Territories
I see the Middle Kingdom between Heaven and Earth
(Continues)
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Contributed by Alessandro 2009/9/24 - 22:47
Tammurriata nera
Ciao a tutti,
Premetto di non essere di origini napoletane, ma essendo un appassionato studioso del periodo bellico, spero di poter dare un piccolo contributo alla comprensione di alcune strofe della seconda parte della canzone, che, come dice Salvatore, è piena di allusioni al mondo della prostituzione, sia maschile che femminile ed altrettanto piena di nomi e modi di dire che sono tipici di quell’ambiente e di quegli anni.
Partiamo da “se vottano 'e lanze” che significa letteralmente “si svuotano le lance” ed è un modo di dire di origine marinaresca basato su un doppio senso che allude al primo rapporto sessuale avuto dopo il lungo periodo di astinenza forzata dovuta alla navigazione. Per estensione, può anche figurare un rapporto che “inguaia”. All’epoca del conflitto veniva usato oltre che dai marinai anche dai militari la cui astinenza derivava dalle campagne di guerra.
Quanto... (Continues)
Premetto di non essere di origini napoletane, ma essendo un appassionato studioso del periodo bellico, spero di poter dare un piccolo contributo alla comprensione di alcune strofe della seconda parte della canzone, che, come dice Salvatore, è piena di allusioni al mondo della prostituzione, sia maschile che femminile ed altrettanto piena di nomi e modi di dire che sono tipici di quell’ambiente e di quegli anni.
Partiamo da “se vottano 'e lanze” che significa letteralmente “si svuotano le lance” ed è un modo di dire di origine marinaresca basato su un doppio senso che allude al primo rapporto sessuale avuto dopo il lungo periodo di astinenza forzata dovuta alla navigazione. Per estensione, può anche figurare un rapporto che “inguaia”. All’epoca del conflitto veniva usato oltre che dai marinai anche dai militari la cui astinenza derivava dalle campagne di guerra.
Quanto... (Continues)
Lorenzo Fresi 2009/9/24 - 22:33
Dover, Delaware
[1993]
Album "Bede Weeps"
Incisa anche dal gruppo canadese The Duhks nel loro album self-titled del 2005.
A Dover, nel Delaware, all'interno della Dover Air Force Base, c'è l'unico obitorio militare degli Stati Uniti continentali. Lì arrivano i corpi di tutti i soldati americani uccisi in battaglia.
Album "Bede Weeps"
Incisa anche dal gruppo canadese The Duhks nel loro album self-titled del 2005.
A Dover, nel Delaware, all'interno della Dover Air Force Base, c'è l'unico obitorio militare degli Stati Uniti continentali. Lì arrivano i corpi di tutti i soldati americani uccisi in battaglia.
Walk down Marva road a stranger.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/9/24 - 21:50
Such a Parcel of Rogues in a Nation
[1791]
Con l’Acts of Union del 1707 i parlamenti di Scozia e di Inghilterra ratificarono il Treaty of Union siglato l’anno precedente. Non più due Stati separati ma uno solo, il Regno Unito di Gran Bretagna.
Il nazionalismo scozzese era definitivamente sconfitto. Vano ormai appariva l’impegno indipendentista ed il sacrificio di antichi guerrieri come Robert the Bruce e William Wallace.
In questa sua canzone Robert Burns gliele cantava per bene ai politici scozzesi che con un tratto di penna avevano cancellato secoli di fiera resistenza contro la corona inglese: “noi, il fiero e indomito popolo scozzese, siamo stati comprati e venduti da un pugno di furfanti avidi soltanto dell’oro inglese!”
La melodia del brano è contenuta nel libro di James Hogg, allievo ed amico di Robert Burns, “The Jacobits Relics of Scotland” (1817), una raccolta di canzoni dedicata alle insurrezioni giacobite... (Continues)
Con l’Acts of Union del 1707 i parlamenti di Scozia e di Inghilterra ratificarono il Treaty of Union siglato l’anno precedente. Non più due Stati separati ma uno solo, il Regno Unito di Gran Bretagna.
Il nazionalismo scozzese era definitivamente sconfitto. Vano ormai appariva l’impegno indipendentista ed il sacrificio di antichi guerrieri come Robert the Bruce e William Wallace.
In questa sua canzone Robert Burns gliele cantava per bene ai politici scozzesi che con un tratto di penna avevano cancellato secoli di fiera resistenza contro la corona inglese: “noi, il fiero e indomito popolo scozzese, siamo stati comprati e venduti da un pugno di furfanti avidi soltanto dell’oro inglese!”
La melodia del brano è contenuta nel libro di James Hogg, allievo ed amico di Robert Burns, “The Jacobits Relics of Scotland” (1817), una raccolta di canzoni dedicata alle insurrezioni giacobite... (Continues)
Fareweel to a' our Scottish fame,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/9/24 - 08:56
La prima registrazione del brano da parte di Ewan MacColl si trova in "Songs of Two Rebellions: The Jacobite Wars of 1715 and 1745 in Scotland" del 1960.
Alessandro 2009/9/24 - 09:02
Basta un pugno di mascalzoni per mandare dal culo un intero paese, e tutto solo per i soldi...
Non ci voleva Robert Burns perchè ce ne accorgessimo, ma il suo monito ci ricorda che è ormai molto tempo che i cosiddetti rappresentanti del popolo si fanno alla grande i cazzi loro a spese dei cosiddetti rappresentati, missioni di "pace" comprese...
Non ci voleva Robert Burns perchè ce ne accorgessimo, ma il suo monito ci ricorda che è ormai molto tempo che i cosiddetti rappresentanti del popolo si fanno alla grande i cazzi loro a spese dei cosiddetti rappresentati, missioni di "pace" comprese...
Alessandro 2009/9/24 - 12:46
Mentre Berlusconi scrive ad Obama che la priorità al vertice di Pittsburgh è di riformare i mercati finanziari per impedire le speculazioni a danno dei cittadini, Berlusconi (sempre lui) promuove l'indulto fiscale, una vera e propria amnistia per i maxi-evasori: chi ha fatto sparire i capitali all'estero, anche attraverso operazioni che abbiano costituito reati quali le false comunicazioni sociali o il falso in bilancio, potrà farli rientrare con un prelievo del 5% e una pacca sulle spalle...
