Les Quat'cents Coups
Senza pretese la traduzione di "Les Quat'Cents Coups" di Léo Ferré.
I QUATTROCENTO COLPI
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envoyé par Mattié Crisantoi 14/7/2011 - 19:10
Violetas para Violeta
VIOLETAS PARA MERCEDES
Poesia scritta da Joaquin Sabina in morte di Mercedes Sosa
dal sito ufficiale
Poesia scritta da Joaquin Sabina in morte di Mercedes Sosa
dal sito ufficiale
VIOLETAS PARA MERCEDES
(continuer)
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14/7/2011 - 13:02
Grande Sud
[2008]
Canzone che dà il titolo all’album del Taranta Power.
Canzone che dà il titolo all’album del Taranta Power.
C’è una musica in quel treno
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envoyé par Bartleby 14/7/2011 - 10:44
Lacreme 'e cundannate
Alfredo Bascetta was a Neopolitan tenor who had immigrated to New York City shortly after the turn of the 20th century. This is a song written by him in Neapolitan dialect, evidently shortly before the execution of Sacco and Vanzetti.
It never mentions the political beliefs, the anarchism of the two men but it expresses strongly the sense of injustice felt by greater part of the Italian community at the long and, in their eyes, barbarous treatment of Sacco and Vanzetti.
The powerful anguish felt in the music is one of the more moving examples of the emotion evoked by the trial and sentencing to death of the two men. One can read in its words that God will not move governors to do the right thing, nor will God help to cure social injustice created by man.
It never mentions the political beliefs, the anarchism of the two men but it expresses strongly the sense of injustice felt by greater part of the Italian community at the long and, in their eyes, barbarous treatment of Sacco and Vanzetti.
The powerful anguish felt in the music is one of the more moving examples of the emotion evoked by the trial and sentencing to death of the two men. One can read in its words that God will not move governors to do the right thing, nor will God help to cure social injustice created by man.
BITTER TEARS AND TWO CONDEMNED MEN
(continuer)
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envoyé par Bartleby 14/7/2011 - 10:03
Sacco e Vanzetti
Vampo - Pensiero
La canzone è del 1927.
Gli autori sono effettivamente tali R. Vampo ed F. Pensiero, forse partenopei perchè risultano aver composto anche "'A morte 'e Sacco e Vanzetti" interpretata dal baritono Giuseppe Milano, italiano emigrato negli USA (quello di E quando muoio io (Nuovi stornelli socialisti)).
E pure questa "Sacco e Vanzetti" di Vampo e Pensiero venne interpretata da un emigrato, il tenore Raoul Romito che negli anni 20 la incise per la Columbia americana, insieme ad altri brani come Il tragico naufragio del vapore Sirio e A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio.
Gli autori sono effettivamente tali R. Vampo ed F. Pensiero, forse partenopei perchè risultano aver composto anche "'A morte 'e Sacco e Vanzetti" interpretata dal baritono Giuseppe Milano, italiano emigrato negli USA (quello di E quando muoio io (Nuovi stornelli socialisti)).
E pure questa "Sacco e Vanzetti" di Vampo e Pensiero venne interpretata da un emigrato, il tenore Raoul Romito che negli anni 20 la incise per la Columbia americana, insieme ad altri brani come Il tragico naufragio del vapore Sirio e A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio.
Bartleby 14/7/2011 - 10:02
W la guerra
[1956]
Scritta e cantata da Matteo Salvatore
Album: La Passione Secondo Matteo [2007]
Una canzone ironicissima che non inneggia certo alla guerra, tutt'altro.. Una antiwar song dell'ultimo dopoguerra, forse dimenticata, recuperata nell'ultima compilation di Matteo Salvatore (pubblicata postuma) "La Passione Secondo Matteo"..
Scritta e cantata da Matteo Salvatore
Album: La Passione Secondo Matteo [2007]
Una canzone ironicissima che non inneggia certo alla guerra, tutt'altro.. Una antiwar song dell'ultimo dopoguerra, forse dimenticata, recuperata nell'ultima compilation di Matteo Salvatore (pubblicata postuma) "La Passione Secondo Matteo"..
"Viva la guerra! Viva la guerra, che è sempre bbona !"
