Alle Sbarre qua di Reggio
Ciao a Bartleby e a tutti voi del sito, sono Felice Campora l'autore di brano sui cinque guagliuni. Il testo del brano è disponibile al sito http://xoomer.virgilio.it/hdlcam/testi..., che contiene i miei testi già stampati su cd; la canzone Cingua Guagliuni si trova seguendo l'ordine alfabetico. Un saluto dalla Calabria.
Felice Campora 2011/12/3 - 22:58
Machine Gun
Album: Checks Thugs and Rock n Roll (2006)
They’re all gonna get it in the end[x4]
(Continues)
(Continues)
2011/12/3 - 16:04
Supper's Ready
spero di risentire questo meraviglioso pezzo almeno un' altro migliaio di volte nella mia vita. ormai ne sono quasi dipendente.........La traduzione seconde me è molto poetica e riesce ad immergerti ancora più profondamente nella meraviglia dei suoni. Ma chi fà più una musica così strabiliante e sensazionale? Grazie Genesis!!Ciao a tutti i fans. Andrea (ud)
andrea voncini 2011/12/3 - 01:43
(No More) Heartache
released 29 November 2010
Words and Music By Glen Shaw and Rich Stefanik
This song is about our Country's entanglements in foreign wars and the personal responsibility each one of us carrys as a result.
Words and Music By Glen Shaw and Rich Stefanik
This song is about our Country's entanglements in foreign wars and the personal responsibility each one of us carrys as a result.
There’s a buzzing in the wires loud foot falls on the floor
(Continues)
(Continues)
2011/12/2 - 23:49
Η λιόστρα
d'après la version italienne de Gian Piero Testa – IL CROGIOLO – 2011
Chanson grecque – H λιόστρα – Vicky Moscholiou / Βίκυ Μοσχολιού – 1974
Texte de Nikos Gatsos
Musique de Stavros Xarchakos
Chanson grecque – H λιόστρα – Vicky Moscholiou / Βίκυ Μοσχολιού – 1974
Texte de Nikos Gatsos
Musique de Stavros Xarchakos
CRÉATRICE DE SPLENDEUR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/12/2 - 16:00
Ninna nanna di pace
questa canzone fa proprio piangere
è stato molto bravo quella chi la scritta
è stato molto bravo quella chi la scritta
2011/12/2 - 14:58
Paisajes urbanos, días escolares
[1976]
Album “Cantes de la tierra adentro”
Testo trovato su Cancioneros.com
Nel 1975 Labordeta insegnava all’istituto superiore “Ramón Pignatelli” di Saragozza.
In questa canzone autobiografica il cantautore aragonese evoca la pena, la rabbia e la tristezza nell’aver appreso che uno dei suoi alunni, un giovane militante comunista, era stato arrestato e torturato dalla polizia politica franchista proprio in un edificio vicino alla scuola…
Album “Cantes de la tierra adentro”
Testo trovato su Cancioneros.com
Nel 1975 Labordeta insegnava all’istituto superiore “Ramón Pignatelli” di Saragozza.
In questa canzone autobiografica il cantautore aragonese evoca la pena, la rabbia e la tristezza nell’aver appreso che uno dei suoi alunni, un giovane militante comunista, era stato arrestato e torturato dalla polizia politica franchista proprio in un edificio vicino alla scuola…
Hoy no ha venido a clase
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/2 - 13:48
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Rosa rosae
[1976]
Album “Cantes de la tierra adentro”
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone del 1976, quando il cadavere del Caudillo era ancora caldo, quando il suo fantasma ancora terrorizzava la Spagna, quando a chi si era beccato la guerra e quasi 40 anni di regime non sembrava ancora vero che fosse finita…
Album “Cantes de la tierra adentro”
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone del 1976, quando il cadavere del Caudillo era ancora caldo, quando il suo fantasma ancora terrorizzava la Spagna, quando a chi si era beccato la guerra e quasi 40 anni di regime non sembrava ancora vero che fosse finita…
Rosa, rosae
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/2 - 13:35
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
No te quedes en la puerta
[1976]
Album “Cantes de la tierra adentro”
Testo trovato su Cancioneros.com
“Non startene sulla porta tu che hai costruito questa casa, che hai lavorato questa terra… Con che diritto ti costringono sulla porta costoro, in nome di chi ti privano dei frutti della tua fatica costoro che nemmeno esistevano quando tu costruivi questa tua casa e seminavi questa tua terra?”
Album “Cantes de la tierra adentro”
Testo trovato su Cancioneros.com
“Non startene sulla porta tu che hai costruito questa casa, che hai lavorato questa terra… Con che diritto ti costringono sulla porta costoro, in nome di chi ti privano dei frutti della tua fatica costoro che nemmeno esistevano quando tu costruivi questa tua casa e seminavi questa tua terra?”
