Que raro
Esta mañana, escuchando el nuevo disco de Juan Antonio Muriel me he sentido muy feliz... Feliz en primer lugar porque ahí sigue: «a la orilla de una guitarra» ofreciéndonos canciones de extraordinaria calidad... ¡Es importante y necesario que existan en este mundo personas como él!; personas que, como él, nos sentimos «portadores de virus de la utopía».
Por otra parte en su nuevo disco, titulado "Caminar" –que comentaré la semana que viene– se puede escuchar una canción que merece la pena destacar en este rinconcillo cotidiano en que condenamos la guerra y la violencia; la canción se titula "Que raro" y estos son algunos de sus fragmentos
Fernando Lucini
Por otra parte en su nuevo disco, titulado "Caminar" –que comentaré la semana que viene– se puede escuchar una canción que merece la pena destacar en este rinconcillo cotidiano en que condenamos la guerra y la violencia; la canción se titula "Que raro" y estos son algunos de sus fragmentos
Fernando Lucini
Llorarán las madres lagrimas de piedra,
(Continues)
(Continues)
2011/10/6 - 22:38
God Damn the War
The Rev. Fr. Christoforos Schuff is an Orthodox Priest dedicated to social justice. He has written numerous songs, among them the provocative anti-war song "God damn the war".
Well, I was raised to love my country,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Fr. Christoforos Schuff 2011/10/6 - 21:50
Deus e o Diabo na terra do sol
[1964]
Parole di Glauber Rocha
Musiche di Sérgio Ricardo
Colonna sonora dell’omonimo film di Glauber Rocha, manifesto del “Cinema novo” brasiliano.
Nord-est brasiliano, 1940. Manoel, mandriano sfruttato in una fazenda, sogna di riuscire a raggranellare un gruzzolo per affrancarsi dalla schiavitù e mettere su una fattoria per proprio conto. Ma il ricco “coronel” con cui si mette in affari lo raggira e lo vuole ridurre sul lastrico. Manoel lo uccide e scappa nel sertão con la moglie Rosa, inseguiti da Antonio Das Mortes, spietato cacciatore di taglie al soldo dei latifondisti. Nel deserto Manoel e Rosa incontrano prima un gruppo di contadini diseredati imboniti da un fanatico santone millenarista (il Dio del titolo) e poi, quando Antonio Das Mortes stermina gli invasati ed il loro leader, i due fuggiaschi si aggregano ad un piccolo gruppo di cangaceiros, superstiti della strage... (Continues)
Parole di Glauber Rocha
Musiche di Sérgio Ricardo
Colonna sonora dell’omonimo film di Glauber Rocha, manifesto del “Cinema novo” brasiliano.
Nord-est brasiliano, 1940. Manoel, mandriano sfruttato in una fazenda, sogna di riuscire a raggranellare un gruzzolo per affrancarsi dalla schiavitù e mettere su una fattoria per proprio conto. Ma il ricco “coronel” con cui si mette in affari lo raggira e lo vuole ridurre sul lastrico. Manoel lo uccide e scappa nel sertão con la moglie Rosa, inseguiti da Antonio Das Mortes, spietato cacciatore di taglie al soldo dei latifondisti. Nel deserto Manoel e Rosa incontrano prima un gruppo di contadini diseredati imboniti da un fanatico santone millenarista (il Dio del titolo) e poi, quando Antonio Das Mortes stermina gli invasati ed il loro leader, i due fuggiaschi si aggregano ad un piccolo gruppo di cangaceiros, superstiti della strage... (Continues)
I
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/6 - 15:57
Song Itineraries:
The Devil
Conversação de paz
[1970]
Album “Arrebentação”
Questa è la prima canzone che contribuisco di questo autore brasiliano finora estraneo alle CCG/AWS.
Ma altre ne arriveranno, perché – solo per fare un esempio - Sérgio Ricardo è stato l’autore della colonna sonora del mitico film di Glauber Rocha “Deus e o diabo na terra do sol” del 1963.
Album “Arrebentação”
Questa è la prima canzone che contribuisco di questo autore brasiliano finora estraneo alle CCG/AWS.
Ma altre ne arriveranno, perché – solo per fare un esempio - Sérgio Ricardo è stato l’autore della colonna sonora del mitico film di Glauber Rocha “Deus e o diabo na terra do sol” del 1963.
Hoje finalmente vai ter reunião
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/6 - 13:15
O Adeus d'um proscrito
[1820]
texto: José Pinto Rebelo de Carvalho
música: O compositor é desconhecido
álbum: O Guerrilheiro [1974]
Canção do século XIX.0 autor desta poesia (José Pinto Rebelo de Carvalho) emigrou para a Inglaterra depois do malogro da revolta de 1820, e mais tarde, estabelecido o sistema liberal, entrou na Magistratura Judicial.
texto: José Pinto Rebelo de Carvalho
música: O compositor é desconhecido
álbum: O Guerrilheiro [1974]
Canção do século XIX.0 autor desta poesia (José Pinto Rebelo de Carvalho) emigrou para a Inglaterra depois do malogro da revolta de 1820, e mais tarde, estabelecido o sistema liberal, entrou na Magistratura Judicial.
