Tri ratna havera
Noć pred gašenje Olimpijskoga plamena
(Continues)
(Continues)
Contributed by Anto Simic 2011/7/26 - 19:19
Song Itineraries:
Balkan Wars of the 90's
Inno dei lavoratori siciliani
[1894]
Testo di Pietro Gori
Da cantarsi sull'aria dell'Inno di Mameli
"Da cantarsi sull'aria dell'Inno di Mameli, risale con tutta probabilità al dicembre 1893/gennaio 1894, epoca della repressione dai Fasci siciliani da parte di Crispi. Aggiunto nella seconda edizione di Canti d'esilio. Poesie varie (Milano, Editrice Moderna, 1948) era già stato pubblicato in numerosi canzonieri. Non è mai stato registrato sul campo"
Fonte:A Rivista Anarchica
Scritto in occasione dei "Fasci Siciliani", importante movimento che in tutta la Sicilia vede i lavoratori e il popolo protestare contro il governo chiedendo meno tasse: la risposta governativa si traduce in una violenta repressione dei moti che dalla Sicilia si allargano comunque in Toscana, specie nella zona di Carrara. Il primo atto repressivo avviene il 10 dicembre 1893 a Giardinello dove si spara sulla folla. Il bilancio è di dieci morti e... (Continues)
Testo di Pietro Gori
Da cantarsi sull'aria dell'Inno di Mameli
"Da cantarsi sull'aria dell'Inno di Mameli, risale con tutta probabilità al dicembre 1893/gennaio 1894, epoca della repressione dai Fasci siciliani da parte di Crispi. Aggiunto nella seconda edizione di Canti d'esilio. Poesie varie (Milano, Editrice Moderna, 1948) era già stato pubblicato in numerosi canzonieri. Non è mai stato registrato sul campo"
Fonte:A Rivista Anarchica
Scritto in occasione dei "Fasci Siciliani", importante movimento che in tutta la Sicilia vede i lavoratori e il popolo protestare contro il governo chiedendo meno tasse: la risposta governativa si traduce in una violenta repressione dei moti che dalla Sicilia si allargano comunque in Toscana, specie nella zona di Carrara. Il primo atto repressivo avviene il 10 dicembre 1893 a Giardinello dove si spara sulla folla. Il bilancio è di dieci morti e... (Continues)
Compagni la forte Sicilia s'è desta
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Contributed by adriana 2011/7/26 - 17:04
Inno dei lavoratori del mare
[1894/96]
Scritto da Pietro Gori
Leoncarlo Settimelli lo raccoglie da "Napoleone Murzi, ex lavoratore marittimo, di Rio Marina (Isola d'Elba) e l'inno è anche stampato sul libretto personale di lavoro del Murzi, ultima pagina, rilasciato dalla Società Cooperativa di Navigazione Garibaldi di Genova; ma il libretto non reca la data dell'anno di edizione."
Si tratta sicuramente della "Cooperativa Garibaldi", fondata a Genova da G. Giulietti il 18 settembre 1918 a bordo del transatlantico "Giuseppe Verdi" e la scelta di inserire una poesia di Gori nel libretto di lavoro dei marittimi aderenti alla cooperativa di "capitan Giulietti", come è da tutti chiamato, non deve sorprendere proprio per la singolarità del personaggio: mazziniano, mostra simpatia per gli anarchici (è lui che si adopera per far rientrare in Italia segretamente E. Malatesta), amico di G. D'Annunzio contribuisce alla riuscita... (Continues)
Scritto da Pietro Gori
Leoncarlo Settimelli lo raccoglie da "Napoleone Murzi, ex lavoratore marittimo, di Rio Marina (Isola d'Elba) e l'inno è anche stampato sul libretto personale di lavoro del Murzi, ultima pagina, rilasciato dalla Società Cooperativa di Navigazione Garibaldi di Genova; ma il libretto non reca la data dell'anno di edizione."
