No te quedes en la puerta
No te quedes en la puerta
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 13:16
El milagro de Lamberto (Parábola al modo brechtiano)
[1976]
Album “Cantes de la tierra adentro”
Testo trovato su Cancioneros.com
Storia di Lamberto il contadino che, mentre si reca al campo, viene fermato da un centurione romano (= un soldato americano) che lo informa della requisizione della sua terra. Lamberto non si fa intimidire e gli risponde a tono, che sono solo degli imperialisti e che la sua terra non finirà come il Cile o il Vietnam…
Il soldato lo passa a fil di spada (= lo crivella di colpi)
Lamberto va a tener compagnia a Santa Engrazia, la nobildonna che fu martirizzata nel 303 a Saragozza per aver avuto l’ardire di chiedere a Daciano, sgherro di Diocleziano, di smetterla di perseguitare e massacrare i cristiani.
Album “Cantes de la tierra adentro”
Testo trovato su Cancioneros.com
Storia di Lamberto il contadino che, mentre si reca al campo, viene fermato da un centurione romano (= un soldato americano) che lo informa della requisizione della sua terra. Lamberto non si fa intimidire e gli risponde a tono, che sono solo degli imperialisti e che la sua terra non finirà come il Cile o il Vietnam…
Il soldato lo passa a fil di spada (= lo crivella di colpi)
Lamberto va a tener compagnia a Santa Engrazia, la nobildonna che fu martirizzata nel 303 a Saragozza per aver avuto l’ardire di chiedere a Daciano, sgherro di Diocleziano, di smetterla di perseguitare e massacrare i cristiani.
El milagro de Lamberto
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 12:09
Nonato
[1987]
Album “Qué vamos a hacer”
Testo trovato su Cancioneros.com
Storia di un bimbo che non volle chiamarsi Federico e che non uscì dal “buco” per non dover vedere e/o subire gli orrori del mondo degli uomini…
Album “Qué vamos a hacer”
Testo trovato su Cancioneros.com
Storia di un bimbo che non volle chiamarsi Federico e che non uscì dal “buco” per non dover vedere e/o subire gli orrori del mondo degli uomini…
Dijo que no,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 11:40
Los burgueses
[1958 o 1959]
Parole di Gonzalo Rojas.
Musica di Violeta Parra.
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone inedita basata sui versi di “Sátira a la rima”, componimento compreso nella raccolta “Contra la muerte” del poeta cileno Gonzalo Rojas Pizarro (1917-2011), pubblicata nel 1964.
Una poesia che mi ricorda le immagini de “Il fascino discreto della borghesia” di Buñuel e i versi di Les Bourgeois di Brel…
Rojas era figlio di un minatore e lui stesso lavorò per anni in miniera. Poi divenne professore universitario e diplomatico, ma il golpe del 1973 lo costrinse a fuggire prima in Germania Est e poi in Venezuela. Rientrò in Cile solo nel 1980. Chiaro che doveva avercela coi borghesi per il cui benessere suo padre si ruppe la schiena e che più tardi consegnarono il paese ai fascisti!
Rojas ha vinto il prestigioso premio “Cervantes” nel 2003.
Lo stesso Rojas sostiene... (continuer)
Parole di Gonzalo Rojas.
Musica di Violeta Parra.
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone inedita basata sui versi di “Sátira a la rima”, componimento compreso nella raccolta “Contra la muerte” del poeta cileno Gonzalo Rojas Pizarro (1917-2011), pubblicata nel 1964.
Una poesia che mi ricorda le immagini de “Il fascino discreto della borghesia” di Buñuel e i versi di Les Bourgeois di Brel…
Rojas era figlio di un minatore e lui stesso lavorò per anni in miniera. Poi divenne professore universitario e diplomatico, ma il golpe del 1973 lo costrinse a fuggire prima in Germania Est e poi in Venezuela. Rientrò in Cile solo nel 1980. Chiaro che doveva avercela coi borghesi per il cui benessere suo padre si ruppe la schiena e che più tardi consegnarono il paese ai fascisti!
Rojas ha vinto il prestigioso premio “Cervantes” nel 2003.
Lo stesso Rojas sostiene... (continuer)
He comido con los burgueses,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 10:28
Burgueses
[1972]
Poesia del cubano Nicolás Guillén dalla raccolta “La rueda dentada” del 1972.
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975
Testo trovato su Cancioneros.com
Poesia del cubano Nicolás Guillén dalla raccolta “La rueda dentada” del 1972.
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975
Testo trovato su Cancioneros.com
No me dan pena los burgueses
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 10:27
Pánico en Torrejón
[1983]
Album “Géminis”, 1984
Scritta da Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Posso sbagliarmi, ma credo che questa canzoni racconti di un incidente avvenuto vicino a Madrid, quando un aereo militare diretto a o partito dalla base militare di Torrejón lasciò cadere per errore qualche “confetto” su una scuola vicina.
La base aerea militare di Torrejón de Ardoz è attiva dal 1947, ha ospitato ed ospita gli F104, i Phantom, gli F18 ed altri velivoli da guerra dell’Ejército del Aire spagnolo, della NATO e dell’USAF. E’ anche la base dove rientrano le spoglie dei militari spagnoli caduti nelle missioni di “peacekeeping” o, meglio, di “warmaking” in giro per il mondo…
Album “Géminis”, 1984
Scritta da Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Posso sbagliarmi, ma credo che questa canzoni racconti di un incidente avvenuto vicino a Madrid, quando un aereo militare diretto a o partito dalla base militare di Torrejón lasciò cadere per errore qualche “confetto” su una scuola vicina.