Rompe a aurora: adeus, esposa...
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/10/5 - 18:20
A chegada de Raul Seixas e Lampião no FMI
[2000]
Album “Jogos de Armar (Faça Você Mesmo)”
Omaggio di Tom Zé al rocker brasiliano Raul Santos Seixas, prematuramente scomparso nel 1989, qui assimilato alla figura dell’ultimo dei cangaceiros, Virgulino Ferreira da Silva, detto Lampião, sul quale si veda l’introduzione a Lampião falou di Luiz Gonzaga.
Raul Seixas, a colpi di chitarra, e Lampião, a colpi di fucile, sgominano qui tutti i potenti di oggi, dai tristi figuri del Fondo Monetario Internazionale allo Zio Sam, dagli speculatori affamatori annidati a Wall Street agli ipocriti parassiti dell’ONU ai grassi banchieri. Il FMI è costretto ad aprire le casse e dare tutto il denaro ai paesi poveri perché se lo dividano. Finalmente sembra sorta l’alba della felicità sul genere umano che ha debellato i suoi oppressori ma paradossalmente gli oppressi di un tempo hanno imparato l’avidità e la sopraffazione e non riescono a mettersi d’accordo sulla spartizione di tutti quei soldi. L’epilogo è l’ennesima guerra.
Album “Jogos de Armar (Faça Você Mesmo)”
Omaggio di Tom Zé al rocker brasiliano Raul Santos Seixas, prematuramente scomparso nel 1989, qui assimilato alla figura dell’ultimo dei cangaceiros, Virgulino Ferreira da Silva, detto Lampião, sul quale si veda l’introduzione a Lampião falou di Luiz Gonzaga.
Raul Seixas, a colpi di chitarra, e Lampião, a colpi di fucile, sgominano qui tutti i potenti di oggi, dai tristi figuri del Fondo Monetario Internazionale allo Zio Sam, dagli speculatori affamatori annidati a Wall Street agli ipocriti parassiti dell’ONU ai grassi banchieri. Il FMI è costretto ad aprire le casse e dare tutto il denaro ai paesi poveri perché se lo dividano. Finalmente sembra sorta l’alba della felicità sul genere umano che ha debellato i suoi oppressori ma paradossalmente gli oppressi di un tempo hanno imparato l’avidità e la sopraffazione e non riescono a mettersi d’accordo sulla spartizione di tutti quei soldi. L’epilogo è l’ennesima guerra.
É Raul, Raul, Raul,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/5 - 14:55
Lampião falou
[1981]
Nell’album intitolato “A festa”, poi in un disco collettivo dedicato a “A música do cangaço” del 1984.
Virgulino Ferreira da Silva, detto Lampião (e dai suoi “o Capitão”), è stato l’ultimo grande bandito rurale del nord-est brasiliano. Non so bene perché si fosse meritato quel soprannome, forse perché –singolarmente per un bandito – portava sempre occhiali da vista (e allora per via del riflesso delle lenti), o forse perché si dice di notte usasse accendersi un sigaro dietro l’altro per illuminare il cammino nel buio del sertão (cosa non molto prudente, considerato che le “volantes” dell’esercito gli stavano sempre alle calcagna). I suoi detrattori, quelli che lo consideravano soltanto un criminale, raccontavano che fosse per via della sua paura del buio (cosa non molto verosimile per un cangaçeiro che per vent’anni tenne in scacco chi gli dava la caccia)…
Lampião,... (Continues)
Nell’album intitolato “A festa”, poi in un disco collettivo dedicato a “A música do cangaço” del 1984.
