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Chant des Chômeurs

Anonymous
Chant des Chômeurs
[1933]
Sulla melodia della Gloire au Dix-septième
Testo trovato su Chants de Luttes

Nei primi anni 30 la crisi partita dagli USA approdò in Europa.
In Germania gli effetti furono devastanti (6 milioni di disoccupati nel 1932) e contribuirono non poco alla presa del potere da parte dei nazisti.
Nel Regno Unito il 22% della popolazione attiva era senza lavoro.
Pure in Francia i dissoccupati si aggiravano all’epoca intorno al milione, e soltanto la costituzione di un Fronte comune contro il fascismo, contro la guerra e per la giustizia sociale – poi Fronte Popolare – impedì che la situazione degenerasse come in Germania .
E furono proprio i comitati di disoccupati in Austria, nel Regno Unito, in Germania (almeno fino all’avvento di Hitler) e in Francia ad organizzarsi non solo per sopravvivere (attraverso, per esempio, l’allestimento di mense popolari) ma anche per protestare. E la modalità... (Continues)
Les ouvriers chassés des usines,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/14 - 16:00

Allons faire un tour à la banque

Allons faire un tour à la banque
[1900?]
Testo trovato su Chants de Luttes

Beh, questa sì che può essere una soluzione per tutti quelli costretti senza lavoro o che non ce la fanno a sbarcare il lunario mentre i vari Marchionne, Montezemolo e Berluscon De’ Berlusconi (ma penso anche solo a tanti politici e dirigenti pubblici) sguazzano nell’oro: un bel giro organizzato in banca! Tanto, parafrasando Brecht, è sempre più criminale fondarne una che rapinarla!
Voilà des mois qu'on ne fait rien,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/14 - 14:15
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La grève générale

La grève générale
[1906]
Testo trovato su Chants de Luttes



Canzone composta da Keller, sotto lo pseudonimo di Jacques Turbin, in occasione dei grandi scioperi che seguirono alla tragedia di Courrières, nel bacino minerario di Nord-Pas-de-Calais, quando il 10 marzo 1906 un’esplosione di grisù uccise più di un migliaio di minatori.
Si tratta ancora oggi della più grave catastrofe mineraria nella storia d’Europa.
Le ricerche di eventuali sopravvissuti furono abbandonate dopo 3 giorni ma a distanza di 20 e poi di 24 giorni alcuni intrappolati riuscirono a riemergere dall’inferno con le sole proprie forze.

Le proporzioni della tragedia, dovuta all’assoluta mancanza di sicurezza nei pozzi, e la scelta scellerata di smettere così rapidamente i soccorsi portarono la gente all’esasperazione e i minatori entrarono a decine di migliaia in sciopero, protesta che si estese all’intero bacino diffondendosi persino... (Continues)
Depuis le temps qu'on crève,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/14 - 13:49

Mineurs en grève

Anonymous
Mineurs en grève
[1901?]
Testo trovato su Chants de Luttes



Canzone dei minatori di Montceau-les-Mines, cittadina del bacino minerario Saône-et-Loire in Borgogna.
Lo sfruttamento del carbone a Montciau loo moignes (il nome del paese in langue d'oïl) ebbe inizio nella prima metà dell’800. In galleria si lavorava a partire dai 12 anni e per 10-12 ore al giorno. Gli incidenti e le esplosioni erano frequenti (più di 400 morti tra il 1813 ed il 1882).
Gli ultimi due decenni del secolo furono caratterizzati da un grande fermento dei lavoratori che si organizzarono in un sindacato molto attivo di ispirazione anarchica che nel 1878, nel 1899 e poi ancora nel 1901 diede del gran filo da torcere a padroni e polizia.

Il primo grande sciopero del 1878 fu anche il più duro e da esso sorse pure una vera e propria frangia armata dei lavoratori, la cosiddetta “Bande Noire” che – un po’ come i Molly Maguires - prima... (Continues)
Frères, vite en grève !
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/14 - 13:09

Les témoins de la victoire

Les témoins de la victoire
Les témoins de la victoire

Canzone française – Les témoins de la victoire – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 38

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Voici, Lucien l'âne mon ami, une nouvelle chanson qui raconte les Histoires d'Allemagne... Elle raconte à sa manière l'année 1939 et le grand événement de cette année-là... L'attaque de la Pologne par l'Allemagne nazie.

