Il minatore di Frontale
Quello che scrivi è molto giusto, ma la fine è proprio sbagliata, mi spiace.
De Sfroos ha cantato alla festa della Lega ed è stato ospite a Radio Padania, si, ma solo perchè l'hanno invitato.
Ha cantato però anche a Radio Popolare, la radio storica della sinistra milanese, e al meeting di CL per lo stesso identico motivo.
Davide, come ha dichiarato piu volte, non vota ormai da parecchio tempo e si definisce "così anarchico che mi da fastidio anche quest'etichetta".
Adesso, non è che perchè uno canta in dialetto ed è lombardo deve essere per forza leghista. Addirittura la sua prima band è stata una band punk, con cui è rimasto anche parecchio tempo. E non credo che ci sia qualcosa che è piu lontano di così dalla Lega.
Ci sono troppi pregiudizi in giro su De Sfroos.
De Sfroos ha cantato alla festa della Lega ed è stato ospite a Radio Padania, si, ma solo perchè l'hanno invitato.
Ha cantato però anche a Radio Popolare, la radio storica della sinistra milanese, e al meeting di CL per lo stesso identico motivo.
Davide, come ha dichiarato piu volte, non vota ormai da parecchio tempo e si definisce "così anarchico che mi da fastidio anche quest'etichetta".
Adesso, non è che perchè uno canta in dialetto ed è lombardo deve essere per forza leghista. Addirittura la sua prima band è stata una band punk, con cui è rimasto anche parecchio tempo. E non credo che ci sia qualcosa che è piu lontano di così dalla Lega.
Ci sono troppi pregiudizi in giro su De Sfroos.
un Cauboi 1/1/2011 - 22:16
Les fantômes de Lunebourg (Vakuum im Kopfe)
LES FANTÔMES DE LUNEBOURG
(Vakuum im Kopfe)
Canzone française – LES FANTÔMES DE LUNEBOURG - Vakuum im Kopfe (Histoires d'Allemagne 2) – Marco Valdo M.I. – 2010
Vialatteries II.
Mon cher Lucien l'âne mon ami, te souvient-il de cette canzone vialattesque qui racontait ce que j'avais appelé des « Histoires d'Allemagne » ?
Évidemment que je m'en souviens, Marco Valdo M.I. mon ami. Et comment ne pas s'en souvenir, elles étaient tellement terrifiantes tes histoires d'Allemagne. On sentait venir pire que le pire. Et le pire de tout, c'est qu'il est venu. On chiffre la chose à quarante millions de morts... ou plus. Certains parfois pourraient l'oublier, certains parfois voudraient qu'on l'oublie – et qu'on l'oublie tous. Pour pouvoir recommencer à créer un Empire, un Impero, un Reich... C'est là l'histoire du ventre encore fécond d'où est sortie la bête immonde... Qu'elle sorte une patte, qu'elle... (continuer)
(Vakuum im Kopfe)
Canzone française – LES FANTÔMES DE LUNEBOURG - Vakuum im Kopfe (Histoires d'Allemagne 2) – Marco Valdo M.I. – 2010
Vialatteries II.
Mon cher Lucien l'âne mon ami, te souvient-il de cette canzone vialattesque qui racontait ce que j'avais appelé des « Histoires d'Allemagne » ?
Évidemment que je m'en souviens, Marco Valdo M.I. mon ami. Et comment ne pas s'en souvenir, elles étaient tellement terrifiantes tes histoires d'Allemagne. On sentait venir pire que le pire. Et le pire de tout, c'est qu'il est venu. On chiffre la chose à quarante millions de morts... ou plus. Certains parfois pourraient l'oublier, certains parfois voudraient qu'on l'oublie – et qu'on l'oublie tous. Pour pouvoir recommencer à créer un Empire, un Impero, un Reich... C'est là l'histoire du ventre encore fécond d'où est sortie la bête immonde... Qu'elle sorte une patte, qu'elle... (continuer)
FÉVRIER 1945 – LA LORELEI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/1/2011 - 15:00
Le fontane di Tetouan
Album: La mappa del mondo nuovo
Loro hanno dato retta all'impazienza
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 1/1/2011 - 10:39
I'd Rather Be Dancing (Rachel's Song)
[2010]
Lyrics by Rachel Corrie
Music by Jim Page
The lyrics of this song by Jim Page are based on letters that Rachel Corrie wrote home to her parents, before she was crushed to death by an Israeli military bulldozer, which Rachel was trying to prevent demolishing the home of a Palestinian doctor.