Per fare un esempio, qualche settimana fa, la guardia di finanza ha scoperto quasi per caso nel computer di un indagato, l'avvocato svizzero Fabrizio Pessina, i file corrispondenti alle operazione di evasione ed elusione fiscale di quasi 600 suoi clienti italiani, industriali ed inprenditori e riccastri vari... Bene, tutti questi mascalzoni, siccome non sono stati ancora rinviati a giudizio, potranno... (Continues)
Per fare un esempio, qualche settimana fa, la guardia di finanza ha scoperto quasi per caso nel computer di un indagato, l'avvocato svizzero Fabrizio Pessina, i file corrispondenti alle operazione di evasione ed elusione fiscale di quasi 600 suoi clienti italiani, industriali ed inprenditori e riccastri vari... Bene, tutti questi mascalzoni, siccome non sono stati ancora rinviati a giudizio, potranno... (Continues)
Alessandro 2009/9/24 - 20:53
Freedom Come Aa Ye
[1960]
Written to the pipes tune The Bloody Fields of Flanders
Registrata, fra gli altri, anche da Dick Gaughan in "Earl O' Moray" (1978)
Freedom Come-All-Ye is a song written by Hamish Henderson, the Scottish poet, songwriter, and intellectual. It is written in the Scots Language. Freedom Come-All-Ye, one of Henderson's most important songs, gives a non-romantic, revisionist view of the role of the Scots in the world at the time it was written. It describes a wind of change blowing through Scotland and the world at large, sweeping away exploitation and imperialism. It renounces the tradition of the Scottish soldier both as imperial cannon-fodder and colonial oppressor, and ends with a vision of a future global society which is multiracial and just.
The song was written in 1960, to an adaptation of the First World War pipe march The Bloody Fields of Flanders, which Henderson first heard... (Continues)
Written to the pipes tune The Bloody Fields of Flanders
Registrata, fra gli altri, anche da Dick Gaughan in "Earl O' Moray" (1978)
Freedom Come-All-Ye is a song written by Hamish Henderson, the Scottish poet, songwriter, and intellectual. It is written in the Scots Language. Freedom Come-All-Ye, one of Henderson's most important songs, gives a non-romantic, revisionist view of the role of the Scots in the world at the time it was written. It describes a wind of change blowing through Scotland and the world at large, sweeping away exploitation and imperialism. It renounces the tradition of the Scottish soldier both as imperial cannon-fodder and colonial oppressor, and ends with a vision of a future global society which is multiracial and just.
The song was written in 1960, to an adaptation of the First World War pipe march The Bloody Fields of Flanders, which Henderson first heard... (Continues)
Roch the win i the clear day's dawin
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/9/24 - 14:22
It's a rough wind in the clear day's dawning
(Continues)
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Contributed by Alessandro 2009/9/24 - 14:26
Riccardo, ma il titolo in scozzese è corretto o non è piuttosto "Freedom Come-Aa-Ye", come lo scrive Gaughan?
Alessandro 2009/9/24 - 19:09
Blood And Gold / Mohacs
[1988]
Album "No More To The Dance"
Secondo quanto viene asserito qui, si tratterebbe di una canzone composta da Andy Irvine e Jane Cassidy, ma certamente non nei primi anni '90...
Album "No More To The Dance"
Secondo quanto viene asserito qui, si tratterebbe di una canzone composta da Andy Irvine e Jane Cassidy, ma certamente non nei primi anni '90...
On rides a captain and 300 soldier lads
(Continues)
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Contributed by Alessandro 2009/9/23 - 13:46
Dal titolo sembrerebbe che ci sia un preciso riferimento alla battaglia di Mohács del 29 agosto 1526 tra l'esercito ungherese e quello ottomano, che riportò una vittoria schiacciante. Ne sai qualcosa di più?
Riccardo Venturi 2009/9/23 - 17:43
Beh, qualcosa con l'Ungheria c'azzecca, perchè Irvine dice che la canzone fu raccolta da Béla Bartók in Romania. Poi, lui e l'amica Jane Cassidy, la riscrissero e la musicarono con il motivo di una danza bulgara... Siamo sempre da quelle parti, giusto?
Però leggo che di battaglia a Mohács ce n'è stata una anche nel 1687, dove invece gli Ottomani se lo pigliarono nel gnau...
Però leggo che di battaglia a Mohács ce n'è stata una anche nel 1687, dove invece gli Ottomani se lo pigliarono nel gnau...
Alessandro 2009/9/23 - 18:49
Io conoscevo la battaglia di Mohács del 1526, quella dove nel baugìgi lo presero i magiari; ma si vede che gli piaceva proprio sbudellàssegnene in quella piana che mi vide buttato fuor di classe, al liceo, perché alla professoressa di storia che insisteva a dire "Mohàx", dopo la 40° volta che lo diceva feci presente che si pronuncia "Mòhaach". Non la prese bene e volai fuori. Anche a 16 anni ero un pignuolo, 'nzomma :-)
Riccardo Venturi 2009/9/23 - 19:19
Riccardo, ma da dove esce il termine "baugìgi"?
Me lo racconti? Perchè mi fa troppo ridere (e scommetto che non ha radici norrene o gutniche)
Me lo racconti? Perchè mi fa troppo ridere (e scommetto che non ha radici norrene o gutniche)
Alessandro 2009/9/24 - 16:01
In effetti non ha radici gutniche, ma puramente labròniche. Si narrano molte leggende sull'origine della parola: tra queste quella di un signore che, al mercato di piazza 'Avallotti, si trovava in fila a una bancarella davanti a una signora con un cagnolino che abbaiava di continuo. Il cagnolino, che si chiamava per l'appunto Gigi, proprio non la smetteva, con la padrona che gli diceva: "Gigi stai buono! Gigi di qui, Gigi di là"; al che il signore, stanco sia del cane che della signora, s'abbassò i pantaloni, mostrò inchinandosi il deretano sia al cane che alla padrona urlando: "Bau, Gigi!". Così almeno me l'hanno raccontata, ma se da queste parti incrocia Pardo Fornaciari forse saprà dirne di più...
Riccardo Venturi 2009/9/24 - 18:21
Hawks And Eagles Fly Like Doves
[1987]
Album "Flying High"
Una ballata scozzese, scritta da uno scozzese, per raccontare della lotta dei neri contro il regime dell'apartheid in Sudafrica.
Album "Flying High"
Una ballata scozzese, scritta da uno scozzese, per raccontare della lotta dei neri contro il regime dell'apartheid in Sudafrica.
As I was walking down the road
(Continues)
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Contributed by Alessandro 2009/9/24 - 15:14
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Ghost Army Of Korea
Anonymous
In "Barrack Room Ballads" e "Bundook Ballads" (1958) di Ewan Ewan MacColl.
Alessandro 2009/9/24 - 13:35
The Young Trooper Cut Down in his Prime
[1958]
In "Barrack Room Ballads", con Peggy Seeger, in "Bundook Ballads" e nell'album collettivo "The Unfortunate Rake" (Folkways Records) del 1960.
