a mio modesto parere e per quel poco che ho sentito mi sembra che Cristiano riproponga le canzoni di suo padre meglio di molti altri. E giustamente ha deciso di farlo con la sua voce, evitando inutili tentativi di imitazione. Poi è chiaro che non è Fabrizio, anche se invecchiando la somiglianza fisica si è fatta abbastanza impressionante.
Lorenzo 11/1/2010 - 23:46
Non è che non sono d'accordo con te, Lorenzo... chi, se non Cristiano, ha il titolo per proporre un'operazione del genere? Sincera, spero bene, anche se tempistica e produzione - Michele Torpedine, quello di Boccelli, Zucchero, Giorgia ecc. - strizzano molto l'occhio al mercato...
In ogni caso personalmente penso che a un certo punto padri e madri - specie quelli ingombranti - vadano "amazzati" oppure, se non si vuole o non si riesce, meglio andare a fare altro...
Beh, avevo ascoltato "Quello che non ho" e "Fiume Sand Creek" e, a parte - come dici tu - l'impressionante somiglianza tra Cristiano e il padre, anche nella voce, devo dire che le due versioni nulla aggiungono e sembrano delle cover fatte proprio per essere proposte meglio ad una folla di giovanissimi plaudenti... Meglio i giovani che ascoltano la poesia di Fabrizio che altri che sparano ai neri o cantano i coretti razzisti negli stadi, però...
Infatti, molto meglio così...
Intanto ho ascoltato tutto l'album che, come dici tu, aggiunge ben poco alle canzoni, anche se tutto sommato è gradevole. Forse poteva osare un po' di più negli arrangiamenti, che alla fine non si discostano molto dalle versioni originali o da quelle riarrangiate dalla PFM.
Comunque penso che in concerto renda molto di più, e può dare ai giovanissimi l'opportunità di ascoltare queste canzoni dal vivo. Io ho fatto in tempo ad assistere a due concerti di Fabrizio, ma le riascolterei volentieri anche dal figlio.
In fondo abbiamo dovuto sopportare di molto peggio, per esempio le toccanti interpretazioni di Fanco Battiato... per non parlare di Morgan... (stendiamo un velo pietoso).
Alessandro, questo gruppo mi garba parecchio. Non è che troveresti da qualche parte l'introvabile testo di Refusenik, una bella canzone contro la guerra tratta dall'album collettivo "Il paese è reale" sponsorizzato dagli Afterhours?
Lorenzo 12/1/2010 - 22:21
Ciao Lorenzo, su Indieitalia la canzone che tu dici c'è all'interno della compilescion "Il paese è reale" (2009)... ora provo anche a cercare il testo e, se lo trovo, lo posto...
Chanson italienne – Alberi, rami e foglie – Casa del Vento - 2004
Cette année (2004) est celle du 60ième anniversaire de la Libération du nazi-fascisme ici à Arezzo et dans sa Province. La ville fut libérée par les Néozélandais le 16 juillet 1944 après qu'un groupe de partisans l'eut entretemps occupée clandestinement. En tant que Casa del Vento, nous avions déjà écrit des chansons sur la mémoire de cette période... En lisant des livres sur ce sujet, en écoutant des témoignages directs de personnes et de partisans qui ont vécu ces histoires, nous avons mûri une conscience « résistante », nous rendant compte que le territoire de notre province avait été, en 1943 et 1944, le théâtre d'histoires incroyables et de rébellion face autant au sursaut fasciste de la République Sociale qu'à la rage des troupes allemandes en retraite. Il y eut de nombreux massacres perpétrés par les Allemands, souvent... (continuer)
La Biblioteca Civica "Arcari" di Tirano mi comunica che il catalogo della mostra di Fochesato sul Prode Anselmo può essere richiesto loro solo da parte di enti.
I privati invece devono rivolgersi per l'acquisto al Museo etnografico Tiranese, museo.tirano@provincia.so.it, tel. 0342 701181.
... è cagosa come la solita lettera dalla missione cattolica di "Cristononsisadove" che puntuale come la morte ti arriva in buca due o tre giorni prima del Santo Natale (di quel Cristo)...
Alessandro 11/1/2010 - 23:39
Inutile dire che mi accodo sia a Gian Piero che a Alessandro. Il problema è che "operazioncine" come questa continuano a imperversare (vedasi l'ultima sul terremoto in Abruzzo), e che ci sarà sempre qualche buontempone cui queste idiozie parranno i "testi più belli del mondo". A cantanti, attori eccetera dovrebbe essere proibita per legge la cosiddetta "solidarietà". La facciano, se vogliono, in modo anonimo. Operazioni del genere non sono solidarietà, ma pubblicità a buon mercato, e d'accatto.
Beh non so se è proprio contro la guerra (anche se ridimensionare gli eroi nazionali è ovviamente una forma ironica di antimilitarismo) ma è veramente spassosa. L'altro giorno l'hanno trasmessa alla radio della Svizzera italiana, segno che anche gli svizzeri sanno ridere del loro eroe nazionale...
Comunque Van De Sfroos è molto amato in Ticino, probabilmente per la vicinanza del dialetto.
Chanson suisse-italienne (en italien – Côme) – Il Figlio di Guglielmo Tell – Davide Van De Sfroos – 1999
Ah, ah, ah, ah, dit Lucien l'âne dans un braiment hallucinant à réveiller les morts, même suisses, des kilomètres à la ronde.
Dis, Lucien l'âne comique, qu'est-ce qui te prend ? Pourquoi brais-tu ainsi, demande Marco Valdo M.I. ? Tu hallucines , tu as mangé quoi ?
Ben, de l'herbe, comme d'habitude... De l'herbe forte, de l'herbe dure... Du chiendent, des chardons, quelques pousses d'angélique, que sais-je... ce que je trouve le long de mon chemin... Pour le reste, je ne brais pas, je ris.
Et pourquoi ? Et si fort surtout...
C'est à cause du fils de Guillaume Tell...
Mais enfin, il doit être mort depuis longtemps, le fils de Guillaume Tell... Si je me souviens bien, il devait vivre vers 1350...
Oui, ça, je le sais, je l'ai même promené sur mon dos et on avait fait une jolie promenade... (continuer)