L'autoroute des Teutons
L'autoroute des Teutons
Canzone française – L'autoroute des Teutons – 1935 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 34
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Sache donc, mon cher Lucien, que l'autoroute est , dans la mythologie nazie, un des sept travaux de l'Hercule fürher, un des plus hauts faits d'Adolf le bâtisseur du Reich de Mille Ans. Çà lui donnait une forme de visionnaire, d'inventeur, de précurseur, de constructeur d'un État moderne.
Oui, en effet, j'en ai souvent entendu parler dans ce sens.
Et bien, Lucien l'âne mon ami, tu pourras aisément détromper tes interlocuteurs. Si l'autoroute dont on parle ici – en fait, un tronçon d'autoroute entre Francfort et Darmstadt est... (Continues)
Canzone française – L'autoroute des Teutons – 1935 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 34
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Sache donc, mon cher Lucien, que l'autoroute est , dans la mythologie nazie, un des sept travaux de l'Hercule fürher, un des plus hauts faits d'Adolf le bâtisseur du Reich de Mille Ans. Çà lui donnait une forme de visionnaire, d'inventeur, de précurseur, de constructeur d'un État moderne.
Oui, en effet, j'en ai souvent entendu parler dans ce sens.
Et bien, Lucien l'âne mon ami, tu pourras aisément détromper tes interlocuteurs. Si l'autoroute dont on parle ici – en fait, un tronçon d'autoroute entre Francfort et Darmstadt est... (Continues)
Papa et moi, on était tous deux de la Teutonia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/5/13 - 23:06
A un rumeno
[2007]
Dal sito del cantastorie siciliano Mauro Geraci
Dal sito del cantastorie siciliano Mauro Geraci
TORINO. "E' morto schiacciato dalle ruote del furgone sotto il quale, forse, aveva cercato riparo per trascorrere la notte. La vittima, che non è stata ancora identificata, sarebbe un rumeno dell'età di circa 50 anni. L'uomo si era infilato sotto il mezzo, un furgone dell'Iveco, e si era addormentato. Nel frattempo l'autista si è messo al volante, e senza accorgersene lo ha investito".
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/13 - 13:44
Campi rossi
2008
Il fuoco e la neve
“La storia della famiglia Cervi, meglio di ogni altra, riassume in sé gli aspetti più umani, più naturali e più semplici della Resistenza, e insieme i suoi aspetti più puri e spirituali e, direi perfino più celestiali: questa famiglia patriarcale di agricoltori emiliani, composta del padre contadino e di sette figli contadini, la quale, subito dopo l’armistizio, nell’ora delle generali perplessità, si trovava tutta unita e concorde fin dal primo giorno, senza un attimo di esitazione, dalla parte della libertà e della riscossa, dando l’impressione, più che di un gruppo di uomini, tenuti stretti da un comune senso di solidarietà, di una perfetta fusione di volontà, da cui nasce una ripartizione di compiti coordinati da una coscienza unica e dal senso di responsabilità, quale non può trovarsi che in una persona sola.
Colla stessa naturale concordia con cui fino... (Continues)
Il fuoco e la neve
“La storia della famiglia Cervi, meglio di ogni altra, riassume in sé gli aspetti più umani, più naturali e più semplici della Resistenza, e insieme i suoi aspetti più puri e spirituali e, direi perfino più celestiali: questa famiglia patriarcale di agricoltori emiliani, composta del padre contadino e di sette figli contadini, la quale, subito dopo l’armistizio, nell’ora delle generali perplessità, si trovava tutta unita e concorde fin dal primo giorno, senza un attimo di esitazione, dalla parte della libertà e della riscossa, dando l’impressione, più che di un gruppo di uomini, tenuti stretti da un comune senso di solidarietà, di una perfetta fusione di volontà, da cui nasce una ripartizione di compiti coordinati da una coscienza unica e dal senso di responsabilità, quale non può trovarsi che in una persona sola.
Colla stessa naturale concordia con cui fino... (Continues)
Disse l'albero "C'è da aspettare
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 12:34
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Il canto dei krumiri
[fine 800/inizio 900]
Probabilmente su qualche aria verdiana.
Da “Canti degli operai torinesi dalla fine dell’800 agli anni del fascismo”, a cura di Emilio Jona e Sergio Liberovici”, 1990.
Testo trovato qui
Probabilmente su qualche aria verdiana.
Da “Canti degli operai torinesi dalla fine dell’800 agli anni del fascismo”, a cura di Emilio Jona e Sergio Liberovici”, 1990.
Testo trovato qui
Sono ignudi e sul volto d'idiota
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/13 - 12:09
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Il dodici dicembre a mattina
Sull'aria di "Addio padre"
La canzone, presente nell'album "La Valnerina Ternana" dei Dischi del Sole, racconta dei licenziamenti di massa avvenuti nel 1953 alle Acciaierie di Terni.
