Tragedia de Plaza de las Tres Culturas [Corrido del 2 de Octubre]
Il titolo del video è "Maldita impunidad", sono immagini di repertorio, alcune molto forti, e il corrido ne costituisce la colonna sonora.
Vorrei anche segnalare un film messicano del 1989, "Rojo amanecer", il primo ad affrontare il massacro di Tlatelolco. Ce ne sono almeno due versioni integrali su YouTube, per esempio questa
Vorrei anche segnalare un film messicano del 1989, "Rojo amanecer", il primo ad affrontare il massacro di Tlatelolco. Ce ne sono almeno due versioni integrali su YouTube, per esempio questa
Maria Cristina 2011/8/15 - 15:07
Or che Mussolini
Anonymous
"A Gramsci che muor prigionero separato dai suoi, dalla famiglia, dagli amici, inviamo il nostro doloroso omaggio d'affetto, di fedeltà e di rispetto. -- e la nostra maledizione al carceriere suo, tiranno del suo popolo, trucidatore dei popoli liberi di Spagna e di Etiopia. Che la vindice istoria scriva a lettere di fuoco il ricordo sacro delle nobili vittime e l'infamia del carnefice!"
ROMAIN ROLLAND
Si Mussolini, según esta señora, no era un asesino, me pregunto que hacían sus tropas en Etiopía y en mi propio país, España...
ROMAIN ROLLAND
Si Mussolini, según esta señora, no era un asesino, me pregunto que hacían sus tropas en Etiopía y en mi propio país, España...
Gustavo Sierra Fernández 2011/8/15 - 14:20
State Of The Nation
BELLISSIMA,ERO SOLO UN BAMBINO ...ma me la ricordo ancora,la traduzione le dà ancora più valore,grazie a chi l'ha tradotta!Stefano..
2011/8/15 - 13:27
Ezechia da Verona
[2011]
Testo e Musica di Mimmo Cavallo e Andrea Simiele
Album: Quando Saremo Fratelli Uniti
Le "belle" teorie di Lombroso (Verona 1835 - Torino 1909) – brillante ufficiale-medico nell'esercito italo-piemontese che combatteva "la piaga" del brigantaggio meridionale, nonché grande ideologo del razzismo "scientifico" (in quanto fondatore della cosiddetta "antropologia criminale") – ebbero senz'altro le loro altrettanto "belle" conseguenze informando e influenzando per decenni la ricerca scientifica e gli studi giuridici italiani, e in particolare l'elaborazione del codice penale e di procedura penale, tristemente noti come codice Rocco.. A coloro che ritengono che – forse per l'attenzione per le categorie sociali svantaggiate che si nota leggendo i suoi scritti o perché lui stesso di origine ebraica – non avrebbe approvato il fanatismo dei movimenti xenofobi, va in ogni caso ricordato... (Continues)
Testo e Musica di Mimmo Cavallo e Andrea Simiele
Album: Quando Saremo Fratelli Uniti
Le "belle" teorie di Lombroso (Verona 1835 - Torino 1909) – brillante ufficiale-medico nell'esercito italo-piemontese che combatteva "la piaga" del brigantaggio meridionale, nonché grande ideologo del razzismo "scientifico" (in quanto fondatore della cosiddetta "antropologia criminale") – ebbero senz'altro le loro altrettanto "belle" conseguenze informando e influenzando per decenni la ricerca scientifica e gli studi giuridici italiani, e in particolare l'elaborazione del codice penale e di procedura penale, tristemente noti come codice Rocco.. A coloro che ritengono che – forse per l'attenzione per le categorie sociali svantaggiate che si nota leggendo i suoi scritti o perché lui stesso di origine ebraica – non avrebbe approvato il fanatismo dei movimenti xenofobi, va in ogni caso ricordato... (Continues)
Grandi mandibole, canini forti
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/8/15 - 12:27
Televisiòn
Chanson italienne (Comasque Laghée) – Televisiòn – Davide Van De Sfroos – 2001
d'après la version italienne de Gian Piero Testa
« … il est trop tard désormais, désormais il ne m'importe plus de savoir pourquoi ils allaient sur la lune et ramenaient des cailloux et sur la terre, ils continuent à s'assassiner... »
Mon bon et brave ami Lucien l'âne, tu en as de la chance d'être un âne...
