Poveri noi
È lecito affermare, che con l'inizio degli anni '80, il volume di affari delle multinazionali rappresenterà circa ¼ della produzione mondiale non comunista. È quindi evidente che le multinazionali si presentano come un importante veicolo di progresso che sta alterando i rapporti sociali in tema di valori, gli schemi comportamentali in misura tale da contribuire efficacemente a diminuire le barriere comunicative tra i popoli, e a proporsi quindi come un importante fattore di stabilizzazione dell'ordine mondiale.
(Continues)
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Contributed by CCG/AWS Staff 2010/5/3 - 22:30
Gotcha
[1982]
Lato B del singolo Sheepfarming in the Falklands, poi inclusa nell'album "Best Before 1984" del 1986.
Questa canzone è un elenco di tutti i più tipici ingredienti degli anni bui del thatcherismo, nella cui ombra crebbero anche i fascisti del British National Party.... "Argie", "spik", "dago", "wok", "gook", "paki bum", "thieving arab"... sono tutte espressioni spregiative in slang, spesso nate in ambiente militare, con cui nel Regno Unito i razzisti designano i non britannici – nell'ordine - gli argentini, gli ispanici, gli italiani o i latinoamericani, i negri, i filippini e gli asiatici in genere, i pachistani (letteralmente "pachistani rottinculo"), gli arabi (sempre ladroni)... Noi italiani siamo pure dei "dago gimp", cioè qualcosa tipo impotenti o depravati, e "greasy pimp", cioè papponi impomatati... ma ce n'è pure per il "prog arsehole" (buco di culo sinistrorso), per il "commie... (Continues)
Lato B del singolo Sheepfarming in the Falklands, poi inclusa nell'album "Best Before 1984" del 1986.
Questa canzone è un elenco di tutti i più tipici ingredienti degli anni bui del thatcherismo, nella cui ombra crebbero anche i fascisti del British National Party.... "Argie", "spik", "dago", "wok", "gook", "paki bum", "thieving arab"... sono tutte espressioni spregiative in slang, spesso nate in ambiente militare, con cui nel Regno Unito i razzisti designano i non britannici – nell'ordine - gli argentini, gli ispanici, gli italiani o i latinoamericani, i negri, i filippini e gli asiatici in genere, i pachistani (letteralmente "pachistani rottinculo"), gli arabi (sempre ladroni)... Noi italiani siamo pure dei "dago gimp", cioè qualcosa tipo impotenti o depravati, e "greasy pimp", cioè papponi impomatati... ma ce n'è pure per il "prog arsehole" (buco di culo sinistrorso), per il "commie... (Continues)
Gotcha, you Argie bastard, gotcha, you fucking spik,
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Contributed by The Lone Ranger 2010/5/3 - 22:10
Ερωτικό τραγούδι (Παλικαρού - Παλικαρού)
Sul giornale greco "To Vima" (La Tribuna) del 1° Maggio, si legge che, in Germania, una simpatica scrittrice, storica e matematica di nome Leonora Zeelingk (o Zeelig ?), stancatasi delle ingiurie che i suoi connazionali mandano alla Grecia a causa della Geld (cioè i ghelli, i schei, le palanche, le svanziche) che bisogna prestarle per tirarla fuori dal buco, ha lanciato la proposta che ogni europeo versi alla Grecia 5 centesimi ogni volta che abbia bisogno di usare una parola greca o venuta dalla Grecia. Vorrebbe fare capire che il debito della Grecia verso l'Europa è sì madornale, ma anche quello dell'Europa verso la Grecia è piuttosto consistente... Solamente per queste righe dovrei già versare 25 centesimi, se ho contato bene.
Gian Piero Testa 2010/5/3 - 17:42
Tu non puoi (discorso alla umanità)
Testo e musica di Arpa Davide
Lyrics and music by Arpa Davide
Lyrics and music by Arpa Davide
Luci suoni e ombre
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Contributed by Arpa Davide 2010/5/3 - 17:35
Era una notte che pioveva (La sentinella)
Anonymous
Questo il mio piccolo contributo al vostro sito (... bravissimi, c'è bisogno di chi ha la coscienza volta a sensibilizzare il mondo ai temi della PACE ...)!
Ho trovato per caso il vostro sito che parla di PACE e soprattutto di PACE attraverso la musica. Io sono un funzionario del Ministero dell'Interno con la passione della musica e, in occasione dell'istituzione del Consiglio mondiale per il Perdono, la Riconciliazione e la Giustizia (ARA PACIS, Roma 21 aprile 2010) ho scritto una canzone il cui CD è stato distribuito in omaggio anche i 12 Saggi membri del Consiglio (i dodici Testimoni del Perdono: Ali Abu Awad, Robi Damelin, Ginn Fourie, Eva Mozes Kor, Francisco Galan Bermudez Sanchez, Shukrije Gashi, Michael Lapsley, Le Ly Hayslip, Svetlana Kijevcanin, Ron Kovic, Jesus Tecù Osorio, Jean-Paul Samputu). La canzone si intitola "Orel and Maria" raggiungibile al link Youtube (http://www.youtube.com/watch?v=VzveRZCj0J8).(Breve... (Continues)
Ho trovato per caso il vostro sito che parla di PACE e soprattutto di PACE attraverso la musica. Io sono un funzionario del Ministero dell'Interno con la passione della musica e, in occasione dell'istituzione del Consiglio mondiale per il Perdono, la Riconciliazione e la Giustizia (ARA PACIS, Roma 21 aprile 2010) ho scritto una canzone il cui CD è stato distribuito in omaggio anche i 12 Saggi membri del Consiglio (i dodici Testimoni del Perdono: Ali Abu Awad, Robi Damelin, Ginn Fourie, Eva Mozes Kor, Francisco Galan Bermudez Sanchez, Shukrije Gashi, Michael Lapsley, Le Ly Hayslip, Svetlana Kijevcanin, Ron Kovic, Jesus Tecù Osorio, Jean-Paul Samputu). La canzone si intitola "Orel and Maria" raggiungibile al link Youtube (http://www.youtube.com/watch?v=VzveRZCj0J8).(Breve... (Continues)
Angelo Casto 2010/5/3 - 15:31
The Terror Time (I Like to Settle in the Wintertime)
[1964]
Album “The Travelling People”, ultima puntata delle “BBC Radio Ballads 1957-1964”, con Charles Parker e Peggy Seeger.