Nella memoria e nella canzone, tali eventi si intrecciano con la morte del giovane operaio Luigi Trastulli, ucciso dalla Polizia il 17 marzo 1949 nel corso di una manifestazione contro l'adesione dell'Italia alla Nato.
www.ildeposito.org
La canzone, presente nell'album "La Valnerina Ternana" dei Dischi del Sole, racconta dei licenziamenti di massa avvenuti nel 1953 alle Acciaierie di Terni.
Nella memoria e nella canzone, tali eventi si intrecciano con la morte del giovane operaio Luigi Trastulli, ucciso dalla Polizia il 17 marzo 1949 nel corso di una manifestazione contro l'adesione dell'Italia alla Nato.
www.ildeposito.org
Il dodici dicembre a mattina
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 12:04
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
ניט קײן ראָזשינקעס, ניט קײן מאַנדלען
(Quanto più gli è stato possibile dall'originale yiddish)
13 maggio 2011
L'attrice Jane Seymour interpreta Rozhinkes mit mandlen, la celebre ninna-nanna yiddish cui fa riferimento Isaiah Shpigl nella sua tristissima canzone.
13 maggio 2011
L'attrice Jane Seymour interpreta Rozhinkes mit mandlen, la celebre ninna-nanna yiddish cui fa riferimento Isaiah Shpigl nella sua tristissima canzone.
NIENTE UVA PASSA, NIENTE MANDORLE
(Continues)
(Continues)
2011/5/13 - 12:00
La rondinella di Mentana
Anonymous
La canzone si riferisce all'eccidio di Mentana, nel quale le truppe francesi sperimentarono per la prima volta i nuovi fucili a ripetizione
www.ildeposito.org
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D'infelice campagna racconta
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 11:53
15 ottobre alla Saint Gobain
Gruppo del Canzoniere Pisano, Quella notte davanti alla bussola, Edizioni del Gallo, 1969
Scritta da Alfredo Bandelli
Interpretata a cappella da Aldo Bozzi, Piero Nissim e Alfredo Bandelli.
In Quarant’anni di canzoni – dal Canzoniere Pisano al Tribal Karma Ensemble 1966/2005” (una 'autoproduzione' di Pino Masi del 2005), si legge: “L'intervento davanti alle fabbriche (la Piaggio, la Olivetti di Massa, la Saint Gobain, la Fiat di Marina) fornisce militanti operai e storie di operai. Il frutto del lavoro politico del Potere Operaio pisano (la saldatura tra operai e studenti, a Pisa già operante), porta subito alle lotte, agli scioperi spontanei, agli scontri con la polizia, nel'68 il 15 Ottobre alla Saint Gobain” (su cui scrisse una bellissima canzone Alfredo Bandelli....)” (p. 15)
www.ildeposito.org
Il 15 ottobre del 1968, a Pisa, gli operai della vetreria Saint Gobain, cui si affiancano... (Continues)
Scritta da Alfredo Bandelli
Interpretata a cappella da Aldo Bozzi, Piero Nissim e Alfredo Bandelli.
In Quarant’anni di canzoni – dal Canzoniere Pisano al Tribal Karma Ensemble 1966/2005” (una 'autoproduzione' di Pino Masi del 2005), si legge: “L'intervento davanti alle fabbriche (la Piaggio, la Olivetti di Massa, la Saint Gobain, la Fiat di Marina) fornisce militanti operai e storie di operai. Il frutto del lavoro politico del Potere Operaio pisano (la saldatura tra operai e studenti, a Pisa già operante), porta subito alle lotte, agli scioperi spontanei, agli scontri con la polizia, nel'68 il 15 Ottobre alla Saint Gobain” (su cui scrisse una bellissima canzone Alfredo Bandelli....)” (p. 15)
www.ildeposito.org
Il 15 ottobre del 1968, a Pisa, gli operai della vetreria Saint Gobain, cui si affiancano... (Continues)
Sono arrivati quasi quattrocento
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 11:45
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Della moderna scuola il prence
E.Jona-S.Liberovici-F.Castelli-A.Lovatto, Le ciminiere non fanno più fumo.Canti e memorie degli operai torinesi, Donzelli editori, Roma, 2008
La fucilazione del rivoluzionario spagnolo anticlericale e libero pensatore e pedagogista Francisco Ferrer, il 13 ottobre del 1909, suscitò una grande impressione e una forte reazione popolare in Italia.
Scrive P.Spriano che nel 1910 a Torino
sorse una "Scuola Moderna Francisco Ferrer", che diventò per i giovani una università proletaria, una palestra di dibattiti tra socialisti e libertari, all'insegna dell'intransigenza politica e morale.
Questo canto fu scritto da Carlo Gagne, e raccolta nel 1960 a Torino, da Jona -Liberovici, con lo stesso autore come testimone.
www.ildeposito.org
La fucilazione del rivoluzionario spagnolo anticlericale e libero pensatore e pedagogista Francisco Ferrer, il 13 ottobre del 1909, suscitò una grande impressione e una forte reazione popolare in Italia.
