Tarantella dell'ultimo bandito
[2008-2009]
Album: Mazel Tov
Album: Mazel Tov
Tra nere piaghe nella vanità
(Continues)
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2009/7/30 - 17:19
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Fool Me Fool You
[2009]
Album "Hidden Conversations"
Un altro bel brano dell'incredibile musicista e songwriter Terry Callier, che è tornato direttamente dagli anni '70 arricchendo il suo originario jazz folk sofisticato con l'elettronica trip hop in stile Massive Attack (con cui collabora da tempo)...
Album "Hidden Conversations"
Un altro bel brano dell'incredibile musicista e songwriter Terry Callier, che è tornato direttamente dagli anni '70 arricchendo il suo originario jazz folk sofisticato con l'elettronica trip hop in stile Massive Attack (con cui collabora da tempo)...
Well….?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/30 - 15:58
Luka
[1984]
Album "Solitude Standing" (1987)
Questa è solo una proposta... poi, decidete voi...
Perchè non arricchire il percorso dedicato alla violenza sulle donne e includere anche le canzoni che riguardano la violenza sull'infanzia, che secondo me non si limita soltanto ai "bambini-soldato"?
L'idea mi è venuta leggendo l'articolo che segue, pubblicato su La Repubblica del 21 maggio 2009... le cifre riportate dal rapporto della commissione d'indagine del governo irlandese sui bambini abusati negli istituti cattolici del paese tra gli anni '40 e gli anni '80, sono le cifre di una vera e propria guerra...
A few years ago, I used to see this group of children playing in front of my building, and there was one of them, whose name was Luka, who seemed a little bit distinctive from the other children. I always remembered his name, and I always remembered his face, and I didn't know much about... (Continues)
Album "Solitude Standing" (1987)
Questa è solo una proposta... poi, decidete voi...
Perchè non arricchire il percorso dedicato alla violenza sulle donne e includere anche le canzoni che riguardano la violenza sull'infanzia, che secondo me non si limita soltanto ai "bambini-soldato"?
L'idea mi è venuta leggendo l'articolo che segue, pubblicato su La Repubblica del 21 maggio 2009... le cifre riportate dal rapporto della commissione d'indagine del governo irlandese sui bambini abusati negli istituti cattolici del paese tra gli anni '40 e gli anni '80, sono le cifre di una vera e propria guerra...
A few years ago, I used to see this group of children playing in front of my building, and there was one of them, whose name was Luka, who seemed a little bit distinctive from the other children. I always remembered his name, and I always remembered his face, and I didn't know much about... (Continues)
My name is Luka
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/30 - 14:19
Song Itineraries:
Child Abuse
La Chanson du Guerrier sur la Contrescarpe
La Chanson du Guerrier sur la Contrescarpe
Canzone léviane – La Chanson du Guerrier sur la Contrescarpe – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 35
La Chanson du Guerrier sur la Contrescarpe est la trente-cinquième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Dans la Chanson du Guerrier sur la Contrescarpe, on retrouve ce même personnage qui poursuit son soliloque où il mêle sa vie immédiate, parle de ce qui et de qui l'entoure – ici, les nonnes qui le soignent, et continue à développer sa méditation, cette forme de résistance intellectuelle. L'être humain est aussi – et d'abord – une pensée en perpétuel écoulement, comme un fleuve qui venu de la montagne, traverse la ville et s'en va finir dans la mer. On a comme l'impression que s'il s'arrêtait de penser, il cesserait d'exister.
Oh, oh, dit Lucien l'âne, voilà notre... (Continues)
Canzone léviane – La Chanson du Guerrier sur la Contrescarpe – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 35
La Chanson du Guerrier sur la Contrescarpe est la trente-cinquième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Dans la Chanson du Guerrier sur la Contrescarpe, on retrouve ce même personnage qui poursuit son soliloque où il mêle sa vie immédiate, parle de ce qui et de qui l'entoure – ici, les nonnes qui le soignent, et continue à développer sa méditation, cette forme de résistance intellectuelle. L'être humain est aussi – et d'abord – une pensée en perpétuel écoulement, comme un fleuve qui venu de la montagne, traverse la ville et s'en va finir dans la mer. On a comme l'impression que s'il s'arrêtait de penser, il cesserait d'exister.
