Viva l'Italia
Francamente mi sembra che dai tempi del Wojtilaccio il Benigni abbia perso parecchia verve. Poi tutta questa retorica sul Risorgimento non è divertente. Su "Vittorio Emanuele re gentiluomo", non ce l'ho fatta più e ho spento. Invece la versione del Van De Sfroos della canzone non è affatto male, anche se avrebbe potuto tradurla in dialetto :)
Lorenzo 2011/2/18 - 22:36
Angelita di Anzio
Sonoun ragazzo del 60 e da piccolo quando mia nonna alla radio sentiva questa canzone scoppiavo in lacrime. Ancora oggi a 50 anni mi fa lo stesso effetto e non capisco il pechè?Sono un ex militare ho lavorato in posti infernali e ho la pelle dura, ma oggi come allora senza sapere il perchè mi fa questo effetto. E' una canzone meravigliosa e una storia tristissima.
Alessio- da Genova 2011/2/18 - 14:40
Pratobello
Penso a tutti quelli che come se hanno dovuto emigrare e per ricevere forza nei momenti piu' duri non fanno altro che pensare alla lezione di vita che Pratobello ci ha dato per sempre. Forza paris!
Mario Crosta 2011/2/18 - 14:33
We're the Enemy
[2003]
Lyrics & Music by John Kasper
How many more will have to die? Until we open up our eyes…
Lyrics & Music by John Kasper
How many more will have to die? Until we open up our eyes…
Land of the free,
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/2/18 - 14:32
Struggles
[2004]
Lyrics by Richard Green
"This is my attempt at spoken word. This is my phone call to the president. (That's why I have that effect on it) I get right into it immediately, tell me what you think".
Lyrics by Richard Green
"This is my attempt at spoken word. This is my phone call to the president. (That's why I have that effect on it) I get right into it immediately, tell me what you think".
Everybody suffers from struggles,
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/2/18 - 09:24
Know Your Enemy
[2002]
Album: Turn Off The Radio
Album: Turn Off The Radio
[Stic.man & m1, talking:]
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/2/18 - 09:15
Stranamore (pure questo è amore)
Garibaldi? Sarebbe Garibaldi il più grande che ha conquistato nazione dopo nazione? È certamente Alessandro il Grande.
a.v. 2011/2/18 - 06:11
Il minatore di Frontale
Mi spiace di trovare anche su questo bel sito i soliti luoghi comuni sulla Lombardia e sul nord Italia. Ma chi sarebbero questi "amici e amiconi" leghisti di Van De Sfroos? E riuscireste a dirmi una sua canzone anche solo vagamente pro-leghista?
Ha cantato alle feste leghiste perchè invitato e pagato,così come in tanti altri luoghi (comprese radio di sinistra,come già ricordava qualcuno).
E con ciò? Se un muratore esegue lavori in una sede leghista diventa automaticamente leghista? Perchè la sostanza è quella,fare musica è un'arte ma anche un lavoro con cui uno ci deve campare.
Anche Gigi d'Alessio cantava ai matrimoni dei boss della camorra: è un fatto che si può certamente deplorare,disapprovare,ma che comunque non fà di lui un camorrista.
La verità è una secondo me: la Lega si è interessata a DvdS solo perchè canta in dialetto e scalda il cuore di chi vorrebbe il "lumbàrd" (lingua... (Continues)
Ha cantato alle feste leghiste perchè invitato e pagato,così come in tanti altri luoghi (comprese radio di sinistra,come già ricordava qualcuno).
E con ciò? Se un muratore esegue lavori in una sede leghista diventa automaticamente leghista? Perchè la sostanza è quella,fare musica è un'arte ma anche un lavoro con cui uno ci deve campare.
Anche Gigi d'Alessio cantava ai matrimoni dei boss della camorra: è un fatto che si può certamente deplorare,disapprovare,ma che comunque non fà di lui un camorrista.
La verità è una secondo me: la Lega si è interessata a DvdS solo perchè canta in dialetto e scalda il cuore di chi vorrebbe il "lumbàrd" (lingua... (Continues)
Paolo 2011/2/18 - 01:23
My Name Is Sylvio
Même si on ne "dévoile" pas tout les mystères d'Arcore, on voit clairement comment l'Italie est vue dans le monde, grâce aux exploits de son "nano malefico"
What is Bunga Bunga Party?