No te quedes en la puerta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/2 - 13:16
El milagro de Lamberto (Parábola al modo brechtiano)
[1976]
Album “Cantes de la tierra adentro”
Testo trovato su Cancioneros.com
Storia di Lamberto il contadino che, mentre si reca al campo, viene fermato da un centurione romano (= un soldato americano) che lo informa della requisizione della sua terra. Lamberto non si fa intimidire e gli risponde a tono, che sono solo degli imperialisti e che la sua terra non finirà come il Cile o il Vietnam…
Il soldato lo passa a fil di spada (= lo crivella di colpi)
Lamberto va a tener compagnia a Santa Engrazia, la nobildonna che fu martirizzata nel 303 a Saragozza per aver avuto l’ardire di chiedere a Daciano, sgherro di Diocleziano, di smetterla di perseguitare e massacrare i cristiani.
Album “Cantes de la tierra adentro”
Testo trovato su Cancioneros.com
Storia di Lamberto il contadino che, mentre si reca al campo, viene fermato da un centurione romano (= un soldato americano) che lo informa della requisizione della sua terra. Lamberto non si fa intimidire e gli risponde a tono, che sono solo degli imperialisti e che la sua terra non finirà come il Cile o il Vietnam…
Il soldato lo passa a fil di spada (= lo crivella di colpi)
Lamberto va a tener compagnia a Santa Engrazia, la nobildonna che fu martirizzata nel 303 a Saragozza per aver avuto l’ardire di chiedere a Daciano, sgherro di Diocleziano, di smetterla di perseguitare e massacrare i cristiani.
El milagro de Lamberto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/2 - 12:09
Nonato
[1987]
Album “Qué vamos a hacer”
Testo trovato su Cancioneros.com
Storia di un bimbo che non volle chiamarsi Federico e che non uscì dal “buco” per non dover vedere e/o subire gli orrori del mondo degli uomini…
Album “Qué vamos a hacer”
Testo trovato su Cancioneros.com
Storia di un bimbo che non volle chiamarsi Federico e che non uscì dal “buco” per non dover vedere e/o subire gli orrori del mondo degli uomini…
Dijo que no,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/2 - 11:40
Tragt sie sanft [Die Kugel]
d'après la version italienne - SOPPORTATELO LIEVE – de Riccardo Venturi
Chanson allemande – Tragt sie sanft [Die Kugel] – Lale Andersen – 1969
de Edelhagen – Wesseler, tirée du téléfilm Der Pott de Peter Zadek
Lale Andersen, une des plus grandes chanteuses allemandes est surtout connue pour avoir été l'interprète originelle de Lili Marleen, mais sa carrière a continué jusqu'à sa mort en 1972. Une carrière multiforme, aussi comme actrice de cinéma et de télévision. En 1969, elle fut appelée par le meteur en scène berlinois Peter Zadek pour interpréter le rôle d'une fasciante chanteuse dans le feuilleton télévisuel Der Pott, basée sur une ièce de théâtre du dramaturge irlandais Sean O'Casey, The Silver Tassie (1928). Andersen y joue un rôle très court, celui d'une fascinante chanteuse qui aux soldats ravis chante précisément cette chanson. Une très dure, terrifiante et étrange chanson conter la guerre sur une mélodie légère.
Chanson allemande – Tragt sie sanft [Die Kugel] – Lale Andersen – 1969
de Edelhagen – Wesseler, tirée du téléfilm Der Pott de Peter Zadek
Lale Andersen, une des plus grandes chanteuses allemandes est surtout connue pour avoir été l'interprète originelle de Lili Marleen, mais sa carrière a continué jusqu'à sa mort en 1972. Une carrière multiforme, aussi comme actrice de cinéma et de télévision. En 1969, elle fut appelée par le meteur en scène berlinois Peter Zadek pour interpréter le rôle d'une fasciante chanteuse dans le feuilleton télévisuel Der Pott, basée sur une ièce de théâtre du dramaturge irlandais Sean O'Casey, The Silver Tassie (1928). Andersen y joue un rôle très court, celui d'une fascinante chanteuse qui aux soldats ravis chante précisément cette chanson. Une très dure, terrifiante et étrange chanson conter la guerre sur une mélodie légère.
TRAITEZ AVEC DOUCEUR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/12/2 - 11:18
Los burgueses
[1958 o 1959]
Parole di Gonzalo Rojas.
Musica di Violeta Parra.
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone inedita basata sui versi di “Sátira a la rima”, componimento compreso nella raccolta “Contra la muerte” del poeta cileno Gonzalo Rojas Pizarro (1917-2011), pubblicata nel 1964.
