Jonathan
Renaud è uno dei migliori cantanti francesi, un cuore infinitamente grande e una verità stupefacente... E sempre di attualità e ognuno di noi ci si ritrova... Meravilioso...
paula 13/5/2010 - 22:48
Angelita di Anzio
Avevo due anni quando fu scritta. Ma me la ricordo, me la ricorderò sempre, perchè quando mia madre me l'accennava non riusciva ad andare oltre la prima strofa, poi mi stringeva e non riusciva a continuare. Lei quelle cose le aveva vissute davvero, qualche kilometro più a nord. Allora chiedevo a papà, classe 1922, che non aveva fatto esperienze migliori. Ma ho dovuto aspettare fino ad oggi per sapere un po' di più. Ora, a distanza di tanti anni, sento lo stesso groppo alla gola dei miei genitori.
fabio 13/5/2010 - 19:56
Go, Move, Shift
Da English Folk Music, la trascrizione della terza sezione (solo la parte cantata, meglio nota come “Go! Move! Shift!”) dell’originale radiofonico “The Travelling People” andato in onda sulla BBC il 17 aprile 1964
GO! MOVE! SHIFT!
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 13/5/2010 - 13:37
A Stitch In Thime
[1986]
Parole di Mike Waterson (1941-2011), scrittore e cantautore inglese.
Incisa da Martin Carthy nel suo album “Right of Passage” del 1988
La melodia è quella del tradizionale sea shanty On Board Of A Man-of-War
Testo trovato su MySongBook.de
Un’altra canzone contro la violenza sulle donne.
Cosa può fare una donna, una casalinga (come tante) sfruttata (come tante) e brutalizzata (come tante) da un compagno violento (come tanti) e ubriacone (come tanti)? Può usare gli “attrezzi del mestiere”, così come nei primi anni 60 fece la signora di Hull, Yorkshire, madre di quattro figli, protagonista di questa canzone…
Parole di Mike Waterson (1941-2011), scrittore e cantautore inglese.
Incisa da Martin Carthy nel suo album “Right of Passage” del 1988
La melodia è quella del tradizionale sea shanty On Board Of A Man-of-War
Testo trovato su MySongBook.de
Un’altra canzone contro la violenza sulle donne.
“A true story put into song by Mike Waterson about four years ago. It happened about 1962 in the Hessle Road area of Hull and the tune is that of a brutal Royal Navy song called On Board Of A Man-of-war.” (Martin Carthy)
Cosa può fare una donna, una casalinga (come tante) sfruttata (come tante) e brutalizzata (come tante) da un compagno violento (come tanti) e ubriacone (come tanti)? Può usare gli “attrezzi del mestiere”, così come nei primi anni 60 fece la signora di Hull, Yorkshire, madre di quattro figli, protagonista di questa canzone…
Oh there was a woman and she lived on her own
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 13/5/2010 - 11:37
Steady As She Goes
[1995]
Album “No Gods”
Una canzone sulla quotidiana e feroce guerra che gli uomini fanno alle donne…
Album “No Gods”
Una canzone sulla quotidiana e feroce guerra che gli uomini fanno alle donne…
And it's steady as she goes
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 13/5/2010 - 11:23
Song Of The Whale
[1980]
Album “Now I'm Easy”
Mentre una ormai rarissima balena grigia del Pacifico, sterminata da secoli di caccia spietata, perde la rotta a causa dei mutamenti climatici e si ritrova smarrita davanti alle coste israeliane, mentre il più dannoso e inutile degli animali presenti sul pianeta, l’uomo, continua a moltiplicarsi e a devastare l’ambiente, la velocità con cui le altre specie animali e vegetali si estinguono è di mille volte superiore al normale, sicchè entro breve ne sparirà un terzo: “la minaccia di sparire dalla faccia della Terra incombe sul 21 per cento dei mammiferi, il 30 per cento degli anfibi, il 12 per cento dei volatili, il 17 per cento degli squali e il 27 per cento dei coralli, come si evince dalla «lista rossa» che è stata redatta dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn).”