Ah, oui... et pourquoi ? , demande l'âne Lucien en faisant de ses deux grandes et magnifiques oreilles d'un noir d'encre de Chine de superbes points : d'interrogation avec celle de droite et d'exclamation avec celle de gauche, de sorte qu'il exprime à la fois : par la droite, sa dubitation (comme disait Michel de Montaigne) et par la gauche, sa stupéfaction. Sa dubitation et pas son doute... Car cette dernière est action tandis que le doute est un fait, un état ; en somme, elle est la mise en doute...... (Continues)
d'après la version italienne de Gian Piero Testa
« … il est trop tard désormais, désormais il ne m'importe plus de savoir pourquoi ils allaient sur la lune et ramenaient des cailloux et sur la terre, ils continuent à s'assassiner... »
Mon bon et brave ami Lucien l'âne, tu en as de la chance d'être un âne...
Ah, oui... et pourquoi ? , demande l'âne Lucien en faisant de ses deux grandes et magnifiques oreilles d'un noir d'encre de Chine de superbes points : d'interrogation avec celle de droite et d'exclamation avec celle de gauche, de sorte qu'il exprime à la fois : par la droite, sa dubitation (comme disait Michel de Montaigne) et par la gauche, sa stupéfaction. Sa dubitation et pas son doute... Car cette dernière est action tandis que le doute est un fait, un état ; en somme, elle est la mise en doute...... (Continues)
TÉLÉVISION
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/8/15 - 09:03
I Don't Wanna Go To Vietnam
NON VOGLIO ANDARE IN VIETNAM
(Continues)
(Continues)
Contributed by Federica 2011/8/14 - 23:56
Festa d'aprile
Tremonti mette le mani sul 25 aprile. Ora e sempre Resistenza. Ora e sempre 25 aprile!
di Gennaro Carotenuto
Giulio Tremonti a Ferragosto mette le mani sul 25 aprile (e sul primo maggio). Sono vent’anni che ci provano a far fuori la Festa della Liberazione, la Festa della Resistenza, la Festa dell’Antifascismo e della democrazia.
Festa di parte dissero, ma era la parte giusta, quella che con il sangue dei partigiani ha costruito la nostra democrazia. Poi ci chiesero di riconciliarci con i ragazzi di Salò, quei bravi ragazzi che combattevano per alti ideali come il fascismo, il razzismo, l’antisemitismo. Quindi ad Onna, dopo la tragedia abruzzese, Silvio Berlusconi, al massimo del suo delirio manipolatore, aveva provato perfino ad appropriarsene della nostra festa, lui piduista e (nella migliore delle ipotesi) ademocratico e men che meno antifascista.
Adesso, visto che il 25 aprile é irredimibile... (Continues)
di Gennaro Carotenuto
Giulio Tremonti a Ferragosto mette le mani sul 25 aprile (e sul primo maggio). Sono vent’anni che ci provano a far fuori la Festa della Liberazione, la Festa della Resistenza, la Festa dell’Antifascismo e della democrazia.
Festa di parte dissero, ma era la parte giusta, quella che con il sangue dei partigiani ha costruito la nostra democrazia. Poi ci chiesero di riconciliarci con i ragazzi di Salò, quei bravi ragazzi che combattevano per alti ideali come il fascismo, il razzismo, l’antisemitismo. Quindi ad Onna, dopo la tragedia abruzzese, Silvio Berlusconi, al massimo del suo delirio manipolatore, aveva provato perfino ad appropriarsene della nostra festa, lui piduista e (nella migliore delle ipotesi) ademocratico e men che meno antifascista.
