacalista della scuola, e, ricordo, andavo su e giù per la mia provincia di Como, e un giorno ero alle prese con i professori e i bidelli venuti dai vari sud, e un altro, magari, ero su in montagna, con le maestre "laghere".
Ne ho conosciute tante, di maestre laghere, naturalmente non parlo di quelle democristiane. Magari con il marito alla Falck, e il padre che aveva combattuto nella brigata Garibaldi sulla Berlinghera, e magari con il cugino che sapeva tutti i sentieri della Svizzera, percorsi con la bricolla in spalla. Erano tanto diversi,... (Continues)
dall'album "I lupi"
Ve la racconto tutta, com'è andata. Per uno di quei mille, insondabili motivi, per i quali il ricordo di una canzone ci irrompe nella mente, qualche giorno fa aveva incominciato a girarmi per la testa "Lugano Addio" di Ivan Graziani. L'avevo tanto amata, quella canzone, proprio in quegli anni nei quali facevo il sindacalista della scuola, e, ricordo, andavo su e giù per la mia provincia di Como, e un giorno ero alle prese con i professori e i bidelli venuti dai vari sud, e un altro, magari, ero su in montagna, con le maestre "laghere".
Ne ho conosciute tante, di maestre laghere, naturalmente non parlo di quelle democristiane. Magari con il marito alla Falck, e il padre che aveva combattuto nella brigata Garibaldi sulla Berlinghera, e magari con il cugino che sapeva tutti i sentieri della Svizzera, percorsi con la bricolla in spalla. Erano tanto diversi,... (Continues)
Le scarpe da tennis bianche e blu
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2012/1/25 - 21:17
Mi illumino di meno
Chanson italienne – Mi illumino di meno – Radici nel Cemento
JE M'ÉCLAIRE MOINS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/1/25 - 21:06
Stop the War
Please stop the war... (How much more are we fighting for?)
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/1/25 - 18:35
Bundeswehr
[1982]
Album “Yankees raus”
Album “Yankees raus”
Du hast 'ne hübsche grüne Uniform
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/1/25 - 17:16
Iran
[1980]
Dall’EP “Wir wollen keine Bullenschweine”
Il pensiero, sintetico e schietto, degli Slime sulla rivoluzione khomeinista in Iran…
Dall’EP “Wir wollen keine Bullenschweine”
Il pensiero, sintetico e schietto, degli Slime sulla rivoluzione khomeinista in Iran…
Iran Iran
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/1/25 - 17:07
Der Tod ist ein Meister aus Deutschland
[1994]
Da “Schweineherbst” (si tradurrà con “Caduta porci”?), ultimo album di questa punk band tedesca.
Canzone ispirata alla poesia Todesfuge di Paul Celan.
Da “Schweineherbst” (si tradurrà con “Caduta porci”?), ultimo album di questa punk band tedesca.
Canzone ispirata alla poesia Todesfuge di Paul Celan.
Was schlug man den zum Krüppel?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/1/25 - 16:55
Canzone per Marianella Garcia
Anonymous
Testo reperito in questa pagina
Marianella García Villas (San Salvador, 7 agosto 1948 – Suchitoto, 13 marzo 1983) è stata una politica e avvocato salvadoregna.
Membro dell'Associazione Cattolica Universitaria Salvadoregna (ACUS - Asociación Católica Universitaria Salvadoreña), fondò la Commissione per i diritti umani del Salvador, partecipò attivamente alla Democrazia cristiana salvadoregna e fu collaboratrice di monsignor Óscar Romero. Fu catturata il 13 marzo 1983 in un'area di conflitto dove si era recata per documentare l'uso di armi chimiche da parte dell'esercito, e fu assassinata dopo essere stata torturata.
Fonte Wikipedia
Membro dell'Associazione Cattolica Universitaria Salvadoregna (ACUS - Asociación Católica Universitaria Salvadoreña), fondò la Commissione per i diritti umani del Salvador, partecipò attivamente alla Democrazia cristiana salvadoregna e fu collaboratrice di monsignor Óscar Romero. Fu catturata il 13 marzo 1983 in un'area di conflitto dove si era recata per documentare l'uso di armi chimiche da parte dell'esercito, e fu assassinata dopo essere stata torturata.