J'ai comme l'impression que cette fois-ci encore, on commence une guerre d'envergure et je pense même que d'une certaine manière, c'est la continuation de la précédente.

C'est exactement ça. Car, comme tu as pu le voir dans le déroulement des canzones précédentes... Tout se tient et les événements s’enchaînent... (Continues)
Dès 1939, nous, on racontait toutes les victoires
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/13 - 22:38
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Lettera del soldato

Lettera del soldato
[1970]
Scritta e cantata da Franco Trincale

Una lettera di un giovane attivista sindacale in servizio di leva alla propria madre...
Una lettera vecchia di oltre 40 anni ! Ma non credo che l'esercito può essere cambiato nel frattempo.. almeno nella sostanza..
O mamma, mamma, sto a fare il soldato, già sono schedato san tutto di me
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/13 - 15:20
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Brescia, 28 maggio

Brescia, 28 maggio
[1974]
Scritta e cantata da Franco Trincale

La Strage di Piazza della Loggia fu un tremendo attentato terroristico compiuto da gruppi neofascisti il 28 maggio 1974 a Brescia, nella centrale Piazza della Loggia. Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista con la presenza del sindacalista della CISL Franco Castrezzati, dell'on. del PCI Adelio Terraroli e del segretario della camera del lavoro di Brescia Gianni Panella. L'attentato provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue. Proprio mentre Franco Castrezzati ricordava la strage di Piazza Fontana di quattro anni e mezzo prima, si udì lo scoppio.. Nell'agghiacciante registrazione della manifestazione, un documento sonoro che, chiunque ricordi quegli anni, porterà per sempre dentro,... (Continues)
Il 28 di maggio alle dieci del mattino
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/13 - 08:14
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Freedom is a Constant Struggle

Freedom is a Constant Struggle
Thanks for your info site, but part of your information is incorrect. By her own account, Bernice Johnson Reagon was NOT the founder of the SNCC Freedom singers. She, Rutha May and Chuck Neblett were recruited to join by Cordell Reagon, who later became her husband!
Reggie Harris 2011/6/12 - 22:49
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Within You Without You

Within You Without You
quanto 6 grande george...
Valerio s. 2011/6/12 - 20:51

La ballata del carcerato

La ballata del carcerato
[1967]
Scritta e cantata da Franco Trincale

Hai sbagliato una volta? Eri addirittura innocente? Non conta. Sei stato in galera e sei comunque marchiato a vita.. senza appello!
La ballata del carcerato (o 'Il marchio del pregiudicato')
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/12 - 20:30
Song Itineraries: From World Jails
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Il ventitré di Marzo a San Severo

Anonymous
Il ventitré di Marzo a San Severo
Il testo, così come scritto, dà adito ad errate interpretazioni.
Il 23 marzo 1950 era Commissario di Pubblica Sicurezza tale Gaetano Ricciardi, fu Ernesto, di anni 43, da Napoli, mentre Michele Fratello era semplicemente un agente di polizia. Quindi si tratta di due distinti personaggi che "hànnë pèrzë 'i cërëvèlle a ndërrugà li fëmënèllë".
[Vedi: Raffaele Iacovino, "23 marzo 1950 - San Severo si ribella", Teti editore, 1977, pag. 58].
Il venditrè di màrzo
(Continues)
Contributed by Attilio Littera 2011/6/12 - 18:55
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La rivoluzione

La rivoluzione
[1974]
Scritta e cantata da Enzo Del Re
Da Il Banditore
La rivoluzione
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/12 - 16:43
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Ballata dell'operaio

Ballata dell'operaio
[1968]
Scritta e cantata da Franco Trincale

Dei grigi ritmi quotidiani...
Suona la sveglia, salto dal letto
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/12 - 16:39
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Li manifesti

Li manifesti
[1973]
Scritta e cantata da Enzo Del Re
Da Maule

Durante il famigerato ventennio la questione demografica e quella femminile furono in realtà tra i problemi principali per quella politica. Per salvare la potenza statale messa in difficoltà dalla crisi demografica, il regime cercò in tutti i modi di assicurarsi il controllo sulla popolazione interna. Di fronte a un'agricoltura inefficiente e ad un settore industriale concentrato che offriva bassi salari agli operai, le donne dovevano comportarsi come avvedute consumatrici e amministratici domestiche efficienti, lavorando anche in settori produttivi appartenenti alla cosiddetta "economia sommersa" con il preciso intento di arrotondare le entrate familiari. Allo scopo di limitare l'impiego di manodopera femminile sottopagata in presenza di un'elevata disoccupazione maschile, il regime escogitò un elaboratissimo sistema di tutele e divieti... (Continues)
A lu tempo de li fascisti
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/12 - 16:30
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Se Parigi avesse il mare