Adesso, visto che il 25 aprile é irredimibile... (Continues)
2011/8/14 - 23:16
What a Man
[1968]
Scritta da Isaac Hayes e David Porter.
E' possibile proporre una canzone non perchè sia contro la guerra (benchè le canzoni d'amore di per sè lo siano un po' tutte) ma per la storia che ci sta dietro? Decidete, o perfidi Admins, se includere "What a Man" dopo aver letto quella della sua interprete, Linda Lyndell.
Linda Rowland (Lyndell è il suo cognome d'arte) è nata in Florida nel 1946.
Pur essendo bianca e bionda e pur vivendo in uno Stato del profondo sud, i suoi genitori la incoraggiarono a cantare gospel, non importava che la chiesa fosse riservata ai bianchi o frequentata dai neri. Linda crebbe, e con lei la sua meravigliosa voce, senza conoscere cosa significasse la segregazione. Nei primi anni 60 la voce di Linda era già così matura, così "nera", che fu chiamata ad aprire i concerti di James Brown e di Ike e Tina Turner e divenne amica di Otis Redding il quale, prima... (Continues)
Scritta da Isaac Hayes e David Porter.
E' possibile proporre una canzone non perchè sia contro la guerra (benchè le canzoni d'amore di per sè lo siano un po' tutte) ma per la storia che ci sta dietro? Decidete, o perfidi Admins, se includere "What a Man" dopo aver letto quella della sua interprete, Linda Lyndell.
Linda Rowland (Lyndell è il suo cognome d'arte) è nata in Florida nel 1946.
Pur essendo bianca e bionda e pur vivendo in uno Stato del profondo sud, i suoi genitori la incoraggiarono a cantare gospel, non importava che la chiesa fosse riservata ai bianchi o frequentata dai neri. Linda crebbe, e con lei la sua meravigliosa voce, senza conoscere cosa significasse la segregazione. Nei primi anni 60 la voce di Linda era già così matura, così "nera", che fu chiamata ad aprire i concerti di James Brown e di Ike e Tina Turner e divenne amica di Otis Redding il quale, prima... (Continues)
I get lovin' (lovin')
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/14 - 22:42
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, Racism and Slavery in the USA
Heroes
Quella del Bowie filo-nazista è solo una vecchia bufala,nata da una sua celebre battuta sempre citata fuori contesto (augurava alla sua cara Inghilterra "qualche bell'anno di dittatura"),che negli anni ha portato a letture forzate se non aberranti della sua opera in senso appunto filo-destrorso.
Basterebbe informarsi anche solo superficialmente per capire di essere fuori strada: la moglie di Bowie è somala e il suo storico amico e collega Lou Reed è ebreo...aggiungiamo il fatto che negli anni '70 lo stesso Bowie fù icona del glam e del bisex,e il quadro è completo...
Basterebbe informarsi anche solo superficialmente per capire di essere fuori strada: la moglie di Bowie è somala e il suo storico amico e collega Lou Reed è ebreo...aggiungiamo il fatto che negli anni '70 lo stesso Bowie fù icona del glam e del bisex,e il quadro è completo...
Paolo 2011/8/14 - 15:36
The World (Is Going Up in Flames)
[2011]
Da "No Time For Dreaming", album di debutto per questa splendida voce soul classe 1948.
Charles Bradley - "The Screaming Eagle of Soul", com'è chiamato - è nato a Brooklyn NYC più di 60 anni fa, in una famiglia poverissima. Nel 1962 sua sorella lo portò al memorabile concerto di James Brown all'Apollo Theater di Harlem NYC e quell'esperienza segnò, come molti, anche il giovane Charles. Ma non tutti hanno la fortuna ed il carisma di un James Brown e toccava prima di tutto guadagnarsi da vivere. Charles Bradley divenne un cuoco ma segretamente continuò a coltivare il sogno. Mise su anche una band, ma i suoi compagni furono tutti richiamati per il Vietnam e quella maledetta guerra fece naufragare le residue speranze di un giovane afroamericano che pure era dotato di una voce incredibile, così vicina a quella dell'immortale Otis Redding.