Quando mi sono imbattuto in questo brano mi son detto, ecco l'ennesima canzone strappalacrime sul poverro marmittone, mascotte della compagnia, che alla sua prima azione di guerra viene spazzato via da una raffica di mitragliatrice nemica, destino purtroppo occorso a chissà quante decine di migliaia di ragazzini nel corso delle guerre in epoca contemporanea...
Invece no. Questa è una "rake song", una canzone da caserma, da taverna, da bordello, che racconta cioè di un soldato dalla dubbia condotta morale (come se invece ammazzare il prossimo sia segno di condotta irreprensibile) e della sua per ciò stesso inevitabile, sfortunata fine.
Questa "rake ballad" potrebbe risalire alla prima guerra mondiale ma, forse, anche alle guerre boere nel... (Continues)
In "Barrack Room Ballads", con Peggy Seeger, in "Bundook Ballads" e nell'album collettivo "The Unfortunate Rake" (Folkways Records) del 1960.
Quando mi sono imbattuto in questo brano mi son detto, ecco l'ennesima canzone strappalacrime sul poverro marmittone, mascotte della compagnia, che alla sua prima azione di guerra viene spazzato via da una raffica di mitragliatrice nemica, destino purtroppo occorso a chissà quante decine di migliaia di ragazzini nel corso delle guerre in epoca contemporanea...
Invece no. Questa è una "rake song", una canzone da caserma, da taverna, da bordello, che racconta cioè di un soldato dalla dubbia condotta morale (come se invece ammazzare il prossimo sia segno di condotta irreprensibile) e della sua per ciò stesso inevitabile, sfortunata fine.
Questa "rake ballad" potrebbe risalire alla prima guerra mondiale ma, forse, anche alle guerre boere nel... (Continues)
As I was a-walkin' down by the Royal Arsenal,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/9/24 - 13:14
NOTE:
* bundooks: tipo di fucile, dall'hindi बन्दूक (bandūk) così come dall'arabo بندقية (bunduqíiya)
** swaddy: soldato, in slang militare (da squad)
*** flash-girls: beh, si capisce, no?!?
* bundooks: tipo di fucile, dall'hindi बन्दूक (bandūk) così come dall'arabo بندقية (bunduqíiya)
** swaddy: soldato, in slang militare (da squad)
*** flash-girls: beh, si capisce, no?!?
Alessandro 2009/9/24 - 13:20
King Orfeo [feat. Harpens kraft]
Grazie della dedica, Riccardo.
Devono essere dei posti bellissimi e inquietanti...
Anche la canzone è molto bella e ci sta pure bene sulla CCG. Come molte altre canzoni qui presenti (penso, per esempio, a Manifiesto di Victor Jara o alla postata di recente Little Drummer Boy di Mickey McConnell) parla della musica come istanza di liberazione.
Ansts jah gawairthi izwis!
Devono essere dei posti bellissimi e inquietanti...
Anche la canzone è molto bella e ci sta pure bene sulla CCG. Come molte altre canzoni qui presenti (penso, per esempio, a Manifiesto di Victor Jara o alla postata di recente Little Drummer Boy di Mickey McConnell) parla della musica come istanza di liberazione.
Ansts jah gawairthi izwis!
Alessandro Il Gutnico 2009/9/23 - 08:23
Un grazie speciale a Alessandro per le sue parole (importantissime, sul potere di libertà della musica) e a Giorgio per aver trovato la registrazione*: un'altra cosa che non ascoltavo da una vita e mezza. Davvero degli splendidi regali di compleanno mi state facendo, di quelli che non hanno prezzo: sia detto da uno che, nel 1986, ha passato un mese e mezzo a girare per la Scozia a bordo di una vecchia Austin noleggiata abusivamente, per raccogliere ballate. Non ne raccolsi molte, ma in compenso raccolsi numerose sbronze e colossali. Però conobbi una vecchia che mi cantò The Lass of Loch Royal. Beh, stanotte state rischiando di farmi girare per l'Isolotto berciando Scowan ürla grün...
Riccardo Venturi 2009/9/24 - 02:44
So, happy birthday to you (or, "co'latha breith sona dhuibh!"), dear Ric (you just turn 45?), I'm glad of cheering you up. Wishing you all the best.
giorgio 2009/9/24 - 08:27
Johnny Faa, or The Gypsy Laddie
Anonymous
Child #200
Tradizionale scozzese
Scottish Traditional
[Origin: 17th Century]
[Origine: XVII Secolo]
Modern Performers: Ewan McColl, Dick Gaughan, Jean Ritchie (American version)
Interpreti moderni: Ewan McColl, Dick Gaughan, Jean Ritchie (versione americana)
In questo sito cerchiamo il più possibile di andare alle radici delle cose. Con questa ballata seicentesca scozzese, catalogata dal Child con il n° 200, ci spingiamo in epoche dove gli "zingari rapitori" vengono messi alla forca; una cosa, ovviamente, promanante da un pregiudizio del tutto scomparso. In questa felice epoca, secoli dopo, ci limitiamo soltanto a dire che "rapiscono i bambini" con susseguenti pogrom a Ponticelli e altrove. Pregiudizi, come si vede, antichissimi. Anche in questo caso il commento e la traduzione provengono dal mio vecchio sito sulle Ballate Popolari Angloscozzesi; la traduzione risale a circa il 1992.... (Continues)
Tradizionale scozzese
Scottish Traditional
[Origin: 17th Century]
[Origine: XVII Secolo]
Modern Performers: Ewan McColl, Dick Gaughan, Jean Ritchie (American version)
Interpreti moderni: Ewan McColl, Dick Gaughan, Jean Ritchie (versione americana)
In questo sito cerchiamo il più possibile di andare alle radici delle cose. Con questa ballata seicentesca scozzese, catalogata dal Child con il n° 200, ci spingiamo in epoche dove gli "zingari rapitori" vengono messi alla forca; una cosa, ovviamente, promanante da un pregiudizio del tutto scomparso. In questa felice epoca, secoli dopo, ci limitiamo soltanto a dire che "rapiscono i bambini" con susseguenti pogrom a Ponticelli e altrove. Pregiudizi, come si vede, antichissimi. Anche in questo caso il commento e la traduzione provengono dal mio vecchio sito sulle Ballate Popolari Angloscozzesi; la traduzione risale a circa il 1992.... (Continues)
The gypsies they came to my Lord Cassilis’ yett
(Continues)
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Contributed by Riccardo Venturi 2009/9/24 - 03:08
[ca. 1992]
JOHNNY FAA, o IL RAGAZZO ZINGARO
(Continues)
(Continues)
Per Alessandro il Gutnico (e non solo)
Consiglio di ascoltare la versione di Dick Gaughan riportata nei video: oltre a essere splendida, fa sentire veramente cos'è lo Scozzese rispetto all'inglese. Il testo è leggermente differente (non molto). Lo scozzese veramente stretto, come in questo caso, risulta incomprensibile sia agli inglesi sia a chi conosce, anche bene, l'inglese standard: provate a seguire la canzone senza prima guardare il testo, e se ci capite cinque parole vi pago una cena :-) Caratteristica saliente è la "RRRRR" scozzese assolutamente esagerata, in totale opposizione con l'inglese dove usualmente è accennata appena o addirittura muta. Uno scozzese che si sforza di parlare l'inglese normale si riconosce dalle "R" e dall'incapacità di pronunciare le "L" finali (per "hall", dice "haa").