Si tratta sicuramente della "Cooperativa Garibaldi", fondata a Genova da G. Giulietti il 18 settembre 1918 a bordo del transatlantico "Giuseppe Verdi" e la scelta di inserire una poesia di Gori nel libretto di lavoro dei marittimi aderenti alla cooperativa di "capitan Giulietti", come è da tutti chiamato, non deve sorprendere proprio per la singolarità del personaggio: mazziniano, mostra simpatia per gli anarchici (è lui che si adopera per far rientrare in Italia segretamente E. Malatesta), amico di G. D'Annunzio contribuisce alla riuscita... (Continues)
Lavoratori del mar s'intoni
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Contributed by adriana grazie ad Antonino 2011/7/26 - 16:41
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La banda Viola
[1997]
Album:CANTI & BRIGANTI
Berardino Viola, capo dell'omonima banda,
nato a Teglieto in provincia di Rieti nel 1838
e morto in carcere nel 1877.
"Né mercante, negoziante o trafficante,
né maestro d'arte alcuna,
vissi con la professione di brigante"
Album:CANTI & BRIGANTI
Berardino Viola, capo dell'omonima banda,
nato a Teglieto in provincia di Rieti nel 1838
e morto in carcere nel 1877.
"Né mercante, negoziante o trafficante,
né maestro d'arte alcuna,
vissi con la professione di brigante"
Se luna tu me recopri coll'occhi tei
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/7/26 - 11:27
Song Itineraries:
The "Outlaw War" and the Southern Question in post-unity Italy
La Savoiarda
Su wikipedia c'è questa notiziola che non so se attendibile ma perfettamente in linea con tutta la questione della pagina.
"Qualche anno dopo la morte del regicida, Ezio Riboldi, primo sindaco socialista di Monza, fece visitare la cappella espiatoria al giovane esponente della sinistra rivoluzionaria Benito Mussolini, il quale con un sasso puntuto incise la scritta: Monumento a Bresci."
Un saluto a tutti voi!
"Qualche anno dopo la morte del regicida, Ezio Riboldi, primo sindaco socialista di Monza, fece visitare la cappella espiatoria al giovane esponente della sinistra rivoluzionaria Benito Mussolini, il quale con un sasso puntuto incise la scritta: Monumento a Bresci."
Un saluto a tutti voi!
1984 2011/7/25 - 19:18
Coplas al compadre Juan Miguel
"Peludo" è un'altro modo di nominare il "TATU", "ARMADILLO" o "MULITA" (o anche detto "TATU MULITA")
Quest'ultimo è per non confonderlo col fossile gigantesco "TATU CARRETA"(appunto grande come un CARRO).
La canzone fa riferimento alla sua tana, stretta e spoglia, come le casa dove abitano i campesinos come Juan Miguel.
Poi, per chi non lo sapesse, il "mate" è un'infusione fatta con una speciale erba amara (simile al te) con la quale "s'inganna" lo stomaco quando si presenta il morso della fame.
La canzone dice sarcasticamente che finche ci sia acquavite ("caña") e mate (l'infusione di cui prima) bisogna ringraziare Dio.
Quest'ultimo è per non confonderlo col fossile gigantesco "TATU CARRETA"(appunto grande come un CARRO).
La canzone fa riferimento alla sua tana, stretta e spoglia, come le casa dove abitano i campesinos come Juan Miguel.
Poi, per chi non lo sapesse, il "mate" è un'infusione fatta con una speciale erba amara (simile al te) con la quale "s'inganna" lo stomaco quando si presenta il morso della fame.
La canzone dice sarcasticamente che finche ci sia acquavite ("caña") e mate (l'infusione di cui prima) bisogna ringraziare Dio.
Pablo 2011/7/25 - 17:00
Salvatore Giuliano
Sono stato attratto sempre da questa storia che è poi della Sicilia intera.
Sarà che sono siciliano e noi tutti siamo assetati di giustizia, abbiamo combattuto da sempre contro le ingiustizie che abbiamo subito dalla Politica a dai quei deliquenti che hanno agito nel nome di "mafia" a non far progredire questa terra e la "nostra Gente".
Sarà che sono siciliano e noi tutti siamo assetati di giustizia, abbiamo combattuto da sempre contro le ingiustizie che abbiamo subito dalla Politica a dai quei deliquenti che hanno agito nel nome di "mafia" a non far progredire questa terra e la "nostra Gente".