Oh, oh, dit Lucien l'âne, voilà notre... (Continues)
Voici ma chanson, la chanson
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/7/29 - 22:14
Where Have all the Flowers Gone
GAELICO IRLANDESE / IRISH GAELIC (GAEILGE) / GAÉLIQUE IRLANDAIS [1]
La versione in gaelico irlandese (o irlandese, tout court) contribuita da ARZ, che desiderava vedere una versione basca della canzone: anche se con un po' di ritardo, lo accontentiamo volentieri. NB. Molti siti (tra i quali questo) riportano un'altra versione irlandese di Feargal Ó Béarra, Cá bhfuil siad uainn, scoth na mbláth?; ma risulta introvabile. Almeno per ora.
Great job !
I'd really like to see a Basque version.
And, if you're interested, this link will lead you to the Gaeilge version of the song!
A version into Irish Gaelic (or, simply, Irish) contributed by ARZ, who wished to see a Basque version of the song: we satisfy now his request with pleasure, though with some delay. Note. Several sites (this, for exemple) mention another Irish version by Feargal Ó Béarra, Cá bhfuil siad uainn, scoth na mbláth?; but we haven't found it. For the moment, insofar. [CCG/AWS Staff]
Great job !
I'd really like to see a Basque version.
And, if you're interested, this link will lead you to the Gaeilge version of the song!
A version into Irish Gaelic (or, simply, Irish) contributed by ARZ, who wished to see a Basque version of the song: we satisfy now his request with pleasure, though with some delay. Note. Several sites (this, for exemple) mention another Irish version by Feargal Ó Béarra, Cá bhfuil siad uainn, scoth na mbláth?; but we haven't found it. For the moment, insofar. [CCG/AWS Staff]
CÁ nDEACHAIGH NA BLÁTHANNA?
(Continues)
(Continues)
Contributed by ARZ 2009/7/29 - 21:13
Everybody's Got A Right To Live
Testo pubblicato su Broadside Magazine n.89 del 1968 e sul libretto del disco di Kirkpatrick e Jimmy Collier che prende il titolo dalla canzone.
EVERYBODY'S GOT A RIGHT TO LIVE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/29 - 15:40
Always Tell the Voter What the Voter Wants to Hear
[1987]
Album "Never Mind The Ballots"
Album "Never Mind The Ballots"
Welcome to Never Mind The Ballots. The phone lines are now open. If you'd like to put a question to the candidates the number to ring is 0532779463.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/29 - 12:00
Almirante
Mi accorgo solo adesso, Riccardo, che hai dedicato anche a me la tua precisa traduzione greca (complimenti anche per la lettura), accomunandomi ai combattenti antifascisti greci. Questo però non me lo merito, perché se io nutro ovviamente grande stima per loro, loro che motivi avrebbero per nutrirne per me, che non ho fatto nulla ? Quello che faccio adesso non è poi un vero combattere e, quando anche lo fosse, sarebbe in ogni caso fuori tempo massimo. Non posso salire neanche un gradino del monumento: se me lo permettono, mi inchino da fuori. In ogni caso, ti ringrazio.