Consiglio di ascoltare la versione di Dick Gaughan riportata nei video: oltre a essere splendida, fa sentire veramente cos'è lo Scozzese rispetto all'inglese. Il testo è leggermente differente (non molto). Lo scozzese veramente stretto, come in questo caso, risulta incomprensibile sia agli inglesi sia a chi conosce, anche bene, l'inglese standard: provate a seguire la canzone senza prima guardare il testo, e se ci capite cinque parole vi pago una cena :-) Caratteristica saliente è la "RRRRR" scozzese assolutamente esagerata, in totale opposizione con l'inglese dove usualmente è accennata appena o addirittura muta. Uno scozzese che si sforza di parlare l'inglese normale si riconosce dalle "R" e dall'incapacità di pronunciare le "L" finali (per "hall", dice "haa").
Riccardo Venturi 2009/9/24 - 03:35
Presenta la vera grafia tradizionale scozzese, assai diversa da quella inglese, corrispondente alla pronuncia effettiva. Qui si tratta veramente di una lingua diversa dall'inglese. Proviene dall'album Kist O Gold ("Scrigno d'oro") del 1977. [RV]
THE GYPSY LADDIES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2009/9/24 - 03:51
24 settembre 2009
I RAGAZZI ZINGARI
(Continues)
(Continues)
Lisbon
Anonymous
[Traditional, 19th Century]
[Tradizionale, XIX secolo]
Registrazione/Recording:
June Tabor, "Diamond And Ashes", 1977
Ancora una ballata appartenente all'antico filone della ragazza che si arruola travestendosi da soldato per seguire l'innamorato; del tutto simile nell'impianto (e nei nomi stereotipati di "Nancy" e "Willie/William", di remota tradizione) a Banks of the Nile (e a Jackaroe), sembra differirne soltanto per la guerra: qui siamo di nuovo alla "Peninsular War" (si veda Jamie Foyers), lo spezzone delle guerre Napoleoniche combattuto in Iberia. Ma si può dire che ogni guerra britannica abbia avuto una sua ballata del genere.
Lisbona, per gli storici legami tra la Gran Bretagna e il Portogallo, era il porto naturale di arrivo per le truppe britanniche impegnate contro Napoleone in Iberia. Ancora agli inizi del XIX secolo, una sorta di esotico luogo fatato dove "le colline e i... (Continues)
[Tradizionale, XIX secolo]
Registrazione/Recording:
June Tabor, "Diamond And Ashes", 1977
Ancora una ballata appartenente all'antico filone della ragazza che si arruola travestendosi da soldato per seguire l'innamorato; del tutto simile nell'impianto (e nei nomi stereotipati di "Nancy" e "Willie/William", di remota tradizione) a Banks of the Nile (e a Jackaroe), sembra differirne soltanto per la guerra: qui siamo di nuovo alla "Peninsular War" (si veda Jamie Foyers), lo spezzone delle guerre Napoleoniche combattuto in Iberia. Ma si può dire che ogni guerra britannica abbia avuto una sua ballata del genere.
Lisbona, per gli storici legami tra la Gran Bretagna e il Portogallo, era il porto naturale di arrivo per le truppe britanniche impegnate contro Napoleone in Iberia. Ancora agli inizi del XIX secolo, una sorta di esotico luogo fatato dove "le colline e i... (Continues)
And it was on one Whitsun Wednesday, the fourteenth day of May,
(Continues)
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Contributed by CCG al completo, Staff, Ballad-Hunters, piacentine, marmotte & spiriti ispiratori 2009/9/24 - 00:18
Song Itineraries:
Napoleon's Wars, Traditional English, Scottish and Irish antiwar ballads
Banks of the Nile
Anonymous
BANKS OF THE NILE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2009/9/23 - 18:07
23 settembre 2009
LE RIVE DEL NILO
(Continues)
(Continues)
23 settembre 2009
LE RIVE DEL NILO
(Continues)
(Continues)
Per Alessandro il Gutnico, Ballad-Hunter
Carissimo Alessandro, vedo con sommo piacere che ti sei dato alla balladry britannica, una cosa in cui -un tempo- ero riconosciuto come suprema autorità fino addirittura a Settignano, Rifredi e Peretola. Con Banks of the Nile sei andato a pescare una canzoncina che conoscevo a memoria (la versione B), e quindi rifare ammodino questa pagina era giocoforza. Mi viene quasi la voglia di farmi riprendere mentre la canto "a cappella" e metterla sul Tubo, anche perché è da mezz'ora che me la sto cantando da solo nel rifare questa pagina...
Ora però ti chiedo un favore, in quanto novello e infallibile ballad-hunter.
Nello stesso album di June Tabor sul quale cantava "Banks of the Nile" col banjo a sei corde (si veda qui, qui, qui e qui), c'era un'altra antica folksong sullo stesso tema (la ragazza che si fa soldato per seguir l'innamorato alla guerra),... (Continues)
Carissimo Alessandro, vedo con sommo piacere che ti sei dato alla balladry britannica, una cosa in cui -un tempo- ero riconosciuto come suprema autorità fino addirittura a Settignano, Rifredi e Peretola. Con Banks of the Nile sei andato a pescare una canzoncina che conoscevo a memoria (la versione B), e quindi rifare ammodino questa pagina era giocoforza. Mi viene quasi la voglia di farmi riprendere mentre la canto "a cappella" e metterla sul Tubo, anche perché è da mezz'ora che me la sto cantando da solo nel rifare questa pagina...
Ora però ti chiedo un favore, in quanto novello e infallibile ballad-hunter.
Nello stesso album di June Tabor sul quale cantava "Banks of the Nile" col banjo a sei corde (si veda qui, qui, qui e qui), c'era un'altra antica folksong sullo stesso tema (la ragazza che si fa soldato per seguir l'innamorato alla guerra),... (Continues)
Riccardo Venturi 2009/9/23 - 19:04
Sarebbe questa?