Una canzone dedicata alla discriminazione e al pregiudizio di cui sono vittime, nella perfida Albione come in tutto il mondo, gli “zingari”.
Interpretata anche da altri artisti, come Archie Fisher e Iain MacKintosh
“This song from the last of Ewan MacColl's radio ballads, 'The Travelling People', a programme that dealt with the culture and the living conditions of Britain's gypsies, didikais and tinkers, the ordinary people's ignorance of their ways and the shameful intolerance that is shown them. It was one of the most successful of the radio ballads and was the only one which used traditional as well as revival singers. It also had one of the most shocking endings of any radio programme when the Birmingham Councillor, Harry Wottan, J.P., suggested his ultimate solution to Britain's nomad problem: 'There is nothing left for it but to exterminate them,' he said.”
(nota da MySongBook)
Album “The Travelling People”, ultima puntata delle “BBC Radio Ballads 1957-1964”, con Charles Parker e Peggy Seeger.
Una canzone dedicata alla discriminazione e al pregiudizio di cui sono vittime, nella perfida Albione come in tutto il mondo, gli “zingari”.
Interpretata anche da altri artisti, come Archie Fisher e Iain MacKintosh
“This song from the last of Ewan MacColl's radio ballads, 'The Travelling People', a programme that dealt with the culture and the living conditions of Britain's gypsies, didikais and tinkers, the ordinary people's ignorance of their ways and the shameful intolerance that is shown them. It was one of the most successful of the radio ballads and was the only one which used traditional as well as revival singers. It also had one of the most shocking endings of any radio programme when the Birmingham Councillor, Harry Wottan, J.P., suggested his ultimate solution to Britain's nomad problem: 'There is nothing left for it but to exterminate them,' he said.”
(nota da MySongBook)
I like to settle in the wintertime
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/5/3 - 14:25
The Meeting At Peterloo
Anonymous
[1819?]
Brano che consta di diverse esecuzioni. Mi limito a citare quella di Mark Dowding e Chris Harvey in “Manchester Ballads” (1983), una raccolta curata da Harry Boardman e Roy Palmer per conto del Manchester Education Committee.
Testo trovato su Mudcat Café
Come spiegato nell’introduzione a The Nottingham Captain di Roy Bailey, dopo la fine delle guerre napoleoniche i sudditi del Regno Unito – che pure era uscito vittorioso dalla guerra – non se la passavano affatto bene. Alle devastazioni portate dalla guerra si aggiunse subito una terribile crisi occupazionale ed economica, aggravata da alcune criminali misure protezionistiche assunte dal governo che impedirono l’acquisto all’estero di generi alimentari di prima necessità a più basso costo e che determinarono un’impennata dei prezzi sul mercato interno. La gente che aveva combattuto e sofferto in 12 anni ininterrotti di guerra... (Continues)
Brano che consta di diverse esecuzioni. Mi limito a citare quella di Mark Dowding e Chris Harvey in “Manchester Ballads” (1983), una raccolta curata da Harry Boardman e Roy Palmer per conto del Manchester Education Committee.
Testo trovato su Mudcat Café
Come spiegato nell’introduzione a The Nottingham Captain di Roy Bailey, dopo la fine delle guerre napoleoniche i sudditi del Regno Unito – che pure era uscito vittorioso dalla guerra – non se la passavano affatto bene. Alle devastazioni portate dalla guerra si aggiunse subito una terribile crisi occupazionale ed economica, aggravata da alcune criminali misure protezionistiche assunte dal governo che impedirono l’acquisto all’estero di generi alimentari di prima necessità a più basso costo e che determinarono un’impennata dei prezzi sul mercato interno. La gente che aveva combattuto e sofferto in 12 anni ininterrotti di guerra... (Continues)
Come lend an ear of pity while I my tale do tell.
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/5/3 - 13:36
Song Itineraries:
Napoleon's Wars
L'odio
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (Continues)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (Continues)
L'odio lava i nostri cuori dalle foglie morte
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2010/5/3 - 12:43
Basta figa
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (Continues)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (Continues)
Quindici minuti di celebrità e poi ascoltare il vento
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2010/5/3 - 11:39
Il pornoattore
DA "Angeli e ribelli" live a Radio Sherwood (PD)
Una canzone molto ironica sul lavoro
Una canzone molto ironica sul lavoro
Allora ho pensato di scrivere una canzone che parlasse del mondo del lavoro oggi cioé di quella flessibilità, sempre fregatura per chi la flessibilità la vive dalla parte del contraente debole, cioé dalla parte del lavoratore, sempre utile, sempre generosa per chi invece la utilizza naturalmente per i contratti a termine, i Co.Co.Co. di un tempo, i contratti a progetto, ma non solo ma anche quell'insegnamento che ci hanno dato in questi anni, che per essere flessibili e adatti al mondo del lavoro bisogna cambiare 6 o 7 lavori nella vita mediamente. Che se già consideriamo che magari ci si laurea a 35 anni, non si fa in tempo a cambiarli 6-7 lavori prima di arrivare alla pensione, pensione poi per modo di dire, prima di arrivare alla vecchiaia. Allora abbiamo raccontato la storia di un ragaz... (Continues)
Contributed by DonQuijote82 2010/5/3 - 11:16
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Tagliate i cavi
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (Continues)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (Continues)
Musicisti affetti da sindrome borghese anni novanta
(Continues)
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Contributed by CCG/AWS Staff 2010/5/3 - 11:15
The Deserter From Kent
Anonymous
[XIX sec.?]
Canzone raccolta dalla voce di tal Mr Kemp, Elstead, Surrey, intorno al 1907.
Contenuta in “The Penguin Book of English Folk Songs”, a cura di Ralph Vaughan Williams e A.L. Lloyd, Penguin Books, 1959.
Testo trovato su Mudcat Café
Un disertore in fuga viene venduto ai suoi inseguitori da un tipo incontrato in un pub… Morale della canzone: coloro che per guadagno mettono nei guai il prossimo andrebbero tutti appesi.
Canzone raccolta dalla voce di tal Mr Kemp, Elstead, Surrey, intorno al 1907.
Contenuta in “The Penguin Book of English Folk Songs”, a cura di Ralph Vaughan Williams e A.L. Lloyd, Penguin Books, 1959.