Lyrics by Rachel Corrie
Music by Jim Page
The lyrics of this song by Jim Page are based on letters that Rachel Corrie wrote home to her parents, before she was crushed to death by an Israeli military bulldozer, which Rachel was trying to prevent demolishing the home of a Palestinian doctor.
You know I was always the one –
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 31/12/2010 - 21:58
Parcours:
Rachel Corrie
Canzone per Silvia
2012
I luf cantano Guccini
"Canzone per Silvia", cantar politico perché la politica serve
Silvia è Silvia Baraldini. Un piccolo passo indietro per spiegare di chi si tratta e perché Guccini ha deciso di dedicarle una canzone. Esponente di un partito rivoluzionario (Black Panther Party) attivo negli Stati Uniti negli anni '70 e '80 del secolo scorso, che combatteva per i diritti civili dei neri, fu condannata nel 1983 a una pena cumulativa di 43 anni di carcere negli Stati Uniti per concorso in evasione, associazione sovversiva, due tentate rapine e ingiuria al tribunale. Dopo la condanna si sono sviluppati negli Stati Uniti e in Italia gruppi di appoggio che giustificavano le sue attività terroristiche e ritenevano la condanna sproporzionata e persecutoria. Il forte sostegno alla sua causa da parte dei partiti di sinistra ha portato alla estradizione in Italia nel 1999. Secondo alcuni... (continuer)
I luf cantano Guccini
"Canzone per Silvia", cantar politico perché la politica serve
Silvia è Silvia Baraldini. Un piccolo passo indietro per spiegare di chi si tratta e perché Guccini ha deciso di dedicarle una canzone. Esponente di un partito rivoluzionario (Black Panther Party) attivo negli Stati Uniti negli anni '70 e '80 del secolo scorso, che combatteva per i diritti civili dei neri, fu condannata nel 1983 a una pena cumulativa di 43 anni di carcere negli Stati Uniti per concorso in evasione, associazione sovversiva, due tentate rapine e ingiuria al tribunale. Dopo la condanna si sono sviluppati negli Stati Uniti e in Italia gruppi di appoggio che giustificavano le sue attività terroristiche e ritenevano la condanna sproporzionata e persecutoria. Il forte sostegno alla sua causa da parte dei partiti di sinistra ha portato alla estradizione in Italia nel 1999. Secondo alcuni... (continuer)
DonQuijote82 31/12/2010 - 19:06
Just War
[2010]
Album: Dark Night Of The Soul
Just War", scritta e prodotta da Danger Mouse e Sparklehorse, è cantata da Gruff Rhys dei Super Furry Animals per il progetto "Dark Night of the Soul".
Anche in questo caso si parla di guerra, ma non fatevi ingannare dalla vivace melodia, i toni sono tutt'altro che ottimistici...
Album: Dark Night Of The Soul
Just War", scritta e prodotta da Danger Mouse e Sparklehorse, è cantata da Gruff Rhys dei Super Furry Animals per il progetto "Dark Night of the Soul".
Anche in questo caso si parla di guerra, ma non fatevi ingannare dalla vivace melodia, i toni sono tutt'altro che ottimistici...
All ancient towers
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 31/12/2010 - 15:25
When Empires Collide
[2006]
Songwriters: Ryan Harvey and Tom Frampton
Album: The Revolution Will Not Be Amplified
Songwriters: Ryan Harvey and Tom Frampton
Album: The Revolution Will Not Be Amplified
I feel resistance rising
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 31/12/2010 - 15:21
Le combat continue
[2010]
Album:Des Petits Bouts de Bonheur
Album:Des Petits Bouts de Bonheur
Compagnon de rue
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 31/12/2010 - 12:56
Strange Meeting
[1918]
Lyrics by Wilfred Owen
Music by Benjamin Britten
[1962 in "War Requiem"]
"Strange Meeting" is a poem by Wilfred Owen which deals with the atrocities of World War I. It was written sometime in 1918 and it was published in 1919 after Owen's death. The poem is narrated by a soldier who goes to the underworld to escape the hell of the battlefield and meets there, the enemy soldier he killed the day before. This poem has been called as one of Owen's "most haunting and complex war poems".