Fonte Wikipedia
Ay Marianella, Marianella Garcia
(Continues)
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Contributed by DonQuijote82 2012/1/25 - 14:41
Hiroshima
1972
Made in Japan
Made in Japan
Once upon a summer day
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/1/25 - 14:19
Song Itineraries:
Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市
Flesh Storm
TEMPESTA DI CARNE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 2012/1/25 - 14:02
Mioritza - Requiem for Rachel Corrie
Contributed by DonQuijote82 2012/1/25 - 12:06
Song Itineraries:
Rachel Corrie
Salvador
dedicata a Rachel Corrie
Cristo è un pusher che no vuole mai soldi
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/1/25 - 11:49
Song Itineraries:
Rachel Corrie
Lu trenu di lu suli
Interpretata anche da Mario Incudine in Anime migranti 2011
Intensa, poetica, è “Lu trenu di lu suli”, un testo di Ignazio Buttitta musicato da Mario e suonato dal solo violoncello di Redi Hasa, dedicato all’immensa tragedia belga della miniera di Marcinelle che l’8 agosto 1856 vide tra le 262 vittime molti siciliani. E’ un pezzo che trasuda dolore passo passo, partendo da quell’abisso creatosi all’arrivo della notizia della tragica morte di tanti connazionali.
bielle.org
Intensa, poetica, è “Lu trenu di lu suli”, un testo di Ignazio Buttitta musicato da Mario e suonato dal solo violoncello di Redi Hasa, dedicato all’immensa tragedia belga della miniera di Marcinelle che l’8 agosto 1856 vide tra le 262 vittime molti siciliani. E’ un pezzo che trasuda dolore passo passo, partendo da quell’abisso creatosi all’arrivo della notizia della tragica morte di tanti connazionali.
bielle.org
DQ82 2012/1/25 - 11:05
Speranza disperata
Molto bello è anche il canto a due voci, quella di Mario e di Edoardo De Angelis e due lingue, il dialetto ennese e l’italiano, del brano “Speranza disperata” che vede, in una sinergia di contributi, anche la presenza dell’Orchestra “Canzoni di confine” proveniente dal lontano Friuli. Fanno riflettere i bei versi finali “Quello che fa più male / in fondo a questa storia / è assistere al silenzio / al silenzio della memoria” giusto prima di quel lungo finale d’archi, qui determinanti e ancora una volta diretti da Valter Sivilotti.
Bielle.org
Bielle.org
DonQuijote82 2012/1/25 - 11:01
Sottomare
da "Solo Andata, righe che vanno troppo spesso a capo" di Erri De Luca
In Anime Migranti 2011 di Mario Incudine con il titolo di Sottomare
Note liquide di pianoforte accompagnano invece la calda voce di Mario mentre recita intensi versi tratti da “Solo Andata, righe che vanno troppo spesso a capo” di Erri De Luca “Da giorni prima di vederlo il mare era un odore / un sudore salato / ognuno immaginava di che forma. / Sarà una mezzaluna coricata, / sarà come il tappeto di preghiera / sarà come i capelli di mia madre” e, dopo una bellissima e commovente melodia eseguita al pianoforte da Antonio Vasta (co-produttore artistico del disco) e dai violini di Giuseppe Cusumano, ancora toccanti versi “Non fu il mare a raccoglierci, / noi raccogliemmo il mare a braccia aperte / solo il primo ha l’obbligo di sollevare gli occhi, / gli altri seguono il tallone che precede, / il viaggio è una pista di schiene”. Commovente questa “Sottomare”.
bielle.org
In Anime Migranti 2011 di Mario Incudine con il titolo di Sottomare
Note liquide di pianoforte accompagnano invece la calda voce di Mario mentre recita intensi versi tratti da “Solo Andata, righe che vanno troppo spesso a capo” di Erri De Luca “Da giorni prima di vederlo il mare era un odore / un sudore salato / ognuno immaginava di che forma. / Sarà una mezzaluna coricata, / sarà come il tappeto di preghiera / sarà come i capelli di mia madre” e, dopo una bellissima e commovente melodia eseguita al pianoforte da Antonio Vasta (co-produttore artistico del disco) e dai violini di Giuseppe Cusumano, ancora toccanti versi “Non fu il mare a raccoglierci, / noi raccogliemmo il mare a braccia aperte / solo il primo ha l’obbligo di sollevare gli occhi, / gli altri seguono il tallone che precede, / il viaggio è una pista di schiene”. Commovente questa “Sottomare”.
bielle.org
Da giorni prima di vederlo il mare era un odore
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/1/25 - 10:59
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Novumunnu
da Anime migranti 2011
Melodica e più legata alla tradizione popolare è “Novumunnu” che vede la partecipazione di Kaballà in veste sia d’autore sia di co-interprete di questo brano che è un canto sul vivo sogno d’America di tanti nostri migranti. Le voci sullo sfondo, quasi un dolce lamento, sono affidate all’Omnia Beat Gospel projet.