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envoyé par giorgio 14/7/2011 - 08:25
Canzone per Stefano
Tratta da un testo di Giorgio Nardi, una canzone che parla dell'uccisione in carcere di Stefano Cucchi, ma che può estendersi a tutti i casi simili che purtroppo sono numerosi.
Fonte:sito ufficiale
Fonte:sito ufficiale
Mi avevano detto è solo un controllo,
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envoyé par adriana 13/7/2011 - 19:02
Inno della Repubblica
[1967]
Album :“Il lamento dei mendicanti”
Non so esattamente quando Matteo Salvatore abbia composto questa canzone, probabilmente negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra. Ma si riferirebbe agli anni 10 o 20 quando suo padre e Di Vittorio si conobbero nel carcere di Lucera frequentato dal primo per miseria e dal secondo perché sindacalista rivoluzionario e socialista…
In ogni caso, propongo senz’altro questo inno al posto dell’orrido “Fratelli d’Italia”…
“Risale alla giovinezza di Matteo questa canzone. Una giovinezza difficile, il padre facchino, la madre chiede l’elemosina nei paesi vicini. A casa ‘Zicozico’ (così venivano soprannominati i Salvatore ad Apricena), si muore persino di malnutrizione (triste destino capitato a una sorella di Matteo).
E in questi anni il padre va in galera. Viene messo in cella con Giuseppe Di Vittorio [che era di Cerignola], poi divenuto... (continuer)
Album :“Il lamento dei mendicanti”
Non so esattamente quando Matteo Salvatore abbia composto questa canzone, probabilmente negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra. Ma si riferirebbe agli anni 10 o 20 quando suo padre e Di Vittorio si conobbero nel carcere di Lucera frequentato dal primo per miseria e dal secondo perché sindacalista rivoluzionario e socialista…
In ogni caso, propongo senz’altro questo inno al posto dell’orrido “Fratelli d’Italia”…
“Risale alla giovinezza di Matteo questa canzone. Una giovinezza difficile, il padre facchino, la madre chiede l’elemosina nei paesi vicini. A casa ‘Zicozico’ (così venivano soprannominati i Salvatore ad Apricena), si muore persino di malnutrizione (triste destino capitato a una sorella di Matteo).
E in questi anni il padre va in galera. Viene messo in cella con Giuseppe Di Vittorio [che era di Cerignola], poi divenuto... (continuer)
Fratelli tutti uniti, facciamo l’Italia nuova
(continuer)
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envoyé par Bartleby 13/7/2011 - 15:17
Parcours:
Hymnes et contre-hymnes
Lu furastiero
[1967]
La canzone è tratta da un album del 1967 intitolato “Il lamento dei mendicanti”, stampato anche in Francia dove Matteo Salvatore è stato più apprezzato che non nel paese suo..
“[…] Se le prime canzoni che registrerà conterranno stucchevoli ritornelli di becera comicità, ben presto avviene in lui una sorta di purificazione: Matteo Salvatore diventa il medium del dolore secolare di un popolo, la sua opera assume carattere di grande affresco. Non vi è riflessione, le canzoni non “parlano di”, nemmeno, per intenderci, attraverso l’umanissimo filtro dell’immedesimazione deandreiana; sono proprio i personaggi che, senza presentarsi, si esprimono per voce di Matteo, di modo che l’esperienza della miseria faccia da sfondo a un discorso che ha le parole della vita di tutti i giorni.
Nella canzone ‘Lu furastiero’ non viene raccontata in modo esplicito la tragedia degli stagionali: uomini... (continuer)
La canzone è tratta da un album del 1967 intitolato “Il lamento dei mendicanti”, stampato anche in Francia dove Matteo Salvatore è stato più apprezzato che non nel paese suo..
“[…] Se le prime canzoni che registrerà conterranno stucchevoli ritornelli di becera comicità, ben presto avviene in lui una sorta di purificazione: Matteo Salvatore diventa il medium del dolore secolare di un popolo, la sua opera assume carattere di grande affresco. Non vi è riflessione, le canzoni non “parlano di”, nemmeno, per intenderci, attraverso l’umanissimo filtro dell’immedesimazione deandreiana; sono proprio i personaggi che, senza presentarsi, si esprimono per voce di Matteo, di modo che l’esperienza della miseria faccia da sfondo a un discorso che ha le parole della vita di tutti i giorni.