Album “Now I'm Easy”
Mentre una ormai rarissima balena grigia del Pacifico, sterminata da secoli di caccia spietata, perde la rotta a causa dei mutamenti climatici e si ritrova smarrita davanti alle coste israeliane, mentre il più dannoso e inutile degli animali presenti sul pianeta, l’uomo, continua a moltiplicarsi e a devastare l’ambiente, la velocità con cui le altre specie animali e vegetali si estinguono è di mille volte superiore al normale, sicchè entro breve ne sparirà un terzo: “la minaccia di sparire dalla faccia della Terra incombe sul 21 per cento dei mammiferi, il 30 per cento degli anfibi, il 12 per cento dei volatili, il 17 per cento degli squali e il 27 per cento dei coralli, come si evince dalla «lista rossa» che è stata redatta dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn).”
The saddest sound I've ever heard
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 13/5/2010 - 11:04
Parcours:
Guerre à la Terre
Sergeant, Where's Mine?
[1974]
Album “Cop Yer Whack for This”
"I'm Asking You Sergeant, Where's Mine" (also known by the shorter title "Sergeant, Where's Mine") is a folk song written and first performed in the mid-1970s by Scottish comedian, actor and singer Billy Connolly. It was later popularized by The Dubliners. Inspired by The Troubles in Northern Ireland, it is told from the point of view of a wounded soldier and makes ironic reference to British Army recruitment advertisements of the era that showed recruits having a grand time in exotic places and enjoying such activities as skiing. (en.wikipedia)
Album “Cop Yer Whack for This”
"I'm Asking You Sergeant, Where's Mine" (also known by the shorter title "Sergeant, Where's Mine") is a folk song written and first performed in the mid-1970s by Scottish comedian, actor and singer Billy Connolly. It was later popularized by The Dubliners. Inspired by The Troubles in Northern Ireland, it is told from the point of view of a wounded soldier and makes ironic reference to British Army recruitment advertisements of the era that showed recruits having a grand time in exotic places and enjoying such activities as skiing. (en.wikipedia)
I'm lying in bed, I'm in room twenty-six
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 13/5/2010 - 09:35
Parcours:
Les conflits irlandais
See The People Run
[1991]
Album “Seeds to the Wind”, prodotto da Dick Gaughan
Scritta da Davy Steele
Testo trovato su MySongBook
“All internal/civil disputes when ending in conflict are in general about power and how to prevent the masses from obtaining any. This is done by training (brainwashing) a few of the masses to subdue the rest. The song is one of hope. (Davy Steele, notes Ceolbeg, 'Seeds to the Wind')”
Album “Seeds to the Wind”, prodotto da Dick Gaughan
Scritta da Davy Steele
Testo trovato su MySongBook
“All internal/civil disputes when ending in conflict are in general about power and how to prevent the masses from obtaining any. This is done by training (brainwashing) a few of the masses to subdue the rest. The song is one of hope. (Davy Steele, notes Ceolbeg, 'Seeds to the Wind')”
In an Eastern land, on a national square
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 13/5/2010 - 09:20
Scapegoats
[1991]
Album “Smoke and Strong Whiskey”
Written by E. Cowan and Christy Moore.
Ancora oggi però non si sa chi fece saltare in aria il Mulberry Bush e il Tavern in the Town, due pub nella zona centrale di Birmingham, che quella sera maledetta erano strapieni di gente… E mentre sono parecchie le canzoni come questa (un’altra, per esempio, è Birmingham Six) che ricordano i nomi di coloro che vennero ingiustamente accusati e incarcerati per quell’attentato, non mi è riuscito ancora di trovare una canzone dedicata a quei 21 che morirono mentre si bevevano tranquilli una pinta …
Album “Smoke and Strong Whiskey”
Written by E. Cowan and Christy Moore.