Lyrics by Wilfred Owen
Music by Benjamin Britten
[1962 in "War Requiem"]
"Strange Meeting" is a poem by Wilfred Owen which deals with the atrocities of World War I. It was written sometime in 1918 and it was published in 1919 after Owen's death. The poem is narrated by a soldier who goes to the underworld to escape the hell of the battlefield and meets there, the enemy soldier he killed the day before. This poem has been called as one of Owen's "most haunting and complex war poems".
It seemed that out of battle I escaped
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 31/12/2010 - 09:53
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Rong Radio
[2006]
Album: Naked
"An aggressively, honest self portrait, a critique of modern society... his message will resonate strong"
"A passionate and direct attack on capitalism and media.. "
Album: Naked
"An aggressively, honest self portrait, a critique of modern society... his message will resonate strong"
"A passionate and direct attack on capitalism and media.. "
My ears are battered and burned and
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 31/12/2010 - 09:05
Il brigadier tre stelle
anonyme
interpretata da Sandra Mantovani
Interpretata da Sandra Mantovani nell'EP "Canzoni dal carcere", pubblicato nel 1964 dalla I Dischi del Sole.
(B.B.)
E’ una delle canzoni più cantate nelle carceri italiane. Segnalata da diversi informatori, questa riprodotta è stata comunicata da Alberto Ongaro che fu un prigione nel 1943 a Venezia, perchè membro attivo della Resistenza. Riferisce Ongaro che nelle carceri di S. Maria Maggiore questa versione era popolarissima e che la cantavano anche i gondolieri. Il testo è tipico delle canzoni di carcere, ma il ritornello riprende moduli tipici di stornellata toscana
Testo e note reperite in questo sito
Testo e note reperite in questo sito
Interpretata da Sandra Mantovani nell'EP "Canzoni dal carcere", pubblicato nel 1964 dalla I Dischi del Sole.
(B.B.)
Mamma, il brigadier tre stelle
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 31/12/2010 - 09:04
Parcours:
Des prisons du monde
WTO
Version française – OMC-WTO – Marco valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – WTO – Punkreas – 2002
De la page "Canzoni scritte per Carlo"du site www.piazzacarlogiuliani.org.
WTO en français, OMC, d'où le titre OMC-WTO . La chanson elle-même renvoie au G8 de Gênes et à la mort de Carlo Giuliani. Un mort qu'il convient de ne pas oublier et qu'il convient de rappeler … afin que nul n'en ignore. Car « ils » comptent sur l'oubli... D'où l'importance de la chanson...
Chanson italienne – WTO – Punkreas – 2002
De la page "Canzoni scritte per Carlo"du site www.piazzacarlogiuliani.org.
WTO en français, OMC, d'où le titre OMC-WTO . La chanson elle-même renvoie au G8 de Gênes et à la mort de Carlo Giuliani. Un mort qu'il convient de ne pas oublier et qu'il convient de rappeler … afin que nul n'en ignore. Car « ils » comptent sur l'oubli... D'où l'importance de la chanson...
OMC-WTO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 30/12/2010 - 17:02
No Parade
[1981]
Lyrics & Music by D Boon [Dennes Dale Boon (1958-1985)]
Album: The Punch Line
Lyrics & Music by D Boon [Dennes Dale Boon (1958-1985)]
Album: The Punch Line
Having to fight..
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 30/12/2010 - 15:29
Manifestation pacifique
[2007]
Album : CD 5 : Basta Ya
Paroles et Musique: Compagnie Jolie Môme
Sui fatti narrati si veda anche "Paris, Oct61"
Album : CD 5 : Basta Ya
Paroles et Musique: Compagnie Jolie Môme
Sui fatti narrati si veda anche "Paris, Oct61"
C'était l'époque des yéyés
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 30/12/2010 - 13:55
Parcours:
La guerre d'Algérie
Fanfare for a Conscious Man
[2009]
Album: Common Dreads
Album: Common Dreads
Each nation used to provide its country with security
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 30/12/2010 - 13:47
Ambulance Train
[1918]
Dalla raccolta “Whin”.
Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica per voce e pianoforte di John Jeffreys (1927-2010) talentuoso compositore inglese che negli anni 70, purtroppo, distrusse gran parte dei suoi lavori. Solo in parte furono in seguito ricostruiti a partire da alcune registrazioni.
Dalla raccolta “Whin”.
Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica per voce e pianoforte di John Jeffreys (1927-2010) talentuoso compositore inglese che negli anni 70, purtroppo, distrusse gran parte dei suoi lavori. Solo in parte furono in seguito ricostruiti a partire da alcune registrazioni.
Red rowans in the rain,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/12/2010 - 11:01
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918), Trains
Palestine Will Be Free
[2009]
Songwriters: Maher Zain, Hamza Namira and Bara Kherigi
Album: Thank You Allah
Songwriters: Maher Zain, Hamza Namira and Bara Kherigi
Album: Thank You Allah
Every day we tell each other
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 30/12/2010 - 10:30
Parcours:
L'Holocauste palestinien
The Quiet
[1915]
Dalla raccolta “Battle”.
Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
Dalla raccolta “Battle”.
Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
I could not understand the sudden quiet
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/12/2010 - 10:29
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
The Lark
[1915]
Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
A lull in the racket and brattle,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/12/2010 - 10:25
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
The Dancers
[1915]
Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
All day beneath the hurtling shells
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/12/2010 - 10:21
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Hit
[1915]
Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
Dalla raccolta “Battle” Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…
Musica di Philip Napier Miles (1865-1935), musicista, compositore e filantropo inglese, dal ciclo per voce e pianoforte intitolato “Battle, Ten Songs” (1917), interamente basato su poesie di Gibson.
Out of the sparkling sea
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/12/2010 - 10:11
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Until the End
[2007]
Album: One Man Revolution
On 4 June 2007 Tom Morello, lead guitarist with anti-war band Rage Against the Machine, headlined a benefit gig for Stop the War Coalition in London. On 20 December 2009, Rage Against the Machine made UK music chart history when a "people power" internet campaign succeeded in stopping the X Factor reality show record becoming an all too predictable Christmas number one. 500,000 downloads generated by online social networks got Rage Against the Machine's Killing in the Name to the top spot. The video below of Tom Morello at the Stop the War gig in 2007 was filmed by James O'Malley on his mobile phone.
Album: One Man Revolution
On 4 June 2007 Tom Morello, lead guitarist with anti-war band Rage Against the Machine, headlined a benefit gig for Stop the War Coalition in London. On 20 December 2009, Rage Against the Machine made UK music chart history when a "people power" internet campaign succeeded in stopping the X Factor reality show record becoming an all too predictable Christmas number one. 500,000 downloads generated by online social networks got Rage Against the Machine's Killing in the Name to the top spot. The video below of Tom Morello at the Stop the War gig in 2007 was filmed by James O'Malley on his mobile phone.
No one knows who gave the orders
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 30/12/2010 - 09:07
Supper's Ready
ti ringrazio per questa grandissima traduzione,anche se quando comprai il disco nel lontano 1973 (avevo 14 anni) imparai Supper's Ready a memoria senza preoccuparmi delle parole ma ascoltando la musica di esse dopo nel 1974 ebbi la grandissima fortuna di vedere i Genesis al Palasport di Torino e penso che sia stato il concerto più bello che abbia mai visto, adesso che ho 51 anni sono tornato a riascoltarli (premetto che ho studiato musica e mi sono diplomato e tuttora svolgo la professione di musicista classico in orchestra) e vi giuro che i Genesis passeranno alla storia come sono passati i vari J.S.Bach,L.van Beethoven,A.Vivaldi e tutti gli altri perché avevano una sensibilità sia musicale che umana fuori dalla norma
ancora grazie Genesis
ancora grazie Genesis
Roberto 29/12/2010 - 23:40
Aftermath
[1919]
Dalla raccolta “Picture-Show”
Musica di Martin Kalmanoff (classe 1920-2007), newyorchese, compositore e songwriter che scrisse canzoni anche per Dean Martin ed Elvis Presley. Dalla sua opera del 1972 intitolata “Kaddish for a Warring World”, per tenore, baritono, coro ed orchestra.