Nella canzone ‘Lu furastiero’ non viene raccontata in modo esplicito la tragedia degli stagionali: uomini... (continuer)
Lu furastiero dorme stanotte sull'aia,
(continuer)
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envoyé par Bartleby 13/7/2011 - 14:34
Filo spinato
2011
Album: "Vino Tabacco e cielo"
Si era arruolato, era il suo lavoro. Partecipava ad un’azione di pace.
Era un ragazzo, un figlio, un fidanzato. Era un soldato che non tornerà.
Luigi Maieron: Voce, Chitarra acustica
Ellade Bandini: Batteria
Franco Giordani: Mandolino, Banjo
Simone Serafini: Contrabbasso
Francesco Piu: Armonica
Album: "Vino Tabacco e cielo"
Si era arruolato, era il suo lavoro. Partecipava ad un’azione di pace.
Era un ragazzo, un figlio, un fidanzato. Era un soldato che non tornerà.
Luigi Maieron: Voce, Chitarra acustica
Ellade Bandini: Batteria
Franco Giordani: Mandolino, Banjo
Simone Serafini: Contrabbasso
Francesco Piu: Armonica
Lei è mia madre e ogni sera non dimentica di pregare
(continuer)
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envoyé par DonQuijote82 13/7/2011 - 14:05
Eleonora
[1999]
Album “Taranta Power”, manifesto dell’omonimo movimento musicale fondato da Eugenio Bennato nel 1998.
Storia di Donna Eleonora Pimentel Fonseca, detta la Pimentella, nobildonna di origine portoghese trapiantata a Roma e Napoli. Intellettuale poliglotta, poetessa e fine letterata, fu data in sposa ad un capitano napoletano da cui venne regolarmente maltrattata, tanto da procurarle un’interruzione di gravidanza. Lasciato il marito, Eleonora si legò in amicizia alla regina Maria Carolina d'Austria, consorte di Ferdinando di Borbone, e con essa frequentò i salotti napoletani dove liberali e massoni discutevano di monarchia moderna e di dispotismo illuminato. Ma la Rivoluzione Francese allontanò le due amiche: la fine della sorella Maria Antonietta per mano dei giacobini indusse la regina di Napoli e Sicilia a condividere la dura repressione contro gli illuminati che prima aveva guardato... (continuer)
Album “Taranta Power”, manifesto dell’omonimo movimento musicale fondato da Eugenio Bennato nel 1998.
Storia di Donna Eleonora Pimentel Fonseca, detta la Pimentella, nobildonna di origine portoghese trapiantata a Roma e Napoli. Intellettuale poliglotta, poetessa e fine letterata, fu data in sposa ad un capitano napoletano da cui venne regolarmente maltrattata, tanto da procurarle un’interruzione di gravidanza. Lasciato il marito, Eleonora si legò in amicizia alla regina Maria Carolina d'Austria, consorte di Ferdinando di Borbone, e con essa frequentò i salotti napoletani dove liberali e massoni discutevano di monarchia moderna e di dispotismo illuminato. Ma la Rivoluzione Francese allontanò le due amiche: la fine della sorella Maria Antonietta per mano dei giacobini indusse la regina di Napoli e Sicilia a condividere la dura repressione contro gli illuminati che prima aveva guardato... (continuer)
Donna Eleonora nun è ghiuta ‘o Teatro
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 13/7/2011 - 13:29
Purple Heart
Ransom
An old grey black man lives out on Thunder Road
(continuer)
(continuer)
envoyé par anonymous 13/7/2011 - 05:44
Si se calla el cantor
SE TACE IL CANTORE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 12/7/2011 - 20:16
Sopra le nuvole
[2010]
Nell’album “Pattinando sul ghiaccio sottile” ma, soprattutto, canzone finale dell’omonimo film diretto da Sabrina Guigli e Riccardo Stefani e dedicato alle stragi nazifascisti di Monchio, sull’Appennino modenese, e Cervarolo, su quello reggiano.