Testo trovato su Mudcat Café
Un disertore in fuga viene venduto ai suoi inseguitori da un tipo incontrato in un pub… Morale della canzone: coloro che per guadagno mettono nei guai il prossimo andrebbero tutti appesi.
Come all you young fellows, give an ear to my song;
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/5/3 - 09:44
Song Itineraries:
Deserters
Did You Like The Battle, Sir?
[1972]
Album “Away From The Sand”, with Bev Pegg & Friends (1975)
Written by John Richards and Bev Pegg
Album “Away From The Sand”, with Bev Pegg & Friends (1975)
Written by John Richards and Bev Pegg
Did you like the battle sir? I hope you beat them well
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/5/3 - 09:12
The Deserter
[197?]
Questa canzone di John Richards, presente nel suo unico album solista, “Behind The Lines” del 2001, è forse più nota nelle esecuzioni dei Fairport Convention e di Simon Nicol, anche lui nei Fairport e poi nell’Albion Band. E non si tratta dell’omonima canzone, The Deserter, che i Fairport inclusero nel loro album “Liege & Lief” del 1969…
Questa canzone di John Richards, presente nel suo unico album solista, “Behind The Lines” del 2001, è forse più nota nelle esecuzioni dei Fairport Convention e di Simon Nicol, anche lui nei Fairport e poi nell’Albion Band. E non si tratta dell’omonima canzone, The Deserter, che i Fairport inclusero nel loro album “Liege & Lief” del 1969…
Here I stand in a land that isn't my own
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2010/5/3 - 09:01
Song Itineraries:
Deserters
Società dello spettacolo marks the beginning of the complete inclusion of Ballate di Fine Comunismo (Ballads at the End of Communism) by Davide Giromini. Once the song lyrics have been received from the author, we are now able to offer this small, yet enormous album by the folksinger and accordeonist from Carrara. Just one word: basic, in these stonehard times.
Riccardo Venturi 2010/5/3 - 04:04
Società dello spettacolo
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (Continues)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (Continues)
Ci potrete un giorno ritrovare qua
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2010/5/3 - 01:50
Nestor Makhno
Version française – NESTOR MAKHNO – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – Nestor Makhno – Apuamater Indiesfolk – Davide Giromini - 2007
Davide Giromini et ses Apuamater ont dédié cette chanson durant le concert du 7 décembre 2007 au Théâtre des Animosi, aux anarchistes de Carrare. À propos de Nestor Makhno nous renvoyons évidemment à la Makhnovscina; maintenant quelques mots à propos de cette chanson (peut-être l'esquisse d'une chanson plus longue que Davide prépare ? Qui le sait !)
Certes, même comme elle est, une typique « chanson flash » girominienne. La première strophe présente la lutte de Makhno, la guerre contre les armées blanches de Dénikine et contre les bolchéviques ("...qui voulaient chasser d'Ukraine à jamais tous les tyrans"), les conditions terribles. Dans la seconde, l'exil du général blanc Dénikine, à Paris, débauché. David est habitué à ce genre de composition,... (Continues)
Chanson italienne – Nestor Makhno – Apuamater Indiesfolk – Davide Giromini - 2007
Davide Giromini et ses Apuamater ont dédié cette chanson durant le concert du 7 décembre 2007 au Théâtre des Animosi, aux anarchistes de Carrare. À propos de Nestor Makhno nous renvoyons évidemment à la Makhnovscina; maintenant quelques mots à propos de cette chanson (peut-être l'esquisse d'une chanson plus longue que Davide prépare ? Qui le sait !)
Certes, même comme elle est, une typique « chanson flash » girominienne. La première strophe présente la lutte de Makhno, la guerre contre les armées blanches de Dénikine et contre les bolchéviques ("...qui voulaient chasser d'Ukraine à jamais tous les tyrans"), les conditions terribles. Dans la seconde, l'exil du général blanc Dénikine, à Paris, débauché. David est habitué à ce genre de composition,... (Continues)
NESTOR MAKHNO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2010/5/2 - 22:05
Feccia di città
[2010]
Testo/Lyrics: Malasuerte Fi*sud
Album: Infamily Day
Il nuovo album del gruppo militante fiorentino Malasuerte Fi*sud ha un titolo che è un gioco di parole. I giochi di parole sono spesso fatti per confondere le idee, ma non in questo caso: gli infami dei "family day", delle morali, della repressione selvaggia, del lavoro "flessibile" e di quant'altro. L'album, registrato nel marzo 2010 al CPA Firenze Sud, è stato ufficialmente presentato dai Malasuerte al concerto del 1° maggio allo Spazio Occupato "K100" (Camilo Cienfuegos) di Campi Bisenzio. [RV]
Testo/Lyrics: Malasuerte Fi*sud
Album: Infamily Day
Il nuovo album del gruppo militante fiorentino Malasuerte Fi*sud ha un titolo che è un gioco di parole. I giochi di parole sono spesso fatti per confondere le idee, ma non in questo caso: gli infami dei "family day", delle morali, della repressione selvaggia, del lavoro "flessibile" e di quant'altro. L'album, registrato nel marzo 2010 al CPA Firenze Sud, è stato ufficialmente presentato dai Malasuerte al concerto del 1° maggio allo Spazio Occupato "K100" (Camilo Cienfuegos) di Campi Bisenzio. [RV]
Feccia di città che sempre lotterà
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2010/5/2 - 21:04
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Infamily Day
[2010]
Testo/Lyrics: Malasuerte Fi*sud
Album: Infamily Day
Il nuovo album del gruppo militante fiorentino Malasuerte Fi*sud ha un titolo che è un gioco di parole. I giochi di parole sono spesso fatti per confondere le idee, ma non in questo caso: gli infami dei "family day", delle morali, della repressione selvaggia, del lavoro "flessibile" e di quant'altro. L'album, registrato nel marzo 2010 al CPA Firenze Sud, è stato ufficialmente presentato dai Malasuerte al concerto del 1° maggio allo Spazio Occupato "K100" (Camilo Cienfuegos) di Campi Bisenzio. [RV]
Testo/Lyrics: Malasuerte Fi*sud
Album: Infamily Day
Il nuovo album del gruppo militante fiorentino Malasuerte Fi*sud ha un titolo che è un gioco di parole. I giochi di parole sono spesso fatti per confondere le idee, ma non in questo caso: gli infami dei "family day", delle morali, della repressione selvaggia, del lavoro "flessibile" e di quant'altro. L'album, registrato nel marzo 2010 al CPA Firenze Sud, è stato ufficialmente presentato dai Malasuerte al concerto del 1° maggio allo Spazio Occupato "K100" (Camilo Cienfuegos) di Campi Bisenzio. [RV]
Han bruciato gente in piazza solamente fino a ieri
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2010/5/2 - 20:35
Poor' Italia
D'après la version italienne de Gian-Piero Testa d'une chanson en lombard de Davide Van De Sfroos – 1995
Si j'ai bien compris la note de Gian-Piero Testa, cette chanson au moment où elle a été écrite (vers 1995), visait les représentants de la Démocratie Chrétienne qui tenaient le pouvoir depuis des décennies. Les choses devaient changer, des « nouveaux » devaient arriver pour faire du « nouveau ». Et de fait, il y a eu du nouveau, ce fut Silvio B. (Meno male...) et la Lega du Nord. Pour du nouveau, ce fut du neuf. À bien y repenser, Lampedusa a raison de faire dire à Tancrède : « Il faut que tout change pour que tout reste pareil » (« Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!" ) et donc plus exactement : « Si l'on veut que tout reste en l'état, il faut que tout change ». De fait, on a changé les marionnettes, mais la pièce est toujours la même.