Ancora oggi però non si sa chi fece saltare in aria il Mulberry Bush e il Tavern in the Town, due pub nella zona centrale di Birmingham, che quella sera maledetta erano strapieni di gente… E mentre sono parecchie le canzoni come questa (un’altra, per esempio, è Birmingham Six) che ricordano i nomi di coloro che vennero ingiustamente accusati e incarcerati per quell’attentato, non mi è riuscito ancora di trovare una canzone dedicata a quei 21 che morirono mentre si bevevano tranquilli una pinta …
Hugh Callaghan, Paddy Hill, Gerry Hunter, Johnny Walker
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 13/5/2010 - 08:54
Non importa
2008
Domani
Domani
Non importa che tu sia di destra o di sinistra
(continuer)
(continuer)
envoyé par Sally Rose. 12/5/2010 - 23:00
Têtes de peintres
Têtes de peintres
Canzone de langue française – Têtes de peintres Marco Valdo M.I. – 2010
Une nouvelle canzone, Lucien l'âne mon ami. Tu vois, je recommence à écrire... Après Dachau Express et ensuite, le Cycle du Cahier Ligné, j'étais comme vidé, tari. Plus rien ne bougeait. J'étais un bout de bois stérile en train de se dessécher... J'avais évidemment repris les traductions et je n'avais jamais vraiment abandonné les rendez-vous avec toi. Presque chaque jour, comme il se doit. Une sorte de désert post-partum. Et les jours passaient. Et puis, j'ai fait cette canzone sur les têtes de peintres. En fait, elle s'est imposée d'elle-même.
Une canzone sur les peintres ? Sur les têtes de peintres ? Que vas-tu imaginer là, Marco Valdo M.I. mon ami ?, dit Lucien l'âne en dressant ses oreilles tout effilées en points d'exclamation. Une canzone qui s'impose d'elle-même... Qu'est-ce que çà peut... (continuer)
Canzone de langue française – Têtes de peintres Marco Valdo M.I. – 2010
Une nouvelle canzone, Lucien l'âne mon ami. Tu vois, je recommence à écrire... Après Dachau Express et ensuite, le Cycle du Cahier Ligné, j'étais comme vidé, tari. Plus rien ne bougeait. J'étais un bout de bois stérile en train de se dessécher... J'avais évidemment repris les traductions et je n'avais jamais vraiment abandonné les rendez-vous avec toi. Presque chaque jour, comme il se doit. Une sorte de désert post-partum. Et les jours passaient. Et puis, j'ai fait cette canzone sur les têtes de peintres. En fait, elle s'est imposée d'elle-même.
Une canzone sur les peintres ? Sur les têtes de peintres ? Que vas-tu imaginer là, Marco Valdo M.I. mon ami ?, dit Lucien l'âne en dressant ses oreilles tout effilées en points d'exclamation. Une canzone qui s'impose d'elle-même... Qu'est-ce que çà peut... (continuer)
La peinture est le langage des peintres
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 12/5/2010 - 20:54
Romeo and Juliet in Sarajevo
[1995]
Album “Small Miracles”
Si vedano anche De l'autre côté du pont, Admira e Boško, Bosko and Admira e l’omonima 薩拉熱窩的羅蜜歐與茱麗葉 [Romeo and Juliet in Sarajevo].
Album “Small Miracles”
Si vedano anche De l'autre côté du pont, Admira e Boško, Bosko and Admira e l’omonima 薩拉熱窩的羅蜜歐與茱麗葉 [Romeo and Juliet in Sarajevo].
Romeo, has your star set
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 12/5/2010 - 13:54
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90, Ponts
Right Will Conquer Might
Right will conquer might
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 12/5/2010 - 13:00
The Revolution's Here
As long as the mushroom clouds don't rise
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 12/5/2010 - 12:45
The Recruiting Service Drum
[1978]
Album “Burn the Witch”
Testo del poeta scozzese Robert Tannahill (1774-1810), trovato su The Balladeers
Robert Tannahill è stato un poeta e musicista contemporaneo di Robert Burns ma non altrettanto famoso, anche perché distrusse gran parte della sua produzione prima di suicidarsi, nel 1810. Probabilmente Tannahill era inadatto alla vita in una società come quella scozzese dell’epoca, tutta fondata su contrapposizioni violente (Stuart vs. Orange, cattolici contro protestanti,…) e con una cultura impregnata di militarismo, marzialità e culto degli eroi. Nel 1809 scrisse ad un suo amico integratosi nella milizia del Renfrewshire: “Non vedo la fine di questo sistema di guerra”… Forse proprio per questo non trovò di meglio che porre fine alla propria esistenza gettandosi nel Paisley Canal.