Charles Bradley ha fatto il cuoco per 20 anni,... (Continues)
Da "No Time For Dreaming", album di debutto per questa splendida voce soul classe 1948.
Charles Bradley - "The Screaming Eagle of Soul", com'è chiamato - è nato a Brooklyn NYC più di 60 anni fa, in una famiglia poverissima. Nel 1962 sua sorella lo portò al memorabile concerto di James Brown all'Apollo Theater di Harlem NYC e quell'esperienza segnò, come molti, anche il giovane Charles. Ma non tutti hanno la fortuna ed il carisma di un James Brown e toccava prima di tutto guadagnarsi da vivere. Charles Bradley divenne un cuoco ma segretamente continuò a coltivare il sogno. Mise su anche una band, ma i suoi compagni furono tutti richiamati per il Vietnam e quella maledetta guerra fece naufragare le residue speranze di un giovane afroamericano che pure era dotato di una voce incredibile, così vicina a quella dell'immortale Otis Redding.
Charles Bradley ha fatto il cuoco per 20 anni,... (Continues)
This world is going up in flames
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/13 - 22:17
Tammurriata nera
risiedo a varese da tanti anni e suono in un gruppo formato da tre napoletani e tre lombardi per cui il gruppo si chiama "partenopei e ...parte no". facciamo la storia della canzone napoletana nei secoli con una ottantina di pezzi e quella tra le piu apprezzate c'è proprio la tammurriata.Stasera devo suonarla in un locale qua al museo.grazie per la vostra bella iniziativa. Nino Soprano.
nino soprano 2011/8/13 - 12:59
Manicomi
Chanson italienne (Comasque) – Manicomi – Davide Van De Sfroos – 1995
Texte et musique de Davide Bernasconi [Davide Van De Sfroos]
d'après la version italienne de cauboi.it
Texte et musique de Davide Bernasconi [Davide Van De Sfroos]
d'après la version italienne de cauboi.it
ASILES D'ALIÉNÉS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/8/13 - 09:56
This One Is For The Leaders
(2006)
Album: "Child of a King"
Album: "Child of a King"
This is my appeal
(Continues)
(Continues)
2011/8/12 - 22:44
La frontiera
Chanson comasque (italien) – La frontiera – Davide Van De Sfroos - 1995
d'après la version italienne de cauboi.it
d'après la version italienne de cauboi.it
LA FRONTIÈRE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/8/12 - 21:57
Canzone del Faraone
Pour ceux qui ne connaîtraient pas ou qui ne disposeraient pas de ce texte qui parle si bien de la Guerre de Cent Mille Ans... le voici :
Questions que se pose un ouvrier qui lit
Qui a construit Thèbes aux sept portes ?
Dans les livres, on donne les noms des Rois.
Les Rois ont-ils traîné les blocs de pierre ?
Babylone, plusieurs fois détruite,
Qui tant de fois l’a reconstruite ? Dans quelles maisons
De Lima la dorée logèrent les ouvriers du bâtiment ?
Quand la Muraille de Chine fut terminée,
Où allèrent ce soir-là les maçons ? Rome la grande
Est pleine d’arcs de triomphe. Qui les érigea ? De qui
Les Césars ont-ils triomphé ? Byzance la tant chantée.
N’avait-elle que des palais
Pour les habitants ? Même en la légendaire Atlantide
Hurlant dans cette nuit où la mer l’engloutit,
Ceux qui se noyaient voulaient leurs esclaves.
Le jeune Alexandre conquit les Indes.
Tout seul ?
César... (Continues)
Questions que se pose un ouvrier qui lit
Qui a construit Thèbes aux sept portes ?