La base aerea militare di Torrejón de Ardoz è attiva dal 1947, ha ospitato ed ospita gli F104, i Phantom, gli F18 ed altri velivoli da guerra dell’Ejército del Aire spagnolo, della NATO e dell’USAF. E’ anche la base dove rientrano le spoglie dei militari spagnoli caduti nelle missioni di “peacekeeping” o, meglio, di “warmaking” in giro per il mondo…
Hay un campo verde bajo un cielo azul,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 09:38
Peppino (canzone civile per Impastato)
[2011]
Album (In)cantocivile
Testo di Carmelo Calabrò
Album (In)cantocivile
Testo di Carmelo Calabrò
Non passeranno treni stanotte
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 1/12/2011 - 18:55
Ahora sí, ahora no
[1977]
Album “De paso”
Scritta da Luis Eduardo Aute per Ana Belèn e in seguito da lui stesso incisa nell’album “Albanta” (1978)
Testo trovato su Cancioneros.com
“Le frasi fatte e i grandi discorsi che promettono libertà sono da temere come lo specchio che nasconde sempre l’altra metà. Sono chissà quanti anni che si prendono sapientemente gioco della verità coloro che han fatto in modo che la fiducia nelle parole perdesse identità…”
Una canzone che mi ha ricordato le parole pronunciate solo l’altro giorno da un filibustiere campione di roboanti discorsi a vuoto e di mistificazione e ribaltamento della verità a suon di frasi fatte:
“Abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà. È il primo dei diritti dentro il quale esistono tutti gli altri. Siamo scesi in campo nel 1994 perché non volevamo che il Paese cadesse nelle mani di quei signori che erano... (continuer)
Album “De paso”
Scritta da Luis Eduardo Aute per Ana Belèn e in seguito da lui stesso incisa nell’album “Albanta” (1978)
Testo trovato su Cancioneros.com
“Le frasi fatte e i grandi discorsi che promettono libertà sono da temere come lo specchio che nasconde sempre l’altra metà. Sono chissà quanti anni che si prendono sapientemente gioco della verità coloro che han fatto in modo che la fiducia nelle parole perdesse identità…”
Una canzone che mi ha ricordato le parole pronunciate solo l’altro giorno da un filibustiere campione di roboanti discorsi a vuoto e di mistificazione e ribaltamento della verità a suon di frasi fatte:
“Abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà. È il primo dei diritti dentro il quale esistono tutti gli altri. Siamo scesi in campo nel 1994 perché non volevamo che il Paese cadesse nelle mani di quei signori che erano... (continuer)
Fue toda una vida
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 16:06
Julián Grimau
[1975]
Dall’album “De paso”.
Scritta da Teddy Bautista, forse proprio lo stesso Eduardo Bautista García che, dopo essere stato negli anni 60 e 70 il leader del gruppo Los Canarios ed aver interpretato Giuda nell’edizione spagnola del musical “Jesucristo Superstar”, è finito a fare il presidente della SIAE iberica e poi, di recente, diritto in galera per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita ed altri crimini finanziari di un certo rilievo… Complimenti, una bella carriera! Grimau si rivolterà nella tomba!
Testo trovato su Cancioneros.com
Julián Grimau.
Julián Grimau García, nato a Madrid nel 1911, fu militante della Gioventù socialista unificata e poi del Partito comunista spagnolo. Partecipò alla guerra civile come soldato e come funzionario del governo e delle organizzazioni popolari e fu agente del SIM, il Servizio di Informazione Militare repubblicano incaricato... (continuer)
Dall’album “De paso”.
Scritta da Teddy Bautista, forse proprio lo stesso Eduardo Bautista García che, dopo essere stato negli anni 60 e 70 il leader del gruppo Los Canarios ed aver interpretato Giuda nell’edizione spagnola del musical “Jesucristo Superstar”, è finito a fare il presidente della SIAE iberica e poi, di recente, diritto in galera per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita ed altri crimini finanziari di un certo rilievo… Complimenti, una bella carriera! Grimau si rivolterà nella tomba!
Testo trovato su Cancioneros.com
Julián Grimau.
Julián Grimau García, nato a Madrid nel 1911, fu militante della Gioventù socialista unificata e poi del Partito comunista spagnolo. Partecipò alla guerra civile come soldato e come funzionario del governo e delle organizzazioni popolari e fu agente del SIM, il Servizio di Informazione Militare repubblicano incaricato... (continuer)
Sembraste una semilla que fructificó
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 13:41
Yo nací en el cuarenta
Una telegrafica poesia di Jesús Munárriz Peralta, poeta spagnolo classe 1940, messa in musica da Víctor Manuel. Per Ana Belén.
Dall’album “De paso”
Testo trovato su Cancioneros.com
La “pace” di cui parla Munárriz è quella che alla Spagna fu imposta con le armi dai fascisti di Franco, che prevalsero definitivamente il 1 aprile del 1939.