Des 2011/7/25 - 12:11
Охота на волков
Sinews out, I am shooting on forward,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Viacheslav Chetin 2011/7/25 - 01:36
Pregonando (War Is Not The Solution)
[2003]
Album: Enchilao
Album: Enchilao
War is not the solution
(Continues)
(Continues)
2011/7/24 - 21:05
Permites Madrecita
Mimi Maura participa de tu último disco, en el tema “Permites madrecita”, dedicado a la lucha de las Madres de Plaza de Mayo, ¿cuál es tu relación con el grupo?
Nos conocimos a través de un seguidor compartido por Internet. Él nos puso en contacto y, claro, nos gustan los mismos boleros, el reggae… Así que pronto estuvimos cantando juntas. Las dos voces sonaban muy bonitas y propusimos que había que grabar. Yo grabé con ella un bolero y la invité a participar en "Permites madrecita", que registramos en Buenos Aires.
Entrevista a Amparo Sanchez
Nos conocimos a través de un seguidor compartido por Internet. Él nos puso en contacto y, claro, nos gustan los mismos boleros, el reggae… Así que pronto estuvimos cantando juntas. Las dos voces sonaban muy bonitas y propusimos que había que grabar. Yo grabé con ella un bolero y la invité a participar en "Permites madrecita", que registramos en Buenos Aires.
Entrevista a Amparo Sanchez
Permites madrecita, te vengo a acompañar
(Continues)
(Continues)
2011/7/24 - 20:42
Song Itineraries:
Argentinian military dictatorship 1976-1982. The desaparecidos
Walzer
Tempi duri, grande repressione, un politico di merda per televisione,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Enrico Shot in System HC 2011/7/24 - 18:25
Somos viento
[2002]
Album : Somos Viento
Album : Somos Viento
Comenzar es dificil
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/7/24 - 16:45
Tira, nimicu miu
[1848]
Testo e Musica di Mimmo Strafaci detto "Palma"
Caso più unico che raro, il capobrigante Strafaci, detto "Palma", non era analfabeta. e si dilettava a comporre brevi poesie popolari che firmava con l'appellativo di "Re di la Montagna". Sfidava possidenti e 'galantuomini' con questo canto:
"Tira, nimicu miu, tira la pinna.. "
Le classi subalterne calabresi sono state costrette storicamente a sopportare la volontà della Natura, del Destino, della Chiesa, dei Potenti, che hanno entificato, metafisicizzando ciò che è umano o, comunque, modificabile dall'uomo. La loro individualità difficilmente trova modo di esplicarsi, essendo la loro vita costretta fin dall'inizio sui binari preformati, regolata minuziosamente da norme eteronome che possono essere, indifferentemente, quelle ecclesiastiche o quelle convenzionali, seguite perché «si deve far così», «si è sempre fatto così», perché... (Continues)
Testo e Musica di Mimmo Strafaci detto "Palma"
Caso più unico che raro, il capobrigante Strafaci, detto "Palma", non era analfabeta. e si dilettava a comporre brevi poesie popolari che firmava con l'appellativo di "Re di la Montagna". Sfidava possidenti e 'galantuomini' con questo canto:
"Tira, nimicu miu, tira la pinna.. "
Le classi subalterne calabresi sono state costrette storicamente a sopportare la volontà della Natura, del Destino, della Chiesa, dei Potenti, che hanno entificato, metafisicizzando ciò che è umano o, comunque, modificabile dall'uomo. La loro individualità difficilmente trova modo di esplicarsi, essendo la loro vita costretta fin dall'inizio sui binari preformati, regolata minuziosamente da norme eteronome che possono essere, indifferentemente, quelle ecclesiastiche o quelle convenzionali, seguite perché «si deve far così», «si è sempre fatto così», perché... (Continues)
Tira, nimicu miu, tira la pinna
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/7/24 - 09:21
Song Itineraries:
The "Outlaw War" and the Southern Question in post-unity Italy
Or che Mussolini
Anonymous
Chanson italienne – Or che Mussolini – Anonyme
Sur l'air de Lili Marlène
Toujours par le biais d'e-mule, j'ai trouvé cette chanson-là ; elle est chantée par une personne âgée (elle semble un peu joyeuse) et probablement, c'est un enregistrement fait par un chercheur de chants partisans. J'ai transcrit le texte comme je l'ai compris (il y a un passage incompréhensible – à l'audition). Je vous l'envoie par curiosité... (Renato Stecca)