Gian Piero Testa 2009/7/29 - 00:32
Miniera
"Mi raccontava anni fa Francesco Mongiardo (gli americani lo pronunciavano “Frank Majority”), scalpellino, figlio di minatore immigrato dalla Campania in West Virginia: “Mio padre sbarcò a New York nel 1902. Dopo passato il controllo immigrazione, l’hanno mandati alla stazione centrale e lì nessuno sapeva l’inglese, e gli hanno messo delle targhette al collo con la destinazione – come bestiame, insomma. E li hanno marcati per il West Virginia. L’hanno messi sul treno, e spediti in West Virginia.” Li chiamavano blue trains: treni con i finestrini verniciati di blu, così che gli immigrati spediti a destinazione ignota non vedevano neanche dove stavano andando. Continua Frank Majority: “Arrivarono che era notte. A Beckley, credo, nel centro dei giacimenti di carbone. E lì accanto, lungo i binari, c’erano fornaci aperte che bruciavano il carbone per fare il coke. I fuochi accendevano il cielo... (Continues)
Alessandro 2009/7/28 - 23:14
Johnny 99
[1982]
Album "Nebraska"
Interpretata anche da Johnny Cash, Los Lobos
"[...] Molti anni fa, quando Ronald Reagan si disse suo ammiratore, Bruce Springsteen commentò: chissà se ha mai sentito Johnny 99?... Pare che questo concerto lo dobbiamo al ministro Maroni, che ha evitato di farlo annullare dicendosi suo fan. Chissà se Maroni ha mai ascoltato Johnny 99? Un operaio che perde il lavoro, che non ce la fa a pagare il mutuo (ma quand’è stata scritta questa canzone? Un quarto di secolo fa, o l’altro giorno?), prende un fucile in mano e spara (se fosse francese, metterebbe le bombe sotto la fabbrica o sequestrerebbe un dirigente), spiega al giudice che a mettergli l’arma in mano non è solo la perdita del lavoro e della casa ma soprattutto le idee che questo disastro gli ha fatto venire in testa. “Avevo debiti che nessun uomo onesto può ripagare”, dice Johnny 99. [...]
Dal blog di Alessandro... (Continues)
Album "Nebraska"
Interpretata anche da Johnny Cash, Los Lobos
"[...] Molti anni fa, quando Ronald Reagan si disse suo ammiratore, Bruce Springsteen commentò: chissà se ha mai sentito Johnny 99?... Pare che questo concerto lo dobbiamo al ministro Maroni, che ha evitato di farlo annullare dicendosi suo fan. Chissà se Maroni ha mai ascoltato Johnny 99? Un operaio che perde il lavoro, che non ce la fa a pagare il mutuo (ma quand’è stata scritta questa canzone? Un quarto di secolo fa, o l’altro giorno?), prende un fucile in mano e spara (se fosse francese, metterebbe le bombe sotto la fabbrica o sequestrerebbe un dirigente), spiega al giudice che a mettergli l’arma in mano non è solo la perdita del lavoro e della casa ma soprattutto le idee che questo disastro gli ha fatto venire in testa. “Avevo debiti che nessun uomo onesto può ripagare”, dice Johnny 99. [...]
Dal blog di Alessandro... (Continues)
Well they closed down the auto plant in Mahwah late that month
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/28 - 22:40
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Adam The Inventor
Curioso... Wolf Rilla, uno degli autori del brano, è il regista del famoso "Il villaggio dei dannati" (1960), film di science fiction dove gli abitanti di un villaggio cadono in un sonno letargico, il paese rimane come isolato da un invisibile cupola di energia e, quando tutti si svegliano, si scopre le donne sono tutte gravide, destinate a partorire dei bambini inquietanti, molto simili fra loro e dotati di poteri eccezionali... una stirpe di alieni. Molto bello. P.v.c.
Alessandro 2009/7/28 - 14:12
The Fires of Napalm
[1968]
Album“Everybody’s Got A Right To Live”
con il Rev. Frederick Douglass Kirkpatrick
Testo pubblicato sul libretto dell’album e su Broadside Magazine n.91 del maggio 1968. Presente anche in Veleno di Piombo sul Muro, le canzoni del Black Power, a cura di Alessandro Portelli, editori Laterza, 1969.
Sul suo sito Jimmy Collier oggi compare vestito da cowboy e non c’è quasi traccia della sua vecchia discografia e, in particolare, di quel potentissimo lavoro intitolato “Everybody’s Got A Right To Live” che realizzò nel 1968 per le edizioni Broadside/Smithsonian Folkways a quattro mani con il reverendo Frederick Douglass Kirkpatrick, pastore, folksinger ed attivista per i diritti civili, fondatore dei “Deacons for Defense and Justice”, gruppo armato di autodifesa della gente di colore attivo in Lousiana e Mississippi e antesignano delle Black Panthers.