Se Parigi avesse il mare
via Ditelo sui tetti

Se Parigi avess u mar sarebb na piccol Bar. - Se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari. (detto barese)

Non proprio una CCG ma la metafora della moglie del soldato...
Perché tanto se Parigi avesse il mare
(Continues)
2011/6/11 - 21:11
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Due parti di idrogeno per una di ossigeno

Due parti di idrogeno per una di ossigeno
Chanson italienne – Due parti di idrogeno per una di ossigeno - Mercanti di Liquore e Marco Paolini

En voilà une affaire pour l'eau... Moi, je vais à la rivière et je bois, tout mon content depuis la plus haute antiquité..., dit Lucien l'âne en dodelinant tranquillement de sa large tête, bien fournie de sa crinière noir de jais. C'est évidemment la chose la plus constante du monde que l'eau soit à tous sans restriction, sauf dans les déserts où il nous faut bien partager. C'est un bien commun inaliénable, comme l'air... et que les hommes aient organisé sa distribution de façon publique et commune, cela me semble vraiment un trait de civilisation. Ce devrait d’ailleurs être le cas pour toutes les choses utiles à la vie... Personne ne devrait pourvoir s'en accaparer et en tirer profit, sous quelque prétexte que ce soit.

D'accord, Lucien l'âne mon ami, mais nous n'en dirons pas plus. Notre... (Continues)
DEUX ATOMES D'HYDROGÈNE POUR UN D'OXYGÈNE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/11 - 19:30
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Justice

Justice
[1973]

Canzone scritta dal tastierista degli Animals per la colonna sonora dell’omonimo film di Lindsay Anderson, il regista britannico celebre per questa ed altre (“This Sporting Life”, “If…”, “Britannia Hospital” ,…) pellicole iconoclaste.



"O Lucky Man! racconta la tragicomica odissea di Mick Travis, giovane piazzista di una ditta di caffé, che durante un incarico di lavoro si trova ad attraversare un'Inghilterra surreale nella quale i poliziotti sono corrotti, i politici si abbandonano a festini lussuriosi, i militari causano per imperizia esplosioni atomiche, gli scienziati praticano la vivisezione e i trapianti di cervello, e i beatnik si rivelano degli opportunisti. Scampato a diverse disavventure, umiliazioni e torture, Mike finisce in galera e, tornato in libertà dopo cinque lunghi anni, accetta di interpretare una pellicola nella quale gli si chiede di sorridere davanti alla... (Continues)
We all want justice but you got to have the money to buy it
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/11 - 14:38
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A Message From Gaza

[2009]
Lyrics & Music by Doktah Soose
Album: Coming Soon...

Check out the new song, "A Message From Gaza" from Hip-Hop's favourite son, Doktah Soose. Written from the perspective of a would be jihadi, the track tells the tale of a disenfranchised young adult who sees life as one tragedy after another. Follow him as he explores the feelings and conclusions he's reached as a result of the suffering he's endured at the hands of his Israeli occupiers.

Freedom For Palestine // الحرية لفلسطين // Libertad para Palestina // La Liberté pour Palestine // Freiheit Fâr Palästina // 自碱巴勒斯墦ク // Vrijheid Voor Palestijn // Frihet For Palestina // Filistin Için Özgürlük
[Verse 1]
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/6/11 - 08:16
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
Riccardo Venturi 2011/6/10 - 22:00
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Piazza Fratelli Bandiera

Piazza Fratelli Bandiera
Chanson italienne (Milanais) – Piazza Fratelli Bandiera – I Gufi – 1965
d'après la version italienne de Bartleby.

En somme, Lucien l'âne mon ami, ces hiboux (mais oui, hiboux se dit « gufi » en italien), donc ces hiboux font généralement de très chouettes chansons et je trouve que celle-ci est particulièrement intéressante. D'abord, car elle est de grande qualité, mais ce n'est pas à ça que je pensais, c'est plutôt à ce qu'elle raconte. En fait, c'est l'histoire de la déshumanisation de la vie citadine avec la destruction des espaces publics au profit et pour le profit du privé, des promoteurs, des gens malades de l'avidité.