La chanson a ensuite été reprise par le Deposito, notre site jumeau, avec ce commentaire :
« Le chant, si je me souviens bien des notes de couverture, est d'un chantauteur anonyme de la seconde moitié des années 40. Je ne dispose pas actuellement du fichier audio et je ne peux vérifier certaine lacune. Donc, je le fais de mémoire. Le dernier vers de la seconde strophe a son final en milanais et il me semble que c'est quelque chose comme « il est comme un salami »,... (Continues)
Sur l'air de Lili Marlène
Toujours par le biais d'e-mule, j'ai trouvé cette chanson-là ; elle est chantée par une personne âgée (elle semble un peu joyeuse) et probablement, c'est un enregistrement fait par un chercheur de chants partisans. J'ai transcrit le texte comme je l'ai compris (il y a un passage incompréhensible – à l'audition). Je vous l'envoie par curiosité... (Renato Stecca)
La chanson a ensuite été reprise par le Deposito, notre site jumeau, avec ce commentaire :
« Le chant, si je me souviens bien des notes de couverture, est d'un chantauteur anonyme de la seconde moitié des années 40. Je ne dispose pas actuellement du fichier audio et je ne peux vérifier certaine lacune. Donc, je le fais de mémoire. Le dernier vers de la seconde strophe a son final en milanais et il me semble que c'est quelque chose comme « il est comme un salami »,... (Continues)
LA CHANSON DU DUCE
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/7/23 - 20:48
Concerto pour la main gauche en ré majeur
(1933)
Concerto per la mano sinistra in re maggiore
Cari amici, mi è venuto in mente che questo pezzo sinfonico per pianoforte e orchestra (tra l’altro molto bello e importante) può essere degno di far parte del sito, considerando che Ravel l’ha scritto tra il 1929 e il 1930 per il pianista Paul Wittgenstein, che aveva perso il braccio destro durante la Prima guerra mondiale.
Mi sembra che fare qualcosa di così concreto per chi (non so quanto volente) ha combattuto in una guerra, sia molto meglio che gridare tanti slogan antimilitaristi spesso ipocritamente, come vediamo fare ancor oggi.
Per saperne di più vi rimando a Wikipedia.
Concerto per la mano sinistra in re maggiore
Cari amici, mi è venuto in mente che questo pezzo sinfonico per pianoforte e orchestra (tra l’altro molto bello e importante) può essere degno di far parte del sito, considerando che Ravel l’ha scritto tra il 1929 e il 1930 per il pianista Paul Wittgenstein, che aveva perso il braccio destro durante la Prima guerra mondiale.
Mi sembra che fare qualcosa di così concreto per chi (non so quanto volente) ha combattuto in una guerra, sia molto meglio che gridare tanti slogan antimilitaristi spesso ipocritamente, come vediamo fare ancor oggi.
Per saperne di più vi rimando a Wikipedia.
Contributed by Renato Stecca 2011/7/23 - 15:17
Song Itineraries:
Anti-war classical music , World War I (1914-1918)
Si yo fuera tu amante
La experiencia de tomar conciencia y estar convencidos de que "todos los hombres pueden más que uno solo", es decir, la experiencia que supone la solidaridad contra la injusticia y como camino para la paz y la no violencia.
Y la experiencia del amor. Es incuestionable que la injusticia, la violencia, la pobreza, la guerra... desaparecerían del planeta si fuéramos capaces de tratarlo como a la persona a la que amamos..., con el mismo cariño..., con la misma pasión..., con la misma ternura.
Cantemos como quien respira
Y la experiencia del amor. Es incuestionable que la injusticia, la violencia, la pobreza, la guerra... desaparecerían del planeta si fuéramos capaces de tratarlo como a la persona a la que amamos..., con el mismo cariño..., con la misma pasión..., con la misma ternura.
Cantemos como quien respira
Que podria pasar si tu fueras el mundo,
(Continues)
(Continues)
2011/7/22 - 23:40
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Il general Cadorna
Anonymous
Mia mamma la canta cosi..