Cette phrase de... (Continues)
Si j'ai bien compris la note de Gian-Piero Testa, cette chanson au moment où elle a été écrite (vers 1995), visait les représentants de la Démocratie Chrétienne qui tenaient le pouvoir depuis des décennies. Les choses devaient changer, des « nouveaux » devaient arriver pour faire du « nouveau ». Et de fait, il y a eu du nouveau, ce fut Silvio B. (Meno male...) et la Lega du Nord. Pour du nouveau, ce fut du neuf. À bien y repenser, Lampedusa a raison de faire dire à Tancrède : « Il faut que tout change pour que tout reste pareil » (« Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!" ) et donc plus exactement : « Si l'on veut que tout reste en l'état, il faut que tout change ». De fait, on a changé les marionnettes, mais la pièce est toujours la même.
Cette phrase de... (Continues)
PAUVR' ITALIE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2010/5/2 - 18:43
L'Internationale
Nella versione Yiddish, in caratteri ebraici, dell'Internazionale ci sono purtroppo molti errori di battitura. Se volete, ve li correggo.
Paul Gybels
Docente di Lingua, Letteratura e Cultura Yiddish
Istituto degli Studi Ebraici
Università degli Studi di Anversa (Belgio)
paul.gybels@ua.ac.be
(Paul Gybels)
Paul Gybels
Docente di Lingua, Letteratura e Cultura Yiddish
Istituto degli Studi Ebraici
Università degli Studi di Anversa (Belgio)
paul.gybels@ua.ac.be
(Paul Gybels)
Naturalmente, Paul, la tua offerta è graditissima. Per inviare la versione corretta [utilizzare direttamente il sito oppure scrivere a antiwarsongs@gmail.com inviando un file .doc allegato. Grazie ancora per la collaborazione davvero preziosa! [CCG/AWS Staff]
2010/5/2 - 13:59
Miss Sarajevo
Oggi ho riascoltato Miss Sarajevo e la trovo un capolavoro capace di commuovermi.
La fusione tra due generi musicali così distanti trova in questa canzone, a mio avviso, una sintesi perfetta.
Al di là del testo, le due melodie si intrecciano come la prosaicità del vissuto, del quotidiano, caratterizzate da un ritornello ciclico, si contrappongono alla liricità dell'esistenza, al canto di vita che compendia la nostra essenza, il nostro io metatemporale.
È meglio parlare di dualità, non di contrapposizione, dualità che si potrebbe sintetizzare in un simbolo, il Tao.
La fusione tra due generi musicali così distanti trova in questa canzone, a mio avviso, una sintesi perfetta.
Al di là del testo, le due melodie si intrecciano come la prosaicità del vissuto, del quotidiano, caratterizzate da un ritornello ciclico, si contrappongono alla liricità dell'esistenza, al canto di vita che compendia la nostra essenza, il nostro io metatemporale.
È meglio parlare di dualità, non di contrapposizione, dualità che si potrebbe sintetizzare in un simbolo, il Tao.
Giovanni Fabbris 2010/5/2 - 04:18
Nagasaki Is Yesterday's Dog-End
[1984]
Album "Best Before 1984"
Album "Best Before 1984"
ATTENTION. Piss to the parties, the politicians. The pratt-stud men and their slaughter games.
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/5/1 - 22:20
Figlio ImPastato d'amore
La matri di Pippinu
Umberto Santino, fondatore nonché direttore del Centro di Documentazione Giuseppe Impastato, ha scritto nel 1979 una splendida poesia in morte di Giuseppe Impastato, intitolata "La matri di Pippinu". La poesia, in lingua siciliana, non ha bisogno di traduzione. In ogni caso è proposta anche in italiano dal Centro di Documentazione Giuseppe Impastato, che, fra l'altro, ha fatto proprie poesie scritte da Peppino e da altri su di lui
Chistu 'un è me figghiu.
Chisti 'un su li so manu
chista 'unn è la so facci.
'Sti quattru pizzudda di carni 'un li fici iu.
Me figghiu era la vuci
chi gridava 'nta chiazza
eru lu rasolu ammulatu
di lo so paroli
Era la rabbia,
era l'amuri chi vulìa nasciri,
chi vulìa crisciri.
Chistu era me figghiu
quannu era vivu,
quannu luttava cu tutti:
mafiusi, fascisti,
omini di panza
ca 'un vannu mancu un sordu,
patri... (Continues)
Umberto Santino, fondatore nonché direttore del Centro di Documentazione Giuseppe Impastato, ha scritto nel 1979 una splendida poesia in morte di Giuseppe Impastato, intitolata "La matri di Pippinu". La poesia, in lingua siciliana, non ha bisogno di traduzione. In ogni caso è proposta anche in italiano dal Centro di Documentazione Giuseppe Impastato, che, fra l'altro, ha fatto proprie poesie scritte da Peppino e da altri su di lui
Chistu 'un è me figghiu.
Chisti 'un su li so manu
chista 'unn è la so facci.
'Sti quattru pizzudda di carni 'un li fici iu.
Me figghiu era la vuci
chi gridava 'nta chiazza
eru lu rasolu ammulatu
di lo so paroli
Era la rabbia,
era l'amuri chi vulìa nasciri,
chi vulìa crisciri.