Scrive P.Spriano che nel 1910 a Torino
sorse una "Scuola Moderna Francisco Ferrer", che diventò per i giovani una università proletaria, una palestra di dibattiti tra socialisti e libertari, all'insegna dell'intransigenza politica e morale.
Questo canto fu scritto da Carlo Gagne, e raccolta nel 1960 a Torino, da Jona -Liberovici, con lo stesso autore come testimone.
www.ildeposito.org
Della moderna scuola il prence
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 11:44
ניט קײן ראָזשינקעס, ניט קײן מאַנדלען
Il testo traslitterato in caratteri latini:
Lyrics transcription in Latin characters:
Lyrics transcription in Latin characters:
NIT KAYN ROZHINKES, NIT KAYN MANDLEN
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2011/5/13 - 11:42
L'inferno bianco (Mattmark)
Trincale Franco, LP Siamo uguali alla catena, LP Divergo DVA 014
La canzone rievoca l'episodio del 30 agosto 1965 a Mattmark, in Svizzera, che costò la vita a ottantotto operai, cinquantasei dei quali italiani, travolti da una valanga, staccatasi dal ghiacciaio di Mattmark.
www.ildeposito.org
La canzone rievoca l'episodio del 30 agosto 1965 a Mattmark, in Svizzera, che costò la vita a ottantotto operai, cinquantasei dei quali italiani, travolti da una valanga, staccatasi dal ghiacciaio di Mattmark.
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Io vegnu di lu nfernu figghi mei
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 11:27
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La terribile sciagura di Mattmark
La canzone rievoca l'episodio del 30 agosto 1965 a Mattmark, in Svizzera, che costò la vita a ottantotto operai, cinquantasei dei quali italiani, travolti da una valanga, staccatasi dal ghiacciaio di Mattmark, nel canton Vallese.
Il Deposito, canti di lotta
"Celebre brano dei cantastorie pavesi ispirato ad un fatto vero. La narrazione ricorda le celebri copertine della “Domenica del Corriere” o le illustrazioni dei “Fatti della Vita” di “Grand Hotel”.
La canzone racconta il crollo di un ghiacciaio avvenuto alle 17 e 15 del 30 agosto 1965, nel cantiere di Mattmark, nelle Alpi svizzere. Un milione di metri cubi di ghiaccio che forma un’onda di trenta metri investe senza pietà le baracche e i poveri lavoratori. Ottantotto sono i morti di cui cinquantasei italiani.
Anche quando ormai la radio e la televisione con i loro notiziari erano entrati in quasi tutte le case, le storie raccontate... (Continues)
Il bel sole volgeva al tramonto
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 11:26
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa
[1966]
Edizioni del Gallo, Milano 1966
Album: Io so che un giorno (I Dischi del Sole, DS122/124)
L'ultima ballata della serie di "Gioan" (Gianni Bosio). Fa riferimento al disastro della miniera di Marcinelle, nel 1956. - Il Deposito
Canzoni correlate:
8 Agosto '56 - Marcinelle dei Kalàscima
Marcinelle
Marcinelle dei Terra e anima
Marcinelle dei Servi disobbedienti
La ragazza e la miniera di Francesco De Gregori
Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa di Ivan Della Mea
Lu trenu di lu suli di Otello Profazio
Edizioni del Gallo, Milano 1966
Album: Io so che un giorno (I Dischi del Sole, DS122/124)
L'ultima ballata della serie di "Gioan" (Gianni Bosio). Fa riferimento al disastro della miniera di Marcinelle, nel 1956. - Il Deposito
Canzoni correlate:
8 Agosto '56 - Marcinelle dei Kalàscima
Marcinelle
Marcinelle dei Terra e anima
Marcinelle dei Servi disobbedienti
La ragazza e la miniera di Francesco De Gregori
Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa di Ivan Della Mea
Lu trenu di lu suli di Otello Profazio
Sont in vial Monza, visin a l'ABC
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 11:15
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
L'assassinio di Giacomo Matteotti
Anonymous
(1924)
Savona A. Virgilio, Straniero Michele L., Canti della Resistenza italiana, Milano, Rizzoli, 1985
Sull'aria della "Leggenda del Piave"
www.ildeposito.org
Savona A. Virgilio, Straniero Michele L., Canti della Resistenza italiana, Milano, Rizzoli, 1985
Sull'aria della "Leggenda del Piave"
www.ildeposito.org
Dopo due anni fatti dai sicari al parlamento
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 11:03
Non ti ricordi quel 25 maggio
Anonymous
Anton Virgilio Savona, Michele Luciano Straniero, Canti della Resistenza italiana, Milano, Rizzoli, 1985
Sull'aria di "Monte Canino".
Il 18 aprile 1944 il governo della Repubblica Sociale offrì l'esenzione dalla pena di morte per i partigiani che si fossero consegnati volontariamente entro il 25 maggio.
www.ildeposito.org
Sull'aria di "Monte Canino".