Una poesia che mi ricorda le immagini de “Il fascino discreto della borghesia” di Buñuel e i versi di Les Bourgeois di Brel…
Rojas era figlio di un minatore e lui stesso lavorò per anni in miniera. Poi divenne professore universitario e diplomatico, ma il golpe del 1973 lo costrinse a fuggire prima in Germania Est e poi in Venezuela. Rientrò in Cile solo nel 1980. Chiaro che doveva avercela coi borghesi per il cui benessere suo padre si ruppe la schiena e che più tardi consegnarono il paese ai fascisti!
Rojas ha vinto il prestigioso premio “Cervantes” nel 2003.
Lo stesso Rojas sostiene... (Continues)
Parole di Gonzalo Rojas.
Musica di Violeta Parra.
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone inedita basata sui versi di “Sátira a la rima”, componimento compreso nella raccolta “Contra la muerte” del poeta cileno Gonzalo Rojas Pizarro (1917-2011), pubblicata nel 1964.
Una poesia che mi ricorda le immagini de “Il fascino discreto della borghesia” di Buñuel e i versi di Les Bourgeois di Brel…
Rojas era figlio di un minatore e lui stesso lavorò per anni in miniera. Poi divenne professore universitario e diplomatico, ma il golpe del 1973 lo costrinse a fuggire prima in Germania Est e poi in Venezuela. Rientrò in Cile solo nel 1980. Chiaro che doveva avercela coi borghesi per il cui benessere suo padre si ruppe la schiena e che più tardi consegnarono il paese ai fascisti!
Rojas ha vinto il prestigioso premio “Cervantes” nel 2003.
Lo stesso Rojas sostiene... (Continues)
He comido con los burgueses,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/2 - 10:28
Burgueses
[1972]
Poesia del cubano Nicolás Guillén dalla raccolta “La rueda dentada” del 1972.
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975
Testo trovato su Cancioneros.com
Poesia del cubano Nicolás Guillén dalla raccolta “La rueda dentada” del 1972.
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975
Testo trovato su Cancioneros.com
No me dan pena los burgueses
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/2 - 10:27
Pánico en Torrejón
[1983]
Album “Géminis”, 1984
Scritta da Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Posso sbagliarmi, ma credo che questa canzoni racconti di un incidente avvenuto vicino a Madrid, quando un aereo militare diretto a o partito dalla base militare di Torrejón lasciò cadere per errore qualche “confetto” su una scuola vicina.
La base aerea militare di Torrejón de Ardoz è attiva dal 1947, ha ospitato ed ospita gli F104, i Phantom, gli F18 ed altri velivoli da guerra dell’Ejército del Aire spagnolo, della NATO e dell’USAF. E’ anche la base dove rientrano le spoglie dei militari spagnoli caduti nelle missioni di “peacekeeping” o, meglio, di “warmaking” in giro per il mondo…
Album “Géminis”, 1984
Scritta da Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Posso sbagliarmi, ma credo che questa canzoni racconti di un incidente avvenuto vicino a Madrid, quando un aereo militare diretto a o partito dalla base militare di Torrejón lasciò cadere per errore qualche “confetto” su una scuola vicina.
La base aerea militare di Torrejón de Ardoz è attiva dal 1947, ha ospitato ed ospita gli F104, i Phantom, gli F18 ed altri velivoli da guerra dell’Ejército del Aire spagnolo, della NATO e dell’USAF. E’ anche la base dove rientrano le spoglie dei militari spagnoli caduti nelle missioni di “peacekeeping” o, meglio, di “warmaking” in giro per il mondo…
Hay un campo verde bajo un cielo azul,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/2 - 09:38
Peppino (canzone civile per Impastato)
[2011]
Album (In)cantocivile
Testo di Carmelo Calabrò
Album (In)cantocivile
Testo di Carmelo Calabrò
Non passeranno treni stanotte
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2011/12/1 - 18:55
Il mercenario di Lucera
Salve, dal testo di una canzone,mi sono trovato dinanzi a sproloqui di ogni genere, che come al solito sono andati fuori tema...come avrebbe detto il mio professore. Allora permettetemi di dire una cosa circa a chi parla male dei mercenari..il signore in camicia rossa che era al servizio di cavour ed del piemontese e,che una volta finito il lavoro è stato esiliato; cosa era per voi? Si studia ancora come un eroe...quindi vedete sono solo punti di vista...in quanto a me sebbene ora sessantunenne sono fiero di essere stato uno di loro.(Soldato di ventura) Vi saluto scrivendo un passo dalle " Cronache" di Froissart,
Frati ( porgendo il saluto ai viandanti )Iddio ti dia la pace!
Hawkwood: Iddio si prenda le vostre elemosine!
Frati: Non intendevamo recarti offesa signore.