Nel marzo del 1944 i partigiani operanti nell’Appennino modenese ottennero alcuni successi negli scontri con i nazifascisti nella zona del Monte Santa Giulia, nel comune di Palagano. Quando ad essere uccisi furono un ufficiale ed alcuni soldati tedeschi, i nazisti concentrarono a Montefiorino i paracadutisti della divisione corazzata “Hermann Göring” che all’alba del 18 marzo cominciarono a cannoneggiare gli abitati di Monchio, Susano e Costrignano. Poi, accompagnati da fascisti della Guardia Nazionale Repubblicana modenese, gli aggressori si diressero verso i paesi e cominciò la carneficina: 140 morti, tra i quali 6 bambini sotto i dieci... (continuer)
Nell’album “Pattinando sul ghiaccio sottile” ma, soprattutto, canzone finale dell’omonimo film diretto da Sabrina Guigli e Riccardo Stefani e dedicato alle stragi nazifascisti di Monchio, sull’Appennino modenese, e Cervarolo, su quello reggiano.
Nel marzo del 1944 i partigiani operanti nell’Appennino modenese ottennero alcuni successi negli scontri con i nazifascisti nella zona del Monte Santa Giulia, nel comune di Palagano. Quando ad essere uccisi furono un ufficiale ed alcuni soldati tedeschi, i nazisti concentrarono a Montefiorino i paracadutisti della divisione corazzata “Hermann Göring” che all’alba del 18 marzo cominciarono a cannoneggiare gli abitati di Monchio, Susano e Costrignano. Poi, accompagnati da fascisti della Guardia Nazionale Repubblicana modenese, gli aggressori si diressero verso i paesi e cominciò la carneficina: 140 morti, tra i quali 6 bambini sotto i dieci... (continuer)
Ho sentito la primavera arrivare
(continuer)
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envoyé par Bartleby 12/7/2011 - 14:24
Pour un œil les deux yeux
Pour un œil les deux yeux
Canzone française – Pour un œil les deux yeux – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 41
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Quel titre, Marco Valdo M.I. mon ami, quel titre encore une fois. Que me racontes-tu à nouveau là ? Te voilà d'humeur bien belliqueuse, me semble-t-il. C'est carrément une vendetta que tu fais fleurir ainsi subitement.
En effet, Lucien l'âne mon ami, c'est une fleur de vendetta, une fleur pernicieuse et comme tu le sais mieux que moi encore, c'est une fleur sauvage qui pousse depuis la nuit des temps. C'est une fleur qui se veut de justice et parfois, on peut considérer qu'elle l'est. Et parfois, il n'y a pas vraiment d'autre façon... (continuer)
Canzone française – Pour un œil les deux yeux – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 41
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Quel titre, Marco Valdo M.I. mon ami, quel titre encore une fois. Que me racontes-tu à nouveau là ? Te voilà d'humeur bien belliqueuse, me semble-t-il. C'est carrément une vendetta que tu fais fleurir ainsi subitement.
En effet, Lucien l'âne mon ami, c'est une fleur de vendetta, une fleur pernicieuse et comme tu le sais mieux que moi encore, c'est une fleur sauvage qui pousse depuis la nuit des temps. C'est une fleur qui se veut de justice et parfois, on peut considérer qu'elle l'est. Et parfois, il n'y a pas vraiment d'autre façon... (continuer)
Pour un œil les deux yeux
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 11/7/2011 - 22:43
There Will Be Trouble In Town (Ci saranno guai)
11 luglio 1998 - 11 luglio 2011
adriana 11/7/2011 - 14:30
Garibardo
Nel 1860. Garibaldi confidò al suo medico curante Enrico Albanese:
«La patria non si baratta, né si vende per Dio! Quando i posteri esamineranno gli atti del governo e del Parlamento italiano durante il risorgimento italiano, vi troveranno cose da cloaca. Povera Nizza! Io feci male a non parlare chiaramente, a non protestare con energia, a non dire là in Parlamento, a Cavour, che era una canaglia, e a quei che ne volevano votare la rinunzia che erano tanto vili.»
«Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò non rifarei oggi la via dell'Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio. (da una lettera ad Adelaide Cairoli del 1868)»
«La patria non si baratta, né si vende per Dio! Quando i posteri esamineranno gli atti del governo e del Parlamento italiano durante il risorgimento italiano, vi troveranno cose da cloaca. Povera Nizza! Io feci male a non parlare chiaramente, a non protestare con energia, a non dire là in Parlamento, a Cavour, che era una canaglia, e a quei che ne volevano votare la rinunzia che erano tanto vili.»
«Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò non rifarei oggi la via dell'Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio. (da una lettera ad Adelaide Cairoli del 1868)»
L'anti italiano 10/7/2011 - 23:02
Fiore rubato
[2011]
Testo e Musica di Mimmo Cavallo, U' Papadia e Andrea Simiele
Album: Quando Saremo Fratelli Uniti
Teddeum, Gaeta, sì.. ma non esiste, naturalmente, una lapide, un muro dove piangere e rendere onore a tutti questi nostri morti.. Ci vuole ancora molto sforzo per ricordarli; e farli ricordare ai nostri figli... In compenso abbiamo, ovviamente, strade, monumenti, obelischi e lapidi a più non posso con tutti i gloriosi nomi al completo degli eroidei vincitori colonizzatori dell'Unità d'Italia.
Testo e Musica di Mimmo Cavallo, U' Papadia e Andrea Simiele
Album: Quando Saremo Fratelli Uniti
Teddeum, Gaeta, sì.. ma non esiste, naturalmente, una lapide, un muro dove piangere e rendere onore a tutti questi nostri morti.. Ci vuole ancora molto sforzo per ricordarli; e farli ricordare ai nostri figli... In compenso abbiamo, ovviamente, strade, monumenti, obelischi e lapidi a più non posso con tutti i gloriosi nomi al completo degli eroi
Ah quant'era bella la terra nostra
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 10/7/2011 - 21:30
I'd Like To Teach The World To Sing
Testo completo (?)
I'd like to build the world a home
(continuer)
(continuer)
envoyé par Mark Kram 10/7/2011 - 19:58
Tedeum Gaeta
[2011]
Testo e Musica di Cosimo Cavallo (detto "Mimmo") e Andrea Simiele
Album: Quando Saremo Fratelli Uniti
Gaeta l'ultimo baluardo del regno delle Due Sicilie
« ...se facessimo per noi stessi ciò che stiamo facendo per l'Italia, saremmo dei grandi bricconi e meriteremmo di andare in galera...»
(Camillo B. conte di Cavour a Massimo D'Azeglio)
L'Assedio di Gaeta (1860-61) segnò, com'è noto, la fine del beato (a paragone con quello che venne dopo) regno duosiciliano..
Nel settembre 1860 re Franceschiello (Francesco II di Borbone) costretto dall'incalzare degli eventi a lasciare Napoli, si era ritirato a Capua stabilendo già nella Piazzaforte di Gaeta la base delle operazioni militari. Perduta poi anche Capua, con l'intera la corte e il corpo diplomatico accreditato presso il governo borbonico, si rifugiò anch’egli a Gaeta. L'esercito borbonico, avendo ormai perduto ogni efficienza... (continuer)
Testo e Musica di Cosimo Cavallo (detto "Mimmo") e Andrea Simiele
Album: Quando Saremo Fratelli Uniti
Gaeta l'ultimo baluardo del regno delle Due Sicilie
« ...se facessimo per noi stessi ciò che stiamo facendo per l'Italia, saremmo dei grandi bricconi e meriteremmo di andare in galera...»
(Camillo B. conte di Cavour a Massimo D'Azeglio)
L'Assedio di Gaeta (1860-61) segnò, com'è noto, la fine del beato (a paragone con quello che venne dopo) regno duosiciliano..
Nel settembre 1860 re Franceschiello (Francesco II di Borbone) costretto dall'incalzare degli eventi a lasciare Napoli, si era ritirato a Capua stabilendo già nella Piazzaforte di Gaeta la base delle operazioni militari. Perduta poi anche Capua, con l'intera la corte e il corpo diplomatico accreditato presso il governo borbonico, si rifugiò anch’egli a Gaeta. L'esercito borbonico, avendo ormai perduto ogni efficienza... (continuer)
Or che l'aere è muto
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 10/7/2011 - 14:00
Bandabidun
Chanson italienne – Bandabidun – Sine Frontera
Texte d'Antonio Resta
Texte d'Antonio Resta
BANDABIDON
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 9/7/2011 - 22:24
Gallo rojo, gallo negro
GALLO ROSSO, GALLO NERO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Maria Cristina 8/7/2011 - 17:20
Ελένη
Ingannato dal testo trovato in stixoi.info (sulla cui scomparsa sto versando lacrime) e dalla mia inguaribile pigrizia, che non mi ha fatto riascoltare fino alla fine la canzone interpretata da Manolis Mitsias, pur avendo confrontato il reperto con il testo originale e averlo corretto, mi rendo conto di avere omesso i tre versi conclusivi (vv. 51-53) della parte recitata. Mi affretto ad aggiungerli (...)