Il 18 aprile 1944 il governo della Repubblica Sociale offrì l'esenzione dalla pena di morte per i partigiani che si fossero consegnati volontariamente entro il 25 maggio.
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Non ti ricordi quel 25 maggio,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 11:00
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Piazza della Loggia
Parole di Pardo Fornaciari; sull'aria di "La nostra festa, il Primo Maggio". Scritta di getto dopo la strage di Piazza della Loggia a Brescia, il 28 maggio 1974
www.ildeposito.org
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Nella piazza della Loggia
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 10:54
Portella della Ginestra
Yu Kung, Il pifferaio, Madau Dischi, 1980
Canzone che racconta dell'eccidio di Portella delle ginestre, il primo maggio del 1947, ad opera della banda del bandito Giuliano.
Canzone che racconta dell'eccidio di Portella delle ginestre, il primo maggio del 1947, ad opera della banda del bandito Giuliano.
Sono arrivati
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 10:48
È l'alba cupa del dieci aprile
Anonymous
Anton Virgilio Savona, Michele Luciano Straniero., Canti della Resistenza italiana, Milano, Rizzoli, 1985
Sull'aria di "Monte Canino", racconta un episodio della Resistenza.
ildeposito.org
«Racconta un episodio della Resistenza...» mi sembra un po’ troppo sbrigativo, visto che il protagonista di questa canzone - citato per nome e cognome - ha dato, come tanti altri, la vita per liberare l’Italia dal nazifascismo...
Se invece vogliamo fare un po’ di Memoria (che non fa mai male), possiamo dire che Mario Allegretti era di Vignola, in provincia di Modena, dove era nato nel 1919. Aveva studiato e si era laureato in Legge. L’8 settembre del 1943 lo trovò a Parma, sottoufficiale nei carristi. Decise subito di combattere i tedeschi e contribuì alla costituzione dei gruppi partigiani di «Giustizia e Libertà» nei dintorni di Modena e Reggio.
Fu comandante di un gruppo chiamato «Italia Libera»... (Continues)
Sull'aria di "Monte Canino", racconta un episodio della Resistenza.
ildeposito.org
«Racconta un episodio della Resistenza...» mi sembra un po’ troppo sbrigativo, visto che il protagonista di questa canzone - citato per nome e cognome - ha dato, come tanti altri, la vita per liberare l’Italia dal nazifascismo...
Se invece vogliamo fare un po’ di Memoria (che non fa mai male), possiamo dire che Mario Allegretti era di Vignola, in provincia di Modena, dove era nato nel 1919. Aveva studiato e si era laureato in Legge. L’8 settembre del 1943 lo trovò a Parma, sottoufficiale nei carristi. Decise subito di combattere i tedeschi e contribuì alla costituzione dei gruppi partigiani di «Giustizia e Libertà» nei dintorni di Modena e Reggio.
Fu comandante di un gruppo chiamato «Italia Libera»... (Continues)
È l'alba cupa del dieci aprile,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 10:40
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Down in the Brunner Mine
Anonymous
Canzone neo-zelandese che illustra le condizioni di lavoro dei minatori della miniera di carbone di Brunner. Nel 1896 in questa miniera avvenne un grave incidente, per un'esplosione di gas metano morirono 65 minatori.
www.ildeposito.org
The Brunner Mine
One of New Zealand's earliest coal mines. The explorer Thomas Brunner discovered a seam of good quality coal on the banks of the Grey River in 1847 during his exploration of the area and the first commercial mine opened in 1864. Coal production reached a peak in 1901, and then after a steady decline, mining ceased in 1942.
Brunner was also the site of New Zealand's worst mining disaster in 1896 when 65 miners were killed by a an explosion of methane gas.
A monument to those miners now stands beside the road on the north bank of the site and their mass grave is located at Stillwater, a few kilometres up the valley. A suspension... (Continues)
www.ildeposito.org
The Brunner Mine
One of New Zealand's earliest coal mines. The explorer Thomas Brunner discovered a seam of good quality coal on the banks of the Grey River in 1847 during his exploration of the area and the first commercial mine opened in 1864. Coal production reached a peak in 1901, and then after a steady decline, mining ceased in 1942.
Brunner was also the site of New Zealand's worst mining disaster in 1896 when 65 miners were killed by a an explosion of methane gas.
A monument to those miners now stands beside the road on the north bank of the site and their mass grave is located at Stillwater, a few kilometres up the valley. A suspension... (Continues)
They work in the heat and the coal black dust
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 10:37
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La paura
Testo: Voltarelli
Musica: De Siena, Sirianni, Voltarelli
Musica: De Siena, Sirianni, Voltarelli
La paura fa novanta
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 10:28
Otto marzo
Maraini Y. (a cura di), Siamo in tante...(la condizione della donnanelle canzoni popolari e femministe: libro + disco), Savelli, Roma, 1975
In "Canti delle donne in lotta n.2", I Dischi dello Zodiaco, 1976
Con testi e musiche di Fortunata “Fufi” Sonnino, cantautrice e chitarrista (oggi “cristalloterapista”) del Movimento Femminista Romano, e Yuki Maraini (1939-1995), musicista, cantante e compositrice italiana.