Virgulino Ferreira da Silva, detto Lampião (e dai suoi “o Capitão”), è stato l’ultimo grande bandito rurale del nord-est brasiliano. Non so bene perché si fosse meritato quel soprannome, forse perché –singolarmente per un bandito – portava sempre occhiali da vista (e allora per via del riflesso delle lenti), o forse perché si dice di notte usasse accendersi un sigaro dietro l’altro per illuminare il cammino nel buio del sertão (cosa non molto prudente, considerato che le “volantes” dell’esercito gli stavano sempre alle calcagna). I suoi detrattori, quelli che lo consideravano soltanto un criminale, raccontavano che fosse per via della sua paura del buio (cosa non molto verosimile per un cangaçeiro che per vent’anni tenne in scacco chi gli dava la caccia)…
Lampião,... (Continues)
Eu não sei porque cheguei
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/10/5 - 13:56
John Riley
John Riley came form Galway town in the years of the Irish hunger
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/5 - 12:00
The Men That God Made Mad
Far far from Clifden's rocky shore o'er the broad Atlantic sea
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/5 - 11:56
San Patricios
[2008]
State of Grace
State of Grace
Two hundred Irish go into Mexico
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/5 - 11:51
San Patricio Brigade
I came to this country an innocent boy
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/5 - 11:48
The Sands of Mexico
da San Patricio (2010)
RY COODER FEAT. CHIEFTAINS/ Esce il disco che racconta la storia del Battaglione San Patricio Paolo Vites mercoledì 10 marzo 2010
Paolo Vites
Esce in Italia il 12 marzo “San Patricio”, la nuova affascinante avventura del musicista americano Ry Cooder e degli irlandesi Chieftains. Ancora oggi, se siete un irlandese di passaggio in Messico, sarete trattati con il massimo rispetto e vi sarà ricordata per l’ennesima volta di quel gruppo di coraggiosi che nel 1846, allo scoppio della guerra fra Stati Uniti e il paese latino, disertarono in massa dall’esercito stelle e strisce per unirsi, cattolici con i cattolici, alle truppe del Generale Santa Ana. Non solo irlandesi in verità: in quello che sarebbe passato alla storia come il Battaglione di San Patrizio, dal nome del santo protettore dell’Isola Smeraldo - per i messicani “San Patricios” - c’erano anche italiani,... (Continues)
RY COODER FEAT. CHIEFTAINS/ Esce il disco che racconta la storia del Battaglione San Patricio Paolo Vites mercoledì 10 marzo 2010
Paolo Vites
Esce in Italia il 12 marzo “San Patricio”, la nuova affascinante avventura del musicista americano Ry Cooder e degli irlandesi Chieftains. Ancora oggi, se siete un irlandese di passaggio in Messico, sarete trattati con il massimo rispetto e vi sarà ricordata per l’ennesima volta di quel gruppo di coraggiosi che nel 1846, allo scoppio della guerra fra Stati Uniti e il paese latino, disertarono in massa dall’esercito stelle e strisce per unirsi, cattolici con i cattolici, alle truppe del Generale Santa Ana. Non solo irlandesi in verità: in quello che sarebbe passato alla storia come il Battaglione di San Patrizio, dal nome del santo protettore dell’Isola Smeraldo - per i messicani “San Patricios” - c’erano anche italiani,... (Continues)
We went down to Churubusco,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/5 - 11:38
Lullaby for the dead
Like the sun, quenched its first morning
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2011/10/5 - 11:37
March to Battle (Across the Rio Grande)
Album: "San Patricio" (2010)
Per quanto riguarda la musica popolare, dal 1996 anno di uscita di quel meraviglioso disco che porta il nome di “Buena vista social club” niente è stato pubblicato di così bello e guarda caso anche in quel disco c’era la presenza di Ry Cooder. In realtà non è un caso, nessuno meglio di lui sa raccogliere le radici storico musicali di un popolo. In questo disco il risultato è doppio visto che il suo collaboratore Paddy Moloney (leader dei Chieftains) è altresì un musicista sempre alla ricerca di perle sonore appartenenti al suo popolo d’Irlanda. Due mondi quindi, quello di Ry Cooder e una musica di base messicana e quello dei Chieftains con le loro ballate irlandesi, uniti per raccontare una storia che porta il nome di San Patricio, una guerra avvenuta nel 1846 tra messicani e americani alla quale parteciparono molti irlandesi.
Il disco, che i due musicisti... (Continues)
Per quanto riguarda la musica popolare, dal 1996 anno di uscita di quel meraviglioso disco che porta il nome di “Buena vista social club” niente è stato pubblicato di così bello e guarda caso anche in quel disco c’era la presenza di Ry Cooder. In realtà non è un caso, nessuno meglio di lui sa raccogliere le radici storico musicali di un popolo. In questo disco il risultato è doppio visto che il suo collaboratore Paddy Moloney (leader dei Chieftains) è altresì un musicista sempre alla ricerca di perle sonore appartenenti al suo popolo d’Irlanda. Due mondi quindi, quello di Ry Cooder e una musica di base messicana e quello dei Chieftains con le loro ballate irlandesi, uniti per raccontare una storia che porta il nome di San Patricio, una guerra avvenuta nel 1846 tra messicani e americani alla quale parteciparono molti irlandesi.
Il disco, che i due musicisti... (Continues)
We are the San Patricios
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/5 - 11:13
Quicksand
[2010]
Lyrics & Music by Ry Cooder
Album: Pull Up Some Dust and Sit Down [2011]
"Quicksand" è un brano dedicato all’immigrazione illegale dal Messico in Arizona. Racconta di un gruppo di sei migranti che da Tamaulipas attraverso il deserto di Sonora cercano di raggiungere la “Devil’s Highway” per tantare poi di attraversare il confine. Traditi quasi subito dal loro “coyote”, il “passeur” cui avevano dato un sacco di soldi, rimangono in balìa della sete, della fame e della paura. Quattro di loro non si salvano e i due sopravvissuti vengono intercettati da una pattuglia di vigilantes nei pressi di Yuma… Dopo tutta la fatica e la sofferenza, il loro destino è il rimpatrio.