Hawkwood: Ecchè, quando mi sfilate innanzi pregando vorreste che Iddio mi faccia perire di fame? Non sapete che io vivo della guerra e che la pace mi manderebbe in rovina?...
Frati ( porgendo il saluto ai viandanti )Iddio ti dia la pace!
Hawkwood: Iddio si prenda le vostre elemosine!
Frati: Non intendevamo recarti offesa signore.
Hawkwood: Ecchè, quando mi sfilate innanzi pregando vorreste che Iddio mi faccia perire di fame? Non sapete che io vivo della guerra e che la pace mi manderebbe in rovina?...
Bob 2011/12/1 - 17:55
Ahora sí, ahora no
[1977]
Album “De paso”
Scritta da Luis Eduardo Aute per Ana Belèn e in seguito da lui stesso incisa nell’album “Albanta” (1978)
Testo trovato su Cancioneros.com
“Le frasi fatte e i grandi discorsi che promettono libertà sono da temere come lo specchio che nasconde sempre l’altra metà. Sono chissà quanti anni che si prendono sapientemente gioco della verità coloro che han fatto in modo che la fiducia nelle parole perdesse identità…”
Una canzone che mi ha ricordato le parole pronunciate solo l’altro giorno da un filibustiere campione di roboanti discorsi a vuoto e di mistificazione e ribaltamento della verità a suon di frasi fatte:
“Abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà. È il primo dei diritti dentro il quale esistono tutti gli altri. Siamo scesi in campo nel 1994 perché non volevamo che il Paese cadesse nelle mani di quei signori che erano... (Continues)
Album “De paso”
Scritta da Luis Eduardo Aute per Ana Belèn e in seguito da lui stesso incisa nell’album “Albanta” (1978)
Testo trovato su Cancioneros.com
“Le frasi fatte e i grandi discorsi che promettono libertà sono da temere come lo specchio che nasconde sempre l’altra metà. Sono chissà quanti anni che si prendono sapientemente gioco della verità coloro che han fatto in modo che la fiducia nelle parole perdesse identità…”
Una canzone che mi ha ricordato le parole pronunciate solo l’altro giorno da un filibustiere campione di roboanti discorsi a vuoto e di mistificazione e ribaltamento della verità a suon di frasi fatte:
“Abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà. È il primo dei diritti dentro il quale esistono tutti gli altri. Siamo scesi in campo nel 1994 perché non volevamo che il Paese cadesse nelle mani di quei signori che erano... (Continues)
Fue toda una vida
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 16:06
Julián Grimau
[1975]
Dall’album “De paso”.
Scritta da Teddy Bautista, forse proprio lo stesso Eduardo Bautista García che, dopo essere stato negli anni 60 e 70 il leader del gruppo Los Canarios ed aver interpretato Giuda nell’edizione spagnola del musical “Jesucristo Superstar”, è finito a fare il presidente della SIAE iberica e poi, di recente, diritto in galera per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita ed altri crimini finanziari di un certo rilievo… Complimenti, una bella carriera! Grimau si rivolterà nella tomba!
Testo trovato su Cancioneros.com
Julián Grimau.
Julián Grimau García, nato a Madrid nel 1911, fu militante della Gioventù socialista unificata e poi del Partito comunista spagnolo. Partecipò alla guerra civile come soldato e come funzionario del governo e delle organizzazioni popolari e fu agente del SIM, il Servizio di Informazione Militare repubblicano incaricato... (Continues)
Dall’album “De paso”.
Scritta da Teddy Bautista, forse proprio lo stesso Eduardo Bautista García che, dopo essere stato negli anni 60 e 70 il leader del gruppo Los Canarios ed aver interpretato Giuda nell’edizione spagnola del musical “Jesucristo Superstar”, è finito a fare il presidente della SIAE iberica e poi, di recente, diritto in galera per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita ed altri crimini finanziari di un certo rilievo… Complimenti, una bella carriera! Grimau si rivolterà nella tomba!
Testo trovato su Cancioneros.com
Julián Grimau.
Julián Grimau García, nato a Madrid nel 1911, fu militante della Gioventù socialista unificata e poi del Partito comunista spagnolo. Partecipò alla guerra civile come soldato e come funzionario del governo e delle organizzazioni popolari e fu agente del SIM, il Servizio di Informazione Militare repubblicano incaricato... (Continues)
Sembraste una semilla que fructificó
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 13:41
Yo nací en el cuarenta
Una telegrafica poesia di Jesús Munárriz Peralta, poeta spagnolo classe 1940, messa in musica da Víctor Manuel. Per Ana Belén.
Dall’album “De paso”
Testo trovato su Cancioneros.com
La “pace” di cui parla Munárriz è quella che alla Spagna fu imposta con le armi dai fascisti di Franco, che prevalsero definitivamente il 1 aprile del 1939.