8 marzo non è "la festa delle donne", è "la giornata di lotta" delle donne. Nel 1908 in una fabbrica americana dove lavoravano solo donne, queste proclamarono uno sciopero e occuparono la fabbrica. Il padrone la sera chiuse a chiave i cancelli e per cause ignote, durante la notte, si sviluppò un incendio. 139 operaie sono morte arse vive.
Per ricordare questo tragico fatto, nel 1910 le compagne del Congresso internazionale delle donne socialiste hanno indetto l'8 marzo "giornata internazionale di lotta della donna". (Maria Rollero)
www.ildeposito.org
In "Canti delle donne in lotta n.2", I Dischi dello Zodiaco, 1976
Con testi e musiche di Fortunata “Fufi” Sonnino, cantautrice e chitarrista (oggi “cristalloterapista”) del Movimento Femminista Romano, e Yuki Maraini (1939-1995), musicista, cantante e compositrice italiana.
8 marzo non è "la festa delle donne", è "la giornata di lotta" delle donne. Nel 1908 in una fabbrica americana dove lavoravano solo donne, queste proclamarono uno sciopero e occuparono la fabbrica. Il padrone la sera chiuse a chiave i cancelli e per cause ignote, durante la notte, si sviluppò un incendio. 139 operaie sono morte arse vive.
Per ricordare questo tragico fatto, nel 1910 le compagne del Congresso internazionale delle donne socialiste hanno indetto l'8 marzo "giornata internazionale di lotta della donna". (Maria Rollero)
www.ildeposito.org
Ricordatevi di noi
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 10:25
Dimitrov
Commissione Artistica del Movimento Studentesco di Milano - 1972 - E.P (vinyl)
Canzone sull'incendio del Reichstag nel 1933 (27 febbraio).
www.ildeposito.org
Nel 1972 esce a nome Commissione Musicale del Movimento Studentesco Milanese l’EP 33 giri con tutti i 4 brani aventi come autore Movimento Studentesco Milanese. In realtà leggiamo come l’autore de "I padroni possono perdere la testa" sia U.Fiori, l’autore di "Dimitrov" sia U.Fiori su una musica preesistente di Peggy Seeger (Song of Choice), gli autori di "Palestina" siano U.Fiori e T.Leddi e gli accordi siano addirittura gli stessi della futura "Stalingrado", mentre l’autore dell’ultimo brano "Come Yu Kung rimosse le montagne" sia Giorgio Politi. In questo EP troviamo: voci soliste - U.Fiori, G.Politi, J.Zeller; F.Fabbri - chitarra e cori; U.Fiori - chitarra; C.De Martini: violino; T.Leddi - mandolino, Eminent; G.Politi - fisarmonica. La produzione è diretta da F.Fabbri
Canzone sull'incendio del Reichstag nel 1933 (27 febbraio).
www.ildeposito.org
Nel 1972 esce a nome Commissione Musicale del Movimento Studentesco Milanese l’EP 33 giri con tutti i 4 brani aventi come autore Movimento Studentesco Milanese. In realtà leggiamo come l’autore de "I padroni possono perdere la testa" sia U.Fiori, l’autore di "Dimitrov" sia U.Fiori su una musica preesistente di Peggy Seeger (Song of Choice), gli autori di "Palestina" siano U.Fiori e T.Leddi e gli accordi siano addirittura gli stessi della futura "Stalingrado", mentre l’autore dell’ultimo brano "Come Yu Kung rimosse le montagne" sia Giorgio Politi. In questo EP troviamo: voci soliste - U.Fiori, G.Politi, J.Zeller; F.Fabbri - chitarra e cori; U.Fiori - chitarra; C.De Martini: violino; T.Leddi - mandolino, Eminent; G.Politi - fisarmonica. La produzione è diretta da F.Fabbri
Nel millenovecentotrentatrè
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/13 - 10:18
Odio la natura
[2002]
Album “Odio la natura”
In puro “fucktotum style”, ma è pur sempre – a suo modo - una canzone contro la guerra a questa nostra bella terra…
Album “Odio la natura”
In puro “fucktotum style”, ma è pur sempre – a suo modo - una canzone contro la guerra a questa nostra bella terra…
Odio la natura
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/13 - 09:06
Troppi lavori del cazzo
[2002]
Album “Odio la natura”
Album “Odio la natura”
Troppi lavori
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/13 - 09:01
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
I dilemmi esistenziali dell'uomo bianco
[2009]
Album “Scrotomanzia”
Album “Scrotomanzia”
Un filosofo danese ci ha insegnato
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/13 - 08:48
Patrioti
[1991]
Nell'album "Cabala", insieme a Megafonico e Uno per la gabbia.
Scritta da Fabio Barovero, Max Casacci, Luca Morino e Paolo Parpaglione.