bielle.org
Melodica e più legata alla tradizione popolare è “Novumunnu” che vede la partecipazione di Kaballà in veste sia d’autore sia di co-interprete di questo brano che è un canto sul vivo sogno d’America di tanti nostri migranti. Le voci sullo sfondo, quasi un dolce lamento, sono affidate all’Omnia Beat Gospel projet.
bielle.org
Portami a stu Novu Munnu
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/1/25 - 10:54
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Stop the world
2000
Liberi di volare
Negli anni, dal vivo è diventata spesso Stop the war
Liberi di volare
Negli anni, dal vivo è diventata spesso Stop the war
Guarda nei tuoi occhi
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/1/25 - 10:27
Cara maestra
Vi segnalo l'interpretazione dei Fonetica, con stravolgimento armonico della linea melodica, 50 anni dopo l'incisione di Luigi Tenco.
Fabio Bello 2012/1/24 - 23:31
Lassù in cima al Monte Nero (Caramba)
Anonymous
Una canzone che mi ricordo dai tempi dell'asilo, ovviamente senza le ultime due strofe.
Lassù in cima al monte Nero
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/1/24 - 16:36
Marina di Melilli
E' una vergogna quello che hanno fatto in una delle zone più belle della Sicilia,dopo che ci hanno tempestato di porcherie e la beffa che non c'è piu lavoro all'interno delle raffinerie perchè se le stanno mangiando con le spartizioni di potere.
E poi prendersela con un vecchietto roba da terzo mondo,questa e la sicilia che noi giovani abbiamo ereditato dal passato.Noi giovani ci dobbiamo ribellare a questo sistema.
E poi prendersela con un vecchietto roba da terzo mondo,questa e la sicilia che noi giovani abbiamo ereditato dal passato.Noi giovani ci dobbiamo ribellare a questo sistema.
2012/1/24 - 15:55
Religion
Chanson allemande – Religion – Slime – 1983
RELIGION
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/1/24 - 15:46
In favelas
1994
La settima onda
Con gli Inti-Illimani
La canzone è incentrata sul tema della povertà delle favelas o di altri luoghi di sofferenza ed emarginazione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Favela
http://it.wikipedia.org/wiki/Meninos_de_rua
La settima onda
Con gli Inti-Illimani
La canzone è incentrata sul tema della povertà delle favelas o di altri luoghi di sofferenza ed emarginazione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Favela
http://it.wikipedia.org/wiki/Meninos_de_rua
Non ci sono prati, solo muri consumati, per giocare poche
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 2012/1/24 - 12:22
La murata
[1799?]
Testo di autore anonimo rielaborato da Roberto De Simone
Nel libro/disco di Gragnaniello intitolato “Dai Quartieri al S.Carlo”.
In questo lavoro del 1999 il cantautore di vico Cerriglio, il più stretto di Napoli, giustappone il Canto dei sanfedisti a questa canzone dei repubblicani prigionieri a Castel Capuano, sede della Gran Corte Civile e Criminale della Vicaria, dopo la vittoria sanfedista del luglio del 1799 e la restaurazione borbonica.
Testo di autore anonimo rielaborato da Roberto De Simone
Nel libro/disco di Gragnaniello intitolato “Dai Quartieri al S.Carlo”.
In questo lavoro del 1999 il cantautore di vico Cerriglio, il più stretto di Napoli, giustappone il Canto dei sanfedisti a questa canzone dei repubblicani prigionieri a Castel Capuano, sede della Gran Corte Civile e Criminale della Vicaria, dopo la vittoria sanfedista del luglio del 1799 e la restaurazione borbonica.
Songo venuto sotto a 'sta murata
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/1/24 - 11:20
The Future
"I think you work out something. I wouldn't call them ideas. I think ideas are what you want to get rid of. I don't really like songs with ideas. They tend to become slogans. They tend to be on the right side of things: ecology or vegetarianism or antiwar. All these are wonderful ideas but I like to work on a song until those slogans, as wonderful as they are and as wholesome as the ideas they promote are, dissolve into deeper convictions of the heart. I never set out to write a didactic song. It's just my experience. All I've got to put in a song is my own experience."
Leonard Cohen, January 2012
Leonard Cohen, January 2012
2012/1/24 - 11:03
Inno patriottico (del cittadino Luigi Rossi per lo bruciamento delle immagini de' tiranni)
[1799]
Posto in musica dal cittadino Cimmarosa, da cantarsi nella festa de' 30 fiorile sotto l'albero della libertà avanti al Palazzo Nazionale.