E quelli come il poeta basco che nacquero subito dopo la guerra civile, quella “pace” dovettero sucarsela tutta fino al 1975 e anche oltre…
Dall’album “De paso”
Testo trovato su Cancioneros.com
La “pace” di cui parla Munárriz è quella che alla Spagna fu imposta con le armi dai fascisti di Franco, che prevalsero definitivamente il 1 aprile del 1939.
E quelli come il poeta basco che nacquero subito dopo la guerra civile, quella “pace” dovettero sucarsela tutta fino al 1975 e anche oltre…
Yo nací en el cuarenta y la paz empezó en el 39.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 12:01
Tengo
Poesia del cubano Nicolás Guillén che dà il titolo alla raccolta del 1964.
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975
Interpretata anche da Ana Belén nell’album “De paso” del 1977
Testo trovato su Cancioneros.com
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975
Interpretata anche da Ana Belén nell’album “De paso” del 1977
Testo trovato su Cancioneros.com
Cuando me veo y toco
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 11:29
Coplas de Juan Panadero
[1948]
Poesia di Rafael Alberti dalla raccolta “Coplas de Juan Panadero. (Libro I)”, Montevideo, Pueblos Unidos, 1949.
Musica di Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Nell’album di Ana Belén “De paso”, 1977.
Canzone tratta dai versi che il grande poeta andaluso dedicò, ancora una volta, alla resistenza antifranchista.
Purtroppo non so chi siano tutte le persone citate nel brano, ma Gómez Gayoso e Agustín Zoroa sono sicuramente stati due militanti comunisti e partigiani antifranchisti catturati e giustiziati (assassinati) alla garrota nel 1948.
Poesia di Rafael Alberti dalla raccolta “Coplas de Juan Panadero. (Libro I)”, Montevideo, Pueblos Unidos, 1949.
Musica di Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Nell’album di Ana Belén “De paso”, 1977.
Canzone tratta dai versi che il grande poeta andaluso dedicò, ancora una volta, alla resistenza antifranchista.
Purtroppo non so chi siano tutte le persone citate nel brano, ma Gómez Gayoso e Agustín Zoroa sono sicuramente stati due militanti comunisti e partigiani antifranchisti catturati e giustiziati (assassinati) alla garrota nel 1948.
La caja de mi guitarra
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 11:16
Gipsy (El gitano)
Sing to me the dream (Inti-Illimani + Holly Near) [1984]
Por un camino entre flautas y fuego
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 1/12/2011 - 11:10
Canción
[1974]
Parole e musica di Víctor Manuel.
Dall’album “Calle del Oso”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Víctor Manuel.
Dall’album “Calle del Oso”
Testo trovato su Cancioneros.com
Alguien preguntó para qué sirve la canción;
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 10:32
Oh, general en tu Pentágono
Poesia del cubano Nicolás Guillén che ritrovo in “Las grandes elegías y otros poemas”, Biblioteca Ayacucho, Caracas, Venezuela, 1984, ma probabilmente la prima pubblicazione risale alla raccolta intitolata “Tengo” del 1964.
Musica di Víctor Manuel.
Dall’album di Ana Belén “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
Musica di Víctor Manuel.
Dall’album di Ana Belén “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
¡Oh general en tu Pentágono,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 10:17
La exiliada del sur
[1966]
Testo di Patricio Manns
basato sulle Décimas di Violeta Parra, Capitolo LVIII
Musica di Violeta Parra
Letra de Patricio Manns
basada sobre las Décimas de Violeta Parra, Capítulo LVIII
Música de Violeta Parra
Lyrics by Patricio Manns
based upon Las Décimas by Violeta Parra, Chapter LVIII
Music by Violeta Parra
Album: La nueva canción chilena (1969, reed. 1973)
Altri interpreti / Otros intérpretes / Also performed by
- Patricio Manns
- Los Bunkers
Nel capitolo LVIII delle sue Décimas, Violeta parra parla dei suoi viaggi nel sud del Cile, allora la zona più misera e dimenticata del paese; fu durante uno di questi viaggi, in un concerto a Punta Arenas (la città più meridionale del mondo, probabilmente), che accadde il celebre episodio delle donne di un quartiere che le donarono una sedia fabbricata da loro stesse per permettere a Violeta di arrivare al microfono (era alta... (continuer)
Testo di Patricio Manns
basato sulle Décimas di Violeta Parra, Capitolo LVIII
Musica di Violeta Parra
Letra de Patricio Manns
basada sobre las Décimas de Violeta Parra, Capítulo LVIII
Música de Violeta Parra
Lyrics by Patricio Manns
based upon Las Décimas by Violeta Parra, Chapter LVIII
Music by Violeta Parra
Album: La nueva canción chilena (1969, reed. 1973)
Altri interpreti / Otros intérpretes / Also performed by
- Patricio Manns
- Los Bunkers
Nel capitolo LVIII delle sue Décimas, Violeta parra parla dei suoi viaggi nel sud del Cile, allora la zona più misera e dimenticata del paese; fu durante uno di questi viaggi, in un concerto a Punta Arenas (la città più meridionale del mondo, probabilmente), che accadde il celebre episodio delle donne di un quartiere che le donarono una sedia fabbricata da loro stesse per permettere a Violeta di arrivare al microfono (era alta... (continuer)
Un ojo dejé en Los Lagos
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2011 - 16:05
Parcours:
Exil et exiliés
Emigrante
[1975]
Da “Pablo Guerrero en el Olympia”
Testo trovato su Cancioneros.com
“[…] Se il fiume Reno fosse il Río Guadiana [che scorre tra Spagna e Portogallo, attraversando anche l’Extremadura, ndr] io e te non staremmo qui, ubriachi di nostalgia e di birra, ubriachi di vino non bevuto, di quel vino forte che dà alla testa […] Ma lasciamo da parte la malinconia, e se non c’è vino brindiamo pure con la birra e visto che me lo hai chiesto, ma solo per questo, canticchiamo una canzone di Manolo Escobar.””