Album “Burn the Witch”
Testo del poeta scozzese Robert Tannahill (1774-1810), trovato su The Balladeers
Robert Tannahill è stato un poeta e musicista contemporaneo di Robert Burns ma non altrettanto famoso, anche perché distrusse gran parte della sua produzione prima di suicidarsi, nel 1810. Probabilmente Tannahill era inadatto alla vita in una società come quella scozzese dell’epoca, tutta fondata su contrapposizioni violente (Stuart vs. Orange, cattolici contro protestanti,…) e con una cultura impregnata di militarismo, marzialità e culto degli eroi. Nel 1809 scrisse ad un suo amico integratosi nella milizia del Renfrewshire: “Non vedo la fine di questo sistema di guerra”… Forse proprio per questo non trovò di meglio che porre fine alla propria esistenza gettandosi nel Paisley Canal.
I hate the drums discordant sound,
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 12/5/2010 - 11:35
Sutta `n velu
Sutta `n velu ch` è niuru e di pannu
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 12/5/2010 - 10:16
A Change Is Gonna Come
...in questa canzone, c'è l'intera esistenza dell'essere umano!!! ...anzi dico l'esistenza della specie, di tutti gli esseri umani... c'è la storia dell'uomo!
...ed è positiva perchè fa ben sperare!
...Ma so che un cambiamento è in arrivo, sì arriverà. ;)
...ed è positiva perchè fa ben sperare!
...Ma so che un cambiamento è in arrivo, sì arriverà. ;)
Oirad 11/5/2010 - 23:00
Andrea
Una versione inglese diversa e molto libera. Ho cercato di ricreare in inglese il ritmo di filastrocca con tutti i suoi accenti di morte. Ovviamente non e' all'altezza dell'originale, ma e' il miglior modo che ho trovato per ricrearne le emozioni. Ho dovuto rinunciare al bucket perché in inglese ha connotazioni comiche che non ci sono in italiano.
E' una traduzione traditrice, ma De André mi perdonerebbe, aveva pazienza con i mascalzoni.
E' una traduzione traditrice, ma De André mi perdonerebbe, aveva pazienza con i mascalzoni.
ANDREA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Anna 11/5/2010 - 21:59
Novelle Lunae fra Macerata Feltria e Lunano
[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continuer)
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo
Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace
"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può essere anche inteso come l'aggettivo di 'finezza'... E allora... un po' di finezza non guasta.
Finezza morale che ci dovrebbe distinguere dal tanto vituperato... (continuer)
Lavi lente note
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 11/5/2010 - 20:23
Dove l'aria è polvere
Questa canzone dice una verità molto scomoda: che la guerra non la fanno i politici, ma i soldati. E chi muore o si ferisce sono i militari e i civili, non i potenti.
Pausiniana 11/5/2010 - 18:00
No Justice No Peace
[2010]
Album : Racconti marginali
Testo di E. Marrella;
Musica di M. Canzoniere - R. Petruccio
Album : Racconti marginali
Testo di E. Marrella;
Musica di M. Canzoniere - R. Petruccio
"No Justice No Peace"
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 11/5/2010 - 13:22
Parcours:
Gênes - G8
Strofe antimilitariste
Strofe di Franco Nebbia
tratte da: S.Catanuto, F. Schirone,
Il canto anarchico in Italia.
p. 258
Quando, dal volume di Santo Catanuto e Franco Schirone, mi è apparso il nome di Franco Nebbia, e le sue "strofe antimilitariste" da lui composte per il "Nebbia Club" di Milano, il cabaret da lui fondato nei primi anni '60 improntato ad un'esigenza sociale, le parole degli autori non sono bastate. Perché mi si sono affacciati ricordi, e quando mi si affacciano i ricordi bisogna che li fermi prima che se ne vadano a fare il loro solito giro interminabile.