E quelli come il poeta basco che nacquero subito dopo la guerra civile, quella “pace” dovettero sucarsela tutta fino al 1975 e anche oltre…
Dall’album “De paso”
Testo trovato su Cancioneros.com
La “pace” di cui parla Munárriz è quella che alla Spagna fu imposta con le armi dai fascisti di Franco, che prevalsero definitivamente il 1 aprile del 1939.
E quelli come il poeta basco che nacquero subito dopo la guerra civile, quella “pace” dovettero sucarsela tutta fino al 1975 e anche oltre…
Yo nací en el cuarenta y la paz empezó en el 39.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 12:01
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Tengo
Poesia del cubano Nicolás Guillén che dà il titolo alla raccolta del 1964.
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975
Interpretata anche da Ana Belén nell’album “De paso” del 1977
Testo trovato su Cancioneros.com
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975
Interpretata anche da Ana Belén nell’album “De paso” del 1977
Testo trovato su Cancioneros.com
Cuando me veo y toco
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 11:29
Coplas de Juan Panadero
[1948]
Poesia di Rafael Alberti dalla raccolta “Coplas de Juan Panadero. (Libro I)”, Montevideo, Pueblos Unidos, 1949.
Musica di Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Nell’album di Ana Belén “De paso”, 1977.
Canzone tratta dai versi che il grande poeta andaluso dedicò, ancora una volta, alla resistenza antifranchista.
Purtroppo non so chi siano tutte le persone citate nel brano, ma Gómez Gayoso e Agustín Zoroa sono sicuramente stati due militanti comunisti e partigiani antifranchisti catturati e giustiziati (assassinati) alla garrota nel 1948.
Poesia di Rafael Alberti dalla raccolta “Coplas de Juan Panadero. (Libro I)”, Montevideo, Pueblos Unidos, 1949.
Musica di Víctor Manuel.
Testo trovato su Cancioneros.com
Nell’album di Ana Belén “De paso”, 1977.
Canzone tratta dai versi che il grande poeta andaluso dedicò, ancora una volta, alla resistenza antifranchista.
Purtroppo non so chi siano tutte le persone citate nel brano, ma Gómez Gayoso e Agustín Zoroa sono sicuramente stati due militanti comunisti e partigiani antifranchisti catturati e giustiziati (assassinati) alla garrota nel 1948.
La caja de mi guitarra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 11:16
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Gipsy (El gitano)
Sing to me the dream (Inti-Illimani + Holly Near) [1984]
Por un camino entre flautas y fuego
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/12/1 - 11:10
Canción
[1974]
Parole e musica di Víctor Manuel.
Dall’album “Calle del Oso”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Víctor Manuel.
Dall’album “Calle del Oso”
Testo trovato su Cancioneros.com
Alguien preguntó para qué sirve la canción;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 10:32
Buenos días, Superman
Su Cancioneros.com la canzone è attribuita a Víctor Manuel ed interpretata da Ana Belén un anno prima di Miguel Rios, nell'album intitolato “Calle del Oso”...
???
???
Bartleby 2011/12/1 - 10:27
Oh, general en tu Pentágono
Poesia del cubano Nicolás Guillén che ritrovo in “Las grandes elegías y otros poemas”, Biblioteca Ayacucho, Caracas, Venezuela, 1984, ma probabilmente la prima pubblicazione risale alla raccolta intitolata “Tengo” del 1964.
Musica di Víctor Manuel.
Dall’album di Ana Belén “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
Musica di Víctor Manuel.
Dall’album di Ana Belén “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
¡Oh general en tu Pentágono,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/12/1 - 10:17
Ŝipo de l’pac’
Ek per la ŝipo de l’ paco
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2011/12/1 - 10:10
Allende
"Aquella lente destrozada",installazione che per qualche tempo, nel 2003, ha campeggiato davanti alla Moneda a Santiago del Cile. Purtroppo non so chi sia l’autore di questo bell’omaggio ad Allende.
Bartleby 2011/12/1 - 09:00
Piazzale degli eroi
Io ci sono ripassato stasera e, ahimè, le scritte nere ancora ci sono, e neanche poche.
Luca 'The River' 2011/12/1 - 02:44
Tragt sie sanft [Die Kugel]
Der Text des Liedes 'Tragt sie sanft...' stammt von Karl Wesseler.