U General Cadorna si è fattu aviatore,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marie COLLETTI 2011/7/22 - 22:36
Il Sud è 'nu paese bellu assaj (Qua si campa d'aria)
[1974]
Testo e Musica di Otello Profazio
Album: Qua si campa d'aria
« Non ti preoccupare » mi rassicura l'amico Bartleby. E infatti io non mi preoccupo. Certo coi Borboni – ci hanno tramandato i nostri nonni – si stava meglio, « Beati i tempi dî Burbùna ! » dicevano, pare fosse un vero paradiso..
ma anche adesso, a voler esser sinceri, non si sta male... Pensate che abbiamo studiato un sistema per abolire la fame.. e conseguenzialmente il fastidio quotidiano dell'ingerire alimenti per mantenersi in vita.. Vi pare poco? Un padrone cerca di prenderti per fame -e tu lo puoi mandare allegramente affanculo.. Niente male davvero..
E non è tutto. ..Questo è un segreto, ma a voi posso dirlo, purché rimanga fra noi.. sshh..
Abbiamo eliminato anche.. la morte e il lavoro!… sshh!..in barba all'antica maledizione del Padreterno (il padrone dei padroni, il re dei re)!. Ricordate il passo della... (Continues)
Testo e Musica di Otello Profazio
Album: Qua si campa d'aria
« Non ti preoccupare » mi rassicura l'amico Bartleby. E infatti io non mi preoccupo. Certo coi Borboni – ci hanno tramandato i nostri nonni – si stava meglio, « Beati i tempi dî Burbùna ! » dicevano, pare fosse un vero paradiso..
ma anche adesso, a voler esser sinceri, non si sta male... Pensate che abbiamo studiato un sistema per abolire la fame.. e conseguenzialmente il fastidio quotidiano dell'ingerire alimenti per mantenersi in vita.. Vi pare poco? Un padrone cerca di prenderti per fame -e tu lo puoi mandare allegramente affanculo.. Niente male davvero..
E non è tutto. ..Questo è un segreto, ma a voi posso dirlo, purché rimanga fra noi.. sshh..
Abbiamo eliminato anche.. la morte e il lavoro!… sshh!..in barba all'antica maledizione del Padreterno (il padrone dei padroni, il re dei re)!. Ricordate il passo della... (Continues)
Il Sud è 'nu paése bellu assai,
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/7/22 - 19:13
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La Comunarda (Canzone in Si minore)
Nel decennale di Genova. Storie di strade, di piazze, di sogni. La Comune di Parigi, la resistenza sulle barricate e la vicenda umana di Louise Michel, la sua deportazione in Nuova Caledonia. Le piazze studentesche. Le piazze e le gru dei migranti. Le banlieus parigine. La Val Susa. Lo spettacolo inizia e finisce con Genova e Carlo Giuliani: un momento in cui i due cantastorie, presenti a Genova non raccontano più una vicenda letta, ma la loro personale
adriana 2011/7/22 - 16:17
Changes
Grandissimo Tupac, un mito, p.s qui c'è la traduzione
http://www.youtube.com/watch?v=tACE2mllQ0g
http://www.youtube.com/watch?v=tACE2mllQ0g
Gj-vic 2011/7/22 - 16:07
John Brown's Body
Anonymous
Canzone popolare statunitense, usata come marcia durante la Guerra Civile, ne esistono diverse versioni. Il testo riprende la fine dell'attivista John Brown, convinto abolizionista dello schiavismo e sostenitore della parità dei diritti tra bianchi e neri. La morte di John Brown (avvenuta prima della Guerra di Secessione, nel 1859) avvenne per impiccagione dopo un fallito tentativo di far insorgere gli schiavi neri della Virginia Occidentale, irrompendo nell'arsenale del villaggio di Harper's Ferry. Additato come traditore e cospiratore, venne giustiziato nella più profonda vergogna. Nelle note delle canzone è narrata questa vicenda e vengono esaltati i valori in cui Brown credeva e per cui, pochi anni dopo, divenne inevitabile la secessione tra Nord e Sud. L'anima di John Brown, seppur priva del suo corpo, continua a camminare insieme ai suoi compagni, per la libertà e l'uguaglianza di tutte... (Continues)
John Brown's body lies a-mold'ring in the grave
(Continues)
(Continues)
Contributed by Damiano 2011/7/22 - 15:43
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
C’è chi crede che...
