Medley: This Land Is Your Land / Pastures of Plenty / Land
da The Border / La Linea (2001)
Medley:
This Land is Your Land (Woody Guthrie, 1940)
Pastures of Plenty (Woody Guthrie, 1944)
Land (Lila Downs, Paul Cohen, 2001)
Italiano
English
Il mondo di oggi è un mondo di migranti. Lasciamo la nostra terra e veniamo nel "primo mondo". Arriviamo a Los Angeles e New York, Londra e Parigi, attraversiamo il confine in cerca di una vita migliore.
I politici e gli "esperti" spesso ci danno la colpa dei problemi sociali ed economici del momento. Com'è che un paese come gli Stati Uniti, che orgogliosamente si dichiara un "paese di immigrati" tratta gli immigrati come alieni da un altro pianeta? Questi cosiddetti "alieni" si prendono cura dei loro figli, raccogliono la loro frutta e la verdura, puliscono le loro case e accettano ogni lavoro immaginabile in cambio degli stipendi più bassi. È troppo chiedere che agli immigrati vengano garantiti i più... (continuer)
Medley:
This Land is Your Land (Woody Guthrie, 1940)
Pastures of Plenty (Woody Guthrie, 1944)
Land (Lila Downs, Paul Cohen, 2001)
Italiano
English
Il mondo di oggi è un mondo di migranti. Lasciamo la nostra terra e veniamo nel "primo mondo". Arriviamo a Los Angeles e New York, Londra e Parigi, attraversiamo il confine in cerca di una vita migliore.
I politici e gli "esperti" spesso ci danno la colpa dei problemi sociali ed economici del momento. Com'è che un paese come gli Stati Uniti, che orgogliosamente si dichiara un "paese di immigrati" tratta gli immigrati come alieni da un altro pianeta? Questi cosiddetti "alieni" si prendono cura dei loro figli, raccogliono la loro frutta e la verdura, puliscono le loro case e accettano ogni lavoro immaginabile in cambio degli stipendi più bassi. È troppo chiedere che agli immigrati vengano garantiti i più... (continuer)
It's a mighty long row that my poor hands have hoed
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 1/9/2011 - 22:08
Pastures of Plenty
The Asch Recordings Vol. 1 (1944)
Describing the travails and dignity of migrant workers in North America, it is evocative of the world described in John Steinbeck's The Grapes of Wrath. The tune is based on the ballad "Pretty Polly," a traditional English-language folk song from the British Isles that was also well known in the Appalachian region of North America.
Recorded by Pete Seeger, Harry Belafonte, Bob Dylan, Tom Paxton, Jesse Colin Young, Peter Tevis, Peter, Paul and Mary, Dave Van Ronk, Ramblin' Jack Elliot, Flatt and Scruggs, Will Geer, Kingston Trio, Country Joe McDonald, Odetta, The Alarm, Solas, Alison Krauss & Union Station, Paul Kelly, Lila Downs, Cisco Houston, Karl Denver, Scott H. Biram, The Travellers, Judy Collins, Jefferson Starship
Il pezzo fu arrangiato da Ennio Morricone e cantato da Peter Tevis per il film "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone. (Ma Si veda qui questa osservazione di Cristian Veronesi)
Describing the travails and dignity of migrant workers in North America, it is evocative of the world described in John Steinbeck's The Grapes of Wrath. The tune is based on the ballad "Pretty Polly," a traditional English-language folk song from the British Isles that was also well known in the Appalachian region of North America.
Recorded by Pete Seeger, Harry Belafonte, Bob Dylan, Tom Paxton, Jesse Colin Young, Peter Tevis, Peter, Paul and Mary, Dave Van Ronk, Ramblin' Jack Elliot, Flatt and Scruggs, Will Geer, Kingston Trio, Country Joe McDonald, Odetta, The Alarm, Solas, Alison Krauss & Union Station, Paul Kelly, Lila Downs, Cisco Houston, Karl Denver, Scott H. Biram, The Travellers, Judy Collins, Jefferson Starship
Il pezzo fu arrangiato da Ennio Morricone e cantato da Peter Tevis per il film "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone. (Ma Si veda qui questa osservazione di Cristian Veronesi)
It's a mighty hard row that my poor hands have hoed
(continuer)
(continuer)
1/9/2011 - 21:45
Ο Ναπολιτάνος
grazie di questa pagina e del suo commento. non conoscevo la canzone. bellissima.