Dorothea Renckhoff dorenckhoff@aol.com
Dorothea Renckhoff dorenckhoff@aol.com
2011/12/1 - 00:34
Réception chez les Nazis
Chanson française - Réception chez les Nazis – Marco Valdo M.I. – 2009
RICEVIMENTO DAI NAZISTI
(Continues)
(Continues)
2011/12/1 - 00:04
Figli di Annibale
Del fare figli italici e della pulizia etnica - puntuale commento di Femminismo a Sud all'inqualificabile articolo apparso su "Libero" (un titolo che è poesia allo stato puro: un ossimoro in una sola parola!)
Lorenzo 2011/11/30 - 22:58
Und was bekam des Soldaten Weib?
Chanson allemande – Und was bekam des Soldaten Weib ? – Bertolt Brecht – 1942
Poème de Bertolt Brecht – tiré du Brave Soldat Schweijk
Musique de Kurt Weil
Poème de Bertolt Brecht – tiré du Brave Soldat Schweijk
Musique de Kurt Weil
ET QU'A REÇU LA FEMME DU SOLDAT ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/11/30 - 22:46
Dachau Express
Chanson française - Marco Valdo M.I. - 2009
DACHAU EXPRESS
(Continues)
(Continues)
2011/11/30 - 22:24
Emigrante
[1975]
Da “Pablo Guerrero en el Olympia”
Testo trovato su Cancioneros.com
“[…] Se il fiume Reno fosse il Río Guadiana [che scorre tra Spagna e Portogallo, attraversando anche l’Extremadura, ndr] io e te non staremmo qui, ubriachi di nostalgia e di birra, ubriachi di vino non bevuto, di quel vino forte che dà alla testa […] Ma lasciamo da parte la malinconia, e se non c’è vino brindiamo pure con la birra e visto che me lo hai chiesto, ma solo per questo, canticchiamo una canzone di Manolo Escobar.””
Da “Pablo Guerrero en el Olympia”
Testo trovato su Cancioneros.com
“[…] Se il fiume Reno fosse il Río Guadiana [che scorre tra Spagna e Portogallo, attraversando anche l’Extremadura, ndr] io e te non staremmo qui, ubriachi di nostalgia e di birra, ubriachi di vino non bevuto, di quel vino forte che dà alla testa […] Ma lasciamo da parte la malinconia, e se non c’è vino brindiamo pure con la birra e visto che me lo hai chiesto, ma solo per questo, canticchiamo una canzone di Manolo Escobar.””
Un día cambió todo:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 14:58
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Oltre il confine
[2011]
Album : Unica
Album : Unica
Oltre il confine che cosa c'è
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/11/30 - 13:41
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Luz negra
[1982]
Da “La revolución y las estrellas”
Scritta da Eduardo Carrasco.
Testo trovato su Cancioneros.com
Da “La revolución y las estrellas”
Scritta da Eduardo Carrasco.
Testo trovato su Cancioneros.com
Habría que decir que en lo inmediato
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 13:10
Juanito Laguna remonta un barrilete
30 novembre 2011
Le solite due parole del “traduttore”. Se questo testo non ha le difficoltà di Palimpsesto, appartiene pur sempre alla sensibilità di un poeta e il traditore traduttore ne deve tenere serio conto. Inoltre, il testo è letteralmente infarcito di argentinismi (o latinoamericanismi), a partire dal barrilete che, in Argentina, è sí l'aquilone, ma quello fatto di stracci. Confrontando tale testo con quello di Luchín, si vede bene come gli stracci siano sempre presenti, compagni inseparabili dei bambini poverissimi. Stracci addosso, stracci come giochi; bellissima l'immagine degli stracci che “sognan la colla” per essere tenuti un po' assieme. La palomita torcaza (o semplicemente torcaza) può corrispondere a due piccioniformi diffusi in Sudamerica: la Columba araucana e la Columbina picui; io ho scelto la prima perché ci stava un po' meglio nel verso. La huella (lett. “traccia,... (Continues)
Le solite due parole del “traduttore”. Se questo testo non ha le difficoltà di Palimpsesto, appartiene pur sempre alla sensibilità di un poeta e il traditore traduttore ne deve tenere serio conto. Inoltre, il testo è letteralmente infarcito di argentinismi (o latinoamericanismi), a partire dal barrilete che, in Argentina, è sí l'aquilone, ma quello fatto di stracci. Confrontando tale testo con quello di Luchín, si vede bene come gli stracci siano sempre presenti, compagni inseparabili dei bambini poverissimi. Stracci addosso, stracci come giochi; bellissima l'immagine degli stracci che “sognan la colla” per essere tenuti un po' assieme. La palomita torcaza (o semplicemente torcaza) può corrispondere a due piccioniformi diffusi in Sudamerica: la Columba araucana e la Columbina picui; io ho scelto la prima perché ci stava un po' meglio nel verso. La huella (lett. “traccia,... (Continues)
JUANITO LAGUNA FA VOLARE UN AQUILONE
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2011/11/30 - 11:32
Sensemayá (Canto para matar una culebra)
[1934]
Una poesia del cubano Nicolás Guillén, pubblicata nella raccolta intitolata “West Indies Ltd”, e messa in musica dal compositore messicano Silvestre Revueltas nel 1938.