Eppure Collier – di padre nero... (Continues)
Album“Everybody’s Got A Right To Live”
con il Rev. Frederick Douglass Kirkpatrick
Testo pubblicato sul libretto dell’album e su Broadside Magazine n.91 del maggio 1968. Presente anche in Veleno di Piombo sul Muro, le canzoni del Black Power, a cura di Alessandro Portelli, editori Laterza, 1969.
Sul suo sito Jimmy Collier oggi compare vestito da cowboy e non c’è quasi traccia della sua vecchia discografia e, in particolare, di quel potentissimo lavoro intitolato “Everybody’s Got A Right To Live” che realizzò nel 1968 per le edizioni Broadside/Smithsonian Folkways a quattro mani con il reverendo Frederick Douglass Kirkpatrick, pastore, folksinger ed attivista per i diritti civili, fondatore dei “Deacons for Defense and Justice”, gruppo armato di autodifesa della gente di colore attivo in Lousiana e Mississippi e antesignano delle Black Panthers.
Eppure Collier – di padre nero... (Continues)
You know we’re wrong
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/28 - 14:00
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Abdallâh
[2008]
Album "Ce que l'on sème"
Auteur, compositeur: Guizmo
Arrangements: Tryo - Hélène Bohy
Una canzone che parla dei tuareg del Niger, seduti su immensi giacimenti di uranio che però sono controllati dai neocolonialisti francesi. Quel che la canzone non dice è che, a parzialissimo risarcimento per la predazione delle loro risorse, ai tuareg è consentito gestire il traffico dei migranti che passano dal Niger per raggiungere la Libia e poi l'Italia e l'Europa... E questo con la benedizione degli accordi Sarkozy-Gheddafi-Berlusconi.
Racconta un passeur tuareg intervistato dal giornalista de L'Espresso Fabrizio Gatti per la sua inchiesta intitolata "La nuova ondata":
"Da novembre scorso [2008] è come se la Libia avesse dato il via libera. Ora che Gheddafi è stato eletto presidente dell'Unione africana, non può certo rimandare indietro i suoi concittadini africani. Abbiamo saputo che l'Italia... (Continues)
Album "Ce que l'on sème"
Auteur, compositeur: Guizmo
Arrangements: Tryo - Hélène Bohy
Una canzone che parla dei tuareg del Niger, seduti su immensi giacimenti di uranio che però sono controllati dai neocolonialisti francesi. Quel che la canzone non dice è che, a parzialissimo risarcimento per la predazione delle loro risorse, ai tuareg è consentito gestire il traffico dei migranti che passano dal Niger per raggiungere la Libia e poi l'Italia e l'Europa... E questo con la benedizione degli accordi Sarkozy-Gheddafi-Berlusconi.
Racconta un passeur tuareg intervistato dal giornalista de L'Espresso Fabrizio Gatti per la sua inchiesta intitolata "La nuova ondata":
"Da novembre scorso [2008] è come se la Libia avesse dato il via libera. Ora che Gheddafi è stato eletto presidente dell'Unione africana, non può certo rimandare indietro i suoi concittadini africani. Abbiamo saputo che l'Italia... (Continues)
Si le monde était à refaire
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/28 - 08:16
La ballata dell'ex
La verita' non abita né a destra né (sopratutto) a sinistra...
(Don Curzio)
(Don Curzio)
La verità, fortunatamente, non abita da nessuna parte. Soprattutto quella cosiddetta "rivelata", direi, ancor più di quelle "destre" o "sinistre". Fosse per me, farei una lotta senza quartiere per abolirla del tutto, la "verità". Nel suo nome sono state commesse le peggiori tragedie dell'umanità, da qualsiasi parte. Saluti! [RV]
2009/7/27 - 17:45
Now That The War Is Over
[1975]
Testo pubblicato su Broadside Magazine n.131 dell’aprile/giugno 1976.
Si tratta di un brano inedito. Credo sia una delle prime canzoni scritte da Willie Nile, il cui disco di debutto è del 1980.
Testo pubblicato su Broadside Magazine n.131 dell’aprile/giugno 1976.
Si tratta di un brano inedito. Credo sia una delle prime canzoni scritte da Willie Nile, il cui disco di debutto è del 1980.
Now that the war is over
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/7/27 - 15:39
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S.