Dans les livres, on donne les noms des Rois.
Les Rois ont-ils traîné les blocs de pierre ?
Babylone, plusieurs fois détruite,
Qui tant de fois l’a reconstruite ? Dans quelles maisons
De Lima la dorée logèrent les ouvriers du bâtiment ?
Quand la Muraille de Chine fut terminée,
Où allèrent ce soir-là les maçons ? Rome la grande
Est pleine d’arcs de triomphe. Qui les érigea ? De qui
Les Césars ont-ils triomphé ? Byzance la tant chantée.
N’avait-elle que des palais
Pour les habitants ? Même en la légendaire Atlantide
Hurlant dans cette nuit où la mer l’engloutit,
Ceux qui se noyaient voulaient leurs esclaves.
Le jeune Alexandre conquit les Indes.
Tout seul ?
César... (Continues)
Marco Valdo M.I. 2011/8/11 - 21:49
L’altra storia
[2010]
Album “Cantannu e sonannu”
Canzone di un tono neoborbonico che, come ho espresso i più occasioni, non mi piace niente, ma tant’è… Per me Borbone e Savoia sono stati ugualmente massacratori ed affamatori dei rispettivi popoli e nessuno dei due merita il benchè minimo rispetto.
Sull’assedio di Gaeta rinvio alla canzone Tedeum Gaeta di Mimmo Cavallo, postata da Giorgio non molto tempo fa.
Qui mi limito a ricordare che dei 102 giorni di quell’assedio che fece un migliaio di morti tra i resistenti (bilancio che però non tiene conto dei tanti civili che perirono sotto i bombardamenti sabaudi) fu responsabile il generale Enrico Cialdini, lo stesso che di lì a poco, a partire dall’agosto del 1861, sarà incaricato della repressione del brigantaggio, compito che porterà a termine con particolare efficienza e ferocia macchiandosi della paternità di orribili stragi, come quelle di Casalduni... (Continues)
Album “Cantannu e sonannu”
Canzone di un tono neoborbonico che, come ho espresso i più occasioni, non mi piace niente, ma tant’è… Per me Borbone e Savoia sono stati ugualmente massacratori ed affamatori dei rispettivi popoli e nessuno dei due merita il benchè minimo rispetto.
Sull’assedio di Gaeta rinvio alla canzone Tedeum Gaeta di Mimmo Cavallo, postata da Giorgio non molto tempo fa.
Qui mi limito a ricordare che dei 102 giorni di quell’assedio che fece un migliaio di morti tra i resistenti (bilancio che però non tiene conto dei tanti civili che perirono sotto i bombardamenti sabaudi) fu responsabile il generale Enrico Cialdini, lo stesso che di lì a poco, a partire dall’agosto del 1861, sarà incaricato della repressione del brigantaggio, compito che porterà a termine con particolare efficienza e ferocia macchiandosi della paternità di orribili stragi, come quelle di Casalduni... (Continues)
C'era una fortezza che vegliava
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/11 - 15:19
Song Itineraries:
The "Outlaw War" and the Southern Question in post-unity Italy
Nell'acqua
Nell'acqua è un singolo del progetto musicale Rezophonic, scritto da Mario Riso e CapaRezza.
Il brano, che vede la partecipazione di CapaRezza, Cristina Scabbia, Roy Paci, Mario Riso, Livio Magnini, Fabio Mittino, William Nicastro, è stato pubblicato e trasmesso dalle radio a partire dal 25 settembre 2009.
Con Nell'acqua Rezophonic ha sostenuto il progetto idrico di AMREF Italia che ha come scopo la realizzazione di pozzi d'acqua nel Kajiado, ai confini tra Kenya e Tanzania, infatti il brano affronta la tematica dello "spreco" d’acqua nelle società occidentali e l’allarmante difficoltà di reperimento della risorsa in Paesi in cui il problema idrico si trasforma in vera e propria emergenza umanitaria.