Scrivono Catanuto e Schirone, citando A. Vella, "I cabarets a Milano" (1966): "Il maestro Nebbia ha confermato e ci ha dichiarato esplicitamente che tutte le sue simpatie vanno all'anarchismo e queste simpatie vengono dimostrate tra l'altro con alcune canzoni che si cantano nel suo locale". Al "Nebbia Club" vengono eseguiti vecchi canti anarchici,... (continuer)
tratte da: S.Catanuto, F. Schirone,
Il canto anarchico in Italia.
p. 258
Quando, dal volume di Santo Catanuto e Franco Schirone, mi è apparso il nome di Franco Nebbia, e le sue "strofe antimilitariste" da lui composte per il "Nebbia Club" di Milano, il cabaret da lui fondato nei primi anni '60 improntato ad un'esigenza sociale, le parole degli autori non sono bastate. Perché mi si sono affacciati ricordi, e quando mi si affacciano i ricordi bisogna che li fermi prima che se ne vadano a fare il loro solito giro interminabile.
Scrivono Catanuto e Schirone, citando A. Vella, "I cabarets a Milano" (1966): "Il maestro Nebbia ha confermato e ci ha dichiarato esplicitamente che tutte le sue simpatie vanno all'anarchismo e queste simpatie vengono dimostrate tra l'altro con alcune canzoni che si cantano nel suo locale". Al "Nebbia Club" vengono eseguiti vecchi canti anarchici,... (continuer)
I generali fanno le guerre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 10/5/2010 - 23:39
Musica di confine
[2005?]
Testo trovato sul sito del gruppo
Testo trovato sul sito del gruppo
Musica di confine
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 10/5/2010 - 13:41
Get Down (The Proud and Noble Savage)
[1973]
Album “The American Album”
Testo trovato su MySongBook
“A great part of Indian culture, heritage and pride has been destroyed, but during the last few years the American Indian has become an embarrassment to the government of the United States by eloquently pleading his cause through the mass media. The Proud and Noble Savage is representative of many cultures that have been repressed and exploited, and few nations are completely innocent.” (Allan Taylor)
Album “The American Album”
Testo trovato su MySongBook
“A great part of Indian culture, heritage and pride has been destroyed, but during the last few years the American Indian has become an embarrassment to the government of the United States by eloquently pleading his cause through the mass media. The Proud and Noble Savage is representative of many cultures that have been repressed and exploited, and few nations are completely innocent.” (Allan Taylor)
He had to get down, get down on the ground
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 10/5/2010 - 13:26
Protect And Survive
[1984]
Album “Home for a While”
Scritta da John Clifton
Testo trovato su MySongBook
Interpretata anche The Dubliners
Album “Home for a While”
Scritta da John Clifton
Testo trovato su MySongBook
Interpretata anche The Dubliners
When the nukes come raining down it's great to be alive
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 10/5/2010 - 13:11
'U 5 di lugliu dû '60
Lorenzo Peritore
"Il 5 di luglio del 1960 è una data che ha segnato a lutto la città di Licata, e soprattutto i familiari di Vincenzo Napoli, che all’età di soli 25 anni ha cessato di vivere. È per questo che con un racconto in versi dialettali desidero raccontare a tutti quelli che allora non c’erano, e ricordare invece a tutti coloro che c’erano, ciò che è successo in quel “caldissimo” e ormai lontanissimo 5 luglio del 1960, e come si sia potuto verificare che un giovane di 25 anni, per rivendicare i propri diritti e quelli di una intera popolazione di quarantamila abitanti esasperata da una infinita quantità di problemi, ci ha rimesso la sua giovane vita.
Sono trascorsi ormai 50 anni (mezzo secolo) dallo sciopero in cui sono rimasti feriti 5 nostri concittadini, mentre un ragazzo di 25 anni ci ha rimesso la vita. Molti giovani non conoscono questa triste e tragica pagina della nostra storia, che sarebbe bene ogni tanto ricordare..."
Sono trascorsi ormai 50 anni (mezzo secolo) dallo sciopero in cui sono rimasti feriti 5 nostri concittadini, mentre un ragazzo di 25 anni ci ha rimesso la vita. Molti giovani non conoscono questa triste e tragica pagina della nostra storia, che sarebbe bene ogni tanto ricordare..."