June Tabor - Lisbon
Dammi conferma e faccio qualche altra ricerca per scovare l'album o l'mp3...
Mi permetto di estendere l'invito alla caccia a Giorgio.
(Alessandro)
June Tabor - Lisbon
Dammi conferma e faccio qualche altra ricerca per scovare l'album o l'mp3...
Mi permetto di estendere l'invito alla caccia a Giorgio.
(Alessandro)
La caccia a Giorgio? E che ti ha fatto di male, povero?... ;-))))
kd
kd
Ehi, forse ho trovato il testo (with tune)...
Su Digital Tradition, che credo sia una sorta di mirror di Mudcat...
E' quello che cercavi?
Su Digital Tradition, che credo sia una sorta di mirror di Mudcat...
E' quello che cercavi?
Alessandro 2009/9/23 - 21:01
Trovato l'album "Ashes and Diamonds" (1977) su RapidShit (bleah!)
Mi pare che si scarichi ma con Fastweb è di una lentezza allucinante... Ci provate voialtri?
(Alessandro Il Gutnico)
Mi pare che si scarichi ma con Fastweb è di una lentezza allucinante... Ci provate voialtri?
(Alessandro Il Gutnico)
L'ho scaricato ma mi chiede una password (??) e quindi non riesco ad estrarre niente... idee?...
kd
kd
La pw la trovi sulla pagina, in basso. Comunque è: folkyourself.blogspot.com
Ciao!
(Alessandro)
Ciao!
(Alessandro)
Ancora non ho capito dov'era la password :-) comunque funziona e quindi sono riuscita ad estrarre l'mp3.
Merci! :-)
kd
Merci! :-)
kd
A questo punto sono ufficialmente esterrefatto e mi dichiaro ammirato. Ho passato, prima, qualche minuto ad ascoltare e cantare "Lisbon", che non sentivo da oltre vent'anni (il bello è che, ovviamente, riascoltandola mi è tornata tutta a memoria). A questo punto si impone una paginetta come si deve. Grazie veramente di cuore!
P.S. "Lisbon" fu uno dei miei primi esercizi di traduzione libera in svedese ai tempi del corso universitario; la lettrice, Berit Andersson, ci aveva dato da tradurre "una canzone" e io scelsi quella. Tanto per dire. Ritrovassi i miei vecchi quaderni...
P.S. "Lisbon" fu uno dei miei primi esercizi di traduzione libera in svedese ai tempi del corso universitario; la lettrice, Berit Andersson, ci aveva dato da tradurre "una canzone" e io scelsi quella. Tanto per dire. Ritrovassi i miei vecchi quaderni...
Riccardo Venturi 2009/9/24 - 00:12
Ore 0.50, domani compio 46 anni e non mi riesce staccarmi da "Lisbon" e dalla voce di June Tabor.
Riccardo Venturi 2009/9/24 - 00:53
La Maza
[1979]
Testo e Musica: Silvio Rodríguez
Album: Unicornio [1982]
interpretata da Mercedes Sosa in "Mercedes Sosa '83" e nel suo ultimo album di duetti "Cantora" (del 2009) insieme a Shakira
recentemente interpretata anche da Ginevra Di Marco nell'album "Donna Ginevra"
Silvio Rodríguez è fondatore insieme a Pablo Milanés e Noel Nicola della "Nueva Trova Cubana" ovvero canzone nuova dove l'impegno politico-sociale traspare nella musica che diventa protesta ma allo stesso tempo musica colta, dolce, passionale, politica, romantica, popolare ed essenzialmente acustica.
"La maza" non è soltanto una bellissima canzone, ha diverse chiavi di lettura tra cui ovviamente una politica.
C'è chi dice che sia un canto popolare, un inno rivoluzionario, un canto di speranza, un invito alla tolleranza e alla lotta per l'uguaglianza sociale...a me piace pensare che sia una profonda riflessione sul senso... (Continues)
Testo e Musica: Silvio Rodríguez
Album: Unicornio [1982]
interpretata da Mercedes Sosa in "Mercedes Sosa '83" e nel suo ultimo album di duetti "Cantora" (del 2009) insieme a Shakira
recentemente interpretata anche da Ginevra Di Marco nell'album "Donna Ginevra"
Silvio Rodríguez è fondatore insieme a Pablo Milanés e Noel Nicola della "Nueva Trova Cubana" ovvero canzone nuova dove l'impegno politico-sociale traspare nella musica che diventa protesta ma allo stesso tempo musica colta, dolce, passionale, politica, romantica, popolare ed essenzialmente acustica.
"La maza" non è soltanto una bellissima canzone, ha diverse chiavi di lettura tra cui ovviamente una politica.
C'è chi dice che sia un canto popolare, un inno rivoluzionario, un canto di speranza, un invito alla tolleranza e alla lotta per l'uguaglianza sociale...a me piace pensare che sia una profonda riflessione sul senso... (Continues)
Si no creyera en la locura
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcia 2009/9/23 - 19:43
Ero abituata ad ascoltare le versioni di León Gieco e Mercedes Sosa ma ho trovato bella anche quella di Andrea Parodi e struggente quella di Beppe Dettori quando l'ha cantata in concerto come tributo ad Andrea nel giorno del suo compleanno.
Marcia 2009/9/24 - 00:57
The Time Of Man
Incluso nell'album di Rdmonson intitolato "On His Own" del 1962 ma registrata l'anno prima dai Limeliters in "The Slightly Fabulous Limeliters".
Travis Edmonson's explicit juxtaposition of a natural world in harmony against one where life no longer existed was a warning against nuclear proliferation which could not fail to reach anyone alive. The lyrics were written into The Congressional Record after he and Bud Dashiell unprecedentedly performed the piece before a joint session of the U.S. Congress.
Travis Edmonson's explicit juxtaposition of a natural world in harmony against one where life no longer existed was a warning against nuclear proliferation which could not fail to reach anyone alive. The lyrics were written into The Congressional Record after he and Bud Dashiell unprecedentedly performed the piece before a joint session of the U.S. Congress.
Once there were trees and a river,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/9/23 - 22:07
Non è ancora finita
[2008]
Testo di Paolo Donadoni
Musica di Graziano Nardini
Lyrics by Paolo Donadoni
Music by Graziano Nardini
Album: "Fino alla fine"
Sui ricordi dei giorni
il passato di un soldato
“Tutti giù per terra” è un gruppo di musicisti di Santa Margherita Ligure e dintorni che si sono riuniti per l’occasione attorno a Paolo Donadoni, autore di tutti i testi e fautore, nonché produttore, di questo libro e cd “Fino alla fine” dove il tema unico e filo conduttore è la guerra.