Nella canzone si fa riferimento a Mametz, paese della Somme francese, che dovremmo aver già trovato in The Butcher's Tale (Western Front 1914) degli Zombies…
Dalla raccolta “Picture-Show”
Musica di Martin Kalmanoff (classe 1920-2007), newyorchese, compositore e songwriter che scrisse canzoni anche per Dean Martin ed Elvis Presley. Dalla sua opera del 1972 intitolata “Kaddish for a Warring World”, per tenore, baritono, coro ed orchestra.
Nella canzone si fa riferimento a Mametz, paese della Somme francese, che dovremmo aver già trovato in The Butcher's Tale (Western Front 1914) degli Zombies…
Have you forgotten yet?...
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 16:00
Suicide in the Trenches
[1918]
Poesia poi inclusa nella raccolta “Counter-Attack and Other Poems”.
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).
In precedenza, nel 1953, anche Hugo David Weisgall (1912–1997), compositore e direttore d’orchestra americano di origine ceca, mise in musica questa poesia nella sua opera “Soldier Songs for Baritone, n. 2.”
“… Voi, gente che ve ne state al calduccio,
Voi che gridate urrà quando il soldato passa in parata,
Chiudetevi in casa [vergognatevi] e pregate di non conoscere mai
L’inferno dove finiscono la gioventù e l’allegria…”
Poesia poi inclusa nella raccolta “Counter-Attack and Other Poems”.
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).
In precedenza, nel 1953, anche Hugo David Weisgall (1912–1997), compositore e direttore d’orchestra americano di origine ceca, mise in musica questa poesia nella sua opera “Soldier Songs for Baritone, n. 2.”
“… Voi, gente che ve ne state al calduccio,
Voi che gridate urrà quando il soldato passa in parata,
Chiudetevi in casa [vergognatevi] e pregate di non conoscere mai
L’inferno dove finiscono la gioventù e l’allegria…”
I knew a simple soldier boy
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 15:27
The Death-Bed
[1917]
Da “The Old Huntsman”
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).
L’agonia di un giovane soldato ferito a morte. I compagni lo circondano e chiedono alla morte di risparmiarlo: “Concedigli ancora la vista, lasciagli il sangue caldo, e lui vivrà. Parlagli, tienilo sveglio e forse lui ce la farà. E’ giovane, odiava la guerra, perché proprio lui se invece veterani incrudeliti da essa sono tutti in salvo? Ma la morte rispose: “Ho scelto lui”. Così venne. E fu silenzio nella notte d’estate. Silenzio e la sensazione di averla scampata. Ed il sonno. Lontano, i colpi dei fucili”.
Da “The Old Huntsman”
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).
L’agonia di un giovane soldato ferito a morte. I compagni lo circondano e chiedono alla morte di risparmiarlo: “Concedigli ancora la vista, lasciagli il sangue caldo, e lui vivrà. Parlagli, tienilo sveglio e forse lui ce la farà. E’ giovane, odiava la guerra, perché proprio lui se invece veterani incrudeliti da essa sono tutti in salvo? Ma la morte rispose: “Ho scelto lui”. Così venne. E fu silenzio nella notte d’estate. Silenzio e la sensazione di averla scampata. Ed il sonno. Lontano, i colpi dei fucili”.
He drowsed and was aware of silence heaped
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 15:04
Before the Battle
[1917]
Da “The Old Huntsman”
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).
Da “The Old Huntsman”
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).
Music of whispering trees
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 14:48
Autumn
[1918]
Da “Counter-Attack and Other Poems”
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).
Scrittore e poeta inglese, Sassoon partecipò alla prima guerra mondiale e nelle sue poesie descrive l’orrore delle trincee e deride il patriottismo di coloro che egli ritenne responsabili della morte di milioni di esseri umani in quel terribile conflitto.
Questa sua poesia del 1918 richiama – a mio avviso - incredibilmente “Soldati”, scritta da Giuseppe Ungaretti nel luglio dello stesso anno: “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”.
Da “Counter-Attack and Other Poems”
Musica del compositore americano Harold Blumenfeld (1923-vivente?) da “War Lament”, composizione per coro basata sulle poesie di Sassoon (1970).
Scrittore e poeta inglese, Sassoon partecipò alla prima guerra mondiale e nelle sue poesie descrive l’orrore delle trincee e deride il patriottismo di coloro che egli ritenne responsabili della morte di milioni di esseri umani in quel terribile conflitto.