Un poema sinfonico metafora della lotta contro il neo-colonialismo che gli Inti Illimani ed Horacio Salinas non poterono non fare proprio negli anni immediatamente successivi il golpe di Pinochet, la velenosa e mortale “culebra” fascista del Cile. Il disco “Canción para matar una culebra”, pubblicato il Italia, è infatti del 1979 e nacque dalla collaborazione tra esuli cileni, il gruppo nato nel 1967 a Santiago, appunto, e Patricio Manns.
Secondo Steve Peraza, ricercatore dell’Università americana St. Lawrence di Canton, NY, in “Sensemayá” Guillén presenta temi e simboli africani senza però voler rimandare ai tradizionali significati attribuiti dalla stessa cultura africana. La culebra, il serpente,... (Continues)
Una poesia del cubano Nicolás Guillén, pubblicata nella raccolta intitolata “West Indies Ltd”, e messa in musica dal compositore messicano Silvestre Revueltas nel 1938.
Un poema sinfonico metafora della lotta contro il neo-colonialismo che gli Inti Illimani ed Horacio Salinas non poterono non fare proprio negli anni immediatamente successivi il golpe di Pinochet, la velenosa e mortale “culebra” fascista del Cile. Il disco “Canción para matar una culebra”, pubblicato il Italia, è infatti del 1979 e nacque dalla collaborazione tra esuli cileni, il gruppo nato nel 1967 a Santiago, appunto, e Patricio Manns.
Secondo Steve Peraza, ricercatore dell’Università americana St. Lawrence di Canton, NY, in “Sensemayá” Guillén presenta temi e simboli africani senza però voler rimandare ai tradizionali significati attribuiti dalla stessa cultura africana. La culebra, il serpente,... (Continues)
¡Mayombe—bombe--mayombé!
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Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 11:14
1984
Testo e musica di Gianluca Lalli
Altra canzone degli ucroniutopia dedicata a Orwell:
1984 - romanzo
Orwell 1984 (film)
Altra canzone degli ucroniutopia dedicata a Orwell:
1984 - romanzo
Orwell 1984 (film)
Winston giura che da bambino
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Contributed by DonQuijote82 2011/11/30 - 11:13
Cuando me acuerdo de mi país
[1974]
In “Canción sin límites” del 1977.
Disco inciso con l’Orquesta Sinfónica de Cuba, paese dove Manns era riuscito fortunosamente a riparare dopo il golpe del 1973.
Testo trovato su Cancioneros.com
Cuando me acuerdo de mi país: La “prova generale” de El equipaje del destierro
La canzone è del 1974; da pochi mesi Patricio Manns era riparato a Cuba, prima tappa del suo esilio ventennale dal Cile dopo il golpe di Pinochet dell'11 settembre 1973. A Cuba, Patricio Manns incise il disco Canción sin limites assieme all'Orchestra Sinfónica de Cuba.
Viene naturale dire che Cuando me acuerdo de mi país è il primo abbozzo, anche dal punto di vista linguistico e lessicale, del materiale grezzo che verrà poi plasmato definitivamente (e indimenticabilmente), nel 1980, con El equipaje del destierro. L'esilio è appena iniziato, e già il ricordo del proprio paese abbandonato modella la... (Continues)
In “Canción sin límites” del 1977.
Disco inciso con l’Orquesta Sinfónica de Cuba, paese dove Manns era riuscito fortunosamente a riparare dopo il golpe del 1973.
Testo trovato su Cancioneros.com
Cuando me acuerdo de mi país: La “prova generale” de El equipaje del destierro
La canzone è del 1974; da pochi mesi Patricio Manns era riparato a Cuba, prima tappa del suo esilio ventennale dal Cile dopo il golpe di Pinochet dell'11 settembre 1973. A Cuba, Patricio Manns incise il disco Canción sin limites assieme all'Orchestra Sinfónica de Cuba.
Viene naturale dire che Cuando me acuerdo de mi país è il primo abbozzo, anche dal punto di vista linguistico e lessicale, del materiale grezzo che verrà poi plasmato definitivamente (e indimenticabilmente), nel 1980, con El equipaje del destierro. L'esilio è appena iniziato, e già il ricordo del proprio paese abbandonato modella la... (Continues)
Cuando me acuerdo de mi país
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Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 10:25
Song Itineraries:
Exiles and exilees
Canto para después de la comunión
[1965]
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Si de un mismo pan comimos
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Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 09:57
Señor, ten piedad (Kyrie)
[1965]
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Señor, Tú que tienes piedad,
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Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 09:56
Yo, pecador
[1965]
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al gruppo Ayacucho.