Da “Pablo Guerrero en el Olympia”
Testo trovato su Cancioneros.com
“[…] Se il fiume Reno fosse il Río Guadiana [che scorre tra Spagna e Portogallo, attraversando anche l’Extremadura, ndr] io e te non staremmo qui, ubriachi di nostalgia e di birra, ubriachi di vino non bevuto, di quel vino forte che dà alla testa […] Ma lasciamo da parte la malinconia, e se non c’è vino brindiamo pure con la birra e visto che me lo hai chiesto, ma solo per questo, canticchiamo una canzone di Manolo Escobar.””
Un día cambió todo:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 14:58
Oltre il confine
[2011]
Album : Unica
Album : Unica
Oltre il confine che cosa c'è
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/11/2011 - 13:41
Luz negra
[1982]
Da “La revolución y las estrellas”
Scritta da Eduardo Carrasco.
Testo trovato su Cancioneros.com
Da “La revolución y las estrellas”
Scritta da Eduardo Carrasco.
Testo trovato su Cancioneros.com
Habría que decir que en lo inmediato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 13:10
Sensemayá (Canto para matar una culebra)
[1934]
Una poesia del cubano Nicolás Guillén, pubblicata nella raccolta intitolata “West Indies Ltd”, e messa in musica dal compositore messicano Silvestre Revueltas nel 1938.
Un poema sinfonico metafora della lotta contro il neo-colonialismo che gli Inti Illimani ed Horacio Salinas non poterono non fare proprio negli anni immediatamente successivi il golpe di Pinochet, la velenosa e mortale “culebra” fascista del Cile. Il disco “Canción para matar una culebra”, pubblicato il Italia, è infatti del 1979 e nacque dalla collaborazione tra esuli cileni, il gruppo nato nel 1967 a Santiago, appunto, e Patricio Manns.
Secondo Steve Peraza, ricercatore dell’Università americana St. Lawrence di Canton, NY, in “Sensemayá” Guillén presenta temi e simboli africani senza però voler rimandare ai tradizionali significati attribuiti dalla stessa cultura africana. La culebra, il serpente,... (continuer)
Una poesia del cubano Nicolás Guillén, pubblicata nella raccolta intitolata “West Indies Ltd”, e messa in musica dal compositore messicano Silvestre Revueltas nel 1938.
Un poema sinfonico metafora della lotta contro il neo-colonialismo che gli Inti Illimani ed Horacio Salinas non poterono non fare proprio negli anni immediatamente successivi il golpe di Pinochet, la velenosa e mortale “culebra” fascista del Cile. Il disco “Canción para matar una culebra”, pubblicato il Italia, è infatti del 1979 e nacque dalla collaborazione tra esuli cileni, il gruppo nato nel 1967 a Santiago, appunto, e Patricio Manns.
Secondo Steve Peraza, ricercatore dell’Università americana St. Lawrence di Canton, NY, in “Sensemayá” Guillén presenta temi e simboli africani senza però voler rimandare ai tradizionali significati attribuiti dalla stessa cultura africana. La culebra, il serpente,... (continuer)
¡Mayombe—bombe--mayombé!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 11:14
1984
Testo e musica di Gianluca Lalli
Altra canzone degli ucroniutopia dedicata a Orwell:
1984 - romanzo
Orwell 1984 (film)
Altra canzone degli ucroniutopia dedicata a Orwell:
1984 - romanzo
Orwell 1984 (film)
Winston giura che da bambino
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/11/2011 - 11:13
Cuando me acuerdo de mi país
[1974]
In “Canción sin límites” del 1977.
Disco inciso con l’Orquesta Sinfónica de Cuba, paese dove Manns era riuscito fortunosamente a riparare dopo il golpe del 1973.
Testo trovato su Cancioneros.com
Cuando me acuerdo de mi país: La “prova generale” de El equipaje del destierro
La canzone è del 1974; da pochi mesi Patricio Manns era riparato a Cuba, prima tappa del suo esilio ventennale dal Cile dopo il golpe di Pinochet dell'11 settembre 1973. A Cuba, Patricio Manns incise il disco Canción sin limites assieme all'Orchestra Sinfónica de Cuba.
Viene naturale dire che Cuando me acuerdo de mi país è il primo abbozzo, anche dal punto di vista linguistico e lessicale, del materiale grezzo che verrà poi plasmato definitivamente (e indimenticabilmente), nel 1980, con El equipaje del destierro. L'esilio è appena iniziato, e già il ricordo del proprio paese abbandonato modella la... (continuer)
In “Canción sin límites” del 1977.