Chistu era me figghiu
quannu era vivu,
quannu luttava cu tutti:
mafiusi, fascisti,
omini di panza
ca 'un vannu mancu un sordu,
patri... (Continues)
giorgio 2010/5/1 - 21:00
Il negazionista
Version française – LE NÉGATIONNISTE – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – Il negazionista – Luigi Mariano
Nous vivons dans un monde renversé, où la vérité est malmenée et renversée par ceux qui gouvernent le monde et conditionnent de façon déterminante les esprits des plus faibles qui ratifient à leur corps défendant les folies des chefs et leurs mensonges.
C'est une bien extraordinaire chanson que celle-ci, mon ami Lucien l'âne. Car, vois-tu, elle énumère un certain nombre de vérités fausses. Son refrain, sa ritournelle, ce qui la fait tourner tout au long, c'est « Çà n'existe pas, çà n'existe pas », c'est la chanson du négationniste. Le négationniste est un être assez bizarre : de deux choses l'une, soit il est vraiment fou, soit il est menteur volontaire; évidemment, il peut également être l'un et l'autre.. On ne sait trop. Mais avant d'aller plus loin, deux mots de la ritournelle;... (Continues)
Chanson italienne – Il negazionista – Luigi Mariano
Nous vivons dans un monde renversé, où la vérité est malmenée et renversée par ceux qui gouvernent le monde et conditionnent de façon déterminante les esprits des plus faibles qui ratifient à leur corps défendant les folies des chefs et leurs mensonges.
C'est une bien extraordinaire chanson que celle-ci, mon ami Lucien l'âne. Car, vois-tu, elle énumère un certain nombre de vérités fausses. Son refrain, sa ritournelle, ce qui la fait tourner tout au long, c'est « Çà n'existe pas, çà n'existe pas », c'est la chanson du négationniste. Le négationniste est un être assez bizarre : de deux choses l'une, soit il est vraiment fou, soit il est menteur volontaire; évidemment, il peut également être l'un et l'autre.. On ne sait trop. Mais avant d'aller plus loin, deux mots de la ritournelle;... (Continues)
LE NÉGATIONNISTE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2010/5/1 - 17:59
Cumandantes
[2006]
Album "Animu"
Canzone dedicata ai soldati vittime dell'uranio impoverito e, in particolare, al cagliaritano Valery Melis, caporalmaggiore dell'esercito, morto nel 2004 a causa del linfoma di Hodgkin, una patologia contratta da molti militari, italiani e stranieri, dopo aver preso parte a missioni effettuate in zone di guerra (anche se le chiamano "missioni di pace") in cui si è fatto ricorso a munizioni arricchite con "depleted uranium" per renderle più performanti e perforanti.
L'avvelenamento dovuto alle micropolveri contenenti uranio impoverito è noto da noi come "Sindrome dei Balcani". I morti italiani sono stati finora 45, tutti militari che negli anni 90 sono stati impegnati in missioni nell'ex-Jugoslavia ma anche in Somalia, ma gli ammalati sono almeno 10 volte tanti. L'esercito ed il governo hanno per molti anni ignorato la questione, ma nel 2006 i risultati di una commissione... (Continues)
Album "Animu"
Canzone dedicata ai soldati vittime dell'uranio impoverito e, in particolare, al cagliaritano Valery Melis, caporalmaggiore dell'esercito, morto nel 2004 a causa del linfoma di Hodgkin, una patologia contratta da molti militari, italiani e stranieri, dopo aver preso parte a missioni effettuate in zone di guerra (anche se le chiamano "missioni di pace") in cui si è fatto ricorso a munizioni arricchite con "depleted uranium" per renderle più performanti e perforanti.
L'avvelenamento dovuto alle micropolveri contenenti uranio impoverito è noto da noi come "Sindrome dei Balcani". I morti italiani sono stati finora 45, tutti militari che negli anni 90 sono stati impegnati in missioni nell'ex-Jugoslavia ma anche in Somalia, ma gli ammalati sono almeno 10 volte tanti. L'esercito ed il governo hanno per molti anni ignorato la questione, ma nel 2006 i risultati di una commissione... (Continues)
Cumandantes vestios a parada sun allineaos
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/5/1 - 17:17
Supper's Ready
è la perfezione fatta musica..Incredibile,magica,unica..La mia canzone preferita della storia della musica..Non ho parole per descrivere cosa provo ogni volta che la ascolto..Mi vengono sempre i brividi nell'ascoltare l'ultima parte..È entrata direttamente nella mia anima e non è mai più uscita..
Can't you feel our souls ignite,
Sheddind ever-changing colours,in the darkness of the fading night..
Can't you feel our souls ignite,
Sheddind ever-changing colours,in the darkness of the fading night..
CRISTAN 2010/5/1 - 13:42
Chi lassi quannu mori?
Anonymous
Chi lassi quannu mori?
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/5/1 - 09:35
Guvernu 'talianu
Anonymous
Otello E. Profazio
Album: L'Italia cantata dal Sud [1969]
Un altro dei motivi fondamentali di protesta contro il governo italiano nel periodo immediatamente successivo all'unità, fu l'estensione all'intero territorio nazionale del sistema fiscale piemontese lento, vessatorio e irrazionale. Abituato a tasse assai più leggere e più razionalmente riscosse e distribuite, il popolo siciliano reagì come poté... e non solo con le canzoni...
Interpretata anche dalla MondOrchestra
Album: L'Italia cantata dal Sud [1969]
Un altro dei motivi fondamentali di protesta contro il governo italiano nel periodo immediatamente successivo all'unità, fu l'estensione all'intero territorio nazionale del sistema fiscale piemontese lento, vessatorio e irrazionale. Abituato a tasse assai più leggere e più razionalmente riscosse e distribuite, il popolo siciliano reagì come poté... e non solo con le canzoni...
Interpretata anche dalla MondOrchestra
Guvernu 'talianu si veru buttanu
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/5/1 - 09:10
Rino Gaetano: Nun te Reggae più
[1978]
Rino Gaetano
Album: NunTeReggaePiù
Il testo più esplicito e diretto di Rino dà il titolo all'album uscito nel 1978.
"Nuntereggaepiù" è un brillante catalogo dei personaggi che invadono radio, televisioni e giornali. Clamorosa la coincidenza con quello che succederà nel 1981, quando la magistratura scopre la lista degli affiliati alla P2 di Licio Gelli, loggia massonica in cui compaiono alcuni nomi citati nella filastrocca di Rino.