“[…] It's been a migrant trail for 200 years. People go out there and try to do it on foot, but if you make one mistake and go five minutes out of your way, you become disorientated and dehydrated. And they... (Continues)
Lyrics & Music by Ry Cooder
Album: Pull Up Some Dust and Sit Down [2011]
"Quicksand" è un brano dedicato all’immigrazione illegale dal Messico in Arizona. Racconta di un gruppo di sei migranti che da Tamaulipas attraverso il deserto di Sonora cercano di raggiungere la “Devil’s Highway” per tantare poi di attraversare il confine. Traditi quasi subito dal loro “coyote”, il “passeur” cui avevano dato un sacco di soldi, rimangono in balìa della sete, della fame e della paura. Quattro di loro non si salvano e i due sopravvissuti vengono intercettati da una pattuglia di vigilantes nei pressi di Yuma… Dopo tutta la fatica e la sofferenza, il loro destino è il rimpatrio.
“[…] It's been a migrant trail for 200 years. People go out there and try to do it on foot, but if you make one mistake and go five minutes out of your way, you become disorientated and dehydrated. And they... (Continues)
I left my home in Tamaulipas
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/4 - 20:05
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Baby Joined the Army
[2010]
Lyrics & Music by Ry Cooder
Album: Pull Up Some Dust and Sit Down [2011]
RY COODER Pull up some dust and sit down (Nonesuch Records, 2011)
Anche se l'iconografia e le foto che accompagnano il lavoro, sembrano appena uscite dagli anni trenta e succedere di poco la grande depressione che colpì gli Stati Uniti nel 1929, Pull Up some dust and sit down è un ricettario della durata di un'ora , in cui Ry Cooder mette in fila i grandi problemi dell'impero USA(estendibili al mondo occidentale in generale), calandosi nella più vera e impietosa attualità e viste le ultimissime notizie provenienti dalle banche americane e Wall Street, anticipando un finale più nero di quanto ci si aspettava.
Da quando Ry Cooder è tornato ad incidere dischi alla vecchia maniera, la trilogia formata da Chàvez Ravine(2005), da il bello My name is Buddy(2007), passando per il meno riuscito I, Flathead(2008)... (Continues)
Lyrics & Music by Ry Cooder
Album: Pull Up Some Dust and Sit Down [2011]
RY COODER Pull up some dust and sit down (Nonesuch Records, 2011)
Anche se l'iconografia e le foto che accompagnano il lavoro, sembrano appena uscite dagli anni trenta e succedere di poco la grande depressione che colpì gli Stati Uniti nel 1929, Pull Up some dust and sit down è un ricettario della durata di un'ora , in cui Ry Cooder mette in fila i grandi problemi dell'impero USA(estendibili al mondo occidentale in generale), calandosi nella più vera e impietosa attualità e viste le ultimissime notizie provenienti dalle banche americane e Wall Street, anticipando un finale più nero di quanto ci si aspettava.
Da quando Ry Cooder è tornato ad incidere dischi alla vecchia maniera, la trilogia formata da Chàvez Ravine(2005), da il bello My name is Buddy(2007), passando per il meno riuscito I, Flathead(2008)... (Continues)
It was on a Friday evening wasn't nobody 'round
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/4 - 20:03
Chi ha un esercito da difendere ha un'ingiustizia da difendere
Nel momento che ogni esercito è il braccio destro armato
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/3 - 09:17
Morte umana morte animale
È il vostro fanatismo perbenista
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/3 - 09:16
Song Itineraries:
War against Animals
Sacrificare l'animale
La violenza della costrizione che l'uomo esercita sull'animale
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/3 - 09:15
Song Itineraries:
War against Animals
Non difendere la patria
Non difendere la patria non è nel tuo interesse
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/3 - 09:13
5° Non Uccidere
L'ideologia cristiana è stata imposta
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/3 - 09:11
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical
Condannati a morte
Ogni sistema autoritario si fonda sul controllo sulla gente,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/3 - 09:05
Christmas Time This Year
[2010]
Lyrics & Music by Ry Cooder
Album: Pull Up Some Dust and Sit Down [2011]
Pull Up Some Dust and Sit Down is the fourteenth studio album by American recording artist Ry Cooder, released August 30, 2011, on Nonesuch Records. It was written and produced by Cooder and recorded at Drive-By Studios, Ocean Studios, and Wireland Studios in California. Inspired by the late-2000s economic crisis and past protest songs, the album features topical songs about contemporary subject matter in 21st-century America, including politics, war, economic disparity, and social injustice. Its music is rooted in Americana and incorporates traditional styles and musical language from historical sources such as country blues, tejano, and American roots music. The album has been noted by music writers for its eclectic musical range, allegorical songs, working-class perspective, and Cooder's sardonic... (Continues)
Lyrics & Music by Ry Cooder
Album: Pull Up Some Dust and Sit Down [2011]
Pull Up Some Dust and Sit Down is the fourteenth studio album by American recording artist Ry Cooder, released August 30, 2011, on Nonesuch Records. It was written and produced by Cooder and recorded at Drive-By Studios, Ocean Studios, and Wireland Studios in California. Inspired by the late-2000s economic crisis and past protest songs, the album features topical songs about contemporary subject matter in 21st-century America, including politics, war, economic disparity, and social injustice. Its music is rooted in Americana and incorporates traditional styles and musical language from historical sources such as country blues, tejano, and American roots music. The album has been noted by music writers for its eclectic musical range, allegorical songs, working-class perspective, and Cooder's sardonic... (Continues)
Our boys and girls will be here soon coming home from war
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/10/2 - 15:31
Soldati
Brano tratto da "Giornata storica" (1998)
Alla Uilleann pipes Massimo Giuntini
Alla Uilleann pipes Massimo Giuntini
Siamo soldati di fortuna
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/1 - 17:28
Cari amici soldati
Brano presentato in concerto al Novi Rock Festival di Lubiana nel 1982.