Disco inciso con l’Orquesta Sinfónica de Cuba, paese dove Manns era riuscito fortunosamente a riparare dopo il golpe del 1973.
Testo trovato su Cancioneros.com
Cuando me acuerdo de mi país: La “prova generale” de El equipaje del destierro
La canzone è del 1974; da pochi mesi Patricio Manns era riparato a Cuba, prima tappa del suo esilio ventennale dal Cile dopo il golpe di Pinochet dell'11 settembre 1973. A Cuba, Patricio Manns incise il disco Canción sin limites assieme all'Orchestra Sinfónica de Cuba.
Viene naturale dire che Cuando me acuerdo de mi país è il primo abbozzo, anche dal punto di vista linguistico e lessicale, del materiale grezzo che verrà poi plasmato definitivamente (e indimenticabilmente), nel 1980, con El equipaje del destierro. L'esilio è appena iniziato, e già il ricordo del proprio paese abbandonato modella la... (continuer)
Cuando me acuerdo de mi país
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 10:25
Parcours:
Exil et exiliés
Canto para después de la comunión
[1965]
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Si de un mismo pan comimos
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 09:57
Señor, ten piedad (Kyrie)
[1965]
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Señor, Tú que tienes piedad,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 09:56
Yo, pecador
[1965]
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Yo, pecador, voy cantando
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 09:55
La pericona
[1962]
Da “El folklore de Chile según Violeta Parra – Violeta Parra, canto y guitarra”.
Proposta anche da Víctor Jara durante il suo concerto nell’Aula Magna della Università di Valparaíso il 29 maggio 1970.
La “pericona” è la variante cilena del “pericón”, un ballo popolare nato in Argentina ai primi dell’800.
E la pericona dice sempre la verità…
La música y los esquemas generales del texto son, indudablemente, de una pericona tradicional de Chiloé. Sin embargo, pensamos que el texto lleva tantas características del estilo de Violeta que debe ser considerada coautora, a pesar de que en los créditos del disco se atribuya totalmente al folklore.
La musica e lo schema generale del testo sono, indubbiamente, di una “pericona” tradizionale di Chiloé [gruppo di isole nel sud del Cile]. Ma il testo ha così tante caratteristiche tipiche del suo personalissimo stile che Violeta Parra ne dove essere considerata co-autrice, anche se i crediti del brano sono da attribuirsi totalmente al folklore.
(Cancioneros.com)
Da “El folklore de Chile según Violeta Parra – Violeta Parra, canto y guitarra”.
Proposta anche da Víctor Jara durante il suo concerto nell’Aula Magna della Università di Valparaíso il 29 maggio 1970.
La “pericona” è la variante cilena del “pericón”, un ballo popolare nato in Argentina ai primi dell’800.
E la pericona dice sempre la verità…
La música y los esquemas generales del texto son, indudablemente, de una pericona tradicional de Chiloé. Sin embargo, pensamos que el texto lleva tantas características del estilo de Violeta que debe ser considerada coautora, a pesar de que en los créditos del disco se atribuya totalmente al folklore.
La musica e lo schema generale del testo sono, indubbiamente, di una “pericona” tradizionale di Chiloé [gruppo di isole nel sud del Cile]. Ma il testo ha così tante caratteristiche tipiche del suo personalissimo stile che Violeta Parra ne dove essere considerata co-autrice, anche se i crediti del brano sono da attribuirsi totalmente al folklore.
(Cancioneros.com)
La pericona dice
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 09:16
Según el favor del viento
[1962]
Testo trovato su Cancioneros.com
La prima incisione di questa canzone (realizzata in casa con un piccolo registratore portatile) pare essere quella documentata nell’EP “Violeta Parra. “Temas inéditos – Homenaje documental”, pubblicato in Argentina nel 1987, dove “Según el favor del viento” si accompagnava a Arriba quemando el sol, o Y arriba quemando el sol, “Hace falta un guerrillero” e Miren cómo sonríen.
Ma la canzone compare anche in una pubblicazione ufficiale realizzata dalla Parra in Argentina nel 1962, “El folklore de Chile según Violeta Parra”, disco che però cadde sotto la mannaia della censura locale che impedì, per esempio, l’inclusione di Porque los pobres no tienen.
Testo trovato su Cancioneros.com
La prima incisione di questa canzone (realizzata in casa con un piccolo registratore portatile) pare essere quella documentata nell’EP “Violeta Parra. “Temas inéditos – Homenaje documental”, pubblicato in Argentina nel 1987, dove “Según el favor del viento” si accompagnava a Arriba quemando el sol, o Y arriba quemando el sol, “Hace falta un guerrillero” e Miren cómo sonríen.
Ma la canzone compare anche in una pubblicazione ufficiale realizzata dalla Parra in Argentina nel 1962, “El folklore de Chile según Violeta Parra”, disco che però cadde sotto la mannaia della censura locale che impedì, per esempio, l’inclusione di Porque los pobres no tienen.