Nell'album "Cabala", insieme a Megafonico e Uno per la gabbia.
Scritta da Fabio Barovero, Max Casacci, Luca Morino e Paolo Parpaglione.
Dio protegga l'Italia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/12 - 22:42
Uno per la gabbia
[1991]
Scritta da Fabio Barovero, Luca Morino e Paolo Parpaglione.
Dall'album "Cabala", prodotto da Massimiliano "Max" Casacci (allora nemmeno trentenne) e mixato da Mada(ski) degli Africa Unite.
I motori del gruppo, Luca Morino e Fabio Barovero (poi Mau Mau) erano accompagnati da molti musicisti e comparse, tra le quali il Coro delle Acquesante di cui faceva parte pure Luciana Litizzetto.
Sul questo disco non c'era solo Megafonico che valeva la pena di proporre sulle CCG/AWS...
Scritta da Fabio Barovero, Luca Morino e Paolo Parpaglione.
Dall'album "Cabala", prodotto da Massimiliano "Max" Casacci (allora nemmeno trentenne) e mixato da Mada(ski) degli Africa Unite.
I motori del gruppo, Luca Morino e Fabio Barovero (poi Mau Mau) erano accompagnati da molti musicisti e comparse, tra le quali il Coro delle Acquesante di cui faceva parte pure Luciana Litizzetto.
Sul questo disco non c'era solo Megafonico che valeva la pena di proporre sulle CCG/AWS...
Uno per la rabbia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/12 - 22:34
Corri indiano
Anonymous
Canzone che cantavo da piccolo agli scout... non saprei dirne la paternità, probabilmente qualcuno del mio gruppo scout AGESCI Roma 104.
Verso il suo villaggio torna dalla caccia
(Continues)
(Continues)
Contributed by ermellino caparbio 2011/5/12 - 13:29
Song Itineraries:
Native American Genocide
Sing Their Souls Back Home
(2008)
Album: Mr Love & Justice
Album: Mr Love & Justice
We sing our songs of freedom and we sing our songs of peace
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/12 - 12:09
Thatcherites
You Thatcherites by name, lend an ear, lend an ear
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/12 - 11:59
Song Itineraries:
Miss Maggie Thatcher
Northern Industrial Town
Album: "William Bloke" (1996)
It's just a northern industrial town
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/5/12 - 11:54
McAlpine's Fusiliers
[anni 50]
Nel live album “Finnegan Wakes” del 1966.
Attribuita a Dominic Behan ma in realtà probabilmente scritta anni prima da tal Martin Henry di Rooskey, nella contea irlandese di Roscommon.
Vi si raccontano le difficili condizioni di lavoro degli irlandesi immigrati in Inghilterra e impiegati come mano d’opera a basso costo nei cantieri della famosa ditta di costruzioni Sir Robert McAlpine Ltd, oggi una delle più grandi compagnie mondiali nel settore della progettazione e costruzione di grandi opere specialmente nel settore industriale, energetico e della difesa.
Sir Robert McAlpine, detto “Concrete Bob”, fondò la sua azienda nel 1869 e questa, soprattutto a partire dagli anni 30, divenne un colosso economico fondato sul sudore e sul sangue degli immigrati irlandesi sfruttati e mal pagati.
Nel live album “Finnegan Wakes” del 1966.
Attribuita a Dominic Behan ma in realtà probabilmente scritta anni prima da tal Martin Henry di Rooskey, nella contea irlandese di Roscommon.
Vi si raccontano le difficili condizioni di lavoro degli irlandesi immigrati in Inghilterra e impiegati come mano d’opera a basso costo nei cantieri della famosa ditta di costruzioni Sir Robert McAlpine Ltd, oggi una delle più grandi compagnie mondiali nel settore della progettazione e costruzione di grandi opere specialmente nel settore industriale, energetico e della difesa.
Sir Robert McAlpine, detto “Concrete Bob”, fondò la sua azienda nel 1869 e questa, soprattutto a partire dagli anni 30, divenne un colosso economico fondato sul sudore e sul sangue degli immigrati irlandesi sfruttati e mal pagati.
As down the glen came McAlpine's Men,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/12 - 10:06
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Goodbye Mick
[1976]
Album “Across the Broad Atlantic”
Scritta da Brian Warfield
Canzone sull’emigrazione irlandese.
Album “Across the Broad Atlantic”
Scritta da Brian Warfield
Canzone sull’emigrazione irlandese.
The Ship it sails in half an hour to cross the broad Atlantic
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/12 - 08:36
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
If That Ain't Country
The old man was covered with tattoos and scars
(Continues)
(Continues)
Contributed by Anonymous 2011/5/12 - 05:04
On Down the Line
1990
Tryin' to make a livin'
(Continues)
(Continues)
Contributed by Anonymous 2011/5/12 - 03:30
Osama Bin Laden Is Dead
[2011]
Big Red Sessions
Big Red Sessions
It was a commando operation of courage and skill
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2011/5/11 - 22:27
Brennan on the Moor
[inizio XIX secolo]
Nell’album “The Clancy Brothers and Tommy Makem” del 1961.