E approfitto per rilevare un'imprecisione nella mia nota. Nel testo di Seferis, Teucro ha già trovato Elena a Faro ed è già approdato a Platres di Cipro, dove fonderà la seconda Salamina. Ma a Platres gli usignoli - voce della Poesia che conosce la verità - non lo lasciano dormire, perché, dopo la scoperta che per dieci anni ci si era scannati per un fantasma, il pensiero di Teucro si arrovella su cosa sia la verità. E' all'usignolo, e non ad Elena, che dunque parla l'eroe.
"Teucro, figlio... (continuer)
E approfitto per rilevare un'imprecisione nella mia nota. Nel testo di Seferis, Teucro ha già trovato Elena a Faro ed è già approdato a Platres di Cipro, dove fonderà la seconda Salamina. Ma a Platres gli usignoli - voce della Poesia che conosce la verità - non lo lasciano dormire, perché, dopo la scoperta che per dieci anni ci si era scannati per un fantasma, il pensiero di Teucro si arrovella su cosa sia la verità. E' all'usignolo, e non ad Elena, che dunque parla l'eroe.
"Teucro, figlio... (continuer)
Gian Piero Testa 8/7/2011 - 13:30
Altri mondi
Chanson italienne – Altri mondi – Modena City Ramblers
AUTRES MONDES
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 8/7/2011 - 13:28
Ο Κανέλλος
Per capire qualcosa della sparizione di www.stixoi.info, mi sono a malincuore registrato in facebook...Da quello che ho capito (ben poco) dalla discussione tra gli interessati, non si tratterebbe di una canagliata dei detentori dei diritti d'autore, ma dell'essere venuto meno l'accordo con il server al quale si appoggiava. Pare che gli amministratori siano alla ricerca di un altro server, ma che la cosa sia un po' complicata dalla impressionante mole di dati che si sono accumulati negli anni. Per me è come se mi avessero bruciato la biblioteca di Alessandria...
Ho trovato un surrogato in http://www.balkanium.com/music/, ma non c'è paragone: di testi anche greci se ne trovano, ma non si possono ricercare a partire dagli autori, ma solo dal nome (proprio!) degli interpreti; e nessun'altra informazione li correda. Spero che una soluzione venga trovata, se no dovrò quasi del tutto rinunciare al mio cavallo di legno.
Ho trovato un surrogato in http://www.balkanium.com/music/, ma non c'è paragone: di testi anche greci se ne trovano, ma non si possono ricercare a partire dagli autori, ma solo dal nome (proprio!) degli interpreti; e nessun'altra informazione li correda. Spero che una soluzione venga trovata, se no dovrò quasi del tutto rinunciare al mio cavallo di legno.
Gian Piero Testa 8/7/2011 - 10:36
Prison Sex
http://en.wikipedia.org/wiki/Prison_Sex
http://toolshed.down.net/articles/text...
"This song is about recognizing, identifying, the cycle of abuse within yourself. That's the first step of the process: realization; identifying. The next step is to work through it. But this song is about the first step in the process, which is recognizing."
http://toolshed.down.net/articles/text...
"This song is about recognizing, identifying, the cycle of abuse within yourself. That's the first step of the process: realization; identifying. The next step is to work through it. But this song is about the first step in the process, which is recognizing."
It took me so long to remember just what happened
(continuer)
(continuer)
envoyé par anonymous 8/7/2011 - 03:20
Parcours:
Violence sur l'enfance
Save Me
Singolo del 1978
(Bernart Bartleby)
(Bernart Bartleby)
I'm not very big and I'm not very strong
(continuer)
(continuer)
envoyé par anonymous 8/7/2011 - 01:27
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Sulla vita di Vanda Bianchi è stato pubblicato il libro "Un berretto pieno di speranze",di Pino Marchini, Ed. Cinque Terre (SP)
Fonte:sito ufficiale.
La compagna Vanda Bianchi ci ha lasciato nel 2014.