Tizianp 1/9/2011 - 18:17
Jump You Fuckers (a Song for Wall Street)
[2008]
Album “Maybe Nothing's Wrong” del 2009
Con la premessa che sono solo un innocuo scrivano, che non ho mai torto una zampetta una nemmeno ad un ragno né intendo farlo in futuro, e che da un sito come questo non si può e non si deve incitare alla guerra (ma mandare a fare in culo chi la guerra la fà, questo sì, e che la faccia con le armi che uccidono o con quelle che affamano), beh, mi pare che avessero visto giusto – dal punto di vista dell’obiettivo da colpire, certamente non del metodo barbaro usato per colpirlo – gli anarchici italiani seguaci di Luigi Galleani che il 16 settembre 1920 fecero saltare un carro pieno di dinamite davanti al cuore finanziario dell’America e del mondo.
Certamente quell’attentato, di cui fu ritenuto responsabile un amico di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti – tal Mario Buda, romagnolo, che però negò fino alla morte l’addebito - fu una ritorsione particolarmente... (continuer)
Album “Maybe Nothing's Wrong” del 2009
Con la premessa che sono solo un innocuo scrivano, che non ho mai torto una zampetta una nemmeno ad un ragno né intendo farlo in futuro, e che da un sito come questo non si può e non si deve incitare alla guerra (ma mandare a fare in culo chi la guerra la fà, questo sì, e che la faccia con le armi che uccidono o con quelle che affamano), beh, mi pare che avessero visto giusto – dal punto di vista dell’obiettivo da colpire, certamente non del metodo barbaro usato per colpirlo – gli anarchici italiani seguaci di Luigi Galleani che il 16 settembre 1920 fecero saltare un carro pieno di dinamite davanti al cuore finanziario dell’America e del mondo.
Certamente quell’attentato, di cui fu ritenuto responsabile un amico di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti – tal Mario Buda, romagnolo, che però negò fino alla morte l’addebito - fu una ritorsione particolarmente... (continuer)
Hey Mr Wall Street on the Fiftieth floor,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/9/2011 - 10:24
Listen
[2011]
Dall’album “Liberty”
Dall’album “Liberty”
Listen to the sound that you hear
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/9/2011 - 08:50
Ora lo so (Mostar)
(Testo e musica di Emanuele Dabbono)
Scappare o tendere una mano
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 31/8/2011 - 20:03
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90, Ponts
L'Internationale
ITALIANO / ITALIAN 4
Noi siamo i Proletari in Lotta!
Noi siamo i Proletari in Lotta! (We are the Struggling Proletarians!)
Franco Fortini - Luigi Manconi - Pino Masi, 1970
Noi siamo i Proletari in Lotta!
Noi siamo i Proletari in Lotta! (We are the Struggling Proletarians!)
Franco Fortini - Luigi Manconi - Pino Masi, 1970
Una delle tante – e molto simili fra loro - versioni della cosiddetta “Internazionale di Fortini” (forse una sua "protoversione"). Questa fu scritta da Franco Fortini, Luigi Manconi e Pino Masi mentre aspettavano un qualche treno alla stazione Cadorna di Milano nel 1970.Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzoniere Pisano al Tribal Karma Ensemble [Bartleby]
Noi siamo i Proletari in lotta!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/8/2011 - 15:32
Viva l’America!
[1986]
Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzoniere Pisano al Tribal Karma Ensemble
Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzoniere Pisano al Tribal Karma Ensemble
“Viva l’America! è dell’86. Non l’ho scitta, voglio dire, ventenne, sull’onda del Vietnam, nè nel ’91, quarantacinquenne, per la ‘guerra del golfo’, nè adesso, sessantenne, per il nuovo disastro irakeno. Mi è ‘fiorita’ per strada nell’86, ben prima della guerra: tornai di corsa a casa, a Trapani, per segnare le parole e poi, scritta su carta, la provai, pian piano tra me, tutta la notte.