Ainsi Parlait Lucien Lane
What is Bunga Bunga Party?
Ainsi Parlait Lucien Lane
Marco Valdo M.I. 2011/2/17 - 11:51
New Orleans
[2005]
Halliburton Boardroom Massacre
Halliburton Boardroom Massacre
Everybody knew that it could happen
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/2/17 - 11:00
Don't Wanna Give That Up (for the Miners in Chile)
[2010]
Lyrics & Music by Richard Green & Cozmo from Beat Kings
Oct 13: Twila Chambers and Rich Green wrote the lyrics the day the miners were freed.
Oct 14: song was recorded on laptop for practice in a car.
Oct 15: song is recorded in the studio, mixed by Sean Michael Pattison.
Oct 15/16: Rich Green makes the video by hours of editing many video clips.
Oct 16: The song is uploaded.
Oct 16: My good friend tragically passes.
Oct 17: The video is uploaded.
Lyrics & Music by Richard Green & Cozmo from Beat Kings
Oct 13: Twila Chambers and Rich Green wrote the lyrics the day the miners were freed.
Oct 14: song was recorded on laptop for practice in a car.
Oct 15: song is recorded in the studio, mixed by Sean Michael Pattison.
Oct 15/16: Rich Green makes the video by hours of editing many video clips.
Oct 16: The song is uploaded.
Oct 16: My good friend tragically passes.
Oct 17: The video is uploaded.
[Verse 1:]
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/2/17 - 08:40
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Mufida
[2003]
Nell’album “Babyberté” del 2005.
Scritta da Berté/Leon.
“Mufida”, “Sorella”, è una canzone dedicata alla sfortunata Domenica “Mimì” Berté, in arte Mia Martini, morta da sola il 14 maggio 1995, uccisa probabilmente da un’overdose di cocaina…
Ma è lo sfondo che merita a questa canzone – a mio parere – se non il riconoscimento di CCG/AWS a pieno diritto, almeno lo spazio di un Extra:
Una canzone contro le guerre di casa nostra, quindi, ma – soprattutto - contro la guerra alle donne…
… e contro la guerra che nel nostro bel paese quotidianamente viene condotta da un’orda di idioti, ignoranti, imbecilli, stregoni, imbonitori, falsi moralisti e baciapile contro la bellezza, l’amore e la verità, una guerra che ha sempre lasciato sul campo “i gatti neri, razza quasi estinta”…
Nell’album “Babyberté” del 2005.
Scritta da Berté/Leon.
“Mufida”, “Sorella”, è una canzone dedicata alla sfortunata Domenica “Mimì” Berté, in arte Mia Martini, morta da sola il 14 maggio 1995, uccisa probabilmente da un’overdose di cocaina…
Ma è lo sfondo che merita a questa canzone – a mio parere – se non il riconoscimento di CCG/AWS a pieno diritto, almeno lo spazio di un Extra:
“Ai giorni perduti tra lacrime e fumo,
Sotto i manganelli usati sui fratelli.
Per tutti gli anni contro, agli anni spaccati
A quelli di piombo e maledette stragi.”
Sotto i manganelli usati sui fratelli.
Per tutti gli anni contro, agli anni spaccati
A quelli di piombo e maledette stragi.”
Una canzone contro le guerre di casa nostra, quindi, ma – soprattutto - contro la guerra alle donne…
“Aria di caccia che sa di guerra santa,
Di caccia alle streghe che l'hanno fatta franca”
Di caccia alle streghe che l'hanno fatta franca”
… e contro la guerra che nel nostro bel paese quotidianamente viene condotta da un’orda di idioti, ignoranti, imbecilli, stregoni, imbonitori, falsi moralisti e baciapile contro la bellezza, l’amore e la verità, una guerra che ha sempre lasciato sul campo “i gatti neri, razza quasi estinta”…
Aria di festa sopra la città
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/2/17 - 08:21
Nero
Un altro collage: Colours di Donovan, La fòla ed la sira e La ballata della dama bianca dei Modena City Ramblers, La Corte dei miracoli dei Gang, The Colour of the Earth di Pj Harvey, Pescatore di Pierangelo Bertoli, La Badoglieide di Nuto Revelli, Siamo gli operai di Fabrizio Varchetta
Giallo è il colore dei capelli del mio vero amore al mattino,
(Continues)
(Continues)
Contributed by TjDj 2011/2/16 - 09:02
L'angelo di Kabul
[2009]
Testo di Renato Casti
Musica di Nicola Garassino
dall'album "L'Angelo di Kabul e altre storie"
edizioni musicali etichetta "CANTERO'" di Asti
Testo di Renato Casti
Musica di Nicola Garassino
dall'album "L'Angelo di Kabul e altre storie"
edizioni musicali etichetta "CANTERO'" di Asti
Solo ieri
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/2/16 - 08:50
Ronnie
Album: Load 1996
The lyrics are based on a 1995 school shooting in Washington state. The shooter was Ron Brown, who the other kids called "Ronnie Frown."