A dispetto del titolo, nel brano non c'è un briciolo di reggae. Il titolo gioca sull'assonanza fra il genere musicale giamaicano e la coniugazione romanesca del verbo reggere.
Come già era accaduto in "Mio fratello è figlio unico", il finale è dissonante rispetto al tema trattato, con l'introduzione di una frase d'amore:
" E allora amore mio ti amo
Che bella sei
Vali per sei
Ci giurerei. "
È uno sfottò come un altro per dire: "Vabbè, visto... (Continues)
Rino Gaetano
Album: NunTeReggaePiù
Il testo più esplicito e diretto di Rino dà il titolo all'album uscito nel 1978.
"Nuntereggaepiù" è un brillante catalogo dei personaggi che invadono radio, televisioni e giornali. Clamorosa la coincidenza con quello che succederà nel 1981, quando la magistratura scopre la lista degli affiliati alla P2 di Licio Gelli, loggia massonica in cui compaiono alcuni nomi citati nella filastrocca di Rino.
A dispetto del titolo, nel brano non c'è un briciolo di reggae. Il titolo gioca sull'assonanza fra il genere musicale giamaicano e la coniugazione romanesca del verbo reggere.
Come già era accaduto in "Mio fratello è figlio unico", il finale è dissonante rispetto al tema trattato, con l'introduzione di una frase d'amore:
" E allora amore mio ti amo
Che bella sei
Vali per sei
Ci giurerei. "
È uno sfottò come un altro per dire: "Vabbè, visto... (Continues)
Abbasso e Alè (nun te reggae più)
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/5/1 - 08:57
Ripetutamente
da "Curre curre guagliò" (1993)
feat. Suoni Mudù
poi in NA99 10° (2001)
Tutta la parte finale parla di guerra e di terrorismo di stato.
tra l'altro "Coi soldi della mafia si comperano i voti
fanno gli sciacalli dopo i terremoti" non vi ricorda nulla di MOLTO recente? La storia si ripete, ripetutamente.
feat. Suoni Mudù
poi in NA99 10° (2001)
Tutta la parte finale parla di guerra e di terrorismo di stato.
tra l'altro "Coi soldi della mafia si comperano i voti
fanno gli sciacalli dopo i terremoti" non vi ricorda nulla di MOLTO recente? La storia si ripete, ripetutamente.
La vita moderna ti stressa
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2010/4/30 - 19:15
A "little song" by a young Italian folksinger from Salento, Luigi Mariano. From Salento, just like Alessio Lega. The song's name is Il negazionista and it's about something so fashionable, now. Ok, let's deny everything: it's so cool, and calls for "Expression Freedom". What a pity, that the objects of all kinds of negationism have never loved so much that freedom.
Riccardo Venturi 2010/4/30 - 14:11
The War Game
[1953]
Tune: “O Charlie, O Charlie”, traditional.
Il testo è incluso nel volume “The Essential Ewan MacColl Songbook: sixty years of songmaking” (1998), ma non so se la canzone sia mai stata incisa su disco.
Tune: “O Charlie, O Charlie”, traditional.
Il testo è incluso nel volume “The Essential Ewan MacColl Songbook: sixty years of songmaking” (1998), ma non so se la canzone sia mai stata incisa su disco.
O Johnnie, O Johnnie, just listen to what I say,
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/4/30 - 14:08
The People Will Be Free
[2005]
Album “Peace And Freedom”
Album “Peace And Freedom”
When nobody owns the land and nobody claims the sea
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/4/30 - 13:22
Only Doing Their Job
[1984]
Album “Items of News” (1986)
Tune: “The Chapter of Kings”, traditional.
Quante volte, in guerra come in pace, gli uomini in divisa, gli sgherri del Potere hanno cercato di giustificare le loro nefandezze e i loro assassinii con la frase: “Ho solo obbedito agli ordini”?
E quante volte in virtù del fatto di aver fatto soltanto il loro sporco “lavoro” sono andati impuniti o, anzi, sono stati premiati e hanno fatto carriera?
Album “Items of News” (1986)
Tune: “The Chapter of Kings”, traditional.
Quante volte, in guerra come in pace, gli uomini in divisa, gli sgherri del Potere hanno cercato di giustificare le loro nefandezze e i loro assassinii con la frase: “Ho solo obbedito agli ordini”?
E quante volte in virtù del fatto di aver fatto soltanto il loro sporco “lavoro” sono andati impuniti o, anzi, sono stati premiati e hanno fatto carriera?
If there's anyone there has a moment to spare
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/4/30 - 13:07
La Garaventa
Sono stato insegnante istruttore tecnico sulla Garaventa dal 1963 alla fine, ed è stato il periodo più esaltante della mia vita. Ho amato quei ragazzi come figli miei ed ho insegnato loro tutto ciò che ho potuto sopratutto sotto il profilo tecnico, di formazione, e ne sono stato ripagato grandiosamente, Li ricordo tutti....I MAE FIGGIEU!!!
Discoli? Ma per carità!! Solo bisognosi di tanto affetto e comprensione. Sono vecchio....ma loro...tutti loro e sono stati tanti... li porterò nel cuore anche nell'aldilà!
Il Cappellano per un certo periodo fu Don Gallo, inimitabile!!
Discoli? Ma per carità!! Solo bisognosi di tanto affetto e comprensione. Sono vecchio....ma loro...tutti loro e sono stati tanti... li porterò nel cuore anche nell'aldilà!
Il Cappellano per un certo periodo fu Don Gallo, inimitabile!!
Eugenio BSI 2010/4/30 - 12:20
On The Mountain Tonight
[1986]
Album “The Land Knows You're There”
Written by John O'Connor
“One of the many songs now being written in the United States in solidarity with people's struggles in Central America. This is about El Salvador.” (Guy Carawan)
Album “The Land Knows You're There”
Written by John O'Connor
“One of the many songs now being written in the United States in solidarity with people's struggles in Central America. This is about El Salvador.” (Guy Carawan)
So sing your songs quietly, my compañeros
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2010/4/30 - 11:47
The Oil Beneath The Sea
[1991]
Album “North By North”
Written by John McGrath
Adapted by Danny Couper
Una canzone sui disastri ambientali, economici e sociali della predazione dell’oro nero nel mare del Nord, al largo di Aberdeen e delle coste scozzesi.