E’ ancora oggi di buon ausilio didattico: per esempio, ora sessantenne, la canto in Sapienza a Pisa, gratis, tutte le volte che passando per aule affollate di studenti, li trovo pronti, in attesa di un ‘prof’ in accademico ritardo. E’ ballata ironica, ‘falso-filoamericana’… Pino Masi
E’ ancora oggi di buon ausilio didattico: per esempio, ora sessantenne, la canto in Sapienza a Pisa, gratis, tutte le volte che passando per aule affollate di studenti, li trovo pronti, in attesa di un ‘prof’ in accademico ritardo. E’ ballata ironica, ‘falso-filoamericana’… Pino Masi
Viva l’America!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/8/2011 - 15:06
La bomba atomica
[1966/67?]
Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzoniere Pisano al Tribal Karma Ensemble
“Fu allora che, dai cortili delle Accademie delle Belle Arti (fin lì ben poco utilizzate), dalle soffitte dove dipingevi isolato in quarantena, dalle aule delle sedi universitarie, dalle misere stanze in affitto dove, separato, studiavi, dalle entusiasmanti - ma solo estive - escursioni in autostop (nelle culture di un’Europa vissuta solo ‘on the road’) e dalla assidua lettura dei coevi poeti e scrittori californiani, [fu allora che] la nostra deliziosa pratica, sostanzialmente innocua e socialmente indispensabile, dell'appena scoperto e universalmente diffuso 'love&peace' - gioiosa affermazione del diritto di tutti alla vita - dovette trovare - e fu così anche nell'Arte - altre forme (nella naturale nostra opposizione mondiale alla guerra, nel dissenso alla politica dei blocchi... (continuer)
Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzoniere Pisano al Tribal Karma Ensemble
“Fu allora che, dai cortili delle Accademie delle Belle Arti (fin lì ben poco utilizzate), dalle soffitte dove dipingevi isolato in quarantena, dalle aule delle sedi universitarie, dalle misere stanze in affitto dove, separato, studiavi, dalle entusiasmanti - ma solo estive - escursioni in autostop (nelle culture di un’Europa vissuta solo ‘on the road’) e dalla assidua lettura dei coevi poeti e scrittori californiani, [fu allora che] la nostra deliziosa pratica, sostanzialmente innocua e socialmente indispensabile, dell'appena scoperto e universalmente diffuso 'love&peace' - gioiosa affermazione del diritto di tutti alla vita - dovette trovare - e fu così anche nell'Arte - altre forme (nella naturale nostra opposizione mondiale alla guerra, nel dissenso alla politica dei blocchi... (continuer)
No!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/8/2011 - 14:33
È proprio inutile
[1966?]
Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzioniere Pisano al Tribal Karma Ensemble
“Fu allora che, dai cortili delle Accademie delle Belle Arti (fin lì ben poco utilizzate), dalle soffitte dove dipingevi isolato in quarantena, dalle aule delle sedi universitarie, dalle misere stanze in affitto dove, separato, studiavi, dalle entusiasmanti - ma solo estive - escursioni in autostop (nelle culture di un’Europa vissuta solo ‘on the road’) e dalla assidua lettura dei coevi poeti e scrittori californiani, [fu allora che] la nostra deliziosa pratica, sostanzialmente innocua e socialmente indispensabile, dell'appena scoperto e universalmente diffuso 'love&peace' - gioiosa affermazione del diritto di tutti alla vita - dovette trovare - e fu così anche nell'Arte - altre forme (nella naturale nostra opposizione mondiale alla guerra, nel dissenso alla politica dei blocchi... (continuer)
Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzioniere Pisano al Tribal Karma Ensemble
“Fu allora che, dai cortili delle Accademie delle Belle Arti (fin lì ben poco utilizzate), dalle soffitte dove dipingevi isolato in quarantena, dalle aule delle sedi universitarie, dalle misere stanze in affitto dove, separato, studiavi, dalle entusiasmanti - ma solo estive - escursioni in autostop (nelle culture di un’Europa vissuta solo ‘on the road’) e dalla assidua lettura dei coevi poeti e scrittori californiani, [fu allora che] la nostra deliziosa pratica, sostanzialmente innocua e socialmente indispensabile, dell'appena scoperto e universalmente diffuso 'love&peace' - gioiosa affermazione del diritto di tutti alla vita - dovette trovare - e fu così anche nell'Arte - altre forme (nella naturale nostra opposizione mondiale alla guerra, nel dissenso alla politica dei blocchi... (continuer)
É proprio inutile
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/8/2011 - 14:22
Effetti collaterali
(2008)
Filippo Margheri - voce
Ghigo Renzulli - chitarra
Roberto Terzani - Basso
Gianmarco Colzi - batteria
Filippo Margheri - voce
Ghigo Renzulli - chitarra
Roberto Terzani - Basso
Gianmarco Colzi - batteria
Effetti collaterali
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 31/8/2011 - 14:03
Lettera mai scritta
Когда-нибудь написанное письмо
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 31/8/2011 - 13:57
Il peggio è passato
2009
Barabba
Una storia d'amore della mia generazione, con la precarietà e la disoccupazione, che poi diventano anche precarietà personale...