Scritto da Luigi Rossi, avvocato, nato nel 1769 a Montepaone in provincia di Catanzaro (dove, almeno fino a poco tempo fa, c’era l’ultimo Albero della Libertà originale d’Italia), poeta, giacobino e massone, impiccato il 28 novembre 1799 in Piazza del Mercato a Napoli.
Musica del celebre compositore napoletano Domenico Cimarosa (1749-1801).
Pubblicato sul Monitore Napoletano, il foglio repubblicano diretto da Eleonora Fonseca Pimentel, l’Inno patriottico fu riprodotto in migliaia di fogli volanti e cantato per la prima volta dai rivoluzionari il 19 maggio in piazza del Plebiscito (allora Largo di Palazzo) alla festa del “bruciamento delle bandiere borboniche”, allorché fu piantato l’Albero della Libertà.
Domenico Cimarosa, di... (Continues)
Posto in musica dal cittadino Cimmarosa, da cantarsi nella festa de' 30 fiorile sotto l'albero della libertà avanti al Palazzo Nazionale.
Scritto da Luigi Rossi, avvocato, nato nel 1769 a Montepaone in provincia di Catanzaro (dove, almeno fino a poco tempo fa, c’era l’ultimo Albero della Libertà originale d’Italia), poeta, giacobino e massone, impiccato il 28 novembre 1799 in Piazza del Mercato a Napoli.
Musica del celebre compositore napoletano Domenico Cimarosa (1749-1801).
Pubblicato sul Monitore Napoletano, il foglio repubblicano diretto da Eleonora Fonseca Pimentel, l’Inno patriottico fu riprodotto in migliaia di fogli volanti e cantato per la prima volta dai rivoluzionari il 19 maggio in piazza del Plebiscito (allora Largo di Palazzo) alla festa del “bruciamento delle bandiere borboniche”, allorché fu piantato l’Albero della Libertà.
Domenico Cimarosa, di... (Continues)
Su d'un Sovrano popolo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/1/24 - 10:48
Song Itineraries:
Anthems and Anti-Anthems
The Prisoner
Il dialogo introduttivo è preso dalla serie televisiva "The Prisoner".
2012/1/24 - 03:14
Capaci e Via D'Amelio
[2007]
Dallo spettacolo “Il paese della vergogna” realizzato con i Gang
Dallo spettacolo “Il paese della vergogna” realizzato con i Gang
Occhi osservano dall’alto della collina.
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQUijote82 2012/1/23 - 23:19
Song Itineraries:
Mafia and Mafias
Quel giorno a Cinisi
[2007]
Dallo spettacolo “Il paese della vergogna” realizzato con i Gang
Dallo spettacolo “Il paese della vergogna” realizzato con i Gang
Ha braccia forti e un corpo allungato, come il suo volto.
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/1/23 - 23:16
Song Itineraries:
Mafia and Mafias
Ti ricordi il 1969
[2007]
Dallo spettacolo “Il paese della vergogna” realizzato con i Gang
Dallo spettacolo “Il paese della vergogna” realizzato con i Gang
Le bombe portano messaggi. Spesso sono nascosti, velati, non dichiarati.
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/1/23 - 23:13
GöTterdäMmerung ( Zenith of Power)
Secondo Iltalehti, un nuovo brano del prossimo album degli STRATOVARIUS è stato sospeso dalla divisione tedesca della Sanctuary Music, etichetta della band.
L’intro della canzone doveva iniziare con della parole pronunciate da Hitler.
Secondo Timo Tolkki che puntualizza che la canzone è completamente anti Hitler, che parla degli orrori dell'Olocausto e del Nazismo e si appella alla libertà di espressione artistica. Tolkki ha aggiunto che si è sempre interessato a Hitler e a quello che ha fatto diventare Hitler un mostro, il brano è il più antifascista possibile.
L’intro della canzone doveva iniziare con della parole pronunciate da Hitler.
Secondo Timo Tolkki che puntualizza che la canzone è completamente anti Hitler, che parla degli orrori dell'Olocausto e del Nazismo e si appella alla libertà di espressione artistica. Tolkki ha aggiunto che si è sempre interessato a Hitler e a quello che ha fatto diventare Hitler un mostro, il brano è il più antifascista possibile.
A failed painter, born to change the world
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 2012/1/23 - 20:26
Il cielo in una stanza
[1996]
Album «Canzonissime»,
Tutti i brani dell'album hanno il titolo di canzoni italiane famose, pur senza esserne cover.