Album “North By North”
Written by John McGrath
Adapted by Danny Couper
Una canzone sui disastri ambientali, economici e sociali della predazione dell’oro nero nel mare del Nord, al largo di Aberdeen e delle coste scozzesi.
The oil, the oil, the oil beneath the sea
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/4/30 - 11:10
Yugo 45
Io conosco la lingua... e la storia di questo paese magnifico.
Questa canzone mi fa letteralmente venire i brividi... e comprenderne al volo le parole conoscendo le storie della Jugoslavija lascia una sensazione particolare: nostalgia, commozione...un po' anche di rabbia.
Hanno distrutto il paese più bello del mondo... :(
Politici maledetti.
Questa canzone mi fa letteralmente venire i brividi... e comprenderne al volo le parole conoscendo le storie della Jugoslavija lascia una sensazione particolare: nostalgia, commozione...un po' anche di rabbia.
Hanno distrutto il paese più bello del mondo... :(
Politici maledetti.
Andrea 2010/4/30 - 10:18
Indiani (A caval donando)
Mi sono volato la bellissima intro alla canzone, che ricorda tantissimo le mitiche telefonate di Pierpaolo degli Squallor ("Pronto? Casa Baratti, Borotti, Baratti Boffa? C'è quel cornutone di mio padre?")... Rimedio subito:
"Pronto, mamma! No, ti ho chiamato per dirti... eh sto fuori dalla discoteca, c'è rumore perché sto fuori dalla discoteca, no, mi hanno raccontato una cosa pazzesca, lo sai che il secolo scorso i cow boy cercavano di risarcire gli indiani dandogli i regali? Ma... eh... ma pen... me l'ha raccontato un mio amico storico, lor... i cowboy gli davano questi regali, però la bomba sai qual è? Che gli indiani non li accettavano! Ma ti rendi conto? Mamma, ma che piangi? Che c'è bisogn... che c'entra? Che con che... che... per quale motivo? È successo cent'anni fa... mamma, io non ce la faccio più!!!"
"Pronto, mamma! No, ti ho chiamato per dirti... eh sto fuori dalla discoteca, c'è rumore perché sto fuori dalla discoteca, no, mi hanno raccontato una cosa pazzesca, lo sai che il secolo scorso i cow boy cercavano di risarcire gli indiani dandogli i regali? Ma... eh... ma pen... me l'ha raccontato un mio amico storico, lor... i cowboy gli davano questi regali, però la bomba sai qual è? Che gli indiani non li accettavano! Ma ti rendi conto? Mamma, ma che piangi? Che c'è bisogn... che c'entra? Che con che... che... per quale motivo? È successo cent'anni fa... mamma, io non ce la faccio più!!!"
The Lone Ranger 2010/4/30 - 09:13
L'America sta ccà
(Signore Michele – Pasquale Ziccardi – Gennaro Esposito)
Album: Core e tamburo
Album: Core e tamburo
Nire, so’ arrivati stammatina
(Continues)
(Continues)
Contributed by gennaro esposito 2010/4/29 - 23:12
Il negazionista
Meno male che Silvio c'è: e lo vedete da voi com'è bello il mondo. Ma i comunisti saranno davvero esistiti ? Neanche Lui è riuscito a eliminarli.
Gian Piero Testa 2010/4/29 - 21:21
'A seggia elettrica [Mamma sfurtunata]
LA SEDIA ELETTRICA (MAMMA SFORTUNATA)
(Continues)
(Continues)
Contributed by einemass 2010/4/29 - 18:41
L'operaio della FIAT (La 1100)
Chanson italienne – L'operaio della Fiat ( La 1100) – 1974
Il va de soi, mon cher Lucien l'âne, que je n'ai absolument rien à dire ou à redire à Rino Gaetano; il a parfaitement raison de décrire la réalité et les reflets du combat gigantesque de la Guerre de Cent Mille Ans auquel comme tous, il est confronté. Qu'il y ait des dégâts « collatéraux » dans une guerre est une chose inévitable; dès lors, ces « dégâts collatéraux » (ici, deux voitures brûlées) renvoient à la Guerre de Cent Mille Ans elle-même et donc, aux effets et aux origines de cette Guerre. Lesquels effets relèvent de ceux qui en sont les seuls responsables et je rappelle que la Guerre de Cent Mille Ans existe du seul fait que les riches la font aux pauvres en vue de les exploiter, d'en tirer profit, de les dominer... Sans cet acharnement millénaire, nous vivrions en paix. Rino Gaetano laisse penser que l'incendie de deux... (Continues)
Il va de soi, mon cher Lucien l'âne, que je n'ai absolument rien à dire ou à redire à Rino Gaetano; il a parfaitement raison de décrire la réalité et les reflets du combat gigantesque de la Guerre de Cent Mille Ans auquel comme tous, il est confronté. Qu'il y ait des dégâts « collatéraux » dans une guerre est une chose inévitable; dès lors, ces « dégâts collatéraux » (ici, deux voitures brûlées) renvoient à la Guerre de Cent Mille Ans elle-même et donc, aux effets et aux origines de cette Guerre. Lesquels effets relèvent de ceux qui en sont les seuls responsables et je rappelle que la Guerre de Cent Mille Ans existe du seul fait que les riches la font aux pauvres en vue de les exploiter, d'en tirer profit, de les dominer... Sans cet acharnement millénaire, nous vivrions en paix. Rino Gaetano laisse penser que l'incendie de deux... (Continues)
L'OUVRIER DE LA FIAT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2010/4/29 - 17:55
Tammurriata nera
Salve
innanzitutto volevo segnalare che c'è una famosissima versione in italiano di "Pistol packin mama" cantata di Nino Taranto e Dolores Palumbo.
Per quanto riguarda le varie traduzioni non voglio mettere altra "carne a cuocere" come si dice a Napoli. Mi informerò meglio e ne riparleremo
Saluti
innanzitutto volevo segnalare che c'è una famosissima versione in italiano di "Pistol packin mama" cantata di Nino Taranto e Dolores Palumbo.