Barabba
Una storia d'amore della mia generazione, con la precarietà e la disoccupazione, che poi diventano anche precarietà personale...
La Maleducazione, la disocuppazione,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 31/8/2011 - 13:44
Canto dei minatori
[1882]
Dalla raccolta poetica intitolata “Giustizia”, pubblicata per la prima volta a Catania nel 1883 e poi ripubblicata con integrazioni nel 1915 a Milano con il titolo “Giustizia ed altre poesie politiche e sociali”. Di questa stessa raccolta fa pure parte il Canto dei mietitori.
Testo trovato sul blog di Salvatore Lo Leggio
Una poesia-canzone che anticipa di una decina di anni i sentimenti che tra il 1891 ed il 1893 saranno alla base del movimento democratico e socialista dei Fasci siciliani, schiacciato nel sangue dai carabinieri di Francesco Crispi.
In realtà Rapisardi, allo scoppiare dei moti siciliani, consigliò la calma, ritenendo che la rivolta fosse “intempestiva” e mancasse di chiari obiettivi e di leader efficienti. Fu attaccato per questo da molti socialisti del settentrione, ai quali a tono rispose: “Io ho finalmente consigliato la moderazione e la calma, perchè non ho... (continuer)
Dalla raccolta poetica intitolata “Giustizia”, pubblicata per la prima volta a Catania nel 1883 e poi ripubblicata con integrazioni nel 1915 a Milano con il titolo “Giustizia ed altre poesie politiche e sociali”. Di questa stessa raccolta fa pure parte il Canto dei mietitori.
Testo trovato sul blog di Salvatore Lo Leggio
Una poesia-canzone che anticipa di una decina di anni i sentimenti che tra il 1891 ed il 1893 saranno alla base del movimento democratico e socialista dei Fasci siciliani, schiacciato nel sangue dai carabinieri di Francesco Crispi.
In realtà Rapisardi, allo scoppiare dei moti siciliani, consigliò la calma, ritenendo che la rivolta fosse “intempestiva” e mancasse di chiari obiettivi e di leader efficienti. Fu attaccato per questo da molti socialisti del settentrione, ai quali a tono rispose: “Io ho finalmente consigliato la moderazione e la calma, perchè non ho... (continuer)
Tra cieche forre, tra rocce pendenti
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/8/2011 - 09:16
El pover Luisin
anonyme
Il Castelin sara' il combattente Bartolomeo Bessi Castellini, forlivese. Cercalo sull'internet,
Antonio 31/8/2011 - 01:57
A paghjella di l'impiccati
Quatrième couplet [Quarta strofa] :
Sè vo ghjunghjite in Niolu
(continuer)
(continuer)
envoyé par mauriziu 30/8/2011 - 15:09
Cumiziu
[1978]
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dallo spettacolo musicale “Cantende s’istoria nostra”.
Il duro lavoro in miniera, l’incidente, la morte, la protesta dei minatori che lavorano nelle profondità della terra per quattro soldi, rischiando la vita, per ingrassare i proprietari, quei ricchi che poi depredano e violentano la Sardegna costruendo nei posti più belli alberghi di stralusso per altri ricchi sfruttatori come loro, mentre i minatori non hanno quasi di che campare…
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dallo spettacolo musicale “Cantende s’istoria nostra”.