The lyrics are based on a 1995 school shooting in Washington state. The shooter was Ron Brown, who the other kids called "Ronnie Frown."
Story starts
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alan Smithee 2011/2/16 - 06:02
Song Itineraries:
Weapons: our daily home war
Chiamami ancora amore
(2011)
Direttamente dal 61° festival di San Remo
Direttamente dal 61° festival di San Remo
E per la barca che è volata in cielo
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/2/15 - 22:11
La Locomotive unitaire
La Locomotive unitaire
Canzone française – La locomotive unitaire – 1920 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 19
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Ah, dit Lucien l'âne , voici une nouvelle histoire de locomotive. Elle a déjà fait couler beaucoup d'encre ici la locomotive de Guccini. Est-ce de celle-là qu'il s'agit encore ?
Pas du tout. Ce serait plutôt celle de Goethe ou de Bismarck qui en rêvaient, tout comme dans le même moment, ils imaginaient un grand Reich allemand et le chemin de fer comme moyen de faire l'unité d'un si grand pays et encore si divisé. Et dans les faits, c'est ce qui finalement se produisit... Mais curieusement, ce furent les sociaux-démocrates de Weimar... (Continues)
Canzone française – La locomotive unitaire – 1920 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 19
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Ah, dit Lucien l'âne , voici une nouvelle histoire de locomotive. Elle a déjà fait couler beaucoup d'encre ici la locomotive de Guccini. Est-ce de celle-là qu'il s'agit encore ?
Pas du tout. Ce serait plutôt celle de Goethe ou de Bismarck qui en rêvaient, tout comme dans le même moment, ils imaginaient un grand Reich allemand et le chemin de fer comme moyen de faire l'unité d'un si grand pays et encore si divisé. Et dans les faits, c'est ce qui finalement se produisit... Mais curieusement, ce furent les sociaux-démocrates de Weimar... (Continues)
La constitution disait :
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/2/15 - 22:05
Canzone per l'Egitto e per la rivolta
Anonymous
Canzone scritta da A., ragazzo egiziano in Italia in solidarietà alle lotte, ai morti, ai prigionieri e ai ribelli contro il governo di Mubarak!Al fianco di chi ha sfidato il regime di paura, controllo e polizia che teneva un popolo nella morsa della repressione e alla fine ha cacciato il rais!
Fonte www.cantiere.org
Fonte www.cantiere.org
Ventiseimila sono le vittime
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/2/15 - 15:11
Mojoj majci (Ruža Hrvatska)
questa canzone non è stata scritta per la guerra nè tantomeno durante la guerra; la canzone è nell'album del 1988 quando ancora non si parlava di guerra. E' una canzone dedicata alla madre morta, che i croati in seguito alla guerra hanno reso una canzone patriottica....ma non era di certo lo scopo del gruppo.
vesna 2011/2/15 - 14:21
Invasion
1986
Pictures Of Starving Children Sell Records
Pictures Of Starving Children Sell Records
The first world's got greedy, we're consuming it all
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/2/15 - 11:53
After Shelley
2002
Readymades
Readymades
Anybody can press a button and blow up a ship.
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/2/15 - 11:50
British Colonialism and the Bbc
Pictures of Starving Children Sell Records 1986
Puppy eyes puppy eyes tearing claws spitting pride
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/2/15 - 11:47
Coca-Colanisation
Pictures of Starving Children Sell Records 1986
Cocacolonization (alternatively coca-colonization) is a term that refers to globalization or cultural colonization. It is a portmanteau of the name of the multinational soft drink maker Coca-Cola and the word colonization.