M'arricordu ca era carusèddu,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 10/5/2010 - 08:28
Il brigante Tiburzi
[2009]
Scritta da Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Written by Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Album: Chupadero!
Sonny Barnetti: Voce, chitarra elettrica
Andrew Hardin: Chitarra elettrica
Jason Crosby: Hammond
Peter Williams: basso
Mark Clark: batteria
La Barnetti Bros. Band
Giovannino Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Jono Manson
Vince Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Massimo Bubola
CHUPADERO!
Epopea tex-mex-western in 11 episodi e svariati personaggi
Personaggi e interpreti:
VINCE BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimo Bubola
GIOVANNINO BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Jono Manson
SONNY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimiliano Larocca
BILLY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Andrea Parodi
ASSUNTA BARNETTI, moglie di Vince: Erika Ardemagni
e inoltre:
L'UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE, ancora senza nome:... (continuer)
Scritta da Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Written by Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Album: Chupadero!
Sonny Barnetti: Voce, chitarra elettrica
Andrew Hardin: Chitarra elettrica
Jason Crosby: Hammond
Peter Williams: basso
Mark Clark: batteria
La Barnetti Bros. Band
Giovannino Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Jono Manson
Vince Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Massimo Bubola
CHUPADERO!
Epopea tex-mex-western in 11 episodi e svariati personaggi
Personaggi e interpreti:
VINCE BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimo Bubola
GIOVANNINO BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Jono Manson
SONNY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimiliano Larocca
BILLY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Andrea Parodi
ASSUNTA BARNETTI, moglie di Vince: Erika Ardemagni
e inoltre:
L'UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE, ancora senza nome:... (continuer)
Qualcuno ha trovato una penna
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 9/5/2010 - 19:05
Italiella
[1868]
Di anonimo autore napoletano.
Incisa dalla NCCP nell'album "11 mesi e 29 giorni" (1977)
"Evviva l'Unità d'Itaglia!" (Italiella, Italià...)
"Italiella è una antica canzone napoletana, riproposta dalla Nuova Compagnia di canto Popolare, che il popolo napoletano riservò ai Savoia del nord quando unificarono l'Italia. Era uno sberleffo ai nuovi dominatori, ai loro degradati e degradanti costumi politici e morali... La ripropongo in questo filmato perché penso che sia molto attuale nell'epoca di Berlusconi, anzi, i costumi dei nuovi padroni settentrionali, in fatto di degrado politico e morale, non hanno proprio precedenti...." (introduzione del filmato su YouTube) (The Lone Ranger)
"Nel carnevale del 1868 uscì per le strade di Napoli un particolare carro detto 'de la sfrantumazione'. Su tale carro era visibile una Colombina con gonna tricolore circondata da una turba di Pulcinella... (continuer)
Di anonimo autore napoletano.
Incisa dalla NCCP nell'album "11 mesi e 29 giorni" (1977)
"Evviva l'Unità d'Itaglia!" (Italiella, Italià...)
"Italiella è una antica canzone napoletana, riproposta dalla Nuova Compagnia di canto Popolare, che il popolo napoletano riservò ai Savoia del nord quando unificarono l'Italia. Era uno sberleffo ai nuovi dominatori, ai loro degradati e degradanti costumi politici e morali... La ripropongo in questo filmato perché penso che sia molto attuale nell'epoca di Berlusconi, anzi, i costumi dei nuovi padroni settentrionali, in fatto di degrado politico e morale, non hanno proprio precedenti...." (introduzione del filmato su YouTube) (The Lone Ranger)
"Nel carnevale del 1868 uscì per le strade di Napoli un particolare carro detto 'de la sfrantumazione'. Su tale carro era visibile una Colombina con gonna tricolore circondata da una turba di Pulcinella... (continuer)
O Italiella, o Italià,
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 9/5/2010 - 17:44
Parcours:
Ah ! Italie esclave, auberge de douleur
Gimme Shelter
Questa canzone mi piace molto suonata e cantata degli U2, Fergie, Will.I.Am e il grandissimo Mick Jagger, non so perché ma ha qualcosa di speciale anche questa versione !
Comunque grande testo e canzone.
Comunque grande testo e canzone.