Per quanto riguarda le varie traduzioni non voglio mettere altra "carne a cuocere" come si dice a Napoli. Mi informerò meglio e ne riparleremo
Saluti
einemass 2010/4/29 - 16:05
Bomber's Moon
"Dedicated to the memory of my father, Flight Sergeant Louis Arthur 'Curly' Harding, a navigator in Lancaster Bombers, who died with his crew when his plane was shot down returning from a raid over Germany. It's also dedicated to the memory of my good friend Jurgen Boch of Cologne, who was a small child in a bomb shelter in Germany on the night my father died, and to my mother who was a bride, a widow and a mother within the space of a year." (Mike Harding)
The Lone Ranger 2010/4/29 - 15:19
William
[1971]
Album “The Word Is Hugga Mugga Chugga Lugga Humbugga Boom Chit”
La copertina dell’album è una foto scattata a Londra durante il Remembrance Day del 1969. Potrebbe trattarsi dell’arresto di un’attivista contro la guerra in Vietnam oppure di un’irlandese che protestava contro la guerra nell’Ulster… “I Don't Want to Die / Remembrance Day 1969” è anche il titolo di una canzone contenuta in questo stesso album.
Album “The Word Is Hugga Mugga Chugga Lugga Humbugga Boom Chit”
La copertina dell’album è una foto scattata a Londra durante il Remembrance Day del 1969. Potrebbe trattarsi dell’arresto di un’attivista contro la guerra in Vietnam oppure di un’irlandese che protestava contro la guerra nell’Ulster… “I Don't Want to Die / Remembrance Day 1969” è anche il titolo di una canzone contenuta in questo stesso album.
Now William is a little boy,
(Continues)
(Continues)
Contributed by The Lone Ranger 2010/4/29 - 15:06
Non c’è pericolo
Amianto: muore ex dipendente Sacelit, 103/a vittima tra gli ex 220 dipendenti dell'azienda
(ANSA) MESSINA, 8 FEB 2010 - Altra vittima, la numero 103, tra gli ex 220 dipendenti della Sacelit [Sacelit-Italcementi, la Eternit siciliana].Questa mattina e' deceduto un uomo di 72 anni. Aveva lavorato per 33 anni alla Sacelit, la societa' che produceva lastre di eternit a base di amianto. E' morto per ''neoplasia polmonare causata dalla prolungata esposizione alle fibre di asbesto''. A ricostruire la sua vita e' stato il comitato ''ex esposti amianto'' Assunto nel 1961, a 23 anni, nel 1976 ha iniziato ad accusare problemi respiratori.
103 morti su 220 dipendenti... e i sopravvissuti pare che siano quasi tutti ammalati...
(ANSA) MESSINA, 8 FEB 2010 - Altra vittima, la numero 103, tra gli ex 220 dipendenti della Sacelit [Sacelit-Italcementi, la Eternit siciliana].Questa mattina e' deceduto un uomo di 72 anni. Aveva lavorato per 33 anni alla Sacelit, la societa' che produceva lastre di eternit a base di amianto. E' morto per ''neoplasia polmonare causata dalla prolungata esposizione alle fibre di asbesto''. A ricostruire la sua vita e' stato il comitato ''ex esposti amianto'' Assunto nel 1961, a 23 anni, nel 1976 ha iniziato ad accusare problemi respiratori.
103 morti su 220 dipendenti... e i sopravvissuti pare che siano quasi tutti ammalati...
The Lone Ranger 2010/4/29 - 14:48
"No news, good news", as the old saying goes. So, we seize the occasion of this...brief standstill to propose an opinion campaign. WE WANT ALESSANDRO FOR A NEW AWS ADMIN! Dear reader, let your voice be heard clearly and aloud: ALESSANDRO, HURRY UP AND BECOME AN ADMIN! Your time has come! Your Silver Contributorship is drawing near!
Riccardo Venturi 2010/4/29 - 11:11
The Nottingham Captain
[1988]
Album “Leaves from a Tree”
Written by Bill Prince
Testo trovato su MySongBook
Le guerre napoleoniche, che si conclusero nel 1815 con la vittoria della coalizione anti-francese, furono una quasi guerra mondiale, anche per le proporzioni del massacro: tra i 3 e 6 milioni di morti. Dopo simili devastazioni è difficile dire chi abbia vinto, anche perché i contraccolpi sono in genere terribili anche per i vincitori. Comunque, il popolo non ha certo mai niente da guadagnare e ha sempre tutto da perdere dalle guerre, vinte o perse che siano.
Così il Regno Unito, pur essendo uscito vittorioso nel confronto, piombò subito in una profonda crisi economica dovuta alla riduzione della produzione bellica, alla smobilitazione di decine di migliaia di soldati che, al rientro alla vita civile, non trovavano occupazione, all’aumento del prezzo dei generi di prima necessità, il pane in primis,... (Continues)
Album “Leaves from a Tree”
Written by Bill Prince
Testo trovato su MySongBook
Le guerre napoleoniche, che si conclusero nel 1815 con la vittoria della coalizione anti-francese, furono una quasi guerra mondiale, anche per le proporzioni del massacro: tra i 3 e 6 milioni di morti. Dopo simili devastazioni è difficile dire chi abbia vinto, anche perché i contraccolpi sono in genere terribili anche per i vincitori. Comunque, il popolo non ha certo mai niente da guadagnare e ha sempre tutto da perdere dalle guerre, vinte o perse che siano.
Così il Regno Unito, pur essendo uscito vittorioso nel confronto, piombò subito in una profonda crisi economica dovuta alla riduzione della produzione bellica, alla smobilitazione di decine di migliaia di soldati che, al rientro alla vita civile, non trovavano occupazione, all’aumento del prezzo dei generi di prima necessità, il pane in primis,... (Continues)
Everyone their skill must try.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2010/4/29 - 10:42
The Judge Said
[1977]
Lyrics by Malvina Reynolds
Music: Sung to the tune of “When Johnny Comes Marching Home”
Album: Mama Lion [1980]
Lyrics by Malvina Reynolds
Music: Sung to the tune of “When Johnny Comes Marching Home”
Album: Mama Lion [1980]
In 1977 a decision by one Judge Simonson of Madison, Wisconsin, relieved some young men of responsibility for a sex crime they committed on the basis of rather dubious reasoning. This song was written by Malvina in response to his decision and contributed to a recall campaign against the judge who made highly inappropriate remarks excusing rape. The story was quickly picked up by the national news. Eventually Simonson was removed from the bench.
The judge said: « Screw 'em! -Boys, you're only human.
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2010/4/29 - 08:58
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
×
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (Continues)