The term is used to imply either:
the importation of Western (particularly American) goods or
an invasion by Western and especially American cultural values that threatens the local culture.[1]
While it is possible to use the term benignly, it has been used pejoratively to liken globalization to Westernization or Americanization.[citation needed]
The term has been used at least since 1949; one of the first documented uses is in the warnings in French communist press of that era.[2] It gained high visibility in the European Americanization debate with the 1994 publication of the Reinhold Wagnleitner's book, Coca-Colonization... (Continues)
Cocacolonization (alternatively coca-colonization) is a term that refers to globalization or cultural colonization. It is a portmanteau of the name of the multinational soft drink maker Coca-Cola and the word colonization.
The term is used to imply either:
the importation of Western (particularly American) goods or
an invasion by Western and especially American cultural values that threatens the local culture.[1]
While it is possible to use the term benignly, it has been used pejoratively to liken globalization to Westernization or Americanization.[citation needed]
The term has been used at least since 1949; one of the first documented uses is in the warnings in French communist press of that era.[2] It gained high visibility in the European Americanization debate with the 1994 publication of the Reinhold Wagnleitner's book, Coca-Colonization... (Continues)
Bulletin:
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/2/15 - 11:28
Voglio ancora lottare
[1993]
Album: Demo Tape - Villa Ada Posse
Album: Demo Tape - Villa Ada Posse
Non devi arrenderti, non ti scoraggiare,
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/2/15 - 09:02
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
ITALIANO / ITALIAN [6] - Alfesibeo
Ho letto le traduzioni italiane precedenti: è incredibile come si possano fare errori così grossi nella traduzione di cinque strofette! Capisco ignorare il tedesco, ma allora perché cimentarsi?? Il testo della canzone, essendo nato come poesia autonoma, ha una certa voluta ambiguità temporale; non è chiarissima la successione cronologica del contenuto delle singole strofe, se esse siano pronunciate da un morto o da un vivo o se alcune delle situazioni descritte siano già accadute o solo temute o vagheggiate da un narratore che si collochi nel mezzo del racconto. Pur in questa indefinitezza di fondo, il senso letterale è chiaro.
Alfesibeo 02-2011
Alfesibeo 02-2011
LILI MARLEEN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alfesibeo 2011/2/14 - 23:22
Bitter Branches
[2011]
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
“Let England shake”, fatto di rock schietto e folk essenziale ed inciso nel Dorset in una chiesa del diciannovesimo secolo, nasce dopo tre anni di scrittura accurata dei testi e cinque di studio e parla di temi importanti, su tutti la guerra. Lo scopo? Scuotere (shake) le coscienze, smuovere dal torpore la sua Inghilterra, protagonista fin dal titolo dell’opera, l’Inghilterra coloniale e quella dell’intervento in Iraq e Afghanistan, ma anche quella della battaglia di Gallipoli del 1915 in cui assieme ai francesi fallì la conquista di Costantinopoli.” (da Moby Dick di Radio2)
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Il conflitto globale permanente
articolo di Rachele Cinarelli
Recensione di Stefano Solventi
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Il conflitto globale permanente
articolo di Rachele Cinarelli
Recensione di Stefano Solventi
Bitter branches
(Continues)
(Continues)
2011/2/14 - 21:37
In the Dark Places
[2011]
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
“Let England shake”, fatto di rock schietto e folk essenziale ed inciso nel Dorset in una chiesa del diciannovesimo secolo, nasce dopo tre anni di scrittura accurata dei testi e cinque di studio e parla di temi importanti, su tutti la guerra. Lo scopo? Scuotere (shake) le coscienze, smuovere dal torpore la sua Inghilterra, protagonista fin dal titolo dell’opera, l’Inghilterra coloniale e quella dell’intervento in Iraq e Afghanistan, ma anche quella della battaglia di Gallipoli del 1915 in cui assieme ai francesi fallì la conquista di Costantinopoli.” (da Moby Dick di Radio2)
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We got up early,
(Continues)