I testi sono vere e proprie poesie che si muovono dentro la musica di Graziano Nardini e di questa piccola orchestra, sempre efficaci a descrivere l’atroce realtà della guerra che pervade ogni angolo ed ogni voce senza lasciare alcuno spazio se non quello, sporadico e sofferto, ad un anelito a qualcosa di più alto nella spietata lotta per sopravvivere tra il sangue, il dolore e la morte.
Le parole di Donadoni non... (Continues)
Testo di Paolo Donadoni
Musica di Graziano Nardini
Lyrics by Paolo Donadoni
Music by Graziano Nardini
Album: "Fino alla fine"
Sui ricordi dei giorni
il passato di un soldato
“Tutti giù per terra” è un gruppo di musicisti di Santa Margherita Ligure e dintorni che si sono riuniti per l’occasione attorno a Paolo Donadoni, autore di tutti i testi e fautore, nonché produttore, di questo libro e cd “Fino alla fine” dove il tema unico e filo conduttore è la guerra.
I testi sono vere e proprie poesie che si muovono dentro la musica di Graziano Nardini e di questa piccola orchestra, sempre efficaci a descrivere l’atroce realtà della guerra che pervade ogni angolo ed ogni voce senza lasciare alcuno spazio se non quello, sporadico e sofferto, ad un anelito a qualcosa di più alto nella spietata lotta per sopravvivere tra il sangue, il dolore e la morte.
Le parole di Donadoni non... (Continues)
Quattro passi avanti...
(Continues)
(Continues)
Contributed by i.fermentivivi 2009/9/23 - 14:10
Souvenirs des jours
Le passé d'un soldat.
Le passé d'un soldat.
ELLE N'EST PAS ENCORE FINIE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/9/23 - 21:19
Perché non ci vai tu
@ io non sto con Oriana : Io sono ingegnere elettrotecnico e delle tue deliranti provocazioni fatte di insulti al sottoscritto oltre che di stradine e libri non meglio precisati non so che farmene e per me puoi anche a andare a quel paese (che sia il Tadjikistan o l' Arabia Saudita).
Ma, francamente preferisco l' Iran, il Marocco o uno stato islamico dove i locali "valori tradizionali" non hanno subito nessuna corruzione liberale, progressista e tanto meno comunista a questa repubblichetta delle banane fondata sul sacri dogmi della resistenza e dell' antifascismo
@ Riccardo Venturi : Il cavalier eccellenza Benito Andrea Amilcare Mussolini ha fatto anche una cosa che si definisce giuridicamente "Concordato" stabilendo come religione di stato quella cattolica romana. Non mi risulta che era un cattolico zelante visto che da giovane scriveva romanzi anticlericali e faceva comizi in pubblico... (Continues)
Ma, francamente preferisco l' Iran, il Marocco o uno stato islamico dove i locali "valori tradizionali" non hanno subito nessuna corruzione liberale, progressista e tanto meno comunista a questa repubblichetta delle banane fondata sul sacri dogmi della resistenza e dell' antifascismo
@ Riccardo Venturi : Il cavalier eccellenza Benito Andrea Amilcare Mussolini ha fatto anche una cosa che si definisce giuridicamente "Concordato" stabilendo come religione di stato quella cattolica romana. Non mi risulta che era un cattolico zelante visto che da giovane scriveva romanzi anticlericali e faceva comizi in pubblico... (Continues)
Andrea Arcese 2009/9/23 - 11:14
...Ingegnere elettrotecnico?
E perdi tempo a far torto alla tua intelligenza ed alle tue competenze sciorinando le ciance che sciorini? Incredibile: ai miei tempi alle competenze si appaiava anche un certo grado di ponderatezza e di serietà. Nonché di capacità di argomentare. Si vede che le cose son proprio cambiate... in peggio, va da sé.
Nella Repubblica Islamica dell'Iran sono andato tre volte, in Marocco una. Temo che visitandoli con la tua forma mentis ne rimarresti quantomeno deluso.
E perdi tempo a far torto alla tua intelligenza ed alle tue competenze sciorinando le ciance che sciorini? Incredibile: ai miei tempi alle competenze si appaiava anche un certo grado di ponderatezza e di serietà. Nonché di capacità di argomentare. Si vede che le cose son proprio cambiate... in peggio, va da sé.
Nella Repubblica Islamica dell'Iran sono andato tre volte, in Marocco una. Temo che visitandoli con la tua forma mentis ne rimarresti quantomeno deluso.
Io non sto con Oriana 2009/9/23 - 12:25
Un'altra cosa: va da sé che i "libri non meglio precisati" sono tutti precisatissimi e recensiti: basta leggere. Un'attività per la quale certi "ingegneri elettrotecnici", evidentemente, non hanno troppa dedizione.
Io non sto con Oriana 2009/9/23 - 12:27
@ Io non sto con Oriana : Veramente fra "ponderatezza e serieta" e te c' è la distanza dell' infinito... piu che altro ti sono vicine arroganza e sfrontatezza visto che insulti la gente che non è vicina alle tue convinzioni con un nickname e non con nome e cognome che forse ti vergogni pure di avere, altrimenti ti ci firmeresti senza problemi con essi ! Sai, ho troppi questioni da affrontare qui in Italia legate a quella cosa che si definisce realta' quotidiana per andarmi a vedere le "meraviglie" dei paesi d' oltre Mediterraneo. Mi bastano gia' quelle italiane...
Andrea Arcese 2009/9/23 - 14:12
@ Io non sto con Oriana : E quale sarebbe il tuo di mestiere (sempre se uno lo hai mai avuto) ?
Andrea Arcese 2009/9/23 - 14:15
Quello che è incredibile è che un ingegnere elettrotecnico abbia difficoltà a risalire al mio punt'affatto riverito nome e cognome, ma andiamo pure avanti.
Andrea, non posso che rimandarti amichevolmente al tuo primo intervento in questo thread. Vàttelo a rileggere e poi spiegami a quali riguardi pretenderesti di avere diritto.
Di lavori ne ho avuti anche due insieme -se non tre: la prima indicazione sul mio libretto di lavoro risale a quando avevo diciannove anni ed ero reduce da un repellente annetto di studi in legge... metabolizzai passando un paio di mesi come BAC: Bracciante Agricolo Comune. E' la qualifica di cui sono più orgoglioso.
Dopo un quinquennio di studi tra Firenze e Bologna mi sono laureato in psicologia col massimo dei voti e la lode; ho fatto un anno di tirocinio e superato l'esame di stato.