Version française – IL Y A CELUI QUI CROIT QUE... - Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – C'è chi crede che... – Sine Frontera – 2009
Texte Antonio Resta
Chanson italienne – C'è chi crede che... – Sine Frontera – 2009
Texte Antonio Resta
IL Y A CELUI QUI CROIT QUE...
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/7/22 - 15:39
Piazza Alimonda
In risposta al sindaco di Milano Pisapia che ha definito Carlo Giuliani "un ragazzo che sognava un futuro migliore per il nostro Paese e per il mondo, cui sentiva di appartenere e che desiderava più giusto, più libero, più democratico" (Pisapia è stato anche l'avvocato della famiglia Giuliani), il deputato Pdl Riccardo De Corato ha dichiarato:
"Mi chiedo come tali parole possano descrivere una persona che durante gli scontri del G8 era intento ad aggredire, armato di estintore, una camionetta dei carabinieri. È forse questo il cittadino modello che Pisapia vuole proporre? Se questa è la logica, Giuliani sarà senza dubbio il candidato al prossimo Ambrogino. Per quanto riguarda le forze dell'ordine, la giusta conseguenza sarà la proposta di scioglimento delle stesse perché incompatibili con il mondo più giusto, più libero, più democratico che Pisapia auspica".
E infatti! Sciogliamole una volta per tutte queste forze del (dis)ordine, cominciando proprio dalle squadracce che abbiamo visto in azione a Genova e in Val Di Susa!
"Mi chiedo come tali parole possano descrivere una persona che durante gli scontri del G8 era intento ad aggredire, armato di estintore, una camionetta dei carabinieri. È forse questo il cittadino modello che Pisapia vuole proporre? Se questa è la logica, Giuliani sarà senza dubbio il candidato al prossimo Ambrogino. Per quanto riguarda le forze dell'ordine, la giusta conseguenza sarà la proposta di scioglimento delle stesse perché incompatibili con il mondo più giusto, più libero, più democratico che Pisapia auspica".
E infatti! Sciogliamole una volta per tutte queste forze del (dis)ordine, cominciando proprio dalle squadracce che abbiamo visto in azione a Genova e in Val Di Susa!
Francesco 2011/7/22 - 11:07
Tuppe tuppe a llu pòrtóna
Chanson pugliaise (Foggiane) – Tuppe tuppe a llu pòrtóna – Matteo Salvatore – 1963
d'après la version italienne de Maria Luisa Scippa.
« Une jeune fille, poussée par la misère, frappe timidement à la porte d'un riche personnage pour lui offrir ses services ; après quelques jours, le patron, reluque la fraîche beauté de l'adolescente et tente d'en profiter... Mais... »
Histoire ordinaire de l'abus dans la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres...
Pour accroître leurs richesses, étendre leur domination, assouvir leurs caprices...
En somme, pour le pauvre, le destin est : « Marche ou crève ! », dit Lucien l'âne. Cela dit, il me semble que tu as traduit différemment deux vers exactement semblables dans le texte italien, quand tu dis :
« Avant que ne me mange le prédateur
Mieux vaut que je meure.
Avant que ne me mange le prédateur
Mieux vaut qu'il meure. »
Oh, oh, Lucien... (Continues)
d'après la version italienne de Maria Luisa Scippa.
« Une jeune fille, poussée par la misère, frappe timidement à la porte d'un riche personnage pour lui offrir ses services ; après quelques jours, le patron, reluque la fraîche beauté de l'adolescente et tente d'en profiter... Mais... »
Histoire ordinaire de l'abus dans la Guerre de Cent Mille Ans que les riches font aux pauvres...
Pour accroître leurs richesses, étendre leur domination, assouvir leurs caprices...
En somme, pour le pauvre, le destin est : « Marche ou crève ! », dit Lucien l'âne. Cela dit, il me semble que tu as traduit différemment deux vers exactement semblables dans le texte italien, quand tu dis :
« Avant que ne me mange le prédateur
Mieux vaut que je meure.