(Continues)
2011/2/14 - 21:35
Hanging in the Wire
[2011]
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
“Let England shake”, fatto di rock schietto e folk essenziale ed inciso nel Dorset in una chiesa del diciannovesimo secolo, nasce dopo tre anni di scrittura accurata dei testi e cinque di studio e parla di temi importanti, su tutti la guerra. Lo scopo? Scuotere (shake) le coscienze, smuovere dal torpore la sua Inghilterra, protagonista fin dal titolo dell’opera, l’Inghilterra coloniale e quella dell’intervento in Iraq e Afghanistan, ma anche quella della battaglia di Gallipoli del 1915 in cui assieme ai francesi fallì la conquista di Costantinopoli.” (da Moby Dick di Radio2)
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Walker sees the mist rise
(Continues)
(Continues)
2011/2/14 - 21:29
Chamamé a Cuba
Chamamé a Cuba (il chamamé è un ritmo argentino di origine africana), interpretato da un complesso cubano chiamato Moncada, è il pezzo con le parole piu divertenti che abbia mai sentito sulla agressione yanqui contro l'isola
(Carlos, da Madrid)
(Carlos, da Madrid)
Una tarde de enero tomé mi canoa pa'dar una vuelta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Carlos 2011/2/14 - 18:59
Lo zio fantastico
Version française – MON ONCLE – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Lo zio fantastico – Edoardo Bennato – 1992
Moi, dit Lucien l'âne, le titre de ta version de la canzone du jour me rappelle étrangement le titre d'un film des plus insolites, des plus fantasques du cinéma et plus exactement, d'un des personnages les plus extravagants de l'histoire filmique. Personnage interprété par un homme, auteur et réalisateur de Mon Oncle, film tout aussi étonnant... Je parle de Jacques Tatischeff, dit Jacques Tati. Une espèce de grand pantin incroyablement véritable, qui arrive à faire du cinéma muet parlant, enfin plus exactement, à faire – sauf erreur de ma mémoire d'âne – un film parlant sans dire un seul mot. Hallucinant !
Tu es décidément tout aussi incroyable, Lucien l'âne mon ami, et tu me stupéfieras toujours, car c'est bien à lui que je pensais en traduisant, à ces longues jambes,... (Continues)
Chanson italienne – Lo zio fantastico – Edoardo Bennato – 1992
Moi, dit Lucien l'âne, le titre de ta version de la canzone du jour me rappelle étrangement le titre d'un film des plus insolites, des plus fantasques du cinéma et plus exactement, d'un des personnages les plus extravagants de l'histoire filmique. Personnage interprété par un homme, auteur et réalisateur de Mon Oncle, film tout aussi étonnant... Je parle de Jacques Tatischeff, dit Jacques Tati. Une espèce de grand pantin incroyablement véritable, qui arrive à faire du cinéma muet parlant, enfin plus exactement, à faire – sauf erreur de ma mémoire d'âne – un film parlant sans dire un seul mot. Hallucinant !
Tu es décidément tout aussi incroyable, Lucien l'âne mon ami, et tu me stupéfieras toujours, car c'est bien à lui que je pensais en traduisant, à ces longues jambes,... (Continues)
MON ONCLE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/2/14 - 18:49
Per respingerti in mare
Album: "Per ora noi la chiameremo felicità" (2010)
Forse il nostro viaggio porta un po’ più lontano
(Continues)
(Continues)
2011/2/14 - 18:30
Forse un giorno
[1997]
Album: Musically
Album: Musically
Forse un giorno nel futuro dell'umanità
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/2/14 - 14:05
Anidride Carbonica
Album: "Per ora noi la chiameremo felicità" (2010)
Vasco Brondi ci urla sopra le innumerevoli derive della realtà, e poco ci importa se l’intonazione è sempre la stessa e se sembra tutto sempre troppo uguale, tutto così auto-referenziale da sembrare a tratti auto-parodia.
Vasco Brondi canta per noi, dei call center, dei cieli grigi, delle cavratte blu e delle morti bianche, dei romeni e delle ronde, della crisi e dei suv, dei sindacati e del deserto di Mirafiore, delle guerre nel mondo e della guerra di tutti i giorni, nelle case di tutti, per sopravvivere.
Cose che nessun “generatore automatico di frammenti vascobrondiani” potrebbe fare con tanta squallida, sincera e viva poesia.
(dalla recensione di Fabio Gallato per "Impatto Sonoro")
Vasco Brondi ci urla sopra le innumerevoli derive della realtà, e poco ci importa se l’intonazione è sempre la stessa e se sembra tutto sempre troppo uguale, tutto così auto-referenziale da sembrare a tratti auto-parodia.