Si trova nelle raccolte "Ljubljana - Zagreb - Beograd" del 1993 e "Gesamtkunstwerk - Dokument 81-86" del 2011.
(Bernart Bartleby)
Si trova nelle raccolte "Ljubljana - Zagreb - Beograd" del 1993 e "Gesamtkunstwerk - Dokument 81-86" del 2011.
(Bernart Bartleby)
Cari amici soldati
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/10/1 - 17:23
Cangaçeiro
[1989]
Dall’album live “Pirata”
Giusto stamattina Gian Piero Testa mi ha scritto di aver riascoltato con piacere una vecchia canzone popolare brasiliana, “Mulher rendeira”, che era nella colonna sonora di un celebre film del 1953, “O cangaçeiro”, quello che rivelò al mondo la cinematografia brasiliana. Scritto e diretto da Victor Lima Barreto, il film raccontava le gesta di Virgulino Ferreira da Silva, detto Lampião, il più famoso tra i banditi del sertão del nord-est del Brasile.
E così, dopo i briganti nostrani e dopo i bandidos rurales argentini mi sa tanto che nei prossimi giorni le CCG/AWS si arricchiranno di un po’ di canzoni sul banditismo brasiliano, fenomeno complesso originato – al solito e semplificando – dalla concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi e dalla diffusione della povertà nelle mani di molti, ovvero, dalla “guerra dei 100 000 anni che i ricchi... (Continues)
Dall’album live “Pirata”
Giusto stamattina Gian Piero Testa mi ha scritto di aver riascoltato con piacere una vecchia canzone popolare brasiliana, “Mulher rendeira”, che era nella colonna sonora di un celebre film del 1953, “O cangaçeiro”, quello che rivelò al mondo la cinematografia brasiliana. Scritto e diretto da Victor Lima Barreto, il film raccontava le gesta di Virgulino Ferreira da Silva, detto Lampião, il più famoso tra i banditi del sertão del nord-est del Brasile.
E così, dopo i briganti nostrani e dopo i bandidos rurales argentini mi sa tanto che nei prossimi giorni le CCG/AWS si arricchiranno di un po’ di canzoni sul banditismo brasiliano, fenomeno complesso originato – al solito e semplificando – dalla concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi e dalla diffusione della povertà nelle mani di molti, ovvero, dalla “guerra dei 100 000 anni che i ricchi... (Continues)
Bandido del sertão
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/30 - 10:20
La Soupe froide
La Soupe froide
Canzone française – La Soupe froide – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 47
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent quarante-huit est une année-charnière dans l'histoire de l'Allemagne, dit Marco Valdo M.I., tout songeur. Mil neuf cent quarante-huit...
Ah, oui !, dit Lucien l'âne en se contorsionnant d'un air entendu. Tiens, voilà encore une année-charnière ; ma parole, toutes les années sont charnières dans cette histoire.
Certes, Lucien l'âne mon ami. Et tu le sais bien que dans ta vie aussi, toutes les années sont charnières. C'est d'ailleurs dans la nature-même des années et aussi, de tous les instants.
En effet, dit Lucien l'âne. Cela me rappelle... (Continues)
Canzone française – La Soupe froide – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 47
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent quarante-huit est une année-charnière dans l'histoire de l'Allemagne, dit Marco Valdo M.I., tout songeur. Mil neuf cent quarante-huit...
Ah, oui !, dit Lucien l'âne en se contorsionnant d'un air entendu. Tiens, voilà encore une année-charnière ; ma parole, toutes les années sont charnières dans cette histoire.
Certes, Lucien l'âne mon ami. Et tu le sais bien que dans ta vie aussi, toutes les années sont charnières. C'est d'ailleurs dans la nature-même des années et aussi, de tous les instants.