Según el favor del viento
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 08:49
Πολεμικό
Polemikó
Στίχοι: Αθηνά Καραταράκη
Μουσική: Παναγιώτης Μάργαρης
Πρώτη εκτέλεση: Γιάννης Παλαμίδας
Testo: Athina Karataraki
Musica: Panayiotis Margaris
Primo interprete: Yannis Palamidas
Nell'Ελληνικό Τμήμα di questo sito sembra oramai essersi consolidata una prassi: "gpt" si occupa delle cose di ampio respiro (con le sue traduzioni mirabili) mentre "rv" da un lato fabbrica le paginone e, dall'altro, affronta impavido il Passaggio di Drake di stixoi.info, con le sue acque procellose assai, alla ricerca di canzoncine interessanti. I criteri di ricerca che usa sono, come dire, folkloristici e empirici: tutta una serie di parole chiave che vanno da quelle "classiche" e ovvie (πόλεμος, στρατιώτης, δικτατορία, μάχη...) a quelle più fantasiose. Ecco un'altra di queste "canzoncine", con un testo mica grullerello per nulla, però. In Grecia niente "peace & love", niente banalità (ora diciamocelo... (continuer)
Στίχοι: Αθηνά Καραταράκη
Μουσική: Παναγιώτης Μάργαρης
Πρώτη εκτέλεση: Γιάννης Παλαμίδας
Testo: Athina Karataraki
Musica: Panayiotis Margaris
Primo interprete: Yannis Palamidas
Nell'Ελληνικό Τμήμα di questo sito sembra oramai essersi consolidata una prassi: "gpt" si occupa delle cose di ampio respiro (con le sue traduzioni mirabili) mentre "rv" da un lato fabbrica le paginone e, dall'altro, affronta impavido il Passaggio di Drake di stixoi.info, con le sue acque procellose assai, alla ricerca di canzoncine interessanti. I criteri di ricerca che usa sono, come dire, folkloristici e empirici: tutta una serie di parole chiave che vanno da quelle "classiche" e ovvie (πόλεμος, στρατιώτης, δικτατορία, μάχη...) a quelle più fantasiose. Ecco un'altra di queste "canzoncine", con un testo mica grullerello per nulla, però. In Grecia niente "peace & love", niente banalità (ora diciamocelo... (continuer)
Στρατιώτες τρέχουνε στη μάχη
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2011 - 01:47
Hírósima
[1981]
Lag og texti: Bubbi Morthens
Testo e musica: Bubbi Morthens
Lyrics and music: Bubbi Morthens
Album: Utangarðsmenn
Sono particolarmente contento di aver rispolverato l'islandese per questo tipo qua, il sig. Ásbjörn Kristinsson Morthens detto “Bubbi”, il quale presenta peraltro un'inquietante somiglianza con Alessio Lega. È nato il 6 giugno 1956 a Reykjavík, e fino a quando aveva 23 anni ha fatto il pescatore d'altura come molti suoi connazionali; nel 1980 se ne è venuto fuori con il suo primo album di canzoni, intitolato Ísbjarnablús, ovvero “Il blues degli orsi polari”; una simpatica metafora per una specie di blues cantato rigorosamente in islandese. L'avete mai sentito parlare l'islandese? Probabilmente, la prima impressione che ne ricavereste sarebbe quella di una lingua adatta giustappunto ai pescatori d'altura; invece, se maneggiato con cura, ha una sua grande musicalità... (continuer)
Lag og texti: Bubbi Morthens
Testo e musica: Bubbi Morthens
Lyrics and music: Bubbi Morthens
Album: Utangarðsmenn
Sono particolarmente contento di aver rispolverato l'islandese per questo tipo qua, il sig. Ásbjörn Kristinsson Morthens detto “Bubbi”, il quale presenta peraltro un'inquietante somiglianza con Alessio Lega. È nato il 6 giugno 1956 a Reykjavík, e fino a quando aveva 23 anni ha fatto il pescatore d'altura come molti suoi connazionali; nel 1980 se ne è venuto fuori con il suo primo album di canzoni, intitolato Ísbjarnablús, ovvero “Il blues degli orsi polari”; una simpatica metafora per una specie di blues cantato rigorosamente in islandese. L'avete mai sentito parlare l'islandese? Probabilmente, la prima impressione che ne ricavereste sarebbe quella di una lingua adatta giustappunto ai pescatori d'altura; invece, se maneggiato con cura, ha una sua grande musicalità... (continuer)
Heill þér faðir alheimsins
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/11/2011 - 20:38
Parcours:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
Svegliati
Hanno inventato i viaggi sulla luna
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 29/11/2011 - 19:32
Τα αγροτικά
Ta agrotikà
Στίχοι: Διονύσης Τζεφρώνης
Μουσική: Θωμάς Μπακαλάκος
Πρώτη εκτέλεση: Βασίλης Παπακωνσταντίνου
Τα αγροτικά - 1975
Le canzoni dei campi
Testi di Dionysis Tzefronis
Musica di Thomas Bakalakos
Prima interpretazione di Vassilis Papakonstandinou
"Ta agrotikà" - 1975
Nella canzone politico-sociale greca i contadini sembrano essere giunti abbastanza tardi, in coda agli operai, ai pescatori e ai naviganti, per quanto la questione delle proprietà terriere e degli iniqui patti agrari sia stata centrale in Grecia sin dalla sua nascita come Stato e abbia continuato ad esserlo mentre andava allargando nei decenni successivi il suo territorio. La questione, che fu acutissima in Tessaglia, dipendeva dall'accaparramento che i ricchi possidenti greci fecero dei latifondi abbandonati dagli Ottomani (i çiflik) e delle loro manomorte religiose (i vakıf), la cui ripartizione era attesa... (continuer)