Il brano, che vede la partecipazione di CapaRezza, Cristina Scabbia, Roy Paci, Mario Riso, Livio Magnini, Fabio Mittino, William Nicastro, è stato pubblicato e trasmesso dalle radio a partire dal 25 settembre 2009.
Con Nell'acqua Rezophonic ha sostenuto il progetto idrico di AMREF Italia che ha come scopo la realizzazione di pozzi d'acqua nel Kajiado, ai confini tra Kenya e Tanzania, infatti il brano affronta la tematica dello "spreco" d’acqua nelle società occidentali e l’allarmante difficoltà di reperimento della risorsa in Paesi in cui il problema idrico si trasforma in vera e propria emergenza umanitaria.
Ogni astrofisico pensa che la vita sia nata
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 2011/8/11 - 14:27
Brigantiska
[2009]
Album “C’è quel sud”.
Canzone dedicata al brigante silano Giosafatte Tallarico nato all’inizio dell’800 nel paesino di Panettieri (ancora oggi poco più di 300 anime) che combattè contro Borbone e baroni ben prima dell’arrivo delle orde piemontesi.
Il brigantaggio meridionale non si generò come d’incanto come reazione alle violenze e agli inganni dell’Unità (che non unì l’Italia, semmai ne annesse con la forza una parte al regno dei Savoia). La costituzione di bande di “combattenti irregolari” fu inizialmente fomentata dai Borbone stessi in chiave antigiacobina. Fece infatti loro assai comodo poter contare su “briganti” devoti al Re e al Papa per combattere i francesi, usurpatori senza Dio, ma dopo la Restaurazione, permanendo intatte le condizioni di miseria dei contadini, molte di queste bande rivolsero le scoppette contro i funzionari borbonici o semplicemente preferirono... (Continues)
Album “C’è quel sud”.
Canzone dedicata al brigante silano Giosafatte Tallarico nato all’inizio dell’800 nel paesino di Panettieri (ancora oggi poco più di 300 anime) che combattè contro Borbone e baroni ben prima dell’arrivo delle orde piemontesi.
Il brigantaggio meridionale non si generò come d’incanto come reazione alle violenze e agli inganni dell’Unità (che non unì l’Italia, semmai ne annesse con la forza una parte al regno dei Savoia). La costituzione di bande di “combattenti irregolari” fu inizialmente fomentata dai Borbone stessi in chiave antigiacobina. Fece infatti loro assai comodo poter contare su “briganti” devoti al Re e al Papa per combattere i francesi, usurpatori senza Dio, ma dopo la Restaurazione, permanendo intatte le condizioni di miseria dei contadini, molte di queste bande rivolsero le scoppette contro i funzionari borbonici o semplicemente preferirono... (Continues)
Spara schuppetta mia spara ch'è l'ura
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/11 - 14:20
Song Itineraries:
The "Outlaw War" and the Southern Question in post-unity Italy
La ballata del Michè
Quando hanno aperto la cella
Le foto di Stefano Cucchi. Quel corpo prosciugato, quella maschera di ematomi sul viso, un occhio aperto, quasi fuori dall'orbita. Quella morte di Federico Aldrovandi, quel giovane riverso a terra, le mani ammanettate dietro la schiena, esanime. Quelle urla di Giuseppe Uva, dentro la caserma dei carabinieri di Varese. Quelle sue foto col pannolone da adulto incontinente, imbrattato di sangue. Quelle facce gonfie, viola, i rivoli di sangue. E tutte le altre storie, rimaste ignote, oppure richiamate da un trafiletto di giornale, e già dimenticate. Giovanni Lorusso, Marcello Lonzi, Eyasu Habteab, Mija Djordjevic, Francesco Mastrogiovanni. E molti altri. In Italia in carcere si muore. Alcuni sono suicidi, alcuni no. E si muore durante un arresto, una manifestazione di piazza, un trattamento sanitario obbligatorio. Dietro le informazioni istituzionali spesso c'è... (Continues)
Bartleby 2011/8/11 - 10:10
Manicomi
Ricordo una vita con donne e bottiglie,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/8/11 - 10:02
Osposidda
Francesco Carta non era li perchè a oggi e ancora vivo
non ce bisogno di scrivere cazzate
Angelo P
non ce bisogno di scrivere cazzate
Angelo P
Angelo Pirosu 2011/8/11 - 01:05
Inno a Curiel
Anonymous
[1944]
In “Canzoniere della protesta 3 - Canzoni comuniste”, Bella Ciao edizioni, Milano, 1973.