En effet, dit Lucien l'âne. Cela me rappelle... (Continues)
Anneliese, ma femme et moi, on était de jeunes retraités
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/9/29 - 22:20
La France a peur
[1999]
Singolo dall’album “Mistigri Torture”
Il 1999 è stato in Francia l’anno in cui si tenne una grande manifestazione della destra contro le unioni civili (con slogan omofobici come “Pédés au bûcher”, “Vous êtes des animaux”, “Arrêtez de nous faire chier avec votre sida”…) e in cui il governo Jospin affidò alla Croce Rossa la gestione della massa di immigrati che si concentrava a Pas-de-Calais per poi cercare di passare in Gran Bretagna. Un’esperienza fallimentare che qualche anno dopo venne chiusa da Sarkozy senza peraltro che il problema delle condizioni di vita dei migranti che si concentrano lì per tentare l’attraversamento clandestino del tunnel sotto la Manica sia mai stato risolto.
Singolo dall’album “Mistigri Torture”
Un tipo ben messo mi disse di votare per lui, che ci avrebbe pensato lui a risolvere i problemi, che se l’aria era inquinata era tutta colpa degli immigrati, dei barboni e dei froci…
Il 1999 è stato in Francia l’anno in cui si tenne una grande manifestazione della destra contro le unioni civili (con slogan omofobici come “Pédés au bûcher”, “Vous êtes des animaux”, “Arrêtez de nous faire chier avec votre sida”…) e in cui il governo Jospin affidò alla Croce Rossa la gestione della massa di immigrati che si concentrava a Pas-de-Calais per poi cercare di passare in Gran Bretagna. Un’esperienza fallimentare che qualche anno dopo venne chiusa da Sarkozy senza peraltro che il problema delle condizioni di vita dei migranti che si concentrano lì per tentare l’attraversamento clandestino del tunnel sotto la Manica sia mai stato risolto.
J'allume ma télé
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/29 - 11:44
Ghost Rider
[1977]
Da “Suicide”, album d’esordio di Martin Rev e Alan Vega, lo stesso in cui compare la devastante Frankie Teardrop.
“Il cavaliere fantasma, l’eroe motociclista gire per le strade dell’universo intero gridando la verità: l’America uccide i suoi giovani!”
Da “Suicide”, album d’esordio di Martin Rev e Alan Vega, lo stesso in cui compare la devastante Frankie Teardrop.
“Il cavaliere fantasma, l’eroe motociclista gire per le strade dell’universo intero gridando la verità: l’America uccide i suoi giovani!”
Ghost Rider motorcycle hero
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/29 - 10:49
Κωνσταντίνος Καβάφης / Konstandinos Kavafis: Εν μεγάλη Ελληνική Αποικία, 200 π.Χ.
En megáli Ellinikí apoikía, 200 p[ró] H[ristoú]
Στίχοι: Κωνσταντίνος Καβάφης, 1928
Μουσική: Αμελοποίητα
Testo di Konstandinos Kavafis, 1928
(Politonico nell'originale)
Non (ancora) musicata
A furia di promettere e pregare, Papandreou III (nel senso che è il terzo Primo Ministro greco uscito dalla stessa famiglia) ha ottenuto un acido assenso dalla Merkel, ormai sua Angela Custode. Lei teme che, levata la pietruzza greca, venga giù l'intera costruzione, e vi rimangano sepolti tutti i Filistei. Allora sì che finisce la festa. Di questo dovrà faticare a convincere i "virtuosi" Tedeschi.
Fondo Monetario e Commissioni internazionali hanno dettato le ricette, che chiamano Riforme, ma temono che i Greci ricchi, i politici e i preti facciano come i loro antenati e non gli passi manco pa a capa di pagare qualcosa di tasca loro: meglio tirare a campare, il loro momento non è ancora arrivato.
Kavafis... (Continues)
Στίχοι: Κωνσταντίνος Καβάφης, 1928
Μουσική: Αμελοποίητα
Testo di Konstandinos Kavafis, 1928
(Politonico nell'originale)
Non (ancora) musicata
A furia di promettere e pregare, Papandreou III (nel senso che è il terzo Primo Ministro greco uscito dalla stessa famiglia) ha ottenuto un acido assenso dalla Merkel, ormai sua Angela Custode. Lei teme che, levata la pietruzza greca, venga giù l'intera costruzione, e vi rimangano sepolti tutti i Filistei. Allora sì che finisce la festa. Di questo dovrà faticare a convincere i "virtuosi" Tedeschi.
Fondo Monetario e Commissioni internazionali hanno dettato le ricette, che chiamano Riforme, ma temono che i Greci ricchi, i politici e i preti facciano come i loro antenati e non gli passi manco pa a capa di pagare qualcosa di tasca loro: meglio tirare a campare, il loro momento non è ancora arrivato.
Kavafis... (Continues)
Ότι τα πράγματα δεν βαίνουν κατ’ ευχήν στην Aποικία
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/9/28 - 22:49
Fiume Sand Creek
Baraban, (Lombardia) “Fiume Sand Creek” in Canti randagi 2, cercasi testo
DonQuijote82 2011/9/28 - 15:42
Japon balıkçısı
siamo sicuramente in pochi qui in italia ad amare uno dei piu grandi poeti del novecento.Toccante veramente toccante. NON conoscevo questo brano.
antonio 2011/9/28 - 10:05
Qu'avons-nous fait, bonnes gens?