Στίχοι: Διονύσης Τζεφρώνης
Μουσική: Θωμάς Μπακαλάκος
Πρώτη εκτέλεση: Βασίλης Παπακωνσταντίνου
Τα αγροτικά - 1975
Le canzoni dei campi
Testi di Dionysis Tzefronis
Musica di Thomas Bakalakos
Prima interpretazione di Vassilis Papakonstandinou
"Ta agrotikà" - 1975
Nella canzone politico-sociale greca i contadini sembrano essere giunti abbastanza tardi, in coda agli operai, ai pescatori e ai naviganti, per quanto la questione delle proprietà terriere e degli iniqui patti agrari sia stata centrale in Grecia sin dalla sua nascita come Stato e abbia continuato ad esserlo mentre andava allargando nei decenni successivi il suo territorio. La questione, che fu acutissima in Tessaglia, dipendeva dall'accaparramento che i ricchi possidenti greci fecero dei latifondi abbandonati dagli Ottomani (i çiflik) e delle loro manomorte religiose (i vakıf), la cui ripartizione era attesa... (continuer)
1. Όχι δεν πουλάμε
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 29/11/2011 - 15:35
Lupo
Allergico al recinto
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 29/11/2011 - 14:21
Parcours:
LCG (Loups contre la Guerre)
Η λιόστρα
Ti sei accorto Gian Piero che la tua traduzione e la tua interpretazione di λιόστρα sono riportate sul video YouTube greco? :-)
Riccardo Venturi 29/11/2011 - 01:19
Mio fratello
Testo e musica di Gaspare Palmieri ("Gappa")
Lyrics and music by Gaspare Palmieri ("Gappa")
Lyrics and music by Gaspare Palmieri ("Gappa")
"Ho scritto Mio fratello quest’estate pensando alla vita dei miei pazienti e al mio primo amico d’infanzia Riccardo, che a ventidue anni si è ammalato di una grave forma di depressione. Riccardo si è suicidato lo scorso 23 Ottobre, a trentacinque anni. Riccardo scriveva poesie e racconti. Ho finito di registrare la canzone una settimana prima e non ho avuto tempo di fargliela ascoltare. Nell’ultimo periodo stava molto male e non mi sono sentito di spedirgli il provino. Questa canzone è per tutti i Riccardi e per i loro famigliari."
Gaspare Palmieri Gappa
Gaspare Palmieri Gappa
Mio fratello è cresciuto in un nido
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ahmed il Lavavetri 29/11/2011 - 01:04
Und was bekam des Prekarius Weib?
Ogni ritorno del perfido Scocciante su questo sito è segnato da maledizioni infernali, mòccoli e pedateneicogl scampanìi festosi e invocazioni di giùbilo, sebbene stavolta Egli si sia cimentato nientepopodimeno che con un celeberrimo testo di Bertolt Brecht (anche se stavolta, effettivamente, il pastore Niemöller non c'entra per niente). Dalla donna del soldato siamo passati, dice lo Scocciante, alla donna del precario; però la guerra sembra esattamente la stessa, e con gli stessi risultati (visti i bollettini delle morti sul lavoro). Poco male; il Grande Fratello 397 o-a-che-numero-è-arrivato pensa ad allietare gli spiriti, i ristoranti sono pieni e il vecchio detto "piove, governo ladro!" è stato aggiornato in "piove, governo tecnico!". Di che gioire. Intanto vediamo che cosa ci ha ammannito lo Scocciante, e non stiamo troppo a sottilizzare. [CCG/AWS Staff]
E che venne alla donna del precario
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 28/11/2011 - 23:36
Da cannu semmu nati
anonyme
Effettivamente in tutti i (pochi) siti dove questo canto viene riportato, lo si definisce "sardo"; ma il linguaggio in cui è scritto mi sembra lontano dal sardo. Casomai in gallurese, ma aspetto notizie più precise.
Riccardo Venturi 28/11/2011 - 23:05
Le Miracle de Berne – Das Wunder von Bern
Le Miracle de Berne – Das Wunder von Bern
Canzone française – Le Miracle de Berne – Das Wunder von Bern – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 53
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-quatre, nous voici en mil neuf cent cinquante-quatre, comme le temps passe, mon ami Lucien l'âne...
Dis-donc, Marco Valdo M.I. mon ami, il y avait bien longtemps que tu nous avais présenté une de tes Histoires d'Allemagne, je me demandais ce qui se passait... Si tu n'avais pas abandonné ton projet de faire les cent chansons, comme tu l'avais dit, sur les cent textes de Günter Grass, racontant cent ans de l'Histoire de l'Allemagne. Et voilà soudain que tu te mets à vouloir... (continuer)
Canzone française – Le Miracle de Berne – Das Wunder von Bern – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 53
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-quatre, nous voici en mil neuf cent cinquante-quatre, comme le temps passe, mon ami Lucien l'âne...