Album «Canzonissime»,
Tutti i brani dell'album hanno il titolo di canzoni italiane famose, pur senza esserne cover.
Inizia l'incubo
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/1/23 - 19:42
Song Itineraries:
From World Jails
È tornato Garibaldi
[1993]
È tornato Garibaldi
È tornato Garibaldi
A questo cielo blu non obbedisco più
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/1/23 - 19:39
6-8-1945: Bombe Su Hiroshima
Album: Riskatto - 1999
Musica ripresa da Inner London Violence dei Bad Manners
Musica ripresa da Inner London Violence dei Bad Manners
Questa guerra finirà
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2012/1/23 - 16:04
Song Itineraries:
Hiroshima and Nagasaki 広島市 - 長崎市
Contessa
leggendo i vari commenti alla discussione.. mi sorge spontanea una domanda:
>Siamo tutti cosi sicuri che le cose siano poi cosi tanto cambiate dai tempi in qui pietreangeli scrisse contessa?
Io penso alle bombe umanitaire sganciate sui poli di mezzo mondo.. penso alle messe in mora dei diritti democratici come fu genova.. e mi rispondo di no
ritengo che la pretesa della borghesia del capitale sia la stessa di allora.. la pacificazione sociale a senso unico
la vera differenza con allora è che oggi.. non c'è una sinistra. ne forse un sindacato disposti ad alzar la voce. in difesa di quel popolo di precari di partite iva e di "privilegiati" dipendenti che se per caso si azzardano ad alzar la voce conoscono in fretta lamano dura del potere.. la stessa di 40 anni fà.
>Siamo tutti cosi sicuri che le cose siano poi cosi tanto cambiate dai tempi in qui pietreangeli scrisse contessa?
Io penso alle bombe umanitaire sganciate sui poli di mezzo mondo.. penso alle messe in mora dei diritti democratici come fu genova.. e mi rispondo di no
ritengo che la pretesa della borghesia del capitale sia la stessa di allora.. la pacificazione sociale a senso unico
la vera differenza con allora è che oggi.. non c'è una sinistra. ne forse un sindacato disposti ad alzar la voce. in difesa di quel popolo di precari di partite iva e di "privilegiati" dipendenti che se per caso si azzardano ad alzar la voce conoscono in fretta lamano dura del potere.. la stessa di 40 anni fà.
roberto robby4113@fastwebnet.it 2012/1/23 - 01:05
Τα Λυρικά
E' sparita una delle canzoni. Ma anche le le libere canzoni sono come i combattenti della libertà : επτά φορές κι αν σκοτωθούν
δεκαεφτά θ' αναστηθούν - se anche le ammazzano diciassette volte, diciassette risorgeranno. E, infatti, ecco di nuovo qui "La sera apro la porta":
δεκαεφτά θ' αναστηθούν - se anche le ammazzano diciassette volte, diciassette risorgeranno. E, infatti, ecco di nuovo qui "La sera apro la porta":
Gian Piero Testa 2012/1/23 - 00:43
Il paese dei balocchi
Chanson italienne – Il paese dei balocchi - Edoardo Bennato – 1992
LE PAYS DES JOUJOUX
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2012/1/22 - 18:22
¿Which Side Are You On?
[2011]
Dall'album "¿Which Side Are You On?" uscito il 17 gennaio 2012.
Questa di Ani DiFranco - scritta proprio così, con il punto interrogativo iniziale e capovolto dello spagnolo - non è una cover della storica Which Side Are You On? di Florence Reece o della Which Side Are You On 1970 di Pete Seeger (anche se è proprio il vecchio bardo del folk americano ad accompagnare la DiFranco con il proprio banjo) ma una vera, nuova, potente canzone di lotta.
Dall'album "¿Which Side Are You On?" uscito il 17 gennaio 2012.
Questa di Ani DiFranco - scritta proprio così, con il punto interrogativo iniziale e capovolto dello spagnolo - non è una cover della storica Which Side Are You On? di Florence Reece o della Which Side Are You On 1970 di Pete Seeger (anche se è proprio il vecchio bardo del folk americano ad accompagnare la DiFranco con il proprio banjo) ma una vera, nuova, potente canzone di lotta.
They stole a few elections,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/1/22 - 14:39
×
La canzone è cantata in lingua curda, per cui ho dovuto tradurre il testo da una traduzione in turco: ed è significativo che un turco abbia voluto tradurlo. Alcuni concetti poco chiari sono probabilmente dovuti proprio a questa doppia traduzione. Ho messo in fila il testo in curdo, la traduzione turca e la mia traduzione in italiano.
Miguel Martinez