Avant que ne me mange le prédateur
Mieux vaut qu'il meure. »
Oh, oh, Lucien... (Continues)
TOC TOC À LA PORTE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/7/22 - 10:54
This Is My Rifle
Back in '69, I didn't have a care
(Continues)
(Continues)
Contributed by anonymous 2011/7/22 - 06:09
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Duty Called
From his wheelchair
(Continues)
(Continues)
Contributed by anonymous 2011/7/22 - 05:08
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Mórte a llu pajèse
Chanson pugliaise (Foggiane) -Mòrte a llu pajèse – Matteo Salvatore – 1972
d'après la version italienne de Maria Luisa Scippa.
Cette chanson raconte la fin atroce d'une femme qui durant la période fasciste, fut accusée d'avoir tué son patron, un riche propriétaire. Elle fut, par ordre du podestat [le maire fasciste, généralement chef local du parti fasciste], crucifiée sur un arbre.
Un fait-divers qui est une terrible dénonciation de la férocité des patrons et des fascistes, mais aussi de la nécessaire bien que souvent coûteuse rébellion des opprimés...
Juste deux ou trois questions que je me pose, dit Lucien l'âne. Quel est donc le village qui a vécu cette barbarie, qui était cette femme, pourquoi l'a-t-on tuée, pour protéger qui ? Et qui était ce maire, ce podestat – est-il resté maire après la guerre et quels étaient les exécuteurs de cette femme ? Quel fut leur destin ? Les a-t-on... (Continues)
d'après la version italienne de Maria Luisa Scippa.
Cette chanson raconte la fin atroce d'une femme qui durant la période fasciste, fut accusée d'avoir tué son patron, un riche propriétaire. Elle fut, par ordre du podestat [le maire fasciste, généralement chef local du parti fasciste], crucifiée sur un arbre.
Un fait-divers qui est une terrible dénonciation de la férocité des patrons et des fascistes, mais aussi de la nécessaire bien que souvent coûteuse rébellion des opprimés...
Juste deux ou trois questions que je me pose, dit Lucien l'âne. Quel est donc le village qui a vécu cette barbarie, qui était cette femme, pourquoi l'a-t-on tuée, pour protéger qui ? Et qui était ce maire, ce podestat – est-il resté maire après la guerre et quels étaient les exécuteurs de cette femme ? Quel fut leur destin ? Les a-t-on... (Continues)
MORT AU VILLAGE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/7/21 - 15:46
Gracias a la vida
Violeta Parra oltre alle sue bellissime canzoni ci ha lasciato anche opere artigianali di grande bellezza, come i suoi famosi ricami su tela; tra cui uno intitolato "Contro la guerra". Eccolo:
Riferendosi a questo ricamo Violeta ha detto: "Succede spesso che nel mio paese ci siano disordini politici e questo non mi piace. In questa tela ci sono tutti i personaggi che amano la pace. La prima sono io, in viola, che è il colore del mio nome.
Tradotto da Cantemos como quien respira
Riferendosi a questo ricamo Violeta ha detto: "Succede spesso che nel mio paese ci siano disordini politici e questo non mi piace. In questa tela ci sono tutti i personaggi che amano la pace. La prima sono io, in viola, che è il colore del mio nome.
Tradotto da Cantemos como quien respira
2011/7/21 - 00:09
Alegato contra las armas
(2003)
Album: El pequeño reloj
Enrique, como millones de personas por todo el mundo, nos manifestamos en contra de aquella guerra; él lo hizo, de forma escalofriante y apasionada, incluyendo en el disco su particular "Alegato contra las armas"; cante que musicalizó e interpretó inspirándose en un fragmento del "Claro de Luna" de Beethoven. Os recomiendo que escuchéis aquel tema...
Fernando Lucini
Album: El pequeño reloj
Enrique, como millones de personas por todo el mundo, nos manifestamos en contra de aquella guerra; él lo hizo, de forma escalofriante y apasionada, incluyendo en el disco su particular "Alegato contra las armas"; cante que musicalizó e interpretó inspirándose en un fragmento del "Claro de Luna" de Beethoven. Os recomiendo que escuchéis aquel tema...
Fernando Lucini
Un mundo, dos mundos, medio mundo se ríe del otro medio.