Je vois le genre, dit Lucien l'âne, ces escrocs sans aucun scrupule pour qui seul compte leur profit... En fait, c'est un pur épisode de la Guerre de Cent Mille Ans que les riches mènent contre les pauvres afin d'accroître leurs richesses. Ils ne se soucient de rien... (Continues)
PLACE FRATELLI BANDIERA
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/10 - 21:58
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AldroVive

AldroVive
MORTE ALDROVANDI: CONFERMA IN APPELLO CONDANNA PER 4 AGENTI

"La Corte di Appello di Bologna, confermando la sentenza di primo grado, ha condannato a una pena di 3 anni e 6 mesi i quattro agenti di Polizia imputati nel processo sulla morte di Federico Aldrovandi [AldroVive! ndr], il ragazzo deceduto a 18 anni il 25 settembre 2005 durante un intervento di Polizia in un parco a Ferrara. Sono stati condannati per l'eccesso colposo nell'omicidio colposo del giovane i quattro agenti di Polizia [assassini, ndr] Enzo Pontani, Paolo Forlani, Monica Segatto e Luca Pollastri. La sentenza e' stata accolta con commozione dai genitori di Federico Aldrovandi presenti in aula." (fonte: www.repubblica.it)

Ricordiamoci di Federico Aldrovandi.
Ricordiamo i nomi dei suoi assassini, "tutori dell'ordine" che senza ragione, per puro gusto sadico, massacrarono fino alla morte un ragazzo all'alba della vita: Enzo... (Continues)
Bartleby 2011/6/10 - 21:02
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Rifacciamo il muro di Berlino

Rifacciamo il muro di Berlino
Une belle chanson italienne qui parle du Mur..., qu'il disait...
Juste un rappel, mon ami Lucien l'âne, juste un rappel... Le Mur est tombé, certes, mais que d'un côté... Du côté bureaucratique, du côté formel, mais qu'attend-t-on pour faire tomber l’autre côté, le côté de l'exploitation, le côté du profit...

À voir ce qui se passe actuellement, c'est terrifiant cette chute du Mur... Cette Europe de la terreur financière, des chômeurs, de la destruction systématique du domaine public, cette Europe de la concurrence qui ravage tout, cette Europe de la privatisation, cette Europe des salaires de plus en plus bas, des pensions réduites, des emplois précaires, cette Europe des actionnaires, cette vassale du capital... Cette Europe qui se prosterne aux pieds du Veau d'Or. Les Grecs sont les premiers à la subir, mais si on n'y prend garde, on y passera tous. Cette Europe qui ruine les pauvres... (Continues)
Marco Valdo M.I. 2011/6/10 - 18:10
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O Lucky Man!

O Lucky Man!
[1973]

Canzone scritta dal tastierista degli Animals per la colonna sonora dell’omonimo film di Lindsay Anderson, il regista britannico celebre per questa ed altre (“This Sporting Life”, “If…”, “Britannia Hospital”,…) pellicole iconoclaste.

In “O Lucky Man!” Mike Travis, il ribelle già protagonista di “If…” e successivamente di “Britannia Hospital”, interpretato dall’inquietante Malcolm MacDowell – quello di “A Clockwork Orange”, per intenderci – ha apparentemente abbandonato il suo idealismo e si è gettato a capofitto sulla strada di un improbabile successo divenendo piazzista in una grande società d’importazione del caffè.
E sullo sfondo delle disavventure del protagonista, sorta di moderno Candido di Voltaire, scorre l’ipocrita e feroce Inghilterra degli anni 60, tutta intenta a preservare i vecchi fasti di superpotenza affinando le tecniche neocolonialiste moderne, fatte di controllo sulle fragili economie delle ex colonie e sul foraggiamento dei sanguinari dittatori che le amministrano per conto degli ex-dominatori.
If you have a friend on whom you think you can rely
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 14:14
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Jarrow Song

Jarrow Song
[1974]
Album “Between Today and Yesterday”