Vasco Brondi canta per noi, dei call center, dei cieli grigi, delle cavratte blu e delle morti bianche, dei romeni e delle ronde, della crisi e dei suv, dei sindacati e del deserto di Mirafiore, delle guerre nel mondo e della guerra di tutti i giorni, nelle case di tutti, per sopravvivere.
Cose che nessun “generatore automatico di frammenti vascobrondiani” potrebbe fare con tanta squallida, sincera e viva poesia.
(dalla recensione di Fabio Gallato per "Impatto Sonoro")
E chiudi tutti i cancelli, le tue porte blindate
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/2/14 - 09:13
Cara Catastrofe
Primo video tratto da 'Per ora noi la chiameremo felicità', il secondo album de Le luci della centrale elettrica, pubblicato da La Tempesta Dischi e Cara Catastrofe il 9 novembre del 2010.
"Cara catastrofe, la prima canzone del disco, la prima canzone che ho scritto di questo disco. Quella che dentro ha forse più tracce e atmosfere delle canzoni da spiaggia deturpata. Mi immaginavo questo rave su una chitarra
acustica, i capelli colorati. Questi palazzi con qualche finestra accesa e tante finestre spente, i fari delle macchine che girano attorno ad una rotatoria e non si sa dove vanno. che poi ci metteremo a tremare come la California amore nelle nostre camere separate a inchiodare stelle a dichiarare guerre a scrivere sui muri che ci fregano sempre."
"Cara catastrofe, la prima canzone del disco, la prima canzone che ho scritto di questo disco. Quella che dentro ha forse più tracce e atmosfere delle canzoni da spiaggia deturpata. Mi immaginavo questo rave su una chitarra
acustica, i capelli colorati. Questi palazzi con qualche finestra accesa e tante finestre spente, i fari delle macchine che girano attorno ad una rotatoria e non si sa dove vanno. che poi ci metteremo a tremare come la California amore nelle nostre camere separate a inchiodare stelle a dichiarare guerre a scrivere sui muri che ci fregano sempre."
sventoleremo le nostre radiografie per non fraintenderci
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/2/14 - 08:56
Il guerrafondaio
Per Bartleby
Non capisci la mia fretta perché tu, buon per te, il tempo libero ce l'hai, carissimo Bartleby (Alessandro). (Io invece ho sempre le mani in pasta purtroppo con cose meno piacevoli ma relativamente redditizie).
Non c'entra, naturalmente, solo il titolo. La canzone fa riferimento, secondo me, alla parte violenta e battagliera che c'è in ognuno di noi. Allo "spirto guerrier che entro ci rugge" per dirla con Ugo Foscolo. E che va controllato e tenuto a freno perché non combini danni peggiori di quelli dei nostri avversari.
La Resistenza, per esempio (o qualsiasi sana ribellione popolare, anche con i suoi eccessi, talvolta, diciamolo pure, cruenti e crudeli) non fu una battaglia d'amore? Non credo che - altri amori - abbiano "dipinto di rosso i nostri cari domani e truccato un sorriso sulla nostra faccia più vera.."
Sì, ricordo la scena dello spanking (tremenda!).. sto film ce l'ho ancora in VHS e in lingua originale. Ma che c'entra con Zenobi?
Non capisci la mia fretta perché tu, buon per te, il tempo libero ce l'hai, carissimo Bartleby (Alessandro). (Io invece ho sempre le mani in pasta purtroppo con cose meno piacevoli ma relativamente redditizie).
Non c'entra, naturalmente, solo il titolo. La canzone fa riferimento, secondo me, alla parte violenta e battagliera che c'è in ognuno di noi. Allo "spirto guerrier che entro ci rugge" per dirla con Ugo Foscolo. E che va controllato e tenuto a freno perché non combini danni peggiori di quelli dei nostri avversari.
La Resistenza, per esempio (o qualsiasi sana ribellione popolare, anche con i suoi eccessi, talvolta, diciamolo pure, cruenti e crudeli) non fu una battaglia d'amore? Non credo che - altri amori - abbiano "dipinto di rosso i nostri cari domani e truccato un sorriso sulla nostra faccia più vera.."
Sì, ricordo la scena dello spanking (tremenda!).. sto film ce l'ho ancora in VHS e in lingua originale. Ma che c'entra con Zenobi?
giorgio 2011/2/13 - 21:39
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