QUE FIZEMOS NÓS, BOA GENTE?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/28 - 09:41
Les toros
(E intanto domenica scorsa a Barcellona si è tenuta l’ultima corrida, bandita per legge in Catalogna dal prossimo anno… Era ora! Speriamo che anche Madrid e tutta la Spagna e gli altri paesi dove ancora la praticano ci arrivino presto.)
OS TOUROS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/28 - 09:37
L'âge idiot
“Per il giovane Brel l’importante era vivere intensamente ogni istante. Il domani era un altro giorno. Ma quando gli toccò di andare militare vide definitivamente distrutta questa filosofia di vita. Lui, adolescente in tempo di guerra, vide nel servizio militare una macchina per fabbricare idioti, una macchina che degrada e mutila e ignora le persone…”
(dal blog in lingua portoghese O Canto do Brel)
(dal blog in lingua portoghese O Canto do Brel)
A IDADE PARVA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/9/28 - 08:56
Coda di Lupo
Patrick Vaillant (voce, mandolino, mandola tenore),
Riccardo Tesi (organetto diatonico)
Vincenzo Zitello (arpa celtica),
Ettore Bonafè (tabla, percussioni)
Da Canti Randagi
Omaggio degli artisti di strada a Fabrizio De André, 1995.
Riccardo Tesi (organetto diatonico)
Vincenzo Zitello (arpa celtica),
Ettore Bonafè (tabla, percussioni)
Da Canti Randagi
Omaggio degli artisti di strada a Fabrizio De André, 1995.
COA DE LOP
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/28 - 08:35
Almirante
Fermate, bloccate tutto e tutti (università, accademie, studiosi, esegeti, linguisti, politologi, psichiatri migliori del mondo): abbiamo in casa un genio dell'esegesi che riesce a penetrare con la sua mente laddove nessuno perviene con la lectura et interpretatio Dantis.
Indi è altresì uno stupefacente poeta.
Ha messo in riga nientemeno l'Alighieri e Almirante (di codesto ultimo ha composto una filastrocca).
Ho detto "filastrocca" (l'ispirazione gli è venuta guardandosi allo specchio).
Non scherzo: è il Nobel Robertuccio Benigni.
Indi è altresì uno stupefacente poeta.
Ha messo in riga nientemeno l'Alighieri e Almirante (di codesto ultimo ha composto una filastrocca).
Ho detto "filastrocca" (l'ispirazione gli è venuta guardandosi allo specchio).
Non scherzo: è il Nobel Robertuccio Benigni.
Enzo Saldutti 2011/9/27 - 17:53
Montenero
Anonymous
Spunta l'alba del quindici giugno
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/27 - 16:55
Bombardano Cortina
Anonymous
forse più una canzone "nella guerra" che contro la guerra
2014
Il testamento del capitano
Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.
Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone... (Continues)
2014
Il testamento del capitano
Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.
Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone... (Continues)
Bombardano Cortina – Hoilà!
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/27 - 16:53
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Breaking the Silence
Album: "Parallel Dreams" (1989)
A tribute to Amnesty International
A tribute to Amnesty International
I hear some distant drumbeat
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/9/27 - 16:42
Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)
Ma non solo le persone sono necessariamente le uniche vittime di un regime.
SIAMO I RIBELLI DELLA MONTAGNA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2011/9/27 - 01:33
La Légende d'Itō Noe
La Légende d'Itō Noe
Chanson française – La Légende d'Itō Noe – Marco Valdo M.I. – 2011
D'après Victor Hugo et Georges Brassens (La Légende de la Nonne)
Sur une histoire « Terremoti giapponesi » (« Séismes Nippons ») de Riccardo Venturi.
Voici une histoire encor... Une histoire de mort... Une histoire que Riccardo Venturi, anarchiste de son état...
Il n'est pas le seul, dit Lucien l'âne en brayant tellement fort qu'il en a tellement effrayé la mort qu'à l'heure qu'il est, elle court encore. Donc, dis-moi, quelle peut bien être cette histoire et qu'a-t-elle de si particulier...
Mille choses, mon ami Lucien l'âne, dit Marco Valdo M.I. Mille choses, mon ami. Commençons, si tu le veux bien par le commencement. Comme tu le sais, je ne connais pas bien l'italien et dès lors, pour lire les récits de mon ami Ventu, récits qu'il publie sur son blog, il me faut traduire ses textes en langue d'oïl.... (Continues)
Chanson française – La Légende d'Itō Noe – Marco Valdo M.I. – 2011
D'après Victor Hugo et Georges Brassens (La Légende de la Nonne)
Sur une histoire « Terremoti giapponesi » (« Séismes Nippons ») de Riccardo Venturi.
Voici une histoire encor... Une histoire de mort... Une histoire que Riccardo Venturi, anarchiste de son état...