Ballata popolare irlandese esistente in molteplici versioni (si veda questa discussione su Mudcat Café).
Questa qui riportata non è certo la più antica ma è la più nota e anche quella che ispirò Bob Dylan – grande ammiratore dei Clancy Bros - per la sua Rambling, Gambling Willie del 1962, brano outtake dall’album “The Freewheelin' Bob Dylan” poi inserito in “The Bootleg Series Volumes 1–3 (Rare & Unreleased) 1961–1991”.
Storicamente non si sa molto di William Brennan, il più leggendario dei banditi irlandesi in attività negli anni a cavallo tra 700 e 800. Sarebbe nato a Kilworth, nella contea di Cork, dove avrebbe conosciuto fin da piccolo i soprusi dei potenti proprietari terrieri, uno dei quali cacciò la sua famiglia dalle terre che coltivava. Fu così che il giovane Brennan si diede alla macchia (“moor”,... (Continues)
Nell’album “The Clancy Brothers and Tommy Makem” del 1961.
Ballata popolare irlandese esistente in molteplici versioni (si veda questa discussione su Mudcat Café).
Questa qui riportata non è certo la più antica ma è la più nota e anche quella che ispirò Bob Dylan – grande ammiratore dei Clancy Bros - per la sua Rambling, Gambling Willie del 1962, brano outtake dall’album “The Freewheelin' Bob Dylan” poi inserito in “The Bootleg Series Volumes 1–3 (Rare & Unreleased) 1961–1991”.
Storicamente non si sa molto di William Brennan, il più leggendario dei banditi irlandesi in attività negli anni a cavallo tra 700 e 800. Sarebbe nato a Kilworth, nella contea di Cork, dove avrebbe conosciuto fin da piccolo i soprusi dei potenti proprietari terrieri, uno dei quali cacciò la sua famiglia dalle terre che coltivava. Fu così che il giovane Brennan si diede alla macchia (“moor”,... (Continues)
'Tis of a brave young highwayman a story I will tell
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/11 - 14:31
The Durham Strike
[1892]
Nell’album “Second Shift” del 1958, con Peggy Seeger.
Compare anche nel successivo “British Industrial Ballads” del 1961.
Come Trimdon Grange, un’altra canzone scritta da Thomas “Tommy” Armstrong (1848-1920), poeta e cantautore nativo della contea di Durham, nel nord-est inglese. Tommy da bambino aveva sofferto di una grave forma di rachitismo che lo costrinse alle stampelle e che gli impedì di scendere nelle gallerie a scavar carbone, il destino di quasi tutti gli altri uomini del posto. Ma la sua vita fu comunque indissolubilmente legata alla miniera perché Tommy divenne “The Pitman's Poet”, il poeta dei minatori, dei quali raccontava in versi la vita, le lotte, gli scioperi, le tragedie del lavoro molto frequenti e spesso con bilanci di perdita di vite umane a due o tre cifre. Armstrong non fu solo un poeta ma anche un “entertainer” con grandi doti improvvisative, molto richiesto... (Continues)
Nell’album “Second Shift” del 1958, con Peggy Seeger.
Compare anche nel successivo “British Industrial Ballads” del 1961.
Come Trimdon Grange, un’altra canzone scritta da Thomas “Tommy” Armstrong (1848-1920), poeta e cantautore nativo della contea di Durham, nel nord-est inglese. Tommy da bambino aveva sofferto di una grave forma di rachitismo che lo costrinse alle stampelle e che gli impedì di scendere nelle gallerie a scavar carbone, il destino di quasi tutti gli altri uomini del posto. Ma la sua vita fu comunque indissolubilmente legata alla miniera perché Tommy divenne “The Pitman's Poet”, il poeta dei minatori, dei quali raccontava in versi la vita, le lotte, gli scioperi, le tragedie del lavoro molto frequenti e spesso con bilanci di perdita di vite umane a due o tre cifre. Armstrong non fu solo un poeta ma anche un “entertainer” con grandi doti improvvisative, molto richiesto... (Continues)
In our Durham County I am sorry for to say,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/11 - 13:06
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Χωρίσαμ’ ένα δειλινό
Ancora grazie a te Bartleby per le notizie circa la foto della "donna in lacrime";
non ti preoccupare per le risposte in ritardo, non siamo a lavoro, e anche se lo fossimo sarebbe uguale.
Grazie anche a Gian Piero Testa, anzi a proposito di ritardi, approfitto dell'occasione per ringraziarlo pubblicamente per le belle traduzioni di Kavvadias che mi ha inviato via mail (che invidia...).
A presto, saluti
non ti preoccupare per le risposte in ritardo, non siamo a lavoro, e anche se lo fossimo sarebbe uguale.