Ecco l’ennesima conferma – se ce n’era bisogno – che fascisti e neofascisti sono dei veri mentecatti totalmente privi di orginalità… Se a suo tempo si appropriarono di Giovinezza e del motto “A noi!” degli Arditi del Popolo, nel 1972 chiamarono Fronte della Gioventù la loro organizzazione giovanile, insozzando la memoria dell’originario “Fronte della Gioventù”, quello fondato a Milano alla fine del 1943 da Eugenio Curiel, intellettuale antifascista, comunista, ebreo, docente universitario vittima delle leggi razziali, confinato a Ventotene, direttore de L’Unità clandestina, trucidato dai repubblichini il 24 febbraio 1945 nei pressi di piazza della Conciliazione a Milano.
E’ da veri schifosi usurpare il nome di un’organizzazione che, nella sua breve esistenza, vide tanti suoi militanti, centinaia... (Continues)
In “Canzoniere della protesta 3 - Canzoni comuniste”, Bella Ciao edizioni, Milano, 1973.
Ecco l’ennesima conferma – se ce n’era bisogno – che fascisti e neofascisti sono dei veri mentecatti totalmente privi di orginalità… Se a suo tempo si appropriarono di Giovinezza e del motto “A noi!” degli Arditi del Popolo, nel 1972 chiamarono Fronte della Gioventù la loro organizzazione giovanile, insozzando la memoria dell’originario “Fronte della Gioventù”, quello fondato a Milano alla fine del 1943 da Eugenio Curiel, intellettuale antifascista, comunista, ebreo, docente universitario vittima delle leggi razziali, confinato a Ventotene, direttore de L’Unità clandestina, trucidato dai repubblichini il 24 febbraio 1945 nei pressi di piazza della Conciliazione a Milano.
E’ da veri schifosi usurpare il nome di un’organizzazione che, nella sua breve esistenza, vide tanti suoi militanti, centinaia... (Continues)
Uniamoci, compagni!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/10 - 13:58
Indocina
Ho aggiunto gli accordi, ogni correzione è benvenuta. Ciao da Jimijimi!
Indocina - Loredana Bertè
(Continues)
(Continues)
Contributed by Jimijimi 2011/8/9 - 23:27
Contrasto tra Damiano e il prete
[Secondo dopoguerra]
In “Canti satirici anticlericali”, a cura di Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti, Roma 1976.
Canzone con cui vorrei ricordare proprio Settimelli, che ho scoperto oggi essere mancato lo scorso aprile.
E’ questo un “Contrasto” fra due interpreti improvvisatori che difendono tesi opposte, tipo di componimento molto antico risalente all’epoca medievale e assai legato allo stile dei cantastorie. Un celeberrimo Contrasto è, per esempio, “Rosa fresca aulentissima” di Cielo (Ciullo) d’Alcamo del XIII secolo…
In questo, a fronteggiarsi ci sono Damiano, che ha preso coscienza di essere uno sfruttato e si è fatto comunista, ed il parroco, che cerca di riportare sulla “retta via” la sua “pecorella smarrita”: sconfitto dalla determinazione di Damiano il prete, rosso d’ira, non troverà di meglio che scomunicarlo e maledirlo.
“CURIA VESCOVILE DI PIACENZA
AVVISO
Dopo il decreto... (Continues)
In “Canti satirici anticlericali”, a cura di Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti, Roma 1976.