Il n'est pas le seul, dit Lucien l'âne en brayant tellement fort qu'il en a tellement effrayé la mort qu'à l'heure qu'il est, elle court encore. Donc, dis-moi, quelle peut bien être cette histoire et qu'a-t-elle de si particulier...
Mille choses, mon ami Lucien l'âne, dit Marco Valdo M.I. Mille choses, mon ami. Commençons, si tu le veux bien par le commencement. Comme tu le sais, je ne connais pas bien l'italien et dès lors, pour lire les récits de mon ami Ventu, récits qu'il publie sur son blog, il me faut traduire ses textes en langue d'oïl.... (Continues)
Venez vous dont l’œil étincelle
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/9/26 - 23:36
War Movie
(1971)
dall'album "Bark"
L'album del 1971 vede la reunion del gruppo ma senza Marty Balin né Spencer Dryden, da tempo rimpiazzato da Joey Covington.
Contiene un buon numero di ottime canzoni "con messaggio" e sintetizza lo spirito contestatario di Volunteers e quello fantascientifico di "Blow against the empire". Il vuoto lasciato da Balin verrà riempito da alcuni cantati ospiti, come Bill Laudner in questa canzone firmata da Paul Kantner.
"War movie" - del 1971 - parla di un avvenimento futuro che sarebbe accaduto nel 1975: la mobilizzazione del popolo statunitense contro la guerra; è una canzone che mette insieme le idee rivoluzionarie e pacifiste di Kantner con la sua passione per la fantascienza, una sorta di profezia di ciò che sarebbe successo dopo quattro anni, nel quale prevede la battaglia finale tra la gente della terra e gli "invasori extraterrestri", cioè il governo guerrafondaio... (Continues)
dall'album "Bark"
L'album del 1971 vede la reunion del gruppo ma senza Marty Balin né Spencer Dryden, da tempo rimpiazzato da Joey Covington.
Contiene un buon numero di ottime canzoni "con messaggio" e sintetizza lo spirito contestatario di Volunteers e quello fantascientifico di "Blow against the empire". Il vuoto lasciato da Balin verrà riempito da alcuni cantati ospiti, come Bill Laudner in questa canzone firmata da Paul Kantner.
"War movie" - del 1971 - parla di un avvenimento futuro che sarebbe accaduto nel 1975: la mobilizzazione del popolo statunitense contro la guerra; è una canzone che mette insieme le idee rivoluzionarie e pacifiste di Kantner con la sua passione per la fantascienza, una sorta di profezia di ciò che sarebbe successo dopo quattro anni, nel quale prevede la battaglia finale tra la gente della terra e gli "invasori extraterrestri", cioè il governo guerrafondaio... (Continues)
In nineteen hundred and seventy-five,
(Continues)
(Continues)
2011/9/26 - 20:12
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Ils ont peur de la liberté
La provocazione delle Niqabitch
"Abbiamo entrambe circa vent'anni e anche se una delle due è musulmana, non ci sentiamo direttamente coinvolte dal voto della legge anti-burqa (anche se "niqab" sarebbe un termine più appropriato).
Tuttavia abbiamo sentito il bisogno di esprimerci sull'argomento. Ci è sempre sembrato che questa legge fosse un po' vaga, e anche se è difficile esprimere un'opinione netta sulla questione, almeno ha avuto il merito di farci riflettere.
Mettersi un semplice burqa sarebbe stato troppo semplice. Allora ci siamo poste la domanda: come reagiranno le autorità di fronte a delle donne che portano un burqa E una minigonna?"
Rue 89
Una provocazione interessante per affrontare un tema scottante: vogliamo salvare le presunte vittime punendole? A quando una legge per sanzionare le mogli picchiate dai mariti? Lo Stato può punirti per il tuo bene?
"Abbiamo entrambe circa vent'anni e anche se una delle due è musulmana, non ci sentiamo direttamente coinvolte dal voto della legge anti-burqa (anche se "niqab" sarebbe un termine più appropriato).
Tuttavia abbiamo sentito il bisogno di esprimerci sull'argomento. Ci è sempre sembrato che questa legge fosse un po' vaga, e anche se è difficile esprimere un'opinione netta sulla questione, almeno ha avuto il merito di farci riflettere.
Mettersi un semplice burqa sarebbe stato troppo semplice. Allora ci siamo poste la domanda: come reagiranno le autorità di fronte a delle donne che portano un burqa E una minigonna?"
Rue 89
Una provocazione interessante per affrontare un tema scottante: vogliamo salvare le presunte vittime punendole? A quando una legge per sanzionare le mogli picchiate dai mariti? Lo Stato può punirti per il tuo bene?
2011/9/25 - 23:52
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Poema de Coloma Lleal
Una canzone composta da Lluis basata su una poesia di Coloma Lleal, che all'epoca - e ancora oggi - mi parve bella e importante, intitolata Plany a quatre veus (Pianto a quattro voci).
Fernando Lucini, ... Y la palabra se hizo música - La canción de autor en España, Madrid, 2006