Questa sua poesia del 1918 richiama – a mio avviso - incredibilmente “Soldati”, scritta da Giuseppe Ungaretti nel luglio dello stesso anno: “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”.
October's bellowing anger breakes and cleaves
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 14:20
Grass
[1878-1967]
Fa parte della raccolta poetica intitolata “Cornhuskers”, pubblicata nel 1918.
“Grass” è stata messa in musica da diversi autori: secondo l’importante database “The Lied, Art Song and Choral Texts Page”, il primo di essi fu il compositore e direttore d’orchestra americano Fenno Follansbee Heath, Jr. (1926-2008) nel 1953 (coro a cappella per tenori e baritoni)
Gettysburg, dove nel luglio del 1863 si tenne una delle più cruente battaglie che la storia dell’umanità ricordi: in tre soli giorni, quasi 50.000 tra morti, feriti e missing in action.
Fa parte della raccolta poetica intitolata “Cornhuskers”, pubblicata nel 1918.
“Grass” è stata messa in musica da diversi autori: secondo l’importante database “The Lied, Art Song and Choral Texts Page”, il primo di essi fu il compositore e direttore d’orchestra americano Fenno Follansbee Heath, Jr. (1926-2008) nel 1953 (coro a cappella per tenori e baritoni)
Gettysburg, dove nel luglio del 1863 si tenne una delle più cruente battaglie che la storia dell’umanità ricordi: in tre soli giorni, quasi 50.000 tra morti, feriti e missing in action.
Pile the bodies high at Austerlitz and Waterloo,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby e adriana 29/12/2010 - 13:57
I Am the People
[1916]
Dai “Chicago Poems”
Musica di Helen L. Weiss, musicista americana sulla quale non sono riuscito a reperire che scarse informazioni in rete. So soltanto che la musica per questo brano – un coro a cappella per soprani, contralti, tenori e bassi – la compose nel 1956 e che l’autrice non è più in vita perché le è intitolato un premio annuale di composizione istituito dall’Università della Pennsylvania.
“Io, il Popolo, al quale hanno succhiato via il meglio e poi gettato via, io sempre dimentico le terribili tempeste che mi hanno travolto… Ma qualche volta ruggisco, mi scuoto e schizzo qualche goccia rossa perché la storia ricordi… Ma quando io, il Popolo, imparo a ricordare, allora uso le lezioni di ieri e non più a lungo dimentico chi mi ha depredato, chi si è preso gioco di me… Allora non ci sarà più nessuno al mondo che potrà pronunciare il mio nome con una punta di scherno nella voce o con un neppur lontano sorriso di derisione… Io, il Popolo, la turba, la folla, la massa, arriverò allora…”
Dai “Chicago Poems”
Musica di Helen L. Weiss, musicista americana sulla quale non sono riuscito a reperire che scarse informazioni in rete. So soltanto che la musica per questo brano – un coro a cappella per soprani, contralti, tenori e bassi – la compose nel 1956 e che l’autrice non è più in vita perché le è intitolato un premio annuale di composizione istituito dall’Università della Pennsylvania.
“Io, il Popolo, al quale hanno succhiato via il meglio e poi gettato via, io sempre dimentico le terribili tempeste che mi hanno travolto… Ma qualche volta ruggisco, mi scuoto e schizzo qualche goccia rossa perché la storia ricordi… Ma quando io, il Popolo, imparo a ricordare, allora uso le lezioni di ieri e non più a lungo dimentico chi mi ha depredato, chi si è preso gioco di me… Allora non ci sarà più nessuno al mondo che potrà pronunciare il mio nome con una punta di scherno nella voce o con un neppur lontano sorriso di derisione… Io, il Popolo, la turba, la folla, la massa, arriverò allora…”
I am the people -- the mob -- the crowd -- the mass.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 13:32
Long Live Palestine
[2009]
Lyrics & Music by Lowkey
Lyrics & Music by Lowkey
This is for Palestine, Ramallah, West Bank, Gaza,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 29/12/2010 - 12:38
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Zor And Zam
“They gave a war and nobody came” è una canzone sicuramente ispirata a The Monkees dal seguente passo di “The People, Yes”, poema scritto da Carl Sandburg nel 1936:
The little girl saw her first troop parade and asked, “What are those?”
“Soldiers.”
“What are soldiers?”
“They are for war. They fight and each tries to kill as many of the other side as he can.”