Inno a Oberdan
Anonymous
Vorrei precisare che Oberdan non era così folle da lanciarsi "a bomba" contro Kaiser Franz solo perchè turbato dalla morte di Garibaldi... In realtà, il suo gesto, consapevolmente suicida, era dovuto all'adesione dell'Italia alla Triplice Alleanza (Germania, Austria e Russia), che sottointendeva la rinuncia a Trento e Trieste e quindi la sconfessione dell'irredentismo...
Se si aggiunge che, per suggellare la nuova alleanza con gli imperi centrali, il re Umberto I nell'ottobre del 1881 fu invitato a Vienna dove, insignito del titolo onorifico di ufficiale dell'esercito austriaco, se ne andava tutto tronfio sfoggiando la divisa di colonnello del 28° fanteria, lo stesso reggimento che nel 1848/49, durante la prima guerra d'indipendenza, aveva fatto a pezzi gli italiani a Custoza, a Novara, a Brescia...
Se si aggiunge che l'anno seguente Kaiser Franz pretese di essere accolto in pompa magna... (Continues)
Se si aggiunge che, per suggellare la nuova alleanza con gli imperi centrali, il re Umberto I nell'ottobre del 1881 fu invitato a Vienna dove, insignito del titolo onorifico di ufficiale dell'esercito austriaco, se ne andava tutto tronfio sfoggiando la divisa di colonnello del 28° fanteria, lo stesso reggimento che nel 1848/49, durante la prima guerra d'indipendenza, aveva fatto a pezzi gli italiani a Custoza, a Novara, a Brescia...
Se si aggiunge che l'anno seguente Kaiser Franz pretese di essere accolto in pompa magna... (Continues)
Alessandro 2009/7/27 - 13:22
Les Brindilles d'Accettura
Les Brindilles d'Accettura
Canzone léviane – Les Brindilles d'Accettura – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 34
Les Brindilles d'Accettura est la trente-quatrième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
La pensée du prisonnier flotte dans la nuit des souvenirs, puis, elle dérive sur la mer de la méditation. En somme, comme Montaigne, il voit le monde à sa manière et somme toute, philosophe.
Nous y voilà, dit l'âne Lucien, j'imaginais bien que tu allais le dire un jour que la canzone est une manière de philosopher. Et je suis très intéressé à ce que tu me dises pourquoi la philosophie, comme on la pratiquait de mon temps d'âne, passe par la canzone. Jusqu'ici, il était entendu que dans la chanson, on avait entendu parler d'amour, on y avait conté des aventures en tous genres, on y avait répandu le vide de l'indigence... (Continues)
Canzone léviane – Les Brindilles d'Accettura – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 34
Les Brindilles d'Accettura est la trente-quatrième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
La pensée du prisonnier flotte dans la nuit des souvenirs, puis, elle dérive sur la mer de la méditation. En somme, comme Montaigne, il voit le monde à sa manière et somme toute, philosophe.
Nous y voilà, dit l'âne Lucien, j'imaginais bien que tu allais le dire un jour que la canzone est une manière de philosopher. Et je suis très intéressé à ce que tu me dises pourquoi la philosophie, comme on la pratiquait de mon temps d'âne, passe par la canzone. Jusqu'ici, il était entendu que dans la chanson, on avait entendu parler d'amour, on y avait conté des aventures en tous genres, on y avait répandu le vide de l'indigence... (Continues)
Le petit Comte, on ne le voyait pas;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/7/26 - 18:41
301 guerre fa
GRANDE COME E' SEMPRE STATO IL GRANDE BERTOLI....Ciao Pierangelo.............
ENZO 2009/7/26 - 18:22
Nella mia ora di libertà
Grazie, buona idea, solo che non risponde mai nessuno...