Poi ho attaccato tutto al chiodo e sono andato a fare il garzone di bottega... (Continues)
Andrea, non posso che rimandarti amichevolmente al tuo primo intervento in questo thread. Vàttelo a rileggere e poi spiegami a quali riguardi pretenderesti di avere diritto.
Di lavori ne ho avuti anche due insieme -se non tre: la prima indicazione sul mio libretto di lavoro risale a quando avevo diciannove anni ed ero reduce da un repellente annetto di studi in legge... metabolizzai passando un paio di mesi come BAC: Bracciante Agricolo Comune. E' la qualifica di cui sono più orgoglioso.
Dopo un quinquennio di studi tra Firenze e Bologna mi sono laureato in psicologia col massimo dei voti e la lode; ho fatto un anno di tirocinio e superato l'esame di stato.
Poi ho attaccato tutto al chiodo e sono andato a fare il garzone di bottega... (Continues)
Io non sto con Oriana 2009/9/23 - 14:32
Beh, mi avete un po' scassato la uallera (antica espressione in gutnico che significa "minchia") tra tutti e due...
Alessandro il Gutnico 2009/9/23 - 14:50
@ Io non sto con Oriana : Ho dato una rapida occhiata al sito e al blog tuoi senza non avere molti singulti allo stomaco. Ci si trova di fronte alla nuova forma di dualismo politically correct ad uso e consumo di relativismo e multu culturalismo : gli occidentali sono i cattivoni e gli islamici i buoni e gli intoccabili. Come e tutti qui fossero stati pro Bush o pro american way of life... Il tuo sito tace ipocritamente la realta' islamica costretta a subire dalle minoranze non mussulmane vessate ed oppresse da secoli. Del loro statuto giuridico di cittadini di serie B (dhimmi) e del loro avere meno diritti rispetti ai mussulmani, del loro impedimento di professare liberamente la loro fede e solo nei luoghi indicati dallo stato. Del loro impedimento di parlare della loro fede in pubblico con l' accusa di "proselitismo" o come accade in Pakistan di "blasfemia" verso il corano e il suo profeta.... (Continues)
Don Curzio Nitoglia 2009/9/23 - 15:13
Pardon... sono nuovo qui a Visby e ancora commetto qualche errore con il gutnico... "uallera" non sta per "minchia" ma per "scroto", da cui una celebre espressione molto in voga qui da noi a Gutland: "M'avit fatt a' ualler' a' pizzaiuol", ossia "Mi avete irritato il sacco scrotale"
Mi sentivo in dover di fare questa precisazione, anche perchè so che Riccardo ci tiene...
Mi sentivo in dover di fare questa precisazione, anche perchè so che Riccardo ci tiene...
Alessandro il Gutnico 2009/9/23 - 15:20
Stai nel tonno (stay tuned): stai assistendo alla prima volta di Io non Sto con Oriana che si imbestialisce di brutto sulle CCG...!
Io non sto con Oriana 2009/9/23 - 15:26
Cosina n° 1 per placare i dolori di stomaco di Nitoglia don Curzio
da Kelebek
Sanaa Dafani, Roberto Sardi, Giuseppe Mandanici (anche se non ve li ricordate)
Qualcuno mi ha chiesto cosa penso del caso di Sanaa Dafani, la giovane barista di Pordenone uccisa da un padre ossesso alcuni giorni fa.
In realtà, avevo già scritto qualcosa a suo tempo a proposito di un caso curiosamente analogo, quello di Hina Salima, anche lei impiegata in un bar, anche se qui il caso sembra molto più individuale e il Pakistan non è certamente il Marocco.
Lascio la parola invece a Dafne Eleutheria, che ho già avuto l'onore di citare su questo blog.
Dafne Eleuteria è uno spirito libero di notevole buon senso e ha seguito con attenzione alcuni casi che la cattiva coscienza italiana ha fatto presto a dimenticare.
Riprendo integralmente il post di Dafne (l'originale è sul suo blog) però vi invito a leggere soprattutto... (Continues)
da Kelebek
Sanaa Dafani, Roberto Sardi, Giuseppe Mandanici (anche se non ve li ricordate)
Qualcuno mi ha chiesto cosa penso del caso di Sanaa Dafani, la giovane barista di Pordenone uccisa da un padre ossesso alcuni giorni fa.
In realtà, avevo già scritto qualcosa a suo tempo a proposito di un caso curiosamente analogo, quello di Hina Salima, anche lei impiegata in un bar, anche se qui il caso sembra molto più individuale e il Pakistan non è certamente il Marocco.
Lascio la parola invece a Dafne Eleutheria, che ho già avuto l'onore di citare su questo blog.
Dafne Eleuteria è uno spirito libero di notevole buon senso e ha seguito con attenzione alcuni casi che la cattiva coscienza italiana ha fatto presto a dimenticare.
Riprendo integralmente il post di Dafne (l'originale è sul suo blog) però vi invito a leggere soprattutto... (Continues)
Riccardo Venturi 2009/9/23 - 16:46
Cosina n° 2 per placare i bruciori al ventre di Don Curzio Nitoglia (Maalox tempora currunt!)
da Femminismo a Sud
Ho letto le dichiarazioni della madre di Sanaa. Molte donne siciliane fino a pochi anni fa e forse ancora adesso sono state e sono proprio così.
E' una faccenda certamente dolorosa e a tutte le vicende di questo tipo si dovrebbe dedicare tanto spazio. Sorprende invece che i media siano così "attenti" solo quando si tratta di figlie di altra cultura. Sorprende l'impegno di un sindaco che si dichiara subito pronto a cacciare la moglie dell'assassino, vittima tra le vittime, e a sottrarle le altre figlie. Non ci sembra sia mai avvenuta la stessa cosa quando la madre di uno stupratore italiano lo ha giustificato in ogni modo possibile. Non ci sembra di aver notato tanta "partecipazione" istituzionale quando si è trattato di delitti italiani. Eppure quasi ogni giorno una donna italiana... (Continues)
da Femminismo a Sud
Ho letto le dichiarazioni della madre di Sanaa. Molte donne siciliane fino a pochi anni fa e forse ancora adesso sono state e sono proprio così.