Umberto 9/5/2010 - 17:30
L'Italia è bbella
Addò si' nata tu 'a sera 'o cielo è rosa,
(continuer)
(continuer)
envoyé par The Lone Ranger 9/5/2010 - 17:03
American Woman
(1970)
The war dominated those newscasts, yet the radio allowed you to escape from it all. Nothing heavy there, save for two songs.
Forty years ago this week, Crosby, Stills, Nash & Young dreamed of bombers turning into butterflies and getting back to the garden.
That week, millions of Americans also embraced a song that declared:
“I don’t need your war machines. I don’t need your ghetto scenes.”
“American Woman” by the Guess Who endures, a great song on so many levels. Think of the song and you think of Burton Cummings spitting out angry lyrics and Randy Bachman grinding out freaky guitar fills. True enough, but the pulse, the cadence, the urgency of the song comes from Jim Kale and Garry Peterson, who drive the whole thing on bass and drums, respectively.
What’s it all about? Bachman explained it this way in a 2008 interview on the Gibson guitar website:
“A lot of people... (continuer)
The war dominated those newscasts, yet the radio allowed you to escape from it all. Nothing heavy there, save for two songs.
Forty years ago this week, Crosby, Stills, Nash & Young dreamed of bombers turning into butterflies and getting back to the garden.
That week, millions of Americans also embraced a song that declared:
“I don’t need your war machines. I don’t need your ghetto scenes.”
“American Woman” by the Guess Who endures, a great song on so many levels. Think of the song and you think of Burton Cummings spitting out angry lyrics and Randy Bachman grinding out freaky guitar fills. True enough, but the pulse, the cadence, the urgency of the song comes from Jim Kale and Garry Peterson, who drive the whole thing on bass and drums, respectively.
What’s it all about? Bachman explained it this way in a 2008 interview on the Gibson guitar website:
“A lot of people... (continuer)
American woman gonna mess your mind
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 9/5/2010 - 16:50
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Επιβάτης
Versione italiana di Gian Piero Testa
PASSEGGERO
(continuer)
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envoyé par Gian Piero Testa 9/5/2010 - 14:17
Ντιρλαντά
In un piccolo supplemento di indagine mi sono imbattuto in un altra "Dirladà" tradizionale del Dodecanneso, di cui anche Kalimnos fa parte. E' il lamento di un "malmaritato". Quello che conta è la conferma che "dirladà" vale come un "trallallero", un inserimento ritmico che sostiene il canto imitando uno strumento. Così, almeno, mi sembra. Per curiosità trascrivo il testo trovato in stixoi.info (sezione dei canti tradizionali) e aggiungo una traduzione, alquanto incerta in più punti.
Ντιρλαντά (Δωδεκάννησα )
πέντε και τέσσερα,εννιά κι ένα μας κάνουν δέκα
μ'εγώ είμαι που παντρεύτηκα κι ηπήρα μια γυναίκα
οι ψείρες κι οι κονίες της ήτο τα μόμπιλα της
κι οι αράχνες του σπιτιού τ'αμεπελοχώραφά της
ήτο και μια καματερή που εν υπήρχε ταίρι
στις τέσσερις επλάγιαζε κι ηξύπνα μεσημέρι
ω ντιρλαντά ντιρλαντά
στις 15 του Μαρτιού ήβαλε μια μπουγάδα
και την αποτελείωνε τη Μεαλοβδομάδα
το... (continuer)
Ντιρλαντά (Δωδεκάννησα )
πέντε και τέσσερα,εννιά κι ένα μας κάνουν δέκα
μ'εγώ είμαι που παντρεύτηκα κι ηπήρα μια γυναίκα
οι ψείρες κι οι κονίες της ήτο τα μόμπιλα της
κι οι αράχνες του σπιτιού τ'αμεπελοχώραφά της
ήτο και μια καματερή που εν υπήρχε ταίρι
στις τέσσερις επλάγιαζε κι ηξύπνα μεσημέρι
ω ντιρλαντά ντιρλαντά
στις 15 του Μαρτιού ήβαλε μια μπουγάδα
και την αποτελείωνε τη Μεαλοβδομάδα
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Gian Piero Testa 9/5/2010 - 13:01
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