Yo, pecador, voy cantando
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Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 09:55
La pericona
[1962]
Da “El folklore de Chile según Violeta Parra – Violeta Parra, canto y guitarra”.
Proposta anche da Víctor Jara durante il suo concerto nell’Aula Magna della Università di Valparaíso il 29 maggio 1970.
La “pericona” è la variante cilena del “pericón”, un ballo popolare nato in Argentina ai primi dell’800.
E la pericona dice sempre la verità…
La música y los esquemas generales del texto son, indudablemente, de una pericona tradicional de Chiloé. Sin embargo, pensamos que el texto lleva tantas características del estilo de Violeta que debe ser considerada coautora, a pesar de que en los créditos del disco se atribuya totalmente al folklore.
La musica e lo schema generale del testo sono, indubbiamente, di una “pericona” tradizionale di Chiloé [gruppo di isole nel sud del Cile]. Ma il testo ha così tante caratteristiche tipiche del suo personalissimo stile che Violeta Parra ne dove essere considerata co-autrice, anche se i crediti del brano sono da attribuirsi totalmente al folklore.
(Cancioneros.com)
Da “El folklore de Chile según Violeta Parra – Violeta Parra, canto y guitarra”.
Proposta anche da Víctor Jara durante il suo concerto nell’Aula Magna della Università di Valparaíso il 29 maggio 1970.
La “pericona” è la variante cilena del “pericón”, un ballo popolare nato in Argentina ai primi dell’800.
E la pericona dice sempre la verità…
La música y los esquemas generales del texto son, indudablemente, de una pericona tradicional de Chiloé. Sin embargo, pensamos que el texto lleva tantas características del estilo de Violeta que debe ser considerada coautora, a pesar de que en los créditos del disco se atribuya totalmente al folklore.
La musica e lo schema generale del testo sono, indubbiamente, di una “pericona” tradizionale di Chiloé [gruppo di isole nel sud del Cile]. Ma il testo ha così tante caratteristiche tipiche del suo personalissimo stile che Violeta Parra ne dove essere considerata co-autrice, anche se i crediti del brano sono da attribuirsi totalmente al folklore.
(Cancioneros.com)
La pericona dice
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Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 09:16
Según el favor del viento
[1962]
Testo trovato su Cancioneros.com
La prima incisione di questa canzone (realizzata in casa con un piccolo registratore portatile) pare essere quella documentata nell’EP “Violeta Parra. “Temas inéditos – Homenaje documental”, pubblicato in Argentina nel 1987, dove “Según el favor del viento” si accompagnava a Arriba quemando el sol, o Y arriba quemando el sol, “Hace falta un guerrillero” e Miren cómo sonríen.
Ma la canzone compare anche in una pubblicazione ufficiale realizzata dalla Parra in Argentina nel 1962, “El folklore de Chile según Violeta Parra”, disco che però cadde sotto la mannaia della censura locale che impedì, per esempio, l’inclusione di Porque los pobres no tienen.
Testo trovato su Cancioneros.com
La prima incisione di questa canzone (realizzata in casa con un piccolo registratore portatile) pare essere quella documentata nell’EP “Violeta Parra. “Temas inéditos – Homenaje documental”, pubblicato in Argentina nel 1987, dove “Según el favor del viento” si accompagnava a Arriba quemando el sol, o Y arriba quemando el sol, “Hace falta un guerrillero” e Miren cómo sonríen.
Ma la canzone compare anche in una pubblicazione ufficiale realizzata dalla Parra in Argentina nel 1962, “El folklore de Chile según Violeta Parra”, disco che però cadde sotto la mannaia della censura locale che impedì, per esempio, l’inclusione di Porque los pobres no tienen.
Según el favor del viento
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Contributed by Bartleby 2011/11/30 - 08:49
Гъста e мъгла
Questa sembra essere la pagina del sito a...più lenta progressione. A distanza di 4 anni dall'ultimo intervento, infatti, oggi (30 novembre 2011) da questa pagina è stato possibile reperire il testo originale bulgaro completo in alfabeto cirillico, letteralmente "seppellito" in mezzo ad un articolo. Confortante constatare che la nostra trascrizione era stata in gran parte esatta; mancava però una strofa (la seconda), che compariva nella traduzione italiana "primitiva" ma non nel testo dato dallo Strijdkoor Amahoro. Inoltre, è stata reperita anche la corretta grafia del nome dell'autore, mediante la quale siamo riusciti a reperire a sua volta una biografia completa dall'edizione bulgara di Wikipedia. Questa pagina è una storia lunga anni.
Riccardo Venturi 2011/11/30 - 00:58
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