Dal tastierista degli Animals, una canzone dedicata alla celebre marcia da Jarrow in Tyne and Wear fino a Londra Westminster (480 km) che un paio di centinaia di lavoratori, capitanati dalla suffragette e pasionaria Ellen Wilkinson detta “Ellen La Rossa”, intrapresero nell’autunno del 1936 per protestare contro la disoccupazione e la povertà che attanagliavano il nord est inglese.
La “Jarrow Crusade”, un’iniziativa della base cui si erano opposti anche i vertici del partito laburista di allora, non ottenne nessun miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di quell’angolo di Inghilterra (ai manifestanti fu semplicemente dato qualche soldo perché non dovessero rifarsi i 500 km del ritorno a piedi!) ma gaudagnò al movimento dei lavoratori la simpatia e l’appoggio del paese reale.
My name is Geordie McIntyre,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 13:17
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Talking Dust Bowl Blues

Talking Dust Bowl Blues
[anni 30]
Pubblicata in “Dust Bowl Ballads” pubblicato nel 1940
Parole e musica di Woody Guthrie.

In fuga dalla siccità e dalle tempeste di vento e di sabbia che hanno sommerso la loro fattoria un tempo fertile, una famiglia di agricoltori è in viaggio verso la California su di una vecchia Ford dove hanno imbarcato i figli e i loro pochi beni… I bambini hanno fame, ma le fette di carne sono così sottili che ci si potrebbe leggere il giornale attraverso, oppure vederci le facce di quei grassi politici responsabili di un tale disastro e della rovina di centinaia di migliaia di americani….



Durante i primi decenni del XX secolo le grandi e fertili pianure al centro degli USA furono coltivate intensivamente e dissennatamente, senza badare alla rotazione delle colture e senza mai dare respiro alla terra. Durante e dopo la prima guerra mondiale la produzione agricola fu spinta ben oltre la... (Continues)
Back in Nineteen Twenty-Seven,
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 11:46
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Tè chi t'èi

Tè chi t'èi
Da "Munfrà" (2011)

Tè Chi T’éi? Cantato in italiano e arabo, racconta l’incontro di due persone che dialogano (il Monferrato è stato storicamente un luogo di passaggio e integrazione), e dialogando si conoscono e si scoprono uguali. Piemonte e Medio Oriente, culture che si incontrano (e non si scontrano) che si contaminano. Un testo splendido e profondo, uno dei vertici del disco. www.storiadellamusica.it

Tè chi t'éi?" e nelle sue sonorità tipicamente mediterranee (in primo piano l’oud di Franco Minelli). La canzone racconta di un incontro: uno è un abitante del luogo l'altro è uno straniero, forse un saraceno (incarnato dalla voce suadente di Nabil Salameh dei Radiodervish). Si chiedono entrambi nella loro lingua “tu chi sei”?, per poi riconoscersi come uguali. www.bielle.org
Si muove il prato che sembra il mare
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/10 - 11:20
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Ghost Town

Ghost Town
[1981]

N.1 nella UK Singles Chart del 1981, mentre le ricette della Thatcher cominciavano a spiegare i loro effetti nefasti sui lavoratori e gli strati sociali pù deboli.
This town is coming like a ghost town
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 11:13
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Il grande libro dell'ombra

Il grande libro dell'ombra
Da "Munfrà" (2011)

Il grande libro dell'ombra è il libro che contiene le piccole storie che non conquistano la ribalta della grande storia. www.bielle.org

Ancora un grande testo, quello de Il grande libro dell’ombra. Cantato in italiano, è il brano più cantautorale del disco, dalla grande atmosfera, suoni irlandesi (ancora in primo piano cornamuse e tin whistle) e un testo splendido. Storia della musica
Nel grande libro dell'ombra
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/10 - 11:09
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Ghost Town (for the Victims of Chernobyl)

Ghost Town (for the Victims of Chernobyl)
[2005]
Album “The Middle of Somewhere”
Scritta da Hunsbusher & Erickson
There was no way they could have known that morning
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 10:53
Song Itineraries: No Nukes
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Al Gauchito Gil

Al Gauchito Gil
Cumbia scritta e composta da tal Antonio Ríos.
Da www.santogauchitogil.com.ar.

EL GAUCHITO DE LOS MILAGROS

La fe se viste de rojo
el ocho de enero:
pañuelo, bandera, vinchas,
en todo el pueblo;
ofrendas para el Gauchito
de los milagros.

Toda la gente
le está rezando
y un acordeón
le está tocando
este cumbión.

Para el niño enfermo,
el desamparado;
para que el abuelo,
que queda olvidado;
por el que trabaja,
el desocupado;
por el que padece,
por el inundado.

Gauchito Gil,
escuchamé;
lo que te pido
concedemé.
Gauchito Gil,
te juro que
para agradecerte
yo volveré.