Il duro lavoro in miniera, l’incidente, la morte, la protesta dei minatori che lavorano nelle profondità della terra per quattro soldi, rischiando la vita, per ingrassare i proprietari, quei ricchi che poi depredano e violentano la Sardegna costruendo nei posti più belli alberghi di stralusso per altri ricchi sfruttatori come loro, mentre i minatori non hanno quasi di che campare…
Totu sa di' marrendi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/8/2011 - 14:02
Cantendi sa storia nosta
CANTANDO LA NOSTRA STORIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/8/2011 - 13:52
I pistacchi di Adele
[2010]
Testo e Musica di Cono Cinquemani
Testo e Musica di Cono Cinquemani
Ghiacciavo dentro e fuori ridevo
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 30/8/2011 - 13:15
Lo estamos pasando muy mal
"Yo sé que a la gente de derecha le gustan Los Prisioneros, porque cuando Chile estaba lleno de prisioneros, estaban felices."
Jorge González de Los Prisioneros durante un'apparizione televisiva nel 2003.
Jorge González de Los Prisioneros durante un'apparizione televisiva nel 2003.
Bartleby 30/8/2011 - 11:44
El otro extranjero
[2003]
Album “Los Prisioneros”
“Esta canción va dedicada para los otros extranjeros, los Angelini, los Matte, los Claros, los Piñera, los Luksic, los Edwards…”, tutti nomi delle famiglie imprenditoriali più note e più ricche del Cile (e talune del mondo, secondo le classifiche della rivista Forbes). C’è anche quella dell’attuale presidente cileno, Miguel Juan Sebastián Piñera Echenique, imprenditore, speculatore di borsa e magnate con una fortuna stimata in 400 milioni dollari, il quarto uomo più ricco del Cile, al numero 488 a livello mondiale.
In questo fotogramma Canal 13 sbagliò la didascalia a Piñera, confermando involontariamente la tesi sostenuta da Los Prisioneros in questa canzone, che sia proprio lui, El Presidente, uno dei peggiori extranjeros in Cile, extranjero de adentro.
Ancora una notarella: Canal 13 è un canale televisivo nazionale di proprietà della potente famiglia... (continuer)
Album “Los Prisioneros”
“Esta canción va dedicada para los otros extranjeros, los Angelini, los Matte, los Claros, los Piñera, los Luksic, los Edwards…”, tutti nomi delle famiglie imprenditoriali più note e più ricche del Cile (e talune del mondo, secondo le classifiche della rivista Forbes). C’è anche quella dell’attuale presidente cileno, Miguel Juan Sebastián Piñera Echenique, imprenditore, speculatore di borsa e magnate con una fortuna stimata in 400 milioni dollari, il quarto uomo più ricco del Cile, al numero 488 a livello mondiale.
In questo fotogramma Canal 13 sbagliò la didascalia a Piñera, confermando involontariamente la tesi sostenuta da Los Prisioneros in questa canzone, che sia proprio lui, El Presidente, uno dei peggiori extranjeros in Cile, extranjero de adentro.
Ancora una notarella: Canal 13 è un canale televisivo nazionale di proprietà della potente famiglia... (continuer)
Si, ahora que el racismo se pone al frente
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/8/2011 - 11:21
Latinoamérica es un pueblo al sur de Estados Unidos
Jorge González così introdusse questo suo capolavoro durante il Festival di Viña del Mar del 2003, pochi giorni prima dall’attacco statunitense all’Iraq:
“El ejercito de EE.UU. dice que hay que ir a la guerra, toda Latinoamérica le chupa el miembro y esta dispuesta a avalar esta matanza para que los mismos yanquis nos vendan el petroleo a precios de alza. George Bush dice que hay que ir a matar a los árabes, pues tienen las reservas de petróleo más grandes, y el necesita por que el precisamente es un texano millonario y dueño de una petrolera. Y Latinoamérica dice que si ( - no - responde el publico). Vamos a la guerra, ¡que si!, ("no"). Que asesinen a niños y a mujeres, ¡que si!, ("no"). El periódico esta feliz, la tele esta feliz, el noticiario esta feliz, todos ellos están feliz. Van a tener las noticias de la masacre en directo, Van a vender diarios y noticias con los bombardeos, y se... (continuer)