E' una faccenda certamente dolorosa e a tutte le vicende di questo tipo si dovrebbe dedicare tanto spazio. Sorprende invece che i media siano così "attenti" solo quando si tratta di figlie di altra cultura. Sorprende l'impegno di un sindaco che si dichiara subito pronto a cacciare la moglie dell'assassino, vittima tra le vittime, e a sottrarle le altre figlie. Non ci sembra sia mai avvenuta la stessa cosa quando la madre di uno stupratore italiano lo ha giustificato in ogni modo possibile. Non ci sembra di aver notato tanta "partecipazione" istituzionale quando si è trattato di delitti italiani. Eppure quasi ogni giorno una donna italiana... (Continues)
Riccardo Venturi 2009/9/23 - 16:52
Cosina n° 3 per placare gli ardori di tutti quanti
Di Riccardo Venturi, amministratore del sito "Canzoni Contro la Guerra"
Mi sembrava di aver parlato civilmente chiaro in un mio intervento precedente: per esibizioni di muscoli e diatribe varie esistono sociali retelavori varî che sono fatti apposta. Questo sito, che lo vogliate o no, non è uno di questi retelavori, e disgraziatamente per chi lo piglia come uno di quei "cosi", qui ci sono degli admins che se ne occupano più o meno 24 ore su 24.
Quindi, visto che nessuno sembra avere capito questo principio fondamentale, i commenti su questa pagina, da questo momento, sono rigorosamente bloccati. E lo resteranno finché tutti quanti non avrete capito che qui dentro ci si comporta da persone civili e non da bambini di 4 anni che si azzuffano. E' una cosa che vale per tutti e spero che non me ne vorrete; se poi me ne vorrete, mi venite tutti... (Continues)
Di Riccardo Venturi, amministratore del sito "Canzoni Contro la Guerra"
Mi sembrava di aver parlato civilmente chiaro in un mio intervento precedente: per esibizioni di muscoli e diatribe varie esistono sociali retelavori varî che sono fatti apposta. Questo sito, che lo vogliate o no, non è uno di questi retelavori, e disgraziatamente per chi lo piglia come uno di quei "cosi", qui ci sono degli admins che se ne occupano più o meno 24 ore su 24.
Quindi, visto che nessuno sembra avere capito questo principio fondamentale, i commenti su questa pagina, da questo momento, sono rigorosamente bloccati. E lo resteranno finché tutti quanti non avrete capito che qui dentro ci si comporta da persone civili e non da bambini di 4 anni che si azzuffano. E' una cosa che vale per tutti e spero che non me ne vorrete; se poi me ne vorrete, mi venite tutti... (Continues)
Riccardo Venturi 2009/9/23 - 17:04
Paul Reutershan (The Agent Orange Song)
La musica fu probabilmente scritta da Kate Wolf (1942-1986), la folksinger e songwriter americana che la incise nel suo album "Give Yourself To Love" del 1983.
Alessandro 2009/9/23 - 15:53
If I Were Free
Scritta dal folksinger Travis Edmonson, che è mancato nel maggio scorso, e incisa da Peter, Paul & Mary (anche Mary Travers è scomparsa solo qualche giorno fa, il 16 settembre) nell'album "See What Tomorrow Brings" (1965)
If I were free to speak my mind,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/9/23 - 15:43
The Minstrel Boy
[1798]
Sull'aria della ballata tradizionale irlandese "The Moreen", risalente al XVI secolo.
Celebri le interpretazioni del tenore John McCormack e del basso Paul Robeson. Bella anche la versione del compianto Joe Strummer con i suoi Mescaleros, dall'album "Global a Go-Go".
The Minstrel Boy is an Irish patriotic song written by Thomas Moore (1779-1852) who set it to the melody of The Moreen, an old Irish air. It is widely believed that Moore composed the song in remembrance of a number of his friends, whom he met while studying at Trinity College, Dublin and who had participated in (and were killed during) the Irish Rebellion of 1798.
However, the song gained widespread popularity and became a favourite of many Irishmen who fought during the United States Civil War and gained even more popularity after World War I.
Sull'aria della ballata tradizionale irlandese "The Moreen", risalente al XVI secolo.
Celebri le interpretazioni del tenore John McCormack e del basso Paul Robeson. Bella anche la versione del compianto Joe Strummer con i suoi Mescaleros, dall'album "Global a Go-Go".
The Minstrel Boy is an Irish patriotic song written by Thomas Moore (1779-1852) who set it to the melody of The Moreen, an old Irish air. It is widely believed that Moore composed the song in remembrance of a number of his friends, whom he met while studying at Trinity College, Dublin and who had participated in (and were killed during) the Irish Rebellion of 1798.
However, the song gained widespread popularity and became a favourite of many Irishmen who fought during the United States Civil War and gained even more popularity after World War I.
The minstrel boy to the war is gone,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/9/23 - 11:09
The third verse, written by an unknown author during the American Civil War (1861–1865)
The Minstrel Boy will return we pray
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/9/23 - 11:11
Logan Braes
[1793]
Sull’aria di "Logan Water", un’antica canzone scozzese la cui prima trascrizione nota risale al 1709.
Logan Water è un fiume che sgorga sulle colline nel sud ovest della Scozia, tra Lesmahagow e Muirkirk. E’ un affluente del Nethan River che a sua volta finisce poi nel Clyde.
"25th June 1793.
Have you ever, my dear sir, felt your bosom ready to burst with indignation, on reading of, or seeing how, the mighty villains who divide kingdom against kingdom, desolate provinces, and lay nations waste, out of the wantonness of ambition, or often from still more ignoble passions? In a mood of this kind to-day, I recollected the air of Logan Water, and it occurred to me that its querulous melody probably had its origin from the plaintive indignation of some swelling, suffering heart, fired at the tyrannic strides of some Public Destroyer, and overwhelmed with private distress the consequence... (Continues)
Sull’aria di "Logan Water", un’antica canzone scozzese la cui prima trascrizione nota risale al 1709.
Logan Water è un fiume che sgorga sulle colline nel sud ovest della Scozia, tra Lesmahagow e Muirkirk. E’ un affluente del Nethan River che a sua volta finisce poi nel Clyde.
"25th June 1793.
Have you ever, my dear sir, felt your bosom ready to burst with indignation, on reading of, or seeing how, the mighty villains who divide kingdom against kingdom, desolate provinces, and lay nations waste, out of the wantonness of ambition, or often from still more ignoble passions? In a mood of this kind to-day, I recollected the air of Logan Water, and it occurred to me that its querulous melody probably had its origin from the plaintive indignation of some swelling, suffering heart, fired at the tyrannic strides of some Public Destroyer, and overwhelmed with private distress the consequence... (Continues)
O Logan, sweetly didst thou glide,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/9/23 - 09:43
Scarecrow
[1999]
Album "Alright Jack" (con il gruppo "Home Service")
Album "Alright Jack" (con il gruppo "Home Service")
I see the barley moving as the mowers find their pace
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/9/23 - 08:50
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Alnum "Power Windows"
lyrics written by Neil Peart
music composed by Alex Lifeson and Geddy Lee