¡Para vos, Gauchito Gil!
¡Te pido salud, paz y trabajo ¡para toda mi gente!

Para el niño enfermo,
el desamparado;
para que el abuelo,
que queda olvidado;
por el que trabaja,
el desocupado;
por el que padece,
por el inundado.

Gauchito Gil,
escuchamé;
lo que te pido
concedemé.

Gauchito Gil,
te juro que
para agradecerte
yo volveré.
Bartleby 2011/6/10 - 10:26
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Why Does My Heart Feel So Bad?

Why Does My Heart Feel So Bad?
[1992]
Nell'album "Play" del 1999

Secondo un'operazione cui Moby è ricorso spesso, si tratta di un campionamento – l'ennesimo, ma il primo di successo – da un gospel risalente ai primi anni 60, "He'll Roll Your Burdens Away", inciso da The Banks Brothers With The Greater Harvest Baptist Church Back Home Choir Of Newark, New Jersey (il solito saccheggio creativo dei bianchi ai danni dellla musica afroamericana...)
Il celeberrimo e malinconico videoclip del brano, realizzato da Susi Wilkinson, Hotessa Laurence, e Filipe Alçada, ha in sè anche un portato direttamente antimilitarista e antibellicista.

Indimenticabile tormentone di alcuni anni fa, indissolubilmente legato al malinconico personaggio con cagnetto (mi ricorda “Umberto D” di De Sica) protagonista del clip, un disadattato (come me, come molti) alle brutture, alla volgarità ed agli orrori di questo mondo, guerra compresa.

Non... (Continues)
Why does my heart feel so bad?
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/6/10 - 09:26
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We Shall Not Be Moved

Anonymous
We Shall Not Be Moved
Que chantent les « indignés » espagnols ?

Chaque mouvement social a son hymne. Rarement décidée d'en haut, c'est une chanson qui s'impose au fil des manifestations comme le signe de reconnaissance des participants. Et bizarrement, ce mouvement de la jeunesse espagnole a remis au gout du jour la musique d'une série télé mythique de la télé espagnole datant de... 1981 !
Si "Verano Azul" est passé inaperçu en France (on signale tout de même une diffusion en 1984 sur FR3, sous le titre "le bel été"), elle est devenue mythique en Espagne et en Amérique Latine. Rediffusée à outrance, elle a même fait de Nerja, le village du tournage, un véritable lieu de pèlerinage.
Tous les Espagnols connaissent donc par cœur la chanson "No Nos Moveran", dont les paroles faisaient écho au siège de la Puerta del Sol.
Verano Azul - No Nos Moveran
Marco Valdo M.I. e Lorenzo 2011/6/9 - 21:24
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Partigiano

Partigiano
Chanson italienne – Partigiano – Alberto Cesa – 2005

Tu vois, dit Lucien l'âne en se balançant d'un côté et de l'autre en frappant doucement le sol de ses petits sabots, on dirait une chanson de mémoire, une de ces chansons qui racontent l'histoire de ces partisans des montagnes qui surent faire face aux pires armées – les Valdèses et les Dolciniens qui firent face aux troupes de la papauté, les Garibaldiens et ceux de Justice et Liberté qui s'opposèrent aux Noirs de d'Adolf et de Benito.

C'est en effet exactement cela, une ode à la résistance. Mais ce n'est pas que cela... Oui, le partisan a vieilli, oui, le temps a passé, plus d'un demi-siècle depuis qu'ils ont chassé Kesselring et ses insectes noirs. Le partisan a fini de prendre l'âge, sa voix et ses souvenances ont pris leur envol dans les vallées et repassent sur les crêtes en chantant comme siffle le vent. Mais comme tu le sais,... (Continues)
PARTISAN
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/6/9 - 21:15
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Stop that train

Stop that train
Esiste una versione di questa canzone 'O treno incisa nel disco Live Leoncavallo 1992 con Bisca e Almamegretta (regsitrato nel 1992 ma pubblicato nel 2000) con un testo molto meno impegnato, che parla di viaggi "alla portoghese" sul treno
DonQuijote82 2011/6/9 - 15:34
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Little Emperor

Little Emperor
I'll Never Get Out Of This World Alive 2011

This is Earle’s final kiss-off to the Bush era
Hey Little Emperor
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/6/9 - 15:19
Song Itineraries: George Walker Bush II




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