The girl held still and studied.
“Do you know…I know something?”
“Yes, what is it you know?”
“Sometime they’ll give a war and nobody will come.”
O forse Bill Chadwick e John Chadwick non sapevano nemmeno di citare il grande Sandburg, perché nel 1968, anno di uscita dell’album “The Birds, The Bees & The Monkees”, il concetto chiave del passo che ho riportato era già diventato da tempo uno slogan del movimento che si batteva contro la guerra in Vietnam. Infatti nell’ottobre del 1966 la scrittrice e poetessa pacifista Charlotte E.... (continuer)
The little girl saw her first troop parade and asked, “What are those?”
“Soldiers.”
“What are soldiers?”
“They are for war. They fight and each tries to kill as many of the other side as he can.”
The girl held still and studied.
“Do you know…I know something?”
“Yes, what is it you know?”
“Sometime they’ll give a war and nobody will come.”
O forse Bill Chadwick e John Chadwick non sapevano nemmeno di citare il grande Sandburg, perché nel 1968, anno di uscita dell’album “The Birds, The Bees & The Monkees”, il concetto chiave del passo che ho riportato era già diventato da tempo uno slogan del movimento che si batteva contro la guerra in Vietnam. Infatti nell’ottobre del 1966 la scrittrice e poetessa pacifista Charlotte E.... (continuer)
ZOR E ZAM
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 10:46
La première pierre
[1976]
Album : "Le tango des marginaux"
Album : "Le tango des marginaux"
Le soleil qui passe pose sa lumière La lune qui lasse nous laisse la nuit
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 29/12/2010 - 09:41
The Hangman at Home
[1920]
Dalla raccolta poetica intitolata “Smoke and Steel”.
Musica di John Musto (1954-vivente), compositore e pianista statunitense, da “Dove Sta Amore” (1996) per soprano ed orchestra da camera.
Dalla raccolta poetica intitolata “Smoke and Steel”.
Musica di John Musto (1954-vivente), compositore e pianista statunitense, da “Dove Sta Amore” (1996) per soprano ed orchestra da camera.
What does the hangman think about
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/12/2010 - 08:46
Parcours:
Bourreaux d'hier et d'aujourd'hui
Leaders of the Free World
[2005]
Album: Leaders Of The Free World
"Leaders of the Free World" is Elbow's second and last single off the album "Leaders of the Free World". It is also Elbow's last single released through V2 Records.
Album: Leaders Of The Free World
"Leaders of the Free World" is Elbow's second and last single off the album "Leaders of the Free World". It is also Elbow's last single released through V2 Records.
I'm sick of working for a living,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 29/12/2010 - 08:06
Zingari
Chanson italienne – Zingari – Punkreas – 2000
On ne sait pour les autres, dit Lucien l'âne, mais pour les Tziganes, l'histoire a la mauvaise habitude de se répéter. Pire, elle bafouille, elle bégaie, elle ne connaît qu'une manière : la chasse au nomade et cela depuis si longtemps qu'on a même oublié quand cela avait commencé. Finalement, ce n'est plus là méchanceté, c'est un réflexe conditionné, une habitude ancestrale, un conditionnement historique... pour la préhistoire, on ne sait pas... Pourtant, moi qui bourlingue depuis des siècles et des siècles, je peux te dire que les Gitans ou les Tziganes ou les Bohémiens ou les Roms, alias les Romanichels que j'ai croisés n'ont certainement pas été pires que les Sédentaires – comment les appeler autrement ? Les citadins, mais il y avait des paysans... Les citoyens, on pourrait imaginer les Citoyens. Mais attention, même nous les ânes, nous sommes... (continuer)
On ne sait pour les autres, dit Lucien l'âne, mais pour les Tziganes, l'histoire a la mauvaise habitude de se répéter. Pire, elle bafouille, elle bégaie, elle ne connaît qu'une manière : la chasse au nomade et cela depuis si longtemps qu'on a même oublié quand cela avait commencé. Finalement, ce n'est plus là méchanceté, c'est un réflexe conditionné, une habitude ancestrale, un conditionnement historique... pour la préhistoire, on ne sait pas... Pourtant, moi qui bourlingue depuis des siècles et des siècles, je peux te dire que les Gitans ou les Tziganes ou les Bohémiens ou les Roms, alias les Romanichels que j'ai croisés n'ont certainement pas été pires que les Sédentaires – comment les appeler autrement ? Les citadins, mais il y avait des paysans... Les citoyens, on pourrait imaginer les Citoyens. Mais attention, même nous les ânes, nous sommes... (continuer)
TZIGANES
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/12/2010 - 21:31
Into the Valley
[1979]
Album: Scared to Dance
"Into the Valley" is a 1979 single by Skids, taken off their “Scared to Dance“ album, and is their best known song, appearing on a number of punk rock and Scottish music compilation albums. It reached number 10 in the UK Singles Chart for the week ending 24 March 1979. It was written by Richard Jobson and Stuart Adamson.