“El ejercito de EE.UU. dice que hay que ir a la guerra, toda Latinoamérica le chupa el miembro y esta dispuesta a avalar esta matanza para que los mismos yanquis nos vendan el petroleo a precios de alza. George Bush dice que hay que ir a matar a los árabes, pues tienen las reservas de petróleo más grandes, y el necesita por que el precisamente es un texano millonario y dueño de una petrolera. Y Latinoamérica dice que si ( - no - responde el publico). Vamos a la guerra, ¡que si!, ("no"). Que asesinen a niños y a mujeres, ¡que si!, ("no"). El periódico esta feliz, la tele esta feliz, el noticiario esta feliz, todos ellos están feliz. Van a tener las noticias de la masacre en directo, Van a vender diarios y noticias con los bombardeos, y se... (continuer)
Bartleby 30/8/2011 - 10:41
Tammurriata nera
complimenti a tutti voi per questa nuvola di cultura che date bravi e vi ringrazio tanto, mi sono emozionato e mi emozionero'sempre per questo capolavoro che viene dalla nostra storia. Non sono napoletano ma spero un giorno di vedere napoli e ascoltare tammuriata nera di peppe barra.UNA GRANDE INTERPRETAZIONE CHE TRASMETTE IL DRAMMA E IL PERIODO DIFFICILE AFFRONTATO DAI CITADINI DI NAPOLI E NON IN QUEL MOMENTO STORICO.Grazie ancora a tutti voi che avete la cultura in testa come bene primario . GRAZIE PEPPE, TERESA E ALLA COMPAGNIA DI CANTO POPOLARE PER TENERE VIVA QUESTA SPERANZA.Certo ho fatto molta fatica per capire il testo ma spero che ci siano sempre uomini e donne che con la musica trasmettono speranze e voglia di vivere . e se posso permettermi...mi sento un po' napoletano anche io.
massimo cantelli da bologna 29/8/2011 - 23:25
Poder elegir
[1987]
Album "La cultura de la basura"
Questa canzone - e tutto l'album da cui è tratta - rivela la netta opposizione della band di Claudio Narea, Jorge González e Miguel Tapia alla dittatura militare di Augusto Pinochet... Ci sono persone che si nutrono del nostro silenzio, la loro forza è l'ignoranza di noi tutti, sono vampiri che pensano che noi ci accontentiamo di sopravvivere e fanno in modo che tutto vada avanti in questo modo... Dobbiamo smettere di piangere, di piangerci addosso, e domandare giustizia e lottare, vogliamo scegliere, decidere, anche se è difficile, anche se siamo impauriti e frustrati, anche se quelli ci ridono in faccia dopo aver versato tonnellate del nostro sangue, anche se si tratta solamente di dirlo con una canzone...
Di lì a pochi anni, all'inizio del 1991, una commissione presieduta dal giurista Raúl Rettig avrebbe per la prima volta offerto le cifre delle... (continuer)
Album "La cultura de la basura"
Questa canzone - e tutto l'album da cui è tratta - rivela la netta opposizione della band di Claudio Narea, Jorge González e Miguel Tapia alla dittatura militare di Augusto Pinochet... Ci sono persone che si nutrono del nostro silenzio, la loro forza è l'ignoranza di noi tutti, sono vampiri che pensano che noi ci accontentiamo di sopravvivere e fanno in modo che tutto vada avanti in questo modo... Dobbiamo smettere di piangere, di piangerci addosso, e domandare giustizia e lottare, vogliamo scegliere, decidere, anche se è difficile, anche se siamo impauriti e frustrati, anche se quelli ci ridono in faccia dopo aver versato tonnellate del nostro sangue, anche se si tratta solamente di dirlo con una canzone...
Di lì a pochi anni, all'inizio del 1991, una commissione presieduta dal giurista Raúl Rettig avrebbe per la prima volta offerto le cifre delle... (continuer)
La vida no es broma
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/8/2011 - 21:56
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Piero Calamandrei
Quando la sera tornavano dai campi
Sette figli ed otto col padre
Il suo sorriso attendeva sull’uscio
per annunciare che il desco era pronto.
Ma quando in un unico sparo
caddero in sette dinanzi a quel muro
la madre disse
non vi rimprovero o figli
d’avermi dato tanto dolore
l’avete fatto per un’idea
perché mai più nel mondo altre madri
debban soffrire la stessa mia pena.
Ma che ci faccio qui sulla soglia
se più la sera non tornerete.
Il padre è forte e rincuora i nipoti
Dopo un raccolto ne viene un altro
ma io sono soltanto una mamma
o figli cari
vengo con voi.