Continuerò a provare! ciao
Continuerò a provare! ciao
vane 2009/7/26 - 18:02
Che je fa
Canzone ironica sull'omertà mafiosa
Questa è la storia , la storia de ‘n paese
(Continues)
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/7/26 - 17:37
Song Itineraries:
Mafia and Mafias
La bomba intelligente
La mia matricola è doppio vi ei ar
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2009/7/26 - 12:25
Italia: ultimo atto
Un morceau qui, avec « In compagnia dei lupi », rappelle la célèbre « Povera patria » de Franco Battiato. Peut-être en est-ce une actualisation étant donné l'immonde fourmillement de fascistes, de satyres, de putains de haut vol, d'affairistes, de mafieux, de subversifs, de cagoulards, d'incompétents, de menteurs, de mercenaires, d'arrogants et d'imbéciles qui grouillent bien gras, florissants et baveux aussi bien aux sommets de l'État et des partis que dans chaque coin sombre, humide et fétide de notre pauvre pays...
La normalisation des années 80 et 90 est terminée. L'Italie est un pays socialement et culturellement désintégré. De super-pouvoirs supranationaux en ont pris le contrôle absolu et procèdent à son extinction, flanqués, comme toujours, de volontaires esclaves indigènes.
Paradoxalement, nous revenons à l'avant-garde : celle d'un Occident en route vers les ténèbres! ».
Commentaires... (Continues)
La normalisation des années 80 et 90 est terminée. L'Italie est un pays socialement et culturellement désintégré. De super-pouvoirs supranationaux en ont pris le contrôle absolu et procèdent à son extinction, flanqués, comme toujours, de volontaires esclaves indigènes.
Paradoxalement, nous revenons à l'avant-garde : celle d'un Occident en route vers les ténèbres! ».
Commentaires... (Continues)
ITALIE: DERNIER ACTE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/7/26 - 11:20
Corso Buenos Aires
Fascistello grullerello n°3
Come previsto, è bastato un innocuo riferimento alla sorellina per far saltar fuori l'ennesimo fascistello grullerello di cui questo sito offre a volte alcuni spassosi esemplari a fini di studio (questo qui lo chiameremo il fascistellus rememberius). Come di consueto in questi casi, gli offriamo, prima di spedirlo definitivamente nella spazzatura, un gentile omaggio adatto al suo livello intellettivo.
Come previsto, è bastato un innocuo riferimento alla sorellina per far saltar fuori l'ennesimo fascistello grullerello di cui questo sito offre a volte alcuni spassosi esemplari a fini di studio (questo qui lo chiameremo il fascistellus rememberius). Come di consueto in questi casi, gli offriamo, prima di spedirlo definitivamente nella spazzatura, un gentile omaggio adatto al suo livello intellettivo.
Riccardo Venturi 2009/7/26 - 11:12
Bitter Fruit
[1986]
Lyrics & music by Little Steven (Steven Van Zandt)
Album: Freedom - No Compromise [1987]
Lyrics & music by Little Steven (Steven Van Zandt)
Album: Freedom - No Compromise [1987]
I was born lucky they always say
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/7/26 - 08:17
Il campo
Du livret du cd :
J'ai écrit en 2006, Lager italiani, Histoire de migrants enfermés dans les centres d'expulsion, où l'on met la main souvent et volontiers au bâton pour mettre « à leur place » ces hommes inférieurs. Ces « Alis aux yeux bleus » dont les traversées avaient été prophétisées poétiquement il y a des dizaines d'années par Pier Paolo Pasolini.
Je chante ici ces traversées.
En 2009, je termine un nouveau livre, Servi (Esclaves), où je raconte mon voyage dans l'Italie des clandestins au travail. Et je raconte, justement, leur nature servile, nécessaire à notre économie – une nature qui prend forme histoire après histoire. Comme celle de Soufiane, que je chante ici, qui m'a dit : « Mais qu'est-ce que je te dis ?/ C'est la parabole » Si, la parabole qui induit les désirs, le médium du Spectacle. Les migrants que nous refusons sont l'image inversée du désir de la société occidentale. Le Camp ou le corps clandestin.
J'ai écrit en 2006, Lager italiani, Histoire de migrants enfermés dans les centres d'expulsion, où l'on met la main souvent et volontiers au bâton pour mettre « à leur place » ces hommes inférieurs. Ces « Alis aux yeux bleus » dont les traversées avaient été prophétisées poétiquement il y a des dizaines d'années par Pier Paolo Pasolini.
Je chante ici ces traversées.