Canzone con cui vorrei ricordare proprio Settimelli, che ho scoperto oggi essere mancato lo scorso aprile.
E’ questo un “Contrasto” fra due interpreti improvvisatori che difendono tesi opposte, tipo di componimento molto antico risalente all’epoca medievale e assai legato allo stile dei cantastorie. Un celeberrimo Contrasto è, per esempio, “Rosa fresca aulentissima” di Cielo (Ciullo) d’Alcamo del XIII secolo…
In questo, a fronteggiarsi ci sono Damiano, che ha preso coscienza di essere uno sfruttato e si è fatto comunista, ed il parroco, che cerca di riportare sulla “retta via” la sua “pecorella smarrita”: sconfitto dalla determinazione di Damiano il prete, rosso d’ira, non troverà di meglio che scomunicarlo e maledirlo.
“CURIA VESCOVILE DI PIACENZA
AVVISO
Dopo il decreto... (Continues)
[Prete]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/8/9 - 14:13
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
Che il Mediterraneo sia
è il nostro disco dell'estate io e i miei figli la balliamo e cantiamo a squarciagola rimarrà per sempre nella nostra vita
nadia d'ubaldi 2011/8/7 - 14:51
La poiana
Version française – LA BUSE – Marco Valois M.I. – 2011
Chanson italienne – La poiana – Dario Fo – 1971
et ensuite, la version "réécrite" Dario Fo – Enzo Jannacci – 1979
Chanson, sur l'émigration et l'abandon des vallées alpines du Piémont et de Lombardie (mais est citée aussi celle de Cogne dans le Val d'Aoste) entre les deux guerres, en raison de la crise internationale, la nécessité de main d'œuvre à bon marché, surtout en France et en Allemagne et des restrictions à l'entrée aux États-Unis.
Plus de trois millions d'Italiens émigrèrent entre 1920 et 1940 et parmi eux de très nombreux paysans aux « bras forts » et aux « larges poitrines » qui descendus de leurs montagnes finiront par mourir dans un tunnel, dans une mine, dans le ventre d'un bateau ou d'un haut-fourneau d'un pays d'Europe.
Mais la buse non, la buse ne connaîtra pas une telle fin... car c'est un rapace.
Voilà, mon cher... (Continues)
Chanson italienne – La poiana – Dario Fo – 1971
et ensuite, la version "réécrite" Dario Fo – Enzo Jannacci – 1979
Chanson, sur l'émigration et l'abandon des vallées alpines du Piémont et de Lombardie (mais est citée aussi celle de Cogne dans le Val d'Aoste) entre les deux guerres, en raison de la crise internationale, la nécessité de main d'œuvre à bon marché, surtout en France et en Allemagne et des restrictions à l'entrée aux États-Unis.
Plus de trois millions d'Italiens émigrèrent entre 1920 et 1940 et parmi eux de très nombreux paysans aux « bras forts » et aux « larges poitrines » qui descendus de leurs montagnes finiront par mourir dans un tunnel, dans une mine, dans le ventre d'un bateau ou d'un haut-fourneau d'un pays d'Europe.
Mais la buse non, la buse ne connaîtra pas une telle fin... car c'est un rapace.
Voilà, mon cher... (Continues)
LA BUSE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/8/7 - 13:27
La valle che resiste
Nyko Ascia from CrossWay Squad
Tributo alla resistenza del movimento NO TAV della Val Susa
Tributo alla resistenza del movimento NO TAV della Val Susa
La gente qua resiste non rimarrà delusa
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/8/7 - 08:51
Libertà
Ciao Gian Piero, il link c'è ancora - è solo stato spostato nel menù in alto: Cerca -> altre canzoni dello stesso autore. Per quanto riguarda le traduzioni da laghée, anche in greco, naturalmente hai il via libera!!
Lorenzo 2011/8/6 - 22:33
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