Dis-donc, Marco Valdo M.I. mon ami, il y avait bien longtemps que tu nous avais présenté une de tes Histoires d'Allemagne, je me demandais ce qui se passait... Si tu n'avais pas abandonné ton projet de faire les cent chansons, comme tu l'avais dit, sur les cent textes de Günter Grass, racontant cent ans de l'Histoire de l'Allemagne. Et voilà soudain que tu te mets à vouloir... (continuer)
Le Walter Elf, le Onze de Walter
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/11/2011 - 22:59
Vuelvo
28 novembre 2011
(Ho cercato di farla un po' ritmica...ma boh).
(Ho cercato di farla un po' ritmica...ma boh).
TORNO
(continuer)
(continuer)
28/11/2011 - 19:08
Yo me vuelvo para Chile
Di Juan Capra non è menzionato il periodo di Roma, dove abitò sicuramente nel 1965 in via dei Coronari. Io sono stato suo amico e stavo frequentemente con lui di cui conservo un bellissimo ricordo e due opere in gessetto che mi ritraggono.
Alfredo Liberatori 28/11/2011 - 15:31
Tammurriata nera
Veramente esauriente per chi vuole capire il significato di questa bellissima canzone. E' la canzone dell'Italia sconfitta e martoriata che riesce comunque a sopravvivere. Ma l'esperienza a volte insegna poco quando il ricordo si cancella o la malafede grida più forte. Il signor Simone Guerriero non può camuffare la verità chiamando "liberatori" coloro che sono stati i nostri TORTURATORI e ancor oggi hanno le loro basi sul NOSTRO suolo Patrio. Il fatto che abbiano vinto non ne diminuisce la barbarie e la misera statura morale !
(Teseo Tesei)
(Teseo Tesei)
Beh, comunque la si pensi mi fa abbastanza impressione vedere su questo sito un "Teseo Tesei", dato che chi scrive è interamente di Marina di Campo da parte di madre. Un saluto! [RV]
28/11/2011 - 13:33
Fiore rubato
la più bella poesia che abbia mai ascoltato sulla nostra terra grazie Mimmmo e grazie anche a Pino Aprile per il libro "Terroni" francesco da pompei
28/11/2011 - 07:28
L'eretico
Chanson italienne – L'eretico – Aioresis – 2009
Oh oh, dit Lucien l'âne, voici un hérétique... Bref, quelqu'un comme Valdo, comme toi, mon ami le manovale intelletuale, qui voyage, tel l'éléphant de l'autre hérétique, serrurier venu dans la ville de Pessoa, d'un pas lent en Hérésie, pays des plus admirables. À ce propos, tu devrais nous faire une chanson relatant les heures du grand Roi Pausole, joyeux hérétique s'il en fut.
Rappelle-toi bien ceci, Lucien l'âne mon ami, que nous autres, gens d'hérésie, nous n'entendons point nous soumettre aux diktats. Ce que tu traduis dans ton langage d'âne par "Ni la carotte par devant, ni le bâton par derrière". Quant aux musiciens et chanteurs, bref, aux auteurs de cette canzone, il n'est pas sans intérêt de noter qu'ils arrivent de l'ancien pays où abordaient les Grecs... Mais cela tu le sais. De ce talon de la botte si proche de la Lucanie où les... (continuer)
Oh oh, dit Lucien l'âne, voici un hérétique... Bref, quelqu'un comme Valdo, comme toi, mon ami le manovale intelletuale, qui voyage, tel l'éléphant de l'autre hérétique, serrurier venu dans la ville de Pessoa, d'un pas lent en Hérésie, pays des plus admirables. À ce propos, tu devrais nous faire une chanson relatant les heures du grand Roi Pausole, joyeux hérétique s'il en fut.
Rappelle-toi bien ceci, Lucien l'âne mon ami, que nous autres, gens d'hérésie, nous n'entendons point nous soumettre aux diktats. Ce que tu traduis dans ton langage d'âne par "Ni la carotte par devant, ni le bâton par derrière". Quant aux musiciens et chanteurs, bref, aux auteurs de cette canzone, il n'est pas sans intérêt de noter qu'ils arrivent de l'ancien pays où abordaient les Grecs... Mais cela tu le sais. De ce talon de la botte si proche de la Lucanie où les... (continuer)
L'HÉRÉTIQUE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 27/11/2011 - 21:07
Risoluzione strategica #6
[2011]
Album: Rojo
Album: Rojo
Aria di tempesta e di piccoli golpe
(continuer)
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envoyé par DoNQuijote82 27/11/2011 - 18:33
Fiume Sand Creek
trovata la versione dei Baraban, cerco quella in inglese di Shel Shapiro (da Acoustic Circus 2007)
DoNQuijote82 27/11/2011 - 14:56
La fattoria degli animali
Il vecchio maggiore è un maiale assai saggio
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 27/11/2011 - 11:50
Carlo Marx
[1976]
Album “Marilyn”
(Alloisio-Biggi)
Album “Marilyn”
(Alloisio-Biggi)
Fu quando arrestarono Carlo
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 27/11/2011 - 11:38
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Album “Cantes de la tierra adentro”
Testo trovato su Cancioneros.com
“Non startene sulla porta tu che hai costruito questa casa, che hai lavorato questa terra… Con che diritto ti costringono sulla porta costoro, in nome di chi ti privano dei frutti della tua fatica costoro che nemmeno esistevano quando tu costruivi questa tua casa e seminavi questa tua terra?”