...d'altra parte non è difficile intuire che se è stato cambiato il regolamento di Sanremo (credo nel 2010), lo si è fatto per dare spazio più che ai vernacoli in generale, alle esigenze di visibilità della Lega, trasformando dopo 60 anni, il Festival della Canzone "Italiana", in festival della canzone "Folk"(padana). Chi sa perchè, in passato non si è dato spazio,ad esempio, alla canzone napoletana. La solita zuppa delle regole piegate ai voleri del potere imperante.
Con tutto il rispetto per la canzone dialettale e per i contenuti e i fans di Van De Sfroos.
Raf 2011/2/20 - 20:29
Mi permetto di corregerti Raf: Nino d'Angelo ha cantato più volte canzoni napoletane a Sanremo (5 volte in totale,4 volte con canzoni quasi completamente in dialetto),prima ancora che il regolamento ufficiale lo permettesse. Anche i veneziani Pitura Freska cantarono una canzone con alcune parole in dialetto veneto,anni fa.
Viva Bella ciao, la musica che ha fatto l'Italia non è quella di Sanremo
LIBERAZIONE di venerdì 18.2.2011
INTERVISTA A CESARE BERMANI
Di C.Antonini
Va pensiero, La Russa e perfino le Frecce tricolori sul cielo dell'ultima Liguria per celebrare, col festival della canzone italiana, anche l'Unità della nazione. Tutto fuorché Bella ciao.
«Eppure Morandi aveva avuto un gran buon senso a proporre la nostra canzone più famosa, quella che ha varianti in molte lingue», dice a Liberazione, Cesare Bermani, relatore, sabato a Sanremo, nell'iniziativa di parole e musica contro il revisionismo storico organizzata da Rifondazione comunista.
Bermani, 74 anni, è fra i più importanti studiosi delle tradizioni popolari. Per chi come lui ha girato l'Italia col magnetofono acceso per registrare canti e storie di vita, tornare nella "città dei fiori"è una sorta di salto all'indietro.
«Quando fondammo... (Continues)
Certo anche senza scomodare storici particolarmente "revisionisti", basta leggere "Storia degli italiani" di Guiliano Procacci:
E se le dottrine mazziniane potevano suscitare ancora un certo consenso tra la piccola borghesia e l'artigianato cittadino, ben scarso, per non dire inesistente, era il loro mordente nei confronti delle plebi delle città e delle moltitudini delle campagne. Queste ultime, abbandonate a se stesse, si trovarono così quasi di necessità indotte a esprimere la loro protesta e il loro rancore nelle forme più elementari e immediate.
Nell'Italia meridionale, la parte più derelitta del paese, ciò avvenne nella forma tradizionale e disperata del brigantaggio. L'appoggio dato dagli agenti borbonici e pontifici alle bande costituitesi nell'Italia meridionale sin dal periodo garibaldino, il grosso delle quali era costituito da contadini e da renitenti alla leva, non basta a... (Continues)
Cos'è quel commento stupido e sarcastico, poi me lo dovete spiegare.
E anche il bollino.
Altroché "con tutto il rispetto".
E io non direi proprio che l'Italia è "un paese di merda" (cfr. Aida di Rino Gaetano"). Se lo è, lo è per responsabilità di tutti.
Giova ricordare che "cattolico" significa "universale".
Cosa che questo sito, a dispetto di tutte le buone intenzioni, riesce ad essere solo in negativo.
Che è già qualcosa, ma di certo non abbastanza.
E per tutti i ragazzi e le ragazze a SanRemo hanno proprio vinto i vecchioni.. e fu proprio così che spararono al cauntautore in una notte di gioventù, gli spararono PER AMORE per non farlo cantare più. Gli spararono perché ERA bello, ricordarselo com'era prima, alternativo, autoridotto e fuori dall'ottica del sistema.. (Scemo, scemo...)
Rudy 2011/2/20 - 08:20
Proprio bella. Sempre bravo e vero il "vecchio" prof., che, forse anche perché è un vero prof., ci sa indicare e ci fa amare le cose che durano. Che, forse per la prima volta da quando facevo le elementari, mi ha fatto tendere l'orecchio al Festival di Sanremo, e che con questo testo bellissimo mi ha richiamato un'altra canzone, di quelle "mie": "Le profezie della Sibilla" di Gatsos-Hatzidakis. La ripropongo: le parole sono giustamente diverse, ma il cuore è lo stesso, e non si nasconde.
Ma l'amore
rivivrà col suo dolore
il suo precipizio si aprirà ancora
vedrà perdersi ogni cosa, eppure sempre
col buio davanti col buio alle spalle
sempre e poi sempre e ancora
sempre vivrà e sempre sarà amore.
Μα η αγάπη
θα ξαναζήσει πάλι με τον πόνο της
το γκρέμισμά της πάλι θ' αντικρύσει
θα δει να χάνονται όλα κι όμως πάντα
με το σκοτάδι μπρος σκοτάδι πίσω της
πάντα και πάλι και ξανά
πάντα... (Continues)
I would like to inform you, although my italian is not so good, that there is a mistake on the song information. 'ye' is referring to the american-english 'yeah' that was often used at that time in songs.
nickgikizas@hotmail.com 2011/2/19 - 17:24
Yes, that's exactly what is written in the introduction. But it can also be a word play with the greek word for "child".