"Into the Valley" is still used as a theme song for fans of Dunfermline Athletic F.C. in the Scottish First Division and Charlton Athletic F.C. of the English Football League Championship, whose stadium is aptly named The Valley. It was also used in their premiership years by Bradford City A.F.C., whose stadium is named Valley Parade.
The song's lyrics are notoriously unintelligible owing to Jobson's diction. This has been sent up in a Maxell television advertisement which features printed (incorrect) "translations" of the words. The chorus,... (continuer)
Album: Scared to Dance
"Into the Valley" is a 1979 single by Skids, taken off their “Scared to Dance“ album, and is their best known song, appearing on a number of punk rock and Scottish music compilation albums. It reached number 10 in the UK Singles Chart for the week ending 24 March 1979. It was written by Richard Jobson and Stuart Adamson.
"Into the Valley" is still used as a theme song for fans of Dunfermline Athletic F.C. in the Scottish First Division and Charlton Athletic F.C. of the English Football League Championship, whose stadium is aptly named The Valley. It was also used in their premiership years by Bradford City A.F.C., whose stadium is named Valley Parade.
The song's lyrics are notoriously unintelligible owing to Jobson's diction. This has been sent up in a Maxell television advertisement which features printed (incorrect) "translations" of the words. The chorus,... (continuer)
Betrothed and divine
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 28/12/2010 - 19:22
Empêche-moi
[2010]
Album "Putan de cançon"
Scritta da F. Ridel e S. Attard
Album "Putan de cançon"
Scritta da F. Ridel e S. Attard
Puisque la mode est à la pensée unique,
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(continuer)
envoyé par Bartleby 28/12/2010 - 18:34
Paul, Émile et Henri
[2005]
Album "Mademoiselle Marseille"
Scritta da F. Ridel e S. Attard
Album "Mademoiselle Marseille"
Scritta da F. Ridel e S. Attard
Trois prénoms qu’ils ont donnés à mon père,
(continuer)
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envoyé par Bartleby 28/12/2010 - 18:14
Peaceful Earth
[2007]
Lyrics & Music by Eric Severson
Album: Gravity Waves
Eric's newest song, 'Peaceful Earth', is about the tranquil, hopeful view of Earth seen by astronauts from space, contrasted with the hopelessness too often felt below.
Lyrics & Music by Eric Severson
Album: Gravity Waves
Eric's newest song, 'Peaceful Earth', is about the tranquil, hopeful view of Earth seen by astronauts from space, contrasted with the hopelessness too often felt below.
It's a peaceful Earth tonight,
(continuer)
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envoyé par giorgio 28/12/2010 - 18:07
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Testo e musica di Ivan della Mea
Paroles et musique: Ivan della Mea
Lyrics and Music: Ivan della Mea
Album: Il rosso è diventato giallo
In questo sito mettiamo sempre le date delle canzoni, perché sono importanti. Dicembre 1969: non sappiamo se questa canzone sia stata scritta prima o dopo il 12 di quel mese, ma la "passeggiata di innamorati" di Ivan della Mea racconta di un paese in movimento feroce; ed è tra le più belle cose che Ivan abbia scritto, con quel suo "crescendo" incalzante e urlante. Una passeggiata senza alcun rifugio nel personale, ma inserita nel contesto urbano di ogni giorno, nei suoi accadimenti, nelle sue lotte; e con sferzante sarcasmo verso chi, allora come ora, ciancia di queste cose dai suoi piedistalli, senza sapere neppure che cosa sia la gente, o il "popolo", che intenderebbe rappresentare. Un paese che si muoveva, e talmente troppo che andava... (continuer)