Grazie anche a Gian Piero Testa, anzi a proposito di ritardi, approfitto dell'occasione per ringraziarlo pubblicamente per le belle traduzioni di Kavvadias che mi ha inviato via mail (che invidia...).
A presto, saluti
Raf 2011/5/11 - 12:56
Il canto delle tessitrici
Chanson italienne – Il canto delle tessitrici – Ernesto Maiocchi – 1904
Dis-moi, mon ami Marco Valdo M.I., dit Lucien l'âne en frissonnant de la rosée matinale, tout au long de son échine. Dis-moi, il me semble que tu avais déjà proposé une chanson de tisserandes...
Oh, mon ami Lucien l'âne, était-ce de tisserandes, de fileuses, de tisseuses... Mais il y en a beaucoup des chansons de ces ouvrières qui accompagnaient de leurs chants ces travaux assez fastidieux. Mais tu as raison, il y a une Complainte des Tisserandes, que j'avais , disons adaptée, à partir d'un texte de Chrétien de Troyes. Rappelle-toi, c'était un chant du douzième siècle. Et... En effet, c'est d'une certaine manière la même histoire.
Comme c'est celle des Tisserands dont nous avons adopté le beau chant : Nous tisserons le linceul du vieux monde... C'est-à-dire Les Canuts et qui est en quelque sorte, notre chant de... (Continues)
Dis-moi, mon ami Marco Valdo M.I., dit Lucien l'âne en frissonnant de la rosée matinale, tout au long de son échine. Dis-moi, il me semble que tu avais déjà proposé une chanson de tisserandes...
Oh, mon ami Lucien l'âne, était-ce de tisserandes, de fileuses, de tisseuses... Mais il y en a beaucoup des chansons de ces ouvrières qui accompagnaient de leurs chants ces travaux assez fastidieux. Mais tu as raison, il y a une Complainte des Tisserandes, que j'avais , disons adaptée, à partir d'un texte de Chrétien de Troyes. Rappelle-toi, c'était un chant du douzième siècle. Et... En effet, c'est d'une certaine manière la même histoire.
Comme c'est celle des Tisserands dont nous avons adopté le beau chant : Nous tisserons le linceul du vieux monde... C'est-à-dire Les Canuts et qui est en quelque sorte, notre chant de... (Continues)
LE CHANT DES TISSERANDES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/5/11 - 12:24
Trimdon Grange
[1882]
Nell’album “Sweet Wivelsfeld” del 1974.
Testo trovato su English Folk music
Scritta da Thomas “Tommy” Armstrong (1848-1920), poeta e cantautore nativo della contea di Durham, nel nord-est inglese. Tommy da bambino aveva sofferto di una grave forma di rachitismo che lo costrinse alle stampelle e che gli impedì di scendere nelle gallerie a scavar carbone, il destino di quasi tutti gli altri uomini del posto. Ma la sua vita fu comunque indissolubilmente legata alla miniera perché Tommy divenne “The Pitman's Poet”, il poeta dei minatori, dei quali raccontava in versi la vita, le lotte, gli scioperi, le tragedie del lavoro molto frequenti e spesso con bilanci di perdita di vite umane a due o tre cifre. Armstrong non fu solo un poeta ma anche un “entertainer” con grandi doti improvvisative, molto richiesto a feste e party e sempre disponibile ad esibirsi per raccogliere fondi per aiutare... (Continues)
Nell’album “Sweet Wivelsfeld” del 1974.
Testo trovato su English Folk music
Scritta da Thomas “Tommy” Armstrong (1848-1920), poeta e cantautore nativo della contea di Durham, nel nord-est inglese. Tommy da bambino aveva sofferto di una grave forma di rachitismo che lo costrinse alle stampelle e che gli impedì di scendere nelle gallerie a scavar carbone, il destino di quasi tutti gli altri uomini del posto. Ma la sua vita fu comunque indissolubilmente legata alla miniera perché Tommy divenne “The Pitman's Poet”, il poeta dei minatori, dei quali raccontava in versi la vita, le lotte, gli scioperi, le tragedie del lavoro molto frequenti e spesso con bilanci di perdita di vite umane a due o tre cifre. Armstrong non fu solo un poeta ma anche un “entertainer” con grandi doti improvvisative, molto richiesto a feste e party e sempre disponibile ad esibirsi per raccogliere fondi per aiutare... (Continues)
O let's not think about to-morrow
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/11 - 11:38
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Our friends and comrades Marco Valdo M.I. and Lucien Lane are supposed to be particularly happy, yet we think that the new song itinerary on Antiwar (and Antiwork) Donkeys has much to say to everyone!.
Riccardo Venturi 2011/5/11 - 10:45
Non c’è più l’America
Scritta da Piero Ciampi e Gianni Marchetti non so in che anno.
Rimasta inedita fino al 1990, quando fu inclusa nella raccolta “L'album di Piero Ciampi”
Rimasta inedita fino al 1990, quando fu inclusa nella raccolta “L'album di Piero Ciampi”
Non c’è più l’America, passa il tempo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/5/11 - 09:35
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