En 2009, je termine un nouveau livre, Servi (Esclaves), où je raconte mon voyage dans l'Italie des clandestins au travail. Et je raconte, justement, leur nature servile, nécessaire à notre économie – une nature qui prend forme histoire après histoire. Comme celle de Soufiane, que je chante ici, qui m'a dit : « Mais qu'est-ce que je te dis ?/ C'est la parabole » Si, la parabole qui induit les désirs, le médium du Spectacle. Les migrants que nous refusons sont l'image inversée du désir de la société occidentale. Le Camp ou le corps clandestin.
LE CAMP
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/7/25 - 22:42
Meno male che adesso non c'è Nerone
Version française - ENCORE HEUREUX QUE CE NE SOIT PAS NÉRON – Marco Valdo M.I. – 2009
Chanson italienne – Meno male che adesso non c'è Nerone – Eduardo Bennato – 1975
Traduction du commentaire italien : D'une actualité désarmante
En effet, dit Lucien l'âne, n'était-ce pas Néron qui possédait des propriétés somptueuses, qui avait transformé Rome en immense lupanar, qui faisait régner une terreur diffuse, qui écrasait ses opposants, qui méprisait tout le monde, qui se prenait pour l'homme le plus puissant de la Terre, qui chantait, qui qui offrait des spectacles.... Et il me semble très bien m'en souvenir... Et là, maintenant, j'ai comme une impression de déjà vu, comme une même scène qui se reproduit, une même démesure de soi, une même outrecuidance... Ne penses-tu pas, mon ami Marco Valdo M.I., que tu pourrais faire une correspondance presque terme à terme... entre ce Néron et certain... (Continues)
Chanson italienne – Meno male che adesso non c'è Nerone – Eduardo Bennato – 1975
Traduction du commentaire italien : D'une actualité désarmante
En effet, dit Lucien l'âne, n'était-ce pas Néron qui possédait des propriétés somptueuses, qui avait transformé Rome en immense lupanar, qui faisait régner une terreur diffuse, qui écrasait ses opposants, qui méprisait tout le monde, qui se prenait pour l'homme le plus puissant de la Terre, qui chantait, qui qui offrait des spectacles.... Et il me semble très bien m'en souvenir... Et là, maintenant, j'ai comme une impression de déjà vu, comme une même scène qui se reproduit, une même démesure de soi, une même outrecuidance... Ne penses-tu pas, mon ami Marco Valdo M.I., que tu pourrais faire une correspondance presque terme à terme... entre ce Néron et certain... (Continues)
ENCORE HEUREUX QUE CE NE SOIT PAS NÉRON
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/7/25 - 16:12
Portland Town
(1957)
Interpretata da Joan Baez e da Marianne Faithfull
This song is original in 1957 by the unknown songwriter Derroll Adams (* 27. November 1925 in Portland (Oregon), USA; † 6. Februar 2000 in Antwerpen) written in memory of Korean War. He was a victim of McCarthyism and going than to London 1957.
Interpretata da Joan Baez e da Marianne Faithfull
This song is original in 1957 by the unknown songwriter Derroll Adams (* 27. November 1925 in Portland (Oregon), USA; † 6. Februar 2000 in Antwerpen) written in memory of Korean War. He was a victim of McCarthyism and going than to London 1957.
I was born in Portland town
(Continues)
(Continues)
Contributed by Holger Terp & AWS Staff 2009/7/25 - 10:30
Teacher Uncle Ho
Words and Music by Pete Seeger (1970)
He educated all the people.
(Continues)
(Continues)
2009/7/25 - 10:19
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Album "Electric Ladyland" (side four) by The Jimi Hendrix Experience
Probabilmente la canzone non si riferisce ai roghi del KKK ma ai disordini seguiti all'assassinio di Martin Luther King...
"[...] Allora, qualcuno uscì dalla folla, era alto diciannove miglia.
Gridò: "Siamo stanchi e disgustati, cosi dipingiamo di rosso il cielo".
Io dissi: "La verità ce l'hai sotto gli occhi - non ti bruciare.
Cerca di essere saggio invece di bruciare, dammi retta. [...]"