(Continues)
(Continues)
2011/7/20 - 23:57
Comme les écrevisses
Comme les écrevisses
Canzone française – Comme les écrevisses – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 42
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Sais-tu, Lucien l'âne mon ami, que le bon Apollinaire disait :
« Je souhaite dans ma maison :
Une femme ayant sa raison,
Un chat passant parmi les livres,
Des amis en toute saison
Sans lesquels je ne peux pas vivre. »...
C'est là une pensée bien pacifique, Marco Valdo M.I. mon ami, dont je me réjouis hautement ; mais quand même, je me demande ce qu'elle vient faire ici dans cette histoire d'Allemagne... D'une année si réputée pour ses événements épouvantables...
En effet, en effet, mais précisément, combien n'ont-ils pas été les hommes... (Continues)
Canzone française – Comme les écrevisses – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 42
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Sais-tu, Lucien l'âne mon ami, que le bon Apollinaire disait :
« Je souhaite dans ma maison :
Une femme ayant sa raison,
Un chat passant parmi les livres,
Des amis en toute saison
Sans lesquels je ne peux pas vivre. »...
C'est là une pensée bien pacifique, Marco Valdo M.I. mon ami, dont je me réjouis hautement ; mais quand même, je me demande ce qu'elle vient faire ici dans cette histoire d'Allemagne... D'une année si réputée pour ses événements épouvantables...
En effet, en effet, mais précisément, combien n'ont-ils pas été les hommes... (Continues)
Avec mon Leica, on était sur les bords de la Volga
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/7/20 - 22:12
Incubo numero zero-Dedicata a Genova 2001 e a Carlo Giuliani
Rifacimento del brano di Lolli Incubo numero zero del 1977
Un breve brano della straordinaria composizione del saxofonista Nicola Alesini, una suite in tre tempi dedicata a Genova 2001 e a Carlo Giuliani con l'intervento di Claudio Lolli (Disoccupate le strade dai sogni).
Il concerto di Claudio Lolli, accompagnato da Nicola Alesini (sax) e Paolo Capodacqua (chitarra) si è tenuto a Genova il 10 Luglio 2011 a Villa Imperiale.
La serata è stata organizzata dal Forum Cultura per il decennale dei fatti del G8 (Genova 2001 - 2011)
Un breve brano della straordinaria composizione del saxofonista Nicola Alesini, una suite in tre tempi dedicata a Genova 2001 e a Carlo Giuliani con l'intervento di Claudio Lolli (Disoccupate le strade dai sogni).
Il concerto di Claudio Lolli, accompagnato da Nicola Alesini (sax) e Paolo Capodacqua (chitarra) si è tenuto a Genova il 10 Luglio 2011 a Villa Imperiale.
La serata è stata organizzata dal Forum Cultura per il decennale dei fatti del G8 (Genova 2001 - 2011)
Il giorno di solito comincia sporco
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Contributed by CCG/AWS Staff 2011/7/20 - 16:16
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Ricchi e povari
Chanson calabraise ( Sicilien calabrese centro meridionale) a – Ricchi e povari – Mattanza – 2003
Le texte est de Francesco Salvatore Filocamo (1902-1984), poète calabrais, originaire de Siderno Superiore.
Le texte est de Francesco Salvatore Filocamo (1902-1984), poète calabrais, originaire de Siderno Superiore.
RICHES ET PAUVRES
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/7/20 - 14:55
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Album: Ja nisam odavle
Il 9 ottobre 2011, quando chi scrive non si trovava, come dire, nel pieno delle sue forze, veniva inserita nel sito questa (straordinaria) canzone degli Zabranjeno Pušenje; il medesimo giorno, Marko, in un commento, faceva presente che mancava “una traduzione fatta bene”. Cinque anni dopo, la traduzione è stata finalmente fatta, o tentata, non si sa quanto bene ma perlomeno capace di rendere l’idea di questa storia. Una storia, probabilmente, di tantissimi nella Sarajevo in guerra e sotto assedio: tri ratna havera, appunto.
Della vicenda narrata della canzone è forse bene fare una sorta di riassunto esplicativo; ma ancor prima, bisognerebbe soffermarsi sul titolo tradotto, forse sbrigativamente, “tre amici in guerra”. Le traduzioni, di solito, funzionano assai poco; da una traduzione, ad esempio, non può risultare come mai –ad esempio- non sia stato utilizzato... (Continues)